Quello della puntata d'oggi, insieme a quello dei regali ( ne parlerò nella prossima ) uno degli argomenti più consultati della guida dell'anno scorso secondo le statistiche di blogger . In questa cercherò il più possibile di non ripetermi anche se farò riferimento alla puntata dll'anno precedente
Io li ho sempre fattti , tranne quest'anno perchè sono ancora in lutto , fin d'adesso a tutti\e amici intimi e non conoscenti , vipere. sia con messaggi collettivi via email o via sms e Facebook . Quindi per mancanza di € , per il motivo che ho accennato prima li farò solo alle persone che sento e per non sembrare scortese ai clienti della mia attività . Ma conoscendomi perché sono un peccatore
come sempre li faro' a tutti, anche perché, dai nemici , a volte se non sono troppo imbelli o erano assenti quando ci sono stati distribuiti i cervelli , si può imparare un sacco di cose . Specie su di te . E se saprai farne buon uso potranno tornarti utili per la tua opera d'arte .
o li faccio in maniera ironica e sarcastica ai nemici e a chi mi odia ( vedere i siti sotto ) e buoni e sinceri agli altri . perché
Voglio, avrò
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho
Tutto sarò.
Poi decidete voi se farli a tutti o a solo ad alcuni , se farli in anticipo ( come spesso faccio io ) per evitare che siano accolti bene e chi li riceve non si annoi perchè sommerso d'altri ipocriti e di circostanza e privo d'originalitàù ti rinvi un sms o un 'email ripetitiva .
Non so più che altro dirvi e quindi i miei post natalizi , si concludono ( salvo ripensamenti e sorprese ) .
Spero d'essere stato utile in questa mia guida .
Ora poiché,ogni anno si cercano sempre Parole speciali per farci ( sinceri o di circostanza che siano ) gli Auguri di Natale , so però che i pensieri migliori sono quelli che arrivano direttamente dal cuore. E’ per questo che non mi voglio dilungare troppo ma voglio farti sapere tutto l’affetto che provo per te. Tanti Splendidi e Cari Auguri di Buon Natale! a voi tutti\e vicini e lontani , lettori silenziosi e commentatori
La classica stagione di
mezzo è ormai finita ( anche se in realtà ldovrebbe
essere astronomicamente il 23 di dicembre , ma con il clima impazzito tutto è
possibile )
è l'inverno ormai iniziato anche se lo si sente la mattina presto o la sera tardi almeno da me che abito a 800 metri sul livello del mare
L'Autunno se ne va,
l'Inverno già se sente,
coe raffiche che fa
u vento de levante:
'e foje e renturcina,
je fa fa mulinélli,
'e piante de licina
cantanu có l’ornélli:
cerasi, ruti e pera,
tignu de rusciu 'e fronne,
'a terra quann'a sera,
cou celu se confonne.
Con esso inizia il torpore,
il letargo ,le serate ( anche se non più come quelle di una volta
quando anziché i pc portatili e la tv c'erano storie ,
improvvisazioni letterarie , e commento dei fatti del giorno ) davanti
al caminetto Inizia a sentirsi l'aria
natalizia che è in ogni uno di noi ( sottoscritto compresa che
canta canzone natalizie compresa questa che trovate sopra e soi
mette a fare foto , e anzi che studiare va a curiosare in
negozio dove la madre insieme alle commesse allestisce la vetrina
con le decorazioni natalizie albero compreso ) , e che ci fa
ritornare bambini e sognare la pace nel mondo almeno per un giorno ,
e che il potere si un po' umano almeno nella notte e nel giorno
di natale . E ci fa essere a volte più ipocriti che mai più buoni .
A segnalarcelo non è solo il calendario ( foto a sinistra )
ma anche sic la tv con spot alimentari ( panettoni e pandori )
di buone feste delle industrie alimentari e non solo, e di cine
panettone che di comico hanno ormai solo il titolo se ce l'hanno, fil m e telefilm \ cartoni a te ematiche natalizie
Inizia a sentirsi l'aria
natalizia che è in ogni uno di noi ( sottoscritto compresa che
canta canzone natalizie compresa questa che trovate sopra e soi
mette a fare foto , e anzi che studiare va a curiosare in
negozio dove la madre insieme alle commesse allestisce la vetrina
con le decorazioni natalizie albero compreso ) , e che ci fa
ritornare bambini e sognare la pace nel mondo almeno per un giorno ,
e che il potere si un po' umano almeno nella notte e nel giorno
di natale . E ci fa essere a volte più ipocriti che mai più buoni .
A segnalarcelo non è solo il calendario ( foto a sinistra )
ma anche l, sic a tv con spot alimentari ( panettoni e pandori )
di buone feste delle industrie alimentari e non solo, e di cine
panettone che di comico hanno ormai solo il titolo se ce l'hanno
Fortunatamente i tg non si sono ancora buttati sui "
classici" ( ed ogni anno uguali sembra che le immagini sia
registrate e tenute in qualche cassettop per riproporle
uguale , le cambieranno ogni due tre ann ) speciali e servizi su
cosa si amangia su cosa si regala , su dove si possano le vacanze e
sui come non ingrassare e menate varie che continueranno insieme
ai film stantii,triti e ritritti e a volte troppo zuccherosi e
melensi quasi stucchevoli per tutte le feste .
