3.12.11

fare o non fare gli auguri di natale ? [ come sopravvivere alle festivita' IIII puntata

in sottofondo


Quello  della puntata  d'oggi, insieme  a  quello  dei regali ( ne parlerò nella prossima  ) uno degli argomenti più consultati  della  guida  dell'anno scorso  secondo  le  statistiche di blogger . In questa  cercherò  il più possibile  di non ripetermi anche  se farò riferimento alla puntata  dll'anno precedente
Io li ho sempre  fattti  , tranne quest'anno  perchè  sono  ancora  in lutto , fin d'adesso    a tutti\e amici intimi  e non  conoscenti  ,  vipere.  sia  con messaggi collettivi  via  email  o via  sms  e  Facebook  . Quindi  per mancanza  di € , per il motivo  che  ho accennato prima  li farò  solo alle persone  che  sento   e per  non sembrare  scortese  ai clienti  della mia  attività . Ma  conoscendomi  perché  sono  un  peccatore



 come  sempre li  faro'   a tutti, anche perché, dai nemici  , a volte  se non sono troppo imbelli o  erano assenti quando  ci sono stati distribuiti i cervelli  ,  si può imparare un sacco di cose   . Specie su di te . E se   saprai farne buon  uso potranno tornarti utili per la tua opera  d'arte .
o li faccio in maniera ironica  e sarcastica  ai nemici e  a chi mi odia  (  vedere   i siti sotto  )  e  buoni e  sinceri  agli altri . perché

Voglio, avrò
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho
Tutto sarò.

(  Voglio, avrò  di  Fernando Pessoa )


Poi decidete  voi se  farli a tutti o  a  solo ad  alcuni , se  farli in anticipo ( come spesso faccio io )  per evitare  che siano accolti  bene  e  chi li riceve  non si  annoi  perchè sommerso d'altri  ipocriti e di circostanza  e  privo d'originalitàù ti  rinvi  un sms   o un 'email  ripetitiva  .
Non so più che altro dirvi e quindi i miei post  natalizi  , si concludono  ( salvo ripensamenti  e  sorprese ) .
Spero d'essere stato  utile  in questa  mia  guida .
Ora poiché,ogni anno si cercano sempre Parole speciali per farci ( sinceri  o di circostanza  che siano  )  gli Auguri di Natale , so però che i pensieri migliori sono quelli che arrivano direttamente dal cuore. E’ per questo che non mi voglio dilungare troppo ma voglio farti sapere tutto l’affetto che provo per te. Tanti Splendidi e Cari Auguri di Buon Natale!  a voi tutti\e  vicini e lontani ,  lettori  silenziosi  e commentatori

 fra  i tanti siti per  gli auguri   vi segnalo questi

http://www.magnaromagna.it/satira/testi-divertenti/sms-natale/
http://www.smemoranda.it/news/opinioni//2008/buon_natale_a_tutti_voi_da_tutti_noi
http://www.frasionline.it/frasi-auguri-natale.htm

2.12.11

come non farsi prendere dallo stress pre natallizio e non ridursi a gli ultimi giorni [ guida su co e sopravvivere al natale puntata II ]

 La  classica stagione   di mezzo è ormai finita  ( anche se in realtà  ldovrebbe essere astronomicamente il  23 di dicembre , ma con il clima impazzito   tutto è possibile )
è l'inverno  ormai iniziato anche  se  lo si sente la mattina presto o la sera  tardi almeno da me che  abito  a 800 metri sul livello del mare

L'Autunno se ne va,
l'Inverno già se sente,
coe raffiche che fa
u vento de levante:
'e foje e renturcina,
je fa fa mulinélli,
'e piante de licina
cantanu có  l’ornélli:
cerasi, ruti e pera,
tignu de rusciu 'e fronne,
'a terra quann'a sera,
cou celu se confonne.
         Pierluigi Camilli
il mio caminetto

Con esso  inizia il torpore, il letargo ,le serate  ( anche se non più come quelle  di una volta  quando  anziché i pc  portatili e la tv  c'erano storie , improvvisazioni letterarie  , e commento dei fatti del giorno  ) davanti al caminetto Inizia a sentirsi l'aria natalizia   che  è  in ogni uno di noi ( sottoscritto compresa  che  canta   canzone  natalizie compresa questa   che  trovate  sopra e soi mette  a fare  foto  , e  anzi  che studiare  va   a curiosare in negozio  dove la madre  insieme alle  commesse  allestisce  la  vetrina con le decorazioni natalizie  albero compreso  )  , e che ci fa  ritornare  bambini e sognare la pace nel mondo  almeno per  un giorno  , e  che  il potere  si un po'  umano almeno  nella notte   e nel giorno di natale   . E ci fa essere  a volte  più ipocriti che mai  più buoni  .
A segnalarcelo non è solo il calendario   ( foto a sinistra  ) ma  anche sic la  tv  con spot  alimentari ( panettoni e pandori )   di  buone feste delle  industrie alimentari  e non solo, e  di cine panettone    che di comico  hanno  ormai  solo  il titolo se ce l'hanno, fil m  e  telefilm \  cartoni  a  te
  ematiche  natalizie
Inizia a sentirsi l'aria natalizia   che  è  in ogni uno di noi ( sottoscritto compresa  che  canta   canzone  natalizie compresa questa   che  trovate  sopra e soi mette  a fare  foto  , e  anzi  che studiare  va   a curiosare in negozio  dove la madre  insieme alle  commesse  allestisce  la  vetrina con le decorazioni natalizie  albero compreso  )  , e che ci fa  ritornare  bambini e sognare la pace nel mondo  almeno per  un giorno  , e  che  il potere  si un po'  umano almeno  nella notte   e nel giorno di natale   . E ci fa essere  a volte  più ipocriti che mai  più buoni  .
A segnalarcelo non è solo il calendario   ( foto a sinistra  ) ma  anche l, sic a  tv  con spot  alimentari ( panettoni e pandori )   di  buone feste delle  industrie alimentari  e non solo, e  di cine panettone    che di comico  hanno  ormai  solo  il titolo se ce l'hanno
Fortunatamente  i tg   non si sono ancora  buttati sui  " classici"  ( ed  ogni anno  uguali   sembra   che  le immagini sia  registrate    e tenute  in qualche  cassettop  per    riproporle  uguale  , le cambieranno ogni due tre ann  )    speciali e  servizi  su cosa  si amangia  su cosa  si regala , su dove si possano le vacanze   e sui come non ingrassare     e menate varie  che continueranno insieme  ai film stantii,triti e ritritti   e  a volte troppo zuccherosi e melensi    quasi stucchevoli  per tutte le feste .
Da  oggi Comincio i post natalizi con un qualcosa che è molto lontano dal mio modo di vivere le festività... La fuga dal Natale e lo stress correlato alle festività
Ecco qua sotto una guida semiseria   in parte  modificata  da me   ( qui  l'originale  )  presa dala rete   , come sopravvivere  a natale  e  alle feste .
 Il post è diviso in due parti: 5 consigli per la fuga vera e propria dal Natale e altri 5 per gestire al meglio il tour de force natalizio.

