26.7.08

CHE FINE HA FATTO IL PAPA-BANNER?


dal nostro cdv ersterno www.censurato.splinder.come dimostra come l'articolo 21 o ( ex articolo 21 come testimonia l' interpretazione giuridica  data  da   ammazzatecitutti oltre che  il testo stesso articolo : << Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.>> della nostra costituzione ( o quel che ne rimane visto che viene continuamente snaturata e stravolta ) come  dimostra  questa  vignetta  presa  dai cdv  di  blogazione



sia inestente o sempre più calpestato espimo tutta mia e la nostra ) solidariertà all'utente burbero.splinder.com/


vittima di questa vile e retrograda censura e dell'intromissione  della chiesa


 






 



 


ecco  la  news  



Da qualche giorno al Blog Censurato sono arrivate decine e decine di segnalazioni che riguardano un fatto scottante: la censura nella blogosfera del simpatico "papabanner".






 








[tratto da Burbero.splinder.com]



POST DEL giovedì, 17 luglio 2008



Oggi mi è successa una cosa strana, che mai mi sarei aspettato. Sono stato denunciato per il Papabanner e, come forse alcuni si sono accorti, esso è sparito da tutti i siti. E stavolta non per un server down qualche ora.
Ecco la storia, in forte ritardo vista la mia poco frequente comparsa su internet. Ringrazio  il buon Marco per essersi subito indignato e aver sparso la voce  (103  punti su OkNotizie non è male).

I DATI DI FATTO: da poco più di due anni faceva bella mostra di sè su questo blog un piccolo banner che avevo chiamato "Papabanner". L'avevo messo a disposizione di chiunque volesse copiarlo anche nel proprio sito, attraverso il codice html. Più di 500 siti da quel momento hanno sposato la mia modesta iniziativa, nata un po' per gioco.
Il banner rappresentava Ratzinger (una foto originale, non manipolata), con una scritta che diceva "Il Papa condanna questo blog" o, in un'altra versione, "Sito scomunicato".
I motivi di questo banner li spiegai in questa pagina. Mi sembra chiaro, a parte il tono ironico, il significato: il banner etichetta in modo goliardico il sito come un luogo in cui si esprimono opinioni (filosofiche, politiche, chiamatele come volete) DIFFORMI da quelle della Chiesa Cattolica (si parla quindi di semplice diritto di critica). Le posizioni della Chiesa sono rappresentate dal Papa, suo principale rappresentante, solo per sineddoche, non si tratta di un attacco personale.
Il tono goliardico è dato dalle frasi.  E' ovvio, che non si tratta di frasi da me falsamente attribuite al Papa col malizioso intento di spacciarle per vere ai poveri gonzi là fuori, nessun sano di mente credo arriverebbe a pensare questo. La ragione viene dai metodi da crociata (per non dire da inquisizione) con cui molti esponenti della Chiesa, come Bertone o Bagnasco, stigmatizzano senza mezzi termini ciò che non li compiace, dando delle assassine alle donne che abortiscono solo per dirne una delle più infami. Mi pareva simpatico autoscomunicarmi per il mio ateismo filosofico e il mio laicismo politico, e così inserirmi idealmente tra le persone invise alla Chiesa.

Insomma, per farla breve, questo Papabanner non voleva offendere nessuno e, anche sforzandosi, non credo si possa attribuirgli più significati di quelli esposti (che tra l'altro erano già ben spiegati a suo tempo nell'apposita pagina): diritto di critica e un po' di ironia. Se uno invece è d'accordo col Papa, perfetto, che non si prenda il banner, non c'è bisogno di insultarmi come molti hanno fatto, attaccandomi personalmente, offendendo me e i miei congiunti. Dei veri cristiani!

Per farla ancora più breve, qualcuno mi ha denunciato per questo. E il Papabanner è sparito.

I FATTI NON ACCERTATI: Non so bene cosa sia successo. Quello che so è che oggi mi ha chiamato una persona che si occupa della gestione dell'hosting su cui si trovava il banner, dicendomi che la polizia li aveva contattati, parlando di una denuncia, e che mi avevano bloccato lo spazio web, oscurando perciò il banner. Lì per lì sono rimasto basito, non sono riuscito a fare una serie di domande che mi si sono accavallate nella mente solo dopo, l'unica cosa di cui sono riuscito a discutere era che reato mi si contestava, dato che ci vuole del buono per cavare un insulto dal banner, figuriamoci un reato. Il tizio è stato comprensivo "eh, guardi, in effetti anche per me...".
Ciò che ora mi chiedo è: è la polizia che ha chiesto all'hosting di  bloccarmi? Non mi pare probabile. Quello che mi pare più probabile è che la polizia li abbia contattati, avvisandoli del fatto che c'era una denuncia a carico di uno che usava quello spazio e, tra il vedere e il non vedere, abbiano deciso di bloccarmi per evitare di passare eventuali casini. I cagasotto. Ma questa fantomatica denuncia non è arrivata a me, la polizia non si è ancora fatta sentire, quindi suppongo e spero che vi si siano fatti una risata su e l'abbiano scaricata nel cesso.
Dubito infatti che la cosa avrà seguito, almeno da parte della polizia, mi sembrerebbe strano. Se fosse così semplice sbarazzarsi dei siti che non ci piacciono saremmo tutti lì a denunciare il sito che insulta Berlusconi, Prodi, Veltroni, Bush (e per ognuno di questi ce n'è a pacchi, anche di pesantissimi) o qualunque capo di stato ci stia simpatico, ottenendone immediatamente l'oscuramento. Ricordo che ci sono fior di siti che danno del nazista a Ratzinger! Perchè non denunciare quelli?
Ad ogni modo che ci siano dei mitomani che non hanno altro da fare se non denunciare chi non gli piace, mi pare piuttosto grave. Mi piacerebbe molto sapere nome e cognome, ma non credo che la polizia me li darà.

