Buongiorno. Desidero lasciare un augurio a tutti i Francesco, Desidero vedere 'Madonna della Grotta' che ritorni a splendere e in questo spazio virtuale, esprimo questo mio desiderio. Ringrazio Dio per avermi lasciato ancora mio figlio Francesco. Ogni anno, in questo giorno da tre anni, scrivo questa storia, ossia da quando ho trovato il coraggio di scrivere su un foglio quello che mi era accaduto. Chiedo scusa se qualcuno di voi già la conosce, spero di far riflettere. Qualcuno, spesso afferma di vivere in pace, che la vita è una sola. Dobbiamo cercare di essere più buoni, e aiutare chi è stato più sfortunato di noi. Ci sono uomini poveri, dignitosi, ci sono ricchi buoni e ci sono ricchissimi avari. Ma chi sono io per dirvi cosa dovete fare? Se avete un cuore, sapete da soli qual'è la strada giusta, cercatela con amore e fede prima o poi la troverete. Grazie
Grazie Dio
voi già sapete quello che sto scrivendo, sorridete. Era già da tempo che avrei dovuto aprire il mio cuore, ma con quali parole? Trovavo difficile anche il solo pensare di dover scrivere. Ritornando a ritroso nel tempo, ecco gli episodi che mi sono accaduti e che voi ben conoscete. Certo avrei dovuto comprendere prima. Oggi ripenso a Nonna Betta, e ai suoi Fraticelli: Sant'Agostino, San Bonaventura, e io aggiungo San Francesco, San Franco di Assergi e per ultimo Padre Pio". Io so solo che "Dio", tramite uno di loro, mi ha fatto il miracolo.
C'era una volta un bambino di dieci anni di nome Francesco, un giorno in gita ad Assisi sotto la statua del frate poverello, mentre scattavo una foto, chiesi al santo: " Visto che si chiama come te e non ha un padre, pensaci tu e proteggilo". Passano gli anni, un giorno ad una festa, stavo seduta su un divano, mi fecero una foto; dopo due giorni mi consegnarono la foto ed io sembravo incorniciata dentro un quadro e sopra la mia testa c'era un viso di un " Fraticello ". Diedi la spiegazione che il quadro si trovava in un'altra stanza e questo era un effetto di pellicola accavallata, comunque era una bella foto, e la signora seguitava a dire che era bella. Un giorno mi recai in un mercatino, e vidi una grande vecchia stampa, "La deposizione di Cristo" e la comperai. Dopo 2 anni una mia amica di Praga mi venne a trovare in ufficio, le mostrai la foto che piacque anche a lei, diedi sempre la stessa spiegazione della pellicola, "come se io volessi una conferma di non so cosa"; uscimmo per andare a prendere un caffè e lei mi disse: "Devi avere tanta fede!" e il mio occhio vide a terra una piccolissina medaglietta conficcata nel bitume ancora fresco, la presi e al mio ritorno a casa la lavai; era un pò rovinata e per vederla meglio la guardai con una lente di ingrandimento tanto era la scrittura piccola, in un lato il "volto di Cristo di profilo" e nel retro la scritta "Dio ti protegga". Due anni dopo mio figlio Francesco si sentì male e fu ricoverato in ospedale, ed era molto grave, la diagnosi non fu delle migliori, e quando mi dissero che gli avevano tolto un rene, da quel momento non sono riuscita a vedere nessun volto e sono piombata nel buoio più profondo, solo il silenzio, il vuoto tutto intorno. Seguirono giorni di dolore per me e per mio figlio e terapie devastanti. Un giorno mi recai sul "Gran Sasso", era il giorno di Pasqua ero sola e gridai tanto fino a non sentire più la mia voce, volevo morire e seguitavo a gridare: "Dio dove sei". Passai ore sola su quella montagna, mi fermai all'edicola di: "San Franco di Assergi" seduta su un gradino. La nebbia e il freddo si facevano sentire. Misi la foto di mio figlio e un mio scritto sul piccolo altare e lo lessi, non ricordo ancora per quanto tempo continuai a piangere. I giorni sempre più pesanti scorrevano, una mia amica vedendomi disperata mi invitò ad andare da Padre Pio. Mentre mi trovai al cospetto della tomba e nel mio silenzio sentii la mia voce che mi parlava nella mente e a "Dio" si rivolgeva: Tu sai che io non so pregarti ma ti parlo con il mio cuore di mamma come si parla a un padre, io non ti chiedo la vita eterna per mio figlio, non sarebbe giusto visto che ci sono bambini che muoiono con lo stesso male di Francesco, ti chiedo solo di farlo lavorare finché vive. "Tu solo sai quando me lo porterai via ti prego, fallo lavorare!" Ripetevo nella mente e non capivo la mia richiesta, non capivo perché nella mia mente c'era questa richiesta, seguitavo a non comprendere. Passai a visitare la stanzetta dove Padre Pio dormiva e di lato al suo giaciglio c'era un piccolo quadretto, la stessa immagine che io qualche anno prima avevo comperato e portato a casa. Dopo un settimana, per distrarre mio figlio, lo mandai a consegnare una busta al mio cliente. Al ritorno, Francesco, mi chiese se gli domandavo a quel cliente di poter andare presso di lui a lavorare, senza essere pagato. Io accettai la sua richiesta, non conoscendo neppure di cosa si trattasse. Successivamente parlai con il mio cliente Marcello che accettò di aiutarmi e prese con se Francesco. Vedevo mio figlio sempre più contento e stava anche migliorando di salute, e qui mi tornò in mente la voce di un medico che prima di uscire dall'ospedale mi disse: "lo tenga impegnato, lo aiuterà nella guarigione". Dopo sei mesi Francesco iniziò a lavorare nel cinema. Oggi che ho di fronte alla mia scrivania la foto del film "The Passion" e lo vedo sanguinante sotto la croce piegato, chiedo adesso sempre dentro di me "So che sei stato Tu, ma quale Fraticello è stato il tuo tramite? franca bassi
Sola con tuo figlio
nel buio di una grotta
in silenzio preghi per noi.
Madre del cielo e della terra
perdonaci per la nostra assenza.
Svegliaci dal nostro torpore
illumina la nostra mente
portaci per mano.
Non ci abbandonare Madre nostra
facci ritrovare
la via della pace e dell'amore.
franca bassi
Posso solo lasciare per te un fiore virtuale, sono sicura che qualcuno un giorno lascerà per te la mia orchidea.
1 commento:
un abbraccio,
e buon onomastico a Francesco...
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