Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
9.8.04
perchè non stò a guardare
Grazie
Buona sorpresa questa notte.
Un messaggio privato e un invito a viaggiare insieme...direzione: questo blog.
Felice di viaggiare, allora. Il viaggio è importante...soprattutto se lo si può vivere assieme alle persone giuste. Questo Compagno di avventura mi ha aperto la sua porta e adesso cammino anch'io, fra queste pagine.
Grazie Compagno di Viaggio.
Senza titolo 199
offuscano gli occhi
nascondono il cuore.
Frammenti di sabbia
che il mare ha rimosso
nel groviglio dei flutti..
Come granello nel deserto
si disperde il sussurro
a cavallo del vento,
a sfidare,a sfondare
la nebbia del dubbio.
Promesse vane
come sabbia
dispersa nella gabbia...
8.8.04
oggi mi sento cosi
Una missione per me: il silenzio , tratta dal forum di www.per-me.it
“ La strada per la
grandezza
passa attraverso il
silenzio ”
Friedrich Nietzsche
on Voglio Essere Niente: Marchi tatuati nella mente della gente io non voglio appartenere a niente chi si vuole far riconoscere ci riesce ma sta dentro al suo gruppo e non sa vivere se ne esce io non voglio essere niente non mi interessa le etichette io non le posso sopportare ti portano a non ragionare io non voglio essere mai definito da chi pensa di avermi capito uniti da niente è questa la gente che non ha ideali ma si vuol fare valere con la violenza del branco preso da solo un lupo non riesce a pensare io posso riuscire da solo a capire che cosa c'è senza nascondermi dietro ad un muro che non sa star su io non voglio essere niente non mi voglio limitare ho solo le mie idee che non si possono classificare e non mi piace rispondere si se dicono che sono punk io sono me stesso e non voglio essere niente di più di così. (skruigne)
Senza titolo 198
Ed eccomi a postare dopo tanto..dopo aver postato tempo fa una semplice frase” sei mai stato un figlio con due ali piccole??”
Che poi se non mi sbaglio non è passato nemmeno tanto tempo..forse il tempo mi sembra indefinibile…sono tornata un paio di giorni fa da una settimana in un villaggio da alcuni amici…e mi sembra una vita…
Solo oggi mi rendo conto di essere totalmente in vacanza…il primo giorno che davvero non ho nulla da fare…cazzeggio…tra computer e tv…pacchia…
Ma tra un paio di giorni ripartirò di nuovo…almeno credo…ancora non decido…ma da qualche parte andrò prima di iniziare un nuovo anno di lavoro perdipiù in un nuovo ambiente…come sarà???
Sensazioni della mia settimana di vacanza al villaggio…da tanto non stavo così bene con i miei amici…e quest’anno ho avuto lì con me anche il mio raga…e davvero non mi aspettavo sensazioni e un paio di giorni di nevrosi…
Avete mai avuto paura di ciò che provate…paura che ciò che sentite sia più grande di voi…e allora l’unico rimedio è prendervela con gli altri e poi stare male perché sentite di star sbagliando nei confronti dell’altra persona e anche di voi stessi…
L’UOMO DEGLI ECCESSI
Mentre stai li che osservi e pensi
Qualcuno ti afferra per i sensi
Ti appare timidamente un tipo
Con la sottilissima lama della seduzione
Lui si contorna di gente che
Lo sta ad ascoltare in virtù del suo passato
Si sporca le mani e poi te le stringe
La trappola ha inizio quando nessuno dei due finge
L’uomo degli eccessi
Ti fa credere che può fare a meno di te
L’uomo degli eccessi
Il più delle volte provoca l’imitazione
Ma ti rimane il dubbio che al momento
Del bisogno non sia a disposizione
L’uomo degli eccessi…è vero ho fatto confronti con lui…ma lui non esiste più e questo fa stare così immensamente bene e fa avere tanta paura…ed ecco comparire le nevrosi…
Ma alla fine basta parlare e va tutto bene…
Ed oggi è partito..lo rivedrò tra un mese…saremo forti???
Beh…questo mio post…più che altro sfogo…non ne so perché sentivo di farlo…
E allora ragazzi auguro a tutti voi…
“Buone vacanze”
7.8.04
Senza titolo 197
Come castelli
Mi immergo
nel tempo che passa
goccia dopo goccia
stalattiti di attimi
vissuti, esplorati
nelle grotte profonde
delle nostre anime
sospese
nei momenti d'amore
Rivivo i respiri trattenuti
i battiti lenti del cuore
appagato
il non pensare a nulla
se non all'amore
intenso unico
che travolge come un'onda
che finalmente
ritrova la sua spiaggia
e sento quella musica dolce
che mi saliva da dentro
in un canto melodioso
appassionato
rivivo il tempo
goccia dopo goccia
il tempo che forma cerchi lenti
sempre più grandi
nel lago
dei miei pensieri
in un turbinio di attimi
scintillanti gocce
del mio passato
che non cessano mai
di tornare
nella mia mente
costruendo
forme strane e fantastiche
come castelli di fiaba
costruiti
nei momenti d'amore
Sofia
6.8.04
Senza titolo 196
Con questo post rispondo sia a tutti quelli\e che mi chiedono in privato o alla mia email come mai mi occupo di coltivare la memoria e di temi simili ( vedere gli ultimi post ) . Rispondo riportando il testo della canzone " Goccia di menoria " di Giorgia , che è anche una delle canzoni delal colonna sonora del film La finestra di fronte ( http://www.filmup.com/sc_lafinestradifronte.htm film che consiglio vivamente ) .
G.Todrani – A. Guerra)
Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia
Incancellabile
Le infinte volte che
Mi verrai a cercare nelle mie stanze vuote
Inestimabile
E’ inafferrabile la tua assenza che mi appartiene
Siamo indivisibili
Siamo uguali e fragili
E siamo già così lontani
Con il gelo nella mente
Sto correndo verso te
Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un’eternità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
Ne aproffitto per continuare quel discorso sull'indifferenza aperto qualche tempo fà dallla cdv piccollastellaincielo (http://piccolastellaincielo.splinder.com ) e d a un post mio in cui indicavo il lato " benevolo ( indifferenza buona ) ; bene ora indicherò i lati negativi ( indifferenza Cattiva). Scometto che vi staretre chiedendo che c'entra la memoria con l'indifferenza . c'entra eccome . Infatti è da essa che derivano detterminate tragedie ( lager Nazisti \ fascisti e Gulag , da condannare entrambi , ma non mettere sullo stesso piano , il ripetersi di razzismo exenofobia , vedere le ultime dichiarazioni del ministro Castelli , ecc ) , ma anche morti per indifferenza sanitaria per malattie gravi nelle carceri come il caso del denuto Franco Marrone morto nelcarcere di Rebibbia per una malattia incurabile ( ma le sue sofferenze potevano essere alleviate o quanto meno ridotte ) nel febbraio di quest'anno qui toverete maggiori particolari di questa vicenda http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/febbraio04.htm . Vi chiederete che differenza c'è ? quella positiva serve per reagire pacificamente alla provocazioni , insomma apllicare il porgi l'altra guancia ; quella negativa ti distoglie dal mondo che ti circonda leggetevi ( andando al dilà dei preconcetti e pregiudizi ideologici ) cosi diceva Antonio Gramsci su di loro nello scritto " Odio gli indifferenti ( http://www.diamocideltu.net/blog/article.php3?id_article=1203 ) . Come combatterla ? Io lo faccio cosi :1) Usando Cuore & mente ; 2)Accettandola come qualcosa che non ci piace ed eliminarla \ combatterla ; 2) Chiedersi ( metendolo anche per iscritto come faccio io , o qui su un blog o su un quaderno , o un block notes , ovviamente fregandomene di quel che mi dicono i miei o gli amci \ conoscenti ) mi è inutile o utile ? e quella benevola o quella negativa ? . Ovviamente poichè non pretendo che voi dobbiate seguire per forza il mio metodo , in quanto non mi và :<< ..... Coprono spazi ottusi gli idoli Clonano miliziani dai ritmi cadenzati In sincrono.... >>citazione ( ex Csi in viaggio ) potete trovare altre strade ; Anzi se qualcuno\a ne avesse può scriverlo qui se fra gli apparteneti alla comunity o nei commenti . Con questo è tutto . Buone vacanze
5.8.04
Senza titolo 195
lettera aperta di www.bloggersperlapace.org ( ex bloggersperlapace.splindr.it ) e della telestreeet disco volante a Pippo Baudo
Disco Volante lettera aperta a Pippo Baudo!!!
