6.7.12

G8 Diaz: "Decapitati i vertici della polizia italiana"


Brava cancellieri e Bravo manganelli ( quando vuoi oltre il manganello sai usare anche la carota ) hai fatto seguire i fatti alle pugnette . speriamo che le persone che hai messo al posto di quei fettenti siano degne e rispettino la gente e non vadano a picchiare e poi creino per discolparsi prove false . Adesso se volterte realmente chiedere scusa : 1) inserite nel codice il reato di tortura ., 2) e commissione d'inchiesta sui fatti del g8 dato che Molte cose di quel G8 a Genova rimangono incomprensibili, e primo fra tutti ilcomportamento delle forze dell'ordine...e viene da dire "ma quale ordine, le forze del disordine provocato". Forse per questo, di fronte ad evidenti prove, la Corte di Cassazione non ha non potuto comprovare la responsabilità dei vertici delle forze del (dis)ordine.
Speriamo   che  ciò avvenga  se no altrimenti sono  solo  scuse  d'Arlecchino e lacrime  di  coccodrillo e  si conferma  ulteriormente  (  con cui  concordo in pieno  )  quanto dice   il blog  isegretidellacasta.blogspot.it/http://  


VENERDÌ 6 LUGLIO 2012

G8 Diaz: "Decapitati i vertici della polizia italiana". Si, ma chi li ha messi lì?

La storia della repubblica Italiana è sempre stata purtroppo contrassegnata da depistaggi, insabbiamenti, stragi impunite e pagine nere rimosse. Ieri la Cassazione ha coraggiosamente provveduto ad aprire uno squarcio di verità rispetto ai fatti del g8 e in particolare ai pestaggi dentro la scuola Diaz, dove dormivano alcune decine di manifestanti inermi, scambiati "casualmente" per pericolosi black-bloc.

Le condanne penali non valgono nulla, cancellate una parte dall'indulto e un'altra dalla prescrizione, i responsabili della mattanza della Diaz non trascorreranno nemmeno un giorno in carcere.Ma è la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni che comunque rappresenta un segnale importante: questi pregiudicati - da ieri a tutti gli effetti pregiudicati - non possono più sedere e sovrintendere i vertici della polizia, delle forze dell'ordine e dei servizi segreti italiani.In qualsiasi altro paese civile, penso a casi analoghi di procedimenti penali nei confronti delle alte sfere dei servizi di sicurezza nazionale, la rimozione e la sospensione cautelativa sarebbe scattata già all'indomani del rinvio a giudizio o della condanna in primo grado.In Italia abbiamo dovuto attendere 11 anni.Ma la cosa più grave è che in questi 11 anni tutti questi pregiudicati sono stati premiati con promozioni su promozioni, scalando progressivamente fino ad arrivare ai vertici della sicurezza nazionale.In tanto oggi commentano increduli: "decapitati i vertici della polizia".Ma chi ce li ha messi questi pregiudicati ai vertici della polizia?Claudio Scajola, Giuliano Amato, Giuseppe Pisanu, Roberto Maroni.Ma loro fanno parte della Casta, la casta degli intoccabili.E poi c'è Gianni De Gennaro, il quale però ha appreso subito gli insegnamenti della Casta e così ne è uscito fuori dalla vicenda completamente pulito: prima ha affermato di aver ordinato la mattanza "a sua insaputa", poi per pararsi il sedere e la poltrona è andato da Mario Monti ed è uscito con una bella nomina a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.vedrai che De Gennaro farà carriera in politica...

5.7.12

io e i pregiudizi della gente I [ l'omosessualità ]

Lo  so  che   non dovrei  come suggerito da più parti  : <<   Non soffermarti a dar il minimo peso a quello che gli altri :   pensano, dicono , fanno parodie (  I  II III ) che  vengono  anche  se  risalgono  a  quasi   25  anni fa prese  sul serio come noterete leggendo il post    )    mi scrivono  via @ o scrivono di me  in giro per  la rete   . Ma   per parafrasare il famoso pezzo  de    "il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini ( 1792-1868 )   la  calunnia [ e i pregiudizi  ]  sono  


 qui  chi volesse  il testo di questo pezzo . Infatti  non capisco  questa mania degli altri di imporre i propri modi di vivere la sessualità ("sesso vero e proprio") anche ad altri che giustamente poi siamo tutti diversi e quindi viviamo la sessualità e le sue sfumature in modi diversi. Ad alcune persone appaga una certa cosa, ad altre no. E questo vale per tutto. Poi in effetti son le solite assurdità derivanti da luoghi comuni, per altro poco fantasiosi - sempre i soliti.
Ma certe cose mi danno fastidio non tanto per me , visto che  con gli anni  ho imparato a fregarmene , ma per l'idea  che si fanno  (  alcune amicizie e l'iscrizione di alcuni  utenti  sia  in splinder    che  qui   è nata  da  email  che mi   mi chiedevano delucidazioni in merito a quanto  , vedere  url  citati prima  , cosa ci fosse di vero o di falso   in quelle  cose  )  sono nate  cosi
Ma soprattutto  in particolare   di come siano  ( testimonianza  di alcune email , d'altronde  e per loro che scrivo  nel blog  , che  avrei dovuto  cestinare  , ma  che nella mia magnanimità preferisco   riportare )  ancora diffuse  ignoranza  e pregiudizi   verso chi  ha scelto  di vivere liberamente la sessualità  ed  omosessuale  .

Dopo  questa premessa  veniamo al post  vero e proprio

1)   visto  che dedichi   sia  sui  tuoi account di facebbok (  redbeppeulisse1  e redbeppeulisse2   e  anche qui   ( prima con splinder  e  ora  con blogspot   )   spazio alla feccia    che  sono i Gay  e  che  sono quelli che hanno portato  l'Aids  ,  e allora  e  vero  quello  che si dice  di  te   in rete  ( vedere  url   II )  e quelle voci che  sei  gay  fin da  piccolo  visto che dicevi ai tuoi compagni  amore mio  e  ti sei   con la  scusa  di giocare   all'attore porno  inchiappettato  con  tuo  cugino .