                                    FUGA DAL NATALE

C'è chi il Natale proprio non lo sopporta. Per carità, ognuno è libero di vivere la propria vita come gli pare,ma  nessuno ( o quasi  ) ha il coraggio di dirlo apertamente per  paura  d'infrangere  un tabù  buonista  e  d'eressero additato come  un guastatore della felicità altrui . Io con il natale  ho un rapporto d'amore  e odio e cerco di coglierne  ogni sfumatura  posso provare  a  consigliare metodi sicuri per lasciarsi alle spalle la festività più attesa dell'anno senza stressarsi troppo
  •    la televisione
La televisione in questo periodo è tutta uno sfavillare di luci, suoni, giocattoli e pubblicità che vi ricordano quanto poco manchi al 25 Dicembre. Spegnetela o quanto mno   usate  senza  pietà  il telecomando     il tasto silenziatore  . Non vi serve. C'è sempre Internet. Al massimo troverete qualche banner decorato o qualche blog o portale fissato col Natale ( evitate   fb e simili  tra il 20\6   per   non sesere costretti a fare   o rispondere ad  auguri  anzi chiudete la bacheca   )   Film, news... Sul pc li potete avere comunque.Salvo che non abbiate  bambibni piccoli  e allora o  inventate storie  natalizie oppure raccontate quelle che  vi raccontavano  i nonni e  bisnonni  e altri  della famiglia  oppure  che  trovate  in rete (   trovate  sotto  un url  in merito  )  o  li fate vedere  la tv  a voi la scelta
 
  •    Spese 
Andate al supermarket durante la settimana e non il fine  settimana  ed evitatelo  il   20-24  Lasciate a casa i bambini (  sopra  i 12\14  anni ) salvo che  non  abbia trovato a chi darli se  troppo piccoli ( sotto i  14 ) .,  e niente code, niente bambini che si fiondano sulle corsie dei giocattoli (moltiplicate per l'occasione )o  dolciumi  con gaget  annessi 
Decorazioni, panettoni, ecc...? Lasciateli perdere a meno che non abbiate  un negozio ed  un attività commerciale   e  dei bambini  al di sotto dei 15   o siete voi stessi   coinvolti
dallo spirito natalizio  o  lo vogliate usare  come  arma  di rifugio  da  un mondo difficile 



  •     Uscite
Uscite poco  Meglio stare a casa a leggere un buon libro o  a  ciucculare   che vedere le città ed  i paesi  invase da luminarie e sciami di persone che migrano da un negozio all'altro quandoi  i regali  si posso programamre  come  ho fatto io e faccio ogni anno   da  ottobre  \  novembre. A meno che  i vostri amici \ ch  o parenti che non vedete  tutto l'anno  perchè  sono  fuori  dalla  tua  città  \ paese   regione 
  • Pranzi e cene  d'amici , parenti e lavoro

 Avvisate per tempo amici e parenti della vostra "allergia"  o che siete  a dieta  Mettere subito in chiaro che non gradite inviti, regali o altre smancerie: eviterà a voi di doverativi giustificare un innumerevole quantità di volte e ai vostri amici e/o parenti di farvi regali o pensare a cosa vi piace mangiare.  A meno che   non ci siate  troppo leg
 Se potete andate in vacanza in un posto caldo Natale in costume da bagno non è Natale, nonostante in Australia possano pensare il contrario.

Veniamo ora a qualche consiglio per sopravvivere allo shopping compulsivo natalizio: parliamoci chiaro, è un po' un vizio di noi tutti\e  ( sottoscritto   compreso  )  piuttosto si azzerano i risparmi, ma il Natale lo si festeggia come si deve ma  si  rimane  al verde  

