31.1.19

Abbiamo smarrito il senso di ciò che succede , abbagliati dal pensiero dominante . ecco perché serve ricordare anche le giornate rompi come il 27 gennaio e il 10 febbraio


Infatti dopo " la  giornata  rompi    del 27  gennaio  "



Nonostante tutta l'ipocrisia ed il ricordo a senso unico e la rottura retorica ( ecco perché le definisco giornate rompi ) ricordo e scrivo post in merito . Infatti cerco il più possibile di farlo in maniera alternativa ed il più lontano possibile dai canoni ufficiali /istituzionali fatte (salvo eccezioni per lo più individuali ) di ricordi a senso unico e parziali ovvero come    dice https://www.fanpage.it in  :<< la Giornata della Memoria selettiva: ricordiamo i lager tedeschi ma non quelli italiani >>   visto   che  ricordiamo   ( salvo  eccezioni  )  Auschwitz, la Shoah \  olocausto  \  genocidio  e quindi   i lager tedeschi ma non conosciamo la storia dei nostri campi di concentramento italiani in Libia, Eritrea ed Etiopia. Ed  soprattutto   quelli  nei due  campi  Italiani   usati dai tedeschi  con la  nostra  complicità  e  collaborazione  Fossoli ( in emilia  romagna  )   e La  riviera  di San  Sabba (trieste.
 Una giornata della Vergogna per i crimini coloniali fascisti sarebbe doverosa nell’epoca di “Prima gli Italiani” come l'appena trascorsa giornata del 27 gennaio edizione 2019
Ecco perché, rispondo così a chi mi chiede perché da uomo di sinistra ricordo e celebro la giornata delle foibe , sempre in maniera alternativa per il suddetto motivo espresso nelle righe precedenti ,  il 10 febbraio ovvero  il cosiddetto    giorno del  ricordo o   giornata    delle foibe che  ha  sempre    e  causa    sempre  polemiche  e  critiche   per  l'uso   strumentale  che  se  ne  fa   da  una parte     e  dall'altra  .  Infatti 
  [....]    da  https://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ricordo#Critiche_e_polemiche

