12.12.11

countdown per le abbuffate natalizie i vegani e vegetariani[ come sopravvivere .... VII puntata seconda parte 2 ]

Ebbene si  , qualcuno\a   per queste festività  avrà  a tavola   coloro  che  non sono   " carnivori " estremi o moderati ( a questa ultima  appartiene  il sottoscritto ) di cui  ho parlato nella prima parte e   hanno   fatto per  moda  o  per  scelta io non li  giudico  perché



 una scelta  di vita  più  compatibile  per  l'ambiente e la natura è il caso di vegetariani      , ed   e  dei vegani  .  ( vedere manifesto sotto ) : Prima  di chiamarli  infedeli o  di  giudicarli apriori  solo perché hanno scelto  di  non mangiare  gli animali ( vegetariani )  e i loro  prodotti ( vegani ) leggetevi oltre il manifesto sotto  anch  gli Url  soo dopo  potete  schierarvi  a favore o  contro  

In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti Animali che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre, vogliamo proporre questa riflessione sulle sofferenze e uccisioni degli animali, che in occasione del Natale sono ancora peggiori.



Per festeggiare un Natale "buono"... non uccidere animali!
Per Natale è tradizione imbandire pranzi e cene con ogni "bendiddio", ma... molti di questi "cibi" in realtà non sono affatto un "bene", né sono un "cibo".Sono pezzi di animali, uccisi brutalmente, a cui è stato fatto del male sia nell'allevarli nelle prigioni degli allevamenti intensivi, sia nel trasportarli in lunghi viaggi da incubo, sia nell'ammazzarli nei macelli, dove vengono sgozzati, fatti dissanguare, tagliati a pezzi.Animali, esattamente come i cani e i gatti che abbiamo nelle nostre case: il pensiero di uccidere e portare in tavola loro, per Natale, ci farebbe - giustamente - inorridire.Eppure, gli animali "d'allevamento" sono uguali a tutti gli altri: possono amare, soffrire, provare paura, dolore, gioia, amicizia. Proprio come gli animali domestici che conosciamo meglio.E' irrazionale pensare che siano diversi, gli animali sono tutti uguali. Ma questi animali vengono invece uccisi a migliaia ogni giorno, e sotto Natale questa strage diventa ancora più atroce, animali di ogni specie, per la maggior parte cuccioli, vengono ammazzati per finire sulla nostra "tavola della festa".

Non abbiamo bisogno di uccidere.

Non abbiamo bisogno di far soffrire esseri senzienti, né nella vita di ogni giorno, né tantomeno per festeggiare il Natale. Per favore, pensaci...

Non festeggiare il Natale uccidendo animali.

Usando ingredienti vegetali, anziché animali fatti a pezzi, il tuo pranzo di Natale sarà più buono, in tutti i sensi.
Scopri qui sotto il menu di Natale "senza crudeltà"!E per il futuro, puoi imparare passo-passo a nutrirti senza uccidere animali dal sito: www.vegfacile.infoSalverai animali, avrai un minore impatto ambientale, avrai una salute migliore, risparmierai sui conti della spesa...

Menu di Natale senza crudeltà



Antipasti:
Insalata russa
Strudel di carciofi

Primo:
Lasagne al radicchio

Secondo:
Involtini di frutta secca

Contorni:
Millefoglie di patate e funghi
Insalata di fagiolini e anacardi

Dolci:
Torta cioccolato e arancia
Biscotti alle arachidi
Vai alla pagina delle ricette di Natale, spiegate in modo dettagliato per preparare questo buonissimo menu!



Per  evitare  di fare   articolo  banale , fatto l'anno  scorso ( ma che  ritrovrete  sotto  per i motivi  che  ho  già spigato qui  ) ho  chiesto ad  una mia  amica vegana di facebook :
 << Come fai , a natale a resiste alle provocazioni " carnivore " d'amici e/o parenti . Se devi cucinare tu x te o trovate un menu condiviso ? 

****** Guarda,non faccio mai problemi a nessuno,per quanto riguarda la carne perchè ognuno è libero di mangiare ciò che vuole,senza indicare col dito nessuno,sai nn è poi così difficile ormai è talmente naturale che quando metto a tavola i miei manicaretti ,che si confondono con gli altri, cosiddetti normali se li divorano e tante volte non si accorgono delle differenze sai che facce,quando le dico come sono fatti....e sono più che buoni e sai quanti mi chiedono le ricette,secondo me parte tutto dall'informazione che si ha dei prodotti che si usano...quì a casa ad esempio ognuno mangia ciò che vuole senza spendere di più o meno.io ad esempio bevo latte di soia con agave,cavolo sembra un dolce,ades me lo bevono tutto mie figlie.... >> 
Concludo   con il post  dell'anno scorso 



Nel post   natalizio d'oggi  è dedicato da  un vegetariano   a chi ha fatto tale scelta  e che  soprattutto nelle festività ( natalizie  in questo caso )  si  sente    discrimnaino  o in imbarazzo  ( come  testimonia questo post  sul  forum de sitoveganhome ) da   carnivori o vegetariani  non vegani  .
 Ecco qui alcune ricette   non solo  per i vegani  , ma   chi ha il coraggio di affrontare i tabù  familiari  e sociali  che ci voglio per  forza  far mangiare  carne   tratte  da http://www.veganitalia.com/natale/natale_menu.htm troverete molti punti di contatto fra i vengani e i vegetariani. Nonostante la radicalità della prima scelta di vita e la moderazione della seconda

 IL Natale senza crudeltà è all’insegna dei colori del sole. Le preparazioni scelte per comporre il menu vegan delle feste 2006 si snodano lungo tonalità che vanno dall’arancione delle carote, al rosso scuro dei pomodori secchi e passando poi al giallo forte della zucca e delle lenticchie indiane, per trasformarsi poi nel bordeaux delle cipolle e del radicchio trevisano. L'intenso sapore del seitan si accompagna all'agrodolce del contrasto cromatico tra arancio e barbabietola, facendo strada alla dolcezza conclusiva di banane e ananas, mele e pere tuffati nello splendido abbraccio della fonduta al cioccolato. Tutte le ricette sono per 4 persone.

                      bruschettine alla crema di carote speziata500 gr di carote
2 spicchi di aglio
olio d'oliva extravergine qb
aceto di mele
2 cucchiaini di cumino pestato
1 cucchiaino di harissa
1 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero
sale

Lessare o cuocere le carote al vapore.
In una terrina, schiacciarle con la forchetta, incorporando a poco a poco l'aglio triturato (o il succo ricavato con l'apposito strumento), le spezie, l'olio e l'aceto, girando e mescolando il composto fino ad ottenere una crema omogenea. Servire su crostini di pane integrale.

 
                       hummus del sole

2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di tahina
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 pizzico di peperoncino e/o paprica
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
80 g di pomodori secchi rinvenuti in acqua bollente
sale
Mettere nel frullatore i ceci, la tahina, il succo di limone, gli spicchi d'aglio pestati, se necessario dell'acqua, e il sale; frullare a bassa velocità per 30 secondi fino ad ottenere un composto omogeneo abbastanza denso.Aggiungere i pomodori tagliati a striscioline e fare ancora un giro di frullatore
Disporre in una ciotola comune e decorare con il prezzemolo tritato, un pizzico di peperoncino e/o paprica e un filo di olio d'oliva. Servire con pane tostato.
                        lasagne alla zucca 

500 gr di lasagne vegan
1kg zucca,
una cipolla tritata,
olio extravergine
vino bianco dolce,
250 gr di besciamella vegan
noce moscata, sale, pepe

Lessare la zucca in acqua salata dopo averla privata della buccia, dei semi e dei filamenti interni.
Scottare le lasagne e lasciatele asciugare su un canovaccio. Nel frattempo soffriggere la cipolla in olio con un bicchiere di vino bianco.
Sbucciare la zucca, renderla cremosa stemperandola con una forchetta, unirla alla cipolla e farla insaporire per qualche minuto.Mescolare zucca e besciamella in una zuppiera capiente.Procedere nella preparazione degli stati alternando pasta e composto di zucca .Terminare con un leggero strato di composto. Gratinare in forno a 200° per circa 30 minuti.Prima di servire spruzzare di gomasio.