   1. Comprate prima i vostri regali  Se ordinate regali online il consiglio vale ancor di più: eviterete gli ingorghi dei corrieri e sarete sicuri che il vostro pacco arriverà per tempo.Io  li compro già da  ottobre\novembre  , perchèi pezzi dell'artiginato  dele botteghe del mondo\ commercio equo e solidale   sono in numero limitato  e unici
   2. Fate la spesa per a cena  o  il pranzo di Natale in anticipo.   Anche la spesa può essere fatta con largo anticipo. Troverete tutto  a prezzi decenti. Cè sempre il congelatore    Non fate shopping di sabato e domenica     Eviterete il delirio nei centri commerciali, il traffico e tutto il companatico: se potete fate gli acquisti dopo il lavoro, tanto ormai i centri commerciali rimangono aperti fino alle 21 o alle 22.
   4. Addobbi, carta regalo e chincaglierie varie? Comprateli all'IKEA  Costano mooooooolto meno di quanto costino nei vari centri commerciali. E magari all'ikea trovate anche qualche regalo utile come il cuscino per portatili.
   5. Occhio al portafogli Tenete un minimo di contabilità delle vostre spese. Riuscirete a capire dove è finita la vostra tredicesima (sempre che ne abbiate una)ù
   6)  riciclate doppioni a cui  il mercato ci sottopone  . Esempio io l'anno scorso   m'ero dovuto comprare  due volte   romanzo criminale  per  potermi vedere il film inversione integrale  . Ecco che allora  ho reso  dal cofanetto ( dvd  + libro il ibero  nuovo ed  intatto,l'ho confezionato   togliendo prezzo e  ditcura  non vendibile separatamente  da  questo dvd  , e   nel cofanetto   da tenere per me   ci ho messo il libro che avevo già  con l'autografo dell'autore  e  l'altro l'ho regalato  . Oggetti inutili che avete vinto a lotterie di feste di paese o  deoi comitati patronali \  classi  ( da  noi   vari comitati  per l'annio successivo s'organizzanoanche  facendo lotterie ) roischiando però  , a me   è successo  , che  ho regalato  l'oggetto   ( non ricordo cosa  )    che quella  persona  aveva regalato \ donato per  quella  lotteria  .
Regalate cd\ dvd  che  avete ricevuto in allegato o in omaggio con riviste  , o  di cui vi siete pentiti , mi è successo ,   perchè vi piaceva  una due canzoni  o attratti  da recensioni o pubblicità .

1.12.11

Spumante nel trolley, ma passa lo stesso Rusconi mostra la tessera: sono senatorema si è natale si debbono sbronzare anche loro


  dopo  aver letto  la news  che  trovate  sotto  mi ritorna  in mente  la  canzone   di checco  zalone  




Una volta ci aggiungevano pure l'immortale "Lei non sa chi sono io!" o, se erano in buona, gli offrivano un goccetto. Oggi no, basta la tessera. Eh, la modernità...non ci  sono più  quei tempi

dal corriere della sera  online  del  1\12\2011mpi


«MAI PORTATO LIQUIDI A BORDO, ERA LA PRIMA VOLTA». «IMBALLATA COME QUELLE DEL DUTY FREE»

Spumante nel trolley, ma passa lo stesso
Rusconi mostra la tessera: sono senatore

Il parlamentare del Pd glissa il blocco al check in di Fiumicino. Poi si giustifica: «Quella bottiglia aveva un valore affettivo»


Il senatore Rusconi fotografato mercoledì sera a Fiumicino
ROMA - È successo al transito per Linate, quello più trafficato dall'aereoporto romano di Fiumicino, soprattutto nelle ore di punta, che per questa tratta sono la mattina presto, oppure la sera. Per via dei pendolari del business. Ma anche dei politici. Come Antonio Rusconi, senatore lombardo del Pd.
Era ieri sera quando, lasciato di gran carriera Palazzo Madama, il senatore Rusconi si è presentato al controllo del transito per Linate, al seguito una borsa da lavoro e un trolley che lui avrebbe voluto portare a bordo dell'aereo, e che alla fine è riuscito a portare, a dispetto di una bottiglia di spumante che chiunque di noi avrebbe dovuto lasciare al controllo. O, altrimenti, imbarcare insieme al bagaglio. Chiunque di noi. Non il senatore Rusconi. Che al nastro del controllo fa un sorrisetto e dichiara: «Ho una bottiglia nel bagaglio a mano», in mano, ben visibile, il suo tesserino del Senato. A chiunque, vista l'ora, avrebbero lasciato soltanto due alternative: perdere l'aereo e tornare all'imbarco. O perdere la bottiglia e lasciarla al controllo di sicurezza.
Al parlamentare invece no. Il senatore Rusconi entra nel salottino con i carabinieri del controllo, il tesserino di Palazzo Madama sempre ostentato, molte moine, una fretta dichiarata di perdere il volo e poi quella frase, buttata lì come una garanzia: «Beh, questa bottiglia di spumante è impacchettata come quelle del duty free shop, no?». Senza tesserini parlamentari, i comuni cittadini hanno dovuto rinunciare a ben di più: bottigliette di profumi che eccedevano il liquido concesso di cinquanta millilitri, ma anche creme troppo grandi, forbicette anche piccole, coltellini.
Il senatore Antonio Rusconi mette le mani avanti e cerca di spiegarsi: «Quella bottiglia non soltanto era sigillata, sopra c'era persino un bigliettino con il mio nome. Perché era una bottiglia particolare, un omaggio che la senatrice Donaggio, del nostro partito, aveva voluto farci perché guarita da una brutta malattia. Un valore affettivo. Io non le porto mai le bottiglie, quella però mi sembrava brutto non portarla dietro». Difficile far capire il concetto: il problema non è portare o non portare una bottiglia in aereo. Il punto è: come si trasporta una bottiglia in aereo. Il senatore Rusconi si ripete: «Non le ho mai portate le bottiglie in aereo. E non avrei avuto difficoltà a lasciare anche quella bottiglia, valeva due euro, il punto era il valore affettivo. Accidenti magari ho fatto una stupidaggine, una superficialità. Sì, diciamo pure che sono un superficiale, ma privilegiato no».



