8.12.10

due storie di non violenza

due  storie diverse  tra  loro ma unite dai valori della  non violenza in terra   non solo colpita dalla criminalità mafiosa cioè dall'andrangheta , ma  opra  da  una exenofobia   verso gi  immigrati , lei stessa che era stata  ed  è terra  d'immigrazione   verso il nord  e verso le Americhe   ., la seconda  la mia sardegna  da le desamistade ora  sempre più macchiate da  criminalità  comune  e da infiltrazioni mafiose   e dall'usura \ pizzo   . 

La prima  è la  vedeva  di uno di quei ciclisti morti qualche giorno fa investiti da  extracomunitario . 

News Da diffondere tra la gente,per far capire che questo tragico ed inimmaginabile incidente è stato provocato non da un " marocchino "ma da un automobilista incosciente ,come molte volte lo siamo tutti. Brava Teresa una bella lezione di vita e sopratutto , come raccontano su fb  , chi la conosce  , una brava insegnante. Una  grande lezione di vita   in tempi come questi . come si dice  nella  bacheca da  cui l'ho presa  : Carmine Cocozza   << Gli "eroi" sono persone così! Gesti semplici, poche parole. Anche questo è sud! Un grande abbraccio di condivisione.<< Gli "eroi" sono persone così! Gesti semplici, poche parole. Anche questo è sud! Un grande abbraccio di condivisione. >>

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La seconda 

della  diciottenne Martina Venusti della III A  del liceo  classico Gramsci  ( Olbia )  vince un concorso nazionale con un articolo-racconto sulla biodiversità.Forse  per  molti\e  insignificante rispetto ala prima , ma  in importante perchè testimonia come   i giovani non siano solo apatici  e\o  bimbiminkia  \ defilippilizzati che hanno mandato il cervello all'ammasso accettando acriticamente   tutto

 

Unione Sarda  8\12\2010 

Premio a una studentessa del Gramsci

Ieri mattina la professoressa di italiano Antonella Bestazzoni è entrata nella classe terza A del liceo classico Gramsci e si è rivolta alla studentessa Martina Venusti: «Martina, hai vinto il concorso "Raccontare la biodiversità». La ragazza ha aperto la bocca, ma non è riuscita a dire granché. Travolta dall'emozione, mentre intorno a lei si scatenava l'entusiasmo. La diciottenne di Padru con il pallino della scrittura ha sbaragliato la concorrenza di migliaia di colleghi delle scuole superiori d'Italia e sabato sarà a Siena per ritirare il premio del concorso organizzato dall'Amministrazione Provinciale di Siena, la Federparchi e l'Ispra, in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il quotidiano "la Repubblica" e Legambiente. Il premio consiste in un viaggio soggiorno per due persone in uno dei parchi italiani che hanno aderito alla manifestazione. La professoressa Bestazzoni spiega: «Si poteva partecipare al concorso scegliendo una delle tre categorie programmate: parlare della biodiversità con un articolo in carta stampata, o in internet oppure con un articolo - racconto. Martina (  foto a destra in alto  e  sotto a sinistra  da  suo facebook  )  

 ha scelto quest'ultima soluzione. Sono davvero orgogliosa per questo riconoscimento, nella sua categoria si sono distinte solamente due persone: lei e una ragazza siciliana». Il titolo del componimento della Venusti: "C'era una volta la biodiversità". «Ho scelto di trattare l'argomento tramite metafora - racconta Martina - in pratica, il mondo è visto come una immensa aula scolastica con il professore, ossia Dio, che fa l'appello. Gli studenti, sono gli animali. Di volta in volta all'elenco cominciano a rispondere sempre meno esseri viventi: si sono estinti». Lo scritto della diciottenne di Cozzula è piaciuto parecchio alla giuria, che era capeggiata dal presidente della Federazione nazionale stampa italiana, Roberto Natale. Ieri mattina è arrivata una telefonata al Gramsci ( foto al centro ) :

Ieri mattina è arrivata una telefonata al Gramsci: «Martina Venusti ha vinto» dicono alla professoressa Bestazzoni. Che si precipita in aula per comunicare la notizia alla studentessa. C'era una volta è il classico incipit del racconto: l'unica concessione, evidentemente inderogabile, alle frasi fatte. «C'era una volta, sotto una maestosa quercia, quasi volesse proteggerla con la sua chioma, una scuola: ricordo perfettamente il primo giorno, la gioia di iniziare ed il Maestro che fece l'appello: tutti erano presenti (…) ma quando a metà anno il Maestro fece di nuovo l'appello notò che qualcosa era cambiato. L'appello venne ripetuto più volte, ma tanti non risposero: vi erano molti, forse troppi, assenti ingiustificati. I tentativi fatti per ritrovarli furono inutili, nessuno sapeva dove fossero». Il racconto prosegue spiegando le ragioni "dell'assenza ingiustificata", e si conclude con una constatazione amara: «Molti animali (come il nostro Petty Rosso) non avranno più la loro casa nei boschi. Quante assenze ingiustificate! Assenze che ci porteranno sicuramente alla fine anticipata dell'anno scolastico, cioè della vita».
CLAUDIO CHISU

come sopravvivere al natale V puntata i regali e il riclo degli anni passati e non

                                

Fra  i vari post natalizi  che   ho scritto e sto  scrivendo     questo   è quello (   almeno  è  uno d'essi )   che  ricalca  maggiormente la mia esperienza   ed il mio modo di vedere il mondo    e doi viverciin esso  .
In questo post   cercherò , spero di riuscirci  , di differenziarmi dai consigli  di cui iniziano  a comparire  negli  inserti\ allegati  ed  articoli della carta  stampata  ( quotidiani compresi )  e  della  tv  .




Inizio il post  con il classico dilemma  Riciclo Si  o Riciclo No  nei regali e  dei regali spiegando ( se  qualcuno\a  è contro sia  che sia  coerentemente  ed irreprensibilmente  sia in  maniera  ipocrita  capita  che dti dica  che sei  poco umano e cafone perché fai questo  , ma  poi lo fa  lui \ lei stesso , me  lo faccia notare   mi farebbe piacere sentire   il loro punto di vista  )  spiegando   perchè riciclo