L'IMMEDIATO FUTURO: Domani mattina cercherò di chiamare la Polizia Postale e nuovamente quelli dell'hosting per capire di più della situazione.

Ad ogni modo il Papabanner risorgerà. Penso che lo sposterò su un sito oltreoceano, gli darò una pagina dedicata al di fuori del blog e manderò una mail a tutti quelli che lo avevano, per segnalargli il nuovo banner. Ho in mente anche alcune altre cosette, come un contest di grafica per creare i nuovi Papabanner e altro.

Grazie a tutti quelli che hanno supportato il Papabanner, non abbandonatelo, risorgerà dalle sue ceneri!





Allora. Ho poi approfondito la questione Papabanner censurato con la polizia (il ritardo è dovuto alla mia difficoltà nel collegarmi). Vengono fuori due cose, una rassicurante, una inquietante. La prima è che non c’è una vera denuncia come mi era stato detto, ma solo la minaccia di una possibile azione legale, ovvero qualcuno ha contattato la polizia e gli ha detto che avrebbe potuto procedere se la cosa non rientrava. La questione inquietante è che io pensavo che a farlo fosse stato uno di quei mitomani senza nulla da fare se non venire ad insultarmi sul blog. Invece si tratta della Chiesa stessa. Esatto. Questo spiega molte cose, come ad esempio il perché la polizia non li ha mandati al diavolo per questa sciocchezza.



La polizia postale mi ha detto che non c’è una vera denuncia, ma che “esponenti della Curia” li hanno contattati manifestando il loro disappunto ed eventualmente dichiarandosi pronti a denunciarmi. Così la polizia ha avvisato il servizio di web hosting che ha prontamente bloccato tutto.



Perciò sulla mia testa pende la minaccia della denuncia della Chiesa. Il motivo? Sembra diffamatorio che il Papa scomunichi siti che parlano di temi laici e atei. Anime candide. Non era abbastanza chiara l’ironia: pensano che io tenti surretizziamente di far passare la falsa informazione che il Papa abbia DAVVERO scomunicato il mio blog. Chissà quanti gonzi ci sono là fuori che pensano: “ehi, il Papa ha scomunicato il blog di un signor Nessuno!”.



Ma visto che mi piace assumere, anche solo per amor di retorica, che nessuno sia così stupido, vediamola sotto un altro rispetto: forse che il problema non sia magari la DIFFUSIONE del banner? Ci sono più di 500 siti che l’hanno esposto e ricevo ogni settimana nuove adesioni. Sono onorato che la cosa li abbia disturbati. Perciò è facile: si contatta la polizia e gli si dice: “questa cosa non ci garba”, quelli lo dicono al web hosting: “guardate che la Chiesa potrebbe denunciare un vostro cliente” e quegli altri bloccano subito tutto, non sia mai che finiscano anche loro nelle grinfie di Bagnasco. Semplice. L’autore è un povero studente spiantato che ha fatto una ragazzata, lo si intimorisce e la smette, il banner poi ormai è scomparso.



Tutto vero. Era una ragazzata. Però queste cose mi fanno uscire dai gangheri: l’arroganza dell’intimidazione (“figurati se questo ha i soldi per pagarsi un avvocato e rischiare il processo”) e la censura della libertà di espressione.



Il poliziotto mi ha detto che non succederà nulla se le cose rimangono come adesso, ma che io sono libero di rimettere il banner, sapendo però che c’è qualcuno che potrebbe denunciarmi per questo. Questa non è proprio censura in effetti, ma un modo tutto italiano di ottenere lo stesso risultato: non è che ti impediamo di fare una cosa, tu la puoi fare, ma sappi che se lo fai dovrai vedertela con gente molto più potente di te che, magari anche a torto, può vincere in tribunale perché si può permettere dei buoni avvocati.



Sposterò i banner su un server americano, li renderò a prova di “ambiguità”, darò al banner una pagina tutta sua fuori da questo blog (se la merita) e scriverò a tutti i siti che si schierano dalla parte dei laici e a quelli che combattono per la libertà di espressione. Non che mi aspetti assistenza giuridica, non sono un martire e questo non è un grande caso. Ma mi basta il passaparola e l’indignazione di quanta più gente è possibile. Sono sicuro che se avessi il sostegno (anche solo verbale) di molte associazioni gli passerebbe la voglia di intimidirmi.



Per questo, se voleste segnalarmi nei commenti a questo post qualunque sito/associazione che difende i diritti d’espressione e la libertà di parola (o qualunque sito in generale pensate possa essere interessato a questo caso), sarò lieto di mandare anche a loro una copia della lettera che sto preparando con la mia storia.

Senza titolo 710

  QUESTA E' UNA TARGA PUBBLICITARIA DEL 1995 DEI GELATI ALGIDA !  L'AVTE MAI VISTA ?  :-)


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"Noi Siamo Chiesa" replica al nervoso intervento di Padre Federico Lombardi sulla "Humanae Vitae"

"La Chiesa riconosca i suoi errori invece di demonizzare l’associazionismo cattolico di base che si richiama al Concilio"


Comunicato Stampa



Il portavoce di “Noi Siamo ChiesaVittorio Bellavite, che ha diffuso oggi il documento del proprio movimento sul quarantennale della Humanae Vitae, ha rilasciato la seguente dichiarazione:



“Leggo ora su agenzie di stampa il nervoso commento del Direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi alla Lettera aperta al Papa pubblicata oggi sul “Corriere della Sera”, con la quale 59 associazioni cattoliche, americane ed europee (tra le quali Noi Siamo Chiesa), invitano il Papa “ad avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità ed abrogando la proibizione della contraccezione”. Padre Lombardi forza il testo della lettera e non entra nel merito dei veri problemi che la Humanae Vitae pone alla Chiesa e ai cattolici da quaranta anni. Nella Lettera aperta al papa non si dice “che la posizione della Chiesa è la causa della diffusione dell’AIDS” ma solo che essa “ha esposto milioni di persone al rischio di contrarre l’AIDS”. Sono due cose un po’ diverse. E chi può contestare che il divieto dei preservativi ha creato grandi problemi nella prevenzione dell’AIDS ? Demonizzando sbrigativamente i firmatari (“noti per le posizioni contestatrici e in antitesi al magistero della Chiesa”) Padre Federico Lombardi non fa un servizio alla Chiesa come non lo fanno quelle gerarchie ecclesiastiche che si rifiutano di dialogare con essi. Padre Lombardi dovrebbe intervenire nel merito del problema :



1) è vero o non è vero che il punto centrale della Humanae Vitae (proibizione della contraccezione) non è stato recepito dalla gran parte del popolo di Dio ? e che questa non recezione, che dura da quaranta anni, pone problemi dal punto di vista sia teologico che pastorale ?