L'istituzione del Giorno del ricordo venne tacciata di neofascismo e revanscismo, in quanto decontestualizzerebbe i massacri delle foibe dall'invasione della Jugoslavia, dai precedenti crimini di guerra italiani in Jugoslavia e dalla forzata italianizzazione delle terre di confine[74][75][76][77][78].
Critiche storiografiche[modifica | modifica wikitesto]Secondo Giovanni De Luna e Franco Cardini, il Giorno del ricordo, istituito quattro anni dopo il Giorno della memoria, si è di fatto contrapposto a quest'ultimo[79][80]Filippo Focardi ha rilevato la contrapposizione del Giorno del ricordo - "tenuto conto della prassi e dello stile commemorativo - sia alla memoria della Resistenza sia alla memoria della Shoah sia alle celebrazioni del 25 aprile"[81]. Lo stesso studioso ha in seguito meglio precisato il suo pensiero: secondo Focardi, «il giorno in ricordo delle foibe, fortemente voluto da Alleanza Nazionale, si è caratterizzato per una costruzione della memoria imperniata sulla denuncia della violenza comunista jugoslava contro gli italiani senza alcun riferimento al contesto storico, né alla precedente oppressione fascista delle minoranze slovene e croate incluse nel Regno d'Italia dopo la Grande Guerra, private della loro lingua e della loro cultura, né ai crimini commessi dal 1941 al 1943 dalle armate di Mussolini; antecedenti che almeno in parte spiegano la "controviolenza" successiva (animata però anche da radicali progetti annessionistici). Si è così proposta una memoria modellata sulla narrazione di matrice neofascista sviluppata fin dall'immediato dopoguerra, che riversa esclusivamente sulla Jugoslavia di Tito l'accusa di aver commesso crimini efferati in nome di un odio antitaliano votato alla pulizia etnica e giunge iperbolicamente a equiparare le foibe alla Shoah (si è parlato infatti di "Shoah italiana"). Risultano in questo modo del tutto trascurati sia le reali dimensioni del fenomeno sia i risultati della storiografia italiana e internazionale che ha indagato a fondo, ponendola in un più generale quadro europeo, l'evoluzione dei rapporti fra le popolazioni di origine italiana e slava di quelle regioni, nonché le violenze e i torti reciproci»[82].
Enzo Collotti ha invece rilevato come "delle vittime delle foibe e dei dolori e delle sofferenze di coloro che condivisero l'esodo istriano ai politici che ne vogliono monumentalizzare il ricordo in un secondo ambiguo giorno della memoria interessi relativamente poco. Sono in gioco esclusivamente interessi elettorali (...). Ad una cultura legata ai valori della Resistenza e dell'antifascismo (...) si va sostituendo una cultura diffusa fatta (...) di vere e proprie falsificazioni". Collotti definì il Giorno del ricordo "un ambiguo contraltare del Giorno della memoria"[83].
"Forti perplessità" sono state espresse anche da parte dello storico del colonialismo italiano Angelo Del Boca, il quale ha fra l'altro definito la commemorazione "una battaglia strumentale della destra in contrapposizione alla Giornata della Memoria, a cui i partiti di sinistra si sono adeguati per non lasciare il monopolio assoluto all'altra fazione"[84]. Gustavo Corni ha invece rilevato come l'istituzione del Giorno del Ricordo sia stata progettata "come possibile elemento unificante e legittimante di un nuovo patriottismo" fortemente avallato dal centrodestra italiano.[85]Critiche alla ricorrenza sono state espresse a vario titolo anche da altri storici accademici, intellettuali ed associazioni italiane, quali Angelo d'Orsi[86], Davide Conti[87]Paolo Rumiz[88] e l'ANPI[89]. Altre critiche - in particolare riferite al discorso del 2006 di Ciampi - furono espresse sia dallo scrittore Antonio Tabucchi[90] che dallo storico triestino Galliano Fogarazionista ed esponente di punta del CLN triestino, che criticò pure alcune precedenti affermazioni di sostegno alla proposta di Menia di istituzione del Giorno del ricordo da parte di Fassino e Violante, e parlò di memoria dimezzata e di rimozione del fascismo e dei crimini di guerra italiani in Jugoslavia quali terreno di coltura delle successive violenze postbelliche da parte jugoslava[91].
ed anche molte sempre secondo la stessa fonte critiche storiografiche

Secondo Giovanni De Luna e Franco Cardini, il Giorno del ricordo, istituito quattro anni dopo il Giorno della memoria, si è di fatto contrapposto a quest'ultimo[79][80]Filippo Focardi ha rilevato la contrapposizione del Giorno del ricordo - "tenuto conto della prassi e dello stile commemorativo - sia alla memoria della Resistenza sia alla memoria della Shoah sia alle celebrazioni del 25 aprile"[81]. Lo stesso studioso ha in seguito meglio precisato il suo pensiero: secondo Focardi, «il giorno in ricordo delle foibe, fortemente voluto da Alleanza Nazionale, si è caratterizzato per una costruzione della memoria imperniata sulla denuncia della violenza comunista jugoslava contro gli italiani senza alcun riferimento al contesto storico, né alla precedente oppressione fascista delle minoranze slovene e croate incluse nel Regno d'Italia dopo la Grande Guerra, private della loro lingua e della loro cultura, né ai crimini commessi dal 1941 al 1943 dalle armate di Mussolini; antecedenti che almeno in parte spiegano la "controviolenza" successiva (animata però anche da radicali progetti annessionistici). Si è così proposta una memoria modellata sulla narrazione di matrice neofascista sviluppata fin dall'immediato dopoguerra, che riversa esclusivamente sulla Jugoslavia di Tito l'accusa di aver commesso crimini efferati in nome di un odio antitaliano votato alla pulizia etnica e giunge iperbolicamente a equiparare le foibe alla Shoah (si è parlato infatti di "Shoah italiana"). Risultano in questo modo del tutto trascurati sia le reali dimensioni del fenomeno sia i risultati della storiografia italiana e internazionale che ha indagato a fondo, ponendola in un più generale quadro europeo, l'evoluzione dei rapporti fra le popolazioni di origine italiana e slava di quelle regioni, nonché le violenze e i torti reciproci»[82].
Enzo Collotti ha invece rilevato come "delle vittime delle foibe e dei dolori e delle sofferenze di coloro che condivisero l'esodo istriano ai politici che ne vogliono monumentalizzare il ricordo in un secondo ambiguo giorno della memoria interessi relativamente poco. Sono in gioco esclusivamente interessi elettorali (...). Ad una cultura legata ai valori della Resistenza e dell'antifascismo (...) si va sostituendo una cultura diffusa fatta (...) di vere e proprie falsificazioni". Collotti definì il Giorno del ricordo "un ambiguo contraltare del Giorno della memoria"[83].
"Forti perplessità" sono state espresse anche da parte dello storico del colonialismo italiano Angelo Del Boca, il quale ha fra l'altro definito la commemorazione "una battaglia strumentale della destra in contrapposizione alla Giornata della Memoria, a cui i partiti di sinistra si sono adeguati per non lasciare il monopolio assoluto all'altra fazione"[84]. Gustavo Corni ha invece rilevato come l'istituzione del Giorno del Ricordo sia stata progettata "come possibile elemento unificante e legittimante di un nuovo patriottismo" fortemente avallato dal centrodestra italiano.[85]Critiche alla ricorrenza sono state espresse a vario titolo anche da altri storici accademici, intellettuali ed associazioni italiane, quali Angelo d'Orsi[86], Davide Conti[87], Paolo Rumiz[88] e l'ANPI[89]. Altre critiche - in particolare riferite al discorso del 2006 di Ciampi - furono espresse sia dallo scrittore Antonio Tabucchi[90] che dallo storico triestino Galliano Fogar, azionista ed esponente di punta del CLN triestino, che criticò pure alcune precedenti affermazioni di sostegno alla proposta di Menia di istituzione del Giorno del ricordo da parte di Fassino e Violante, e parlò di memoria dimezzata e di rimozione del fascismo e dei crimini di guerra italiani in Jugoslavia quali terreno di coltura delle successive violenze postbelliche da parte jugoslava[91].   


