VE LO RICORDATE IL FUMETTO WATCHMEN ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
16.5.08
Una vita, mille pensieri
Per pensare qualcosa di migliore occorre che si impari prima cosa significa pensare.
L'Artista
L'artista
L'artista è umile, copioso, vario,
irrequieto.
L'artista è sincero, pronto, studia, è
abile,
parla col suo cuore, pensa, ricorda.
L'artista lavora allegramente,
calmo, con cura, secondo la verità,
compone le cose, crea,
dispone con ordine il mondo,
lo fa armonioso, lo accorda.
(Poesia tratta dal volume~Canti Aztechi)
CelticoPoesieAzteche2008
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Senza titolo 536
Sul Blog Censurato abbiamo spesso parlato di fumetti censurati e dello stesso Tex Willer, il cui nome sarebbe un caso di autocensura degli autori.
In questo post segnaliamo il sito web www.tinosimonetti.it ( trovate alla fine del post le pagine dirette su Tex più altri link per tutti coloro che desiderano approfondire su tex , sui fumetti Western , censura e altro trovate sotto ala fine del post una serie di link )
Gli anni Cinquanta furono un periodo difficile per i fumetti; inserite in un contesto generale di restaurazione e di moralizzazione "all'americana" furono ad essi rivolte accuse di immoralità e di corruzione dei ragazzi costretti a leggerli quasi clandestinamente
Pur senza raggiungere gli eccessi degli Stati Uniti, dove si bruciavano nelle piazze cataste di "comics", i fumetti erano da più parti criminalizzati e banditi. Nel 1951 due deputati democristian [ sempre loro ] presentarono un disegno di legge con il quale si intendeva istituire un controllo preventivo sulle pubblicazioni a fumetti; cioè ogni fumetto prima di arrivare nelle edicole doveva passare il vaglio di una apposita commissione. Il progetto di legge passò alla Camera ma non al Senato. Proposte analoghe furono presentate negli anni seguenti senza mai essere convertite in legge, ma misero in allarme gli editori che decisero di correre ai ripari. Alcuni di essi, tra cui Bonelli, stabilirono di adottare un codice di autoregolamentazione per le pubblicazioni a fumetti, identificando i fumetti realizzati nel rispetto di tale codice con il marchio di Garanzia Morale, che all'inizio degli anni Sessanta comparve sulle copertine di numerose testate."
Il termine scagnozzi è stato rimpiazzato da "uomini"
"Nelle storie inedite erano bandite le scene eccessivamente violente, i vestiti e le pose "sconvenienti", soprattutto per i personaggi femminili, il linguaggio crudo e scurrile (per cui era frequente che un malvivente disarmato o preso a pugni dall'eroe di turno esclamasse un improbabile "Accidempoli!" invece di ben altre più realistiche espressioni); inoltre doveva sempre trasparire il rispetto per la Patria, per le istituzioni, per i sani principi.
Per le pubblicazioni che ristampavano storie già edite in precedenza, come nel caso di Tex Gigante II serie, si trattava di modificare quanto, nei testi e nei disegni, non fosse rispettoso del codice morale di autoregolamentazione. E' a queste modifiche che ci si riferisce quando si parla di censure nei Tex II serie. Dato il contesto in cui si trovavano, gli editori erano sempre all'erta, per cui dopo una prima serie di modifiche, ritenevano opportuno rimaneggiare ulteriormente edizioni successive dello stesso albo, in una progressiva opera di autocensura. Esistono infatti edizioni diverse dello stesso albo di Tex, che si differenziano solo per l'entità delle modifiche apportate. Dal numero 15, "La montagna misteriosa", le modifiche furono apportate fin dalla prima edizione. I primi 14 numeri, invece, furono pubblicati in una prima edizione non censurata e furono poi modificati progressivamente nelle edizioni e ristampe successive. Non è semplice, perciò, riconoscere gli albi completamente non censurati. Vi sono però in essi delle vignette che furono probabilmente le prime ad essere modificate, per cui se esse sono non censurate anche l'albo relativo lo è, purchè esso risponda anche ai requisiti esposti nella sezione .
Nell'analisi delle censure nei primi 14 albi, saranno indicate le strisce e le singole vignette da esaminare per stabilire se l'albo è o no censurato. In ogni albo vi sono numerosi casi di censura. Si è cercato, di solito, di indicare i casi di più facile controllo, quindi per lo più le strisce all'inizio o alla fine di un albo..."
