Parlano poco gli alberi, si sa.
Passano tutta la vita meditando
e muovendo i loro rami.
Basta guardarli in autunno
quando si riuniscono nei parchi:
soltanto i più vecchi conversano,
quelli che donano le nuvole e gli uccelli,
ma la loro voce si perde tra le foglie
e assai poco percepiamo, quasi niente.
È difficile riempire un piccolo libro
coi pensieri degli alberi.
Tutto in essi è vago, frammentario.
Oggi, ad esempio, mentre ascoltavo il grido
di un tordo nero, di ritorno verso casa,
grido ultimo di chi non attende un'altra estate,
ho capito che nella sua voce parlava un albero,
uno dei tanti,
ma non so cosa fare di quel grido,
non so come trascriverlo.
(da Alcune parole, 1976)
Eugenio Montejo
5 commenti:
^^
Adoro gli alberi, adoro i loro profumi, colori, sfumature, i loro impercettibili ma presenti segnali di vita, di gioia, o di tristezza, adoro la loro forte ma allegra e rassicurante presenza, adoro la loro compagnia, il loro oggigeno donato dal loro cuore di natura, adoro la loro personalità, il loro saperti guidare, condurre e riportarti verso la strada di casa, le loro foglie che in ogni stagione richiamano all'essenza!
Ciao, a te compagno compagno di viaggio :-)
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Stupenda q
E' saltato tutto, ..dicevo:
stupenda questa poesia, non la conoscevo.. Gli alberi sono la linfa vitale
della nostra vita.
Chiedo scusa ma io la copio questa poesia, me la porto via.
Grazie compagno di viaggio, spero non ti dispiaccia.
Marilicia
Bellissima !!!
mi sono persa nel silenzio del suono delle foglie mosse dal vento.
bacio Vicky
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