Si parla sopratutto di Foibe in questi giorni, vedendo solo l' unicità del deprecabile gesto, estrappolato da un grave contesto storico, che per altro non lo giustifica affatto. Comunque, visto che tutti chiedono il giorno delle Foibe, che poi è oggi, perché no? Ma non credo che ogni manifestazione distruttiva del genere umano debba avere un giorno in cui ricordarla, perché come per i santi ci vorrebbero 2 calendari, ma non solo per questo ilarico motivo, ma per il fatto che così discriminiamo la storia dando più peso ai morti o italiani o ebrei, di una o dell'altra causa... In effetti quando muoriamo non siamo tutti uguali? Abbiamo il giorno dei morti, chiediamo invece il giorno per ricordare le morti inutili, come quelle sul lavoro e per ricordare chi è morto per la libertà, non quella americana o occidentale signori, quella tronca, quella della statua e della mano in bocca, quella del terrore e sopratutto quella delle bugie paranoiche, che vengono propinate da i kapò per farti paura e farti dire per primo "This is a right war, kill'em all those madafaka".
Per non dimenticare ricordiamo per piacere anche la comunità afro americana uccisa dalla discriminazione e dall'ignoranza, quella che fa parlare la gente senza sapere, quella che da sfogo alle frustrazioni personali, che nulla hanno a che vedere con gli altri, che siano essi bianchi, neri, indiani d'america, neri sud africani, congolesi uccisi dai diamanti delle industrie belghe, tutte quelle persone epurate in maniera "diversa"da: Stalin, Franco, Mao Tse-Tung, Mussolini, Hitler, Mc Carthy e il maccartismo, indiani, pakistani, yemeniti, vietnamiti, nepalesi, tibetani, francesi (guardati l'algeria, il vietnam e l'egitto amico) inglesi, israeliani ( la storia è lunga e per chi non lo sapesse la piaga del terrorismo in Giordania l'hanno iniziata loro ) palestinesi e giordani, iracheni, jugoslavi, serbi e kossovari, portoghesi, castristi, peronisti, irlandesi, mongoli e la lista continuerebbe ad oltranza. E come bestie avide di vendetta, parte di questi hanno fatto il triste salto dall'essere vittime a carnefici.
Ma oggi volevo sopratutto far pensare al genocidio del popolo armeno, sterminato a cavallo delle due guerre mondiali:
• Genocidio Armeno, di Lorenzo Pinfari
Il genocidio è lo sterminio programmato di intero gruppo nazionale, razziale, politico, o religioso.
Il genocidio armeno un evento tragico che si è presentato durante la prima guerra mondiale e gli anni postumi alla seconda. All'epoca, i poteri politici in turchia, conosciuti come i "Giovani Turchi" erano controllati dall'impero ottomano : il 24 Aprile del 1915 il governo turco, guidato dai Giovani Turchi catturarono oltre 200 capi villaggio armeni per poi ucciderli, lasciando così il popolo armeno senza leader. Gli omicidi continuarono a lungo e ogni persona di nazionalità armena veniva catturata e uccisa dai turchi. Molti venivano violentati , altri torturati , e subivano ogni tipo di violenze prima di essere lasciati morire. I più fortunati venivano presi e deportati in Syria per essere rinchiusi in gabbie nel deserto prima di morire di fame. La situazione poiltica turca cambiò ma non il destino del popolo armeno : i "Giovani Turchi" assunsero il potere insieme ai nazionalisti e le condanne contro gli armeni diventarono ancora più pesanti. Tra il 1915 e il 1923 circa 1.500.000 armeni vennero uccisi dai turchi senza alcun motivo apparente, tranne per il fatto che la loro terra faceva parte dell'impero ottomano. Queste uccisioni, le deportazioni non vennero divulgate al mondo dalla rigida censura turca e tutt'ora molte persone non credono che sia realmente esistito questo sterminio, lo sterminio di un popolo intero, e soprattutto innocente, che non è diventato neanche un numero, una riga negli albi della storia, ma venne semplicemente dimenticato. Oggi, il Ani (Armenian National Institute) documenta e continua la lotta di informazione per il destino di questo popolo che per moltissimi anni è stato usato e sfruttato in modo forse peggiore degli ebrei.
Maggiori informazioni sulla questione armena le potete trovare sul sito ufficiale dell' ANI ( http://www.armenian-genocide.org )
Io personalmente, oggi voglio ricordare tutti i morti per la libertà, quella vera non imposta, e come oggi lo farò domani e il giorno seguente, e quello ancora, perché si DEVE imparare dai PROPRI SBAGLI, non come fanno molti migliorando lo stile dello sterminio, ma evitandolo e capendo che uccidendo niente può radicalmente cambiare, chi tace è alla stregua di chi da l'ordine di uccidere, chi tace è uno SPORCO ASSASSINO, peggiore di chi da l'ordine.
Voglio usare la stessa idea del motto di una nota casa fotografica nipponica:
" Ricordati di ricordare "