Ne  parlo   per  :  combattere  i  pregiudizi   fra  cui  quello  che  gli untori  del  virus  Hiv  siano gli omosessuali  quando invece  è nato  dalle  scimmie  e  trasmesso all'uomo   da  un vaccino che  usava   come elementi  reni delle   scimmie anche  contaminati dalla malattia  ( qui il documentario  )   ., perchè  : << che sempre l' ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte", ( da  canzone  per  Silvia  di Guccini .E poi  A me non importa che tu sia bianco, nero o verde; cristiano, ebreo o musulmano; gay, etero o bisex; italiano, cinese o senegalese; se tu ti comporti bene con me, io mi comporterò bene con te. Semplice.E poi  <<(...) se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.>> (  citazione de  Andrèiana   testo e video
Per  quelle  voci   sono vere  . Ma  chi di voi  , a  8 anni  quando  la sessualità è ancora in formazione   influenzato  : A)  da  una  formazione  culturale  bigotta  nonni  materni e  paterni ed in parte i genitori che  ti  dicevano   che  cio' e amle  senza  un perchè  o   senza  proporti alternative  o con scarsa pazienza  .,  B)   da  fattori   esterni ( visione precoce  7\9  anni  di fumetti pornografici senza  distinzione  fra etero e  omosex )  e voglia  di sperimentare  , non è mai  capitato  ( lo dicono anche  gli psicologici     che le  prime esperienze sessuali   e di sesso  , posso essere    anche omo non necessariamente  etero  )   qualcosa  del genere  ?
2)   dai tuoi post   non si capisce   se  sei etero o gay  oppure bis sex  ?
ne  ho  già parlato  qui  sul mio account  di fb
3) non è  che  sarai  malato  e pedofilo come  i  gay  ?  visto che  sei gay o  manifesti simpatie  nei loro confronti   e visto i tipi di post  che hai recentemente publicato  :

perchè elogi una malattia   come dice  questo interessantissimo (  e ben fatto  )    articolo   di Ciro Basile Fasolo


Io non sto elogiando  ne  tanto meno invitando   qualcuno\a  ad  esserlo o  cambiare  ( o guarire  come pretendono  coloro i quali considerano  l'omosessualità o una  malattia\ patologia   )   ma  a sradicare i pregiudizi che  ci sono riferiti  a  tale tendenza sessuale  e  ai suoi aderenti  .



 Infatti  dalla voce omosessualita'  di wikipedia : << (.....) Dalla metà del XX secolo, l'omosessualità è stata gradualmente disconosciuta come malattia e decriminalizzata in quasi tutte le nazioni sviluppate.[8] Comunque, lo status legale delle relazioni omosessuali varia enormemente da uno stato all'altro e rimangono ancora giurisdizioni in cui alcuni comportamenti omosessuali sono considerati crimini e vengono puniti con pene severe, tra cui la morte.




Molte persone omosessuali nascondono i loro veri sentimenti e attività a causa della paura della disapprovazione altrui e della violenza; vengono comunemente definiti repressi. Il dichiarare apertamente il proprio orientamento viene definito coming out (dall'inglese “uscir fuori”)  che spesso viene  fatto   con manifestazioni come i gay  pride   scambiate per puro esibizionismo  . << I tentativi di emancipazione dell'omosessualità, così come oggi vengono riconosciuti, iniziarono negli anni sessanta del 1800; mentre nel XX secolo, dalla metà degli anni cinquanta si ebbe un'accelerazione con l'aumento della visibilità, dell'accettazione e dei diritti civili per lesbiche, gay e bisessuali. Tuttavia, l'omofobia persiste, e soprattutto si presenta nei confronti dei giovani, comportando un grande rischio di difficoltà alla socializzazione, con gravi conseguenze tra cui il suicidio.[9] >> Inoltre  lo studio da te citato  è  al 90 %  pieno di pregiudizi  e  di teorie  errate  perchè L'OMS definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano e  non una malattia. Anche  se  è vero che posso esserci  , una percentualità minima ,  dei casi psicologici  e patologici  o  in cui nsdi diventa  / (  come definiscono alcuni\e     , fra cui i miei   vecchi  per  vizio   )  ,  ma  chi siamo noi per  giudicare




   come  uno lo è diventato o lo  ha scoperto tardi  (infatti  c'èanche    chi  trova  la sua certezza sessuale  a  40  anni  )     . Questa  trovata  nel  video  sopra riportato vale  anche  per  questo  post  :

<< Siamo portati a giudicare cos'è giusto e cosa è sbagliato.Noi, comuni mortali, che spesso e volentieri condanniamo ingiustamente chi si discosta dagli schemi tradizionali perché "al di fuori dagli standard consentiti"..Ma chi siamo noi per giudicare qualcuno ? La follia non sta tanto negli altri..spesso è insita in noi e assume molte forme, come ad esempio l'ipocrisia... >>
E poi :
<< Definire chi sia la persona omosessuale non è cosa agevole. L'omofobia, del resto, contribuisce a generare talvolta e in alcune culture una situazione sociale pesante in cui le stesse persone omosessuali rifiutano per prime, almeno in pubblico, la definizione di "omosessuale".Oltre a ciò, il confine fra eterosessualità ed omosessualità non è affatto netto: vaste aree del comportamento umano sfuggono a una definizione netta, ad esempio nel caso delle persone bisessuali.Oltre che da parte di persone che provano attrazione sessuale e/o sentimentale sia per persone dell'altro che del proprio sesso (bisessualità in senso stretto), si possono verificare comportamenti omo- o bisessuali in molti altri casi, tra i quali:
comportamenti omosessuali indotti dall'assenza di altre possibilità di sfogo sessuale ("omosessualità situazionale"), per esempio quella che si verifica nelle comunità di persone di un solo sesso, come le carceri, le caserme. Essa è detta anche "omosessualità di compensazione" o, nei testi più antichi, pseudo-omosessualità (questa ultima definizione è ormai in disuso);
comportamenti omosessuali infantili e adolescenziali (o "giochi" sessuali),("omosessualità adolescenziale" o "transitoria");
comportamenti omosessuali maggiormente diffusi nelle società in cui i rapporti sessuali con persone del sesso opposto sono strettamente riservati agli adulti, tramite matrimonio o ricorso alla prostituzione;
comportamenti (anche) omosessuali da parte di persone affette da alcune patologie mentali, tali da rendere indifferenziato l'oggetto delle loro pulsioni erotiche;
comportamenti omosessuali motivati da ragioni estranee alla tendenza sessuale personale, come per esempio nel caso della prostituzione maschile, nella quale il bisogno economico può indurre a rapporti sessuali con persone del proprio sesso anche persone che non sono omosessuali esse stesse.
Normalmente, quando si parla di "omosessuali", non si intendono le persone coinvolte nelle situazioni sopra elencate, bensì le persone che provano attrazione in modo preponderante o esclusivo per persone del loro sesso anche quando siano al di fuori da tali situazioni. Tali persone ricercano rapporti affettivi e sessuali con persone del loro sesso in base a una pulsione interna personale e non in base a una scelta indotta dall'ambiente o dalle circostanze. >> ( sempre wikipedia ) . Per  quianto  riguarda  l'equazione  Omosessualità = pedofilia è  una puttanata l'ennesima  caccia alle streghe  verso  igli omosex   in quanto   tali fenomeni   sessuali  sono ben differenti, perchè altrimenti  non si spiegherebbe come  mai  i pedofili  abusino   anche  di bambine  .  Infatti  ciò non toglie che un omosessuale possa anche essere pedofilo, ma anche un etero lo può essere....