Ai Colleghi e ai Capi Redattori,
trasmetto la lettera aperta a Pippo Baudo, a lui indirizzata dalla redazione della Telestreet Disco Volante in questo peculiare e spiacevole momento, che idealmente li accomuna. La redazione della Telestreet di Senigallia ha appena ricevuto l'avviso di garanzia dopo il sequestro dell'emittente nel settembre 2003. I colleghi, diversamente abili e vincitori del Premio Ilaria Alpi, non si arrendono al "bavaglio" giudiziario e proseguono, con grande saggezza, la funzione educativa e morale del movimento nazionale delle Telestreet, con il loro operato.
Ringraziando anticipatamente per la pubblicazione di questo comunicato stampa, porgo a Voi tutti i miei più cordiali saluti. Segue il testo della lettera...
per Disco Volante Telestreet
Loredana Morandi
Membro onorario della redazione di Disco Volante e propietaria di http://www.bloggersperlapace.org ex bloggersperlapace.splinder.com
**************
Caro Pippo Baudo,
Siamo i redattori di Disco Volante Tv, una tv di strada che ha subito circa un anno fa un provvedimento di chiusura forzata e che pochi giorni fa ha ricevuto la comunicazione ufficiale di un processo penale istruito contro di noi, per il grave reato di occupazione abusiva dell'etere (un raggio di trasmissione, il nostro, di poche centinaia di metri).
Il nostro caso è stato ed è discusso ampiamente sulle pagine di questo sito oltre che in altri ambiti informativi, e approfittiamo dello spazio di dibattito che il sito mette a disposizione per intervenire sulla questione da lei sollevata a proposito dell'occupazione abusiva della RAI, e fare alcune considerazioni e proposte.dobbiamo per correttezza ed onestà dire che lei in quanto volto storico inossidabile della RAI ha per noi sempre rappresentato simbolicamente la tv peggiore, quella da criticare a fondo, quel modello di comunicazione televisiva unidirezionale e imbonitoria che abbiamo sempre considerato un nemico della libertà delle coscienze.
Ma ultimamente questa immagine consolidata ha subito un significativo mutamento di tono: è stato da quando nella recente serie di sue trasmissioni lei si è rifiutato di cancellare dalla memoria storica della RAI il lavoro di persone come Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, rifiutando così di allinearsi, come hanno fatto tanti altri, alla linea bulgara di epurazione dettata dal Padrone dell'Etere.La posizione che lei ha assunto, di difesa integrale della memoria storica della RAI in quanto servizio pubblico, non ci vede del tutto d'accordo ma ne apprezziamo comunque il richiamo ad una fase storica del medium televisivo nella quale la qualitˆ dei programmi dipendeva da un bagaglio culturale molto diverso da quello che governa gli attuali palinsesti: come in tutte le fasi iniziali dei nuovi media, chi faceva allora televisione si basava sulla cultura precedente, letteraria e cinematografica ad esempio, e questo si vedeva; ora la televisione è fatta dai figli della televisione, è il frutto di una sorta di incesto nel quale la tv non sembra essere in rapporto con niente altro che sè stessa.
L'oggetto di questa nuova televisione, evolutasi in Italia soprattutto per merito dell'attuale Padrone dell'Etere, non è più nè la cultura di massa nè l'informazione pubblica ma un tipo particolare di merce che è l'audience stessa, i pacchetti di spettatori che vengono monetizzati direttamente e comprati e venduti: per questo dal movimento delle Telestreet è uscita anche la proposta provocatoria di un salario al telespettatore.In questo scenario è ovvio che ogni prospettiva di funzione pubblica viene cancellata e di qui proviene anche il suo intervento caro Baudo: ma la funzione pubblica del medium televisivo non è oggi più soltanto quella della RAI, che appunto come lei dice appartiene alla memoria storica e non più alla orrenda situazione presente: c'è oggi una diversa prospettiva presente e futura nella quale la funzione pubblica delle comunicazioni audiovisive viene ereditata da tutta un serie di nuovi soggetti come le tv di strada, le tv comunitarie ad accesso pubblico o open channels, i mediattivisti, nuovi operatori che cercano di ricostruire uno spazio della comunicazione pubblica partendo dal basso, dalla società civile, dalle persone reali, alle quali va data direttamente voce perchè si possa davvero parlare di una funzione pubblica della tv: ma nel fare questo tali nuovi operatori vengono anche colpiti, come è accaduto a noi di Disco Volante Tv, per il reato di aver tentato di violare il recinto del Padrone dell'Etere.
Perciò le proponiamo di celebrare la giornata della libertà e della qualità televisiva nella nostra città, Senigallia, che è tuttora teatro di un episodio significativo di repressione nei confronti di nuovi soggetti non omologati di comunicazione.
Cordialmente
Enea Discepoli, Fabrizio Manizza, Franco Civelli e Sandro Sebastianelli della redazione di Disco Volante Tv
P. S.:
Per far conoscere noi e il nostro lavoro, dopo la chiusura e la notifica del processo penale abbiamo deciso di rendere disponibile il nostro archivio sul web ed i filmati della nostra telestreet sono ora visibili sul sito del quotidiano online www.viveresenigallia.it.
L'amministrazione comunale di Senigallia dopo aver manifestato pubblicamente solidarietà a Disco Volante (www.comune.senigallia.an.it/htm/ufficiostampa/290704-1.asp?refld1=699), si è già detta disponibile ad ospitare un evento come quello della giornata della qualità televisiva.
SITI DI RIFERIMENTO
Senza titolo 194
Io vivo, io muoio,io mi brucio e annego,
ho caldo estremo mentre soffro il freddo.
La vita m'è troppo tenera e dura.
mescolati alla gioia ho grandi affanni,
Lacrimo e rido nello stesso tempo.
Assai gravi tormenti nel piacere
soffro; sen va il mio bene e sempre dura.
Secco e verdeggio nello stesso tempo.
Così, senza mai tregua Amor mi porta,
e quando penso aver maggior dolore,
non lo penso, e mi trovo fuor d'affanno.
Quando poi credo aver gioia sicura
e aver raggiunto il sospirato bene,
mi riporta alla mia infelicità.
(Louise Labé)
Senza titolo 193
-Nazim Hikmet
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
Senza titolo 192
Tristezza alberga in me.