2) è vero o non è vero che la “scelta secondo coscienza” in materia di contraccezione fu sostenuta da molti Padri al Concilio e dalla grande maggioranza dei membri della Commissione costituita ad hoc da Paolo VI ?


3) è vero o non è vero che la credibilità del magistero viene messa in discussione da questa ostinata difesa di una posizione, continuamente discussa e contestata, silenziosamente o apertamente, sia ai vertici che alla base del mondo cattolico?



Un’ultima constatazione : gli aderenti alle associazioni firmatarie, in particolare a Noi Siamo Chiesa, sono parte integrante ed attiva della Chiesa, nelle parrocchie e nelle diocesi e hanno rapporti positivi con i tanti che nella Chiesa chiedono che si ritorni al processo riformatore avviato col Concilio Vaticano II. Solo da questo punto di vista, quello di una grande fedeltà alla Chiesa ed alla sua missione evangelizzatrice, essi possono essere considerati critici dell’orientamento prevalente con l’attuale pontificato.



Siamo sicuri che, in un futuro non troppo lontano, il magistero dovrà dimenticare o superare la Humanae Vitae, l’errore più grave di Paolo VI. Quanto all’accusa, piuttosto volgare, di Padre Lombardi sul “chi vi paga? I mercanti di preservativi?” sappia il Direttore della Sala Stampa della S. Sede che tutte le associazioni di base si autofinanziano e che nessuna ha a disposizione neanche una briciola delle consistenti risorse economiche di cui può disporre il Vaticano e, in Italia, la Conferenza Episcopale (dimentica dell’evangelico “gratis accepistis, gratis date”)”.




Roma, 25 luglio 2008










(Nota della redattrice: Anche il card. Martini, fra gli altri quasi mai nominati dalla grande stampa - si pensi all'Abbé Pierre - recentemente ha manifestato
serie perplessità circa la Humanae Vitae. Pertanto le accuse di Padre Lombardi si dimostrano, una volta di più, pretestuose e prive di fondamento.)












"Noi Siamo Chiesa" replica al nervoso intervento di Padre Federico Lombardi sulla "Humanae Vitae"

"La Chiesa riconosca i suoi errori invece di demonizzare l’associazionismo cattolico di base che si richiama al Concilio"

Comunicato Stampa

Il portavoce di “Noi Siamo ChiesaVittorio Bellavite, che ha diffuso oggi il documento del proprio movimento sul quarantennale della Humanae Vitae, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Leggo ora su agenzie di stampa il nervoso commento del Direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi alla Lettera aperta al Papa pubblicata oggi sul “Corriere della Sera”, con la quale 59 associazioni cattoliche, americane ed europee (tra le quali Noi Siamo Chiesa), invitano il Papa “ad avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità ed abrogando la proibizione della contraccezione”. Padre Lombardi forza il testo della lettera e non entra nel merito dei veri problemi che la Humanae Vitae pone alla Chiesa e ai cattolici da quaranta anni. Nella Lettera aperta al papa non si dice “che la posizione della Chiesa è la causa della diffusione dell’AIDS” ma solo che essa “ha esposto milioni di persone al rischio di contrarre l’AIDS”. Sono due cose un po’ diverse. E chi può contestare che il divieto dei preservativi ha creato grandi problemi nella prevenzione dell’AIDS ? Demonizzando sbrigativamente i firmatari (“noti per le posizioni contestatrici e in antitesi al magistero della Chiesa”) Padre Federico Lombardi non fa un servizio alla Chiesa come non lo fanno quelle gerarchie ecclesiastiche che si rifiutano di dialogare con essi. Padre Lombardi dovrebbe intervenire nel merito del problema :

1) è vero o non è vero che il punto centrale della Humanae Vitae (proibizione della contraccezione) non è stato recepito dalla gran parte del popolo di Dio ? e che questa non recezione, che dura da quaranta anni, pone problemi dal punto di vista sia teologico che pastorale ?

2) è vero o non è vero che la “scelta secondo coscienza” in materia di contraccezione fu sostenuta da molti Padri al Concilio e dalla grande maggioranza dei membri della Commissione costituita ad hoc da Paolo VI ?

3) è vero o non è vero che la credibilità del magistero viene messa in discussione da questa ostinata difesa di una posizione, continuamente discussa e contestata, silenziosamente o apertamente, sia ai vertici che alla base del mondo cattolico?

Un’ultima constatazione : gli aderenti alle associazioni firmatarie, in particolare a Noi Siamo Chiesa, sono parte integrante ed attiva della Chiesa, nelle parrocchie e nelle diocesi e hanno rapporti positivi con i tanti che nella Chiesa chiedono che si ritorni al processo riformatore avviato col Concilio Vaticano II. Solo da questo punto di vista, quello di una grande fedeltà alla Chiesa ed alla sua missione evangelizzatrice, essi possono essere considerati critici dell’orientamento prevalente con l’attuale pontificato.