quindi per  evitare    sia quello  che   dice  nel  video  citato all'inizio     sia  per    evitare  che simili cose    si ripetano e  ritornino    l, lo so  che sembrerò retorico ed  ripetitivo  , ma  non mi  viene  in mente  altro     , ricordiamo  . Soprattutto   che  la storia  sia  usata  per  speculazione  e strumentalizzazione  politica (  vedi il 10  febbraio per  rimanere  al caso italiano    )  , non basta  quanto lo  è  stata  nel secolo scorso   

30.1.19

ma che paese stiamo diventando

Poso  capire   l'esasperazione dovuta    ad  immigrazione incontrollata   o lo scaricabarile dell'Europa  Ecco cosa succede a seminare paura e odio da parte del , ma non solo , ministro dell'interno: di parlare alla pancia soprattutto di quelli che non hanno mai fatto i conti col razzismo storico dell'Italia ( perchè sono ignoranti ,creduloni alla propaganda o fascisti) quello dell'impresa di Libia, quello della guerra d'Etiopia a suon di gas e rspressaglie , quello delle leggi razziali, quello dell'odio verso sinti e rom, quelli che sventolano la bandiera "italia brava gente e "noi eravamo bravi immigrati" dimenticando che non sempre la nostra immigrazione era rosa e fiori mentre gli americani (solo per fare un esempio ) dicevano che gli italiani erano tutti mafiosi o peggio Ibrahima Niane, segretario Fillea Cgil Brescia Ibrahima Niane, segretario Fillea Cgil Brescia “


Dalla rete ho perso il sito in quanto il gatto r saltato sulla tastiera e tentando di levarlo ho cancellato la cronologia dei siti che stavo vedendo

Adesso con il decreto Salvini ve ne dovete andare”. Con queste parole – secondo quanto riferito da una nota della Cgil – Ibrahima Niane (segretario generale della Fillea Brescia di origine senegalese residente a Rovato) è stato “aggredito verbalmente” da un passeggero mentre si trovava su un autobus pubblico che lo stava portando – con altri rappresentanti della Camera del lavoro bresciana – al Centro fiera di Bari, dove si sta svolgendo il Congresso nazionale della Cgil. “Un episodio inaccettabile – sottolinea la Cgil – a cui tutta la delegazione presente ha reagito sdegnata. Un episodio che ci tocca in prima persona, ma che purtroppo è solo l’ultimo di una serie di odiosi casi che si stanno verificando nel nostro paese a causa del clima avvelenato, fomentato in modo cinico e irresponsabile in primo luogo da chi dovrebbe invece garantire la sicurezza dei propri cittadini. Tutta la Cgil Brescia manifesta sdegno e rabbia per quanto avvenuto e esprime massima solidarietà a Ibrahima”.

