18.4.20

Le storie di chi ha vissuto, e superato, la malattia del coronavirus nei paesi della prima zona rossa, tra Codogno e Lodi

dedicato  a  chi   soffre (  e  gli capisco  )  a stare chiuso o a non oter  fare la vita  di prima  e vuole ritornare ala normalità  ma sopratutto  a chi    coltiva  teorie complottiste  e menate  varie  .  soprattutto la leggetevi la testimonianza di chi diceva  sono fake news  e poi  s'è ammalato  


da repubblica  del 17\4\2020


I racconti   "Noi, guariti dal virus ora abbiamo paura anche dell’aria"

                                    di Brunella Giovara


Allora, si guarisce. Il medico ti dice «sei negativo, vai a casa e non pensare a cose brutte». Ma non si guarisce mai, da queste parti serviranno molti psicologi perché le cose tornino al loro posto. Intanto si prende il sole in cortile, come fa Andrea Facchini, ufficialmente guarito, immune dal virus, donatore di plasma. Ma Andrea riceve in giardino. Dice «non so quando uscirò da qui. Non sono ancora tranquillo". Il fisioterapista Facchini vive a Chignolo Po, anche qui la grande malattia ha colpito duro, e andando da Milano a Pavia, ma anche verso Lodi, si vedono solo tir e furgoni impazziti che devono consegnare d’urgenza, i paesi sono sbarrati, le campane battono a morto a tutte le ore.
Nel caldo di questo cortile, Andrea racconta di essere stato dimesso il 19 marzo. Uno dei primi ad
ammalarsi - giocava a calcio con l’amico Mattia, - anche detto paziente numero 1 - uno dei primi guariti. Abbraccia il cane Neve «che mi ha tanto aiutato perché mi ha fatto giocare, e sorridere», anche la moglie Emanuela è speciale, gli ha tenuto la mano per giorni e notti, «le gambe mi tremavano, avevo gli occhi fuori dalle orbite, non dormivo». Prima c’è stata la quarantena, solo. Ma se dovesse dire quando è davvero guarito, questo è successo solo 10 giorni fa, finite le crisi di panico «sono tornato l’Andrea di prima».
E andando avanti verso Sant’Angelo Lodigiano, lungo la provinciale c’è silenzio e un caldo da estate, e si arriva alla villetta a schiera di Domenico Bellani, consulente finanziario di 57 anni. Una strada vuota, mascherine e guanti appesi al sole, un bucato normale. Bellani non esce e non apre la finestra: «Ho paura dell’aria, non si sa mai». All’inizio pensava «il virus è una bufala per fare crollare i mercati». Ieri stava dietro il vetro, con la mascherina «che non tolgo mai. Vivo al piano di sopra, la famiglia sotto. Non voglio rischiare, il vento mi fa paura. Sono anche diventato tachicardico ». I primi tre giorni «seduto su una poltrona in un atrio senza finestre, quanti eravamo in quei giorni? Non lo so, tanti. Era il Policlinico di Pavia, il telefono non prendeva, ero solo». Vive di brutti ricordi, «una donna anziana seduta accanto a me», poi spostata su una barella, poi morta, messa in un sacco nero, il braccialetto che aveva al polso staccato dal polso e attaccato al sacco. «Un signore di 63 anni, nudo a parte il pannolone, e con il casco in testa, poi sedato perché cercava di strapparselo ». Passerà? «Ho bisogno di tempo. Ma fino a metà maggio non esco, ho deciso così».
Al Policlinico di Pavia c’è Francesco Falaschi, 54 anni, dirigente medico di primo livello. Partito il 23 per Codogno con due colleghi, «il primario Scanzi era rimasto solo, bisognava aiutarlo». Dopo sei giorni è tornato nel suo reparto perché i pazienti dalla zona rossa venivano mandati qui «e ricordo una notte, un’ondata di malati, e ho ben presente il momento, non mi sono protetto abbastanza», era stanco anzi stravolto, basta poco, ci si infetta. In clausura a casa, «mia moglie mi lasciava il piatto fuori della porta. Solo con il mio saturimetro, pensavo, vabbè, non sono grave». Ma un medico ha altre risorse, «siamo abituati all’incertezza, diverso e per una persona che non ha mai avuto o visto una malattia grave», non ha mai visto morire qualcuno, il trauma è enorme. Falaschi sta seduto nel suo studio, ci si arriva dopo giri e ascensori per evitare i reparti Covid, poi si entra ma sembra un deposito, ci sono scatole di camici e di maschere Decathlon, «chiuso in casa, mi sono fatto venire delle idee, "facciamo un appello, se ci regalano delle maschere da sub per l’emergenza", ne sono arrivate fin troppe, adesso abbiamo costruito le valvole nel nostro laboratorio 3D», serviranno per l’ondata prevista a giugno, «Poi ho lanciato la sottoscrizione per i monitor, ho raccolto 120mila euro…». «La gente ti chiede garanzie, ma come dice Clint Eastwood, se vuoi una garanzia è meglio che ti compri un tostapane ». Non è cinismo, è che «loro sanno che il peggioramento porta alla morte, quasi sempre. Ti chiedono se gli esami vanno meglio, ma tra adulti ci si dice la verità» e così Falaschi è andato verso la guarigione, e poi verso il reparto Covid. E cosa si può dire a un anziano, quando anche lui si rende conto che «ogni battito cardiaco è regalato", dice Falaschi.
Michelangelo Scutellà, 97 anni, in quarantena «nella sua stanza, io nella mia», dice la figlia Grazia. L’ha scampata dopo due settimane all’ospedale di Asola. «Sta meglio, ma non sta ancora bene", e così Mario Scrigna, 84, contagiato in ospedale a Codogno. Il figlio Massimo dice «era un comunista, sempre stato di quella fede, ora ho trovato l’altra fede, prega molto, segue le messe in televisione».
«Io penso sempre ai morti, è la cosa che mi angoscia. Sono tornata a casa e ho chiesto dei vicini», l’elenco di infetti e morti era lungo, così Paola Pirillo ieri è tornata nella casa di riposo di Maleo dove fa l’impiegata, e «ho contato quelli che non ci sono più, una ventina su 120». Come si guarisce da tutto questo? «Io sono ancora incredula, come quando il medico di Cremona mi ha detto "la ricovero negli infettivi". Ero sbalordita. Non ho mai dormito, avevo paura», e quando il marito è andato a prenderla, non l’ha riconosciuta. «Avevo la maschera, ero stravolta, ho detto "sono io", mi ha fatto salire dietro e mi ha portata a casa», a Corno Giovine, provincia di Lodi, dove accoglie gli ospiti sotto il portico, In casa no.