Parole a sproposito gettate su un bianco foglio,
d’inchiostro di chi la storia non la fa
ma la legge.
Classi ordinate dalla follia di
purezze e razze,
cancellate le parole persone e dignità d’amare…
Il caos regna nel cuore di uomini che non sanno,
che pensano che con ordini,
camerate e compagni tutto si possa risolvere.
Triste io sono,
perché le persone sono divise,
e ognuno nel proprio ghetto vuole vivere,
sopravvivere e
morire puro..
..spoglio d’umana
condivisione.
Cara roseinthewind…non c’è niente di cui tu ti debba sentire onorata, perché gli sbagli di cui tu parli sono milioni di vite umane, perse per la follia degli uomini che vagheggiava su razze, su purezza ariana…e dirlo che l’avete fatto con onore è orrendo. Anche la sinistra ha i suoi morti sulla coscienza, e di certo non sono meno importanti o più truci. La morte non ha colore…e non sono le ideologie che hanno fatto danni ma le persone che le hanno usate per i loro scopi. Mi spiace vedere come la storia non abbia insegnato nulla. Non siamo invasi da altri popoli, ma sono persone che hanno bisogno di lavorare, di vivere e non morire. E dietro a quei maleducati che hai osservato ce ne sono tanti che lavorano con abnegazione per mantenere le proprie famiglie. Non voglio giudicarti, ma il tuo post mi ha fatto riflettere e pensare e volevo farti sapere la mia contrarietà. Un saluto a tutti i viaggiatori e buone vacanze….
4.8.04
Senza titolo 191
Ho studiato che già con la fase monarchico-costituzionale inerente alla Rivoluzione Francese,si ebbe un abbozzo di ciò che oggi si suole definire Destra e Sinistra...In quanto Italiana nata e cresciuta in una famiglia benestante e ben collocata a livello sociale ho lasciato che le mie idee maturassero a destra.Con gli anni,aprendo i libri di storia,mi sono però accorta che l'Italia non ha sempre scritto la propria storia in nero ma anche in rosso...Sono passati gli anni,adesso ho semplicemente 17anni ma vedo che purtroppo vi è una sorta di presunzione a livello storico che nel caso in cui colpisca i miei coetanei è sinonimo di ignoranza mentre x quanto riguarda le generazioni più "anziane" è facilmente traducibile in una smodata devozione...Noi,neri,non tutti nostalgici,facciamo parte di quella destra che vuole mantenere PURO il nostro paese,cercando di imporci garantendo STABILITà...Noi non siamo fanatici e in quanto conservatori manteniamo nei nostri cervelli razionalità sicuramente non riscontrabile nei rossi,cantori di fanatismo...L'Italia da qualche anno è diventata un porto di vite che giungono qui da noi a cercare ....Che cosa???Prima di arrivare non hanno nenache la minima idea dicosa voglia dire vivere qui...Arrivano,distruggono,infangano,occupano,bivono d espedienti,inquinano...E noi??Noi restiamo li a guardare perchè c'è qualcuno che li accoglie a braccia aperte...Si rifiutano di lavorare nei campi ,ci sputano in faccia...Ci disprezzano,ci insultano...
Qualche settimana fa,mi trovavo su un autobus entre mi dirigevo al mare...Ultima fermata prima d giungere ai lidi....Piazza Alcalà(CT),una fiumara di africani si apprestano a salire,un uomo,un poveraccio,un pazzo(ovvimanete italiano)scendendo ha indicato a questi che l'entrata era davanti...Il tizio scende,loro salgono e uno di loro fa vergognosamente uscire dalla sua bocca un "BASTARDO!"...Cattivo e cono aria disdegnatalo ripete...Io lo guardo schifata e mi giro...Avrei dovuto sputargli,insultarlo,ma Io non sono come loro...Io conosco il significato della parola CIVILTà e nel mio vocabolario esiste la parola ONORE...Continuiamo ad accogliere questa gente,fin quando nn occuperanno le nostre case,mi sento un'estranea...Un'estranea della Mia terra...
Un paio di mesi fa camminavo sottobraccio con la figlia di un operaio...Lei sogna di essere imprenditrice,mio padre e mia sorella lo sono...Lei critica gli imprenditori,dice di voler difendere i diritti della classe operaia...Per ma l'amicizia è sacrosanta...
-T voglio fare una domanda..
-Certo,dimmi!
-Se mai diventerai imprenditrice,continuerai ad essere d sinistra,manterrai le tue posizione in merito alla situazione del proletariato????
-non lo so!!!
Bella risposta complimenti!!!!!Adesso il mio unico desiderio è di vederla strisciare nel fango,e di non poter mai raggiungere lavita "abbiente" a cui tanto ambisce...
Che schifo!!!è bastato dover ripensare a questi episodi abominevoli x essere orgogliosa e fiera di vestire di nero,perchè anche se in passato abbiamo sbagliato l'abbiamo fatto con onore...Noi non siamo arrampicatori sociali e soprattutto miriamo a non disperdere la nostra razza...
E questi sono solo 2 puntini di cui la destra può vantarsi...Concludo qua le mie considerazioni xchè altrimenti rischierei di occupare troppo spazio,però prima vorrei consigliare a tutti di far un bel viaggetto,visto che siamo in vacanza,in Romania...Una terra schiaffeggiata,anzi stuprata dalla dittatura di sinistra.
2 agosto 1980 2 agosto 2004
Per celebrare il 24 ° della strage della stazione di Bologna riporto il discorso tenuto da Paolo Bolognesi, portavoce dell'Associazione familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, durante la manifestazione di commemorazione tenutasi a Bologna il 2 agosto di quest'anno . Esso come le foto sotto riportatre è preso da www.stragi.it si6o dell'associazione dei familiari delle vittime di tale vile attentato , indifferentemente dal colore politico \ ideologico di coloro che lo hanno commesso .
<< Il 2 agosto di 24 anni fa, in questa stazione, ebbe luogo un massacro.Alle 10,25 si consumò la strage più infame della storia del nostro Paese: giovani che si preparavano ad andare in vacanza, al lavoro, donne, bambini, tutte persone innocenti vennero fatte saltare in aria da chi non ebbe scrupoli, nessuna pietà.85 morti e 200 feriti utilizzati per fini politici di potere. Vite dilaniate in un momento, sogni, speranze, amori, desideri spazzati via dalla violenza terroristica.I nomi che si succedono sulla lapide sono la testimonianza di persone che si muovevano in una delle stazioni più trafficate d'Italia. Chi ha voluto e chi ha eseguito quel crimine contro l'umanità ha goduto e gode tuttora di altissime protezioni. Senza queste, ne siamo certi, oggi sapremmo tutta la verità. Nel manifesto quest'anno abbiamo scritto:I TERRORISTI AUTORI MATERIALI DELLA STRAGE SONO LIBERI LE VITTIME DEL TERRORISMO SONO LASCIATE SOLE QUESTO E' IL FRUTTO DELLA DIFFUSA ILLEGALITA' CHE PERVADE IL NOSTRO PAESE Gli esecutori materiali: i terroristi fascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro oggi si godono la libertà. Dei condannati per depistaggio è utile ricordare che Licio Gelli, Gran Maestro della Loggia Massonica P2, sconta la sua pena nelle comodità di Villa Vanda, chissà come, ancora di sua proprietà e Francesco Pazienza, pur dal carcere, sembra avere sufficienti contatti per consolidare la sua fama di faccendiere, secondo quanto risulterebbe nell'indagine su Telekom Serbia, ed anche la liberazione dal 41 bis di 72 boss mafiosi dà la misura concreta di quanto sia protetta oggi nel nostro paese l'illegalità.