Per Approfondire su tex , sui fumetti Western , censura e altro eccovi una serie di link
- www.tinosimonetti.it/TEX/Guida1.htm
- www.tinosimonetti.it/7.htm
- censurato.splinder.com/tag/fumetti
- Fumetti western
- Western
- Tex sul sito della Sergio Bonelli Editore
- Tex Willer su uBCFumetti.Com
- Tex Unofficial Site - Sito non ufficiale
- Tex Willer online - Sito non ufficiale con forum
- Tex Willer Space - Sito non ufficiale su Tex; Il forum di Tex Willer Space - Attivo e con autori Texiani
- Tex Killer - parte prima ; parte seconda ; parte terza
- Tex e il signore degli abissi (film)
15.5.08
Senza titolo 535
Senza titolo 533
APPELLO SUL CASO TRAVAGLIO-SCHIFANI
Io non ci sto.
Nei paesi democratici il ruolo dei giornalisti è proprio quello di osservare, verificare e poi raccontare. Si chiama "diritto di cronaca". E' uno dei diritti fondamentali su cui si fonda la democrazia. Si racconta se il politico tradisce la moglie, se in gioventù si faceva qualche spinello, se è stato in un centro di riabilitazione per etilisti, se ha truccato le carte per non andare in guerra. Per alcuni elettori queste informazioni sono importanti. C'è chi non ama essere rappresentato da un donnaiolo, e chi non vuole essere rappresentato da un pavido. È un loro diritto: ognuno deve poter scegliere da chi farsi rappresentare in base ai propri valori e avendone tutte le informazioni necessarie.
Ai politici, in tutto il mondo libero, questo non piace, ma accettano. Sono le regole del gioco democratico, le uniche inventate finora, di meglio per ora non abbiamo. E queste regole hanno costretto alla dimissione presidenti degli Stati Uniti e ministri di vari governi.
Tocca al giudice appurare se il giornalista dice il falso.
Ora la domanda di attualità è: il giornalista Marco Travaglio ha raccontato un fatto vero che riguarda Renato Schifani o un fatto falso?
Schifani & Co, l'opposizione & Co e anche gli organismi "DI CONTROLLO" della Rai possono indignarsi quanto vogliono, ma l'unico strumento democratico che ha Schifani è ricorrere al giudice, incaricato in democrazia di valutare se Travaglio ha detto il vero o il falso.
Tutte le altre prese di posizione mirano solo a limitare la democrazia e la libertà di critica della stampa.
amelia.beltramini@gmail.com
oppure
enzomarzo@gmail.com
elucabrazione mentale sull'amore e il suo significato
dopo le mie esperienze deludenti in tale campo e dopo aver sentito di storie d'amore ( e sesso ) precoci e violente come l'ultima ( ? ) quella avvenuta qualche giorno fà a Niscemi ( vedere il mio post precedente mi chiedo Cos'è l'amore ?esiste ? a che serve ?
L'ho chiesto a molti... Mi è stato detto che l'amore è il sentimento più forte del mondo, il sentimento che lo fa muovere, che lo fa giare. Mi è stato detto che l'amore è un qualcosa di appiccicoso, qualcosa che attacca due persone, e può essere un bene nel senso che quei due resteranno sempre insieme, così come può essere un male perchè nello stare sempre attaccati uno dei due, prima o poi, potrà anche scocciarsi e cercare un solvente per scappare via lontano. Mi è stato detto che l'amore è la cosa peggiore che ad un ragazzo possa capitare. Mi è stato detto che l'amore è una brutta bestia... una medaglia con due volti. Mi sono state dette un sacco di altre cose... così tante che ora non le posso ricordare tutte, così tante che non entrerebbero mai in questo piccolo blog.
Chi seguire? A chi credere? Su quale teoria appoggiarsi? Tutte? Nessuna? Io credo che ognuno debba farsi una propria idea dell'amore... ma ancora non riesco a farmela e o forse non voglio affrontare questo mio tabu' o guardare oltre queste mura , a guardare oltre la paura per parafrasare una famosa canzone ma già avervi parlato di questa ... elucubrazione mentale mi sembra il primo passo .
elucubrazione mentale sull'amore
dopo le mie esperienze deludenti e dopo aver sentito di storie d'amore ( e sesso ) precoci e violente come l'ultima ( ? ) di Niscemi ( vedere post precedente ) mi chiedo Cos'è l'amore ? esiste ? a che serve ?
L'ho chiesto a molti... Mi è stato detto che l'amore è il sentimento più forte del mondo, il sentimento che lo fa muovere, che lo fa giare. Mi è stato detto che l'amore è un qualcosa di appiccicoso, qualcosa che attacca due persone, e può essere un bene nel senso che quei due resteranno sempre insieme, così come può essere un male perchè nello stare sempre attaccati uno dei due, prima o poi, potrà anche scocciarsi e cercare un solvente per scappare via lontano. Mi è stato detto che l'amore è la cosa peggiore che ad un ragazzo possa capitare. Mi è stato detto che l'amore è una brutta bestia... una medaglia con due volti. Mi sono state dette un sacco di altre cose... così tante che ora non le posso ricordare tutte, così tante che non entrerebbero mai in questo piccolo blog.
