QUESTA E' UNA VECCHIA CAFFETTIERA ! VE LA RICORDATE ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
18.8.09
17.8.09
Senza titolo 1614
Estate che sorridi
ad amanti clandestini
notte che deliri
con passioni ribelli
buio che avvolgi e ispiri
fremiti di paura e piacere
la mia poesia è per voi..
lottate contro il mondo
che costringe al dovere
lottate contro il mondo
che imprigiona il volere
vorrei trionfasse la libertà
di chi ama contro le avversità.
la cultura o è in mano a gli zombi o alle amanti di palazzo
Noemi Letizia vince la 'Torre d’Oro 2009' come miglior interprete, grazie al film "Scaccomatto" di Carlo Fumo nella prima edizione del 'Valva International Film Festival' di Valva (SA). La manif
Senza titolo 1613
Prato - Un pirata della strada ha seminatoi il panico in via Alesandria a Prato oggi verso le ore 17,30 circa. Una Toyota Yaris grigia targata Af 624 Gh proveniente da via Roma ha preso la curva di via Alessandria ad alta velocità salendo sul marciapiede. L'auotmobilista, una donna fra i trenta ed i quaranta anni, ha proseguito la sua corsa a zig - zag in direzione via Del Purgatorio. Il pirata della strada è stato segnalato alla polizia.
Romilda Marzari
Impuniti in Parlamento
E proprio sull’immunità parlamentare, ormai degenerata in spudorata impunità, piacerebbe sentire una parola chiara dagli aspiranti leader dell’opposizione. Una parola che valga per tutti. E non solo per gli inquisiti-impuniti di centrodestra. Il Pd s’è stracciato le vesti il mese scorso, quando la maggioranza ha salvato dai loro processi Roberto Castelli (denunciato da Oliviero Diliberto per averlo accusato di far “sprangare la gente”) e Altero Matteoli (imputato per favoreggiamento di un prefetto in una sporca faccenda di abusi edilizi all’isola d’Elba), dichiarando “ministeriali” e dunque insindacabili i loro reati.
Ma negli stessi giorni il Pd s’è associato al Pdl e all’Udc per salvare alcuni politici trasversalmente coinvolti nello scandalo delle scalate bancarie del 2005 (Bpl-Antonveneta e Unipol-Bnl): da tre anni i giudici di Milano chiedono al Parlamento di autorizzare l’uso delle telefonate intercettate sulle utenze degli scalatori che parlavano con deputati e senatori di destra e di sinistra. Per tre anni il Parlamento ha fatto melina, mentre quello europeo negava l’autorizzazione all’uso delle telefonate fra Consorte e D’Alema (favorevoli al colpo di spugna il Pd, l’Udc e il Pdl). Il 22 giugno scorso il Senato ha fatto altrettanto con quelle di Luigi Grillo (Pdl) e Nicola Latorre (Pd): il primo già imputato in base ad altri elementi di prova nel processo Antonveneta; il secondo sospettato di concorso nell’aggiotaggio di Consorte, ma imputabile solo in base alle sue conversazioni con l’ex patron di Unipol.
In pratica, il No del Senato ai giudici comporta che Latorre non potrà mai esser indagato per un grave reato finanziario solo perchè è senatore, e come tale “più uguale degli altri” dinanzi alla legge. Come i maiali della “Fattoria degli animali”. Giornata radiosa quella del 22 giugno a Palazzo Madama: il Pd vota con Pdl e Udc per salvare Grillo, il Pdl e l’Udc votano col Pd per salvare Latorre. Una mano lava l’altra (solo l’Idv vota contro per l’uno e per l’altro). Ora, che il dalemiano Bersani non apra bocca sulla sconcezza che salva il dalemiano Latorre, è comprensibile. Ma che taccia pure Franceschini è davvero curioso. Anche perché, con l’aria che tira, per vincere le primarie basterebbe un programma di quattro parole: «Aboliamo l’immunità parlamentare».
16.8.09
ZONTI
Cristo, che bello il cielo all'alba!
Affogato nel silenzio assonato, assaporava il vento, saggiava con i piedi la fresca sabbia.
La stessa sabbia che al calar del sole sarebbe stata calda.
Glauco spingeva la sua barchetta di legno antico, il catrame colava immobile tra le venature brunite dell'imbarcazione.
Il piccolo motore acquistato a rate.
La spiaggia vuota, ma piena di sospiri degli spiriti.
Tentennando un attimo sul bagnasuga, guardò l'orizzonte, perfettamente coricato tra cielo e vita, a riposare.