                                                     Lasagne vegan (prima ricetta)

o 250 gr di farina
o 2 cucchiai di olio e.v. di oliva
o 1 cucchiaio di amido di mais o di arrow root
Mescolare gli ingredienti aggiungendo acqua fresca per ottenere un impasto soffice ma assolutamente non appiccicoso. Impastare a lungo. Tirare con un mattarello inché diventa molto sottile spargendo un po' di farina se è necessario. Tagliare la pasta formando dei rettangoli di 13 x 18cm. Cospargere con un po' di farina e mettere da parte senza sovrapporre le lasagne. Cuocere tre o quattro alla volta in acqua salata con un po’ d’olio.

                          Lasagne vegan (seconda ricetta)

o 180 gr di semola di grano duro
o 80 gr di farina di ceci
o curcuma (un pizzico)


Mescolare gli ingredienti, aggiungere acqua e anche un po' d'olio per rendere l’impasto più elastico. Impastare il tutto con acqua fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Prima di passare a stendere la sfoglia, lasciare l’impasto a riposare in frigo per una mezz’ora. Poi procedere come sopra (si può anche usare l’apposita macchinetta a rulli).

                                            Besciamella vegan

4 cucchiai di olio di semi di girasole
50 g di farina di riso
25 cl di brodo vegetale
noce moscata
pepe bianco (facoltativo)
sale

In un pentolino alto e stretto far scaldare l’olio.Fuori dal fuoco unire la farina e mescolare con energia per far sì che i due elementi si amalgamino bene.Rimettere sul fornello protetto da uno spargifiamma e, un mestolo alla volta, aggiungendo il brodo caldo mescolando senza interruzione.Far addensare la salsa fino alla giusta consistenza.Aggiustare di sale.Aggiungere la noce moscata e volendo pepe bianco macinato.
                  crema di lenticchie arancioni all'indiana 

250 gr di lenticchie arancioni
1 cipolla
4 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di semi di cumino
1/2 litro d'acqua
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino

Lavare le lenticchie e scolarle. Sbucciare e tritare aglio (eccetto uno spicchio) e cipolla, poi farli soffriggere in un po' d'olio. Aggiungere la curcuma, mescolare e insaporire per qualche istante.
Unire le lenticchie, insaporire con sale e peperoncino; bagnare con l'acqua, incoperchiare e cuocere fino a quando le lenticchie si saranno ridotte in poltiglia.
Preparare il condimento detto "tarka": scaldare l'olio, affettare lo spicchio d'aglio rimasto, farlo soffriggere insieme ai semi di cumino; condire le lenticchie appena l'aglio si sarà imbrunito.Servire accompagnando con del riso basmati (anche integrale).


                                        seitan della Regina di Cipro
500 gr di seitan al naturale
2 grosse cipolle rosse
aceto balsamico q.b.
sale (assaggiare prima)
olio extra vergine di oliva

Tagliare le cipolle a metà e poi a fettine sottilissime. In una padella larga versare un paio di cucchiai d’olio, poi le cipolle. Farle imbiondire un po’ e quindi spruzzarre almeno un cucchiaio d’aceto balsamico, lasciarloevaporare, e quindi versarvi il seitan. Far cuocere lentamente, aggiungendo un po’ d’acqua ogni tanto. Quando il seitan sarà un po’ gonfiato e le cipolle saranno tenere, spegnere il fuoco e lasciare insaporire per una decina di minuti almeno. Riscaldare e servire.
                                 radicchio trevisano alla griglia

600 gr di radicchio rosso di treviso
4 cucchiai olio extravergine d'oliva
1 limone
sale
pepe
Togliere al radicchio le foglie esterne, lasciare circa tre centimetri di gambo. Tagliare ogni cespo in 2 o 4 quattro spicchi.
Lavare gli spicchi e condirli con poco olio.
Cuocerli su una griglia rovente, da tutte le parti per circa 5 minuti.
Disporre il radicchio su un piatto di portata e condirlo con sale, pepe e il succo del limone.

                        barbabietole e arance in insalata
350 gr di barbabietola cotta
2 arance sbucciate e tagliate a fette
20 gr di noci
2 cucchiai di succo d’arance
1/2 cucchiaino di succo di limone
sale e pepe
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Asciugare le barbabietole e affettarle.
Sistemare barbabietole e arance sovrapponendo a raggiera le fette su un piatto di portata o sui piattini Tostare le noci in forno preriscaldato a 175° per circa dieci minuti.Tritarle finemente e spargerle sopra barbietole e arance.Inn un frullatore, mescolare il succo di arancia, quello di limone e un po' di sale e aggiungerevi l’olio mescolando continuamente.
Versare il condimento sull’insalata.
Cospargere di pepe e servire immediatamente. 


                        fonduta al cioccolato con frutti rossi e gialli 

cacao amaro q.b.
mezzo bicchiere (o meno) latte di soia
zucchero moscovado q.b.
aroma di vaniglia o arancio
tofu cremoso (opzionale)
mele, pere, ananas sbucciati e tagliati a piccoli pezzi
banane a rondelle di un paio di centimetri
fragole intere o (se grandi) divise a metà
Una volta stemperato bene il cacao, far riscaldare bene la crema a bagnomaria, sempre mescolando, e poi passarla nel recipiente per fonduta da portare in tavola.
Accendere il fornelletto o la candelina e immergere la frutta, già sbucciata e tagliata, con le apposite forchettine.
Le quantità da utilizzare variano a seconda delle dimensioni del recipiente per fonduta. Calcolare che bisogna ottenere una crema di cacao, latte di soia e zucchero, aromatizzata a piacere, molto densa. A piacere, per renderla più cremosa e ricca è possibile aggiungere del tofu cremoso frullato.



Prevvedo che riceverò email  d'intolleranti  carnivori ,  ma mi trattengo dal fanculizzarli , perchè  nonn sempre si può   fare , perchè avolte     prevale in me  un  po' di buonismo ( sarà anche l'atmosfera  caramellosa  , un po' sdolcinata ,  a limite   dello stucchevole   natalizia   )  oltre  pena  e  pietà visto che la maggior  parte     d'esse (  almeno dalla ,mia esperienza  che ho avuto ) saranno dettate   da pregiudizi e disinformazione  dei media ufficiali che  oltre  a disinformare   ridicolizzano  senza  conoscere  chi  non s'adegua   alle loro imposizioni . A loro  consiglio  ( anche se  alcuni mi diranno   che sto dando le perle ai porci , ma  mi sento seme  e  credo  che  in qualcuno\a  attecchirà   prima  o poi   )  oltre  i siti con ricette  ,metto in elenco  altri siti con le motivazioni  di chi ha  fatto a scelta coraggiossima dei Vegani

 Scelta  vegan e  vegetariana

  ricette



Un libro che  spiega :  perché una dieta vegetariana può giovare alla salute,quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo,come  attuare il passaggio alla dieta vegetariana nei bambini,  benefici e svantaggi derivanti dall'eliminazione della carne dalla dieta , Un utile glossario e un ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose completano il volume.ed  eventualmente  inventarne  e  farne  altre  fra cui quelli del post  d'oggi                                           







I vegetariani, però, non sono tutti uguali: alcuni mangiano latte e uova, altri escludono qualsiasi prodotto di origine animale (vegani), altri ancora si nutrono esclusivamente di vegetali crudi e frutta (crudisti e fruttariani).
Vegetariani non ci si può improvvisare. Benché un’alimentazione senza carne e derivati possa essere considerata completa sotto tutti i punti di vista – oltre che eticamente corretta – è necessario bilanciare adeguatamente i diversi alimenti affinché il nostro organismo possa trarne beneficio e non subire carenze di alcuni importanti elementi.Questo testo offre un’ottima introduzione all’argomento fornendo risposte chiare ai più comuni interrogativi: perché optare per una dieta vegetariana; perché una dieta vegetariana giova alla salute; quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo; come crescere dei figli vegetariani e quali sono tutti i benefici derivanti dall’eliminazione della carne dalla dieta.Un ricco ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose, importanti documenti nutrizionali e un glossario in appendice completano il volume.



