1.10.08

Girando...girando


Collegno parco ex manicomioCollegno ex manicomio vialecollegnoex maniconio2

Girando...girando si scopre sempre qualcosa  di bello e interessante. Queste immagini sono del parco di Collegno (To) dove si trovava l'ex manicomio, io e il folletto Buzzichino abbiamo dormito in un bellissimo appartamento  situato nel parco 'Villa 5'. Siamo stati invitati alla mostra "Filo lungo filo", una interessante mostra presso il 'villaggio Leumann' a Collegno. Buzzichino curioso di apprendere questi antichi mestieri, entusiasto ha gironzolato per lo stend e per il museo, tentando di copiare i segreti di queste arti antichissime: la Tessitura, la filatura, la cardatura e la tinta con erbe.Dimenticavo, Buzzichino ha solo tentato di capire, ma come in tutte le cose, occorre molta pazienza e molto amore.   Franca Bassi


buzzichino prova 2


Buzzichino tenta di capire


Buzzichino fila


scuola di tessitura


Ho copiato per voi su internet un po' di storia :


DAL MONASTERO DEI CERTOSINI AL REGIO MANICOMIO



Nel 1728 fu costruito il Regio Manicomio di Torino per volere di Vittorio AmedeoII.
Nel 1851 il direttore del Regio Manicomio, il conte Lorenzo Ceppi, suggerì di costruire un nuovo edificio alle porte di Torino, se possibile nei paraggi di una cascina dove i malati più tranquilli potessero dedicarsi ai lavori agricoli, con scopi terapeutici. Fu proprio lui ad avanzare l'ipotesi del trasferimento dell'ospedale di via Giulio (Torino) a Collegno.
Il trasloco appariva agevolato dalla costruzione della prima stazione della linea ferroviaria Torino-Susa a Collegno. Certosa e dal fatto che il piccolo gruppo di monaci che ancora occupava il monastero, forse nel tentativo di scampare alla soppressione delle corporazioni religiose, offrisse i locali del monastero per sistemare provvisoriamente ottanta malati del manicomio di Torino. Poiché nella Certosa vigeva ancora un regime di clausura, inizialmente vi furono trasferiti soltanto ricoverati uomini.
L'8 settembre del 1852 il governo ordinò al Regio manicomio di stabilirsi nei locali di Collegno. La convivenza tra i Certosini e i malati del manicomio fu difficile fin dal principio, in quanto i Certosini negavano ai malati il diritto di passeggiare nel chiostro, oppure impedivano loro di andare a lavorare nei campi.
Il 29 luglio del 1853 il ministro Urbano Rattazzi informava la direzione di aver deciso di destinare la Certosa al Manicomio. Il 10 Agosto furono trasferite da Torino le ricoverate donne, che vennero sistemate nei locali dove prima alloggiavano gli uomini, spostati nei fabbricati del convento.
A seguito dell’epidemia del 1854, lo psichiatra Giovanni Stefano Bonacossa, primario dell'ospedale, dichiarò che la Certosa di Collegno era l'ideale per trasferire l'ospedale di via Giulio ma i locali dovevano essere costruiti ex novo per rispondere meglio alle necessità dei malati psichici.
Nel 1855, intanto, furono soppresse le corporazioni religiose, tutti i loro beni passarono alla Cassa Ecclesiastica, che pretendeva da parte del regio manicomio il pagamento di un canone d'affitto. Piuttosto che dover sborsare una retta così elevata, la direzione dell'ospedale decise di accelerare le trattative per l'acquisto del monastero.
Nel 1856 fu stipulato l'atto di vendita. Le ingenti spese previste per il trasferimento nella sede di Collegno non permisero mai di completare il trasloco dal manicomio Torinese. Il numero dei ricoverati a Collegno continuò a crescere a dismisura superando la sede di Torino. C'erano i fondi stanziati dallo Stato e dalle Province con il pagamento di una retta giornaliera per ogni ricoverato, ma non erano sufficienti. I direttori , in quegli anni, seguirono tutti la stessa politica, mettere in vendita gli altri stabili di proprietà dell'ente manicomiale e investire i ricavati.
L'operazione finanziaria diede i frutti sperati, tanto da potersi permettere di ampliare i locali di Collegno e di rinnovare l'arredamento. Fu l'ingegner Giovanni Battista Ferrante a studiare un progetto per la costruzione di nuovi padiglioni da affiancare ai fabbricati esistenti.
Il progetto fu attuato gradualmente nei decenni successivi.
Nel 1890 si aprì una stagione di riforme che investì le strutture manicomiali e che durò un ventennio.
Tutto ciò mentre il numero dei ricoverati continuava ad aumentare vertiginosamente, tanto da aprire il ricovero provinciale di strada Pianezza e una succursale a Grugliasco.



BookCrossing

Bookcrossing


 


Quest’oggi parliamo di Bookcrossing!





Vi è mai capitato,per strada,in un parco in stazione,di trovare un libro abbandonato su di una panchina?L’avete preso in mano,sfogliato, letto o l’avete lasciato dov’era? Probabilmente era un libro libero!Non libertino!!!Che avete capitooooo!!