l'iniziativa  di www.rifiutoconaffetto.it







Purtroppo questo capitalismo sempre più ingordo fa  si che  cambi  in peggio  anche il modo  classico  di riciclare il regalo - Se  fino o a qualche anno fa i più previdenti si annotavano diligentemente su un quadernino segreto (o mimetizzato da pro memoria per inviare biglietti di ringraziamento) l’accoppiata oggetto e donatore, in modo da poter poi riciclare il regalo destinandolo a qualcun altro senza rischiare figuracce, da    un paio  d'anni  sembra  che e la gente stia facendo largo uso di e-bay per monetizzare i regali sgraditi e si parla di 88.000 regali sgraditi, non pochi, direi!In particolare maglioni, cravatte e pigiami, soprammobili e (purtroppo) libri. Purtroppo perché i libri sono belle cose, peccato che chi sceglie il libro a  volte  non sempre riesce ad azzeccare gli interessi e i gusti del destinatario) .
 Ma  nonostante  questo  una ricerca di Reserch International salta fuori che gli uomini rivendono, mentre le donne offrono in beneficenza quello che non vogliono tenere. La maggior parte delle persone però si tiene anche gli oggetti che non usa, accumulandoli in casa in attesa di ispirazioni.
 "La crisi incide - dichiara il Presidente dell'Adoc Carlo Pileri - perché diminuendo la capacita di spesa delle famiglie anche la qualità e la fantasia nello scegliere i regali ne risentono. Per cui la voglia di riciclare cresce sia per liberarsi di regali poco graditi ma anche per risparmiare la spesa di un regalo da fare o addirittura per guadagnarci vendendo su E-Bay, nei siti di scambio o nei mercatini regali doppi o non utili." "In fondo - conclude Pileri - la pratica del riciclo, se non cade nel cattivo gusto, può essere un sistema giusto per evitare sprechi, e un buon cesto alimentare riciclato, può tante volte far felici persone che non se lo potrebbero permettere."
L’idea di disfarsi del vecchio, del rotto e dell’inutile in questo momento dell’anno è antica. Ormai non si buttano più gli oggetti dalla finestra, ma il concetto di lasciar spazio al nuovo, alla primavera, è sempre lì. Trovo molto carino il trasformare questa “purificazione” del proprio spazio vitale in un atto intelligente, non in una ulteriore produzione di rifiuti. Voi   come  mi comportate  Rivendete, ri-regalate, buttate via, mettete da parte, facendo buon viso a cattivo  gioco  , offrite in beneficenza o che altro ?
 Io riciclo , anche se non sempre  ifatti queto è il primo  natale  in cui riclo  meno  perchè cambiare i regali sbagliati, inutili o doppi è cosa buona e giusta. E’ ecologico perché riduce i doppioni (non vi comprate il maglione verde se potete averlo dando indietro quello blu), riduce lo spazio occupato (non vi servirà un armadio più capiente, da mettere in una casa più grande, se darete via quello che vi ingombra senza esservi utile) e limita i rifiuti , lo spreco di risorse   (ok, non vi piace, ma è nuovo! Non ha senso buttarlo via!).
Ora  L’ostacolo più grosso è la paura di offendere chi vi ha fatto il regalo sbagliato.Se  sono  veri amici  , come  capita   a me  che  mi sgamano quasi subito non si dovrebbero offendere  e ci ridono su o fanno finta  di niente  . Ecco  cosa  suggerisce http://www.ecowiki.it più  precisamente  qui : <<  Giusto mettere i rapporti umani prima dei capricci, ma sarebbe altrettanto giusto mettere l’onestà alla base dei rapporti umani, magari aiutandosi con un pizzico di diplomazia: “Cara, il maglione blu che mi hai donato era perfetto per la taglia e di ottima lana. Il modello era proprio quello che volevo e ti ringrazio per aver azzeccato il regalo.>> oppure  se  volete  essere meno ipocriti  o e trovare una via  di mezzo sempre  dallo stesso sito   << L’ho cambiato con uno verde solo per abbinarlo alla camicetta che ho ricevuto dalla zia Carmelina.” >>  oppure come ho fatto io  qualche  anno fa  :   non m'andava  bene di taglia  e  l'ho passato a  ...  o  l'ho dato in beneficenza ,  comunque  era molto bello grazie .
Ecco i modi , quelli dopo  il 7  sono miei personali , dell sito citato prima  per  fare  un regalato riciclato

   1. Se abitate a Venezia, mettete i regali sbagliati nei cassonetti dei Rifiuti con affetto. Potreste trovare qualcosa di vostro gusto lasciata lì per voi da uno sconosciuto.
   2. Il regalo di rimbalzo. Se conoscete qualcuno a cui quella cosa serve, dategliela subito. Perché aspettare il prossimo Natale, quando potete far arrivare subito a destinazione un oggetto che qualcun altro potrebbe usare? Non fatevi fermare dalla scusa che a quella persona avete già fatto un pensiero: la generosità non dovrebbe conoscere misura!
   3. Se avete lo scontrino, cambiatelo dove è stato comprato. In questi giorni molti negozi permettono i cambi di taglia, di colore e talvolta anche di oggetto se gli riportate quello che non vi va. Accettano i resi per indurvi a curiosare tra gli scaffali sperando di vendervi anche altro, ovvio.
   4. Se non avete voglia di uscire di casa, vendetelo o barattatelo on line. E-bay immagino lo conosciate, per cui vi parlo solo di ZeroRelativo, un sito di baratti tra privati dove potete accettare offerte o specificare che cosa volete in cambio del vostro oggetto.
   5. Uno Swap party è una festa in cui tutti portano qualcosa da scambiare. Si fa in casa, tra amici, o in un posto pubblico (dove rischiate un po’ di più di essere scoperti). E’ anche un modo divertente di far fuori i dolci avanzati e di ridere con gli amici dei regali sbagliati.
   6. I mercatini di beneficenza, le collette missionarie e le raccolte umanitarie sono altri ottimi posti dove consegnare di tutto. Di solito trovate luoghi e date nei giornali locali o fuori dalle parrocchie.
   7. Lo scatolone dei riciclandi (ovvero il luogo di raccolta degli articoli da regalo per occasioni future) funziona bene se vi ricorderete di attaccare ad ogni oggetto un biglietto con nome del donatore e data di ricevimento.

8 . riferendomi  al punto 6   ai comitati \  cassi di feste   patronali che organizzano  pesche di beneficenza  , ma attenzione  che fra  gli organizzatori non ci sia qualche amico  o parente    che vi ha fatto il regalo che volete   liberarvi .
9 .  se è un doppione   tenetevi il regalo e regalate  il vostro  non ovviamente  ala stessa persona  oppure non  a breve  distanza ( compleanno , onomastico , laurea   , diploma  , ecc )


Ora  chi leggerà questo post  penserà  che io  faccia  un uso massiccio del riclo  , ma  ciò non  è completamente  vero  .
Studio l'umore  , gli eventi delle persone  ( matrimoni , nascite  ,  morti ecc ) che   gli stimoli a fare    un determinato passo . Ad esempio   quest'anno  ad  una coppia d'amici  che s'è sposata  due anni fa  , ma  che ancora non si  è decisa di fare un figlio ,  ho regalato due  romanzi ( non ricordo quale  , perchè è impacchettato    vista la mia abitudine  per non lasciarmi  influenzare   da pubblicità  , fretta  , ecc   di scegliere i  regali fra  ottobre  e  novembre  )   su tale tema  .

Per i regali  oltre  a riciclare  agisco cosi 

1 ) le  botteghe del mondo  \  del commercio equo , specie   i  cestini  di generi alimentari  ( spesso più buoni e  sani dei negozi   normali )  o  ottimi regali nell'artigianato , 
2)  l'edicola  spesso in edicola trovate   , in quanto i giornali  o in allegato o a  parte  ( ormai editano di tutto ) ,  buoni cd o  dvd  non più ristampati nei negozi normali  e buon prezzo o  a  gratis   ad  , esempio questo anno  regalerò   tutta  la discografia   della Nanni  a mia  madre  comprata  in edicola  ., oppure   a mio  " fratellino " ( il nipote di una nostra dipendente)  uno \ due  Sketboard  da dito materiali compresi (   skatterboad  , rampe  , ostacoli  ,  chiavi  ,  e  ruote  di riserva  )  allegati  ai numeri 2867-2870 di topolino usciti il mese  scorso
li trovate in vendita    in unica  confezione  qui su ebay
3)   lo scarico d'internet  di film e discografie  (  ovviamente  quando  è possibile, cioè quando : a) tengo un po' di € ., b)   quando uso il pc  d'amici o parenti che hano Xp /windos  o vista    visto che con linux  è un mezzo casino con molti siti , in siti legali ed  ufficiali  )
4)  regalo  quello  che  a me  è piaciuto  o mi ha colpito  ed ha per  me un significato particolare 
5) invito  o chiedo consiglio  alla persona   a cui devo fare  il  regalo  , in maniera indiretta   : <<  << non sò cosa  regalare  a  tua sorella   o  tuo fratello   , puo  venire  ad  aiutarmi a sceglierli un regalo ., o cosa mi consigli , codsa  li può essere utile o gradito   >> ..
6)  se  fate le spese   non necessariamente nel mese  di dicembre  con il proprio partner o amiche\ci    vedete  cosa   si compra  o su cosa vorrebbe  comprarsi  o  guarda  sospirando o con occhi scintillanti  le vetrine dei negozi  femminili ( gioiellerie  , abbigliamento) , ma  a che  d'altri ( librerie   , musica\  video  , ecc )
7) una cosa  che  vi avevano prestato magari anni fa   restituitela  sotto forma  di regalo di natale  