Il diciottenne guarito Mattia: "Ora sono nato una seconda volta"

Ha superato la sua battaglia Mattia, 18 anni, dimesso ieri dall’ospedale di Cremona, dove è stato il malato di coronavirus più giovane. Al fianco mamma Ombretta, i medici e gli infermieri che lo hanno
"adottato".
«Vado avanti con la consapevolezza di essere maturato, sono nato per la seconda volta». Dopo 25 giorni tra terapia intensiva e reparto fino a diventare negativo, dice: «Dopo il risveglio, in rianimazione ho pensato: "dove sono? Cosa faccio qua?"

chi lo dice che un film d'horror debba essere solo splatter ed esoterico si veda Joker diretto da Todd Phillips

encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS...Quando avevano portato al cinema del mio paese Joker il film diretto da Todd Phillips. non ero andato perchè : stavo poco bene, non mi andava di andarci da solo , mi sembrava una classica americanata trita e ritrita fatta per rilanciare il personaggio di Batman . Poi per passare il tempo della quarantena o prigionia coronavirus visto che Il film si è aggiudicato il Leone d'oro alla 76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, vincendo inoltre due Golden Globe e due premi Oscar su ben undici candidature, record per l'edizione, divenendo la prima pellicola basata su un personaggio DC Comics a concorrere come miglior film nonché la seconda basata su personaggi di fumetti in generale ad essere candidata per tale categoria dopo Black Panther (il quale infatti venne prodotto dalla Marvel Studios e distribuito dalla Disney, vincendo 3 premi Oscar) me lo sono scaricato da telegram .
Esso è Un bellissimo film che potrebbe essere considerato anche se chi conosce o ne ha conoscenza parziale una derivazione artistica delle storie di Batman anche se in realtà La pellicola, pur essendo basata sull'omonimo personaggio dei fumetti DC Comics ma scollegata dal DC Extended Universe . Un  film  triste ed pauroso alla stesso tempo , una risposta a chi dice che l'horror debba per forza essere splatter ed esoterico . Un film la cui storia , riprende ed sviluppa l'argomento trattato dal film  ( e dal romanzo omonimo  )  Stanley Kubrickit