Alessandra Arachi
1 dicembre 2011 | 8:43

odiare o non odiare il natale ?[ come soppravivere alle festività natalizie I puntata ]


dopo l'introduzione  (   vedere  url post  precedente  o  cliccate  sopra il collegament0 )  alla  guida di soppravivenza   natalizia  2011\12  eccovi la  prima puntata




Fate parte della folta squadra che detesta  totalmente   o  in parte  come :  l'autore  di questa poesia  

NATALE, TI ODIO!!!

E' tornato il Natale,
triste giorno di triste pioggia e falsa
allegria, maschera di un mondo oscuro,
groviglio d'illusioni colorate.

Non mi piace quest'aria sonnolenta,
l'irrequieto macerarsi nell'acqua
azzurra della calma e l'indolenza
del vivere che cambia con lentezza
lungo il binario del tempo crudele
scandito da stagioni senza luce,
lontane dal chiarore dell'amore.

Cerco qualcosa che non so, un sogno
o un miraggio residuo della notte,
fantasma del caos originale;
il silenzio è memoria del futuro,
memoria di una dura verità,
pietra incisa con sillabe di ferro
che affermano negando un altro verbo.

Chiederò a me stesso nuovi percorsi
da intraprendere per scampare al rogo
di una grigia esistenza,
mi rialzerò da un letto di macerie
per attraversare il mare del niente,
come Lazzaro vincerò la morte
per conquistare la seconda nascita...



Domenico Turco


 me  (  detestandone  alcuni aspetti   che  trovaste  sotto in questo video parodia  di una  famosa  canzone  spot  



che  affronta  e  sintetizza le puntate  successive della  guida  )   il Natale ? oppure soffrite  della Sindrome Fobico Natalizia  ( SFN  nelle puntate successive  )  di cui  ho parlato nel post  precedenroduzuonte  ? Allora il nemico numero uno  è quasi sicuramente la famiglia ( ma  anche nei casi piu’  gravi  amici  e  colleghi di lavoro o  d'associazione  )  gli interminabili pranzi  e  cene : ecco  cosa    suggerisce in maniera  semiseria  e ironica  questa  guida di girlpower.it    sul natale   in famiglia . Guida applicabile  secondo me  anche  a  gli altri casi fuori d'essa   e quindi da me  integrata con  miei suggerimenti ed aggiunte mie .
E Guardati allo specchio e fatti una domanda: perché ¨ odi il Natale ? Perchè¨ la sola idea dei pranzi e dei cenoni ti fa venire il volta stomaco  e  noia   ? Perchè¨ decine di parenti e non riuniti ad una sola lunghissima tavola ti ispirano vaghi desideri di suicidio o depressione o ansia   ? ecco  gli spunti   tratti dal sito  indicato precedentemente  ovviamente  con delle aggiunte   da parte mia
Sei ben consapevole di non far parte della fazione degli amanti del Natale. Quelle persone che riescono a trovare sempre idee deliziose per fare regali a tutti provando piacere nel farlo, che non si innervosiscono nemmeno imbottigliate nello snervante traffico natalizio, che non cercano di calcolare il prezzo dei regali che ricevono, che adorano cucinare per tutti al cenone o preparare dolcetti per i parenti, che rispondono di buon grado alla zia zitella che chiede quando è¨ prevista la procreazione.
Stiamo per rivelarti una crudele verità : queste persone esistono e forse prendere esempio da loro potrebbe esserti d'aiuto. Quindi, tu giovane donna che detesti il Natale e quelle giornate infestate dalla presenza non richiesta di orde di parenti, sappi che non sei un'eroina dei nostri tempi e che nessuno ti darà  un premio per le tue sofferenze e le idiosincrasie che avverti principalmente nei confronti della tua stessa famiglia.
Sopravvivere degnamente alle feste è un tuo dovere morale, per questo abbiamo stilato una lista di furbissime idee e  strategie per superare indenne questa dura prova che il destino ti (e ci) impone ogni anno.