Alle vittime viene riservata la solitudine spezzata dal ricordo negli anniversari.
Questo Governo ha chiuso "l'Osservatorio sui problemi e sul sostegno delle vittime dei reati" per timore che la loro voce prendesse piede con leggi organiche di tutela. La legge Quadro per l'assistenza, il sostegno e la tutela delle vittime dei reati è bloccata da due anni alla Commissione Giustizia della Camera. Mambro e Fioravanti sono stati condannati complessivamente a 12 ergastoli e a più di 200 anni di carcere in processi limpidi e regolari; sono responsabili degli 85 morti alla stazione e di aver spezzato altre vite con tredici barbari omicidi; i feriti, che hanno causato, durante le loro azioni criminali e vigliacche, sono innumerevoli. Non hanno mai collaborato con la giustizia, hanno ostacolato gli inquirenti, hanno depistato le indagini con la compiacenza dei servizi segreti e offeso le corti giudicanti, hanno dichiarato che vivere a quel modo gli piaceva e si sono vantati di non provare alcun rimorso.
Se personaggi come questi si trovano in libertà e godono di una onorata visibilità, significa che in Italia la legge non è uguale per tutti e soprattutto che abbiamo raggiunto un livello preoccupante di inciviltà giuridica.Gli autori della strage sono in libertà perché hanno un grande potere di ricatto, perché hanno saputo vendere caro il loro silenzio, perché sanno e tacciono da sempre i nomi dei mandanti e degli ispiratori politici della strage.
La concessione della libertà condizionata a Valerio Fioravanti, uno degli esecutori materiali della strage, è un regalo fatto ad un fedele assassino che ha mantenuto il silenzio; ora i mandanti e gli ispiratori politici potranno stare più tranquilli.
Il Senatore Francesco Cossiga, che nel 1980 era Presidente del Consiglio, sostiene che Fioravanti è innocente sulla base di quanto dettogli da terroristi irriducibili che incontrava nel suo studio. Ora sarà soddisfatto. Il Presidente Emerito della Repubblica ha cercato incessantemente di riabilitare coloro che sono stati condannati a vario titolo per questo vile attentato: in un?intervista ha applaudito alla riammissione di Licio Gelli nella Massoneria ed ha personalmente portato al congresso di Comunione e Liberazione una lettera di Mambro e Fioravanti, per sponsorizzarne la grazia. Atti che non ci sorprendono più perché, da anni, consideriamo incredibili i comportamenti del Senatore che invece di difendere i valori della verità e della giustizia fa di tutto per insultarli.
L'anno scorso il Ministro On. Carlo Giovanardi aprì una stucchevole polemica contro il manifesto dell'Associazione che diceva:
I FAMILIARI DELLE VITTIME SAPRANNO ANCORA UNA VOLTA DIFENDERE MEMORIA VERITA' E GIUSTIZIA DA RIFORME D?ISPIRAZIONE PIDUISTA VOLTE A DISTRUGGERLE
Riteneva il manifesto offensivo contro il Governo in carica e le leggi da lui approvate o in via di approvazione e lo rispedì al mittente, inondando di interviste offensive la stampa nazionale.
Il 28 settembre il Gran Maestro della Loggia Massonica P2 Licio Gelli in una intervista disse: GUARDO IL PAESE, LEGGO I GIORNALI E PENSO: ECCO QUA CHE TUTTO SI REALIZZA POCO A POCO, PEZZO A PEZZO. FORSE SI', DOVREI AVERE I DIRITTI D'AUTORE. LA GIUSTIZIA, LA TV, L'ORDINE PUBBLICO. HO SCRITTO TUTTO TRENT?ANNI FA.
Nessun membro del Governo in carica ha avuto il coraggio di polemizzare con Licio Gelli, nessuno ha ritenuto offensive quelle dichiarazioni a dimostrazione di quanto ancora oggi sia grande il potere della Loggia Massonica P2 e considerato attuale il suo progetto politico, il Piano di Rinascita Democratica, che oggi questo Governo sta attuando in modo ossessivo.La sequenza dei fatti che si sono succeduti dimostra quanto sia incredibile il comportamento di uomini delle Istituzioni:
-
Alcuni deputati di Alleanza Nazionale hanno promosso la concessione della grazia per i due stragisti e pluriomicidi.- Il Presidente della Regione Lazio Francesco Storace ha incontrato nel suo studio Francesca Mambro proprio il 2 agosto scorso, a palese sfregio e disprezzo non solo della memoria dei nostri cari barbaramente uccisi, ma anche di un minimo senso dello Stato e rispetto per le Istituzioni.
- Negli stessi giorni, 39 deputati di Alleanza Nazionale hanno presentato una petizione al Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, per ridurre al silenzio l'Associazione, per impedire che chi rappresenta i familiari delle vittime di questa strage possa parlare in pubblico in manifestazioni come quella di oggi.Prendiamo atto indignati che uomini di un partito di Governo si siano schierati dalla parte dei terroristi e contro le vittime. Ma siamo ancor più indignati perché nessuno di loro ha pensato ad Angela, a Sonia, a Rossella, a Davide, a Vito, a Vincenzo, a Rita, a Franca? nessuno è andato con la memoria a ricordare i nomi scritti sulla lapide, nessuno ha pensato che dietro ogni nome c'era una vita, un futuro?. E nessuno ha richiamato alla mente che Mambro e Fioravanti hanno ucciso la gioia di vivere di queste 85 vittime innocenti. Una dimenticanza grave, un dimenticanza senza pari!
Qualcuno, forse, pretende di annullare l'esistenza delle vittime?
No, sappiate che c'è un dovere che noi familiari abbiamo: dare voce al silenzio dei nostri cari; una voce che denunci le ingiustizie, le illegalità, una voce che richiami la completa verità. Un impegno che abbiamo assunto da 24 anni , ma è anche l'impegno che la città di Bologna si è preso il 2 agosto del 1980 mentre ancora si scavava tra le macerie di questa stazione.
A chi vorrebbe chiudere gli anni di piombo con revisionismi su ordinazione e con comodi colpi di spugna, in nome di una necessità di pacificazione nazionale, vogliamo ricordare che riappacificare vuole anche dire tagliare i ponti in modo definitivo con gli stragisti e soprattutto arrivare alla completa verità su quel periodo.
Dopo gli attentati dell'11 settembre a New York e poi dell'11 marzo a Madrid, ai cui familiari delle vittime va tutto il nostro sostegno, la lotta al terrorismo è tornata drammaticamente attuale e impone scelte di rigore e fermezza ad ogni Paese.
Chi governa il nostro Paese come potrà giustificare che, per favorire terroristi e stragisti, vengono addirittura ignorate le leggi dello Stato, come dimostra la recente concessione della libertà condizionata a Fioravanti?
Come potrà spiegare che terroristi rossi e neri godono nel nostro paese di consensi e protezioni presso parti politiche che siedono in Parlamento?
Come potrà giustificare l'impunità dei mandanti e degli ispiratori politici di tutte le stragi che si sono succedute in Italia dal dopoguerra ad oggi?
Come potrà giustificare che per conoscere la storia del nostro Paese bisogna aspettare che negli Stati Uniti vengano declassificati documenti segreti, poiché in Italia il segreto è eterno?