Siamo sicuri che, in un futuro non troppo lontano, il magistero dovrà dimenticare o superare la Humanae Vitae, l’errore più grave di Paolo VI. Quanto all’accusa, piuttosto volgare, di Padre Lombardi sul “chi vi paga? I mercanti di preservativi?” sappia il Direttore della Sala Stampa della S. Sede che tutte le associazioni di base si autofinanziano e che nessuna ha a disposizione neanche una briciola delle consistenti risorse economiche di cui può disporre il Vaticano e, in Italia, la Conferenza Episcopale (dimentica dell’evangelico “gratis accepistis, gratis date”)”.


Roma, 25 luglio 2008





(Nota della redattrice: Anche il card. Martini, fra gli altri quasi mai nominati dalla grande stampa - si pensi all'Abbé Pierre - recentemente ha manifestato
serie perplessità circa la Humanae Vitae. Pertanto le accuse di Padre Lombardi si dimostrano, una volta di più, pretestuose e prive di fondamento.)






Senza titolo 709

  VE LA RICORDATE QUESTA CARTA TELEFONICA DA LIRE 10.000 DELLA SIP ?  :-)


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25.7.08

Urla e preghiere

Con chi te la prenderai la prossima volta? Addosso a chi scaricherai la colpa dei tuoi sbagli?
Tutti i tuoi errori, tutti quelli che hai commesso, tutti quelli che non hai mai ammesso.

Continua a leggere...

Ci sono anche loro


           


Molti di voi già conoscono questa copertina, non è un capolavoro, è una semplice storia ucronica, che avrà anche un seguito. Per adesso una parte del  ricavato, è stato spedito ai bambini di Kabul. Ringrazio tutti gli amici  dei blog, e amici di Roma, che hanno partecipato, vi  dovrei elencare tutti, ma  i nomi sono molti e io sono molto  stanca, domani devo fare settecento chilometri, e il folletto Buzzichino, non  sa ancora condurre la carrozza. Devo ancora prepararmi,  domani mattina, alle quattro sveglia, e via per la bellissima Puglia. Continuerò a postare, dalla mia residenza fatata, perciò, non fate caso, alle storie strane che vi scriverò. Al rientro, continuerò a raccogliere soldi, sempre per i bambini.  Quelli che vendo in Puglia il ricavato lo donerò,  per iniziare a comprare il primo  mattone per "Madonna della Grotta" ci saranno tanti folletti Pugliesi, che mi aiuteranno, se qualcuno di voi, si trova da quelle parti, mi può scrivere in PVT, sarà ospitato, nel trullo fatato, della, Principessa orchidea cegliese, si mangia anche bene, Buzzichino ne sa qualcosa. Vi allego, le immagini dei bambini di Nasin, e l'immagine di Madonna della Grotta. Aiutatemi, la favola costa, solo dieci euro, mi potete lasciare, anche un solo euro, basta  il vostro pensiero.Grazie ci vediamo in Puglia, anzi venite a ballare la Taranta in Puglia. Franca Bassi    


                                            Bambini poveri di Kabul


afghan girl in the snow


affresco                                                     Ceglie Messapica 'Madonna della Grotta'

Senza titolo 708

 VE LO RICORDATE IL FILM LE FARO' DA PADRE ? :-)


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Senza titolo 707

  QUESTO E' UN VECCHIO ELICOTTERO GIOCATTOLO DI LATTA DEGLI ANNI 60 !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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24.7.08

Lungomare di Ostia


altri tempi                                             Immagine Ostia  lungomare cabine su palafitte 1912


Il fascino, delle immagini di un tempo. Gruppo di famiglia, persona anziana, vestita seria che controlla. Signorine alla moda, tutte con scarpe alla schiava, bambino con barchetta, un bellissimo cane che si lascia coccolare. Ormai queste belle fanciulle, sono tutte fuori stagione. La vita, anche se sorridente, passa e passa in fretta. Franca Bassi


La visione di Bagnasco

una  mia amica   e  compagna  di strada  mi manda  questa  email 

(... )
Il mio amico  Aldo Paliaga mi  ha inviato questo piccolo racconto molto, molto interessante e soprattutto attuale.Gli ho chiesto se mi permetteva di pubblicarlo sul tuo blog, e lui ha accettato .Perciò te lo mando per la pubblicazione,. (....)


Era notte fonda nei lucidi, aristocratici e silenziosi corridoi del Vaticano.
Un’ombra umana scura, impalpabile, scivola lenta e decisa verso gli appartamenti del Cardinal Bagnasco. Il Cardinale sta meditando e programmando, pensa alla curia, a Benedetto…..ai prossimi impegni della gloriosa liturgia Vaticana, alle grandi manifestazioni di fede.“Angelo, figlio mio”. Il Cardinale aprì un poco gli occhi, sorpreso e un poco allarmato dalla voce e dalla vaga presenza, inattesa e misteriosa, ma nello spessore della sua fede e proprio per certi dubbi che lo angustiavano da tempo, al di la della sua posizione ufficiale nella chiesa, comprese che qualcosa stava accadendo. L’ombra ebbe un nome.
“Figlio mio, Bagnasco”. “Tu che collabori ai più alti livelli, tu che con la Curia e Benedetto mi rappresenti e parli a mio nome, ascolta”. La voce ebbe una pausa. “Ti parlo per la mia giovane figlia Eluana e, come per lei, per altri tanti miei carissimi figli ormai perduti alla vita, che hanno solo una vita biologica che non è più vita da molto. Non ostacolare più, con la tua posizione ufficiale e con l’autorità che ti ha dato la Chiesa, che essi tornino naturalmente a me, al tutto, non pretendere che siano forzati a vivere una vita biologica misera e disgraziata solo per motivi ideologici astratti che poco hanno a che fare con Dio. Rinuncia a forzare questo stupido simbolismo di salvezza ad ogni costo di una vita ormai finita che non è più vita. Spendi invece ogni tua energia presente, evocane sempre di più, spendi ogni risorsa economica della tua, della nostra Chiesa per salvare quanti puoi dei tuoi, dei miei poveri fratelli che sono gli immigranti clandestini.
E’ per fame, per sopravvivere materialmente, per dare un pezzo di pane alle loro misere famiglie, che si allontanano dai loro paesi tra mille sofferenze e pericoli, si mettono nelle mani di trafficanti impietosi e crudeli, si affidano ad acque infide e in esse annegano a centinaia. Queste sono vite vere, piene di speranza straziata verso un futuro che è legato a un filo. Sono queste vite che, indipendentemente dalla religione professata, vanno protette e salvate, aiutate, amate. Parlane in Curia, parlane a Benedetto che, mi auguro, ti ascolterà. Questo tu lo sai: quello che farete alla grande per loro e per i più miseri, come impegno fondamentale, pronti a distrarre danaro e risorse ai fasti e alla gloria di Dio e della Chiesa, gloria di cui, e lo sai bene, non mi frega assolutamente nulla, quello che farete umilmente per loro, lo avrete fatto a me”.
Il Cardinale si girò lentamente verso l’ombra e scrutò nella notte, ma non vide che le tenui luci dell’alba che trasparivano dalle persiane chiuse. Il Cardinale era divenuto pensoso e un po’ triste. Era assurdo, anche se lo avesse voluto, era assurdo solo pensare di parlarne tanto in Curia che a Benedetto, il che poi era la stessa cosa.