Non so  che altro dirvi   e quindi vi lascio con   degli url  se  nel caso no sapete  cosa regalare 

url  di regali equo solidali (  cioè prodotti provenienti dalle Cooperative Sociali, dal Commercio Equo e Solidale, dalle imprese nate dal Progetto Policoro e da quelle legate a produzioni biologiche o eco-compatibili, da Cooperative ed Associazioni impegnate nella lotta alle mafie ) e  non

7.12.10

cazzeggi fotografici vari [ uno dei mie compagni di viaggio in solitario ]





Ricordi di Renato



Il primo: un transistor. La musica, un po' gracchiante, trascinava e dava corpo ai miei sogni di bambina già cresciuta e scarabocchiata dalla vita. Non avevo neanche dodici anni. Ed ero tanto curiosa. Troppo. Portavo lunghi capelli scomposti. La canzone s'intitolava Madame. Un pensiero: "Parla di sesso". Un'immagine: lo vedevo un marinaio, un Querelle ante-litteram. Non era un brano tratto dall'album Trapezio, in fondo? Come il film del '56 con Tony Curtis, Burt Lancaster e Gina Lollobrigida. Il primo d'una serie di titoli circensi, cinematografici, poetici, "rubati" da altre opere, persino da preghiere: da I migliori anni della nostra vita ad Amore dopo amore, a La vita è un dono...

Poi il corso della mia città. Estate. Però quel corso era sempre grigio. Grigio come le parole della canzone. La corsa affannosa per trovare un suo disco: non era facile allora. Mi sormontava un condominio. Compatto. Elevato. Elevatissimo. Una cattedrale di sofferenza. Un monumento alla marginalità. Lì dentro, io immaginavo vite, silenzi a mezzofumo, camere di ragazzi, o ragazzi senza camere, in malsana promiscuità; cuscini, parole non dette, verità inconfessabili e inconfessate. Lì non c'era mai voce. A chi interessavano esistenze dozzinali? Vi si consumavano amori, forse amori segreti. Forse malati. Forse, da quelle parti poteva abitare non tanto un marinaio, quanto uno sterratore, muratore, travestita, drogato, un anonimo senza futuro. Era un universo chiuso, casalingo, dalle luci fredde. Se si apriva un pianeta, era dentro una stanza perché solo dal pertugio delle moquette stinte potevano nascere trovate, ribellioni, fantasie...

Poi il mare, l'apertura ariosa degli azzurri sconfinati. In quell'occasione lo vidi per la prima volta. Ma lui era sempre cittadino, sempre grigio. I colori, erano la lotta su quel grigio. Come Pasolini, incarnava "una realtà talmente concretizzabile che, sfogliando le pagine, mi sfregai le dita più volte per togliere la sporcizia". Questo mi avrebbe confidato, molti anni dopo, una giovane amica. Io non mi sfregai le dita, ma la sporcizia c'era. Se l'uomo non può resistere a troppa realtà, quella era davvero insopportabile. Eppure a me piaceva. Perché, malgrado tutto, non si esauriva in quella dura concretezza. Tragico samba. C'era un interno scuro, una "famiglia" con fratello incestuoso, una sorella fin troppo disinvolta, che passava di aborto in aborto. E questa dolente figura di amante che la invitava a non ammazzarsi, perché c'erano tante cose belle in tv. Non era ironico, era un sogno molto meschino, ma ancora uno sprazzo di umanità nel cinismo in cui si soffocava. (Come nell'ultima scena di Salò: quando i due adolescenti repubblichini, dopo aver assistito impassibili alle peggiori stragi, si ritrovano a chiacchierare delle loro semplici passioni: "Hai la ragazza?", "Sì". "Come si chiama?", "Margherita".)    

A cantare quest'intruglio, queste (o)scene di famiglia, un incrocio tra Freddie Mercury e Basquiat. Un'altra foto lo ritrae con la calzamaglia e gli stivali, accanto all'uomo con lo striminzito soprabito dimesso, a leggere un giornale, il quotidiano. Quella era la Romanina dalla squillante ed elegiaca amoralità. Il travaso dall'uomo antico al nuovo, non senza sofferenza e con un cerchio alla testa, reduce da nottate. Che confusione, ma il mondo così com'era non reggeva più.

Un mondo di uomini, comunque. Quasi e totalmente uomini. Non è che prima m'interessassero molto, anzi, li temevo, così rigidi ed esterni e vincenti. Io amavo la cavità profonde e in loro mi pareva non ci fosse nulla da scoprire. Sbagliavo. Gli uomini diventavano viscere, come quelle pareti anonime. Diventavano corpi, erano nudi, spogliati, seducenti e inermi. Erano maschi totali, perché non temevano la loro femminilità. Forse per questo, malgrado quelle note che descrivevano donne negative, o pupe dei boss, io non mi sentivo più ferita, stavo bene, con un'infusione di calma, tepida come infuso, e buona, buona. Stavo fuori del tempio, e vi trovavo Gesù in cattiva compagnia o Jesus of Montreal.

Poi, ecco, c'era anche uomo e camion. Un'evocazione, dopo aver ascoltato i racconti di E., classe 1951, che mi ospitava a casa sua offrendomi cioccolata bollente: e la musica di Renato sempre in sottofondo, fra tubetti di mascara e giornali, riviste alternative, Fuori, giornaletti. Giornalacci. E. raccontava le sue avventure. Dài, salta su. E il camionista accompagnava lo strano ragazzo e poi, dopo bevute e donne, magari una carezza scivolava anche sul giovane, così con una vena di malinconia e senza attese. E, dopo... le rande perfette dei due profili si stagliavano nel nero dell'abitacolo, soddisfatti e rilassati, e "tutto sommato è bello anche così... gli uomini sono più generosi". Non c'era da aspettarsi alcuna durata da quegli incontri, eppure quanta passione ci si metteva, quanto grido d'amore, quasi infantile.



In un'altra immagine ancora, sempre vista nei pomeriggi con E., Renato apponeva un bacio rapito e casto sulle labbra d'un giovane amico; la foto suscitò uno scandalo inimmaginabile, eppure era un ritratto elusivo, un fraseggio accennato. Il turbamento non stava nel gesto, ma negli occhi: chiusi, travolti, così puramente passionali. Composto e borghese, il ragazzo ricordava la danza di Carlo Cecchi con un altro compagno, ritratta negli anni Sessanta. E questo non era accettabile. Si poteva tollerare la trasgressione, non il sentimento.