Liberiamo i libri





Il Bookcrossing (letteralmente Book- libro Crossing- attraversata ,o to Cross- attraversare)nasce negli stati uniti nel 2001.Lidea base è di “liberare” dei libri in luoghi affollati affinché la comunità ne possa usufruire. L’idea è il diffondersi quindi della letteratura.Direttamente dal sito Bookcrossing - Italia:http://www.bookcrossing-italy.com/



continua..

Senza titolo 919

  L'AVETE LETTA LA FIABA IRLANDESE SEAN E LA MUCCA ?  :-)


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Il poeta e il presidente - Vendola a Cormano commenta i "Promessi Sposi"


Dopo Lella Costa è toccato a un altro illustre ospite presentare il suo percorso umano e artistico a fianco di Alessandro Manzoni: stiamo parlando di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e fra i protagonisti dell'Ottobre Manzoniano, quest'anno dedicato al tema della giustizia.

Nella suggestiva cornice del sagrato di Villa Manzoni, di fronte alla chiesa secentesca, un pubblico numeroso ha sfidato i primi freddi e riscaldato, coi suoi convinti applausi, la rievocazione di Vendola. Il quale, da poeta prima che da politico, e da politico perché poeta, ha saputo irretirlo con la pastosità viscerale della sua sofferta parola. Vendola è uomo di carne e d'istinto, di sole e immediatezza, all'apparenza così distante dalle brume intellettuali del grande lombardo. E invece a lui così sorprendentemente vicino, nel senso della civitas, del cuore della polis che è poi l'umanità intera. Occorre rispolverare - ha introdotto Giorgio Cremagnani di "Diario", cui spettava il compito di moderare l'incontro - Manzoni dalla fissità del monumento, dalla noia dell'obbligo scolastico, dalla cattiva e didascalica lettura che ha scandito, inesorabile, la nostra vita tra i banchi. Ma mentre Cremagnani puntava a cercare legami tra Manzoni e la più immediata attualità, Vendola ha saputo affrontare il discorso con un respiro più ampio; da artista, appunto, e non da uomo delle istituzioni.