 Ad ogni pagina tante risposte anche per quanti già conoscono, utilizzano e amano il cibo crudo (Raw Food), e cercano le ricette più indicate per un’alimentazione sana ed equilibrata e le soluzioni migliori per quando si mangia in compagnia.
La prefazione è firmata da Cherie Soria, grande esperta internazionale di Raw Food, che ha donato agli autori alcune tra le sue ricette più interessanti.
E ancora tante informazioni sul crudismo, quando e come nasce, le scelte alimentari e le motivazioni che ha alla base; le combinazioni alimentari e la disintossicazione. All'interno anche diverse tecniche per conservare il cibo, come ad esempio l’essiccazione, insieme alla presentazione della pratica del digiuno e dei suoi benefici sulla salute; come pianificare una dieta, gli accorgimenti per mangiare fuori casa e numerose ricette per colazioni, salse e condimenti, snacks, insalate, pane e crackers, piatti principali, ricette dal mondo e dolci.
GLI AUTORI
Stefano Momentè, quarantacinque anni, è vegetariano dal 1985, tendente al crudismo. Giornalista e comunicatore, è esperto di cucina e lifestyle vegetariano. Ha fondato e presiede Veganitalia (http://www.veganitalia.com), associazione per l'informazione sul veganismo in Italia. È ideatore e promotore del circuito Ristoranti Verdi. Tiene conferenze, corsi, seminari sul vegetarismo. Ha pubblicato: per Pan (Gruppo Editoriale Armenia), nel 2001, Vegetariani, una vita senza carne; per Macro Edizioni, nel 2002, Il Vegan in Cucina, oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini; per Next Italia, nel 2005, Seitan, preparazione e ricette
Sara Cargnello, trentatrè anni, si è laureata in Scienze Ambientali all'Università Cà Foscari di Venezia.Salutista da sempre, è vegetariana da 16 anni e crudista da 4. Si è appassionata di nutrizione all'età di 12 anni, successivamente ha collaborato all'apertura di un ristorante biologico, ha lavorato nel settore erboristico, è stata guida naturalistica ed attualmente si occupa di Educazione Ambientale. È tornata sui libri per studiare nutrizione presso una scuola di naturopatia, gestisce il primo sito internet italiano interamente dedicato al crudismo , e si diletta nella creazione di elaborate ricette senza l'utilizzo dei fornelli
 IL suo nome evoca gusti e paesi lontani, tanto che la sua origine si perde tra i monaci buddisti cinesi, secoli fa, e rappresenta da sempre uno dei cardini della cucina orientale.
Ricavato dalla farina di grano, risciacquata e impastata fino a quando non rimane solo il glutine, poi bollito in acqua aromatizzata e insaporita in diversi modi, il seitan è un cibo nutriente e dal sapore delicato, noto soprattutto ai vegetariani perchè si presta a innumerevoli utilizzi e la sua versatilità lo rende ingrediente principe della cucina attenta alla salute e senza crudeltà.
Questo manuale guida il lettore lungo un puntuale percorso per la conoscenza di questo prezioso elemento gastronomico, ne illustra i componenti e le tecniche per la realizzazione, destinate a quanti amano preparare i propri piatti partendo dall'ingrediente principale, la farina.






Fenomeni paranormali negli atenei italiani o furbi ? il caso dello studente della sapienza che . Ventinove esami in 24 mesi con la media di 28,48, doveva laurearsi a novembre e invece dovrà aspettare altri due anni.



da  http://www.ilmessaggero.it/ sezione  roma 


ROMA  E' troppo bravo: ha sostenuto tutti gli esami di Giurisprudenza in tempi record all'università La Sapienza di Roma, ma proprio per questo non lo fanno laureare. Così, Luca [  foto a sinistra ], ha deciso di ricorrere al Tar perché sente di aver subito un'ingiustizia. Ventinove esami in   24 mesi con la media di 28,48, doveva laurearsi a novembre e invece dovrà aspettare altri due anni.
Lo studente: non mi arrendo, faccio ricorso al Tar.Luca si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza nel settembre del 2009 e nonostante al liceo classico non fosse un fenomeno, mangia libri all'università. Studia otto ore al giorno, passa gli esami, i prof gli fanno i complimenti. L’ultimo esame lo sostiene lo scorso settembre. Poi la richiesta della tesi e quella scoperta che sorprende e scandalizza Luca. Il preside della facoltà di Giurisprudenza, Mario Caravale, gli dice che deve aspettare, che non può laurearsi. Decide allora di rivolgersi a un avvocato e di fare ricorso al Tar. Luca non molla parla anche con il rettore Frati. Ma intanto nulla accade. Lo studente modello, pronto a laurearsi, dovrà aspettare che la burocrazia faccia il suo corso.

Ecco che ogni tanto viene fuori la notizia che qualcuno si laurea in anticipo, mentre gli studenti "normali" che normalmente si smazzano negli atenei sanno benissimo che è obbligatorio presentare un piano di studi, che è annuale. Solo avendo presentato un piano di studi si possono sostenere gli esami in esso contenuti e si sa anche che non è possibile anticipare gli esami che appartengono ad un anno accademico successivo, perchè verrebbero annullati.Oppure in crte  facloltà ed il caso della sapienza  di  Roma  ci sono delle regole particolari  e a spiegarle è lo stesso rettore, Luigi Frati << Le regole vengono date da una delibera interna...che stabilisce che la laurea si può anticipare al massimo di un anno >>al Messaggero, aggiungendo che <>. Non riesco a capire se è la stampa a diffondere notizie sensazionalistiche pur di creare il caso o se sono questi "fenomeni" a farla più facile di quanto sembri senza dire tutta la verità:cioè quali trucchi burocratici abbiano adoperato per superare la rigidità di questi sbarramenti.Una volta per tutte: poniamo anche che ciò che state affermando sia vero: e allora, come avete fatto a superare delle procedure burocratiche d'ateneo che per gli altri sono tassative? Come avete fatto a sostenere esami poi annullabili? Quindi  Come hai  fatto a passarla liscia, senza incorrere in procedimenti disciplinari ? Una volta per tutte diteci , cari genietti  la verità e non vantatevi di cose che la maggior parte degli studenti sa non essere possibili:questa è solo sensazione. Ritenete di essere dalla parte del giusto? Ok, allora mostrate anche ai lettori e agli altri studenti attraverso prove documentarie tutte le procedure aggirabili in quanto farraginose, se volete fare una seria critica all'università. Altrimenti son solo chiacchiere.