Da oggi Comincio i post natalizi con un qualcosa che è molto
lontano dal mio modo di vivere le festività... La fuga dal Natale e lo
stress correlato alle festività
Ecco qua sotto una guida semiseria in parte modificata da me ( qui l'originale ) presa dala rete , come sopravvivere a natale e alle feste .
Il post è diviso in due parti: 5 consigli per la fuga vera e
propria dal Natale e altri 5 per gestire al meglio il tour de force
natalizio.
FUGA DAL NATALE
C'è chi il Natale proprio non
lo sopporta. Per carità, ognuno è libero di vivere la propria vita come
gli pare,ma nessuno ( o quasi ) ha il coraggio di dirlo apertamente per paura
d'infrangere un tabù buonista e d'eressero additato come un
guastatore della felicità altrui . Io con il natale ho un rapporto
d'amore e odio e cerco di coglierne ogni sfumatura posso provare a
consigliare metodi sicuri per lasciarsi alle spalle la festività più
attesa dell'anno senza stressarsi troppo
la televisione
La televisione in questo
periodo è tutta uno sfavillare di luci, suoni, giocattoli e pubblicità
che vi ricordano quanto poco manchi al 25 Dicembre. Spegnetela o quanto mno usate senza pietà il telecomando il tasto silenziatore . Non vi
serve. C'è sempre Internet. Al massimo troverete qualche banner decorato
o qualche blog o portale fissato col Natale ( evitate fb e simili tra il
20\6 per non sesere costretti a fare o rispondere ad auguri anzi
chiudete la bacheca ) Film, news... Sul pc li potete avere
comunque.Salvo che non abbiate bambibni piccoli e allora o inventate
storie natalizie oppure raccontate quelle che vi raccontavano i nonni e bisnonni e altri della famiglia oppure che trovate in rete ( trovate sotto un url in merito ) o li fate vedere la tv a voi la scelta
Spese
Andate al supermarket durante
la settimana e non il fine settimana ed evitatelo il 20-24
Lasciate a casa i bambini ( sopra i 12\14 anni ) salvo che non abbia trovato a chi darli se troppo piccoli ( sotto i 14 ) ., e niente code, niente bambini che si fiondano
sulle corsie dei giocattoli (moltiplicate per l'occasione )o dolciumi con gaget annessi
Decorazioni, panettoni, ecc...? Lasciateli perdere a meno che
non abbiate un negozio ed un attività commerciale e dei bambini
al di sotto dei 15 o siete voi stessi coinvolti dallo spirito natalizio o lo vogliate usare come arma di rifugio da un mondo difficile
Uscite
Uscite poco Meglio stare a
casa a leggere un buon libro o a ciucculare che vedere le città ed i
paesi invase da luminarie e sciami di persone che migrano da un
negozio all'altro quandoi i regali si posso programamre come ho
fatto io e faccio ogni anno da ottobre \ novembre. A meno che i vostri amici \ ch o parenti che non vedete tutto l'anno perchè sono fuori dalla tua città \ paese regione
Pranzi e cene d'amici , parenti e lavoro
Avvisate per tempo amici e
parenti della vostra "allergia" o che siete a dieta Mettere subito in
chiaro che non gradite inviti, regali o altre smancerie: eviterà a voi
di doverativi giustificare un innumerevole quantità di volte e ai vostri
amici e/o parenti di farvi regali o pensare a cosa vi piace mangiare. A meno che non ci siate troppo leg
Se potete andate in vacanza in un posto caldo Natale in
costume da bagno non è Natale, nonostante in Australia possano pensare
il contrario.
Veniamo ora a qualche
consiglio per sopravvivere allo shopping compulsivo natalizio:
parliamoci chiaro, è un po' un vizio di noi tutti\e ( sottoscritto
compreso ) piuttosto si azzerano i risparmi, ma il Natale lo si
festeggia come si deve ma si rimane al verde
1. Comprate prima i vostri
regali Se ordinate regali online il consiglio vale ancor di più:
eviterete gli ingorghi dei corrieri e sarete sicuri che il vostro pacco
arriverà per tempo.Io li compro già da ottobre\novembre , perchèi
pezzi dell'artiginato dele botteghe del mondo\ commercio equo e
solidale sono in numero limitato e unici
2. Fate la spesa per a cena o il pranzo di Natale in
anticipo. Anche la spesa può essere fatta con largo anticipo.
Troverete tutto a prezzi decenti. Cè sempre il congelatore Non fate
shopping di sabato e domenica Eviterete il delirio nei centri
commerciali, il traffico e tutto il companatico: se potete fate gli
acquisti dopo il lavoro, tanto ormai i centri commerciali rimangono
aperti fino alle 21 o alle 22.
4. Addobbi, carta regalo e chincaglierie varie? Comprateli
all'IKEA Costano mooooooolto meno di quanto costino nei vari centri
commerciali. E magari all'ikea trovate anche qualche regalo utile come
il cuscino per portatili.
