Banchi sperduti d'ovattata solitudine
gravi cuspidi d'abeti innevati
scie d'interminati silenzi.
E' il senso di casa
che pur mi manca
dietro persiane smunte
aspettando un caldo sorriso.
Povera macchia nella coltre eterna
un passero cerca un chicco di sole,
poi s'innalza esausto,
s'affanna nella guazza
poi s'innalza esausto,
quasi a sfiorare, nel cielo chiuso,
la sua oasi di pace lontana.
Daniela Tuscano
2 commenti:
Sotto la neve pane.
E' vita ed acqua per l'estate.
Il volto delle cose cambia con il passare del tempo..ricoperto di bianco candore assume carezze, linee morbibe....scritta con amore
Posta un commento