Chi seguire? A chi credere? Su quale teoria appoggiarsi? Tutte? Nessuna? Io credo che ognuno debba farsi una propria idea dell'amore... ma ancora non riesco a farmela e o forse non voglio , ma già avervi parlato di questa ... elucubrazione mentale mi sembra il primo passo .
san Bonaventura
Giovanni Fidanza, nato a Bagnorea nel 1217 (o nel 1221, secondo alcuni studiosi); per gratitudine a Dio, in seguito (sembra) alla guarigione da una seria malattia, a intercessione di S.Francesco, assunse, entrando nell'ordine fondato dal Poverello, il nome di Bonaventura.Per la sua grande intelligenza potè dedicarsi agli studi, filosofici e teologici, a Parigi e all'università di quella città insegnò per diverso tempo, insieme all'altro grande lume del Medioevo filosofico, Tommaso d'Aquino. Con lui difese, contro le incomprensioni del "clero secolare" il valore della nuova vita religiosa degli Ordini Mendicanti; ma da lui lo divise un diverso accento nel modo di concepire il rapporto filosofia/teologia. Divenne anche Ministro generale dell'Ordine dei frati minori di S.Francesco, dimostrando in tale compito grande saggezza e senso di equilibrio, contrastando gli eccessi dei "fraticelli" più estremisti, che premevano per una interpretazione ultrarigorosa dell'ideale di povertà, ma richiamò al contempo a un sempre rinnovato ritorno allo spirito originario di S.Francesco, evitando ogni imborghesimento.Un aneddoto può illustrarne l'atteggiamento: quando giunsero a lui i legati pontifici col compito di conferirgli la dignità cardinalizia, Bonaventura stava lavando i piatti; ebbene volle completare prima tale umile attività, come l'avrebbe continuata a fare qualsiasi altro semplice frate, dimostrando di non porre negli onori umani la sua consistenza.Articolo e immagine in rete
Il folletto Buzzichino, nella seconda favola, alla ricerca di Principessa, di giorno quando è stanco, dorme nelle cavità degli alberi, la notte nelle caverne. In questa immagine si trova nell'interno della grotte di San Bonaventura a Civita di Bagnoregio, nell'antica Tuscia. Immagine Alessandro Bassi, costumi di Franca Bassi.
Cari amici il maestro Pino Santoro di Ceglie Messapica, da questa immagine ha ricavato il dipinto per la copertina del secondo volume. "Il folletto Buzzichino e l'albero di Bergamotto". Se amate la natura e, vi volete smarrire nei boschi insieme a noi, mandatemi il vostro indirizzo, vi spedirò il primo volume. Il ricavato sapete bene a cosa serve. Ci sono tanti bambini, che aspettano il nostro aiuto, una piccola rinuncia, e regaliamo un sorriso, un aquilone, ai bambini di Kabul. Immagine e costumi di Franca Bassi.
14.5.08
Senza titolo 530
A voi......
L'ho trovato in rete e mi è piaciuto tantissimo!!!
Un abbraccio a tutti......sono tornata!!
Benny
Senza titolo 529
dall'altro mio blog ( ulisse-comapgnidistrada.blogspost.com ) una mia utente di blogspot ha scritto questo post
Dai nomi più classici ai nuovi arrivati protagonisti dei cartoons sono abbastanza pop da regalarci pillole di saggezza e, perchè no, anche qualche idea fashion.
Amanti della semplicità e di una mise simpatica, autoironica? Allora questo è il vostro lok: magliette o felpe neopop con stampe di ogni genere da portare, con gonne micro per un giusto contrasto tra eterna adolescenza e un tocco di sensualità, per non smettere di giocare e di sognare ...
sul femminicidio di Niscemi
Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
E per il segno che ci è rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere più come è andata
tanto lo sai che è una storia sbagliata
tanto lo sai che è una storia sbagliata.
Dopo uno stupro di una ragazzina di 12 anni per mano suoi coetanei avvenuto la scorsa settimana nella mia regione , ma di cuii stranamente i media nazionali ( di solito pronti ad inzupparci il pane e usati come apertura dei tg ) , è avvenuto una violenza di branco ovvero femminicidio di Niscemi a danno di una ragazza di 14 anni .
Se sarà confermato così come lo raccontano il fatto di cronaca di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è andata alla maniera del più classico femminicidio: lei, Lorena, 14 anni, era rimasta incinta e il padre del suo bambino, 15 anni, ha chiamato due amici, 16 e 17 anni. L’hanno eliminata strangolandola e l’hanno fatta sparire buttandola in fondo ad un pozzo con una pietra al collo, perchè il suo corpo non risalisse.