5. Occhio al portafogli Tenete un minimo di contabilità
delle vostre spese. Riuscirete a capire dove è finita la vostra
tredicesima (sempre che ne abbiate una)ù
6) riciclate doppioni a cui il mercato ci sottopone .
Esempio io l'anno scorso m'ero dovuto comprare due volte romanzo
criminale per potermi vedere il film inversione integrale . Ecco che
allora ho reso dal cofanetto ( dvd + libro il ibero nuovo ed
intatto,l'ho confezionato togliendo prezzo e ditcura non vendibile separatamente da questo dvd
, e nel cofanetto da tenere per me ci ho messo il libro che avevo
già con l'autografo dell'autore e l'altro l'ho regalato . Oggetti
inutili che avete vinto a lotterie di feste di paese o deoi comitati
patronali \ classi ( da noi vari comitati per l'annio successivo
s'organizzanoanche facendo lotterie ) roischiando però , a me è
successo , che ho regalato l'oggetto ( non ricordo cosa ) che
quella persona aveva regalato \ donato per quella lotteria .
Regalate cd\ dvd che avete
ricevuto in allegato o in omaggio con riviste , o di cui vi siete
pentiti , mi è successo , perchè vi piaceva una due canzoni o
attratti da recensioni o pubblicità .
dopo aver letto la news che trovate sotto mi ritorna in mente la canzone di checco zalone
Una
volta ci aggiungevano pure l'immortale "Lei non sa chi sono io!" o, se
erano in buona, gli offrivano un goccetto. Oggi no, basta la tessera.
Eh, la modernità...non ci sono più quei tempi
dal corriere della sera online del 1\12\2011mpi
«MAI PORTATO LIQUIDI A BORDO, ERA LA PRIMA VOLTA». «IMBALLATA COME QUELLE DEL DUTY FREE»
Spumante nel trolley, ma passa lo stesso Rusconi mostra la tessera: sono senatore
Il parlamentare del Pd glissa il blocco al check in di Fiumicino. Poi si giustifica: «Quella bottiglia aveva un valore affettivo»
Il senatore Rusconi fotografato mercoledì sera a Fiumicino
ROMA - È successo al transito per Linate, quello più trafficato dall'aereoporto romano di Fiumicino, soprattutto nelle ore di punta, che per questa tratta sono la mattina presto, oppure la sera. Per via dei pendolari del business. Ma anche dei politici. Come Antonio Rusconi, senatore lombardo del Pd.
Era ieri sera quando, lasciato di gran carriera Palazzo Madama, il senatore Rusconi si è presentato al controllo del transito per Linate, al seguito una borsa da lavoro e un trolley che lui avrebbe voluto portare a bordo dell'aereo, e che alla fine è riuscito a portare, a dispetto di una bottiglia di spumante che chiunque di noi avrebbe dovuto lasciare al controllo. O, altrimenti, imbarcare insieme al bagaglio. Chiunque di noi. Non il senatore Rusconi. Che al nastro del controllo fa un sorrisetto e dichiara: «Ho una bottiglia nel bagaglio a mano», in mano, ben visibile, il suo tesserino del Senato. A chiunque, vista l'ora, avrebbero lasciato soltanto due alternative: perdere l'aereo e tornare all'imbarco. O perdere la bottiglia e lasciarla al controllo di sicurezza.
Al parlamentare invece no. Il senatore Rusconi entra nel salottino con i carabinieri del controllo, il tesserino di Palazzo Madama sempre ostentato, molte moine, una fretta dichiarata di perdere il volo e poi quella frase, buttata lì come una garanzia: «Beh, questa bottiglia di spumante è impacchettata come quelle del duty free shop, no?». Senza tesserini parlamentari, i comuni cittadini hanno dovuto rinunciare a ben di più: bottigliette di profumi che eccedevano il liquido concesso di cinquanta millilitri, ma anche creme troppo grandi, forbicette anche piccole, coltellini.
Il senatore Antonio Rusconi mette le mani avanti e cerca di spiegarsi: «Quella bottiglia non soltanto era sigillata, sopra c'era persino un bigliettino con il mio nome. Perché era una bottiglia particolare, un omaggio che la senatrice Donaggio, del nostro partito, aveva voluto farci perché guarita da una brutta malattia. Un valore affettivo. Io non le porto mai le bottiglie, quella però mi sembrava brutto non portarla dietro». Difficile far capire il concetto: il problema non è portare o non portare una bottiglia in aereo. Il punto è: come si trasporta una bottiglia in aereo. Il senatore Rusconi si ripete: «Non le ho mai portate le bottiglie in aereo. E non avrei avuto difficoltà a lasciare anche quella bottiglia, valeva due euro, il punto era il valore affettivo. Accidenti magari ho fatto una stupidaggine, una superficialità. Sì, diciamo pure che sono un superficiale, ma privilegiato no».
dopo l'introduzione ( vedere url post precedente o cliccate sopra il collegament0 ) alla guida di soppravivenza natalizia 2011\12 eccovi la prima puntata
Fate parte della
folta squadra che detesta
totalmente o in parte
come : l'autore di questa poesia
NATALE, TI ODIO!!!