Come potrà ergersi a paladino della lotta al terrorismo chi si è dimostrato incapace di affrontare un vero dibattito sul terrorismo e le stragi, non riuscendo nemmeno a far chiarezza nei propri apparati, visto che negli ultimi cinquanta anni i responsabili dei servizi di sicurezza, nominati dai Governi in carica, sono stati in gran parte impegnati per impedire il raggiungimento della verità?
Come potrà un esecutivo, il cui Presidente del Consiglio è stato iscritto alla Loggia Massonica P2 (tessera n. 1816), condurre coerentemente la lotta al terrorismo quando il Gran Maestro di questa Loggia e i suoi accoliti si sono distinti per i depistaggi sulle stragi, per sovvenzioni alle bande armate neofasciste e nella corruzione del nostro Paese?
Questa impunità è dovuta ad una complicità sostanziale, all'utilizzo politico che si è fatto del terrorismo e all?omertà di Stato che ha celato la verità ai cittadini di questo Paese.La proposta di legge di iniziativa popolare per "l'Abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo", avanzata dai Familiari delle vittime, compie venti anni. Tutto questo tempo non è bastato ai vari Parlamenti che si sono succeduti per approvarla: uno strumento sicuramente utile per arrivare ai mandanti viene lasciato nel silenzio più totale, ricordato solo negli anniversari per la pressione esercitata dai familiari delle vittime.
Non ci scoraggiano i tentativi di ridurci al silenzio operati da chi oggi approfitta di incarichi istituzionali per proteggere amici discutibili.
La logica dell'uso del potere pubblico, come mezzo di difesa dei propri interessi, conduce a degenerazioni mostruose come la strage alla stazione.
L'idea che il cittadino non è il fine, ma un mezzo, una pedina da utilizzare, un numero che può anche essere eliminato, se questo serve a mantenere o raggiungere il potere, fa del cittadino stesso un suddito.
Ma proprio perché siamo cittadini, non sudditi, e crediamo nella democrazia e nel principio di uguaglianza, chiediamo che nella Costituzione venga inserita una esplicita tutela per le vittime e ci battiamo per ottenere quelle garanzie di cui ora godono solo imputati e rei.
Proprio perché siamo cittadini e non sudditi, pretendiamo che finisca l'attuale regime della disinformazione e della censura sulle notizie "scomode", che ha fatto sì che quasi nessun quotidiano abbia riportato la recente sentenza della Cassazione nel processo all?allora minorenne Luigi Ciavardini, in cui viene per l'ennesima volta confermata e provata la matrice fascista dell'attentato del 2 agosto 1980. Anzi in molti casi la sentenza è stata presentata come favorevole agli stragisti fascisti.
Si preferisce dare voce e risonanza alle versioni false ed interessate degli stragisti, assassini prezzolati che negano l'evidenza per contratto.
Anche questo è molto preoccupante e fa pensare che soprattutto in televisione, nel servizio pubblico, non esiste censura per stragisti, assassini, e delinquenti in genere, ma solo per i cittadini onesti, artisti o giornalisti troppo critici con i potenti.
Come sempre, noi familiari delle vittime non chiediamo vendetta, ma pretendiamo giustizia. Non agiamo mossi dal rancore, come vorrebbe far credere chi si oppone al raggiungimento della completa verità, ma dalla volontà di preservare lo stato di diritto.
In questi anni abbiamo combattuto depistaggi, manovre oscure di appartenenti ai Servizi Segreti ai tempi della P2, squallide campagne-stampa orchestrate da mass-media compiacenti, calunnie e tentativi di delegittimazione.
Ci ha sostenuto in queste battaglie il ricordo ancora vivo e presente dei nostri cari; ci ha spronato ad andare avanti l'esempio delle tante persone perbene che hanno pagato con la vita la militanza democratica, come il Giudice Mario Amato, l'agente Emanuele Petri, il sindacalista Guido Rossa e i professori Marco Biagi, Ezio Tarantelli e Massimo D'Antona e tanti altri.
In questi anni di continua ed incessante battaglia per la verità e per l'affermazione dei diritti delle vittime, abbiamo potuto contare sul vostro appoggio, sulla calda solidarietà di gente meravigliosa che ci ha sostenuto in momenti difficilissimi e ha creduto giusta la lotta che portavamo avanti in nome di tutti coloro che vogliono verità e giustizia; abbiamo potuto contare sulla solidarietà di una società civile che credendo nella giustizia, nella democrazia e nello stato di diritto, pretende come noi che assassinii e violenze non debbano mai avere coperture e che giustizia e verità siano obblighi a cui nessun potere abbia il diritto di sottrarsi.
Grazie per essere stati anche oggi con noi.
Adesso le mie considerazioni su tale evento che ha segnato la mia infanzia , avevo 4 anni . Nel ricordare questo avvenimento è necessario ricordare uno dei principi , quello della memoria ( indipendemente dal colore politico , quindi se qualcuno\a di desgtra vuole ricordare qualche abberrazione fatta dagli estremisti rossi , può riportarla ) di fatti che fanno parte dela nostra storia ,ovvero l'esercizio , la pratica della menoria singola e collettiva , inteso come luogo di rispetto per le vittime del terrore e di quella vile violenza politica hanno perduto i propri cari sia per mano della stragismo , sia del terrorismo rosso e nero , che fin dalle origini ( e alcuni esalti non hanno ancora gettato le armi ) ha insaguinato il nostro paese .
Quindi ribadisco con forza che il terrorismo qualunque ne sia la matrice politica \ ideologia , qualunque sia l'obbiettivo che si pone è nemico della democrazia , che non può essere tollerato nè giustificato Ma è proprio per questo che l'ostinato della memoria ( storica , singola , colettiva ) diventa un'operazione neccessaria alla conoscenza e alla conoscenza storica degli avvenimenti , ma anche uno strumento politiko ( per differenziarlo da quello politico = ideologico . Solo cosi cosi si puo arrivare a permettere l'individuazione della responsabilità e la ricerca dela verità , in modo da farsi che quel periodo non sia più chiamato " notte della repubblica " o misteri , e si posssa chiudere definitavamente un periodo che ancora rimane aperto e avvolto ne mistero ; sa perchè a Destra che a Sinistra non si vuole togliere il segreto di stato che permetterebbe di fare luce su mandanti ed esecutori che ancora restano ignoti o quasi visto che la commissione stragi e varie commissioni parlamentari hanno ormai chiarito che la storia dello stragismo in Italia è la storia di un'uso della violenza funzionale alla stabilizzazione autoritaria e al rafforzamento di una politica ostile al cambiamento . Bombe , stragi , operazioni militari e para militari hanno trovato ispirazione e appoggio , SIC , in uomini dele istituzioni , che hanno fatto del terrorismo un imperdonabile strumento di manipolazione politica . concludo con questa citazione : << Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato [...]. Credi davvero che il passato abbia un'esistenza reale? [...]. Il passato esiste forse concretamente nello spazio? C'è da qualche parte un luogo, un mondo di oggetti solidi, dove il passato sta ancora avvenendo? [...] dove esiste il passato, seppure esiste?". "Nei documenti. Vi è registrato". "Nei documenti. E... nella mente. Nella memoria degli uomini">> da "1984" di George Orwell autore anche delal fattoria degli animali .da "1984" di George Orwell.