I ricordi di Vendola, in fondo, sono i nostri, e certo i miei, che appartengo più o meno alla sua stessa generazione. Sono i ricordi dello sceneggiato di Sandro Bolchi, quando la tv e l'inchiostro si richiamavano reciprocamente: "I mezzi di comunicazione servivano per l'incivilimento del Paese e non erano vettori dell'attuale pornografia unificata", ha esordito Vendola rammentando, inoltre, come a casa sua la lotta alla povertà passava anche dalla lotta contro l'analfabetismo: "Mio padre mi obbligava a imparare Il Cinque Maggio a memoria. Perché povertà non significa solo 'non possedere denaro', ma non aver padronanza della parola". Concetto, quest'ultimo, già caro a don Milani, secondo cui la vera differenza tra un povero e un ricco è che il ricco conosce mille parole, il povero cento.
La lingua è stato quindi il punto di partenza della riflessione vendoliana: quella lingua che può anche raggelarsi e ammutire, quando appunto viene codificata in schemi rigidi come il Manzoni scolastico, per poi essere riagganciata e quasi conquistata, come in un corteggiamento, nella libertà della passione solitaria, nel piacere del libro riscoperto quasi fugacemente.
La lingua è un segno che codifica una società: e anche la giustizia passa dalla lingua. La giustizia inizia dal piano culturale: "Manzoni ha inventato una lingua nuova, dedicando il suo romanzo alle 'genti meccaniche' fino allora ignorate. Non si è occupato di grandi imprese, nobili e cavalieri, che certo sono presenti nel suo romanzo, ma non ne sono mai i veri protagonisti. No, i protagonisti sono due persone comuni, due persone come tante e come tutti". E anche oggi, ha proseguito Vendola, i problemi dei "tanti" sono usciti dal cono di luce dei media: oggi conta il denaro, il possesso, l'apparenza, anche nella politica in senso stretto.
Non solo: si assiste al ritorno d'una semplificazione che, a differenza della semplicità, è intrisa d'un manicheismo gretto e, poiché mitico, estremamente pernicioso. Manzoni è stato esattamente il contrario: cattolico e illuminista, senza escludere né l'uno né l'altro, ed equilibrandone le componenti. Ci sembra che Vendola abbia voluto sottolineare soprattutto l'importanza tra due diverse verità: quella della fede e quella della ragione, entrambe giuste ed entrambe esplicitatesi su piani asimmetrici, ma complementari: "Manzoni condivide i tormenti e le inquietudini d'un credente serio, con le geometrie e i limiti della ragione". Mentre oggi si torna alla distinzione insanabile tra laici e cattolici, Manzoni ha dimostrato il valore del "relativismo", inteso come ricerca, complicazione, approssimazione.
"Una parola, approssimazione, cui sono molto legato - ha confidato il presidente pugliese - perché significa guardare alla propria verità relativa, ma che si avvicina al prossimo, si 'fa' prossimo". Si potrebbe aggiungere che l'approssimazione ci spinge e ci obbliga alla ricerca, alla vicinanza, ma non all'indistinzione del pensiero unico, malattia della parola prima che del pensiero: "Politica, filosofia e cultura dovrebbero ridare dignità e giustizia alle parole. Altrimenti diventiamo schiavi del presente e il futuro altro non è che la reiterazione della Babele in cui viviamo". I "cattivi", nei Promessi Sposi, hanno sempre spazi di redenzione a portata di mano e i "buoni" incontrano inciampi e difficoltà. Non esiste alcuna separazione netta tra "amico" e "nemico". Anche per ragioni nobilissime - ha ricordato Vendola - la cultura del "nemico" porta ai lager, ai gulag e alle distruzioni. Manzoni, per Vendola, è lo scienziato delle sfumature e la lingua lo attesta. La lingua non nasce insomma per partenogenesi ma dentro la fangosità della vicenda storica: e anche la fede è un cammino illuminato dall'evidenza della ragione.
Parola e giustizia: due termini che s'intrecciano, si rincorrono, non vivono l'uno senza l'altro: e, se la giustizia attuale non ha compiuto molta strada, non è soltanto per colpa degli emuli di Azzeccagarbugli che oggi siedono in Parlamento, e coi quali il paragone pare a Vendola fin troppo scontato. "Azzeccagarbugli o, meglio, la degenerazione da lui rappresentata ci dimostra che giustizia è innanzitutto sentimento. Quando si separa la giustizia dal sentimento, quando la si degrada a mera amministrazione, il meccanismo si corrompe e salta. Non è possibile una giustizia eguale per cittadini diseguali. Ancora oggi è così, malgrado lo Stato di diritto. Se non puoi permetterti l'avvocato di grido, la giustizia per te sarà sempre e solo arbitrio". L'ingiustizia in Manzoni si palesa nella scommessa di due volgari prepotenti, di poter razziare qualunque "cosa" (donna compresa) al povero, considerato di razza inferiore e pura entità numerica. Ma don Rodrigo, il mafioso del suo tempo, trova un decisivo complice nel "buon senso comune" incarnato da don Abbondio: "L'omertà e la vigliaccheria, la cecità di fronte alle violenze: atteggiamenti morali diffusissimi in Italia. Don Rodrigo è 'invincibile' non per merito di qualche insondabile fatalità, ma per l'acquiescenza e il silenzio dei numerosi don Abbondio. Gli stessi che, oggi, rendono 'invincibili' Titò Riina con la loro reticenza e complicità istituzionale".