1. Se fare i regali ai tuoi parenti ti crea noia, fastidio, indisposizione e malesseri fisici di vario genere non farli anche  se  il prezzo da  lanciare  visto il tau’  buonista  e ipocrita  è alto . Ma puoi  sempre  Delegare a tua madre o a tuo fratello, però ricorda che almeno a loro i regali devi farli. Quantomeno per ricambiare il favore. Oppure se al di sopra dei 14\15  dargli soldi e  di comprati quello che vuoi  come fanno le vecchie ( nonne ,  zie  e prozie dirette o acquisite  ) .
2. Pensa che c'è¨ chi sta peggio: ad esempio la commessa della profumeria il pomeriggio della vigilia o. Ma parliamoci chiaro, anche nelle tre abbondanti settimane precedenti. Le commesse (e i commessi) sono le vere vittime del Natale. Se fai la commessa fai finta di non aver letto e passa al prossimo punto.
3. Perché¨ odiare il Natale se per almeno tre giorni di seguito sei autorizzata a fare una full immersion nella buona cucina  sempre  che   non lo faccia  già   durante  il resto dell'anno  ? Riscopriamo i piaceri della tavola, ricordiamoci che a volte il cibo è pure meglio del sesso  e  dell'auto erotismo . E che stare a dieta stretta   a Natale è inutile e contro produttivo. Se non sei d'accordo non sai cosa ti perdi.
4. Sei convinta che i tuoi parenti si riuniscano sorridenti per pura convenzione sociale mentre nella realtà  non si sopportano  *o non li sopporti ? Hai probabilmente ragione, Ma se invece avessi torto chi lo  sa  ?
5. La nonna   (o la  zia  e prozia ) ti chiede del fidanzato: se ti ha regalato i contanti sii ragionevole, perdonala e considera che lei si è sposata 50 anni fa o peggio ha  vissuto  un'altra epoca * ed  altri valori \ convenzioni  quindi praticamente in un'altra era. Sarebbe intelligente da parte tua comprendere e accettare le differenze generazionali. Se  nel caso è una  zia zitella a chiederti  : puoi sempre risponderle con la medesima domanda. Zia dov'è il tuo di fidanzato? Garantito il silenzio sepolcrale e il suo  dell'intera sala. Ok, puoi evitare di farlo sei ci riesci e  fare buon viso  a cattivo   gioco  o rispondere : A ) ironicamente  con  frasi del genere  : <<  mi avvalgo della  facoltà  di non rispondere  >> ,B) cambiare  discorso  , C)  rimanere in silenzio   facendo credere  d'aver  capito   quali tristi motivazioni esistenziali si nascondono dietro le inspiegabili domande di tua zia .
7. Questa cosa di non avere un fidanzato a Natale proprio non ti va giù ? E il fatto che tua cugina (ovviamente bella e antipatica) si sia trovata un "buon partito" e lo abbia puntualmente portato in famiglia non ti aiuta ? Concentrati bene: lui sicuramente le mette le corna. Meglio sole che cornute  e  vedrai che passerà  , la gelosia e  l'invidia   e  riuscirai  a  passare oltre  e  a non farci caso  .  Oppure  o chiedi al tuo migliore  amico \ a del cuore o  d'infanzia  (   possibilmente  Gay o Lesbica  )  di farti da ragazzo o mentire per te  , ovviamente    devi invitarlo  e   ovviamente  sappi che   ciò vale  per  u solo anno non puo’ trascinarsi anche l'anno prossimo  
8. Hai un fidanzato \ a nuovo  da poco e  non ancora presentato \ ta ai tuoi familiari o amici \ che    e hai fatto il grave errore di portarlo  specie  in famiglia per motivi che ora non ricordi (forse qualcosa che aveva a che fare con le convenzioni sociali ) o lui voleva  conoscere i tuoi  ? I tuoi parenti lo metteranno matematicamente in imbarazzo e lo bersaglieranno di domande scomode . Infatti  i  tuoi (  e nonni o zii  in particolare  ) ti chiederanno  puntualmente  o del precedente  oppure quando avrete un figlio mentre voi state insieme da due mesi o da  meno ? Se ne caso lo sappiano  ( o intuiscono ) che  la  tua relazione  è finita  o è ¨  appena  nuova  e decidi di  non portalo  in famiglia: ma sappi  che le domande su "che fine ha fatto lui?" potrebbero essere più sgradevoli delle precedenti . A te la scelta.
9. Immagina di passare il Natale da sola in uno scantinato con una bottiglia di whiskey in puro stile Charles Bukowski. Senza riscaldamenti. Senza dolci ed¨ arrosti. Con il letto sfondato e le ragnatele. Ora i tuoi parenti e  amici  ti sembrano più simpatici? (se preferisci lo scenario Bukowski alla tua famiglia sei un caso disperato)
10. Se nulla di tutto ciò non  ti ha convinto/consolato, possiamo sempre farti presente che il Natale si festeggia solo una volta all'anno e finisce velocemente fra  le feste del 24 notte e i rendez vous più o meno  nichilisti con gli amici  del 25 pomeriggio o  con i colleghi di lavoro  giorni precedenti
Forse lo si odia perché lo si  vivi male...l'importante è non farlo vivere male anche agli altri solo perchè tu lo si odia! Non è poi così grave ; non l' ha ordinato un medico che a Natale tutti debbano sentirsi allo stesso modo.

Sarebbe peggio se per 10 giorni ci sentiamo dei Santi e per i restanti 355 non ci parliamo fra noi. 

Ora allenati a guardare queste impareggiabili immagini \  spot  di armonia e gioia tipicamente natalizia senza inalberarti. Che la forza sia con te.  oppure  ecco altri consigli  tratti    con delle mie  modifiche ( le mie  frasi sono quelle  tra  parentesi quadra  )   da  vitadastrega.com
Per concludere Si puo odiare il Natale per motivi estetici: le luminarie  [ comunali e  di privati ] a forma di fiocco di neve [o  di babbi natali e  simili  ]   i canti natalizi magari ascoltati dallo stereo dei grandi magazzini [ e  non ] la figura-simbolo di quel grosso omone sovrappeso con la barba, tutto vestito di rosso e con la voce arrochita.
Per motivi di principio: perche essere costretti a passare del tempo con persone che molto serenamente nel resto dell'anno non vediamo mai [ o che magari  odiamo  ] ?
Per motivi ecologici: gli alberi sacrificati alla tradizione, la colossale impronta di carbonio lasciata dallo shopping globale di massa.
Per motivi politici: che Babbo Natale sia stato inventato all'inizio del ventesimo secolo da una multinazionale delle bibite gassate è una leggenda metropolitana, ma è indubbio che proprio il marketing abbia dato un contributo decisivo a trasformare Santa Claus, per motivi commerciali, in un'icona praticamente globale. E chi è anti-consumista trova nel Natale e nelle maratone di regali la conferma delle proprie peggiori opinioni in materia.
Per motivi religiosi: chi appartiene a altre fedi spesso non puo’ non sentirsi vagamente alienato davanti al culto di massa per l'anniversario della nascita di una figura religiosa che non appartiene alla propria spiritualità .
Per motivi dietetici: tra carni grasse e dolci che nessuno si azzarderebbe a mangiare normalmente, il Natale resta il trionfo dei trigliceridi fatto comprensibile nell'Italia del boom che ancora ricordava il buio e la fame della guerra: meno giustificabile nell'Italia dal girovita in aumento delle statistiche 2010.
Insomma chi fin da bambino guardava con preoccupazione alla figura di Babbo Natale, un anziano sconosciuto deciso a scassinare le finestre di casa, non può che attendere anche da adulto il 25 dicembre con un certo senso di disagio: il giorno che secoli di propaganda vogliono definire come il più bello dell'anno per una minoranza resta una data da guardare con sospetto.
Prendendo anche le necessarie contromisure. La piu’ ovvia e’la fuga: verso Paesi - sempre piu’ remoti - dove il Natale non significa nulla.(  anche  s  sono sempre meno  )
Oppure: darsi malati per tutto il periodo. Rinunciare al Natale, alla tirannia dei regali forzati e dei brindisi aziendali con sorrisi altrettanto forzati è una scelta minoritaria ma che in tempi di crisi può' forse trovare nuovi adepti.
Per chi non ha bambini - ai quali E’ faticoso e probabilmente crudele chiedere di rinunciare a una festa disegnata su misura per loro e per i portafogli dei loro genitori - la lezione si può dire no. Per gli altri, invece, my delicious Persivale, la lezione ahinoi è¨: staccate il cervello, partecipate al rito, godete del panettone, delle luci, dei piccoli regali  e aspettate con fiducia la fine del tunnel.
Ovviamente  quest’ultime non devono essere prese,  poi dipende  dai punti  di vista  in maniera  acritica ma  critica .