Quini concludo dedicandovi questo video e di pensare prima di parlare 


  con questo  è tutto   alla prossima


questa non critica ma insulto [ insulti di Stefano Menichini d'Europa a Salvatore Borsellino ]







Leggo sul sito   ( http://www.19luglio1992.com   )  di Salvatore Borsellino di Questo inutile arrampicatore sociale per avere un attimo di visibilità non ha esitato ad infangare ed  a  mancare di rispetto  (  neppure  io condivido   tutto quello che dice  Salvatore  , ma mica  mi metto ad insultarlo , per  giunta pubblicamente  cosi   mancandogli di rispetto   )  una famiglia che con grande coraggio cerca giustizia e verità, verità di cui anche noi abbiamo diritto. Solidarietà e stima alla famiglia . In ricordo ( anche se sono del 76) ricordo di Paolo Borsellino e della sua integrità professionale e morale .
Ora  due  parole   sono poche  ed  una  è troppa   a  voi  ogni giudizio in merito   sui  questa  vicenda sotto riportata 

Scritto da Benny Calasanzio Borsellino
Mercoledì 04 Luglio 2012 19:16

Stefano Menichini è uno di quei direttori di quei giornali che vendono pochissimo ma hanno sempre voce in capitolo in dibattiti e talk-show, senza che nessuno ce ne spieghi il motivo. Un Sansonetti insomma. Dirige “Europa”, un ogm sopravvissuto alla decomposizione della Margherita, un giornale (evidente pseudonimo di gusto letterario) che vende circa mille copie al giorno e che nell'ultimo anno ha ricevuto 3.527.208 euro come finanziamento pubblico. Potreste dirigerlo anche voi un giornale a queste condizioni, anche se un giornale non sapete farlo. Di queste mille copie non sappiamo quante ne vengano effettivamente lette, perché, a quanto emerge nell'inchiesta che riguarda il ladro-tesoriere della Margherita, Renzo Lusi, con i soldi del partito disciolto nel Pd il tesoriere ne acquistava delle copie per far lievitare le vendite. Immaginiamo che ovviamente Menichini fosse all'oscuro di tutto.
Menichini è uno di quei giovincelli scapigliati che su Twitter giocano a fare gli intellettuali contro corrente con i suoi pari livello, tipo Giuliano Ferrara; dei Cecco Angiolieri che si incontrato nei salotti virtuali per sfogare invidie e frustrazioni senza nemmeno dover pagare l'onorario allo psicologo. Il 22 giugno scorso, complice il caldo e la necessità di salire sul podio delle velleità, contendendo il gradino più alto a Riotta e affini, ne ha sparata una così grossa e volgare che ha stracciato, nell'incredulità generale, l'agguerrita concorrenza: linkando la richiesta di impeachment a Napolitano avanzata da Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via D'Amelio, il direttore del foglietto che la Margherita vende e che la Margherita compra, commenta: “Di questa famiglia (riferendosi inequivocabilmente ai Borsellino) l'unico col sale in zucca l'hanno ucciso”.
Ora, i familiari delle vittime di mafia non godono e non devono godere certo di “intangibilità”, ci mancherebbe. Ma in questo caso cosa avrebbe fatto di male Borsellino Salvatore? O meglio, cos'altro poteva dire il fratello del giudice ammazzato appena in tempo per continuare la trattativa tra Stato e mafia? Cosa doveva fare di fronte a telefonate imbarazzanti in cui un consigliere giuridico del Quirinale garantisce ad uno di quelli chiamati in causa nelle indagini,Nicola Mancino, che il Presidente della Repubblica si sta interessando e che ha la sua situazione a cuore? A cuore non certo per favorire le indagini, ma per salvare l'ex ministro dalle indagini, tentando addirittura di intercedere presso il procuratore nazionale antimafia, il procuratore di Palermo Messineo e l'ex procuratore generale della Corte di Cassazione Esposito.
Be', semplice; per rimanere nelle grazie di Menichini e degli altri scapigliati, doveva tacere, perché Napolitano è il Presidente, perché Napolitano non si tocca e Borsellino Paolo si fotta. Doveva tacere per "ragion di Stato", come hanno fatto tacere il fratello, Paolo, l'unico con il sale in zucca.
E questo, miei cari, dirige un giornale. O quel che ne resta e che continuano a chiamare così.













4.7.12

dal modo gay ( l'omofobo cannavaro candidato per la pdl , ecc )

Le mie risposte alle obiezioni comuni riguardo l'adozione da parte di figli per le coppie omosessuali.