Il resto? Ma il resto, le madri, i figli, le amicizie, i bambini, la fede, erano già racchiusi in quelle storie, in quegli squarci di volti, in quelle note secche come fuoco, in quella sfronzolata e sghemba follia.

























come sopravvivere al natale IV puntata le decorazioni e luminarie

Nonostante, ancora i tg e trasmissioni tv  on abbianomfatto  programmi menate sulle festività  , già se ne  respira sempre più nonostante manchino ancora  17  giorni, basta a suscitare ricordi  ancestrali e fantasie  natalizie  anche  un semplice  agrifoglio di un giardino  privato

o una  pianta  prenotata   e non ancora  ritirata  in  negozio ( a sinistra .
L'aria festività  si respira  anche  da gli alberi di natale  ( veri o finti  ) o piante  di Agrifoglio in vaso  esposte  fuori  o nelle vetrine   dei locali e dei negozi o che non ho   fotografato  ( nonostante  dagli amici\che e   quei "Giurassici "  :-)   mi  deridono  e ci scherzano   e mi prendono in giro  editandomi  come  " un turista  Giappone  "    per la mia  passione  mania secondo i Giurassici   \ matusa ...  ehm... genitori , di fotografare tutto  e  tutti )  per  evitare  pubblicità indiretta  o  violazione  della  pseudo legge   sulla privacy e perché  mi sono (  poi il gusto  è soggettivo  )  sembrate  ovvie   e scontate  visto  che  ormai  i  siti come   ,  e d i giornali e tra  un po' le trasmissioni tv  nei loro  insulsi  reportage natalizi .
Ne grandi  e ne piccoli centri   ci sono gà le  illuminarle , in alcuni in tempi di crisi economica  ( parlo del mio comune   poi  gli altri non so  , in quanto causa impegni non ho avuto modo d'andare  o a Sassari  a parlare con il prof  per la tesi , o  ad Olbia  per dare  una  mano  sgomberare la casa  , ormai venduta  di mia nonna materna  )  in forte deficit  causa  derivati  e spese inutili da cricca  \ casta  , delle lunarie  fai da  te  \  fantasia  come  le  foto  che riporto sotto 







Il Galletto  ( addobbato per  natale )  simbolo  del comune di tempio usato   comune  " stemma 2 dai negozi iscritti all'associazione dei commercianti .
Ecco  un modo intelligente , anche se  secondo alcuni  è un po' pacchiano e dicattivo  gusto , per  fare delle decorazioni natalizie  che  non siano le  solite  ,e  molto  dispendiose e sperperose  in termini  economici  ed  ambientali  .

Primo assalto mediatico con figura di ... sul caso Yara

Leggendo   le  ultime  news  su el caso di Brembate

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11:01 07 DIC 2010

(AGI) - Bergamo, 7 dic. - Mohamed Fikri e' tornato libero. Il marocchino accusato della scomparsa di Yara Gambirasio, la giovanissima stella della ginnastica ritmica
 e' stato scarcerato dopo che il gip ha accolto la richiesta del pm di farlo tornare in liberta' dopo che, nel giro di 48 ore, si sono polverizzati gli elementi a suo carico.           La cattiva traduzione di una frase intercettata pronunciata dal giovane che non era un'invocazione, ma una mera imprecazione, ha fatto crollare il principale atto nelle mani della procura. Se a cio' si aggiunge che il pericolo di fuga e' stato smontato dalla circostanza - confermata dal suo datore di lavoro - che Fikri stava tornando nel suo Paese di origine per godersi legittime vacanze, si comprende come per la difesa non sia stato difficile sgretolare il teorema della Procura. Fikri, per altro, era gia' stato interrogato prima del rocambolesco blitz sulla nave al largo di Sanremo, e nessun provvedimento restrittivo era stato emesso nei suoi confronti. E' stato l'ascolto dell'intercettazione (in un primo momento tradotta come 'Allah mi perdoni, non sono stato io ad ucciderla') a far scattare il fermo. Fikri restera' in ogni caso indagato per il sequestro e l'omicidio di Yara, anche se, a questo punto, gli investigatori cercheranno di coltivare altre piste. Pochissimo credito riscuote quella di due misteriosi italiani che sarebbero stati visti da un testimone a bordo di una Citroen rossa. (AGI) .
 >>

 Mi chiedo  Se le  indagini fossero  fatte   bene  e non sull'emozione    del momento  e  pressioni istituzionali  perchè magari  nell'opinione pubblica  ha creato  un grande  clamore  . Ma  soprattutto  se   in italia  ( dall'estero apprendiamo solo le  .... cioè   le cose  più deleterie  e stravaganti  passivamente  e  acriticamente  per  lo più  ma non le cose serie  e utili )  i consulenti  di tribunale  si mettessero dei mediatori  culturali  s'eviterebbe  che  , in questo caso uno straniero  extracomunitario   finisca  sotto  il pubblico   lubridio  mediatico   e dell'opinione pubblica   e di una  xenofobia  sempre più strisciante  e  generale sobbilata dai media  di regime  e non,oltre che   dalle  dichiarazioni demagogiche  e  populiste   di gente  che parla  solo aalla pancia   e  allo scaricabarile  per  non ammettere  i  loro fallimento   nelle politiche  sociali e per tenersi  buon   a scopo elettorali  una frangia   d'elettorato  ottuso  , fanatico   , ed  xenofoba  ,  che  tende  a generalizzare  per  dimenticanza ed ignoranza o perchè  ha  timore     a fare  i  conti  con il proprio passato facendo  a loro  ciò che noi abbiamo subito emigravamo   fra  l'800  e il 900  in Europa  e nelle  Americhe  .
Eviteremo   cosi  cacce all'uomo  non solo da parte della  gente  ormai sempre  più acritica  a cercare  nell'emigrato integrato o meno  un capo espiatorio  o  come  colpevole  da  quelli che poi risultano i veri  colpevoli    nel caso di Novi Ligure  meglio  noto come  quello  di  Erika e Omar ( fortunatamente    gli investigatori    non l'hanno preso per  buone ed hanno evitato cantonate ) ,  o  presunti  come in  quello d'Erba  e  Meredith (presi per  buoni per poi essere  clamorosamente  smentiti \  sconfessati ) .
Concludo facendo  i  complimenti a  sindaco della cittadina  in questione    dal reato  d'omicidio ma  continua a rimanere indagato   per sequestro  , vuol dire  che fra i leghisti  c'è gente  che non  ha mandato il cervello all'ammasso  e   non  è razzista  insomma  anche i duri hanno  un cuore  e cantano  bay don't crait  dei Guns  Roses :-) per  come sta  gestendo la  cosa  e per  l'impegno per  evitare lo sciacallaggio mediatico  . chi se ne frega  se  è Leghista . Non tutti i suoi iscritti e rappresentanti     davanti a tragedie  come  queste  continuano alla pancia  e  gil istinti più bassi e  turpi  della gente e a ribadire    l'equazione -- non sempre  esatta-  e generica --  clandestini-criminalità e  << L'europarlamentare Borghezio attacca. E sotto il titolo «Ma che giustizia è?» la Padania punta il dito contro una immigrazione «incontrollata» e contro una giustizia ritenuta lassista.>> ( da  bergamoggi.it )  nonostante   l'indagato   sia  stato scagionato.
E  al   cardinale Tettamanzi (    finalmente  qualcuno  , spero non sia di circostanza   ed ipocrita ma reale  , degli altri papaveri  delle  gerarchie   ecclesiastiche dice  una cosa  giusta  )  : <<   Davanti ai gravissmi fatti che stiamo apprendendo dalla cronaca restiamo sconcertati», ha scandito Tettamanzi davanti ai rappresentanti delle istituzioni: «Prego non si sovrapponga genericamente a tutti gli immigrati la categoria della delinquenza». Tettamanzi ha invitato i milanesi e gli amministratori a lavorare per la «coesione sociale», tornando sulla lite della moschea con una «riflessione sulla possibilità di disporre di luoghi di culto.>>



 