e  che  dimostra   come  violenti non si nasce   ma  si può diventare    sopratutto   quando  ,  come il personaggio del film e indettamente quello di  Batman  viene trattato   a pesci in faccia  ed  ....  fregato  ed  usato . Un film che  ti porta a " simpatizzare  " (  N.b  ovviamente   mi  riferisco  nella fantasia  ed  al punto di vista   immaginario ed  letterario  )   per  i cattivi e  gli scarti  della  nostra società  , sopratutto quando capisci  ed  apprendi perchè   (  ( cosa  c'è dietro ) lo  sono diventati  e  sulla causa  della  loro  malattia psichica  . Ed i loro disagi ed  le lotro situazioni  disagiate  con le loro frustrazioni  e i loro sogni ed illusioni  . Fncl a  chi   chi ci vede  solo violenza e poca morale  . Esso infatti : Peter Travers di Rolling Stone ha molto apprezzato la performance di Joaquin Phoenix, definendola «da pugno nello stomaco», e concluso «che lo consideriate intrattenimento o provocazione, Joker è semplicemente stupendo». Riguardo le critiche sulla violenza del film, Michael Moore ha commentato che «sì, c'è un pagliaccio disturbato in quello specchio, ma non è solo - siamo lì accanto a lui».
In Italia, Maurizio Porro del Corriere della Sera lo ha definito «un miracolo perché riesce a mescolare in modo sorprendente il fumetto di Batman con una storia di degrado che ci riguarda da vicino». Un film bello ,fiero ed  indigesto . << IL JOKER DI PHILLIPS E PHOENIX È UN CRIMINALE PRODOTTO DALLA SOCIETÀ IN CUI VIVE.( ... Recensione di Marianna Cappi su https://www.mymovies.it/film/2019/joker/ ) 

Telegram provano a incriminarlo sempre e comunque. Il capro espiatorio perfetto.[ gli editori ..... II parte ]


DI COSA STIAMO PARLANDO \ ANTEFATTO
 Facciamo un passo indietro, telegram è sotto i riflettori per due fatti, un reportage magistrale    di vero giornalismo  d'inchiesta  non quello  del  classico  maistream  di Wired sul dilagare del “revenge porn” e   dell'appello    della  FIEG (la Federazione italiana editori giornali) che si lamenta dei mancati introiti causa copie piratate su telegram, così si legge su il Corriere. e non solo in merito a  ciò leggi anche  


Ora I fronti di attacco sono due, i gruppi spontanei e femministi che si sono accaniti contro il revenge porn e pedofilia ed  in particolare la  pedopornografia  ( ndr: battaglie sacrosante giuste per  le  geravi  conseguenze  che  porta  a  chi ne   è  vittima ) e la FIEG, in entrambi gli schieramenti , soprattutto sul secondo imputato sono in atto campagne di boicottaggio sulla piattaforma libera di messaggistica, ma andiamo con ordine perché i fronti sono due e sono ben distinti, sia come lotta che come portata anche se accomunati dalla repressione e dalla censura .
chiudere telegram






Il primo caso riguarda interi gruppi spontanei nati sui social network ma principalmente mette in primo piano l’opinione pubblica nei post dei singoli, sarà frequente leggere o aver letto: “Telegram fa schifo e bisogna chiuderlo, dentro è pieno di maniaci e schifosi”.
Ok, anche  se  un po'  generalizzato   è vero  sì, lo dicono i numeri e il report di Wired citato all’inizio, ma fermiamoci un attimo e razionalizziamo: dei maniaci utilizzano una piattaforma per compiere un illecito grave, ma qual è la colpa di Telegram ? Esistere e dare il diritto all'anonimato  ed  essere  libera  e senza  censura o  essere   un bazar  dove  trovi  tutto  free o pagando una cifra  simbolica  ?
Eè  vero . Ma  Il problema è alla radice. È nell’educazione  :    familiare e  scolastica   alla legalità, mai ricevuta  ricevuta  sommariamente  , nella cultura misogina che promuove il machismo, nella barbarie verbale e nel vuoto culturale. Di certo la colpa non è del sistema di messaggistica  ma  nell'uso  che  la massa   ne   fa  . 
Prima queste persone si radunavano in gruppi chiusi di Facebook, organizzavano “la bibbia”, scambiavano il tutto su Whatsapp o avevano dei forum (che esistono ancora se  fate  una  ricerca ) per amatori. Cambiano i tempi ma non le persone, è lì il problema.
Telegram è un mezzo di comunicazione ed è utilizzato da milioni di persone in Italia per fare community, scambiare idee, passarsi file grossi, informarsi e fare amicizie  (  non solo  per  scaricare  lecitamente  o illecitamente  :  film , musica  ,  serie tv  , ecc  Lo stesso Ministero della Salute ha un canale che ha collezionato 451.978 iscritti al canale contro il covid in un solo giorno.
Quindi che si fa? Ci sono dei maniaci su una piattaforma e chiudiamo TUTTA la piattaforma? Emh, no. Quello è alla stregua della dittatura  o  democradura \  stato etico  .
Possiamo essere propositivi, chiediamo alle istituzioni di investire nella cultura e nell’istruzione, chiediamo alla polizia postale di infiltrarsi in questi gruppi e fare social engineering per stanare i predatori sessuali  e  chi commette pirateria   senza  giuardare in faccia nessuno\a     visto      che  il  donwload  illegale    è  fatto  anche  da loro  colleghi e   politici    facciamo rete e sensibilizziamo su come stare al mondo, facciamo bella figura con i più giovani, loro saranno il motore del paese. Dimostriamoci umani, prima di tutto.
Chiedere la chiusura di una piattaforma per un utilizzo illecito è come chiedere la chiusura delle stazioni perché bazzicate dai tossici, sposti il problema in un altro posto. Semplice no? Internet funziona così, neghi una cosa e la amplifichi, spostando il tutto in luoghi sempre più complessi, chiudi  una piattaforma  se  ne  riapre  un'altra   magari  nel mondo di sotto   nel  depp  web  
Bisogna sradicare il problema alla radice e la risposta sarà brutale ma ahimè realista: ci vuole tempo e cultura.
E in ogni caso.. NO AL REVENGE PORN e  ALLA  PEDOPORNOGRAFIA . Su questo non c’è da discutere.