(Aldo Paliaga)








Senza titolo 706


CORNUTI E MAZZIATI




 




 




 Fino ad un po’ di tempo fà pensare una legge che censiva gli zingari sarebbe stato impossibile. Contrastava con lo spirito europeo di libertà dei popoli.




Mentre l’Italia tutta, è immersa in una crisi, su tutti i fronti, di proporzioni metafisiche, gli italiani  che fanno?




Si affidano al Dott. Berlusconi che promette di far uscire dalle sabbie mobili il paese.




E lui come risponde?  Non cercando di risanare il degrado nella Scuola, la Sanità, tanto per dirne due...




Lui, anzi no, il Ministro dell’Interno, da lui nominato, un esperto tal Sig.Maroni, si inventa il nemico: gli zingari. Così questa gente pacifica, diventa il capro espiatorio di tutti i nostri mali, i responsabili del nostro degrado. E si parla di impronte, di minori nati per rubare, di zingari ladri.




Nello stesso tempo si vara la legge sull’immunità, che il potere non vuole "fastidi" nell’esercizio delle sue funzioni, lo sanno tutti. E mentre noi ci si sbraccia e ci si indigna sulle questioni di cui sopra, si vara una finanziaria che porta all’affogamento il paese.




In TV continuiamo a sognare l’America: che loro hanno un Barack per sognare.




E proprio mentre scrivo, sottotitoli in TV: “Berlusconi: chi ripagherà la mia immagine sporcata?”




Adesso ci chiederà anche il conto con la scusa della sua moralità immacolata, e con i soldi ci pagherà gli avvocati che gli hanno salvato il culo....




 





Internet, il conformismo, il Leviatano

L'emergere della cultura di gruppo è fortemente correlata al conformismo, da distinguere nella accezione negativa del termine, per considerarlo come la necessità, percepita dai singoli individui, di limitare la propria libertà, a favore di una necessaria semplificazione delle relazioni interpersonali. Infatti, condividendo regole e opinioni, il rapporto con l'Altro diventa meno imprevedibile, più semplice, e in fin dei conti possibile.
E' facile scagliarsi in modo puerile contro i nuovi standard della moda o del costume in generale, rivendicando una identità propria e di rottura nei confronti della consuetudine, e per certi versi è anche giusto e desiderabile, per arrivare ad una identità propria, ma il troppo storpia in ogni caso, e quando si costruisce la propria identità come opposizione all'Altro per il piacere del diverso ad ogni costo si arriva a una regressione della propria personalità, che paradossalmente, nel suo desiderio di differenziarsi non riesce a trovare una concretezza propria e stabile, ma rimane un mutaforma che di volta in volta cambia sembianze pur di evitare il proprio riflesso nello specchio, nell'Altro. Questo accade per il rifiuto di essere anche noi persone, semplici e profonde allo stesso tempo, come chi ci circonda. E al tempo stesso riflette una sostanziale immaturità e cecità empatica, in quanto all'anticonformista, sfugge la visione della profondità emotiva dell'Altro, la dimensione del suo desiderio e delle sue possibilità, sfugge la consapevolezza dell'infinito che si cela ai nostri occhi quando osserviamo un altra persona.
Numerosi sono stati gli esperimenti di psicologia sociale, che hanno tentato di evidenziare come, pur di conformarsi al gruppo, le persone arrivino a negare le proprie convenzioni sociali e morali, e tal volta anche le evidenze percettive. Vorrei citare due curiosi esperimenti, uno di Allen funt, l'altro di Salomon Asch.
Il primo fece una sorta di Candid Camera, in cui un ignaro soggetto sperimentale, entrava in un ascensore in cui erano presenti alcuni complici dello sperimentatore. Tutti erano rivolti verso lo specchio, e in pochi secondi anche il soggetto si mise nella loro stessa posizione, la cosa a parer mio abbastanza incredibile fu quando in blocco i complici cambiarono posizione, e dopo pochi secondi anche la povera vittima dell'esperimento si adeguò al gruppo, la stessa situazione si verificò più volte, e nonostante la palese particolarità della situazione, il soggetto di volta in volta modifica la propria posizione per conformarsi all'Altro.
Ancora più particolare era l'esperimento di Solomon Asch, in cui un soggetto era chiamato a partecipare ad un esperimento sulla percezione visiva, il compito estremamente semplice, consisteva nel confrontare una riga A, con altre tre righe e trovare quella uguale alla prima. All'interno della stanza c'erano altre persone, tutte complici dello sperimentatore, che in blocco sceglievano la stessa riga, palesemente diversa dalla A, anche in questa situazione il soggetto sperimentale, conformandosi, sceglieva la stessa riga, arrivando a negare la propria percezione a favore del gruppo.
Internet apre nuove strade per lo studio di un gruppo che pur avendo caratteristiche particolari, come ad esempio la completa assenza del piano fisico e del feedaback emotivo delle nostre azioni, si comporta in modo per certi versi molto simile ai gruppi classici, per altri sostanzialmente diversi.
L'assenza di una relazione fisica, riduce notevolmente, anche se non scompare del tutto, la tendenza a conformarsi agli standard di gruppo, sopravvivendo in esperimenti simili a quelli sopra presentati, ma svolti tramite computer collegati in rete. Il fenomeno, rimane, e si sviluppa in modo sostanzialmente diverso. Il conformismo in internet, diventa una necessità per ridurre la confusione e definire delle regole comportamentali di utilizzo della rete. Queste regole, nacquero agli inizi della rete sotto la forma della nequiette, che a partire da Miss Manners, alias Virginia Schea, si diffusero rapidamente nei primi sistemi di comunicazione di massa, newsgroup, newsletters, MUD, e forum. Ritengo che oramai, queste regole, sintetizzabili in un unico assioma "Ricordate gli esseri umani", siano oramai diffuse nella cultura di gruppo della parte maggiormente produttiva e datata della rete, che si è poi sviluppata nei Blog, che per alcune caratteristiche particolari, meritano un posto a sé nella tassonomia di Internet. Mentre, si potrebbe ipotizzare, che i nuovi sistemi di comunicazione, in testa Youtube, impedendo la formazione del gruppo, eliminino la tendenza a conformarsi, e facilitino le esplosioni di comportamenti inappropriati, ingiuriosi e fortemente improduttivi. In generale, riprendendo in conclusione la definizione espressa nella primissima parte di questo scritto, la necessità di limitare la propria libertà, a favore di una necessaria semplificazione delle relazioni interpersonali, non si può fare a meno di notare come rifletta il concetto di Leviatano proposto da Thomas Hobbes, che lo descrive come "il dio mortale al quale dobbiamo obbedire dopo il Dio immortale, è la nostra pace, è la nostra difesa".