11.12.11

se anche la scuola fa razzismo e la xenofobia siamo messi male . CASERTA,VOTO PIU'BASSO PERCHE' "NERA"


lo  so  che  sarebbe da  dittatura , da  stato etico  , o  scendere  al loro  stesso livello se  non peggio  , ma  a  caldo, appena leggo  queste notizie (  che  trovate sotto ) farei come questa scena  di arancia  meccanica



obbligando i violenti   a vedere  in interrottamente  film sulla  non violenza  o  sui genocidi

la  prima  è  fresca  fresca ed grave perchè avvenuta in una scuola 

L'ingresso della media "Pietro Giannone" di Caserta  fonte corrieredelmezzogiorno.corriere.it/


CASERTA,VOTO PIU'BASSO  PERCHE' "NERA"    fonte  tlevideo rai  dl 11\12\2011 ore 13.00    


dalla rete
A una scolara di 12 anni è stato abbassato il voto in geografia perché "nera" e quindi "non come gli altri". Sarebbe questa la risposta che la professoressa di Geografia avrebbe dato alla  bambina quando questa ha chiesto spiegazioni. E' successo in una scuola media di Caserta.                      
La vicenda è stata riferita dalla mamma della 12 enne alla dirigente scolastica che ha chiesto e ottenuto conferma di   quanto accaduto ai compagni di classe   dalla piccola. Questa vicenda è riportata dal Corriere del Mezzogiorno. Al  momento la professoressa è in malattia  e, naturalmente, sotto accusa.  
    
la seconda  risale  a  ieri  \  avant'ieri 

Dieci-quindici minuti di violenza e paura, con qualche decina di persone, alcune armate di bastoni, che invadono il campo alla cascina Continassa, fanno fuggire i Rom, spaccano tutto quello che trovano e poi, con le stesse fiaccole usate per il corteo, danno fuoco alle baracche.
A fermarli e' il fratello della ragazza che, accompagnato dai Carabinieri, li avvicina mentre fiamme e fumo si alzano dalla cascina. Li convince a desistere e qualche minuto dopo le autobotti dei Vigili del fuoco, fino a quel momento bloccate dai manifestanti violenti, entrano nel campo e cominciano a spegnere le fiamme.
I violenti si allontanano alla spicciolata; il corteo, che era partito da piazza Montale si disperde e delle 400-500 persone che vi avevano aderito per esprimere solidarieta' alla ragazza e protestare contro la violenza non vi e' piu' alcuna traccia.
I vigili del fuoco impegnati a spegnere l'incendio all'interno della cascina della Continassa
fonte 
www.rainews24.it/it

La ragazza aveva raccontato il falso stupro ai Carabinieri con una serie di particolari. Stava rincasando - aveva detto - mercoledi' sera, quando due giovani stranieri l'avevano avvicinata e le avevano chiesto il cellulare. Subito dopo erano apparse chiare le loro intenzioni; l'avevano portata su una collinetta di un parco e - ha raccontato - l'avevano violentata a turno. "Erano stranieri - ha aggiunto - puzzavano; uno dei due aveva una cicatrice sul viso. Io ero vergine. E' stato terribile".
La bugia di un'adolescentealla fine si contano i danni, non ci sono feriti, due persone sono arrestate per danneggiamento aggravato e il sindaco di Torino, Piero Fassino, tuona la condanna sua e della citta' per quel quarto d'ora di violenza. "E' assolutamente inaccettabile - dice senza mezzi termini - che si dia luogo a manifestazioni di linciaggio nei confronti di persone" per la "sola ragione che sono cittadini stranieri. Torino - aggiunge - e' una citta' civile che ha saputo sempre rispettare ogni persona, quale che sia il luogo in cui e' nata, la lingua che parla, la religione che pratica". E poi la conferma dell'impegno a "respingere chi vorrebbe precipitare la vita della citta' nell'intolleranza, nell'odio e nella violenza".
A trovarla, ancora senza pantaloni, era stato il fratello, che poi ha chiamato i Carabinieri che l'hanno portata in ospedale. La denuncia, pero', fin dal primo momento non ha convinto i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino e della Compagnia di Torino Oltre Dora. I medici dell'ospedale Sant'Anna hanno confermato il rapporto sessuale senza esprimersi pero' sulla violenza, della quale, invece, si sono detti convinti il fratello e i familiari, al punto da organizzare la fiaccolata di stasera.
Una manifestazione che doveva essere pacifica, con tanti cittadini ignari di quello che la ragazza ha poi detto ai Carabinieri. Non e' vero nulla, nessuno stupro, nessuna violenza. Troppo tardi per fermare la violenza vera che, alla cascina Continassa si era intanto scatenata contro i Rom e il loro campo.


capisco  la ragazzina  avesse paura  di dire  ai genitori  non sono più vergine  ,  non ho mantnuto la promessa fatta   alla nonna  d'arrivare immacolata  al matrimonio  , e  t'inventi  uno stupro  .ma perchè trovsare  com capro spriatorio  gli extra comunitari . Senl caso  di erika  d  omar  che  all'inizio didero  la colpa  a gli  Albansi s'era  evitato il lingiaggio  , adesso per colpa sua  ,  si è incremntato  l'exenofobia latente  in italia   negli ultimi  20  pr  politiche  sbagliat  sull'immigrazione   da  accogliamoli tutti  (  sinistra  )  o  ci frgano il lavoro  ,  c'impongono la loro religione  , rte  della lga  e simili

countdown per le abbuffate natalizie [ come sopravvivere .... VII puntata Prima parte ]



vista l'impossibilità  di riassumere il tema  più importante per chi soffre di sfn ( vedere introduzione   e prima  puntata ) e  come me  di colite psicosomatica  divido  il tema  delle  cene \  abbufate in due parti .La prima  sulle cene generali .,  la seconda  su chi  specialmente (  quando  è all'inizio  della nuova  scelta  di vita  vegetariani  o vegani  )    viene derisi da  parenti  o  amici   che  hanno l'umorismo  facile  o  non capiscono  (  non si sforzano  o  sono all'antica  )






 Prima parte  Countdown per le  abbuffate


Siamo  vicini alle festedi natale   quindi  di conseguenza  alle  grandi mangiate , Pranzi      interminabili, cene che si protraggono fino a tarda notte, visite da parenti  specie quelli anziani  ed amici che ci offrono dolci e liquori a ripetizione: o che insistono perché assaggiavamo questo e questo   , anche  con  il ricatto psicologico  ( che  crea rimorsi inutili  e  sensi di colpa  frustranti  )  da  che  poi  lo si butta  ,  dai che  non sei cosi  grasso ,  oppure frgeatene siamo a natale , dai ecc  ., di cui  tutti ci lamentiamo  ma  per  tabù  \  convenzioni sociali   o  golosità  non sappiamo  far  seguire il lamento  o  indignazione (  si mangia  troppo  , ecc )  ai fatti . Se il nostro palato festeggia, con l’arrivo delle festività natalizie, è la nostra linea a piangersi addosso  ed  entrare  in depressione 
oltre  al rischio  di ritrovarsi ad iniziare il nuovo anno dovendo rifare l’intero guardaroba, e non entrando più nei 
nostri jeans  e  di chi  , come il caso del sottoscritto  ad essere  èpeso  in giro ( anche benevolmente  )  da  familiari  amici  . Ed  poi  finite  le feste  ( o anche  durante  ) avere  i sensi di colpa  che lo poteranno a sfogarsi  nel cibo  o  nell'alcool , pur  sapendo  che questo   gli fa male ( alla cefalea  e  allo stomaco esperienza  personale  )  anche se non arriva  all'autodistruzione   gli succedeva in passato .
 Ci possiamo  comportare   a  noi scegliere quale  1) fare dieta pre natalizia  diminuendo le   "entrate " cioè mangiare meno  in maniera  da  fare posto  a  tutto qullo che  si mangia snza  rinunce . Oppur  come  suggerisce   questo  sito http://www.pourfemme.it/ << non mangiate tutto e a tutti gli orari solo perchè è Natale!! Facile a dirsi ma come si fa a resistere a cioccolattini, frutta secca, caramellata, al cioccolato e ancora biscottini, pasticcini e cioccolatini che ci offrono da tutte le parti? Si può resistere servono solo delle forti motivazioni. Il trucco per non ingrassare durante le feste natalizie è concedersi gli sfizi ed i peccati di gola solo nei giorni rossi sul calendario, diciamo tipo la sera del 24, il 25, la sera del 31 e il giorno di Capodanno, se poi volete essere buone con voi stesse vada anche per la Befana, tutti gli altri giorni considerateli normali.(...continua  nel link ) >>.