Passiamo al caso FIEG. ed alla sua posizione contro Telegram  A mio modesto parere e su mia opinione personale che corrisponde a quella di https://www.player.it/   di cui   riporto  sotto  

[....]  qui sfioriamo il ridicolo, ma analizziamo i fatti.
Come si apprende sulle pagine del Corriere e di Repubblica la Federazione italiana Giornalisti Editori è infuriata, imbestialita, gravida di parole ricolme di sdegno e commiserazione; tuonano in un comunicato che riportiamo
Roma, 14 aprile 2020 – “La Federazione degli Editori di Giornali ha chiesto ad Agcom un provvedimento esemplare e urgente di sospensione di Telegram, sulla base di un’analisi dell’incremento della diffusione illecita di testate giornalistiche sulla piattaforma che, durante la pandemia, ha raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di diritto”: ad annunciarlo è il Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, che ricorda come di recente si sia pronunciato con preoccupazione anche il Sottosegretario per l’editoria, Andrea Martella.
Dieci i canali monitorati, dedicati esclusivamente alla distribuzione illecita di giornali; 580mila gli utenti complessivi ( 46% di iscritti negli ultimi tre mesi) e un incremento dell’88% delle testate diffuse. L’analisi condotta dagli uffici della FIEG simula anche gli effetti di rimbalzo della copia pirata su piattaforme esterne a Telegram, sia relativamente al traffico dati e ai possibili rischi di rallentamento della rete, sia sulla quantificazione del danno.
“La stima delle perdite subite dalle imprese editoriali è allarmante” avverte Riffeser “In una ipotesi altamente conservativa, stimiamo 670 mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno: un dato di fronte al quale confido che l’Autorità di settore voglia intervenire con fermezza e tempestività”.
“Al rischio del consolidamento di una pratica illecita, quella di leggere gratuitamente i giornali diffusi illecitamente via chat, si aggiunge – conclude Riffeser Monti – quello di veder distrutti il lavoro e gli investimenti delle migliaia di persone che mantengono in vita la filiera produttiva della stampa: dagli editori ai giornalisti, dai poligrafici, ai distributori e agli edicolanti, tutti impegnati, tra molti sacrifici, a garantire la continuità di un bene primario, quale quello dell’informazione, che, mai come in questo momento, è chiamato ad assolvere la sua più alta funzione di diritto costituzionalmente garantito”.
Fonte: FIEG


Analizziamo i fatti, FIEG lamenta che su TELEGRAM ci siano gruppi di diffusione di materiale coperto da copyright, in pratica le copie digitali dei quotidiani e periodici e, citando il comunicato “una perdita di 670 mila euro al giorno”, ammetto di aver riso soprattutto in questo punto ma andiamo avanti, la Federazione giustamente è inalberata per la violazione di copyright, io stesso da artista sarei su tutte le furie a parti inverse, ma siamo sicuri che la piattaforma non sia solo un capro espiatorio?
L’editoria è in crisi, fa fatica quella online (che ha introiti bassi con le pubblicità, fidatevi) e fa fatica quella cartacea che non è stata capace di innovarsi  ed   aggiungo  io  come  h detto nel post  precedente   di correggere  i  suoi  difetti   che portano la gente  a  procurarsi online  le  copie  , rivolgendosi sempre alla solita fetta di pubblico che, per forza di cose, andrà scomparendo nel corso dei decenni (alla morte poco possiamo). 
Non c’è riciclo generazionale, il settore giornalistico non dà possibilità a noi giovani almeno di provarci, il target è quello nostalgico low risk degli over 40 e over 50 e si pensa che l’editoria sia in crisi per colpa di telegram? Scusate se mi faccio un’amara risata.
(Uno dei gruppi con più iscritti)