29.1.19

Cardito (Napoli), bambino ucciso in casa: i servizi sociali avrebbero ricevuto segnalazioni dalla scuola mesi fa

  se   questa  news  da cui  ho preso il titolo   ed  la foto  sotto    riportata   dal portale    internet    https://www.viagginews.com/



dovesse risultare vera sarebbe vergognoso   e preoccupante perchè non si  dovrebbe usare   violenza   , specie  sui  bambini . E  vero che  anch'io  sono cresciuto  a  battipanni o sculaccioni  ma  quando  è   troppo e  troppo 


Quel che mi viene da di re è che Purtroppo ancora una volta i servizi sociali si rivelano per quello che sono: totalmente inadeguati e incapaci. Non sanno riconoscere le situazioni violente, agiscono dove non serve e non dove serve. O forse dove gli fa più comodo? oppure sono lì a scaldare la sedia ed a prendersi lo stipendio . Ovviamente senza generalizzare perché in mezzo a degli incapaci ( metaforicamente parlando ) possono essercene anche di capaci ed ottimi .

Un mio contatto   appena  letto    sul mio Facebook lo sfogo sopra riportato    mi  ha  detto  


+++++++  Dell assassino non dici niente Giuse'? O forse perché è Tunisino?
  
    
  ecco  la mai risposta
  • Giuseppe Scano +++++++ cosa  dire  ?    che è criminale . Lo stesso anche se tunisino . Anche se in realtà è italiano in quanto nato e cresciuto qui .ma  non importa    la nazionalità  .Non ho detto niente perché una parola è poco e due sono troppe cioè non direi niente di nuovo e di originale  che non sia  i soliti discorsi di pancia    
eco questa è la risposta a tutti i miei contatti alcuni anche amici Salvinisti e simili

26.1.19

fiamola con la giornata rompi e pulicoscienza del 27 gennaio . non serve una data fissa per ricordare simili brutture

Visto che la  gente  si  sofferma  sul  titolo   e crede  chissà   cosa   magari l'opposto  di quello che  l'articolo dice , chiarisco  subito che  il  mio post d'oggi  ha  volutamente  un titolo   provocatorio   .  Infatti non  intendo negare  o smettere  di ricordare il  genocidio    nazista  cioè   la  shoah  o    olocausto  che dir  si voglia  ma  evitare      che    la   con il continuo parlarne    per  lo più  in maniera  ipocrita      visto  che    non  si  ricorda  e    non s'affronta  :  1)  i rapporti che  tali ditte  ed  industrie   alcune   ancora  attive  hannno  avuto  con  il regime  hitleriano  e     con  il  suo progetto di  soluzione  finale   ., 2)  il silenzio ambiguo  infatti  cosi  come  mai   non  ha  ancora  aperto    i  suoi archivi   per  il  periodo    dal 1920 al  1948   e    ne  favori  poi la  fuga  dall'europa   di molti esponenti  . Ma   allo stesso tempo  lavoro  per  nascondere  famiglie  ebree   e dei esponenti Nessuna descrizione della foto disponibile.dell'antifascismo    in silenzio    per  paura  di ritorsioni   dalla Germania  nazista   e  dal regime fascista (  o quello che  ne  rimaneva   dopo  il  25 luglio  1943  )   da  parte del  vaticano  . 3 )  come mai  se  gli alleati russi compresi   sapevano   non fecero nulla  ,  neppure  tentarono  di bombardare    gli ingressi ferroviari ai campi   di transito e  di sterminio  .,  Addirittura  nel  1939    respinsero il transatlantico tedesco Saint Louis, che con a bordo oltre 900 passeggeri ebrei in fuga dalla Germania nazista, fu respinta da Cuba, Usa e Canada e dovette tornare in Europa, malgrado i coraggiosi tentativi del capitano Gustav Schroeder di trovare una soluzione qui  tutta la  storia)
Ma soprattutto  si  parla  al 90 %   di un unico  olocausto  \  genocidio  ovvero   quello degli ebrei  come   se  nei lager  e  nei campi  nazifascisti   ci  fossero stati  solo loro nei lager    e nei campi nazi fascisti o e  nelle camere  a  Gas .  Come  se  esistessero      genocidi  di serie  A  e  di serie B. Infatti   come già  dicevo   nel post   <<olocausto o  shoah    sempre  genocidio ed  olocausto si tratta     basta  questioni    di lana  caprina  e   ricordiamo  senza   inutili distinzioni  "bambinesche "  >> 
 Lo so  che    cosi  m'attirerò  attacchi  e  critiche   tipo   questa 