E' tornato il Natale, triste giorno di triste pioggia e falsa allegria, maschera di un mondo oscuro, groviglio d'illusioni colorate.
Non mi piace quest'aria sonnolenta, l'irrequieto macerarsi nell'acqua azzurra della calma e l'indolenza del vivere che cambia con lentezza lungo il binario del tempo crudele scandito da stagioni senza luce, lontane dal chiarore dell'amore.
Cerco qualcosa che non so, un sogno o un miraggio residuo della notte, fantasma del caos originale; il silenzio è memoria del futuro, memoria di una dura verità, pietra incisa con sillabe di ferro che affermano negando un altro verbo.
Chiederò a me stesso nuovi percorsi da intraprendere per scampare al rogo di una grigia esistenza, mi rialzerò da un letto di macerie per attraversare il mare del niente, come Lazzaro vincerò la morte per conquistare la seconda nascita...
Domenico Turco
me (
detestandone alcuni aspetti che
trovaste sotto in questo video
parodia di una famosa
canzone spot
che affronta e sintetizza le puntate successive della guida )
il Natale ? oppure soffrite della Sindrome Fobico Natalizia ( SFN
nelle puntate successive ) di cui
ho parlato nel post
precedenroduzuonte ? Allora il nemico
numero uno è quasi sicuramente la
famiglia ( ma anche nei casi piu’ gravi
amici e colleghi di lavoro o d'associazione ) gli
interminabili pranzi e cene : ecco
cosa suggerisce in maniera semiseria
e ironica questa guida di girlpower.it sul
natale in famiglia . Guida
applicabile secondo me anche
a gli altri casi fuori
d'essa e quindi da me integrata con
miei suggerimenti ed aggiunte mie .
E Guardati allo
specchio e fatti una domanda: perché ¨ odi il Natale ? Perchè¨ la sola idea dei
pranzi e dei cenoni ti fa venire il volta stomaco e
noia ? Perchè¨ decine di parenti
e non riuniti ad una sola lunghissima tavola ti ispirano vaghi desideri di
suicidio o depressione o ansia ?
ecco gli spunti tratti dal sito indicato precedentemente ovviamente
con delle aggiunte da parte mia
Sei ben
consapevole di non far parte della fazione degli amanti del Natale. Quelle
persone che riescono a trovare sempre idee deliziose per fare regali a tutti
provando piacere nel farlo, che non si innervosiscono nemmeno imbottigliate
nello snervante traffico natalizio, che non cercano di calcolare il prezzo dei
regali che ricevono, che adorano cucinare per tutti al cenone o preparare
dolcetti per i parenti, che rispondono di buon grado alla zia zitella che
chiede quando è¨ prevista la procreazione.
Stiamo per
rivelarti una crudele verità : queste persone esistono e forse prendere
esempio da loro potrebbe esserti d'aiuto. Quindi, tu giovane donna che detesti
il Natale e quelle giornate infestate dalla presenza non richiesta di orde di
parenti, sappi che non sei un'eroina dei nostri tempi e che nessuno ti darà
un premio per le tue sofferenze e le idiosincrasie che avverti principalmente
nei confronti della tua stessa famiglia.
Sopravvivere
degnamente alle feste è un tuo dovere morale, per questo abbiamo stilato una
lista di furbissime idee e strategie per
superare indenne questa dura prova che il destino ti (e ci) impone ogni anno.
1. Se fare i
regali ai tuoi parenti ti crea noia, fastidio, indisposizione e malesseri
fisici di vario genere non farli anche
se il prezzo da lanciare
visto il tau’ buonista e ipocrita
è alto . Ma puoi sempre Delegare a tua madre o a tuo fratello, però
ricorda che almeno a loro i regali devi farli. Quantomeno per ricambiare il
favore. Oppure se al di sopra dei 14\15
dargli soldi e di comprati quello
che vuoi come fanno le vecchie ( nonne ,
zie
e prozie dirette o acquisite ) .
2. Pensa che c'è¨
chi sta peggio: ad esempio la commessa della profumeria il pomeriggio della
vigilia o. Ma parliamoci chiaro, anche nelle tre abbondanti settimane precedenti.
Le commesse (e i commessi) sono le vere vittime del Natale. Se fai la commessa
fai finta di non aver letto e passa al prossimo punto.
3. Perché¨ odiare
il Natale se per almeno tre giorni di seguito sei autorizzata a fare una full immersion
nella buona cucina sempre che
non lo faccia già durante
il resto dell'anno ? Riscopriamo
i piaceri della tavola, ricordiamoci che a volte il cibo è pure meglio del
sesso e
dell'auto erotismo . E che stare a dieta stretta a Natale è inutile e contro produttivo. Se
non sei d'accordo non sai cosa ti perdi.
4. Sei convinta
che i tuoi parenti si riuniscano sorridenti per pura convenzione sociale mentre
nella realtà non si sopportano *o
non li sopporti ? Hai probabilmente ragione, Ma se invece avessi torto chi
lo sa
?