Che ci siano dei mancati introiti è innegabile, ma la cifra si basa sul numero di iscritti a questi canali partendo dall’assunto che queste persone leggerebbero quei quotidiani se non ci fosse il gruppo, dando per scontato che chi fa pirateria lo fa o perché è tirchio, o perché non ha i soldi o perché banalmente si trova davanti tale opere (e magari qualche giornalista potrà dormire tranquillo sapendo che qualcuno il trafiletto a pagina 50 l’ha letto). 
Indagando e per puro spirito giornalistico (NDR: cancellando i file subito dopo la consultazione fattuale e per spirito di inchiesta) sono entrato in quei gruppi per sincerarmi di quanto denunciato all’AGCOM dalla Federazione, ho trovato uno schema esatto; escono quotidianamente dalle 5 del mattino alle 10 i quotidiani, sono tutte copie digitali in pdf.Le seguenti copie non hanno la benché minima protezione, sono tutte DRM free (sistema di protezione digitale) e sono tutte consultabili senza la richiesta di password o certificati, semplicemente copie vergini distribuite al mondo intero.
In primis escludiamo che ci sia un benefattore/malfattore che la mattina con un gran prurito si svegli e dica “cavoli, devo andare in Edicola e scannerizzare tutte le copie dei giornali, dannato sistema!”, le copie sono tutte digital e sono postate con una cadenza periodica e pubblicate con una precisione svizzera.
In secondo luogo gli stessi gruppi sono tappezzati degli stessi comunicati di FIEG come potete vedere dall’immagine qui sotto 
:

la domanda mi sorge spontanea e lasciatemi il beneficio del dubbio, la FIEG la conosce chi c’è dentro, qualche giornalista e pochi altri, di certo non è il sito più visitato dai lettori italiani e soprattutto dai giovani, non sono solito fare congetture ma vedere i comunicati incollati prima della pubblicazione dei suddetti pdf mi fa riflettere, o perlomeno tirare delle congetture tra me e me.
Razionalizzando e ragionando con logica, non sarebbe meglio indagare sugli stessi canali? Non sono un hacker ma qualsiasi poliziotto sulla base di una denuncia formale potrebbe attivare il cervello. Vi faccio un esempio pratico di social engineering, ci sono delle immagini che parlano di apertura di spazi pubblicitari con contatti in calce, sono io stupido o ci vedo una possibilità di backdoor investigativa? No, per dire.
O è più comodo scaricare le colpe ad una piattaforma libera utilizzata per tutt’altro? O è più comodo “prendersela con l’internet” per un pensiero anacronistico e retrograde senza fare ammenda che se un settore va a rotoli fattualmente è per i più svariati motivi da analizzare in separata sede?    È colpa della piattaforma o di cani sciolti che compiono illeciti?
Prima di chiedere un apparato censorio alle telecomunicazioni che profuma di ventennio non sarebbe meglio interpellare le autorità e far lavorare la magistratura?


Chiedo.
#freetelegram una volta per tutte

Concludo sperando che questo articolo possa sortire una presa di coscienza da parte di tutti, Telegram è stato creato da due Russi che si sono visti soffiare la loro piattaforma (VK) dal loro governo, quello Russo, sono dovuti scappare e vedere i loro server chiusi, si sono visti bannare l’app su iOS, si sono visti bannare l’app in paesi poco democratici come l’Iran e qual è il motivo? Essere un’applicazione LIBERA, scevra dagli attacchi dalle lobby e dal controllo, Telegram è l’ultimo baluardo dell’anonimato ed è un bene per chi vuole esercitare un sacrosanto diritto.
Chiederne la chiusura per delle mele marce è un comportamento dittatoriale che non si confà con la nostra democrazia, se ci sono dei criminali si devono aprire delle indagini e si deve lasciare il lavoro alla magistratura e alla polizia postale.
Siate liberi di fare le campagne ma premete contro gli illeciti, non contro la piattaforma, se la censura vedrà la luce i cani sciolti migreranno, altro che trovare una cura al problema, qui si vuole mettere la polvere sotto il tappeto che tornerà e saremo punto a capo.
E permettetemi un’ultima cosa, dal profondo del cuore; Telegram libero, è un grido alla libertà. Un grido contro i bavagli.