2)  Con  qualche piccolo accorgimento che può salvare sia il piacere di stare insieme a tavola senza troppe rinunce sia la nostra silhouette. A suggerirci i trucchi per sopravvivere alle abbuffate natalizie mantenendo la stessa taglia, è Juliette Kellow, dietologa americana, che collabora con il Daily Mirror.
Innanzitutto, quando è il nostro turno di preparare cene per parenti ed amici, possiamo scegliere di cucinare sano, seguendo gli stessi criteri salutisti che adottiamo ( o almeno  si dovrebbe  )  durante il resto dell’anno, senza trincerarci dietro alle classiche scuse che “tanto è Natale“ o  è festa  .
Dopo le feste sarà difficile perdere i chili in più messi su così in fretta, soprattutto perché provengono da dolci e grassi saturi, molto più ardui da smaltire.

Ma vediamo come correre ai ripari seguendo alcune  regole del buon senso  suggerite anche   udite  , udite   dall''osservatorio Grana Padano ha diramato una sorta di vademecum contenente consigli di vario tipo per evitare di abbuffarsi a Natale mettendo a rischio la propria salute.
Basterebbe sostituire il vino bianco al soffritto, la ricotta alla panna, l'acqua agli alcolici e alle bevande gassate e gustare piatti più piccoli.
Sotto accusa gli stravizi del periodo alimentare, che fanno schizzare il rischio di infarti: cotechini, lasagne e panettoni non sono di per sè un pericolo, ma l'abuso concentrato in pochi mesi dell'anno non è una mano per il cuore. Ecco altri esempi









- Non fate mancare mai un abbondante contorno cotto e uno crudo di verdure (acquistate magari da un GAS  gruppi  che  raccolgono  produttori    consumatori  locali   e  che  promuovono la vendita  diretta   da  produttore  al consumatore  senza  passare  nlella  grande  distribuzione )  per ridurre l’assorbimento dei grassi del pasto e limitare i danni.


- Cercate di cucinare i piatti tradizionali con meno olio quando possibile; il vero “chef” sa cucinare con pochi grassi e tanti aromi naurali, altrimenti saremmo capaci tutti!
- Non cucinate per più giorni di seguito come se doveste andare in guerra: si sa che gli avanzi non  sempre  andranno a finire nella spazzatura ma nel nostro  corpo.
- Non cadete nel tranello “oggi digiuno perché stasera c’è il cenone”, oppure “oggi non mangio perché ieri c’è stato il pranzo di Natale”: prima o poi vi verrà fame e rimangerete stracolmi di sensi di colpa e senza controllo il primo torrone che vi capita davanti.
3) DOLCIUMI: Privilegiate se possibile  i dolci artigianali e/o fatti in casa a quelli confezionati, contenenti grassi di scarsa qualità;
- Non acquistate più di una confezione per tipologia (ad es. un solo panettone, un solo pandoro): il 40% verrà buttato, guadagnerete in salute, risparmierete un sacco di soldi e le multinazionali alimentari ci rimetteranno!
- Mangiate i dolciumi solo i giorni effettivi di Vigilia, Natale e Capodanno.
- Evitate di mangiare fuori casa considerando il già elevato introito calorico di questi giorni.




 Concludo  con due  copia   incolla  il  primo  dal mio \ nostro   ex blog  da cui sono tratte la maggior  parte  delle  foto   che  trovate  in questo post   (  visto che  non sono riuscito e  chi sà  se  ci riusciro sarà prchè uso linux  o perchè sono imbranato a trasfrire tutto l'archivio del mio ex blog  su  splinder che  chiuderà il  31 gennaio  2012  ) dal post  dell'anno scorso
Per ridurre l'assedio dei grassi a cuore arterie si può far ricorso ad   altre regole  che andrebbero seguite sempre  semplici regole, ovvero:


* Occhio agli spuntini e ai dolci fuori pasto: cioccolatini, salatini, e stuzzichini vari, consumati tra un pranzo e una cena.   addirittura lo stesso pane  a volte sono più deleteri per la linea del pasto stesso. E’ inutile trattenersi sulle dosi di pane e pasta se poi ci si butta con foga su panettoni e torroncini.
 * Al posto di patatine fritte e salsine ipercaloriche, come contorno offrite ai vostri ospiti crudités e verdure fresche: saranno un piacevole diversivo e offriranno un po’ di sollievo anche al nostro stomaco, facilitando la digestione.
 * Per insaporire i vostri piatti, utilizzate le spezie ( ovviamente tenendo presente    chi non le può mangiare  o evitare  per  problemi di stomaco  ) : daranno un tocco di esotismo e originalità alle vostre portate senza minare la linea come fanno olio, sale e burro.
* Mentre cucinate, evitate di provare ogni due minuti il sugo o la carne o tutto ciò che state preparandoe  soprattutto d'integrarlo con il pane   Si immettono un sacco di calorie senza accorgersene ancor prima di sedersi a tavola. Per resistere alla tentazione masticate una chewing-gum senza zucchero o bevete  acqua  o fate respiri profondi
    * Non comprate troppi cioccolatini e dolci, ma solo lo stretto indispensabile. Tutti i dolciumi che restano nella dispensa a fine feste verranno comunque consumati, e indovinate da chi? Proprio da voi! Con la scusante che “è peccato gettarli via!”. E così a Pasqua corriamo il rischio di stare ancora a mangiare il pandoro avanzato !
* Se proprio dovete acquistare patatine e stuzzichini, comprate quelli dietetici, nessuno si accorgerà della differenza ( almeno che non si a  un esperto gastronomico  come ciccio di nonna papera  ) ! Lo stesso vale per lo yogurt, da utilizzare anche per fare delle torte semplici e gustose, optate per quello magro.
 * Per evitare di esagerare con i drink alcolici, ricchi di calorie, offritevi di guidare quando uscite con gli amici, o di riaccompagnare a casa qualche ospite: sarà un ottimo modo per resistere alla tentazione di bere troppo.
 * Fate sempre uno spuntino sano prima di recarvi ad una festa o ad una cena: arrivare affamati e buttarsi sul buffet è assolutamente da evitare se si vuole mantenere la linea.*acquistare solo le quantità di alimenti natalizi strettamente necessarie e di consumare gli stessi solo nelle occasioni conviviali;non far mai mancare sulla tavola natalizia acqua, servendo le bevande solo a richiesta;
* utilizzare come base per il soffritto, vino bianco o brodo vegetale che consentono di limitarel'uso di olio e burro;
* sostituire la panna con ricotta magra diluita in poco latte; * preferire le cotture al vapore o alla piastra a quelle tradizionali;  *scegliere ricette che prevedano l'utilizzo di verdure nella loro preparazione ;
*servire un gelato al limone senza grassi al posto del sorbetto;
*limitare l'utilizzo del sale per insaporire i piatti cercando di esaltare il gusto con spezie ed erbe aromatiche;
* mantenere in casa e negli ambienti di lavoro temperature non superiori ai 18-20 gradi;*vestirsi a strati;*spostarsi preferibilmente a piedi e preferire le scale al posto dell'ascensore.
* Evitate di stare sempre seduti: passeggiate in centro, all’aria aperta, o se siete chiusi in casa, proponete giochi che vi permettano di fare movimento: ballare,mimi di film di romanzi  , ecc  organizzare tornei alla Nintendo Wii e, se siete con il vostro partner, fate l’amore: è un ottimo modo per smaltire le calorie divertendosi e guadagnandoci anche in buon umore.