La strage di Castel Volturno , fatta passare dai mezzi di comunicazione come un regolamento di conti fra bande criminali, è particolarmente indicativa: dopo l'arresto dei capi, il controllo della zone è passato in mano a "sei cocainomani pazzi che hanno voluto far intendere ai nigeriani, aspiranti spacciatori, che non potevano 'alzare la testa'". Ma nell'eccidio sono morti un bianco e sei neri, nessuno dei quali nigeriano: "Si trattava di manovali, non di spacciatori. Ma la camorra ha voluto lanciare un segnale a loro attraverso il sacrificio di persone qualunque. La vita d'un nero, per loro, non conta nulla e nulla conta da che parte arrivi. Quei sette disgraziati potevano giungere da chissà dove. Era il messaggio che doveva passare, alimentato dal clima d'odio che oggi circonda gli immigrati e che i camorristi hanno saputo, come al solito, interpretare benissimo". Perché attualmente - ha puntualizzato Vendola - si può affermare ciò che un tempo era vietato: l'uccisione di Abdoul Guiebre lo dimostra alla perfezione. Oggi ci si dichiara francamente razzisti, certo per motivi sempre molto comprensibili, perché le ragioni per ammazzare l'altro, se si perde il senso della sua appartenenza umana, risultano tutte quante validissime. Il Male può diventare radicale se circondato da banalità, come ricordava Hannah Arendt riguardo al processo a Eichmann: "Non ci trovavamo di fronte a un pazzo criminale, non a un esaltato di qualsivoglia stramba ideologia, ma a una persona normale che da perfetto funzionario muoveva la macchina dello sterminio, dopo aver accettato l'idea che quelli che sgozzava non appartenevano al genere umano, ma erano oggetti, pezzi di ricambio o da buttare a seconda delle proprie esigenze". Vendola non ha tralasciato di ricordare che furono i capitalisti, e non quattro fanatici, i veri finanziatori di Hitler: "L'industria capitalistica dei Krupp - nome tornato tristemente alla ribalta di questi tempi - aveva bisogno di dentiere, di capelli per sostituire la seta, di lavoro forzato per ottenere manodopera a bassissimo costo. Hitler gliel'ha servita su un piatto d'argento".
Giustizia ingiusta è, senza dubbio, anche e soprattutto la Colonna Infame: "La peste, come l'Aids oggi, evocava qualcosa di terribile. Sembrava provenire dal diavolo. A Milano, di fronte al flagello, i poteri costituiti non sapevano come agire". La peste ha prodotto quindi una tensione all'anarchia, una perdita di controllo sociale, un cuneo contro l'autorità: "Si è pertanto cercato il capro espiatorio, l'untore, sottoposto al procedimento della prova attraverso la tortura". Di fronte alle proteste per l'inumanità della pena, si replicava che, in tempi calamitosi, non si poteva andare tanto per il sottile: "Sono le stesse parole pronunciate dagli aguzzini di Guantanamo per giustificare le violenze inferte ai prigionieri". Il capro espiatorio ha dunque una funzione sociale: ripristina l'ordine, ridona autorità al potere, riconferisce forza a chi l'ha sempre posseduta.
Da', anche, appagamento alla sete di vendetta collettiva. Renzo scambiato per untore, Renzo arrestato da un capitano di "giustizia" che pure ha compreso la sua innocenza, ma che vuol sacrificarlo sul trono della sete di rivalsa, incarna l'ambiguità e la pericolosità d'una giustizia "amministrata in nome del popolo" (massima coniata dalla Lega, già presente nei tribunali nazisti) quando questo "popolo" è trasformato in "massa" dal pensiero unico e semplificatore: "E' la stessa 'giustizia' che muove le azioni di Pilato nell'ultimo libro di Gustavo Zagrebelsky, Il Carnefice, processo a Gesù. Pilato ha paura di usare il potere di cui pure dispone, quando si accorge della folla bramosa di sangue". La giustizia, invece, deve stare "in testa al popolo" e prescinderlo: "Ma poi, chi è il popolo così spesso evocato? E' massa; perché il 'popolo' ricorre sempre nelle parole dei populisti e dei dittatori. Quando la volontà popolare non sottostà al primato della legge, si uccidono le persone e torna il dominio belluino".
Per avvalorare il suo pensiero, Vendola ha passato in rassegna episodi contemporanei dimenticati quando non ignorati dai media, come il massacro perpetrato in un Paese violentemente antisemita come la Polonia nel 1946: molti ebrei, reduci da Auschwitz, vennero uccisi perché rapidamente si era sparsa la voce che "stavano rubando i bambini". Gli stessi rom e sinti, che noi chiamiamo zingari, hanno subito una sorte molto simile: "Non essendo ebrei ma nomadi sfuggivano al controllo sociale, e lombrosianamente considerati 'geneticamente criminali'. Per questo si riteneva necessario, e comunque non colpevole, il poter sottrarre loro i figli, un delitto di cui noi oggi incolpiamo proprio loro".
Ma l'"affondo" è stato riservato alla cultura dell'individualismo: "Oggi siamo educati a essere individui, non comunità. Ciò che conta è essere proprietari, per valere noi stessi. E, se non lo siamo, ci sfoghiamo con qualcuno più povero di noi, che potrebbe 'insidiare' il nostro possesso. Vent'anni di tv consumistica hanno insegnato che esistiamo perché abbiamo bisogno di merce, e solo la merce ci dà una ragione di vita". Un processo di disumanizzazione dal quale il corpo e l'anima a un certo punto vorrebbero uscire, senza però averne più i mezzi: il valore, la parola sono andati perduti. "Ecco spiegato il successo della cocaina, un tempo privilegio delle classi agiate, oggi alla portata di tutti, e non a caso: è una droga 'individuale', che tende a 'rinchiudere' ciascuno nel proprio singolo delirio, lo fa entrare da solo nel suo illusorio castello di emozioni forti". Quelle distorsioni che in natura si chiamavano semplicemente sentimenti, e di cui adesso si anela un surrogato letale.
Ma quello che più ha affascinato Vendola, in questa sua appassionante rilettura del capolavoro manzoniano, è la ricerca, il cammino. "La parola Provvidenza associata a Dio è quella che meno condivido della poetica manzoniana, a meno di non intendere la Provvidenza come il volto dell'altro (e dell'Altro)". Quell'altro che, per il silenzio talora inspiegabile di Dio stesso, siamo costretti a ricercare sempre: ognuno è solo nella morte, ma ognuno è affratellato in questa esperienza. Il silenzio ci spinge alla relazione, al riflesso, allo specchio, al ritrovamento di occhi e parole, all'arcano dei segni, alle "tracce" disperse da raccogliere con pazienza nell'immenso affresco della storia umana.