17.4.20

gli editori anzi che correggere i loro errori che inducono la gente a scaricare e a cercare online i giornali cosa fanno chiedono la chiusura e la censura di telegram

il  post  d'oggi  conferma  quello che  dicevo ieri  sull'artioclo 21  con  la  scusa   che  danneggia  l'editoria  . Ora   sarà anche  vero
soprattutto   per   :  i piccoli   editori indipendenti  che   non hanno partiti e  finanziamenti  pubblici diretti o indiretti  dallo stato e  dai partiti   ed  si finanziano   con abbonamenti o  donazioni  .,    per  la gli stampatori  , distributori  ed   rivendite   dei  giornali  cartacei . Ma  qui  usano  solo    repressione   anzichè  correggere   gli errori  di gestione :  1)  allegati inutili .,  2)  troppe  edizioni  locali   diverse  da  zona  a  zona   all'interno    di  una stessa regione  , esempio  la nuova  sardegna , 3)  invio poche  copie   di  mensili  o  settimanali  .,  4) obbligo di comprare  il  quotidiano  o   altra  rivista   con inserto o allegato   che  inducono la  gente  a  scaricare   o   a mettere  online  per  tutti i giornali  non solo i quotidiani    cosa  fanno  organizzano  la repressione  ed  la  censura

da   https://www.macitynet.it/

Telegram mezzo di diffusione illegale dei quotidiani: chiesto il blocco in Italia


C’è un’altra epidemia che si sta diffondendo parallelamente al coronavirus: quella dell’illegalità. Un abuso che attacca la libertà di informazione danneggiando un’intera industria, l’editoria, che viene perpetrato tramite i canali di Telegram.
Da quando è cominciato l’isolamento forzato, attraverso l’app di messaggistica oltre un milione di italiani, politici di primo livello inclusi, leggerebbero quotidianamente i giornali diffusi illegalmente sulla piattaforma. Un numero che secondo quanto denuncia la Federazione italiana editori giornali (Fieg) sarebbe raddoppiato proprio nelle ultime settimane, molto probabilmente a fronte del fatto che l’attuale stato di crisi ha incentivato la necessità di informarsi.
Lo conferma Repubblica nell’articolo apparso nell’edizione di mercoledì 15 aprile, riportando alla luce un’inchiesta che nei mesi scorsi denunciava proprio il fatto che mezzo milione di italiani da anni scarica e legge ogni giorno la versione PDF dei quotidiani diffusi tramite WhatsApp e Telegram.
La denuncia della Fieg all’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) è accompagnata dalla richiesta di chiusura di tali canali o se necessario anche quella temporanea dell’intera piattaforma di Telegram con lo scopo di mettere fine ad una pratica che ormai è letteralmente sfuggita dal controllo dello Stato.
Telegram strumento di diffusione illegale dei quotidiani: chiesto il blocco in Italia
E’ però difficile che si possa effettivamente fare qualcosa di concreto visto che già da anni vengono inoltrate segnalazioni di questo tipo alle società che gestiscono appunto Telegram e WhatsApp e ad oggi nessuna di queste è riuscita a smuovere le acque.
Anche se si potrebbe pensare che una diffusione maggiore possa ampliare la visibilità dell’offerta pubblicitaria con le pagine virtuali questa è difficilmente quantificabile mentre lo è quello dei mancati incassi da parte di editori ed edicolanti.
A pagarne le spese come dicevamo è un intero settore, in crisi già da anni a causa dell’evoluzione tecnologica che ha quasi soffocato la vendita dei quotidiani su carta sull’intero territorio: si stima che la lettura illegale dei quotidiani tramite Telegram e WhatsApp, aumentata esponenzialmente nell’ultimo periodo, causi una perdita di oltre 250 milioni di euro l’anno: troppi per lasciare che questa notizia passi in sordina ancora una volta.

    https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2020/04/ma-larticolo-21-della-costituzione.html

13 mila post e non sentirli + uno [ riflessione notturna in tempo di coronavirus ]

  La  riflessione    che  trovate  sotto    mi ha  fatto tornare alal mente  , questa poesia  , letta   non ricordo dove    , ed  essa  che ,mi  da  la  forza  d'andare  avanti  nonostante la  merda     che  ricevo   via  email    o  in pochi  commenti    blogger  (ne  ho pubblicato uno     vedere  post     precedente  )  