continua...
Riccardo Preziosi


Il concetto da trattare è abbastanza lungo e complesso, voglia e tempo permettendo, vorrei approfondirlo, specialmente per gli aspetti promessi dal titolo, e per un successivo confronto fra le ricerche effettuate sul web 1, e web 2 riguardo ad alcuni temi come il conformismo appunto, l'identità di rete, lo scambio di informazioni, la percezione dell'Altro etc...
Vedremo nei prossimi giorni se riesco a scrivere qualcosa, intanto per i più interessati vorrei consigliare due libri:


La psicologia di Internet, di Wallace P.
Web psychology di Pravettoni G.

perchè critico l'eolico



 ricevo da  mio cdv  Sandro martis  questo  articolo 

"Tancas serradas a muru
fattas a s'afferra afferra
chi su chelu fit in terra
l'aiant serradu puru"

Melchiorre Murenu,1803-1854.





Ci hanno portato via il mare,


la terra, Ora il vento !


E in cambio nemmeno un


piatto di lenticchie !!!





Poi una mattina ti svegli e scopri che il paesaggio intorno a te è stato violato, stravolto come mai prima.
Ti chiedi come sia stato possibile, e scopri che tutti sono contenti perché ciò porterà minor inquinamento e miglior clima.


Scopri che non è vero.

Che si tratta di una speculazione, di una mistificazione; che altrove se ne sono già accorti; che non un chilo in meno di carbone verrà bruciato; che non di un tumore in meno ci ammaleremo; che nulla, degli enormi profitti, andrà alla popolazione. 

Scopri, e non è una novità, che la Sardegna è il paese della cuccagna per faccendieri e speculatori. Che gli amministratori son sempre pronti a prostrarsi, meglio tacere sulle ragioni, davanti a chi faccia tintinnare qualche moneta. Che mai si avvia un processo di consultazione, approfondimento, analisi critica, con le comunità.

Lorsignori decidono per noi. E decidono male.

Così per l'eolico.
 

Sotto trovate alcune considerazioni, frutto di una mia ricerca.
In allegato, un volantino da diffondere (chi possa, chi voglia, chi condivida), soprattutto tra le comunità interessate, "devastate" dai "parchi" eolici.
Su un blog (http://asinobenjamin.blogspot.com/) potrete pubblicare i vostri commenti, le vostre critiche. O, se preferite, scrivete a sandro.martis@lillinet.org.

 

                                                                                                                                                           Sandro Martis


ed eccovi l'allegato







Dicono che miglioreranno il clima



e la salute della gente, diminuiranno l’inquinamento. Non è vero!



Migliaia di torri eoliche in via di installazione in Sardegna non ridurranno nemmeno di un chilo il carbone bruciato per produrre energia. Che anzi cresce sempre più, basta leggere il Piano Energetico Ambientale Regionale, aumentando effetto serra, inquinamenti, malattie respiratorie, tumori.   



Dicono che porteranno benessere. Non per noi! Il regime di incentivi favorisce la speculazione. Si installano torri dove non soffia vento! Le paghiamo con le nostre tasse. Speculatori “continentali” arrivano, fanno tintinnare qualche moneta, si prendono le terre, il vento, col benestare dei comuni; e fanno profitti stellari, con gli incentivi, e vendendo i certificati verdi. Al Comune l’1,5% degli introiti, una miseria; per farne cosa, poi? Ai padroni dei terreni 1500 euri annui per MW installato. E noi? La nostra terra, il nostro cielo. Prima di svenderli dovevano chiederci un parere. Dirci cosa davano in cambio. L’hanno fatto?



Non ci son più le campagne, gli orti che vi hanno visto crescere! Cosa rimane ai vostri occhi? Tutto coperto da torri come palazzi di 50 piani. Lo meritavate?