 Veniamo ora   a chi  , sic  , è a dieta  per  i chili di troppo o  per motivi di salute






Se nel caso  foste  a dieta  proprio in quel periodo   in cui   fra brindisi e cenoni ( parentali  , di  avoro  , damici  , ecc ) portano ad ingrassare un pò e a mettere su qualche chilo di troppo, potete seguire  la  dieta sotto riportata  . Ma  soprattutto non , l'invito   è direttomanche al sottoscritto , non ci colpevoizziamo  , perchè durante le feste non vale comunque la pena di rinunciare completamente  e  del tutto ai peccati di go­la nel periodo di Natale. Già  nel periodo di Natale tenere sotto stretto controllo la dieta è stressante, bisogna lot­tare contro noi stessi e contro amici e parenti che insistono per far assaggiare dolci e salati E’ quindi meglio lasciarsi un pò andare e adottare la strategia del “poco di tutto”: un assaggio di ogni cosa e, soprattutto, mai il bis durante i cenoni. E’ meglio quindi , come si diceva prima , assaggiare un pò di tutto ma non lasciarsi andare completamente: esagerando con i dolci e le pietanze ipercondite, spesso ricche di sale, facendo cosi il pieno di zuccheri e di sodio, entrambi favoriscono la ritenzione idrica, con il ri­sultato di accumulare due o tre chi­li, tra grasso e acqua, che pesano sulla bilancia e tirano i vestiti.
In realtà s’ ingrassa più facilmen­te nei lunghi mesi che ci separano dalle feste di Natale piuttosto che durante le feste: per accumulare 1 chilo di troppo bisogna sforare di ben 7000 calorie, eccedere di 1000 calorie ogni giorno per una settimana (quella delle feste) o di 2000 calorie in più per 3-4 giorni non è così semplice come sembra.
Ecco quindi una Dieta delle Feste per chi ama i dolci e non ri­nuncia al panettone: si può comunque arrivare alla Befana in forma senza troppe rinunce. Se ti piace il pandoro o il panettone, non in­ventarti un’ alternativa light: tagliatene piuttosto una fetta piccola e goditela. L’ im­portante è che ti limiti a uno sgarro al giorno. E se ti sei fatto prendere la ma­no, puoi sempre com­pensare con l’ attività fisica: per bruciare una fetta di panettone bastano 45 mi­nuti di sci di fondo a rit­mo moderato o una mez­z’ ora di camminata in sa­lita (un’ ora di camminata veloce in pianura).


LA DIETA DELLE FESTE DI NATALE PER CHI AMA I DOLCI: dimagrire con la dieta da 1400 calorie senza troppe rinunce




Con lo schema del menù settimanale di questa dieta da 1400 calorie al giorno è possibile perdere 2 chili senza rinunciare ai dolci.
SCHEMA MENù SETTIMANALE DIETA DA 1400 CALORIE AL GIORNO


TUTTI I GIORNI
COLAZIONE: tè verde con un cucchiaino di zucchero (circa 20 calorie), 2 fette biscottate con un cucchiaio di miele (circa 149 calorie) oppure 1 bicchiere di latte parzialmente scremato con tre cucchiai di muesli (circa 137 calorie)
SPUNTINO: 2 mandarini (circa 51 calorie)
MERENDA: 200 ml di spremuta di pompelmo (circa 39 calorie)
PANE: solo 50 grammi pane integrale al giorno (circa 112 calorie)
CONDIMENTI: consentiti al giorno solo 4 cucchiaini d’ olio extravergine d’ oliva (circa 180 calorie), 2 cucchiaini di parmigiano grattugiato (circa 39 calorie)


LUNEDì
PRANZO: spaghetti pomodoro e basilico con 70 grammi di pasta e 20 grammi di pomodoro (circa 285 calorie); 100 grammi di vitello (circa 107 calorie); 100 grammi di carote (circa 35 calorie)
CENA: minestrone di verdure con 30 grammi di riso e 200 grammi di verdure a scelta (circa 150 calorie); 50 grammi di prosciutto cotto sgrassato (circa 66 calorie); puoi concederti un calice di spumante moscato (circa 90 calorie) con due cantucci (circa 60 calorie)


MARTEDì
PRANZO: 70 grammi di riso basmati (circa 232 calorie) con 200 grammi di seppioline al pomodoro (circa 182 calorie); 200 grammi d’ insalata verde (circa 30 calorie)
CENA: passato di verdura a scelta con 20 grammi dì crostini (circa 100 calorie); 60 grammi di bresaola (circa 90 calorie); puoi concederti una fetta piccola di panettone (circa 200 calorie)


MERCOLEDì
PRANZO: 1 patata lessa (circa 170 calorie); 2 uova sode (circa 130 calorie); 200 grammi di verdure grigliate a scelta (circa 40 calorie)
CENA: pasta e fagioli con 30 grammi di pasta e 50 grammi di fagioli surgelati (circa 171 calorie); 200 grammi di sogliola al vapore o lessata (circa 166 calorie); 200 grammi di insalata (circa 30 calorie); puoi concederti 1 crème caramel (circa 136 calorie)


GIOVEDì
PRANZO: bruschetta con 50 grammi di pane tostato, 60 grammi di pomodoro, origano e basilico (circa 130 caLorie); 120 grammi di fesa di tacchino ai ferri (circa 130 calorie); 200 grammi di zucchine e palate al vapore o lessate (circa 96 calorie)
CENA: 80 grammi di prosciutto crudo sgrassato (circa 214 calorie); 200 grammi d’ insalata verde (circa 30 calorie); puoi concederti mezza fetta di pandoro alla crema (circa 200 calorie)


VENERDì
PRANZO: crema di piselli con 20 grammi di crostini di pane (circa 194 calorie); 150 grammi di carpaccio di pesce spada al limone (circa 187 calorie); 100 grammi di carote in insalata (circa 35 calorie)
CENA: omelette di 2 uova con 100 grammi di spinaci
(circa 161 calorie); 200 grammi di verdure a scelta al vapore o lessate (circa 40 calorie); puoi concederti 35 grammi di frutta secca mista (circa 195 calorie)


SABATO
PRANZO: carpaccio di manzo con 100 grammi di carne di manzo magra e 100 grammi di funghi porcini (circa 131 calorie); 200 grammi di peperoni saltati in padella (circa 62 calorie)
CENA: 200 grammi di baccalà grigliato e 2 pomodori cotti al forno con 20 grammi di pane grattugiato (circa 280 calorie); puoi concederti 70 grammi di torrone (circa 336 calorie)


DOMENICA
PRANZO: insalatona con 300 grammi di verdure miste a scelta (circa 60 calorie) e 120 grammi di pollo saltato in padella (circa 120 calorie)
CENA: 80 grammi di tortellini i di carne in brodo (circa 230 calorie); 200 grammi di verdure miste alla griglia (circa 40 calorie); puoi concederti una fetta grande di panettone (circa 360 calorie)


Il  secondo  da  leggere  se nel caso  avete  , come  me  ,  un carattere debole  davanti alle tentazioni e se  nel  caso  vi  foste  fatti trasportare dalla  gola  (  non mettevi problemi se  per  una o due  volte  all'anno )   ci sono   le tisane   riporto  interamente  questo articolo di  http://www.pourfemme.it da  cui  è  tratta la  2  foto   come  la penultima







Si sa che durante le mafestività siamo soliti esagerare un pò tutti. Natale è appena passato, ma sta per arrivare il cenone di Capodanno
Pesantezza, bruciore, acidità di stomaco, ma anche rischio di indigestione possono rovinarci la festa. Che si può fare per evitare questi disturbi
Se il nostro stomaco è particolarmente delicato e abbiamo difficoltà digestive, sarebbe meglio controllare l’alimentazione anche durante i pranzi e le cene delle feste che ancora ci aspettano. 
Bisogna mangiare con calma, senza esagerare; evitare i piatti troppo elaborati, stare alla larga da salsine varie, da maionese, da spezie e alimenti piccanti. Insomma, i cibi troppo pesanti e difficili da digerire andrebbero evitati. 
Chi ha una digestione difficile o soffre di gastrite, solitamente utilizza, sotto prescrizione medica, i farmaci procinetici: si tratta di medicinali che favoriscono la digestione e la motilità gastrica. 
Anche gli antiacidi sono un ottimo aiuto. 
I farmaci vanno utilizzati solo se prescritti o consigliati da un medico e solitamente vengono usati da chi ha problemi abbastanza seri. Per chi non ha disturbi gravi, c’è l’aiuto dei rimedi naturali. 
I disturbi digestivi possono essere curati e prevenuti con le erbeAnche in questo caso, ricordatevi che è meglio chiedere prima il parere di un medico e che i rimedi naturali sono sconsigliati durante la gravidanza
La tisana a base di finocchio favorisce la digestione e l’eliminazione dei gas intestinali. 
Per preparare una perfetta tisana digestiva, basterà mescolare in parti uguali le seguenti erbe (si acquistano in erboristeria): finocchio, origano, achillea, anice, camomilla romana e alloro
Bisogna mettere in infusione due cucchiaini della miscela di erbe in una tazza di acqua bollente e poi filtrare. 
Anche il rosmarino ha proprietà digestive, così come la malva che inoltre ha proprietà antifiammatorie, utile nel caso di intestino irritabile.