Forse il tempo del sangue -  Franco Fortini  (  1917 –1994  ) 
Forse il tempo del sangue ritornerà.
Uomini ci sono che debbono essere uccisi.
Padri che debbono essere derisi.
Luoghi da profanare bestemmie da proferire
incendi da fissare delitti da benedire.
Ma più c’è da tornare ad un’altra pazienza
alla feroce scienza degli oggetti alla coerenza
nei dilemmi che abbiamo creduto oltrepassare.
Al partito che bisogna prendere e fare.
Cercare i nostri eguali osare riconoscerli
lasciare che ci giudichino guidarli essere guidati
con loro volere il bene fare con loro il male
e il bene la realtà servire negare mutare.
Ma ora   bado alle ciancie

Nel XVI anno di blog ( contando anche gli  altri  8 con splinder  cioè dal 2004  al   dicembre  2011 \  gennaio  2012  ) con il post d'ieri il nostro blog  ( anche se in realtà rispetto a splinder nessuno/a  delle persone invitate ed registrate, o quasi ci  scrive più ) ha  raggiunto la bella cifretta di 13mila post. Ora mi chiedo vale la pena  continuare   tenerlo  o meno.oppure  concentrarmi  solo  sulla    sua    derivazione  \  appendice   facebookiana   Infatti da un lato pensavo di lasciarlo e continuare tenerlo anche    se  (  visto il tempo che   è passato )  le  foto, video,   gli url   con indirizzo splinder specialmente scritti  o copiati  non sono più visibili o raggiungibili  e non commenta quasi più nessuno/a   anche se   ,  cosa  strana      quando   ne   riporto stralci   sulla  pagina  fb    ci sono     dei commenti  . Per farla breve


Sto facendo il notiziario Cambogiano da una radio libera per chi?
il microfono è un po’ fallico pero’ il potere non ce l’ho … no no
circondato dai mass media sulla sedia io lavoro sempre grati ( .... )                                                              (
compagno -   di  Ricky  Gianco  ) 

Però  non sono  cosi   giù  , perchè   vedendo le  visualizzazioni (  sia  in blogger    sia   nella  pagina  fb  )  e   quindi      il numero   di letture   ed  delle condivisioni   che  essi  hanno  grazie alla simbiosi tra pagina fb in cui pubblico  tramite collegamenti ipertestuali  articoli  posso ritenermi  soddisfatti  .  Però.... c'è  anche  un però  che    dall'altro lato  mi  fa  pensare  di  toglierlo e continuare solo sull'appendice social.  Ma.....



English Update: Suspense






Il guidatore e l'elefante: una visione integrata | Essere IntegralePoi mi sono svegliato e quando mi sono dopo un bicchiere d'acqua e meditazione 🧘‍♂️mi sono riaddormentato e il sogno /riflessione è cambiata. Quindi mi sono evitando : 1)  un Conflitto  (  secondo alcuni  )  o  una  simbiosi   fra  Cuore&Mente  e ho deciso  usandolo entrambi c e  di   lasciarlo  almeno  fin quando  : <<   (  .... le vele al vento del mio pensiero finché quel vento mi resisterà.  )  cit. sabrina Guzzanti in  la mia patria



con questo è tutto    cari lettori  \  lettrici  alla  prossima 

16.4.20

Ma l'articolo 21 della costituzione esiste ancora o con la scusa delle fake news lo si vuole cancellare ogni opposizione ? il caso di Massimo Mazzucco e quello di Adriano Panzironi



L'articolo 21 della Costituzione italiana
«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, sporgere denunzia all'Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.»



I miei recenti post ( come al solito quando uno va contro il maistream ed è per la libertà  d'opinione) sul mio account   e  sulla  nostra pagina Facebook  , hanno creato le solite accuse  di : : essere in contraddizione ( come prima fai la lotta alle bufale \ fake news e poi se solidale ad un bufalaro ) , perchè maistream  No ? , va bene che sei contro il potere ma come fai ad essere complottista , ecc.
Tali post sono : il primo in difesa ( pur non condividendo la maggior parte delle sue posizioni se non la libertà di poterle dire ed esprimerle) di Mazzucco.,




il secondo la proibizione dell' L'AgCom  ha    bloccato  anche se   in realtà  secondo  alcuni miei  amici    sta  trasmettendo  ancora   per 6 mesi le due emittenti che trasmettevano i suoi comizi . ( qui non so tratta di libertà di parola ma di abuso della credibilità popolare ed abuso di posizione dominante )  qui un idea sul personaggio , secondo me un ciarlatano