FONTI: 
1) Studio di Loren Marks (Lousiana State University)http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000580 

2) Comunicato Associazione Italiana Psicologi:http://www.aipass.org/files/Comunicato%20adozioni.pdf 

3) APA - statement about sexual orientation, parents and children:http://www.apa.org/about/policy/parenting.aspx 
(To be published in Volume 60, Issue Number 5 of the American Psychologist.)


Altri riferimenti: 
- Articolo 3 della Costituzione italiana: "Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali[...]"
- Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: 
1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà 
enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcu- 
na, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religio- 
ne, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o 
sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. 
2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello sta- 
tuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio 
cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipen- 
dente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autono- 
mo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità. 
-



Fonte http://www.mosinforma.org  ( Movimento Omosessuale  Sardo )


Cannavaro l’omofobo scende in campo con il PDL. Assessore a Napoli?

Dopo le uscite omofobe del 2009, sui matrimoni gay in Spagna accostati a Gomorra, che gli comportarono il mancato rinnovo del contratto con il real Madrid (il 53% dei tifosi lo voleva fuori) e l’esilio negli Emirati Arabi, Cannavaro sembra in procinto di tornare in Italia, come assessore allo sport del candidato sindaco di Napoli del PDL Gianni Lettieri.
In mutande, con i suoi compagni di squadra, tra cui anche l’altro omofobo Gattuso, Cannavaro sembrava strizzare l’occhio proprio a quei gay che tanto gli fanno schifo. Ma non altrettanto schifo prova per i loro soldi. Solo una coppia di stilisti di destra come Dolce & Gabbana, quelli che sostenevano l’inutilità delle Unioni Civili “perchè tanto loro, con i soldi che hanno, fanno comunque quello che vogliono”, poteva utilizzare modelli omofobi per una pubblicità diretta al mondo gay. Eppure siamo in Italia e le finocchie continuano a vestirsi Dolce & Gabbana pur sapendo che, i due stilisti, sono tra i più acerrimi nemici dei loro diritti. Diventati da tempo articoli da mercatino e snobbati dai fashion followers … rimangono, purtroppo, un top per  i gay italiani, un pò “ritardati” in tutto. Chissà quanti di loro, avvolti in una mutanda D&G, sbavano ancora guardando in tv Cannavaro che corre dietro un pallone. Noi auguriamo al PDL campano e al loro assessore in pectore una sonora batosta ed una caduta nel dimenticatoio.
Comunque, a chi interessa, ecco la notizia lanciata da TMNews:
Gianni Lettieri, candidato a sindaco di Napoli per il centrodestra, coinvolgerà il campione del mondo Fabio Cannavaro nella sua squadra di governo qualora dovesse vincere le elezioni del prossimo maggio. “Ho chiesto a Fabio, che ha subito accettato, di impegnarsi al mio fianco per il rilancio della città, mettendo a frutto la sua esperienza – ha spiegato Lettieri – per aiutare i giovani a credere in loro stessi e nello sport. So che ha molti impegni, ma so anche che di fronte alla sfida di far vincere la sua Napoli non si tirerà indietro”. “La sua immagine e la sua voglia di fare saranno determinanti per aiutare la città e sostenere i nostri ragazzi a dare una speranza a chi vive situazioni di difficoltà, a chi per disperazione purtroppo decide di avvicinarsi alla criminalità. Voglio mettere a sua disposizione – ha proseguito Lettieri – ogni più utile risorsa. Fabio ha sempre avuto a cuore le sorti della città e quella dei suoi ragazzi e già sta facendo tanto con Ciro Ferrara con la loro fondazione”.
Lettieri ha già ricevuto una email dall’ex capitano dell’Italia. Cannavaro, Pallone d’Oro dopo i mondiali del 2006, già giocatore della Juventus, del Real Madrid e attualmente difesore dell’Al-Ahli Club (Emirati arabi uniti) è pronto. “Condivido i tuoi progetti sulla rinascita della città che vorrai promuovere come sindaco, in special modo – ha scritto Cannavaro nella lettera – per quanto attiene ai giovani e alla soluzione delle problematiche che da troppo tempo li affliggono. Voglio perciò aiutarti in questa sfida difficile ed entusiasmante che va oltre ogni schieramento politico e le logiche di partito. Ho ancora un anno di contratto, durante il quale cercherò di impostare l’assessorato più idoneo creando un team dedicato di professionisti, dirigenti e funzionari comunali. A contratto scaduto, spenderò il mio tempo – ha assicurato – ad aiutare Napoli e i napoletani. So che è una grande responsabilità e che i problemi sono molti, ma ho sempre sognato – ha concluso – di poter fare qualcosa di importante per la mia città”




Intervista esclusiva: “Un figlio gay? Non avrei alcun problema!”. Salmo risponde alle accuse di omofobia