Riflessioni sul Precursore

Oggi la liturgia ambrosiana ci propone il brano di Giovanni (1, 19-27 e segg.) sul Battista. Ce lo presenta circondato da sacerdoti e da leviti, che lo interrogano sul significato del suo battesimo. Ma la Chiesa veterocattolica milanese si è imbattuta nell'ascetica figura del cugino di Gesù già la scorsa settimana, nel corso del ritiro d'Avvento organizzato a Chiaravalle (cfr. ultima foto in basso), alle porte della metropoli, moderna Babilonia. "Le buone notizie partono dall'attesa", ha commentato Madre Maria Vittoria Longhitano, parroca della piccola comunità. E Vito Mancuso, in Io e Dio, le fa eco: "Quando in qualcuno nasce la fede in Dio o nel divino, è perché nel cuore percepisce che la sua vita è immersa in qualcosa di più grande di sé, e questa sua percezione lo rende differente da chi riconduce tutto a sé facendo unicamente di sé lo scopo per cui vive generando un sistema di pensiero che accetta solo quello che capisce e che può dominare".

A lato: rinnovo delle promesse battesimali sul fiume Giordano.


L'attesa è la speranza e la speranza è infinita e apre alla relazione. E' il contrario del ripiegamento. Il Giovanni incontrato dai veterocattolici è quello, più austero e dirozzato, del Vangelo di Marco (1, 1-8). Il più antico e primitivo, forse, all'apparenza, il meno affascinante, ma d'una essenzialità indispensabile, privo di artifici sentimentali, della stessa ruvidezza della zolla, immediato, basico.

San Giovanni Battista, nella chiesa di San Pancrazio ad Ancignano (Vicenza).


Madre Vittoria ci ha proposto uno schema di domande imperniate innanzi tutto sull'osservazione, sui protagonisti della vicenda, e solo in seguito sul significato si quest'ultima. Solo l'osservazione lenta e silenziosa permette di scoprire particolari altrimenti tralasciati, e quasi risaputi, della Scrittura. E' importante il vestito, ci è stato comunicato. Perché? L'abbigliamento in effetti è uno degli elementi maggiormente costitutivi di Giovanni, ma dove viene la necessità di descriverlo? Ho pensato a un'analogia col profeta Elia, anch'egli rivestito in modo simile una volta in fuga verso il fiume Giordano; e in quella cinta di cuoio si avverte un richiamo al servo di Isaia, che "giudicherà secondo giustizia" (e non solo secondo bontà; e la giustizia è l'altro nome della bontà, la bontà operante). Per questo - ha precisato Madre Vittoria - i Carmelitani portano ancor oggi la stessa cintura.
L'altra espressione che colpisce è "spianare i sentieri". Elimina le asperità e rende comodo il viaggio. Vi si trova un legame con la consolazione (amore viscerale, agape) perché non si deve temere il percorso accidentato. Un altro richiamo a Isaia e al pastore che si prende cura degli agnelli e guida al riposo le madri allattanti. Le difficoltà non sono eliminate, ma s'insegna ad affrontarle eliminando da un lato il senso di colpa e dall'altro il lassismo.
Oggi pare che il concetto d'impegno sia del tutto dimenticato. Ci si arrende subito. Ciò provoca debolezza e male, anzi, spreco di vita. In tal senso il rischio dell'accidia è molto forte e il richiamo di Giovanni, la sua voce rude, risuonano decisivi e irrinunciabili.
Il "Battesimo di conversione" richiama al volgersi altrove, all'uscire dall'abitudine, al rinnovo continuo. E' legato al tema della rinascita, che avviene ogni giorno. Nulla si ripete, nulla è scontato o acquisito per sempre. Anche il deserto ha grande valenza simbolica, oltre che reale (le Scritture sono sempre ancorate alla realtà quotidiana e materiale). Da un lato indica raccoglimento, dall'altro solitudine e pure sterilità. Come se i risultati non fossero la prima mèta da conseguire; e tuttavia. essi giungono ("vennero persone da ogni dove"). Occorre però propensione all'ascolto, altrimenti la "voce che grida nel deserto rimane davvero senza eco. La conversione comporta un inizio e non un traguardo.
Io non vorrei essere una voce che grida, né mi paragono ad alcunché. Mi piacerebbe offrire una piccola testimonianza attraverso la coerenza dei piccoli gesti. Sperare, sperare sempre.

10.12.11

Credo in Dio e nella Chiesa


E tornerà Natale, un Natale austero, un Natale triste, dicono. Semplicemente un Natale, una festa rubata, sovrapposta, ammonticchiata sulle ceneri di tante altre, di dèi non più riconosciuti dagli uomini. In questi giorni passeggio per le vie della mia città e m'imbatto in molti dei simboli più cari e rivoluzionari della nostra tradizione, i presepi. Presepi essenziali, fastosi, ricercati, artistici, minuziosi, sempre irraggianti quel calore d'attesa, quel sapore di ricongiungimento e di vite perenni, lunghe e monotone come carovane, sterminate stelle dell'universo terreno. E' lì che noi scalziamo la natura, la reinventiamo. Mi soffermo davanti al lavoro d'una famiglia di negozianti ora in pensione. Figure immancabili del paese antico, popolari icone mai scrostate dal tempo riottoso e frenetico dell'oggi. Adesso il loro presepe è protetto dietro la vetrina del vecchio esercizio. Ma, fino a poco fa, sorgeva in mezzo agli orti, infrattato nel buio muschioso di verzura, presso una fonte. L'irrompere d'un nuovo credo in un paesaggio di rustiche ninfe, e un bambino venerato al posto d'inquieti satiri. Dietro, si spianano lunghe seminagioni: più che tempo rappreso, continuità rurale. Sentimento di pace sterminata, rimpianto di quiete perduta.

E' questo il Natale, la gioia d'un incanto, la meraviglia e la maestà del quotidiano. Un quotidiano che vuol abbracciare ognuno: in ciò consiste la sua beltà. Dio è comunità e relazione. La senti, quella relazione, in mille anfratti diversi e obliati, svicolata dallo sguardo rassicurante, vicina ma anche invisibile. Credo questo Dio, credo questa Chiesa come comunità, affanno e consolazione, invasione di luce, mano perenne. Credo nell'entusiasmo che non ci lascerà mai, malgrado le nostre menti avvelenate di solitudine, inquinate da sguardi muti.