Nelle  prossime puntate  parleremo in maniera più  approfondita degli argomenti qui solo accennati . 

29.11.11

che palle s'avvicina il natale [come sopravvivere alle festività di natale e fine d'anno introduzione ]


  
Già  d'adesso  ( siamo a  fine novembre  )  s'inizia a sentire l'atmosfera natalizia fatta di  :  1) commistione  di ipocrisia  e di felicità 2)  spasmodica  attesa  dei grandi e piccini , 3)  buonismo  a tutti  i costi
Quest'anno cercherò  di rimanerne il più possibile  immune o almeno non farmi contagiare passivamente e  acriticamente   già   dalla  fine  di novembre . Infatti in tv   ( vedi spot  wind  e  sky , Condorelli , ecc )  ed nei supermercati  grandi ( il Lidol esempio  )  e  piccoli   iniziano già ad essere  presenti i panettoni  e i dolci natalizi  . Ma  anche    le consuete polemiche natalizie   fra  chi vuole  le  luminarie  a tutti i costi e  chi  no  .
Eccone  un esempio locale  , Emiliano Deiana  sindaco  di Bortigiadas  (  paese  di  800\900  abitanti  )  come  l'anno   scorso che non speso niente per le luminarie e  << Lo dico in maniera chiara: quest'anno niente luminarie. Abbiamo raccattato tutti i fondi di bilancio per garantire gli aiuti di 1.000 euro alle famiglie con figli a carico. Nella crisi preferiamo aiutare chi ha bisogno e non incentivare le intermittenze colorate e le vanita'.>> ( Dalla  sua bacheca di facebook )  e  ha preferito  utilizzare quei €  per  il bonus  alle famiglie   che  hanno  bambini fra 0 e  i 6  anni  .Alcuni l attaccheranno  per  tale decisione ,  e lo si può  capire  perché  le luminarie sono belle, mettono allegria, danno l'idea della festa e magari incentivano gli acquisti ma in periodi di crisi come questo bisogna pur fare una scelta ... fra  lo sperpero economico ed  ecologico  ed  aiutare  chi  soffre  o  chi non ce la  fa' . Bravo Emiliano !!! ecco  l'articolo della  nuova Sardegna del 26\11\2011 .

Bortigiadas non accende le luminarie di Natale
26 novembre 2011 —   pagina 09   sezione: Olbia

 BORTIGIADAS. Un Natale con meno luci nelle strade e più soldi nelle case. La crisi economica spinge il sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana, a cancellare le luminarie natalizie. Un risparmio di circa 5mila euro che consentirà all’amministrazione di tenere fede al suo programma elettorale. Ovvero la consegna di un assegno annuale di 1000 euro a tutte le famiglie che, a prescindere dal reddito, hanno un figlio da 0 a 6 anni. «In un momento di crisi mi sembra una scelta obbligata - afferma Deiana -. Anche perchè mettere le luminarie avrebbe significato diminuire il contributo per le famiglie. E siccome i bambini sono in programma e le luminarie no, non ho avuto dubbi. Tra l’altro, la mia non è una iniziativa “spot”. È dal 2005, da quando sono stato eletto sindaco per la prima volta, che ogni anno il Comune elargisce 1000 euro a tutte le famiglie che hanno un figlio fino ai 6 anni». L’iniziativa di Deiana ha riscosso una marea di consensi su Facebook, c’è chi ha addirittura invitato il proprio sindaco a imitare il collega di Bortigiadas, ma ovviamente non mancheranno le critiche di quei cittadini che vogliono a tutti i costi il Natale con le strade illuminate. «Non avevamo altra scelta. Abbiamo raccattato tutti i fondi del bilancio per garantire il contributo alle famiglie. In caso contrario, avrei dovuto tagliare i bonus. Ogni cittadino, però, potrebbe compensare l’assenza delle luminarie addobbando ingressi o balconi». (al.pi.)
barbara  canu  dicembre 2010 tempio pausania ( OT )

