"Perle poetiche tu mi doni/sono come gemme/che indosserei solo per te./Gira felice passione,/variopinta nei giorni/mirabile spettacolo.//Come sultano eletto/scivoli silenzioso/fra danzatrici e ancelle.../immagine del piacere". Questi versi di Amore puro ben delineano l'estro creativo di Donatella Camatta (nelle foto), veneta d'origine e milanese d'adozione, scrittrice alata e passionale. Scrittrice perché donna.
Si parla di erotismo in poesia, nell'arte, e il termine sembra limitante, circoscritto, quasi un tema "minore"...
"Per me non c'è nessuna differenza tra eros e amore. Ho sempre scritto poesie d'amore. O di eros. Non esistono categorie distinte. L'eros, la passione, fa comunque parte del mio Dna [sorriso]... Ogni grande poeta, d'altronde, nella gioventù si è buttato con gli ormoni su un foglio di carta bianco o su un tovagliolo da ristorante.....e vi ha riversato sensazioni, emozioni e molto di più. Io ho fatto la stessa cosa, scrivere mi dà un piacere fisico, è eccitante. Mentre scrivi vivi fortemente, e lo comunichi al lettore. Glielo comunichi proprio a pelle. Se questo avviene, potrai ritenerti soddisfatta. E' il tuo modo di comunicare quella parte di eros nascosta in te!".
Questa visione "cosmica" e circolare, unificante della poesia, e dell'arte in generale, è a parer mio tipicamente femminile. Gli scritti erotici maschili sono molto diversi...
"La poesia è un fiore che sboccia pian piano: sfiora l'anima e il cuore ,e la mente 'immagazzina' e conserva nel ricordo! Il racconto coglie, come in una fotografia, l''attimo' dell'autore e fornisce al lettore le risposte alle sue domande più intime e segrete. Per quanto riguarda l'eros maschile, è molto diretto, a volte troppo: quasi pornografico. Quello femminile è soffice, raffinato e molto sensuale. Ciò non toglie, naturalmente, che esistano poesie maschili bellissime, eccitanti...".
Scrivi da sempre ma, come autrice, sei un'esordiente. E' difficile oggi trovare un editore?
"Bisogna impegnarsi davvero molto. Gli editori si pagano in anticipo e poi si recupera parte del denaro nel lancio del libro. Se quest'ultimo entra nel web è possibile effettuare la vendita diretta. Purtroppo l'artista (come penso tutti sappiano) non gode di grandi appoggi, a meno che non disponga di potenti 'sponsor' o abbia una fortuna sfacciata! L' artista rimane un dolcissimo folle sognatore che regala proprie emozioni, sentimenti e dolori a chiunque voglia ascoltarlo".
Tu difendi strenuamente la dignità femminile. Come spieghi il rinnovato attacco a diritti che sembravano acquisiti e la recrudescenza dell'aggressività nei nostri confronti ?
"E' sintomatico che, oggi, i simboli della pace e della giustizia perseguitata siano proprio due donne: Ingrid Betancourt e Aung San Suu Kyi. In verità, le violenze contro le donne si perpetrano dalla notte dei tempi: stupri, pestaggi, pedofilia, incesto... Oggi il potere (androcentrico) reagisce perché teme la nostra libertà. Molte più donne trovano la forza e il coraggio di condannare e denunciare le violenze. Non si considerano più colpevoli, o vittime designate cui spetta solo subire e tacere. Questo è molto importante. E' migliorata anche l'assistenza pubblica e privata per le donne in difficoltà: ma, naturalmente, non basta. Occorre proteggere ogni singola donna. Non dimentico, comunque, gli uomini che operano in queste strutture, e di cui si parla troppo poco. Sono persone splendide e coraggiose, che sanno superare difficoltà e diffidenze: conquistare la fiducia femminile, infatti, non è facile".
I tuoi prossimi impegni?...
"A breve uscirà la raccolta Il viola che c'è in me..., realizzata con un amico poeta di Latina e impreziosita dalle fotografie di un professionista salernitano. La presentazione avverrà a Roma, poi andremo a Salerno e quindi, finalmente, a Milano".
Buona fortuna, e a presto.
Daniela Tuscano
2 commenti:
Scusa perché hai cambiato il titolo del post?
mi sembrava poco incisivo .
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