“Avessi un figlio gay sicuro lo pesterei” è la frase contenuta nella canzone “Merda in testa”, di Salmo e Guè Pequeno, che ha fatto infuriare la comunità GLBT italiana ma anche tanti fan dell’artista sardo. Salmo: “E’ solo una rima che precede il ritornello Quanta merda che c’ho in testa.Io quelle cose non le penso proprio” 
Nei giorni scorsi è divampata la polemica, prima su Facebook poi sui mezzi di comunicazione. Omofobo e violento sono le accuse che il popolo della rete, tra cui anche alcuni fan, hanno rivolto al rapper sardo.
Nato ad Olbia nel 1984, Salmo incide le sue prime strofe nel 1997 e, dal 2000, produce come rapper i primi demo. Negli stessi anni lavora su proggetti musicali paralleli girando per l’italia e l’europa con gli SKASI…CO (band rap-metal), con i quali produce 3 album e, nel 2009, collabora con i THREE PIGS TRIP  producendo il primo EP: “mercyfull bullets”. Dopo 13 anni di attività, nel 2011, incide il primo LP da solista “THE ISLAND CHAINSAW MASSACRE” che riceve moltissime critiche positive.
Salmo non è certo un paladino dei diritti dei gay ma ad essere descritto come omofobo proprio non ci sta. Tutto nasce da una collaborazione con Guè Pequeno, il rapper milanese considerato uno dei fenomeni del 2011, con il quale registra “Merda in testa” un free style contenuto nel mixtape “Fastlife 3″ in uscita alla fine di questo mese. Con il ritornello “Quanta merda che c’ho in testa“, Salmo e Guè infilano una serie di rime, più o meno baciate, tra cui “Vivo day by day sono il capo come Ray/Più hardcore degli Utop/Avessi un figlio gay sicuro lo pesterei/Vuoi far suonare Salmo in giro chiama il 666″
“La canzone non voleva essere distruttiva nè violenta, magari a freddo può sembrare un pò pesante, ma in realtà sono frasi sconnesse che fanno seguito al titolo del pezzo:  “merda in testa”. Se avessi un figlio gay io non lo pesterei. Assolutamente“. Ci dice Salmo al telefono. “Non mi sarei mai aspettato questa reazione e mi dispiace che ci sia stato questo fraintendimento. Scrivo i testi delle mie canzoni mettendo su carta tutto quello che mi passa per la testa e quelle frasi rispecchiavano il pensiero di qualcuno che si sente con “tanta merda in testa” … appunto”.
La spiegazione della canzone è chiara, ma la tua reazione alle richieste di chiarimenti su Facebook lo è un pò meno
“Si, hai ragione. Mi sono fatto prendere la mano. Non sono abituato a tutta questa notorietà e quando mi sono visto attaccato in quel modo, con offese gratuite, da persone che nemmeno avevano sentito il pezzo, mi sono innervosito e ho risposto di conseguenza.”
Nella tua prima risposta hai scritto “… non tollero quando vogliono essere accettati mettendo sul web “foto di nudo artistico” mentre si inculano uno con l’altro, da vomito!”. Un pò forte per essere solo una risposta ad accuse di omofobia, non trovi?
“Si, forse. Ma è stata una reazione ad una serie di messaggi privati ed alla pubblicazione continua, sulla mia pagina Facebook, di foto di uomini nudi e di sesso fra uomini. Ognuno è libero di fare quello che vuole ma quella mi sembrava un’imposizione … certo ho esagerato, ma il “vomito” si riferiva a quelle pubblicazioni e non ai rapporti tra omosessuali. Ripeto, ognuno è libero di fare quello che vuole ma non di imporlo agli altri.”
Come mai hai deciso di cancellare la tua prima risposta?
“Perchè l’ho scritta d’impulso e mi sono reso conto che non rispecchiava il mio pensiero. Poi leggendo i commenti alla risposta, sopratutto quelli che esageravano contro i gay, ho capito di avere esagerato e l’ho cancellata subito. Non ho niente contro gli omosessuali e non voglio stimolare l’odio o l’aggressività contro di loro. Ho scritto anche di conoscere diversi gay, anche coppie. Anche loro mi hanno chiesto spiegazioni di quella frase e quando gli ho fatto notare il contesto della canzone hanno capito. Sai, molti quando seguono un artista cercano un esempio da seguire, ma io non lo sono, sono un ragazzo normale che dice quello che pensa. Credo che ora starò un pò più attento.”
So che nei giorni scorsi hai parlato con il presidente del Movimento Omosessuale Sardo, vi siete chiariti?
“Si, mi ha chiamato per chiedermi chiarimenti di quanto successo e gli ho spiegato come sono andate le cose. Quando ho saputo che mi cercava mi sono reso subito disponibile, non mi piaceva l’idea di scontrarmi con un movimento che lavora da tanti anni sulla mia terra e che rispetto. Credo che lui abbia capito.”
Capitolo chiuso allora?
“Sicuramente si. E’ stata una leggerezza, non tanto la canzone quanto la mia reazione. Adesso ho capito che non devo prendere così sul personale tutto quello che viene scritto sulla rete, dietro un computer tutti si sentono liberi di dire quello che vogliono e spesso esagerano. L’ho fatto anche io; non lo ripeterò”
Cosa ne pensi del matrimonio o, comunque, dei diritti delle coppie gay?
“Io sono favorevole ai diritti per tutti … ma, se devo essere sincero, il matrimonio, etero o gay, lo abolirei … Ecco (..  ride) ho fatto anche la rima ..”
Dove ti trovi ora?
“In questo periodo vivo a Milano, spostarsi dalla Sardegna per i concerti era un problema, così ho deciso di trasferirmi qui”
Quando ti rivedremo in Sardegna?
“Spero molto presto”
In una nota il Movimento Omosessuale Sardo conferma la telefonata e getta acqua sul fuoco “No, non ritengo Salmo omofobo” dice Massimo Mele, presidente del MOS “Certo, la sua risposta su Facebook poteva sembrarlo ma il fatto che se ne sia reso conto da solo è un buon segno. La frase della canzone è certo censurabile in sè, ma se contestualizzata credo che rappresenti bene “la merda che molte persone hanno in testa”. Capita a tutti di dire sciocchezze, l’importante è rendersene conto. I cantanti o i gruppi realmente omofobi lo rivendicano pubblicamente, lui ha fatto un passo indietro, segno che non è quella la sua posizione. Magari in futuro lo troveremo anche a sostenere le nostre rivendicazioni. Se vorrà, ci sarà un posto anche per lui nel concerto contro l’omofobia che organizzeremo a Giugno, che quest’anno sarà anche l’occasione per festeggiare i 20 anni di attività della nostra associazione.”
Intervista telefonica realizzata dalla redazione di MOSinforma
Ecco il testo integrale di Merda in testa, di Salmo e Guè Pequeno
Fin da piccolo, fra sai, che avevo grosse ispirazioni
SP nei miei polmoni con l’imbosco nei miei coglioni
Da grande ocus pocus, trasformo barre in euro
Guardo la tv, mentre ho il volume a palla nello stereo
Multi-tasking
E frate la tua tipa è multi-cazzi
Si vero è troppo impegnata, non c’ha un buco libero
Tengo separato il business dagli amici e dalla donna
Ricorda tieni siempre separata las dodas.
Capisci un po’ le citazioni, no, non hai mai visto un film
Questo flow è già storia Guepe Story X
Contro me la tua testa fa crash tipo una bottiglia di Becks
Con la tua tipa sono un groupie entro sempre nel back
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Uhh
Sconvolto spettinato in paranoia, mentre guido
Ho un teschio in faccia na hacido Salmo amigo comprendido
So che ottengo, perché esigo
Parlo poco, perché in due parole me la sbrigo
Rap da algebra preparato in materia
Il mio corpo è in aria, sono di sostanza aerea che ora porti con chi
Mi ascolta in stereo, faccio Hysteria
Ci sfioriamo appena, tipo Capoeira
Hey man occhi spenti, dietro lenti Ray-Ban
Chiama il numero della bestia come gli Iron Mayden
Ho dei problemi in testa tipo psicotico
Doppia personalità mi sdoppia un clone prototipo
Vivo day by day sono il capo come Ray
Più hardcore degli Utop
Avessi un figlio gay sicuro lo pesterei
Vuoi far suonare Salmo in giro chiama il 666
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Quanta merda fra
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa.