Siti di riferimento
sulla strage della stazione di Bologna
contro storia d'italia dal 1947\8 ad oggi diretto da Sandro Provvisionato , vice responsabile di terra del tg5 in parte gratuito in parte a pagamento )
http://www.cronologia.it/misteri.htm o http://www.almanaccodeimisteri.info/
idem
http://www.stragi80.it/indice.html
sulla strage di Ustica
http://www.romacivica.net/anpiroma/larepubblica/repubblicaterrori.htm
http://www.avvelenata.it/stragi/ serie di documenti e link
mi scuso se moltoi link dovessero essere irragiunginìbili , ma non ho avuto tempo di verificarli tutti , e poi in internet , un url cambia più rapidamente di quel che si pensi e non esempre si riesce a stargli dietro . mi scuso se qualcuno\a dovesse dirmi che sono nella scelta dei siti poco obbiettoivo , ma per ,mancanza di tempo non ne ho avuto modo di trovarne altri oposti , ma se qualcuno ne avesse me li puoi riportare nei commenti o via email e pernserò ad aggiornare questo elenco .
Senza titolo 190
Ad memoriam….
Quando ero piccolo, sognavo.
Sognavo di essere famoso,
di avere successo e gloria
e fan e ammirazione…
Non ho smesso di sognare, ma…
Oggi, non sono più sicuro
di ciò che significhino questi concetti.
. . . camminavo, come ogni mattina,
sulla strada che mi porta al lavoro…
(sì, io ho un lavoro, e c’è una strada che porta lì,
lo dico a chi mi ha rimproverato, in questi giorni,
di parlare poco della mia vita)
… camminavo, dicevo, e gli occhi, senza motivo apparente
mi si sono volti verso un pezzetto di pietra,
incastonato nell’asfalto cotto dal sole,
di quest’agosto afoso.
Un pezzetto piccolissimo di pietra, bianco latte
Che spicca nell’asfalto nero,
evaporante calura,
la cui forma mi ricorda una chitarra classica,
stilizzata.
Non è più grande di una moneta,
e credo sia lì da anni,
resistendo, incastonato nel catrame,
al calpestio di migliaia, milioni di persone che come me,
percorrono quella strada, con le loro aspirazioni,
con le loro fobie e paure,
le loro speranze, la loro Vita insomma.
Scommetterei che, quella pietrina,
abbia un senso solo per me,
non è certo una “rivelazione”,
ma di sicuro i miei occhi la..cercano
quando passo di lì.
E sono certo che ognuno di noi abbia,
tra i suoi ricordi, piccole cose all’apparenza insignificanti
pezzetti d’anima frantumati e incastonati come diamanti
lungo il percorso dell’esistenza,
e che racchiudono la nostra vita
avendo la stessa dignità di eventi importanti…
…un profumo di pulito, una mattina di settembre,
tra lenzuola di una casa non tua, con una donna che ti dorme accanto…
non ne ricordi più il volto,
ma quel profumo non lo scorderai più…
un suono lungo e profondo,
che ti vibra alla bocca dello stomaco,
in una notte di dicembre…
forse un treno lontano…
…e tu ci sei sopra, dentro,
a quel suono che t’imprigiona, triste, lugubre, profondo…
quel suono non lo scordi più…
mai più….
..tornerà a trovarti, nei tuoi sogni, o nella realtà,
e tu lo sentirai arrivare, forse lo percepirai ancor prima che arrivi,
sarà il “tuo” suono…
o quando con le mani sfiori la tua pelle,
a trovare quella piccola cicatrice fatta con il coltello del pane,..
..una sciocchezza, ma non è andata più via,
ricordi? Era d’agosto e il mare non lascia passare questi segni,
li fissa al tuo corpo, indelebilmente, li tatua per sempre,
ma con dolcezza, come una sottolineatura più chiara sul corpo che si scrive,
scurendosi, dorandosi, una storia estiva…
Ecco, oggi io vorrei che Voi che leggete, non mi scordaste più…
Ma non come un eroe greco, non come una cima svettante sulle altre…
Ma come un piccolo, insignificante ricordo che però,
…però ti resta dentro, per sempre, e non va più via.
Ps: tra qualche giorno questo blog http://bestio.splinder.com/ andrà in vacanza.
E aggiornarlo non sarà facile.
Appena possibile (c’è bisogno di dirlo?)…lo farò.
Mancherà qualcosa alle mie giornate.
Non certo però…il ..Ricordo.
Baci_Bestio
(grazie, Giuseppe.)
3.8.04
Senza titolo 189
Come primo intervento a qst piccolo mondo ancora x me sconosciuto vorrei postare un classico intramontabile che in questi giorni ha invaso la mia vita...
Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
(John Lennon)
Senza titolo 188
E' strano
Mi sento un pò come l'ospite gradito ma scomodo, quello che miete silenzio tra i commensali quando, giàal momento di sedersi a tavola, fa rumorosamente stridere le gambe della sedia contro il pavimento appena lucidato.
Quell'ospite dal quale non ci si aspetta solo la presenza no, quella sarebbe davvero troppo poco, ci si aspetta l'improvvisa interruzione di un discorso altrui, semmai con un appunto, prima pietra di un muretto a secco. E' chiaro che ne sia apertamente lusingato, adoro chi fa del dialettico "repellere vim vi licet" il proprio stendardo. Lotta di parole e di contenuti, quella che la nostra generazione non ha quasi conosciuto, quella nuda, cruda, vera.
Immagino una tavola con tutti noi, noi "albatros" e no, noi con o senza sorriso, noi aperti sul nostro mondo... noi che iniziamo a chiederci, prima dell'aperetivo, qualcosa di sensato.
Ma qualcosa ci distrae, qualcuno ha da ridire giàsull'aperetivo, è un qualcuno attento ai particolari, qualcuno critico nei confronti di qualcosa che non ha ancora lambito neppure le sue esperte papille gustative, ma ha urtato fragorosamente contro il suo sguardo.
E chiede: "Che aperetivo è? non ho mai visto quell'etichetta".
Ecco l'ospite scomodo, ecco tutti che mi fissano, con sguardo di attesa: "Mai vista? e dove mai l'avresti dovuta vedere?".
No, sapete, è questa la realtàche non sopporto, un pensiero, un giudizio, sull'uovo guardando il guscio prima di tastarne il tuorlo, sull'aperetivo scorgendone appena l'etichetta.
Questa maledetta TV, questi stracci di settimanali con stupidaggini e Pseudo-Vip da vicolo di terza categoria costruiti scordandosi di mettere il cervello tra gli ingredienti.
Ecco, ci siete riusciti anche stavolta... a farvi rovinare la digestione.
Un saluto a tutti, buon appetito... e scusatemi per favore, ma è più forte di me.
Martino.
Senza titolo 187
SFUGGENTE DONNA MENDACE
Porporina figlia di Eva palpitante descrive ampi giri voluttuosi somigliando ad una graziosa pupa di farfalla.
La Bambolina sospinta dal vento sbatte il corpo diafano contro menti virtuose.
Appagata da questa nuda unione si dedica all’Arte dei Suoni;si circonda di instancabili ed equipollenti rapporti Sofisti.
Al Teatro delle Illusioni viene giudicata sprezzante ,i maschi contendono la sua impudica audacia.
Le Femministe fragili la detestano perché considerata stimolante FIAMMA.
Esperta Bambolina ,noi amiamo i tuoi ritmi menzogneri.
Abilissima ad arpeggiare prodigiose tentazioni!
La Figlia d’Eva,detesta il marchio chiamato BUAGGINE e custodisce ornate effusioni candide d’ingenuità.