5. La nonna (o la
zia e prozia ) ti chiede del
fidanzato: se ti ha regalato i contanti sii ragionevole, perdonala e considera
che lei si è sposata 50 anni fa o peggio ha
vissuto un'altra epoca * ed altri valori \ convenzioni quindi praticamente in un'altra era. Sarebbe
intelligente da parte tua comprendere e accettare le differenze generazionali.
Se nel caso è una zia zitella a chiederti : puoi sempre risponderle con la medesima
domanda. Zia dov'è il tuo di fidanzato? Garantito il silenzio sepolcrale e il
suo dell'intera sala. Ok, puoi evitare
di farlo sei ci riesci e fare buon
viso a cattivo gioco
o rispondere : A ) ironicamente con frasi del genere : <<
mi avvalgo della facoltà di
non rispondere >> ,B)
cambiare discorso , C)
rimanere in silenzio facendo
credere d'aver capito
quali tristi motivazioni esistenziali si nascondono dietro le inspiegabili
domande di tua zia .
7. Questa cosa di
non avere un fidanzato a Natale proprio non ti va giù ? E il fatto che tua
cugina (ovviamente bella e antipatica) si sia trovata un "buon
partito" e lo abbia puntualmente portato in famiglia non ti aiuta ?
Concentrati bene: lui sicuramente le mette le corna. Meglio sole che
cornute e vedrai che passerà , la gelosia e l'invidia
e riuscirai a
passare oltre e a non farci caso .
Oppure o chiedi al tuo migliore amico \ a del cuore o d'infanzia
( possibilmente Gay o Lesbica
) di farti da ragazzo o mentire
per te , ovviamente devi invitarlo e
ovviamente sappi che ciò vale
per u solo anno non puo’
trascinarsi anche l'anno prossimo
8. Hai un
fidanzato \ a nuovo da poco e non ancora presentato \ ta ai tuoi familiari
o amici \ che e hai fatto il grave
errore di portarlo specie in famiglia per motivi che ora non ricordi
(forse qualcosa che aveva a che fare con le convenzioni sociali ) o lui
voleva conoscere i tuoi ? I tuoi parenti lo metteranno
matematicamente in imbarazzo e lo bersaglieranno di domande scomode .
Infatti i tuoi (
e nonni o zii in particolare ) ti chiederanno puntualmente
o del precedente oppure quando
avrete un figlio mentre voi state insieme da due mesi o da meno ? Se ne caso lo sappiano ( o intuiscono ) che la tua
relazione è finita o è ¨
appena nuova e decidi di
non portalo in famiglia: ma
sappi che le domande su "che fine
ha fatto lui?" potrebbero essere più sgradevoli delle precedenti . A te la
scelta.
9. Immagina di
passare il Natale da sola in uno scantinato con una bottiglia di whiskey in
puro stile Charles Bukowski. Senza riscaldamenti. Senza dolci ed¨ arrosti. Con
il letto sfondato e le ragnatele. Ora i tuoi parenti e amici
ti sembrano più simpatici? (se preferisci lo scenario Bukowski alla tua
famiglia sei un caso disperato)
10. Se nulla di
tutto ciò non ti ha convinto/consolato,
possiamo sempre farti presente che il Natale si festeggia solo una volta all'anno
e finisce velocemente fra le feste del
24 notte e i rendez vous più o meno
nichilisti con gli amici del 25
pomeriggio o con i colleghi di
lavoro giorni precedenti
Forse lo si odia perché
lo si vivi male...l'importante è non
farlo vivere male anche agli altri solo perchè tu lo si odia!Non è poi così grave ; non l'
ha ordinato un medico che a Natale tutti debbano sentirsi allo stesso modo.
Sarebbe peggio se
per 10 giorni ci sentiamo dei Santi e per i restanti 355 non ci parliamo fra
noi.
Ora allenati a
guardare queste impareggiabili immagini \
spot di armonia e gioia
tipicamente natalizia senza inalberarti. Che la forza sia con te. oppure
ecco altri consigli tratti con delle mie modifiche ( le mie frasi sono quelle tra parentesi quadra )
da vitadastrega.com
Per concludere Si
puo odiare il Natale per motivi estetici: le luminarie [ comunali e
di privati ] a forma di fiocco di neve [o di babbi natali e simili
] i canti natalizi magari
ascoltati dallo stereo dei grandi magazzini [ e
non ] la figura-simbolo di quel grosso omone sovrappeso con la barba,
tutto vestito di rosso e con la voce arrochita.
Per motivi di
principio: perche essere costretti a passare del tempo con persone che molto
serenamente nel resto dell'anno non vediamo mai [ o che magari odiamo
] ?
Per motivi
ecologici: gli alberi sacrificati alla tradizione, la colossale impronta di
carbonio lasciata dallo shopping globale di massa.
Per motivi
politici: che Babbo Natale sia stato inventato all'inizio del ventesimo secolo
da una multinazionale delle bibite gassate è una leggenda metropolitana, ma è
indubbio che proprio il marketing abbia dato un contributo decisivo a
trasformare Santa Claus, per motivi commerciali, in un'icona praticamente
globale. E chi è anti-consumista trova nel Natale e nelle maratone di regali
la conferma delle proprie peggiori opinioni in materia.