L’ignoranza è molto più contagiosa dell’HIV

La LILA denuncia l’offensiva superficialità con cui amministratori e giornalisti trattano le persone sieropositive
Qualche giorno fa di migliaia di persone hanno potuto leggere su diversi giornali nazionali che a Milano ci sarebbero degli “untori”,ovvero persone sieropositive transessuali che si prostituiscono e che rappresentano un pericolo per la salute pubblica. Untori che avrebbero scaraventato nella paura migliaia di cittadini. Questo grazie alle affermazioni del vicesindaco e dell’assessore alla salute irresponsabilmente riprese dai quotidiani e successivamente dalla rete.
Quello che colpisce è che si parli di untori, termine obsoleto e riportato in luce da amministratori della salute pubblica in maniera tanto superficiale e ignorante. Rendendo chiara un’immagine, quella di chi volontariamente espone al rischio di contagio la popolazione.
.....  di seguito  la  continuazione dell'articolo  e  altri articoli 

vittoria nella sconfitta

molti parlano  solo della sconfitta  della nazionale  agli europei , e  solo pochi come la  puntata  de l'infedele  ( anche se  solo accennato )  di lunedi 2 luglio  e   questo articolo sotto  ,  vedono nel  la sconfitta  una  vittoria  del paese reale   con  cui  i cialtroni  che ci governano  non vogliono fare i conti e perdere  voti  di quella parte che parla  e pensa  con la  pancia  , dimenticando   che  anche  noi   siamo un popolo d'immigrati (  1 2 ) .E che  ciascuno di noi,  sottoscritto compreso  ,    ha  avuto ( i parenti del marito dio mia  zia  paterna  emigrati  negli Usa   e  un mio prozio sempre materno    ch'era  per  5  anni emigrato  in Argentina   ed un cugino di mia madre in Germania    )  parenti  e avi  immigrati . 

Ma  ora prima di lasciarvi  all'articolo vi   dico parodiando  e  adattando    questo slogan  pubblicitario  ., meditate  gente  meditate   e non dimenticate  .



 Spero che   crei  qui e non solo su  facebook  , come  molti miei post   trasferiti   e\o  copiati  su fb .


balotelli_ogbonna_okaka

Chi nasce o cresce in Italia e’ italiano. Basta aspettare!

04 luglio 2012
L’Italia a Kiev purtroppo ha perso, i nuovi italiani invece hanno vinto. Può sembrare un paradosso, ma è la verità emersa in queste ultime giornate di campionato europeo di calcio. Milioni di italiani hanno scoperto grazie alla doppietta di Mario Balotelli che esistono anche i “neri italiani”, un popolo di un milione di ragazzi e ragazze che sono italiani di fatto, ma ancora stranieri per una legge ingiusta e ingiustificata. Balotelli è diventato cittadino italiano solo a diciotto anni e fino a quell’età aveva in tasta un permesso di soggiorno nel comune dov’è nato.A Mario Balotelli va quindi il merito di aver posto al centro dell’attenzione popolare non tanto la rivendicazione del diritto alla cittadinanza italiana, quanto la semplice esposizione di una realtà che mai prima d’ora era stata così al centro dell’attenzione. In tutti i bar delle piazze d’Italia, anche nei paesini più remoti della provincia, terre padane comprese, il nome di Mario Balotelli, la sua storia, il suo abbraccio alla madre e le sue lacrime dopo una finale durissima sono state oggetto di commenti e discussioni. La questione dei “nuovi italiani” è diventata finalmente una questione largamente popolare.Finalmente ci siamo almeno per metà del lungo viaggio che dovrà condurci verso una riforma giusta e civile della legge sulla cittadinanza in Italia basata sullo Ius Soli: è italiano chi nasce o cresce in Italia da genitori immigrati.Da oggi in poi raccontare le storie e la discriminazione a cui sono sottoposti i “nuovi italiani” sarà sicuramente più semplice anche di fronte alle platee più scettiche o meno informate. Ma al contempo si dovrà riflettere in modo serio su quanti altri Balotelli e a quante altre “doppiette” stiamo volutamente rinunciando danneggiando il complesso della nostra società e alimentando pesanti frustrazioni in chi quest’Italia la ama veramente, nonostante tutto.Quanti bravi avvocati, giornalisti, medici, poliziotti, magistrati, sindaci, diplomatici, funzionari pubblici e tante altre figure professionali a cui oggi rinunciamo per una legge stupida e arretrata. Giovani che con il trenta e lode all’università continuano a vivere con la minaccia della perdita del permesso di soggiorno nel Paese dove sono nati o cresciuti.A questo punto della lunga battaglia e in vista della discussione della legge sulla cittadinanza in Parlamento su richiesta del Partito Democratico, dobbiamo essere in grado di rilanciare il tema della cittadinanza sotto il profilo non solo dei diritti legittimi dei “nuovi italiani”, ma anche per il diritto dell’Italia di non vedersi sciupata una straordinaria opportunità. Senza Mario Balotelli non saremmo arrivati in finale, senza i “nuovi italiani” l’Italia perde una marcia in più. D’altronde come immaginare la scuola italiana oggi senza decine di bambini portatori di culture lontane ma straordinariamente radicati nei quartieri e negli oratori vicino alle proprie case? Come immaginare la propria città senza il negozio di alimentari gestito dall’ormai amico di famiglia di origine pakistana, la propria nonna senza la sua assistente di origine moldava o la propria pizzeria senza il bravissimo cuoco egiziano? L’Italia è diventata tutto questo. Un nuovo paese multiculturale, trasformato rapidamente nell’arco di vent’anni, ma senza particolari incidenti di percorso grazie alla giusta dose di convivenza all’italiana.Come Partito Democratico, grazie alle precise parole di Pierluigi Bersani durante l’ultima assemblea dei segretari di circolo, la nostra rotta è chiara. La prima legge in un futuro e speriamo vicino governo di centrosinistra sarà quella sulla cittadinanza basata sullo Ius Soli. Nel frattempo la nostra speranza è che si proceda alla riforma delle legge a partire da questo parlamento. Occorre quindi rilanciare l’appello a tutti i parlamentari per uno sforzo per il bene dell’Italia. Guardando in faccia a Mario Balotelli e al milione di “nuovi italiani” ancora fuori dalla cittadinanza.