Il suo aspetto somiglia ad una chitarra incipriata priva di corde.
Sul palcoscenico la Bambolina Eva si trasforma in SPIRA ed avviluppa le ali degli ATTORI più fragili…
ACTA EST FABULA...
Un Grazie particolare a colui che mi ha invitato a depositare i miei pensieri in questo meraviglioso Blog!
2.8.04
Senza titolo 186
1.8.04
31.7.04
Senza titolo 184
Come un invitato
alzo con timore
la tenda della stanza
degli ospiti.
Oltrepasso la soglia
con l’ansia dell’amante
al suo primo appuntamento.
Cosa porto?
Un mondo di pace
da “La Terza Stella ad Ovest di Cassiopea”, 2004
30.7.04
Senza titolo 183
SONO SEMPRE I MIGLIORI E I GIUSTI QUELLI CHE SE NE VANNO
Il 28 luglio, nella valle di Orsigna, in Toscana, è serenamente scomparso o, come preferiva dire lui, ha lasciato il suo corpo, Tiziano Terzani, giornalista e scrittore.Esso era una delel più grandi figure della non violenza nel nostro paese dopo Aldo Captini creatore della marcia Perugia-Assisi ( per choi volesdse saperne di più su Aldo capitini http://www.aldocapitini.it/ ) Grazie ai suoi scritti in particolare a Lettere contro la guerra 2002 il cui libro è una raccolta di sette lettere, alcune delle quali sono state pubblicate sul “Corriere della sera”, in forma di corrispondenze da varie zone del mondo, in particolare quello orientale, da dove l'autore ha riferito numerosi fatti in veste di cronista.Dopo la tragedia dell’ 11 settembre, Terzani è uscito del suo rifugio dell’Himalaya, cercando di trasmettere concetti già espressi prima dell’attacco alle torri gemelle; le sue riflessioni etico-morali erano quindi già approfondite, prima che gli eventi storici le rendessero necessarie. Le lettere mirano ad approfondire la conoscenza del mondo musulmano, della sua cultura in rapporto al mondo occidentale (di particolare interesse la lettera rivolta alla Fallaci) , invitando tutti gli uomini ad un simbolico pellegrinaggio verso la pace, unica via di salvezza contro l'odio, la discriminazione, il dolore. E per seguire questa strada bisogna far appello alle leggi del cuore, ai buoni sentimenti, al rispetto e all’amore verso il prossimo ; che sono arrivato , e i sito eco-pacifisti e buddisti presenti nei miei link e la citazione degli scritti di don lorenzo Milani presenti nei post ne sono testimonianza , che sono arrivato a maturazione di quel proceso psico-antropologico che mi ha portato da una cultura bellicista \ guerra fondaia ispirata da mio nonno fascista , a una cultura pacifista che ripudia la guerra come soluzione delel controversie internazionali
Riporto questa 'intervista di Alessandra Garusi a Tiziano Terzani, pubblicata su Carta n.20/2002(www.carta.org) ripoprtata dall'ottima ML della rivista online solaria ecco il sito http://www.parolestorte/solaria/ .
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La forza degli Usa è la loro debolezza.
E a Kabul è ricominciato il "grande gioco"
intervista a Tiziano Terzani raccolta da Alessandra Garusi
"NON STARÒ AL MIO IMPEGNO di tenermi fuori dal mondo.Da quando 'Osama bin Laden smoked me out of my cave', mi sono rimesso da 'pensionato', con una press card falsa fatta a Bangkok, on the road, prima lunga la frontiera pak-afghana e poi a Kabul.Sono ora nel mio rifugio fra le montagne per ricaricare le batterie ed affrontare l'Italia".Così scriveva Tiziano Terzani in una e mail inviata agli amici, il 18 gennaio, dall'Himalaya indiana.Gli abbiamo parlato a margine di uno dei tantissimi incontri del suo "pellegrinaggio di pace" in tutta Italia.
Qual è l'Italia che ha ritrovato?
Manco da questo paese da più di trent'anni. Non ci sono mai stato a lavorare. Ho lasciato l'Italia nel 1971, per andare a Singapore, e ci sono tornato sempre e solo per visitare la famiglia. Per cui è un paese che non conosco e che riscopro ora. Lei conosce la storia: ho scritto questo libro, "Lettere contro la guerra", che non era previsto. Cioè avevo chiuso con il mondo del giornalismo. A sessant'anni, avevo preso una decisione euro-indiana, quella di andare in pensione, ma di fare come gli indiani: di partire per un viaggio più dentro che fuori. Davvero, non mi interessava più il mondo, dover andare ad inseguire le guerre... Tuttavia l'11 settembre era una di quelle vicende davanti alle quali non potevo continuare a guardarmi l'ombelico in cima ad una montagna. Dovevo rimettermi in cammino. E così ho fatto: due mesi alla frontiera pakistano-afghana, poi tre settimane a Kabul.
Ho sentito di avere un dovere: quello di raccontare una storia che da tanto tempo non raccontavo. Che è la storia della pace. Dopo trent'anni da corrispondente di guerra, dovevo fare qualcosa che era nuovo per me: il corrispondente contro la guerra. L'idea del pellegrinaggio non nasce dal dover "spingere il libro", perché questo cammina comunque con le sue gambe. Ma potevo approfittare di questo per andare a raccontare la storia di una speranza. Ho mandato una e mail in giro per l'Italia, dicendo che sarei andato dovunque fossi stato invitato, tranne ai tv show. Ho ricevuto inviti soprattutto dalle scuole.
Allora, che Italia vedo? Ci sono due Italie: una in doppiopetto, di quelli per bene, che fanno le corna, che dicono una cosa e poi forse ne pensano un'altra. Che dicono all'audience ciò che l'audience vuol sentire. Poi c'è un'Italia di giovani, interessata a qualcosa di diverso: a sentir parlare il cuore. Un'Italia non vuole abituarsi all'ipocrisia della politica. E questo mi sembra interessante. Questa è un'Italia diversa, che si pone problemi, un'Italia sensibile, un'Italia che mi sorprende davvero. Specie fuori dalle grandi città. Vado dai giovani fino ai 17-18 anni. Sono meravigliosi. Non hanno paura del nuovo. Cominciano a cambiare quando vanno all'università. Mi chiedono cose intellettuali. Sfidano le cose che dico, scoprendo le contraddizioni delle parole. Però è un bel paese, pieno di volontà.
Mancano i grandi, ma anche i piccoli maestri. Se uno si presenta con l'aria di un barbone, con delle cose diverse da dire, che parla col cuore, che dice quello che pensa, che non ha una sua agenda che è quella di farsi eleggere, fondare una nuova religione o aprire un negozio di aroma terapia? Ho fatto il primo passo di questo cammino a Firenze, nel Palazzo Vecchio. E ho detto una cosa: "Vorrei essere ricordato alla fine della mia vita per una qualità, la sincerità. Dire quello che sento di dover dire". E la gente scopre presto che dici quello che credi sia vero. Quello che provi. E non quello che ti è utile o quello che pensi gli altri godano a sentire.
Come mai le forze "altre" sono sempre così fragili e così scollegate fra di loro?