6.12.10

come soppravvivere a natale III puntata ricette per i vegani e i vegetariani

Già  incominciano  in tv  e nei  media  le pubblicità  di gneri alimentati per  cenoni Le  vetrine dei negozi  , comprese  quelle de commercio equo  cominciano  ad esporre panettoni  e  simili  . E  già s'incominciano ad essere mangiati  (come questo di questa  foto  ,da me scattata    a  destra  ) , che  abbiamo aperto durante  il turno  e  offerto anche ai clienti    in bottega  per festeggiare  l'elezione    della nuova presidente ch'era  di turno  con noi  d sabato    .
 Ma  in queste  feste , salvo che no siano a tempio  non ce nìè devi andare  a Sassari (   un ora  ) o A Olbia (  30\40 minuti  ) che non siano  negozi  biologici , o piccole  botteghe del commercio equo ( come   quella cittadina , mancano  o sono rari i prodotti per  chi   ha scelto come stile di vita  l'essere  vegano  o di non mangiare  animali  .
Nel post   natalizio d'oggi  è dedicato da  un vegetariano   a chi ha fatto tale scelta  e che  soprattutto nelle festvità ( natalizie  in questo caso )  si  sente    discrimnaino  o in imbarazzo  ( come  testimonia questo post  sul  forum di vegan home   http://www.veganhome.it/forum/salute-cucina/pranzo-natale-famiglia/ ) da   carnivori o vegetariani  non vegani  .
 Ecco qui alcune ricette   non solo  per i vegani  , ma   chi ha il coraggio di affrontare i tabù  familiari  e sociali  che ci voglio per  forza  far mangiare  carne non solo tutto l'anno ( vedi Mc donald    e altre  catene   ) anche  a natale    tratte  da http://www.veganitalia.com/natale/natale_menu.html

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  IL Natale senza crudeltà è all’insegna dei colori del sole. Le preparazioni scelte per comporre il menu vegan delle feste 2006 si snodano lungo tonalità che vanno dall’arancione delle carote, al rosso scuro dei pomodori secchi e passando poi al giallo forte della zucca e delle lenticchie indiane, per trasformarsi poi nel bordeaux delle cipolle e del radicchio trevisano. L'intenso sapore del seitan si accompagna all'agrodolce del contrasto cromatico tra arancio e barbabietola, facendo strada alla dolcezza conclusiva di banane e ananas, mele e pere tuffati nello splendido abbraccio della fonduta al cioccolato. Tutte le ricette sono per 4 persone.


[bruschettine alla crema di carote speziata]

500 gr di carote
2 spicchi di aglio
olio d'oliva extravergine qb
aceto di mele
2 cucchiaini di cumino pestato
1 cucchiaino di harissa
1 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero
sale

Lessare o cuocere le carote al vapore.
In una terrina, schiacciarle con la forchetta, incorporando a poco a poco l'aglio triturato (o il succo ricavato con l'apposito strumento), le spezie, l'olio e l'aceto, girando e mescolando il composto fino ad ottenere una crema omogenea. Servire su crostini di pane integrale.
[hummus del sole]

2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di tahina
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 pizzico di peperoncino e/o paprica
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
80 g di pomodori secchi rinvenuti in acqua bollente
sale

Mettere nel frullatore i ceci, la tahina, il succo di limone, gli spicchi d'aglio pestati, se necessario dell'acqua, e il sale; frullare a bassa velocità per 30 secondi fino ad ottenere un composto omogeneo abbastanza denso.
Aggiungere i pomodori tagliati a striscioline e fare ancora un giro di frullatore
Disporre in una ciotola comune e decorare con il prezzemolo tritato, un pizzico di peperoncino e/o paprica e
un filo di olio d'oliva. Servire con pane tostato.
[lasagne alla zucca ]

500 gr di lasagne vegan
1kg zucca,
una cipolla tritata,
olio extravergine
vino bianco dolce,
250 gr di besciamella vegan
noce moscata, sale, pepe

Lessare la zucca in acqua salata dopo averla privata della buccia, dei semi e dei filamenti interni.
Scottare le lasagne e lasciatele asciugare su un canovaccio.
Nel frattempo soffriggere la cipolla in olio con un bicchiere di vino bianco.
Sbucciare la zucca, renderla cremosa stemperandola con una forchetta, unirla alla cipolla e farla insaporire per qualche minuto.
Mescolare zucca e besciamella in una zuppiera capiente.
Procedere nella preparazione degli stati alternando pasta e composto di zucca .
Terminare con un leggero strato di composto. Gratinare in forno a 200° per circa 30 minuti.
Prima di servire spruzzare di gomasio.

Lasagne vegan (prima ricetta)

o 250 gr di farina
o 2 cucchiai di olio e.v. di oliva
o 1 cucchiaio di amido di mais o di arrow root

Mescolare gli ingredienti aggiungendo acqua fresca per ottenere un impasto soffice ma assolutamente non appiccicoso. Impastare a lungo. Tirare con un mattarello inché diventa molto sottile spargendo un po' di farina se è necessario. Tagliare la pasta formando dei rettangoli di 13 x 18cm. Cospargere con un po' di farina e mettere da parte senza sovrapporre le lasagne. Cuocere tre o quattro alla volta in acqua salata con un po’ d’olio.

Lasagne vegan (seconda ricetta)

o 180 gr di semola di grano duro
o 80 gr di farina di ceci
o curcuma (un pizzico)

Mescolare gli ingredienti, aggiungere acqua e anche un po' d'olio per rendere l’impasto più elastico. Impastare il tutto con acqua fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Prima di passare a stendere la sfoglia, lasciare l’impasto a riposare in frigo per una mezz’ora. Poi procedere come sopra (si può anche usare l’apposita macchinetta a rulli).

Besciamella vegan

4 cucchiai di olio di semi di girasole
50 g di farina di riso
25 cl di brodo vegetale
noce moscata
pepe bianco (facoltativo)
sale

In un pentolino alto e stretto far scaldare l’olio.
Fuori dal fuoco unire la farina e mescolare con energia per far sì che i due elementi si amalgamino bene.
Rimettere sul fornello protetto da uno spargifiamma e, un mestolo alla volta, aggiungendo il brodo caldo mescolando senza interruzione.
Far addensare la salsa fino alla giusta consistenza.
Aggiustare di sale.
Aggiungere la noce moscata e volendo pepe bianco macinato.
[crema di lenticchie arancioni all'indiana ]

250 gr di lenticchie arancioni
1 cipolla
4 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di semi di cumino
1/2 litro d'acqua
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino

Lavare le lenticchie e scolarle. Sbucciare e tritare aglio (eccetto uno spicchio) e cipolla, poi farli soffriggere in un po' d'olio. Aggiungere la curcuma, mescolare e insaporire per qualche istante.
Unire le lenticchie, insaporire con sale e peperoncino; bagnare con l'acqua, incoperchiare e cuocere fino a quando le lenticchie si saranno ridotte in poltiglia.
Preparare il condimento detto "tarka": scaldare l'olio, affettare lo spicchio d'aglio rimasto, farlo soffriggere insieme ai semi di cumino; condire le lenticchie appena l'aglio si sarà imbrunito.
Servire accompagnando con del riso basmati (anche integrale).