Questa la straordinaria crudezza di un caso uguale a tanti nell’incontro/scontro tra sessismo arcaico e sessismo moderno usa e getta. Così usa e getta, oltretutto lei bambina siciliana, uccisa da ragazzi siciliani, da meritare a stento uno spazio tra i titoli in cronaca. A poco serve notare che se i suoi assassini fossero stati stranieri saremmo oggi ossessivamente bombardati da ogni dettaglio macabro e avremo il fiammante Presidente della Camera, Gianfranco Fini, col suo trench stile Bogart, in pellegrinaggio alla sommità del pozzo dove hanno gettato la povera Lorena e saremo aiutati dalle parole coraggiose di Walter Veltroni, nel rompere i tabù della sinistra ed invocare legge e ordine.
La sorte di Lorena è
--br--
quella delle ragazze di Ciudad Juárez, in Messico, vittime della modernità neoliberale, vittime dell’aver voglia e diritto di uscire di casa in una società colpevolmente impreparata ad accettare la loro presenza al di fuori della sfera casalinga. La sorte di Lorena è quella delle ragazze nigeriane uccise e buttate in giro per il Norditalia dai loro clienti dopo averle usate, che meritano una breve in cronaca o neanche quella a volte. A chi importa di una puttana negra? La sorte di Lorena è quella delle mille Barbara Cicioni, la ragazza di Perugia incinta di nove mesi, massacrata di botte dal marito e per la quale un giudice preistorico dispose l’esame del DNA sul feto per vedere se quel marito non avesse avuto qualche buon motivo (nell’Italia di Pietro Germi le chiamavamo corna) per ammazzarla.
Hanno un bel dire che le "nostre donne" (nostre?) debbano temere i romeni stupratori. I politici che lo affermano sono in malafede. Mentono e sanno di mentire come affermano tutti i dati, quelli del Ministero dell’Interno e quelli della Caritas a dispetto dei falsificatori di professione, Gianni Riotta ed Emilio Fede che lavorano instancabilmente per ingannare l’opinione pubblica e preparare il terreno ai pogrom. Pogrom dopo i quali, anche se avessimo espulso fino all’ultimo rom, fino all’ultimo romeno, fino all’ultimo extracomunitario, mille Lorena e mille Barbara continuerebbero a morire come a Juárez in quel Messico lontano che la società italiana percepisce falsamente come più arretrato e che forse è solo più moderno.
Verso il fidanzatino quindicenne che uccide perchè non ha più la dignità arcaica di "riparare" ma non ha nemmeno (ancora?) una sensibilità moderna di rispetto e concepisce l’eliminazione fisica del problema, come da copione di diecimila telefilm con i quali è stato bombardato dalla nascita, verso il marito picchiatore che instaura in casa la legge della giungla, verso il ragioniere che va a puttane e si sente libero di prendere anche la vita, non c’è pacchetto sicurezza che tenga, non ci sono leggi speciali, rotture di Schengen che servano e non c’è ronda che salvi.
Per quanto arduo e di lunga durata possa apparire c’è solo la cultura che ci può salvare. Se ancora ci si può salvare. Non l’alta cultura, ma la cultura della vita, del rispetto dell’altro, dell’altro donna in questo caso, ma anche dell’altro lavoratore senza diritti, o mille altri esempi. Ovunque ci sia una possibilità di istaurare un rapporto gerarchico (anche solo per forza fisica come avviene tra uomo e donna), un rapporto verticale tra forte e debole, questo va criticato, deve essere oggetto di riflessione e bisogna lavorare per abbattere tale gerarchia.
Sta venendo il momento di fare le nostre ronde, ma diverse dalle loro. Sta venendo il momento del non chiuderci più in casa, ma dell’uscire e tessere reti, non con i nostri simili, ma con quelli che la pensano diversamente da noi. Altrimenti il modello di società che è alla base di questa corsa sgraziata travolgerà tutti noi.
Senza titolo 528
15 / 05 / 2008 / SANTO ACHILLE E SANTO TORQUATO ! LUCKY AUGURA UN GRAZIOSO ONOMASTICO ! OLIVE DOLCI ! :-)
Senza titolo 527
ERA IL 20 / 21 / LUGLIO 1969 ! VE LO RICORDATE LO SBARCO SULLA LUNA ? E SECONDO VOI HANNO TOCCATO IL SUOLO ? :-)
Danyart New Quartet fiori e tempeste
Ieri è stato presentato il nuovo lavoro discografico dei Danyart New Quartet, formazione jazz capitana da Daniele Ricciu, in arte Dany...
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