Un altro olocausto di cui non si parla ci si concentra solo su quello degli ebrei
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Commenti
  • ****** Condivido il link, non il tuo commento
    • Giuseppe Scano  *****ok . La verità è scomoda .allora come ti spieghi che in TV o sui giornali quando si celebra la settimana della memoria e il.27 gennaio si parla solo di Shoah e non degli altri olocausti /genocidi come quello dei rom , dei gay , testimoni di Geova . Insomma esistono celebrazioni di serie A e serie B
    • ******* Giuseppe Scano Ma che c'entra, a me verità scomoda non lo dici perche perché io non ho mai nascosto niente. Il punto è un altro. Non si può parlare di tutto e del contrario di tutto. Il 27 gennaio è degli ebrei. E gli ebrei sono il simbolo di tutti gli altri. Infatti io NE PARLO, ma li tengo distinti. O prima o dopo. Non si tratta di serie A e di serie B, si tratta di capire. Certo che parlare di "serie" riguardo a stragi del genere è rivoltante.
      1

ma io duro e granitico come sono continuerò imperterrito a parlare d'entrambi perché : 1) non esistono genocidi più importanti o meno importanti , 2) tutti nella loro diversità culturale sono passati per un cammino non solo e alcuni addirittura sopravvissuti alla soluzione finale .
E quindi tutte le vittime dell'assurdo ed aberrante genocidio , pur nella loro diversità e specificità , meritano d'essere ricordati alla stessa maniera senza nesuna distinzione di etnia , identità e religione .
questa è anche la risposta    all'elucubrazione che mi facevo nel precedente post : << dopo la citazione twitteriana del senatore Elio Lannutti dell’infame falso storico dei Protocolli di Sion mi chiedo vale ancora la pena parlare della shoah \ olocausto ? 
Ora     cio   non significa    che   non  bisogna  ricordare   tali  nefandezze   e  orribili  fatti   ma un conto   è  farlo   sempre  non importa  come  o  quando  un altro  è   farlo a  date  fisse  . Infatti  è  per  questo  che  cerco  di  farlo ,  combattendo contro  il  mulini a   vento  come  un donchisciotte 


indipendentemente  dalla   data   ormai  diventata  settimana   ,della memoria  e   con articoli   poco  noti (  infatti i  miei post  hanno  ottenuto pochissime letture nnostante  il blog  sia  collegato    configurato  con i social  : G+ o  meglio Google+  Facebook  , Twitter   )   o insignificanti per  i media ufficiali  .Quindi ecco  che per la giornata del 27  preferisco  







piuttosto    simili   commenti


Francesco Abbruzzese‏ @F_Abbruzzese

In risposta a @RaiNews e @_Carabinieri_

BASTA... Con le celebrazioni della shoa... ogni occasione è buona, ormai un 30% dei giorni dell anno ci sta in modo o nell altro la shoa. Basta Buonismo, basta cazzate.

Alcuni crederanno    che   condivida  tali   pensieri  . Invece  NO   sono :  contento ,  orgoglioso ,  consapevole , perchè   come  mi hanno scritto   in un comento ad  un mio post  su  facebook
Flavy Fois Giuseppe Scano La consapevolezza e' importante..😉 Peggio ancora è chi crede di essere sano e non lo è. 😂😂😂😂 Al giorno d'oggi trovare uno sano è un'impresa.





di ricordare e parlare contro la virulenta ed mai morta , vedere un parlamentare m5 che cita attualizzandoli protocolli di sion il falso storico usato come base dallo stesso nazismo i protocolli dei savi di sion