[seitan della Regina di Cipro]

500 gr di seitan al naturale
2 grosse cipolle rosse
aceto balsamico q.b.
sale (assaggiare prima)
olio extra vergine di oliva

Tagliare le cipolle a metà e poi a fettine sottilissime. In una padella larga versare un paio di cucchiai d’olio, poi le cipolle. Farle imbiondire un po’ e quindi spruzzarre almeno un cucchiaio d’aceto balsamico, lasciarloevaporare, e quindi versarvi il seitan. Far cuocere lentamente, aggiungendo un po’ d’acqua ogni tanto. Quando il seitan sarà un po’ gonfiato e le cipolle saranno tenere, spegnere il fuoco e lasciare insaporire per una decina di minuti almeno. Riscaldare e servire.
[radicchio trevisano alla griglia]

600 gr di radicchio rosso di treviso
4 cucchiai olio extravergine d'oliva
1 limone
sale
pepe

Togliere al radicchio le foglie esterne, lasciare circa tre centimetri di gambo. Tagliare ogni cespo in 2 o 4 quattro spicchi.
Lavare gli spicchi e condirli con poco olio.
Cuocerli su una griglia rovente, da tutte le parti per circa 5 minuti.
Disporre il radicchio su un piatto di portata e condirlo con sale, pepe e il succo del limone.

[barbabietole e arance in insalata]

350 gr di barbabietola cotta
2 arance sbucciate e tagliate a fette
20 gr di noci
2 cucchiai di succo d’arance
1/2 cucchiaino di succo di limone
sale e pepe
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Asciugare le barbabietole e affettarle.
Sistemare barbabietole e arance sovrapponendo a raggiera le fette su un piatto di portata o sui piattini
Tostare le noci in forno preriscaldato a 175° per circa dieci minuti.
Tritarle finemente e spargerle sopra barbietole e arance.
In un frullatore, mescolare il succo di arancia, quello di limone e un po' di sale e aggiungerevi l’olio mescolando continuamente.
Versare il condimento sull’insalata.
Cospargere di pepe e servire immediatamente.

[fonduta al cioccolato con frutti rossi e gialli ]

cacao amaro q.b.
mezzo bicchiere (o meno) latte di soia
zucchero moscovado q.b.
aroma di vaniglia o arancio
tofu cremoso (opzionale)
mele, pere, ananas sbucciati e tagliati a piccoli pezzi
banane a rondelle di un paio di centimetri
fragole intere o (se grandi) divise a metà

Le quantità da utilizzare variano a seconda delle dimensioni del recipiente per fonduta. Calcolare che bisogna ottenere una crema di cacao, latte di soia e zucchero, aromatizzata a piacere, molto densa. A piacere, per renderla più cremosa e ricca è possibile aggiungere del tofu cremoso frullato.
Una volta stemperato bene il cacao, far riscaldare bene la crema a bagnomaria, sempre mescolando, e poi passarla nel recipiente per fonduta da portare in tavola.
Accendere il fornelletto o la candelina e immergere la frutta, già sbucciata e tagliata, con le apposite forchettine.


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Prevvedo che riceverò email  d'intolleranti  carnivori ,  ma mi trattengo dal fanculizzarli , perchè  nonn sempre si può   fare , perchè avolte     prevale in me  un  po' di buonismo ( sarà anche l'atmosfera  caramellosa  , un po' sdolcinata ,  a limite   dello stucchevole   .  natalizia   )  oltre  pena  e  pietà visto che la maggior  parte     d'esse (  almeno dalla ,mia esperienza  che ho avuto ) saranno dettate   da pregiudizi e disinformazione  dei media ufficiali che  oltre  a disinformare   ridicolizzano  senza  conoscere  chi  non s'adegua   alle loro imposizioni . A loro  consiglio  ( anche se  alcuni mi diranno   che sto dando le perle ai porci , ma  mi sento seme  e  credo  che  in qualcuno\a  attecchirà   prima  o poi   )  oltre  i siti con ricette  , altri siti con le motivazioni  di chi ha  fatto a scelta coraggiossima dei Vegani



 Scelta  vegan


  ricette


e   altre che troverete in questi libri

Vegetariani, una vita senza carne, Stefano Momentè, PAN Gruppo Editoriale Armenia SpA, Milano 2001.




Vegetariani, una vita senza carne  Stefano Momentè, PAN Gruppo Editoriale Armenia SpA, Milano 2001.


spiega:

* perché una dieta vegetariana può giovare alla salute;
* quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo;
* come attuare il passaggio alla dieta vegetariana nei bambini;
* benefici e svantaggi derivanti dall'eliminazione della carne dalla dieta.

Un utile glossario e un ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose completano il volume.
 




Stefano Momentè Né di Carne, Né di pesce Il manualedel perfetto vegetariano L'Età  dell'Acquario - luglio 2010 - Euro 14,50 


I vegetariani, però, non sono tutti uguali: alcuni mangiano latte e uova, altri escludono qualsiasi prodotto di origine animale (vegani), altri ancora si nutrono esclusivamente di vegetali crudi e frutta (crudisti e fruttariani).
Vegetariani non ci si può improvvisare. Benché un’alimentazione senza carne e derivati possa essere considerata completa sotto tutti i punti di vista – oltre che eticamente corretta – è necessario bilanciare adeguatamente i diversi alimenti affinché il nostro organismo possa trarne beneficio e non subire carenze di alcuni importanti elementi.Questo testo offre un’ottima introduzione all’argomento fornendo risposte chiare ai più comuni interrogativi: perché optare per una dieta vegetariana; perché una dieta vegetariana giova alla salute; quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo; come crescere dei figli vegetariani e quali sono tutti i benefici derivanti dall’eliminazione della carne dalla dieta.Un ricco ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose, importanti documenti nutrizionali e un glossario in appendice completano il volume.



 Ad ogni pagina tante risposte anche per quanti già conoscono, utilizzano e amano il cibo crudo (Raw Food), e cercano le ricette più indicate per un’alimentazione sana ed equilibrata e le soluzioni migliori per quando si mangia in compagnia.
La prefazione è firmata da Cherie Soria, grande esperta internazionale di Raw Food, che ha donato agli autori alcune tra le sue ricette più interessanti.
E ancora tante informazioni sul crudismo, quando e come nasce, le scelte alimentari e le motivazioni che ha alla base; le combinazioni alimentari e la disintossicazione. All'interno anche diverse tecniche per conservare il cibo, come ad esempio l’essiccazione, insieme alla presentazione della pratica del digiuno e dei suoi benefici sulla salute; come pianificare una dieta, gli accorgimenti per mangiare fuori casa e numerose ricette per colazioni, salse e condimenti, snacks, insalate, pane e crackers, piatti principali, ricette dal mondo e dolci.
GLI AUTORI
Stefano Momentè, quarantacinque anni, è vegetariano dal 1985, tendente al crudismo. Giornalista e comunicatore, è esperto di cucina e lifestyle vegetariano. Ha fondato e presiede Veganitalia (http://www.veganitalia.com), associazione per l'informazione sul veganismo in Italia. È ideatore e promotore del circuito Ristoranti Verdi. Tiene conferenze, corsi, seminari sul vegetarismo. Ha pubblicato: per Pan (Gruppo Editoriale Armenia), nel 2001, Vegetariani, una vita senza carne; per Macro Edizioni, nel 2002, Il Vegan in Cucina, oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini; per Next Italia, nel 2005, Seitan, preparazione e ricette
Sara Cargnello, trentatrè anni, si è laureata in Scienze Ambientali all'Università Cà Foscari di Venezia.Salutista da sempre, è vegetariana da 16 anni e crudista da 4. Si è appassionata di nutrizione all'età di 12 anni, successivamente ha collaborato all'apertura di un ristorante biologico, ha lavorato nel settore erboristico, è stata guida naturalistica ed attualmente si occupa di Educazione Ambientale. È tornata sui libri per studiare nutrizione presso una scuola di naturopatia, gestisce il primo sito internet italiano interamente dedicato al crudismo (http://www.missvanilla.eu), e si diletta nella creazione di elaborate ricette senza l'utilizzo dei fornelli