Per motivi
religiosi: chi appartiene a altre fedi spesso non puo’ non sentirsi vagamente
alienato davanti al culto di massa per l'anniversario della nascita di una
figura religiosa che non appartiene alla propria spiritualità .
Per motivi dietetici:
tra carni grasse e dolci che nessuno si azzarderebbe a mangiare normalmente, il
Natale resta il trionfo dei trigliceridi fatto comprensibile nell'Italia del
boom che ancora ricordava il buio e la fame della guerra: meno giustificabile
nell'Italia dal girovita in aumento delle statistiche 2010.
Insomma chi fin
da bambino guardava con preoccupazione alla figura di Babbo Natale, un anziano
sconosciuto deciso a scassinare le finestre di casa, non può che attendere
anche da adulto il 25 dicembre con un certo senso di disagio: il giorno che
secoli di propaganda vogliono definire come il più bello dell'anno per una
minoranza resta una data da guardare con sospetto.
Prendendo anche
le necessarie contromisure. La piu’ ovvia e’la fuga: verso Paesi - sempre piu’
remoti - dove il Natale non significa nulla.(
anche s sono sempre meno )
Oppure: darsi
malati per tutto il periodo. Rinunciare al Natale, alla tirannia dei regali
forzati e dei brindisi aziendali con sorrisi altrettanto forzati è una scelta
minoritaria ma che in tempi di crisi può' forse trovare nuovi adepti.
Per chi non ha
bambini - ai quali E’ faticoso e probabilmente crudele chiedere di rinunciare a
una festa disegnata su misura per loro e per i portafogli dei loro genitori -
la lezione si può dire no. Per gli altri, invece, my delicious Persivale, la
lezione ahinoi è¨: staccate il cervello, partecipate al rito, godete del
panettone, delle luci, dei piccoli regali e aspettate con fiducia la fine del
tunnel. Ovviamente quest’ultime
non devono essere prese, poi dipende dai punti di vista in maniera acritica ma
critica .
Nelle prossime puntate parleremo in maniera più approfondita degli argomenti qui solo accennati
.
Già d'adesso
( siamo a fine novembre )
s'inizia a sentire l'atmosfera natalizia fatta di : 1)
commistione di ipocrisia e di felicità 2) spasmodica
attesa dei grandi e piccini ,
3) buonismo a tutti
i costi
Quest'anno cercherò di rimanerne il più possibile immune o almeno non farmi contagiare
passivamente e acriticamente già
dalla fine di novembre . Infatti in tv ( vedi spot
wind e sky , Condorelli , ecc ) ed nei supermercati grandi ( il Lidol esempio ) e piccoli
iniziano già ad essere
presenti i panettoni e i dolci
natalizi . Ma anche le consuete polemiche natalizie fra
chi vuole le luminarie
a tutti i costi e chi no .
Eccone un esempio locale , Emiliano Deiana sindaco
di Bortigiadas ( paese
di 800\900 abitanti
) come l'anno
scorso che non speso niente per le luminarie e << Lo dico in
maniera chiara: quest'anno niente luminarie. Abbiamo raccattato tutti i fondi
di bilancio per garantire gli aiuti di 1.000 euro alle famiglie con figli a
carico. Nella crisi preferiamo aiutare chi ha bisogno e non incentivare le
intermittenze colorate e le vanita'.>> ( Dalla sua bacheca di facebook ) e ha preferito utilizzare quei € per il
bonus alle famiglie che
hanno bambini fra 0 e i 6
anni .Alcuni l attaccheranno per
tale decisione , e lo si può capire
perché le luminarie sono belle,
mettono allegria, danno l'idea della festa e magari incentivano gli acquisti ma
in periodi di crisi come questo bisogna pur fare una scelta ... fra lo sperpero economico ed ecologico
ed aiutare chi
soffre o chi non ce la
fa' . Bravo Emiliano !!! ecco
l'articolo della nuova Sardegna
del 26\11\2011 .
Bortigiadas non
accende le luminarie di Natale
26 novembre 2011
— pagina 09 sezione: Olbia
BORTIGIADAS. Un Natale con meno luci nelle
strade e più soldi nelle case. La crisi economica spinge il sindaco di
Bortigiadas, Emiliano Deiana, a cancellare le luminarie natalizie. Un risparmio
di circa 5mila euro che consentirà all’amministrazione di tenere fede al suo
programma elettorale. Ovvero la consegna di un assegno annuale di 1000 euro a
tutte le famiglie che, a prescindere dal reddito, hanno un figlio da 0 a 6
anni. «In un momento di crisi mi sembra una scelta obbligata - afferma Deiana
-. Anche perchè mettere le luminarie avrebbe significato diminuire il
contributo per le famiglie. E siccome i bambini sono in programma e le
luminarie no, non ho avuto dubbi. Tra l’altro, la mia non è una iniziativa
“spot”. È dal 2005, da quando sono stato eletto sindaco per la prima volta, che
ogni anno il Comune elargisce 1000 euro a tutte le famiglie che hanno un figlio
fino ai 6 anni». L’iniziativa di Deiana ha riscosso una marea di consensi su
Facebook, c’è chi ha addirittura invitato il proprio sindaco a imitare il
collega di Bortigiadas, ma ovviamente non mancheranno le critiche di quei
cittadini che vogliono a tutti i costi il Natale con le strade illuminate. «Non
avevamo altra scelta. Abbiamo raccattato tutti i fondi del bilancio per
garantire il contributo alle famiglie. In caso contrario, avrei dovuto tagliare
i bonus. Ogni cittadino, però, potrebbe compensare l’assenza delle luminarie
addobbando ingressi o balconi». (al.pi.)