Glauco, dando l'ultimo colpo di remi, spinse la vecchia barca in acqua, iniziò piano a remare, arrivato ad una certa distanza dalla spiaggia accese il motore e partì, non troppo velocemente.
Incontro all'orizzonte pescoso.
Il tempo passò ed il sole impose il suo caldo volere, dettava le sue leggi e lui ubbidiva.
La terra ferma non si vedeva più.
Solo acqua, solida visione ondeggiante.
Aveva già pescato, con la sua piccola rete, un buon numero di piccoli pesci, stava andando bene.
Un aereo passò sulla testa di Glauco, lui venne rapito da quel prodigio della tecnica.
Lo guardò passare lentamente sulla sua testa accaldata.
Chissà dov'era diretto?
Glauco tornò.
Era finita la sua giornata.
Glauco rimpiangeva ogni volta la partenza.
Guardò l'orizzonte, era ancora lì, sembrava lo stesse ad aspettare.
La barca era carica di pesci, alcuni ancora boccheggiavano dibattendosi.
Glauco sapeva di avere dieci metri d'acqua sotto di lui.
Tirò su l'ultima retata.
L'ultima.
Ultima.
Ma.
Splash
Glu glu glu.
...
Finalmente Glauco aveva raggiunto l'orizzonte, ci stava seduto sopra e guardava la terraferma da lì, vedeva la sua povera casa, infestata da scarafagi giganti, l'odore di pesce gli riempiva i polmoni affamati.
"Nessuno mi piangerà?"
Glauco riaprì gli occhi, l'aereo era ormai lontano, era ora di rientrare.
ESTRATTO DA: "ALLEGORIE AL TERZO GIORNO DI TRAPASSO" DI GIANLUCA SACCONE 0111 EDIZIONI
Guest Book-NARRATIVA
Disponibile presso
Libreria Comunardi
Via Bogino 2 TO
Acquisto on line
www.ilgiralibro.com
su richiesta in tutte le librerie
Grazie a chi acquista questo libro, che partecipa all’iniziativa
UN AIUTO A COLPI DI PENNA lanciata dall’Associazione
Srvizi Culturali.
I fondi raccolti nel 2009 dalla vendita di questo libro
saranno devoluti a favore di
ASSOCIAZIONE DYNAMO CAMP ONLUS
Terapia ricreativa per bambini con patologie gravi e croniche
www.dynamocamp.org
sarebbe quesyta la prevenzione contro il cancro e i tumori ? chimata per la prevenzione dopo che è morta di tale maltti
Sul palco - Leo ferre' di Alessio Lega in sotto il parvè la spaiaggia
unione sarda del 13\8\2009
Sant'antioco
La Asl avvia l'operazione prevenzione, ma alle visite vengono convocati i morti. Verrebbe da sorridere, se non fosse che la questione è molto seria. Lo sa bene Giorgia Longu, 26 anni, di Sant'Antioco, figlia di una donna deceduta a causa di un tumore a maggio del 2007. Ebbene, la destinataria della lettera con la quale la Asl 7 del Sulcis invita a sottoporsi ai controlli per la prevenzione del tumore alla cervice uterina, è proprio la mamma che, durante il calvario della malattia, ha dovuto penare per riuscire a sottoporsi a visite di controllo e terapie varie.
Basti dire che, causa lunghe liste d'attesa, era stata prenotata per la radioterapia a luglio del 2007. È morta due mesi prima. «Per questo quando, mercoledì mattina, ho ricevuto la comunicazione della Asl, non ci volevo credere. Mi sembrava una presa in giro - racconta indignata la giovane donna - mi sono ritornate in mente le lunghe sofferenze di mia madre, i disagi subiti a causa di disservizi e liste d'attesa infinite. Come è possibile, mi sono chiesta, che ora che non c'è più, la invitino a sottoporsi ad una visita per la prevenzione?» Non si tratta di un ritardo postale.
Nella comunicazione c'è anche la data stabilita per il controllo: 22 settembre 2009. Inoltre la fascia d'età cui è rivolta l'operazione prevenzione: 25 e 64 anni. E qui arriva un'altra beffa. «Io ho 26 anni e non ho ricevuto alcuna comunicazione al riguardo - aggiunge Giorgia - di recente mi sono sottoposta a degli accertamenti specifici, viste le cause della morte di mia madre, ma ho dovuto pagare di tasca. Altro che prevenzione. Mi chiedo quante altre persone, vive, abbiano bisogno di fare queste analisi e non vengono convocate. Invece lo fanno con le persone che, purtroppo, sono morte». Ieri mattina Giorgia ha persino chiamato alla Asl per fare presente il disguido e si è sentita rispondere che è sufficiente disdire la visita. «Mi sembra assurdo, non so come possano accadere simili episodi, ma questo fatto mi ha provocato tanta rabbia. Chissà quante persone ci sono in lista d'attesa e quante sono costrette a fare le visite a pagamento perché alla Asl non stanno neppure attenti a chi mandano gli inviti per i controlli».