Se ciò diminuisse gli inquinamenti, portasse benefici economici per la gente, se ne potrebbe discutere. Cosa porta, invece? Povertà. Danni al turismo (isola sempre più brutta), all’agricoltura e all’allevamento (perdita di territorio, di fertilità), all’ambiente (danni all’ecosistema, stragi di uccelli). Desertificazione (sotto non cresce più l’erba, le fondamenta intercettano le falde acquifere), cementificazione, inquinamento elettromagnetico (elettrodotti), acustico (rumore delle pale), psicologico: provate a vivere vicino ad una torre  eolica 







Oggi in Italia con l'eolico facciamo una frazione infinitamente piccola dell'energia necessaria per far funzionare il nostro mondo civile. Se si vuole dall'eolico un apporto energetico fondamentale per il nostro paese, di queste torri eoliche dovremmo farne non delle centinaia ma delle migliaia, e forse anche delle centinaia di migliaia.(Carlo Rubbia)





In tutto il Paese cresce la reazione contro la trasformazione del paesaggio in un campo di asparagi a causa del crescente numero dei mulini a vento. Dal punto di vista economico un ulteriore incremento non ha senso: sono stati inghiottiti miliardi di sovvenzioni, ma l’utilità per l’ambiente pare sia stata molto limitata. (Der Spiegel)






Quando si giungerà al limite dei 5000 MW installati, con 5000/6000 torri medie da 80 metri, allora si coprirà il 3,3 per cento del fabbisogno di energia elettrica e si sarà risparmiato, sia ben chiaro, solo l'1,1 per cento del consumo totale italiano di petrolio ed altri combustibili fossili. (Comitato Nazionale del Paesaggio)






Addirittura, l'incentivo rende conveniente anche un impianto eolico di scarsa ventosità, al di sotto dei 5 metri al secondo, che funziona, non 2.000 o 3.000 ore all'anno, ma anche solo 1.000 ore. Ecco perché in Italia si è verificata la corsa alla costruzione di impianti eolici, anche in siti che, in Germania, in Danimarca o in Gran Bretagna, non verrebbero nemmeno presi in considerazione per la loro scarsa produttività. Gli operatori hanno abbastanza da guadagnare anche in siti non idonei, e possono promettere compensi ai Comuni per agevolare il rilascio delle autorizzazioni all'installazione degli impianti. (Amici della Terra – Gruppo d’Intervento Giuridico)






L'irrompere dei parchi eolici, con le centinaia di torri d'acciaio alte fino a 140 metri e i relativi pesanti basamenti interrati di cemento, va invece in tutt'altra direzione, quella di un processo di rapina del territorio … Anche nel caso dei "parchi eolici" è forte il ricatto economico. La localizzazione delle torri eoliche infatti comporta, per il comune che le ospita, una quota di partecipazione agli utili economici … (Gaia, il pianeta che vive; Raitre)






scelte speculative, troppo care e soprattutto dannosissime per il territorio. È quello che sta avvenendo con l'eolico a scapito del solare, del risparmio e dell'uso più efficiente dell'energia … Dietro tutto questo vi è la fame di soldi dei piccoli comuni abbindolati dalle sovvenzioni e, ancor più, i profitti vertiginosi delle industrie produttrici degli impianti eolici (Mario Pirani, La Repubblica)









Stiamo commettendo un atroce danno ambientale per un piatto di lenticchie. I megawatt di energia eolica non raggiungono lo 0,5% del fabbisogno energetico nazionale, ma in compenso abbiamo ottenuto lo scempio di Campania, Molise, Abruzzo, Puglia e Sardegna. (Carlo Ripa di Meana)




L'utile lordo delle imprese è aumentato di otto volte in quattro anni. Ecco perché l'Italia viene descritta nei report delle banche d'affari come la nuova frontiera, l'isola del tesoro, il paese della cuccagna … La firma dei dirigenti regionali sul pezzo di carta che dà il via libera a una centrale da 30 megawatt vale quindi 5 milioni di euro. Le chiavi di questo forziere sono in mano alla politica. Che ha partorito un sistema sballato: gli impianti nascono in posti inadatti, vicino ai centri abitati o dove non ci sono cavi … Prendiamo la Sicilia … Stato e Regione continuano a regalare centinaia di milioni a imprese che ingolfano il sistema … le turbine spesso non nascono dove c'è più vento, ma dove c'è un sindaco che si fa 'convincere' con l'assunzione dei figli, c'è l'interesse di un politico che conta o peggio una famiglia di mafia alla quale non si può dire di no.  (Marco Lillo, L'Espresso)



 

 





prendiamo esempio da Paolo Ravasine mettiamo online le nostre volonta'

Comunicato dell'Associazione Luca Coscioni Abbiamo reso pubblico sui siti dell'Associazione Luca Coscioni (lucacoscioni.it) e di Radio radicale (radioradicale.it) (e ripreso immediatamente in home page su Repubblica.it e su Corriere.it) il testamento biologico in versione video di Paolo Ravasin, malato di sla e presidente della Cellula Luca Coscioni di Treviso. Attraverso la sua testimonianza in video ha espresso le sue dichiarazioni anticipate di trattamento. Per aiutare le iniziative dell'Associazione Luca Coscioni puoi fare una donazione iscrivendoti o versando un libero contributo.