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Seitan, preparazione e ricette,
Stefano Momentè, Next IItalia Edizioni, 2005, Euro 9,80

Il suo nome evoca gusti e paesi lontani, tanto che la sua origine si perde tra i monaci buddisti cinesi, secoli fa, e rappresenta da sempre uno dei cardini della cucina orientale. Ricavato dalla farina di grano, risciacquata e impastata fino a quando non rimane solo il glutine, poi bollito in acqua aromatizzata e insaporita in diversi modi, il seitan è un cibo nutriente e dal sapore delicato, noto soprattutto ai vegetariani perchè si presta a innumerevoli utilizzi e la sua versatilità lo rende ingrediente principe della cucina attenta alla salute e senza crudeltà.
Questo manuale guida il lettore lungo un puntuale percorso per la conoscenza di questo prezioso elemento gastronomico, ne illustra i componenti e le tecniche per la realizzazione, destinate a quanti amano preparare i propri piatti partendo dall'ingrediente principale, la farina.

fine settimana . i concerti di Sandro fresi \Iskeliu e Mauro Mibelli Eleonora Georgia Sale

IL 4  dicembre   a tempio   ho assistito a  due concerti  interessanti  e  di notevole spessore .Entrambi testimoniano  sia il coraggio d'artisti che pur non essendo profeti in  patria o rimanendo   qui in Sardegna di nicchia  di rimanere   e  continuare  a far musica  e  amore per la propria terra  evitando   la via del nord   ( o  come   nel caso del chitarrista  e maestro  di conservatorio  del 1 gruppo   di ritornare  e  non rimanere definitivamente    o nel continente  o all'estero)  .. sia  la contaminazione \ sincretismo culturale  e quindi  una  identità aperta della nostra  cultura  .
Essi  come  tutta  quella  musica  underground (  termine  inglese  abusato e stereotipato  con cui si definisce   tutta  quella musica   che  non ha mercato o visibilità sui  media    salvo casi eccezionali  vedi Caparezza e di Nathalie di Xfactor  edizione 2010 o fatti di cronaca eccezionali come quelli di cui sono    stati 99posse  e del mondo   ----  ne trovate  maggiori news  ne  collegamenti ipertestuali   in quanto   rischierei parlandone ulteriormente  d'andare   di finire   troppo  OT rispetto  a ciò di cui questo post  parla  --  , della  musica  indipendente  , delle indie  , delle posse, ecc )  trascurata  salvo l'isola\ la riserva     , ma  SIC   limitata con il contagocce ,    dal programma    di Demo  di radio Rai   sono  : <<  l’ennesima conferma di quanto andiamo scrivendo da tempo – e che cioè in Italia tutto ciò che non rientra nei canonici canali della presunta cultura ufficiale ('mainstream', si diceva una volta) non solo non è valorizzato come dovrebbe essere in un paese normale (almeno in nome del tanto retoricamente blaterato diritto all'informazione), ma è addirittura clinicamente, programmaticamente ignorato per effetto di un disegno voluto, di una strategia di disinformazione e analfabetismo (di ritorno) nazionale.
Non si spiegherebbe altrimenti il destino delle musiche di tradizione, la fatica titanica di quanti (sempre meno, per la verità) operano a diversi livelli in quello che è ormai un’iperbole un po' patetica definire “settore” (la sezione interviste del mio “Folk Geneticamente Modificato” è emblematica a questo proposito…), l’assenza di sostegno (finanziario, mass mediale, culturale, politico…) delle attività che girano intorno. Ma l’abbiamo già scritto altre volte e, francamente, cominciamo ad esserne nauseati… Infatti   sia  Fresi e ISKELIU >>  e    anche  l'altro duo  come potete leggere   nelle righe sotto <<  sono stati recentemente a suonare in Australia, invitati dall’Ambasciata Italiana. Un successo per altro annunciato già sulla carta, conoscendo la grande maestria e sensibilità dei musicisti coinvolti.
Il punto è che, come mi scrive amaramente Sandro, “tanto per non smentirci, ti invio un paio di articoli della stampa australiana sui nostri concerti a Sydney, Brisbane, Canberra e Melbourne.
Mentre la Abc, la SBS e persino Rai International ci hanno dedicato servizi, interviste e riprese del concerto, tornati nella nostra bella italietta e sardinietta non sono riuscito ad avere uno straccio di pezzo in cronaca”.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Dalle nostre parti a tenere banco nelle cronache la rappresentazione di un paese surreale, sovente patafisico, cui le persone pensanti non si capacitano di appartenere: pippi baudi, veline, rapimenti, intercettazioni telefoniche, morti bianche sul lavoro, famiglie camorriste di spacciatori... una discarica di schifezze immonde, maleodoranti per la coscienza civile di ognuno...
Ecco una spiegazione plausibile della crisi di identità di questa nostra ridanciana nazione (quindi della crisi di valori, di memoria condivisa, di senso sociale…): ci si sente ‘altro’ a vivere da queste parti, dal momento che la realtà si è resa irriconoscibile. Sempre di più, ineluttabilmente, non rappresenta più alcunché. >>  da http://www.lucaferrari.net/articoloperle.php?ID=51

Ma  ora   veniamo a noi

Il primo intitolato fra Musica  e leggenda

Tale  gruppo composto  da



Alessandro Deiana =chittarra e ilaud
Fabio de Leonardis = violoncello
Yanara Reyes Mc Donald = contrabasso
Tore Mannu = percussioni



Ed  aperto  a collaborazioni   ha  visto l'esordio   in tale  formazione   della  cantante   Laura Masala  ( foto a destra  )  la prima volta  che esordisce  in tale genere musicale  , e lo  fa  con il suo stile  professionale  visto  che non è nuova alla scena musicale Gallurese   in quanto   fa   serate da  sola    o con altri musicisti o con  il suo  gruppo  le acustiche  ( vedere  il reportage  dell'anno scorso  su faber   suoni e parole  cangianti 2009 che  trovate  nell'altro blog  ) . E Erika  Perantoni all'arpa  ( sarebbe  stato interessante   sentirla  con il resto del  gruppo , ma   forse non avevano avuto tempo di provare  ) un promettente   inizio visto  che sta  ancora  studiando lo strumento in questione   al conservatorio . Ne trovate qua sotto  un il video  della  sua esibizione  .










Un gruppo aperto alle collaborazioni esterne ed nazionali ed  internazionali  come  dimostra il disco  cd  , di cui  in questo concerto   sono  stati eseguiti eseguiti alcuni  brani   che vede la partecipazione di  shirin demma   (  artista Siciliana  ) e  Rosa temprano ( cantante  Spagnola  ) .La maestria  di Sandro fresi e del suo gruppo   sta  , come dimostra  sia a  sua  biogtrafia e il suo progetto : <<  Soffiano ancora sulla nostra terra echi trovadorici nelle ballate di origine corsa, sonorita' catalane negli antichi moduli a chitarra dei mutti e le arie dei celti nei passi dello scottish.Ma, come tutti i sardi, amiamo il suono continuo e sciamanico di benas e launeddas, la profondita' tribale dei nostri tamburi di pelle di capra e le audacie tonali di voci aspre e delicate, di miele e di granito che da tempo incerto abbiamo imparato a memoria, chiuse in un piccolo cerchio o spavaldamente solitarie.Da      qui parte il nostro viaggio musicale, sogno e curiosita', rispetto della tradizione ma anche esigenza e orgoglio 'di la janna abbalta', della porta aperta, da sempre, al benefico flusso dei suoni del mediterraneo.(...) partito alla ricerca degli archetipi espressivi sardi, ha sviluppato, agli inizi degli anni '80, una rilettura originale dei modi e dei repertori comunque rispettosa delle matrici. >>( dal sito del gruppo    http://www.iskeliu.com/ )e da  questo video  qui