"Milano" in piscina con Lucio Dalla

La morsa del caldo pare aver concesso una breve tregua ed è forse il momento migliore per coccolarsi in piscina. Non strapazzati dall'afa rovente, e tuttavia pregni di sogni rivieraschi, c'immergiamo nelle acque clorose come nel mare di certe coste sarde. Dove abito, è facile e comodo. La piscina dedicata a Paolo Foglia, eroe di sempre prima che solo cittadino - peraltro, qui non è mai riuscito ad abitare -, si trova alle spalle di casa. Coperta. Se ne avverte la prossimità nemmeno tanto per il caratteristico odore di cloro ma per la musica diffusa nell'aria, sfilacciata e rotante, che accompagna le bracciate dei nuotatori.
Stamane la musica parlava con le note di Lucio Dalla. Coraggiosa eppur leggera, un passo di danza, e la immaginavo accompagnare le acerbe acrobazie di giovani ondine. Milano: quella che ride e si diverte, che quando piange piange davvero, sguardo maligno di Dio. A questo ritratto così audace e complesso, Lucio ha tralasciato di affiancare la Milano dell'Idroscalo, dei Navigli e, appunto, delle piscine: dimenticanza, peraltro, forse solo apparente, perché nei tardi anni '70 quella Milano vitale e giovanilistica era ormai sepolta. Lo dimostra l'altro brano, leggermente più antico, dedicato dal poeta bolognese alla mia città natale: Corso Buenos Ayres. Un'affabulazione atroce e allucinata, dove il sole d'agosto non rimandava a spiagge assolate, non a passeggiate notturne, ma a strangolato sudore di cravatte, a sospetti, spari, terrorismo, razzismo. Non casuale, poi, la scelta d'una via centralissima, ma già in decadenza, sempre gremita ma incomunicabile, affastellata di negozi, cinema, supermercati, ambulanti e drogherie, in ordine sparso, senza alcun raziocinio. Afosa, nella già afosa metropoli, perché non protetta neppure da un qualsiasi segno vegetale. Il paradigma della solitudine concitata. "Vicina all'Europa", sì, ma nel senso deteriore.
Lucio, per sua stessa ammissione, si rappacificò con Milano proprio l'anno successivo, regalandole quel leggero tratteggio di qualità e difetti, da carezzare come una donna. Milano, il brano del perdono, è pertanto un tocco femminile, una piroetta liberty. La Milano di Milano è quella delle piscine. Non menzionata, ma intravista, "che come un uccello gli sparano in volo". Una Milano che sa conservare un cuore d'ingenuità e d'entusiasmo, un retro di bianca goffaggine, nell'esposizione di corpi cittadini così avidi di liquido amniotico, alla perenne ricerca della madre. Di lei, la città misteriosa, che si profonde talora in scoppi d'amore così incontenibili da stordire, ma talmente imprevisti che non li afferri mai del tutto. "Milano piovuta dal cielo, tra la vita e la morte continui il tuo mistero". Del mistero, specie se non circonfuso da un'aura di sacertà, è arduo, se non impossibile parlare, e infatti ben pochi autori contemporanei hanno affrontato la sfida di raccontare Milano. Lucio ci è riuscito anche nei suoi silenzi, nei suoi scorci intravisti, perché ha preferito li evocassimo noi, cedendoci il passo. Un olé da torero o, forse, una garbatezza antica, quella d'immergerci nella poesia e farla evocare a noi. Milano in piscina con Lucio, uomo di mare e di provincia, sogno fugace di fanciulla, è un tuffo in mezzo al cielo.

3.7.12

oggetto misterioso cosa è ? e per cosa si usava e si usa ancora


P.s
i Sardi  o   sardi  "  d'oltre mare  "  aspettino prima di rispondere  al meno una settimana  ,  altrimenti  rovinano il gioco

nuova archeologia [ vecchie bilancie ] 2

ho ritrovato  quelle bilancie  di cui  ho parlavo nel precedente post




                                                     la  prima  dei nonni materni 
                                      (  non so  dove  sono andati a finire i pesetti )  
                                                           la  seconda  dei nonni paterni
.