CINZIA SIMBULA
gettiamo a mare le basi americane via i militari dalla nostra terra
unione sarda del 13\08\2009
Villaputzu. La zona carsica è nei pressi della pista prevista nel progetto dell'aeroporto Quirra, i missili distruggono la grotta Crollata la parete di Is Ingutidroxus, un paradiso naturale
VILLAPUTZU Nella base di Teulada le navi della Marina statunitense hanno bombardato e distrutto un isolotto. Nel poligono di Quirra è stata sacrificata sull'altare della Patria e delle esercitazioni una grotta. Meta di escursionisti e studiosi. Habitat naturale di un animale in via di estinzione, il tritone sardo di montagna.
IL DANNO Gli esperimenti sull'utilizzo delle bombe a guida laser di recente acquistate dal Ministero della Difesa e messe a disposizione di Marina Militare e Aeronautica, sono stati organizzati nel cuore del poligono tra Villaputzu e Perdasdefogu. I bersagli per i proiettili sono stati sistemati a poche decine di metri da un bunker costruito di recente, vicino alle grotte di Is Ingutidroxus. L'onda d'urto ha creato uno smottamento all'interno delle grotte dichiarate patrimonio naturale nell'ambito del progetto nazionale Cofin 2003. L'arco a sesto acuto all'interno del monumento naturale, creato da massi accostati da un lavoro millenario della natura, non esiste più: le rocce sono precipitate al suolo, interrompendo il corso di un fiume sotterraneo.
LA NOTIZIA La scoperta è di un gruppo di speleologi di Villaputzu. «Cinque anni fa - spiega Francesco Pala - abbiamo esplorato per la prima volta Is Ingutidroxus. La zona si trova all'interno del poligono, ma chiunque può accedervi quando non ci sono esercitazioni. Abbiamo accompagnato nella zona diversi appassionati intenzionati a scoprire i segreti della zona carsica di Quirra. Quest'anno abbiamo verificato diversi crolli. Il principale si trova a poche decine di metri dall'ingresso della grotta minore, Is Ingutidroxeddus. Molto probabilmente sono stati causati proprio dalle recenti esercitazioni militari. In quel punto la volta è molto sottile e il terreno sovrastante è proprio quello bersagliato da missili e armamenti sperimentali».
AEROPORTO Altro particolare che deve far riflettere: in quella zona dovrebbe sorgere, secondo i piani di Ministero e Finmeccanica, la pista area sperimentale a disposizione dei velivoli senza pilota, guidati da un sistema radar potentissimo. «Il nastro d'asfalto e la zona di sicurezza - spiega Massimo Coraddu, fisico cagliaritano consulente del Comitato spontaneo di cittadini del Sarrabus contrario alla presenza del poligono - dovrebbero nascere proprio nelle vicinanze delle grotte, mettendone ulteriormente a rischio la sopravvivenza».
NELLA GROTTA Intanto i danni sono già ingenti. Basta fare una passeggiata nell'altopiano di 11 mila ettari espropriati a contadini e allevatori nel 1956 (anche se oggi sono circa 400 i pastori di mucche, capre e maiali autorizzati a far pascolare gli animali tra sagome di carri armati e bombe e missili esplosi). C'è un proiettile inerte imbottito di cemento conficcato nel terreno, attorno i resti del sistema elettronico di guida in frantumi dopo l'impatto con il terreno. Anche nel greto del ruscello, secco da poche settimane, i resti della guerra non tanto simulata combattuta in questo paradiso naturale dalle industrie belliche e da eserciti in arrivo da tutto il mondo. Dopo pochi metri dall'ingresso, a terra, i grossi massi che si sono staccati dal soffitto della grotta.
I MORTI «Il disastro ambientale - commenta Mariella Cao del comitato pacifista “Gettiamo le basi” - è grave ma ancora più drammatico è il dato dei morti per leucemia o tumori del sistema emolinfatico riscontrati tra militari e civili a Quirra e dintorni (64). Morti causati dal poligono e solo di recente ammessi all'indennizzo dallo Stato con una legge che riconosce tutto questo. Eppure il poligono continua a funzionare, sperimentare e uccidere, malgrado le leggi internazionali impongano la chiusura precauzionale nei casi di attività così a rischio»..