ecco il testo Il testo del testamento biologico di Paolo Ravasin Io Paolo Ravasin nato a Ceggia, in provincia di Venezia il quattro aprile 1960, attualmente ospite presso la Casa Soggiorno Villa delle Magnolie a Monastier, in provincia di Treviso e sono stato adeguatamente informato, nel corso di approfonditi colloqui con il dottor Agostino Paccagnella (06.02.08) e il dottor Guido Zerbinati (06.02.08 e 13.02.08) alla presenza del dottor Camillo Barbisan Presidente del Comitato di Bioetica dell'ULSS 9, dell'evoluzione della mia malattia e della conseguente indicazione ai relativi trattamenti. In particolare per quanto riguarda la possibilità di nutrirmi ed idratarmi. La mia ferma, convinta e documentata volontà in proposito è la seguente:"nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere attraverso la mia bocca oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale sostitutive della modalità naturale. Tale rifiuto è da ritenersi efficace anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà.Inoltre, a partire dal momento in cui non fossi più in grado di nutrirmi e idratarmi attraverso la mia bocca rifiuto la somministrazione di qualsiasi terapia medica destinata a trattare la malattia di cui sono affetto e oltre altre patologie sopravvenienti intese come complicazioni. Accetto unicamente i farmaci necessari a trattare i sintomi dolorosi derivanti, in particolar modo, dalla disidratazione nella modalità di somministrazione che il mio medico - dottor. Guido Zerbinati o i suoi sostituti - riterrà appropriata.Affermo di essere stato informato e quindi sono pienamente consapevole delle conseguenze a cui mi espongo mediante tale rifiuto che tuttavia considero quale mia insuperabile manifestazione di volontà. Infine oppongo il mio rifiuto ad ogni trasferimento in strutture ospedaliere". Non essendo in grado di sottoscrivere materialmente tale documento a causa della mia infermità attribuisco al medesimo il valore di espressione della mia autentica volontà attraverso una videoregistrazione nel corso della quale ho letto la lettura di questo testo al quale ho dato oralmente il mio assenso e che viene sottoscritto dai testimoni presenti

Senza titolo 705

  QUESTA E' UNA VECCHIA PISTOLA IN LATTA CHE FA LE SCINTILLE !  VE LA RICORDATE ?  :-)


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Il ritorno















  16/3/2002 - piter mc faces

» Ritorno





...quanti piccoli granelli

di sabbia

dividono ancora

il nostro sfiorar di labbra...



...quanti chilometri di nebbia

separano

l'abbraccio dei nostri

sguardi...



...quante enormi e

insostenibili emozioni

mi consumeranno

attendendo il tuo ritorno...

se...


Senza titolo 704

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL LIBRONE DEGLI INCANTESIMI ?  :-)


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23.7.08

boicottare o non boiccotare le olimpiadi del 2008 questo è il dilemma

Inizialmente avevo proposto in questo precedente  post di boicottare per il problema tibet ( indipendentemente dal fatto che abbiano ragione i tibetani o i cinesi , non mi piace la repressione diretta o indiretta del dissenso , qualunque sia lo stato \ governo a praticarla ) in maniera intelligente , ora ho capito meglio il commento : << per quanto mi riguarda, ma è solo la mia opinabile opinione, o si fà il boicottaggio e ci si assumono gli oneri della protesta o non si fà e si accetta lo spirito olimpico della "tregua". Mi sembra egoistico giustificare la partecipazione contrapponendo la ragione degli sforzi dei "poveri atleti" ai diritti di quelli che si vorrebbero difendere. >> che mi fece il cdv   Barba 
Infatti Dopo aver letto su un giornale vecchio fra quelli che uso per pulisre la lettiera del mio gatto i divieti alle olimpiadi del 2008 alcuni comprensibili e condivisibili come per esempio : Non saranno tollerati infatti insulti nei confronti degli arbitri e degli atleti, dimostrazioni e sit-in di vario tipo. Al bando anche scommettere, ubriacarsi, denudarsi (vita dura per gli streaker) e svolgere "qualsiasi attività che ostacoli i Giochi o sia considerata illegale dalla legge cinese". Se i turisti stranieri che arriveranno a Pechino dovranno rispettare le abitudini locali anche i tifosi cinesi dovranno fare molta attenzione. Le autorità di Pechino non vogliono fare brutta figura e hanno dichiarato guerra ai vizi dei propri cittadini. Uno di questi consiste nell'abitudine dei cinesi nello sputare per terra. Per tutta la durata dei giochi tale comportamento non sarà ammesso e chi proprio non riuscirà a farne meno rischia di beccarsi una bella multa.
Ma quelli più assurdi e contro i diritti umani :





1.Potranno entrare negli impianti solo quelle dei Paesi iscritti al comitato Olimpico e Para olimpico. Che tradotto vuol dire: vietato sventolare i vessilli di Tibet e Taiwan.
2.qualunque tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale in tutte le aree Olimpiche, stadi o spazi sportivi". E guai a parlare di diritti umani. Il manuale del buon tifoso lo proibisce espressamente: "Sono vietati gli slogan a favore dei diritti umani, della tutela ambientale o che servano per raccogliere fondi".
3.Tempi duri anche per gli amanti degli animali. Solo i cani guida potranno entrare negli stadi. Niente sconti anche per i cineamatori. Qualsiasi videocamera è vietata e solo le persone autorizzate potranno effettuare riprese. Se qualcuno ha pensato di ingannare il tempo fra una gara e l'altra ascoltando un po' di musica forse è meglio che ci ripensi. Non è consentito l'ingresso a walkie talkie e radio. Qualche concessione per i fotografi che potranno immortalare le gesta degli atleti a patto che non usino il flash.
Oltre questa  e quest'altra notizia  mi  è entrato un forte dubbio e sto pensando se fare  come Atlanta 1996 (  1  e 2 ) che per protestare contro lo scippo ad Atene visto che in quell'anno si celebravano sia i 110 anni dei giochi olimpici moderni sia 100 della coca cola dove segui solo le sintesi ai tg e sui giornali . Oppure coem consigliano molti di voi , anche qui su questo blog , non guardarle per niente e che De Pierre de Coubertin avrebbe capito o sarebbe stato d'accordo .
Per risolvere questo mio dubbio aspetterò la data del 6\7 agosto , e vi saprò dire  la mia decisione  sempre  qui  su questo blog   . Voi nel frattempo cosa farete ?





LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...