raighes volume1 di roberto diana


Ascolto in anteprima  , l'ho fregato  al padrino  ( molto amico dei miei genitori  )    del chittarrista ,  il disco raighes  vol 1  di Roberto Diana  foto a  destra  tratta dal suo  sito www.robertodiana.com  un giovane chitarrista Sardo ben conosciuto da chi frequenta il rock indipendente nazionale degli ultimi anni. Chitarrista dei Lowlands, collaboratore con Pietro Nobile, fondatore del progetto acustico Ses Cordas, sideman, tecnico del suono, produttore in più di trenta dischi.
L'artista ha inciso il suo primo progetto solista, Raighes Vol 1radici in lingua sarda   )    e  rimango  stupefatto come  il bambino  nel finale  del film la  vita  è bella  .  Posso affermare  non solo  : 1) che  ho imboccato la  via  giusta  (  vedi  url   sotto a  fine post) con quanto dicevo su queste pagine e quanto dirò sotto in questo post ., 2) che chi dice che le radici debbano essere intese come qualcosa di fermo/piantato si sbaglia di grosso od è uno che le vede da una parte sola e non anche ccome qualcosa che si muove alla ricerca di vita. ., 3) che non è  vero  che  le  radici  debbano essere   per  forza  espresse  solo  attraverso la  voce  e la parola scritta    Infatti lo dice  l'autore  stesso : << Non credo si possa scindere l'essere umano dall'essere musicista quando la musica accompagna così costantemente la tua vita. E così a volte accade che le emozioni, le esperienze e le sensazioni che provi vivendo scatenino una scintilla creativa da cui nascono le canzoni. 
Spesso le emozioni che cerchi di trasmettere col tuo strumento vengono percepite da chi ti ascolta e questo è la più grande ricompensa che credo si possa ricevere, poter emozionare l'ascoltatore. (.....) Che le cerchiamo o no le nostre radici ci sono, spesso ci tengono in piedi, quasi senza accorgercene.Sono le uniche cose che non ci lasceranno mai, qualunque strada prenderemo, sono quelle che ci spingono lontano, verso l'ignoto, in cerca di nuovi posti, nuove anime, nuove emozioni, ma le stesse che ci tengono ancorati al luogo da cui siamo partiti. 
Per quanto sarà lungo il nostro viaggio, per quante numerose potranno essere le nostre tappe e impervio il percorso che abbiamo scelto, una parte di noi, sarà sempre nel nostro punto di origine, là dove tutto è iniziato. >>
Ma come può la musica strumentale, senza testo, scritta sulla scia di queste emozioni lasciarle trasparire tutte ? 
Credo che tutto stia alla voglia   da   parte   del pubblico  di fermarsi e ascoltare con tutti i sensi e  senza preconcetti ( chi sa  che noia  un disco solo strumentale  , ecc  )  , se   vuole  sapere  le origini e le storie   anche di dolore   racchiuse    dentro  ciascuno pezzo , trova   sia   nel " rough tapes" Prodotto in 50 copie uniche per l'occasione del "Fathers and sons Italy Tour 2011", stampato su Vynil Cd, con cartoncino scritto a mano e numerato, distribuite durante i concerti fino ad esaurimento. l'anteprima di Raighes Vol 1" . ( foto a sinistra ),sia  nel disco   vero e proprio  (  foto sotto )  c'è un libretto dove la storia di ogni brano è raccontata per come è stata vissuta quando è nato.E anche il libretto ha diversi messaggi e storie impresse nelle immagini.
Un disco  molto  intimista e sofferto   :<< È difficile parlare del proprio disco, ma ho voglia di raccontare come è nato.Scrivo canzoni da sempre, da quando ho toccato per la prima volta la chitarra, credo che il primo embrione di brano fosse quando ancora non sapevo come andasse accordata la chitarra e la percuotevo con una matita...
Anche se ho tanti brani chiusi in una cassapanca, Raighes Vol 1 contiene per lo piu brani recenti, canzoni che raccontano diverse storie, collegate da un unico filone, le mie Radici.
Radici non intese come qualcosa di fermo/piantato ma come qualcosa che si muove alla ricerca di vita.
Quando un disco racconta tanto di te delle tue esperienze personali, la paura di come venga accolto da chi lo sente è tanta, ma anche l'orgoglio e la convinzione di dire, questo mi rappresenta, nel bene e nel male questo sono io.. >>


Un disco  molto  profondo e  poetico   come dimostra  (  una  delle canzoni più belle  , almeno  al primo ascolto  ) 


 Un buon inizio di viaggio visto che : <<  è un concept album strumentale formato da >>  secondo  il sito   ufficiale  <<  due volumi, il primo ricco di strumenti acustici, intimo e introspettivo ma con un forte animo rock, mentre il secondo verrà sviluppato in formazione elettrica.

Non so  che altro  dire  lascio la parola  a  chi  è  più esperto di me 

Ecco diverse recensioni su Raighes Vol 1 (rough tapes) apparse sul web dopo il tour di Fathers and Sons con Donald and Jen MacNeill“La potenza espressiva delle sue canzoni, che “parlano” con un’efficacia e un’emotività difficili da raggiungere anche con l’ausilio di parole. [...] Questo disco, in cui appare appieno la maestria di Roberto con la chitarra, è un viaggio intenso e personale che accoglie l’ascoltatore e lo porta con sé, sulle note dell’espressione più vera di questo artista.”
MUSICABOOLA.COM
http://www.musicaboola.com/2011/10/20/parte-da-spaziomusica-il-tour-di-raighes-vol-1/

“Lui, se conoscete, i dischi dei Lowlands è un ottimo chitarrista elettrico, tra i migliori in Italia, ma anche all'acustica se la cava alla grande[...]If You Are Happy e Soul Hunter dipingono vicende familiari e stati d'animo attraverso le 6 corde della chitarra nella migliore tradizione dei virtuosi dello strumento.”
Bruno Conti - DISCO CLUB
http://discoclub.myblog.it/archive/2011/10/19/donald-and-jen-macneill-due-scozzesi-e-un-paio-di-lowlands-f.html

“Roberto Diana va assolutamente ascoltato ed apprezzato! Un virtuoso della chitarra che abbandona le parole per dare spazio alla voce della sua chitarra. Una voce che arriva fin nel profondo e lascia scossi ed ammirati.”
Ugo Galassi - RADIO BBSI

“Sebbene avessi imparato ad apprezzarlo come chitarrista elettrico con i Lowlands, grande è stata la sorpresa nel vederlo dimostrare (oltre al “gusto” solito) anche una tecnica ed una sensibilità notevoli. ”
Furio Sollazzi - MIAPAVIA.IT
http://www.miapavia.it/articolo.cfm?Id=10214




  ti potrebbe interessare  radice o seme ? io ho a scelto  e voi ?