Giuseppe Scano
18 h

 · 

fatto bene

REPUBBLICA.IT


















                ecco la mia replica   alle    accuse   rivoltemi 




E'  vero ed  è  innegabile   è vero  che   il  complottismo  \  cospirazione  insieme alle  fake news  sono pericolose  è vero che le  fake news   possono anche  essere pericolose   soprattutto quando  riguardano malattie    e  casi  di gravi problemi  di salute  
L'immagine può contenere: 1 persona, occhiali_da_sole, il seguente testo ""Io profetizzo l'epoca in cui il nuovo potere utilizzerà le vostre parole libertarie per creare un nuovo potere omologato, per creare una nuova inquisizione, per creare un nuovo conformismo. E i suoi chierici saranno chierici di sinistra""
 ma non è decidendo da pare  del potere  cosa   è  e  cosa  non è  , ma :  1)  da  un informazione   corretta  , fatta  di contraddittori  e  non di monologhi o  interviste spiaggiate  e  genuflesse .  2)   da  una  guerriglia culturale  . 3)   evitando le  inutili crociate   e  caccia  alle streghe,  come  quella  di  cui  parla  appunto  mazzuccco    a  chi  ha  opinioni ed  ipotesi diverse  ,  ovviamente basate  su dati scientifici  seri  e  fattibili  ,e  smontano    quelle  che  non lo sono  visto  che  :   << Una teoria del complotto (o teoria della cospirazione) è una teoria che attribuisce la causa di un evento, o di una catena di eventi (in genere politici, sociali o talvolta anche naturali), a un complotto.

Si tratta in genere di teorie alternative più complesse ed elaborate rispetto alle versioni fornite dalle fonti ufficiali e critiche nei confronti del senso comune o della verità circa gli avvenimenti comunemente accettata dall'opinione pubblica. Tali ipotesi non sono provate per definizione, dal momento che cesserebbero di essere "teorie", e vengono spesso elaborate in occasioni di eventi che suscitano forte impressione nell'opinione pubblica, come ad esempio eventi tragici legati alla morte di personaggi più o meno famosi o grandi disastri civili e ambientali, o atti terroristici, a volte anche per effetto dell'ampia diffusione e trattazione da parte dei mass media  .. continua  qui https://it.wikipedia.org/wiki/Cospirazione  4)  con un attività   seria  ed indipendente  di fact checking non prezzolato e patronale cioè maistream  . Infatti i poteri  forti \  caste  ( quelli che  un tempo si  chiamavano gruppi  di pressione  )   e   oggi i politicanti  (  vedere  video sotto  ) 



manomettano (  vedere   il  libro  manomissione delle  parole foto  a sinistra   )   le  parole    o    accusano  di  complottismo  ed di  fake  news  chi esprime  un pensiero  \  opinione   contraria  o
esprime  un dubbio su di loro    o  per  ditrarre  oltre  il gossip ed il calcio   usano   come  è testimoniato   da   numerose  opere  d'arte letterarie  (  film , fumetti  , romanzi  ,ecc     trovate sotot a fine post  )  fake  news  \  leggende  metropolitane   o  il  complottismo all'incontrario . Ed  è  per  questo    che  ho aderito  , pur   non essendo al 90 %   d'accordo   con lui  a  tale  appello  (  vedere  vide sopra  ) 
Allora   vi chiederete   perchè    sei  d'accordo   per  vietare  \  punire  Adriano  Panzironi  ?. Perchè  quello   suo  non è nessuna   tesi  scientificamente  provata  (  lo  dicono anche  medici ed   scienzati  indipendenti  ) ed  si  si va  ad  indagare  ci si accorge  che   egli vende  i  prodotti che  sponsorizzanola  sua trasmissione  ovvero  integratori   alimentari   alla vittima  C .  E quindi  ecco  perchè , lo reputo   , come  ho già  detto prima un ciarlatano    un venditore di  fumo  

  film 
Limitless (  2011  )  diretto da Neil Burger.
V per Vendetta (V for Vendetta) (  2005 ) diretto da James McTeigue


fumetti 

Martin Mystere  
  •  n 322 Congiura nei cieli 10 agosto 2012  sceneggiatura  e  soggettp di  Carlo Recagno  disegni   di Nando e Denisio Esposito (Esposito Bros.)
  •  n 362 Sewer Gator 10 aprile 2019   soggetto\  sceneggiatura   di Mirko Perniola disegni  Paolo Ongaro
  V for Vendettaromanzo a fumetti critto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd

libri 










Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

  credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogno donna   è libera  di  fare  quello che ...