....................
da http://sardegna.blogosfere.it/2009/08 in particolare qui
Addio grotta di Is Ingutidroxus e addio Tritone Sardo di montagna (vedi foto), anche se è una specie a rischio di estinzione, i militari hanno infatti deciso che tutto è sacrificabile sull'altare della ricerca missilistica e delle armi da guerra, ed hanno provocato il crollo (non voluto ) di mezza grotta anche se era un paradiso naturale.Tutto è sacrificabile quindi, anche per le esercitazioni e le sperimentazioni di paesi alleati e amici e multinazionali varie.. tutto è sacrificabile, anche una porzione importante della Sardegnasoprattutto persone, a decine sono morte e continuano ad ammalarsi per inspiegabili rari linfomi.Tutto ciò accade con particolare evidenza nella zona del Poligono sperimentale interforze di Salto di Quirra che da oltre 50 anni è il più grande d'Europa, istituito su terreni espopriati, con compiti istituzionali sia di carattere sperimentale (come per es. test e collaudi di razzi, missili e vari materiali di armamento) sia di tipo addestrativo (soprattutto di unità missilistiche e unità speciali) e al quale è stato dedicato anche un francobollo.Spesso dove cadono i missili non ricresce l'erba per decenni..e talvolta i missili impazziscono e finiscono fuori bersaglio.. d'altronde sono esperimenti!Problemi anche dall'imponente apparato Radar attorno al poligono, le cui emmissioni sarebbero pericolosamente fuori norma. intera, con tutto quello che c'è dentro e nei dintorni.. certo grotte e tritoni, ma anche pecore, capre, vacche.. ma
approfondimento
- http://www.youtube.com/watch?v=C4OPfL89oaQ il canale di youtube e non del movi,mento indipendiìentista IRS
- http://www.youtube.com/watch?v=WE40_7mhxZ0 documentatrio delle iene tratto dal secondo articolo
il documentario di rai news 24 su tale sindrome
- parte 1 http://www.youtube.com/watch?v=RLqYKpgI09M
- parte 2 http://www.youtube.com/watch?v=XKxmCKboyWQ
- parte 3 http://www.youtube.com/watch?v=r33igm1NjRM
15.8.09
ferragosto cittadino
la prima
di richiard Galliano ( non ho trovato l'originale , ma questo gruppo la reinterpreta benissimo )http://www.youtube.com/wat
la seconda
di Gian Maria testa http://www.youtube.com/wat
N.b
ho usato l'url anzichè mettere il video embed per vedere se dipende da me o da che cosa l'impallamento \ rallentamento nell'apertura del blog raprresentato da alcuni cdv (n alcuni presenti anche fra i mie amici di facebook )
14.8.09
13.8.09
Ne siamo orgogliose
Non per nulla un raro uomo che l'aveva compreso si chiamava Walt Whitman. For you o democracy, ricordate? No, arrestate i sorrisini. Non alludeva solo al "dolce amore dei compagni". Voleva pure le compagne, lui. Femminista, cioè compiutamente uomo, come Pasolini.
Aung la conoscono tutti, dicevo. Ma non si tratta solo di lei. Isabella Bossi Fedrigotti scrive di donne sole, libere e coraggiose. Concordo solo in parte. Nel suo commento usa il termine "fragilità". Sono forse fragili, Natalia Estemirova, Zarema Sadulayeva, Clotilde Reiss e, nemmeno a dirlo, Anna Politkovskaia e l'arcinota Neda Agha Soltan? E' forse fragile una giornalista come Lubna Ahmed al Hussein, che ha anzi preteso di essere ripresa il giorno che verrà frustata per aver "portato i pantaloni" (contrari alla tradizione islamica secondo le maschie corti sudanesi, e nemmeno sanno, ignoranti!, che lo stesso Profeta che tanto costoro affermano di venerare raccomandava i calzoni per le donne, in particolare per recarsi in moschea). Perché "fragile" è un aggettivo ambiguo, dolciastro, venato d'un tradizionalismo sospetto. Le donne sono sole, da sempre, questo è vero; non potrebbe andare diversamente, in una società dominata dal patriarcato più fosco e vieto. Ma la loro resistenza non è fragilità. A meno che non si consideri fragile un Gandhi, e, perché no, un Cristo, con buona pace del Vaticano che inorridisce al vederlo accostato a una femmina peccatrice.