 Da  qui   una ricerca prima  solitaria e pi  collettiva   tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell'oblio, è scaturito nel '97 il cd Iskeliu (prefazione di Fabrizio De Andre'), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli (2001) Zivula (2003) e Folas de Anglona (2005) e Elmusura ( 2010  prefazione   di Paolo Fresu  )  L'esigenza di riproporre dal vivo i brani di un repertorio che viaggia a ritroso nel tempo, in una sorta di arcaica contemporaneità', tra le sonorita' ancestrali della Sardegna centrale, quelle della Gallura di ascendenza corsa e catalane di Alghero, ha portato alla costituzione, complice la prorompente vocalita' di Paola Giua, di un team completamente acustico che poggia la sua forza espressiva nell'utilizzo di un set strumentale che attinge, oltre che dalla Sardegna, da tutto il bacino del mediterraneo.  non solo l'ultimo cd , ma  il loro  repertorio  dei lavori precedenti nel  recuperare in  chiave  antropologica   e " archeologica  "  e  rinnovare   le musiche  e i suoni della nostra  terra della tradizione agro pastorale del periodo  precedente a quella  del'ultimo degli ultimi due secoli  del millennio scorso  ormai  non più tradizionalmente perchè  troppo  modificata  d'essere  snaturata   visto l'abuso  mediatico  commerciale  che  viene fatto ) ottocentesca  cioè il medioevo e il rinascimento    e delle sue  influenze  mediterranee ( mediate  dall'influsso arabo , provenienti dalla vicina Corsica  e, dalla Provenza  e  da i dominatori \ conquistatori  Catalano\Aragonesi  prima  e poi spagnoli ) .Tutto ciò non solo  nei suoni  , ma  anche  nel0'uso degli strumenti  antichi come la  ghironda  , l'organetto diatonico,l'organetto portativo ( di cui no ricordo le particolarità tecniche  spiegate   dopo il concerto    dal maestro  Sandro )   e a fisarmonica , il tamburo di Gavoi  , ecc  .
gli altri due li trovate    prossimamente sul mio youtube  insieme ad altre  foto   degli eventi  sul mio  flicker

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 Il secondo concerto
 nel solito  locale  ( purtroppo è l'unico che  non si accontenta  di ciò che passo il convento e di musica  di Zanfaraglioli di ciocchi di  stagnali ,  slang  locale per  dire  musica  da quattro soldi e  da discoteca  o pseudo tale  come  o musica  con basi e  karaoke e  tutta  uguale senza  un ritmo  -- con questo senza  criminalizzare  nè chi l'ascolta o a  fà  , ne' il genere  nè tanto meno chi la  fa  o l'ascolta   ---    , ma  fa  musica  di tutti i generi  adatti a  tutti\e  e on solo ala massa ) i circolo privato endas l'osteria n mille  .
In esso  si sono esibiti durante la cena




  mi scuso per la qualità ,  ma l'atmosfera  era soffusa ed  a lume di candela. Le  foto ( le altre le  trovate  sempre  sul mio flicker  o sul mio album di  facebook ) sono uscite meglio perchè avevo il  flash

 Mauro Mibelli ( foto a  sinistra  )  chitarrista classe 1960, ed Eleonora Georgia Sale 17 anni . Un concerto “Hundred and Four Strings” – Sulle corde delle emozioni . La musica è così, sfugge ai retaggi culturali, supera le limitazioni degli spazi, oltrepassa i muri e permette l’incontro fra diverse generazioni. Questo è avvenuto fra Mauro Mibelli, chitarrista classe 1960,ed Eleonora Georgia Sale, (  foto sotto al  centro  )   diciassette anni, suonatrice d'arpa 







Lui appartiene ad una famiglia di musicisti, il nonno Felicino ha fondato la banda musicale di Olbia, il papà Walter era un batterista jazz. Da piccolo, dice, “non ero bravo a giocare a pallone e quindi l'unico modo per non essere da meno rispetto ai miei coetanei era quello di suonare e così feci seguendo la passione di famiglia”. All’epoca in cui Bob Dylan era considerato il punto di riferimento di una generazione di artisti, creò il gruppo "Boghe Noa" e poi, nei primi anni ’80, i "Jazz Line". Fu di quel periodo un'indimenticabile esperienza musicale con Gianni Basso, sassofonista scomparso lo scorso anno, uno dei più grandi esponenti del jazz italiano che ha fatto parte di band di primo piano quali la Kenny Clarke/Francis Boland Big Band, la Maynard Ferguson Biga Band e la Thad Jones Biga Band, collaborazione con la grande cantante Andreana DEMONTIS Ha collaborato con Beppe Dettori (voce solista dei Tazenda e sperimentatore vocale), Antonio Galbiati (compositore musicale che ha scritto le musiche per Laura Pausini, Backstreet Boys, Placido Domingo), sono continui gli scambi di esperienze con Marino De Rosas (profeta olbiese della chitarra con accordatura aperta). Poi, alla fine degli anni '90, la creazione del gruppo "Pater Mediterraneo", altre importanti collaborazioni e la tentazione un anno fa, con la nascita della prima figlia Eva, di dedicarsi interamente alla famiglia. Ma l’incoraggiamento della compagna Maria Agostina e la prospettiva di una nuova stimolante esperienza musicale lo hanno fatto infine desistere dall’idea di abbandonare la musica per scegliere di incontrare "zio", come lo definisce lei, Eleonora e la sua arpa.
Lei Dedica i pomeriggi alla sua passione, al suo strumento, per sognare, per essere se stessa, per far vivere la sua anima. Studia alla scuola Civica di musica di Olbia, si perfeziona con insegnanti di alto livello ed ha conseguito il diploma al conservatorio di Sassari, da privatista, in teoria e solfeggio.





qui Mauro ha chiesto ai proprietari del locale d'accendere la  luce  grande e   quindi il video  è di qualità migliore

Ora  l’esperienza di Mauro l' aiuta ad acquisire tranquillità e sicurezza durante le loro esibizioni.
Ne concerto  c'è stato  u bellisimo  incontro fra le sonorità dell'arpa e quelle della chitarra. U genere  musicale di confine  e di contaminazione  . Infatti   Non si tratta di musica etnica, classica e né tanto meno di jazz, è un genere che sta dentro le regole ma l’improvvisazione rende viva la musica perché i brani non si suonano mai allo stesso modo.
Infatti  ho letto   da qualche parte  del loro  invito al Festival Emmas (Ethnic Meeting of Music and Arts in Sardinia) che si svolgerà a ridosso delle festività natalizie ad Olbia ed al quale i due artisti olbiesi parteciperanno, insieme ad artisti di caratura internazionale, scelti a rappresentare l’originalità della musica della nostra regione.
Due  bellissimi concerti   , grandissimi emozioni  che  hanno contribuito a rilassarmi e scacciare  via   sia  i dolori ala cervicale  ( aumentati perché , sempre  con a testa fra le nuvole ,  ho dimenticato la notte  prima  e  e poi tutto il girno di mettere il baite  )  sia  la confusione  e frustrazione   per essermi smanettato troppo  e con mezzi da  cui sto lottando per uscirne  (  vedere mie post  ne blog  gemello sulla porno dipendenza  )  , facendomi viaggiare  con la mente  e il pensiero  tra  Mediterraneo ed Irlanda  , oltre  che   nel mondo onirico  .


LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...