barbara canu dicembre 2010 tempio pausania ( OT )
idem
Infatti volevo
evitare , per non ripetermi . Ma spronato da dall'email alcune futili
altre stimolanti ed interessanti scrivere
altri post simili come quelli dell'anno scorso che troverete se vi
và nell'archivio sia
di splinder ( fino
al 31
gennaio poi chiuderà non chiude )
e di blogger
nei mesi di novembre \ dicembre e
faro un altra guida ( qui l'ultima puntata della mia precedente guida dell'anno scorso http://cdv.splinder.com/post/23750607 con gli url delle precedenti ) . Sarà forse colpa
della situazione generale in cui viviamo, intrisa di un inquietante senso di precarietà
e rabbia repressa, fatto sta che la SFN non si cura affatto dell’aspetto
religioso e simbolico del Natale ( ovviamente poi dipende da caso a caso ), ma
si concentra con inconscia irritazione su quello meramente pratico e
consumistico dei cosiddetti festeggiamenti
I sintomi
caratteristici della SFN: Sindrome
Fobica Natalizia. Infatti è innegabile che,
ogni anno di più, l’avvicinarsi del 25 dicembre provochi in molti di noi
provochi una SFN i cui sintomi
manifestano gradatamente.
Di solito tutto
comincia con un occhiata accusatoria al calendario (Come sarebbe a dire che
siamo GIA’ a dicembre?), ed evolve al
peggio quando si notano le prime luminarie appese per le strade (Che spreco di
energia elettrica!) o si osservano i primi addobbi nei negozi ( Uffa devo
pensare ai regali ), venendo sempre più colti da una irrefrenabile voglia di
ribaltare i banconi dei grandi magazzini stracolmi di statuette di presepe nonché di fare a tirassegno con le palline colorate appese agli abeti.
Con il
trascorrere dei giorni e l’avvicinarsi della data fatidica gli affetti da SFN
s'incupiscono sempre più, rimuginando pensieri assai poco gentili nei
riguardi del consumismo maledetto, dell’ipocrisia dei buoni sentimenti una
volta all'anno, e pensando con crescente disagio alla incombente sarabanda di
inviti, visite, auguri, doni, pranzi e parenti.
Per evitare crisi
piu’ acute del previsto, ecco una serie di suggerimenti per sopravvivere senza
troppi traumi, e rispettando il bon ton senza
ovviamente scadere nell'ipocrisia e nel
politicamente corretto a tutti i costi .Ne
approfitto per inaugurare dal prossimo
post la consueta
guida di come SOPRAVVIVERE AL NATALE
Anche la Coca Cola può provocare dipendenza. Lo dimostra il caso della trantaseienne inglese Claire Ayton: è andata dal dottore accusando problemi di stanchezza, di eccessiva sensazione di sete e di sovrappeso, e alla fine è emerso che il suo problema è la quantità di Diet Coke che assume. Ogni settimana, negli ultimi 10 anni, 14 bottiglie da 2 litri alla settimana. Il che equivale a 7.300 bottiglie in un decennio. Un folle record che ha sicuramente danneggiato la sua salute . Infatti
VI SIETE MAI MERAVIGLIATI DEL FATTO CHE DOPO AVER BEVUTO COCA COLA VI VIENE DA RIDERE?
Il motivo è che… vi sballa! Hanno tolto la cocaina dalla bevanda quasi un secolo fa. Sapete perché? Era ridondante.
Nei primi 10 Minuti:
10 cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo organismo (100% della
razione giornaliera raccomandata). La reazione immediata a questa
dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito ma ciò è impedito dal fatto
che l’acido fosforico diminuisce il sapore permettendoti di mantenere la
bibita nello stomaco
20 Minuti:
L tua glicemia schizza in alto causando un massiccio rilascio di
insulina. Il tuo fegato risponde trasformando tutto lo zucchero che può
“catturare” in glicogeno (zuccheri di riserva per il corpo) e grasso.
40 minuti: la caffeina è stata assorbita completamente. Le pupille si
dilatano, la pressione del sangue aumenta e come risposta il tuo fegato
rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori cerebrali
dell’adenosina si bloccano per prevenire la sonnolenza.
45 Minuti:
Il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando il centro del
piacere del cervello. E’ lo stesso meccanismo di azione della cocaina…..
60 Minuti:
L’acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco
nell’intestino, causando un ulteriore spinta al metabolismo. Inoltre le
alte dosi di zucchero e la dolcezza artificiale aumentano l’escrezione
urinaria di calcio.
;60 Minuti:
Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. E’ ora
assicurato che con le urine verranno eliminati il calcio, il magnesio e
lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, oltre al sodio, a vari
elettroliti e all’acqua.