Senza titolo 918

  QUESTA E' UNA VECCHIA TRAPPOLA PER TOPI !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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ORA

RavenSunrisecard[1]


 


Ora


che scatenata la follia


più lunga della stessa vita


in chi nega


tenace


l’evidenza…


 


Ora


che apatici guardiamo


mani che s’agitano


frenetiche


nel vuoto,


voci tonanti


a colpir solo muri,


rabbia


livore


senso d’inerzia


a culla d’un venire


più distorto…


 


Ora


che coltiviamo un mondo saturo


al di qua di oramai cucite labbra


figlie più savie del senno di poi…


 


Ora


possiamo finalmente sospirare


del nostro cielo in piena


qual dimora dell'eterno giurato


senza veli sugli occhi


e senza Bibbia


 


Ora

PASSAPAROLA ENZA PAROLE VIDEO TRAVAGLIO

PASSAPAROLA SENZA PAROLE-- VIDEO TRAVAGLIO









Il programma s'intitola "Passa Parola" è una tv stream che va in diretta tutti i lunedì. Ho deciso di passar parola restandone senza ..... Da vedere, ascoltare e diffondere





Saluti e tanti baci, coccoliamoci tr anoi per soffrir di meno.





Ciao, Rossella



Ogni dose...

Meschini corrieri  di  morte

giungan mai!
 

Ogni  dose

 follia
dell’estasi



Come  serpe s’insinua

nell’anima 

 non vorrà

lasciar  corpo 

morte
vuol prenderti.

 Venduta per  attimi

 
complici di piaceri e  illusioni



Scappa  con  forza

verso la  salvezza

della libertà tua! 

30.9.08

Senza titolo 917

  01 / 10 / 2008 / MERCOLEDI' S. TERESA DEL B. G. !  BUON ONOMASYTICO DA LUCKY !  :-)


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alitalia era meglio morire da poiccoli che vedere questo schifo da grandi

 non  ho il coraggio  della  cdv  rosdrudidurella  vedere l'archivio o   qui  se  non avete  voglia di stare  a cercare   che ha  avuto sull'alitalia e lascio  la parola  a Marco travaglio  .

tempio pausania  26\9\2008  presentazione    del suo ultimo libro 



mi scuso per la pessima qualità del video ma le cattive condizioni di luce , non essere riuscito a trovare posto nele prime file , e avendo gente molto alta davanti

Senza titolo 916

  L'AVETE LETTO IL LIBRO LA BUSSOLA D'ORO ?  :-)


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Quattro coraggiosi



Quattro coraggiosi

Mi piace ricordarli, da questa immagine presa sul calendario di "Frate Indovino" disegnata  da Baraldi, ieri  appena arrivato il calendario sulla mia scrivania , ho sfogliato e letto dei trafiletti, ecco come  attingo le idee per fare un post, un vecchio giornale, una scena di vita reale, un viaggio, ecc. Questa immagine mi ha portato indietro, ho pensato a questi quattro frati che nel lontano giugno 1909 salparono dal porto di Napoli per Manaus. I quattro frati erano P.Domenico Anderlini da Gualdo tadino, P.Ermenelgildo Ponti da Foligno, P. Agatangelo Mirti da Spoleto, Fra Martino Galletta da Ceglie Messapico, Uomini coraggiosi, che hanno lasciato la loro terra, per portare aiuto in terre lontane  affrontando grandi difficoltà, ma con  il loro amore il loro coraggio e spesso la loro vita hanno seminato in terre lontane la fede e l'amore. Franca Bassi 



Senza titolo 915

  VE LO RICORDATE IL GRUPPO MUSICALE DEI KC & THE SUNSHINE BAND ?  :-)


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29.9.08

Senza titolo 914

In pochi mesi tutti culattoni a guardare la schiena del Nanonazionale? Credete davvero che chi scende in strada sia mafioso o camorrista? Che il maestro unico sia una necessità pedagogica? Che il Cai sia la soluzione ai problemi dell'Alitalia? Cge i giudici siano di nuovo tutti comunisti? Resistere, ragionare, reagire

Personal Message Giuseppe Binetti Maniaci Ribelli Solo Rock (campagna contro la pedofilia) .. (campaign against pedophilia)