idem

  
Infatti volevo evitare , per  non ripetermi  . Ma spronato da dall'email  alcune futili  altre stimolanti ed  interessanti scrivere altri post  simili come quelli  dell'anno scorso   che troverete   se  vi và   nell'archivio  sia  di  splinder  (  fino al  31  gennaio  poi  chiuderà non chiude  )  e  di  blogger  nei mesi  di novembre \ dicembre   e  faro un altra guida   ( qui  l'ultima puntata  della mia precedente  guida  dell'anno scorso  http://cdv.splinder.com/post/23750607 con gli url   delle precedenti ) . Sarà  forse colpa della situazione generale in cui viviamo, intrisa di un inquietante senso di precarietà  e rabbia repressa, fatto sta che la SFN non si cura affatto dell’aspetto religioso e simbolico del Natale ( ovviamente poi dipende da caso a caso ), ma si concentra con inconscia irritazione su quello meramente pratico e consumistico dei cosiddetti festeggiamenti
I sintomi caratteristici   della SFN: Sindrome Fobica Natalizia. Infatti  è innegabile che, ogni anno di più, l’avvicinarsi del 25 dicembre provochi in molti di noi provochi una  SFN i cui  sintomi   manifestano gradatamente.
Di solito tutto comincia con un occhiata accusatoria al calendario (Come sarebbe a dire che siamo GIA’  a dicembre?), ed evolve al peggio quando si notano le prime luminarie appese per le strade (Che spreco di energia elettrica!) o si osservano i primi addobbi nei negozi ( Uffa devo pensare ai regali ), venendo sempre più colti da una irrefrenabile voglia di ribaltare i banconi dei grandi magazzini stracolmi di statuette di presepe nonché  di fare a tirassegno con le palline colorate appese agli abeti.
Con il trascorrere dei giorni e l’avvicinarsi della data fatidica gli affetti da SFN s'incupiscono sempre più, rimuginando pensieri assai poco gentili nei riguardi del consumismo maledetto, dell’ipocrisia dei buoni sentimenti una volta all'anno, e pensando con crescente disagio alla incombente sarabanda di inviti, visite, auguri, doni, pranzi e parenti.
Per evitare crisi piu’ acute del previsto, ecco una serie di suggerimenti per sopravvivere senza troppi traumi, e rispettando il bon ton senza  ovviamente  scadere  nell'ipocrisia  e  nel politicamente corretto a tutti i costi .Ne  approfitto per  inaugurare   dal prossimo  post  la  consueta  guida   di come  SOPRAVVIVERE AL NATALE 

24.11.11

La donna "drogata" di Coca Cola 7300 bottiglia in 10 anni



Anche la Coca Cola può provocare dipendenza. Lo dimostra il caso della trantaseienne inglese Claire Ayton: è andata dal dottore accusando problemi di stanchezza, di eccessiva sensazione di sete e di sovrappeso, e alla fine è emerso che il suo problema è la quantità di Diet Coke che assume. Ogni settimana, negli ultimi 10 anni, 14 bottiglie da 2 litri alla settimana. Il che equivale a 7.300 bottiglie in un decennio. Un folle record che ha sicuramente danneggiato la sua salute  .  Infatti 
 VI SIETE MAI MERAVIGLIATI DEL FATTO CHE DOPO AVER BEVUTO COCA COLA VI VIENE DA RIDERE? Il motivo è che… vi sballa! Hanno tolto la cocaina dalla bevanda quasi un secolo fa. Sapete perché? Era ridondante.
Nei primi 10 Minuti:
10 cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo organismo (100% della razione giornaliera raccomandata). La reazione immediata a questa dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito ma ciò è impedito dal fatto che l’acido fosforico diminuisce il sapore permettendoti di mantenere la bibita nello stomaco
20 Minuti:
L tua glicemia schizza in alto causando un massiccio rilascio di insulina. Il tuo fegato risponde trasformando tutto lo zucchero che può “catturare” in glicogeno (zuccheri di riserva per il corpo) e grasso.
40 minuti: la caffeina è stata assorbita completamente. Le pupille si dilatano, la pressione del sangue aumenta e come risposta il tuo fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori cerebrali dell’adenosina si bloccano per prevenire la sonnolenza.
45 Minuti:
Il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando il centro del piacere del cervello. E’ lo stesso meccanismo di azione della cocaina…..
60 Minuti:
L’acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco nell’intestino, causando un ulteriore spinta al metabolismo. Inoltre le alte dosi di zucchero e la dolcezza artificiale aumentano l’escrezione urinaria di calcio.
;60 Minuti:
Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. E’ ora assicurato che con le urine verranno eliminati il calcio, il magnesio e lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, oltre al sodio, a vari elettroliti e all’acqua.
>60 Minuti:
Dopo l’eccitazione iniziale si avrà un crollo della glicemia. Potresti diventare irritabile e/o apatico. Avrai anche eliminato con le urine tutta l’acqua presente nella bibita, ma non prima di averla infusa con preziosi nutrienti che il tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le ossa e i denti.Tutto questo sarà seguito nelle prossime ore da un crollo della caffeina. Ma….fatti un altra Coca-Cola, ti farà sentire meglio.
Nota: il nemico non è la Coca-Cola bensì la combinazione di dosi eccessive di zucchero unite alla caffeina e all’acido fosforico. Questa combinazione la si può trovare nella maggior parte delle bibite gassate.
fonte. psichesoma.com
Redatto da Pjmanc  http://ilfattaccio.org

13.11.11

pensieri sparsi

saranno confusi  ,ma  sono stati scritto appena  alzato e    riportati  qui  senza   essere  rielaborati  e  coretti  e pi  io 


Abbiamo in testa idee meravigliose,
che raramente coincidono con le cose:
voliamo alto, se non capite niente
peggio per voi, mica scriviamo per la gente...

e parte la corazzata Potemkin
in un tripudio di bandiere festanti,
e si consegnano premi,
e si proclamono geni
e gli altri tutti dietro
in barca a remi...
qua e là sul ponte gira un verso d'amore
un po' spaesato in mezzo a tanto splendore:
sinestesie fulminanti,
allitterati non sensi,
mani morte senza complimenti,
due battutine sui colleghi assenti,
piccole piccole, così innocenti:

tira l'ancora, gira l'elica,
com'è bello andar
liberi sul mar!
(...)