>60 Minuti:
Dopo l’eccitazione iniziale si avrà un crollo della glicemia.
Potresti diventare irritabile e/o apatico. Avrai anche eliminato con le
urine tutta l’acqua presente nella bibita, ma non prima di averla infusa
con preziosi nutrienti che il tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi
fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le ossa e i denti.Tutto
questo sarà seguito nelle prossime ore da un crollo della caffeina.
Ma….fatti un altra Coca-Cola, ti farà sentire meglio.
Nota: il nemico non è la Coca-Cola bensì la combinazione di dosi
eccessive di zucchero unite alla caffeina e all’acido fosforico. Questa
combinazione la si può trovare nella maggior parte delle bibite gassate. fonte. psichesoma.com Redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org
C'è sempre, in ogni vicenda umana, un momento di ricapitolazione, una pausa in cui il respiro rallenta, o addirittura si ferma. E' un momento timido, che svanisce non appena ne percepisci la presenza; eppure è anche una luce. Te ne puoi nutrire, senza però possederla. Devi fare un passo indietro, permetterle di invaderti. E allora, lei ti restituisce a te stesso. Pienamente, completamente.
Quando usciva dal Quirinale, nella lunga notte di ieri, Silvio Berlusconi è stato restituito, o forse donato, a sé stesso. Non coglierà l'occasione, lo sappiamo. Tornerà, entro brevissimo tempo, il Berlusconi che abbiamo sempre conosciuto: un Berlusconi non super-umano, non post-umano, bensì para-umano. Qualcosa che sta accanto all'umanità senza esserlo. Una carcassa vuota, un'apparenza di vita, esattamente come le immagini dei dépliant pubblicitari.
Perché questo e null'altro è stato il senso della sua avventura "politica": una strenua difesa della roba (sua), una roba per la quale s'è immolato - e da cui, ironia della sorte, è stato disarcionato -, con un fideismo da martire. Martire del profitto, dell'accumulazione. "Credo nella società occidentale, credo nel libero mercato" è stato uno dei primi slogan da lui lanciati, in quel para-italiano semplificato da piazzista tv. Semplificato, ma non insignificante. In quelle due frasi si condensava tutta la para-filosofia berlusconiana: l'identificazione della "società occidentale" (crocifissi in legno versus crocifissi della vita, Bianco Natale e dio Po, bestemmie in barzelletta e orge in abito da suora) col "libero mercato", quasi fossero sinonimi. Non tanto per contrapposizione al collettivismo comunista (tra i migliori amici del Cavaliere, oltre a dittatori e satrapi, figurava l'ex agente Kgb Vladimir Putin), quanto per marcare una differenza antropologica, diremmo razziale (il mercato è razzista) tra "noi" e "loro". "Noi", quelli per cui il pensiero è un inutile fardello, quelli per i quali la vita si mangia e si ruba, e non puoi guardare in faccia nessuno: nemmeno tua madre (cfr. Terry De Nicolò, una delle tante prostitute foraggiate da B.). Noi, quelli che hanno successo - o s'illudono d'averlo: e poi, sullo sfondo, reietti, tutti gli altri. Noi, quelli che viva gli oggetti. L'anima non c'è. Dopo questa esistenza non ce ne sarà un'altra.
Ma ieri, solo ieri, in quei fuggevoli istanti, Berlusconi ha avuto l'opportunità di lasciarsi invadere da quella timida luce. E ne avrebbe avuta ancor di più, se invece del giubilo e dei fischi da stadio che hanno accompagnato la sua uscita di scena (intonati, peraltro, da figuranti in larga parte, e in tempi non lontani, suoi accaniti sostenitori) l'avesse accolto un lungo silenzio; un silenzio severo, anche giudice, ma lento e contemplativo; misericordioso. La misericordia non dimentica, ricrea; la misericordia non cancella il passato, lo condanna con forza; ma salva l'attimo di sincerità dell'uomo. Anche dell'uomo Berlusconi. Della sua debolezza, della sua fragilità, del suo dolore, della sua vecchiaia che mai come ieri è apparsa così crudele e impietosa.
Egli non coglierà l'attimo, dicevamo. Possiamo, dobbiamo però coglierlo noi.
Ci attende un percorso tutto in salita. Senza guide, senza sogni plastificati, senza (para) uomini della Provvidenza, soffocati e attossicati da una roba dal cui dominio è necessario liberarsi. Non è il periodo delle maschere urlanti. Ci hanno già storditi troppo. E' l'avvento del silenzio. Quotidiano, alacre, essenziale. Enrico Deaglio ha affermato che il '94, anno della fatale "discesa in campo" (un altro dei para-linguaggi di questo tempo violentato), è stato un anno inodoro, asettico, televisivo e abbastanza crudele. Il silenzio, invece, ha un odore: l'odore inconfondibile e discreto della casa, della normalità, degli affetti, dei libri, dei mobili e dei ricordi. E' un odore strano, cui siamo talmente abituati da non sentirlo nemmeno più. E, per questo, lo copriamo con insensati, chiassosi odori artificiali. Solo quando manca, ci sentiamo soffocare.