9.12.11

il cane o il gatto non sono gioccatoli regaliamoli con giudizio onde evitare l'abbandono [ come soppravivere al natale puntata VI ]

Qualche  tempo  mi sono riletto ed  ho approfondito sul sito   della Lav ( lega  antivivisezione  http://www.lav.it/  ) contenuto di articolo fa  fine  novembre   inizio  dicembre  pubblicato ( solo cartaceo ma  ripreso  dalla  lavin fil pdf qui   )    sul  venerdi di repubblica un  articolo sulla viviszione  . Poi  leggendo  sul loro sito   articoli  sugli allevamenti di cani  e qui   su com  gente  senza  scrupoli  , specie  verso l fest  , li sottrae appna  nati   pr  vendite  facili  . ( nell'articolo  sopracitato ulteriori dttagli ) , mi hano  fatto  ritornare  alla mente  qusto mio post  dll'anno scorso  con delle  modifiche  riadattamenti
Irresistibili cuccioli: il sogno di tutti i bambini e non  è quello di trovarne uno sotto l’albero di Natale
E sono molti i genitori che non riescono a dire di no. Solo nel mese di dicembre, in Italia, il commercio di cani e gatti sale a 350 mila unità. Dalle vetrine dei petshop   o direttamente nelle case addobbate festa. Dove l’attendono abbondanti crocchette, cucce calde e tante coccole. Che nella maggior  parte  dei casi   non durano a lungo, però, visto che il 40% di questi cuccioli, trascorsi appena pochi mesi, si ritroveranno presto in mezzo alla strada. A lanciare l’allarme abbandono è l’Associazione italiana a difesa di animali e ambiente, Aidaa.
Gli animalisti, oltre alle cifre del drammatico fenomeno, ricordano che i piccoli di cani e gatti non sono giocattoli. Comprarli nei negozi non è una buona regola( ovviamente  senza  gneralizzare  perchè esistono anche negozianti seri ) perchè nei canile o nei gattili ci sono tanti musetti tristi che aspettano solo una seconda chance                                           
 IL business ( ma  io preferisco chiamarla economia canaglia  )  dei cuccioli nel periodo di Natale è di 110 milioni di euro. Un giro d’affari con troppe ombre: cani e gatti importati illegalmente dai paesi dell’est Europa; allevamenti che per guadagnare di più fanno economia su tutto trattando i piccoli alla stregua di oggetti inanimati; viaggi internazionali lunghi e in condizioni massacranti,   cuccioli (  vedere  url sopra )  strappati  alla madre  dopo  neppure una settimana   quando  secondo i veterinari e i medici  dovrebbro rimanere almno  2 mesi 
Molti di quelli dall’aspetto innocente e tenero che vediamo dietro le vetrine sono i sopravvissuti a queste barbarie. Di contro, i rifugi nazionali per cani e gatti sono stracolmi di animali che non aspettano altro che diventare i nostri fedeli amici a 4 zampe. A Natale non comprate cuccioli ma regalatevi un meticcio e soprattutto amatelo per sempre o  se non per  sempre  datelo a  persone fvfidate oppure  ad  un canile  perchè sia riadattato  non  fate la bastardata  \ carognata  di abbandonarlo in mezzo ad  una  strada o peggio nel cassonetto  .ordinario in tema  di natalizio .
Infatti << E’ stato stimato che il 40% degli animali acquistati durante le feste viene abbandonato. State pensando di regalare un cucciolo ai vostri cari per Natale? Pensateci su e cercate di capire se questa è davvero una buona idea
 Ogni anno la storia si ripete. Prese dall’entusiasmo e dalla voglia di fare un regalo speciale, migliaia di persone corrono nei negozi di animali e acquistano un cucciolo da mettere “sotto l’albero”. La frenesia da acquisti natalizi non fa altro che alimentare il consumismo anche, purtroppo, quando la merce in questione è un cagnolino, un gatto o un canarino.
Come di consueto, però, passata l’euforia delle feste, molti regali non più graditi finiscono nella spazzatura. Ma cosa accade ai cuccioli regalati a figli, fidanzate, parenti e amici? Una stima mette in luce una realtà agghiacciante: il 40% finisce in strada o nei canili dopo essere stato abbandonato dai proprietari.
Oltre alle implicazioni morali di un atto crudele e vigliacco come l’abbandono degli animali, però, c’è un altro punto che non possiamo fare a meno di toccare. Voi che comprate cani e gatti di pochi mesi solo per fare una sorpresa speciale a qualcuno che non ha tempo o amore da regalare ad un cucciolo sapete che state alimentando un racket da milioni di Euro?
Esistono, di fatti, delle organizzazioni criminali che speculano sul commercio internazionale di cuccioli. Ogni anno la “mafia dei cuccioli” movimenta cifre che raggiungono i 300 milioni di Euro e gran parte dei guadagni provengono dalla vendita di animali durante le festività natalizie.
Sostanzialmente, piuttosto che fare un dono gradito ai vostri cari, state facendo arricchire trafficanti senza scrupoli, di solito provenienti dai Paesi dell’Est Europa, che sottopongono queste povere bestiole a viaggi estenuanti in condizioni igienico-sanitarie terribili. Molti di questi cuccioli muoiono poco dopo essere stati acquistati, a causa di malattie e parassiti. Molti altri vengono abbandonati. Vi chiediamo solo una cosa: ne vale davvero la pena? >> ( da http://www.benesserevillage.it/ )
 
 
 

8.12.11

Caro babbo natale liberaci dalla tv delle feste....

..... lo  so che come   ho già detto precedentemente  non guarderò ormai sono grande e sto invecchiando  la  tv  se non giusto  per tenere a bada qual'ora non volessero più giocare le mie parenti  , ma come  da  titolo ti chiedo  di liberarci o quanto meno convincere  gli alti papaveri delle  tv  a  cambiare un po'  la programmazione  .Infatti  faccio mia  questa lettera  pubblicata  su questo blog http://tvtbtv.style.it

Ci siamo: alcune avvisaglie si sono già viste, e non è un buon segnale. Sto parlando della tv delle feste, quella che ogni anno nel periodo natalizio ci propina sempre i soliti film. Le solite repliche, intendo dire: basta Pretty Woman, che è un film che ha segnato un’epoca, ma di cui ormai sappiamo le battute a memoria e che viene mandato in onda sia a ferragosto sia al 31 dicembre. Ogni anno.

Con le feste si svuotano gli archivi e via, ci danno dentro con le solite storie zuccherose, di redenzione, o comiche con un fondo di buonismo. Va bene, visto il periodo dell’anno, vanno anche bene i film per famiglie: ma perché, da anni, i titoli che girano sono immancabilmente quelli? Spero stavolta (pia illusione?) di non vedere nelle programmazioni film ispirati alla piccola fiammiferaia, principesse che ricordano troppo da vicino Cenerentola, il ricco e il povero che si scambiano le vite e altre storie a lieto fine ambientate nel paese dello zio Sam. Possibile che non ci sia altro, di adatto alle feste?
Meglio un film d’animazione: sì, preferirei i cartoni animati. Alt, però. Si sa già che arriveranno Mulan, Ariel, La bella e la bestia e via con i soliti titoli. Belli, ma perché invece non si sceglie un bel Walt Disney d’annata, che in tv ci passa raramente? I tre caballeros proprio no? E vi prego, non fatemi pensare alle proposte tv dell’ultimo dell’anno…

7.12.11

idee e proposte per un Eco-Natale [ continuazione di come sopravvivere alle festività IV puntata ]

  Riprendo  nel post  d'oggi  la puntata  sui regali ( la  trovate qui  se l'avete persao non letta ) lo faccio con qusto intressante  e ottimo  articolo  preso da  http://www.tuttogreen.it/ancora-idee-e-proposte-per-un-eco-natale/

Ridurre, riusare, riciclare. Fantasia, creatività, ed una mano tesa all’ambiente. Sono questi i paradigmi da seguire per confezionare dei regali di Natale eco-compatibili. Soluzioni che si collocano dalla parte opposta rispetto ad altre soluzioni, pensiamo soprattutto a quelle economiche e dell’ultim’ora, che rischiano solo di aumentare il volume di oggetti inutilizzati nel cassetto di casa e nel cassonetto della spazzatura.
SPECIALE: TUTTE LE IDEE PER UN NATALE GREEN

Come ti faccio l’albero di Natale riciclato
Eco-Natale: tante idee all’insegna della sostenibilità

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