È la storia di Bush. Ha reagito nella maniera più banale, più ovvia, più stupida. E la stupidità è più semplice. La nonviolenza è una cosa complicata. Per la guerra ci vuole un esercito e dei generali. Per la pace ci vuole un grande esercito e dei grandi generali. Ci vuole molto di più a rafforzare moralmente un "soldato della pace" che addestrare un paracadutista a sgozzare la gente. La pace è più difficile. Anche perché l'uomo è naturalmente più portato alla violenza. Viviamo in un mondo violento: queste città orribili in cui bisogna sempre correre. Il mercato che ti impone di sopravvivere, uccidendo il tuo vicino. La scuola che ti insegna a tirare gomitate nello stomaco per arrivare primo. Per cui la reazione più normale, è la violenza. Dunque chi si propone di cercare altre vie, ha la strada dura.
Questo vale anche per i riservisti israeliani...
Sì. Ci vuole una grande forza culturale. Lo dico sempre: una vera grande civiltà - e quella ebraica, Dio mio, lo è - dimostra la sua grandezza nell'essere permeabile a valori anche diversi e nel mettersi in discussione. Che è capace di vedere autocriticamente i propri valori. Che si rafforza moralmente, prima ancora che con le armi.
L'America sta perdendo moltissimo, vincendo con le armi. Perché quest'America, che era il sogno per tutti i poveri, gli emigranti, oggi sta diventando un paesaggio cattivo che con le nuove regole nega tutto il sogno: l'american way, democracy, i diritti uguali per tutti? Ora c'è una legge per gli americani e un'altra per i non americani. Gli americani sospettati di essere terroristi possono essere incarcerati senza habeas corpus, senza vedere un giudice, e teoricamente possono essere fucilati perché due in un tribunale militare hanno deciso così. È questa l'America verso la quale sono andati milioni di emigranti, sono fuggiti gli ebrei? No. Eppure è forte, ha le "bombe intelligenti" che entrano nei buchi delle montagne. Ma è una società forte? No, è una società che si indebolisce con la sua forza.
Anche la mia amata India: non è mai stata così debole, con le bombe atomiche, gli eserciti schierati sulla frontiera pachistana.
[...]
Chi sta raccogliendo l'eredità del Mahatma Gandhi in India o altrove?
Di eredi, non ne vedo. Anzi trovo che la pace non sia più di moda. Però questo non vuol dire che non debba essere giusta. E poi la moda cambia: minigonne diventano maxigonne? L'11 settembre deve aver colpito qualcosa nella coscienza dell'umanità. Perché è stato così orribile. E così mediaticamente presente nel cuore di tutti. L'hanno visto tutti: gli eschimesi, i bantù, ecc. Immaginando quel che viene dopo e vedendone un po', uno dovrebbe dire: qui bisogna fermarsi. Questa è la mia speranza.
Lei ha un sogno?
No, li ho realizzati tutti. Forse quello di morire in pace. Ho avuto una vita terribilmente felice. Non ho mai lavorato. Perché tutto quello che ho fatto, lo amavo. L'avrei fatto comunque.
C'è qualcosa che l'Occidente ha dimenticato?
Viviamo delle vite orribili, in Occidente: non ridiamo più; si è dimenticata la morte. Senza la morte, la vita diventa tremenda. Perché non c'è la gioia di ciò che passa, di ciò che è unico, irripetibile. Credo sempre di più che la bellezza della vita sia nel simbolo del tao, che è l'armonia degli opposti. Per questo dico che è sacrilego e innaturale voler eliminare il male. Innanzitutto, chi determina cos'è il male? Forse devono esserci entrambi. Si tratta di trovare un modo per raggiungere un equilibrio. Cosa sarebbe il mondo, se non ci fossero le donne? La vita senza la morte? Il giorno senza la notte? La luce senza le tenebre? L'uomo senza la sua ombra?
Quanta Asia c'è dentro di lei?
Trent'anni di una vita diversa, in un mondo diverso. A pensare pensieri diversi. A leggere giornali diversi. Tutto ciò fa una persona diversa. Però, in fondo, è una vernice. Dentro sono uno che più invecchia e più diventa fiorentino. Nel mio Dna c'è tutta la mia toscanità. E mi scopro non solo a fare gesti, ma anche a pensare come pensava la mi' nonna. In realtà, tutto ciò di cui vengo accusato - che sono asiatico, indiano - è una stupidata.
Perché la psiche, il cuore, è uguale per tutti. Se lei è madre in India o fra gli eschimesi, ama suo figlio alla stessa maniera. È solo il modo di esprimersi, che cambia. L'uomo non ha meno paura di morire o della solitudine qui rispetto a là. È che in alcune parti ha imparato a morire meglio, a stare meglio da solo.
Cosa succederà dopo questa prima fase della guerra in Afghanistan?
L'America è su una brutta china: limitazione delle libertà, arroganza della violenza. La speranza è l'Europa. Ha una grande chance: quella di riscoprire l'unità nella sua diversità. Noi abbiamo una lunga storia di massacri superati, di grandi conflitti digeriti. Per cui possiamo comprendere l'altro molto meglio degli americani, che hanno fatto del melting pot un pissing pot [un vaso da notte, ndr.].
L'Europa ha la possibilità di riscoprire i suoi valori, la sua storia, e di aiutare anche l'America ad uscire da questo vicolo cieco. Il problema è che l'Europa deve trovare una leadership politica più creativa. Quella attuale non è capace di inventare niente. Siccome la situazione è nuova, ci vuole gente capace di pensare il nuovo. Occorre gente che non abbia paura di perdere le elezioni, che abbia il coraggio di esporsi, di dire le cose impopolari. O magari di dire le cose semplici che sono popolari e che poi portano sacrifici.
Oggi, in Occidente, bisogna dire chiaramente che dobbiamo dividere la nostra ricchezza. Dobbiamo cambiare atteggiamento nei confronti del mondo. La Banca mondiale, il debito, l'Organizzazione mondiale del commercio, ecc., tutto ciò va ripensato. Non potremo mai essere in pace, se gli altri sono in guerra. Non potremo mai essere felici, se gli altri non lo sono. Non potremo avere un mondo di serenità, quando c'è una metà del mondo che si preoccupa di ingrassare e l'altra che non ha da mangiare.
Lei, al momento, in Europa vede qualcuno che sia in grado di fare questo?
No. Però la gente c'è. Ad esempio, in questa questione della guerra in Afghanistan i governi hanno tutti preso posizione a fianco degli Stati uniti, ma la gente no. È sempre più scettica sulla risposta militare e sui suoi risultati.
www.tizianoterzani.com/indexman.html http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/terzani/default.htm ( bibliografia )
29.7.04
27.7.04
Senza titolo 180
nuvole di polvere
abbandonano a strada
si accompagnano alle
mosche di campagna
sovrastano le teste lucide
ed i capelli bizzarri
si posano nelle pozzanghere
per annegare
nuvole di polvere
tra sigarette spente
appesantiscono il fiato
di chi l’alcool non regge
scansano la pioggia
senza sentimento
posandosi sulle spalle
di chi ne ha già
tanta altra dentro
nuvole su nuvole
cieche del silenzio
che non da speme
di quel pensiero
che non sovviene
nuvole che trasformano
la polvere per
addormentarsi nella
cenere
il problema non è tony eff ma un altro visto che anche le paladine delle femministe come dolce nera lo difendono invocando la censura o dicendo come Dolcenera: " Tony Effe mi fa sesso perché non pensa ciò che dice sulle donne. Le sue canzoni seguono la moda "
Negli ultimi giorni non si parla d’altro che di Tony Effe e delle sue canzoni! Io ne ho lette e sentite di tutti i colori, ma c’è una cosa ...
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