non sempre l cose  vanno come  si vorrebbero  bisogna  accontentarsi

non sempre i provvedimenti  drastici    sono i migliori ed  efficaci  

prende coscienza  dl nostro io  interiore  siamo solo  formiche  nell'universo  

non sempre  si  può fuggire 

esiste  anche  un  ecologia degli affetti  perché  sprecare  i complimenti quando si possono riciclare ? 

chi ha un perchè abbastanza  forte può superare  un qualsiasi come 

mai giudicare  dalle semplici apparenze    :  molto spesso ci sono più cose  in una  zucca vuota  che in una piena 

a  volte mi sembra    di non aver  trovato quello  che  stavo cercando  . Ma  ho cercato quello   che  non stavo trovando  


non c'è  soddisfazione  a raggiungere risultati senza merito . impegnarsi  per ottenerli  con le proprie  forze rende felici  .  ecco cos'è la   felicità

la verità non è facile d'accettare .ma questo non significa  che non sia  la  verità 

 a  volte una martellata  è  meglio di tanti ragionamenti

vale sempre la pena  d'uscire  e di conoscere il mondo  

viaggiare  è meglio che  arrivare

L'odore del silenzio

C'è sempre, in ogni vicenda umana, un momento di ricapitolazione, una pausa in cui il respiro rallenta, o addirittura si ferma. E' un momento timido, che svanisce non appena ne percepisci la presenza; eppure è anche una luce. Te ne puoi nutrire, senza però possederla. Devi fare un passo indietro, permetterle di invaderti. E allora, lei ti restituisce a te stesso. Pienamente, completamente.

Quando usciva dal Quirinale, nella lunga notte di ieri, Silvio Berlusconi è stato restituito, o forse donato, a sé stesso. Non coglierà l'occasione, lo sappiamo. Tornerà, entro brevissimo tempo, il Berlusconi che abbiamo sempre conosciuto: un Berlusconi non super-umano, non post-umano, bensì para-umano. Qualcosa che sta accanto all'umanità senza esserlo. Una carcassa vuota, un'apparenza di vita, esattamente come le immagini dei dépliant pubblicitari.

Perché questo e null'altro è stato il senso della sua avventura "politica": una strenua difesa della roba (sua), una roba per la quale s'è immolato - e da cui, ironia della sorte, è stato disarcionato -, con un fideismo da martire. Martire del profitto, dell'accumulazione. "Credo nella società occidentale, credo nel libero mercato" è stato uno dei primi slogan da lui lanciati, in quel para-italiano semplificato da piazzista tv. Semplificato, ma non insignificante. In quelle due frasi si condensava tutta la para-filosofia berlusconiana: l'identificazione della "società occidentale" (crocifissi in legno versus crocifissi della vita, Bianco Natale e dio Po, bestemmie in barzelletta e orge in abito da suora) col "libero mercato", quasi fossero sinonimi. Non tanto per contrapposizione al collettivismo comunista (tra i migliori amici del Cavaliere, oltre a dittatori e satrapi, figurava l'ex agente Kgb Vladimir Putin), quanto per marcare una differenza antropologica, diremmo razziale (il mercato è razzista) tra "noi" e "loro". "Noi", quelli per cui il pensiero è un inutile fardello, quelli per i quali la vita si mangia e si ruba, e non puoi guardare in faccia nessuno: nemmeno tua madre (cfr. Terry De Nicolò, una delle tante prostitute foraggiate da B.). Noi, quelli che hanno successo - o s'illudono d'averlo: e poi, sullo sfondo, reietti, tutti gli altri. Noi, quelli che viva gli oggetti. L'anima non c'è. Dopo questa esistenza non ce ne sarà un'altra.

Ma ieri, solo ieri, in quei fuggevoli istanti, Berlusconi ha avuto l'opportunità di lasciarsi invadere da quella timida luce. E ne avrebbe avuta ancor di più, se invece del giubilo e dei fischi da stadio che hanno accompagnato la sua uscita di scena (intonati, peraltro, da figuranti in larga parte, e in tempi non lontani, suoi accaniti sostenitori) l'avesse accolto un lungo silenzio; un silenzio severo, anche giudice, ma lento e contemplativo; misericordioso. La misericordia non dimentica, ricrea; la misericordia non cancella il passato, lo condanna con forza; ma salva l'attimo di sincerità dell'uomo. Anche dell'uomo Berlusconi. Della sua debolezza, della sua fragilità, del suo dolore, della sua vecchiaia che mai come ieri è apparsa così crudele e impietosa.

Egli non coglierà l'attimo, dicevamo. Possiamo, dobbiamo però coglierlo noi.

Ci attende un percorso tutto in salita. Senza guide, senza sogni plastificati, senza (para) uomini della Provvidenza, soffocati e attossicati da una roba dal cui dominio è necessario liberarsi. Non è il periodo delle maschere urlanti. Ci hanno già storditi troppo. E' l'avvento del silenzio. Quotidiano, alacre, essenziale. Enrico Deaglio ha affermato che il '94, anno della fatale "discesa in campo" (un altro dei para-linguaggi di questo tempo violentato), è stato un anno inodoro, asettico, televisivo e abbastanza crudele. Il silenzio, invece, ha un odore: l'odore inconfondibile e discreto della casa, della normalità, degli affetti, dei libri, dei mobili e dei ricordi. E' un odore strano, cui siamo talmente abituati da non sentirlo nemmeno più. E, per questo, lo copriamo con insensati, chiassosi odori artificiali. Solo quando manca, ci sentiamo soffocare.