Alcuni blogger hanno deciso di promuovere una giornata contro la pedofilia, inserendo nei loro blog post dedicati a questo importantissimo problema. Io ho appreso dell'iniziativa visitando il blog di Maria Serena www.notecellulari.splinder.com. Impegnarsi per combattere la pedofilia è senza alcun dubbio un obiettivo di estremo rilievo e pertanto ho deciso di dedicare un post al problema in questione. Ho scelto, a tale proposito, di utilizzare, innanzi tutto, alcune parti della voce "pedofilia" inserita in "Wikipedia".
"Gli psicologi distinguono tre tipologie di pedofilia: latente, attiva e killer.
La prima è quella caratterizzata da una morbosa passione per i ragazzini, ma fortunatamente resta a livello di fantasie erotiche.
La pedofilia attiva, alla quale si può passare in qualunque momento dalla latente, è quella che si realizza in violenze sia psichiche che fisiche a danno dei bambini, ad esempio somministrando loro droga e/o sostanze afrodisiache che li storidscono in modo da facilitare l'abuso sessuale.
Il tipo killer è l'ultimo stadio, quello più tragico, perchè il pedofilo diventa un sadico e spietato assassino il cui massimo godimento è rappresentato dalla morte della vittima.
Tra le pratiche diffuse vi è anche quella di filmare gli abusi per serbarne memoria, per una condivisione tra pedofili o per una commercializzazione ad esempio attraverso internet che pare essere una modalità particolarmente usata negli ultimi anni. Il mercato della pedo-pornografia su internet presenta un indice di crescita elevato.
Reati di pedofilia si sono verificati in tutti i luoghi dove sono presenti bambini: famiglie, scuole d'infanzia, associazioni giovanili (negli USA i boy-scouts), centri religiosi (seminari,oratori). La diffusione dei reati di pedofilia è considerata elevatissima. Secondo il Moige (un associazione di genitori) il 30% delle donne e il 15% degli uomini hanno subìto atti illeciti da parte di pedofili.
Nel maggio 2007 tutti i media hanno diffuso ripetutamente notizie su reati svolti da membri del clero, sulla base del fatto che oltre 4000 sacerdoti sono stati accusati di abuso di minori negli USA e in Canada. Si tratta però del numero totale delle accuse raccolte in un arco di 50 anni e comprende non solo i casi di pedofilia in senso stretto ma anche i rapporti con adolescenti minori di 18 anni".
Un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più è la pedofilia on line, tramite l'utilizzo di internet cioè. L'associazione Telefono Arcobaleno ha elaborato un rapporto, relativo al 2007, nel quale sono contenute informazioni degne di attenzione.
"Riprende a crescere a ritmi elevatissimi il numero dei siti pedofili, dopo che nel 2006 si era registrata per la prima volta una lieve diminuzione della pedofilia on line. Rimane elevatissimo il numero di frequentatori di siti pedofili (in prevalenza, nell'ordine, statunitensi, tedeschi, russi, giapponesi, francesi, italiani, olandesi, svizzeri). Il pedo business affina e muta continuamente metodi e tecnologie di azione e dissimulazione infiltrando ovunque e sistematicamente la promozione di siti pedofili a pagamento, giungendo ben al di fuori della comunità pedofila. Varia costantemente la distribuzione/concentrazione geografica dei siti segnalati; diversità che riflette unicamente la 'convenienza' del pedo business di localizzare le proprie attività nei Paesi ritenuti di volta in volta più agevoli.
Alcuni dati sono estremamente significativi:
- 30.000 bambini sono stati sfruttati nel mondo per la produzione di pedopornografia e hanno subìto violenze
- Meno del 2% dei bambini sfruttati è stato identificato. Oltre 29.000 bambini hanno subìto violenze sessuali e non hanno ancora ricevuto cure e forse sono ancora oggetto di abusi
- Ogni giorno 7 nuovi bambini vengono sruttati nel mondo per la produzione di pedopornografia e subiscono violenze
- L'accesso a un sito pedofilo a pagamento costa mediamente 80 dollari
- Un sito pedofilo a pagamento genera ogni giorno oltre 400 nuovi clienti
- Un sito pedo pay frutta mediamente oltre 34.000 dollari al giorno
- I siti pedofili a pagamento sono circa 400
- Il giro d'affari giornaliero del pedobusiness si aggira intorno ai 13 milioni di dollari
- Ogni anno il giro d'affari del pedobusiness si aggira intorno ai 5 miliardi di dollari
Telefono Arcobaleno formula nel rapporto alcune denunce:
- non esiste ancora una reale cooperazione internazionale per contrastare efficacemente la pedopornografia
- i governi stanziano risorse troppo esigue per contrastare organizzazioni criminali ricche e potenti
- non esiste un'informazione corretta e completa intorno a un fenomeno molto complesso e connotato da caratteristiche altamente tecnicistiche
- non esistono, tranne alcune eccezioni nel Nord Europa, strutture adeguate ed efficienti per la presa in carico e il trattamento delle vittime della violenza e dello sfruttamento sessuale
- l'Italia ha assunto un atteggiamento di tipo 'emotivo' e conseguentemente ha adottato decisioni affrettate e poco efficaci, e talora poco opportune in punta di diritto e suscettibili di censura in relazione al rispetto dei pricnipi fondamentali della Carta costituzionale
- l'Italia ha investito su una sola forza di polizia (Polizia postale) riducendo ulteriormente le già scarse risorse per la pedofilia on line
- la Guardia di Finanza dovrebbe essere incoraggiata ad adoperarsi per intercettare i flussi finanziari del pedobusiness
- in Italia lo spostamento dell'attenzione verso la ricerca della punizione dei colpevoli ha fatto dimenticare che a tale importante azione deve essere associato un lavoro di identificazione, presa in carico, cura, trattamento e reinserimento delle vittime
- la mancanza di certezza della pena e lentezza dei processi hanno ulteriormente scoraggiato le vittime delle violenze sessuali le quali solo in minima parte denunciano il grave reato che hanno subìto
- i clienti del turpe mercato della pedofilia, quando scoperti, se la cavano con il pagamento di una semplice multa e questo è anche causa del grave e stridente divario attualmente esistente in Italia tra pena minacciata e pena eseguita
- un processo per violenza sessuale dura in media 4 anni, in primo grado, e 10 anni per i tre gradi di giudizio".

Mi rendo conto che molti altri aspetti del fenomeno della pedofilia dovrebbero essere analizzati. E' però ovvio che con un solo post non è possibile esaminare il fenomeno in modo più approfondito. Spero di avere comunque almeno fornito alcuni spunti di riflessione che mi auguro che siano approfonditi nei commenti al post.


by Paolo Borello

Against pedophilia




Some bloggers have decided to take a day against pedophilia, including in their blog posts dedicated to this important issue. I learned of visiting the blog Maria Serena www.notecellulari.splinder.com. Efforts to combat pedophilia is without any doubt an objective of extreme importance and therefore I decided to dedicate a post to your issue. I chose, in this regard, to use, first of all, some parts for "pedophilia" included in "Wikipedia".
"Psychologists are three types of pedophilia: latent and active killer.
The first is characterized by a morbid passion for kids, but fortunately remains at the level of erotic fantasies.
The active pedophilia, which you can switch at any time by latent, is that violence occurs in both psychological and physical harm to children, such as feeding them drugs and / or aphrodisiac storidscono them in order to facilitate ' sexual abuse.
The type killer is the last stage, the more tragic because the pedophile becomes a sadistic and ruthless murderess whose maximum enjoyment is the death of the victim.
Among the widespread practice was also to shoot abuse for Serbia memory, for a share of pedophiles or a marketing such as through the Internet that seems to be a way particularly used in recent years. The market for child pornography on the Internet presents an index of high growth.
Pedophile crimes have occurred in all places where children are present: families, schools for children, youth (in the U.S., the boy-scouts), religious centers (seminars, speakers). The spread of criminal acts of pedophilia is considered high. According to the Moige (an association of parents) 30% of women and 15% of men have suffered unlawful acts from pedophiles.
In May 2007 all media have repeatedly broadcast news about crimes carried out by members of the clergy, on the basis that 4,000 priests were accused of abuse of minors in the U.S. and Canada. It is however the total number of complaints received in a period of 50 years and covers not only cases of pedophilia in the strict sense but also the relations with teenagers under 18 years. "
A phenomenon that is spreading ever more pedophilia on line, through the use of the Internet that is. Telefono Arcobaleno The association has prepared a report for 2007, which contains information worthy of attention.
"It takes a very high pace to grow the number of sites pedophiles, after that 2006 had registered for the first time a slight decline in online pedophilia. Remains very high number of visitors to pedophile sites (mostly up in U.S. , Germans, Russians, Japanese, French, Italian, Dutch, Swiss). Pedo The business is changing continuously refined and improved methods and technologies of action and concealing infiltrate everywhere and systematically promote pedophiles pay sites, reaching well outside the community pedophile . Varia constantly distribution / geographical concentration of sites reported; diversity that reflects only the 'convenience' of pedo business to locate their operations in countries considered from time to time easier.
Some data is extremely significant:
- 30,000 children have been exploited in the world for the production of child pornography and have suffered violence
- Less than 2% of exploited children has been identified. Over 29,000 children have suffered sexual violence and have not yet received treatment and perhaps are still abused
- Every day 7 new children are sruttati worldwide for the production of child pornography and suffer violence
- Access to a pedophile site fee average 80 U.S. dollars
- A pedophile site generates a payment every day over 400 new customers
- A site pedo fruit on average pay more than 34,000 dollars a day
- The sites are pedophiles pay about 400
- The daily turnover of pedobusiness is around 13 million dollars
- Every year the turnover of pedobusiness is around 5 billion dollars
Telefono Arcobaleno formula in the report some complaints:
- There is still a real international cooperation to effectively combat child pornography
- Governments allocate resources too small to combat criminal organizations rich and powerful
- There is accurate and complete around a very complex phenomenon by connotations and characteristics highly technical `
- Does not exist, with certain exceptions in North Europe adequate and efficient facilities for the care and treatment of victims of violence and sexual exploitation
- Italy has taken a kind of 'emotional' and has consequently decided hasty and not very effective, and sometimes not very appropriate tip of law and liable to censorship in relation to compliance with the Charter of Fundamental pricnipi constitutional
- Italy has invested in a single police force (Police Post) by further reducing the already scarce resources for pedophilia online
- The Guardia di Finanza should be encouraged to work to intercept the flow of financial pedobusiness
- In Italy the shift towards the search for punishing the culprits has forgotten that this important action must be combined work of identification, taking charge, care, treatment and rehabilitation of victims
- The lack of certainty of punishment and slow processes have further discouraged victims of sexual violence which only minimally denounce the serious crime that have suffered
- Customers unseemly market pedophilia, when discovered, if derive with the payment of a simple fine and this is also due to the serious and striking gap currently existing between Italy and threatened punishment penalty enforced
- A process for sexual violence takes on average 4 years in first grade, and 10 years for three sets of proceedings. "

I realize that many other aspects of the phenomenon of pedophilia should be analyzed. E 'But obviously that only one post is not possible to examine the phenomenon in greater detail. I hope to have at least provided some food for thought which I hope are detailed in comments to the post.



by Paolo Borello

La svolta aziendalista della Conferenza Episcopale


Cala l`otto per mille alla Chiesa cattolica, e la CEI corre ai ripari. Per prima cosa, incremento di investimenti nella campagna pubblicitaria, affidata alla multinazionale Saatchi & Saatchi. Poi una lettera dei vescovi ai parroci: seguite l`esempio degli Apostoli, chiedete soldi ai fedeli... Infine, un sistema a cottimo che premia le parrocchie più produttive. Ed intanto, contrariamente a quanto detto negli spot, solo il 20% del gettito va ai poveri. La maggior parte va alle `esigenze del culto` ed allo stipendio del clero. Un incredibile documento pubblicato dall`agenzia Adista

Autore: Luca Kocci

Senza titolo 913

  30 / 09 / 2008 / MARTEDI' S.GIROLAMO DOTTORE !  TANTI AUGURI DA LUCKY !  :-)


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Giuseppe Binetti Maniaci Ribelli Solo Rock (campagna contro la pedofilia)

no alla pedofilia

Senza titolo 912

Anche uno sguardo mi disturba..
non posso sorridere, non ne ho voglia..
una tensione mi divora
fuggono veloci pensieri
come nuvole sul nel cielo.
Anche quando provo a pensare,
trovo
solo la rabbia a girovagarmi in testa
cerco ovunque rifugio
e nella poesia forse c'è,
ma
solo in parte perchè,
con le parole
posso solo "scrivere" ciò che provo
non ciò che sono 
ho un forte mal d testa
una continua lotta fra neuroni
via di testa
momenti incontrollati
ad occhi chiusi, ho paura di riaprirli
e guardare in faccia la realtà.
qual è il colore del futuro?
troppi pensieri
la mia essenza...
la mia vita
la mia anima
la mia gabbia
il pensiero della vita...
nessun senso della vita
solo un senso unico
ancora tutto da scoprire

Michelangelo Merisi


Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (nome tratto dal paese lombardo che gli ha dato i natali), nasce il 29 settembre del 1571 da un architetto a servizio del marchese di Caravaggio, Francesco Sforza. Il pittore apparteneva ad una famiglia stimata e abbastanza agiata. La sua vocazione deve essersi manifestata molto presto, poiché già nel 1584 entra come allievo nella bottega del pittore bergamasco Simone Peterzano, allievo di Tiziano.(scritto preso da internet).


Cosa posso scrivere di lui, sappiamo tutto. Oggi che ricorre la  sua nascita, spostiamoci nel 1571 sentiamo le grida della madre, il dolore di una donna partoriente, la sofferenza  per darlo alla luce, il primo vagito del piccolo Michelangelo, possiamo immaginare la felicità che in quel giorno aleggiava in casa Merisi. Tante  parole non servono per descrivere la sua bravura, il Caravaggio, resterà nella storia dell'arte un grandissino, noi  dobbiamo solo fermarci  ammirare le sue opere,  entrare dentro il dipinto, perchè il suoi dipinti sono vivi. Franca Bassi 


Senza titolo 911

  VI PIACEVA IL CARTONE ANIMATO IL SIGNOR ROSSI ?  :-)


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4 ottobre a Roma Stop al razzismo

Il Comitato promotore a Milano della manifestazione nazionale antirazzista del 4 ottobre aderisce e partecipa alla manifestazione di sabato 20 settembre a Milano.





Il brutale assassinio di Abdoul Salam Guibre è l'ennesimo episodio di barbarie, tragica conseguenza del razzismo e della violenza che si diffonde in questo Paese e non solo.


Si sta cercando di minimizzare la vicenda e di negarne la matrice razzista, di tacere sulla crescita di un clima di razzismo e paura fatto di provvedimenti xenofobi dei governi e dalle forze repressive, ma che trovano alimento nelle forze politiche e complicità fra la gente comune.


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Di razzismo si muore per le strade come nei mari.


Reagire è possibile. All'indomani dell'assassino di Abba, a Milano si è svolto un presidio di fronte alla stazione Centrale, promosso anche dal Comitato 4 ottobre, e che ha visto una folta partecipazione di associazioni, singoli e amici di Abba. È da questa significativa reazione che vogliamo partire per riaffermare con convinzione l'importanza che riveste la MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA DEL 4 OTTOBRE A ROMA.


Siamo tutti esseri umani, costruiamo insieme una logica di accoglienza e solidarietà.





Con questo spirito aderiamo alla manifestazione cittadina di sabato 20 settembre che ci auguriamo possa rappresentare una possibilità di costruzione di un percorso comune verso e oltre il 4 ottobre. Per Abba e per tutte le vittime del razzismo, per unirci in un quotidiano e fondamentale impegno di schieramento antirazzista.





STOP AL RAZZISMO


Partecipiamo alla manifestazione del 20 settembre a Milano.


Ore 14.30 Porta Venezia (davanti al planetario)





TUTTI A ROMA IL 4 OTTOBRE

Senza titolo 910

  VE LO RICORDATE IL FUMETTO CATHERINE ?  :-)


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LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...