Non è stata fragile Cory Aquino, prima presidente democratica di un Paese d'Asia (in Italia, una carica del genere ancora non è concepibile). Se ne è andata quasi dimenticata, uccisa da un cancro, mentre la compagna del dittatore assassino di suo marito, quel mélange tra Moira Orfei e Eva Peron Duarte che risponde al nome di Imelda Marcos presentava la sua fastosa collezione di orpelli, e si permetteva pure una preghiera per la "rivale". Santa donna! Magari un domani, sulle gesta di costei, gireranno un film, e pure una canzone; mi permetto di proporne il titolo: "Don't cry for me Philippina".
Non è stata fragile neppure Barbara Bellerofonte, forse per quel suo nome mitologico, peraltro d'un eroe così controverso. Lei no, a differenza delle congeneri sunnominate non era un'eroina. Non ne aveva bisogno, come non ne ha bisogno alcuna donna. La mentalità maschile, sessista e discriminatrice, pervasa da immaginifiche esaltazioni, per arginare il nemico sente sempre l'esigenza di dipingerlo come angelo o diavolo. Ma Barbara, come le altre, voleva solo essere sé stessa, vivere in pace col mondo e nel mondo. In tal senso non c'è differenza tra le coraggiose martiri della libertà e una ragazza calabrese stanca d'un fidanzato violento e prevaricatore, che non amava più. Lui, naturalmente, non poteva sopportare di perdere una "cosa" sua. Libero e spensierato dopo due anni, stranamente l'hanno riacciuffato, e le altre "sue donne" si lagnano frignando, povero, bravo ragazzo... Proust, sia pure in un contesto tutt'affatto differente, parlava di "uomini-donne", ma tra questi ultimi e le "donne-uomo" che perpetuano il machismo, non so chi sia il peggiore. Per loro vale il mio vecchio post; a tanto porta la "cultura" delle veline. E per adesso mi astengo, dato che mi trovo ancora al mare, dall'approfondire il discorso sulla feroce e pronta scomunica del Vaticano della Ru486 e delle donne "assassine" (seguita dalla barzelletta di quello spiritosone del sig. card. Poletto, secondo cui "l'omicidio comporta sempre una scomunica": infatti abbiamo visto come sono stati scomunicati i vari Hitler, Pinochet, mafiosi e pedofili... Il sig. Poletto ignora, o forse non gl'importa, che il numero delle donne vittime di omicidi da parte di mariti, padri e familiari ha superato quelli di mafia). Già lo scatenato don Paolo Farinella ha risposto agl'interrogativi, sia pur retorici, formulati da Vito Mancuso e Franco Monaco. La Chiesa sta coi ricchi, constatava a suo tempo Odon Von Horvàth in Gioventù senza Dio e, più tardi, lo stesso Pasolini. Aggiungiamo: coi ricchi di sesso maschile. Lo capiamo, politicamente è forse stato indispensabile per la sua sopravvivenza nel mondo. In questo mondo. Ma il cristianesimo è altro e altrove, e, come preannunciato, riprenderò il discorso di qui a qualche giorno.
12.8.09
risposta alla sorella di Antonio De Meo per le sue dichiarazioni verso i rom
- it.wikipedia.org/wiki/Zingari con le le rispettive bibliografiche e collegamenti esterni
- http://it.wikipedia.org/wiki/Rom_(popolo) idem link precedente
- http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/ZINGARI.htm
- http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Zingaro
- http://www.attivissimo.net/antibufala/zingari/segni.htm
e altri se ne potrebbero aggiungere , ma credo che questi siano suffficenti
Quadro magico
Vorrei saper dipingere
un quadro magico
che si anima per me sola
e fermare sulla tela
la tua essenza,
certo che si,
fermare col colore
rosso del mio amore:
il tuo amore
11.8.09
letteratura oon the road Sicilia Poetry Bike 2009
Il video girato dalla cdv di facebooik Giusy Alba Zappala del "Sicilia Poetry Bike 2009" realizzato da Giusy Alba Zappalà, e proiettato il 7 agosto, giornata di chiusura della manifestazione, al Circolo del tennis e della vela di Messina.
L'ironica summa di una settimana sui pedali e sulle parole, vale a dire di una serie di tappe ciclistiche con eventi-appuntamento, veri e propri meeting point aperti alla partecipazione del pubblico e alla condivisione della poesia, quale punto di raccordo e scambio di tradizioni.
L'evento è stato ideato e curato dai poeti Enrico Pietrangeli e Ugo Magnanti, in collaborazione con due artisti siciliani, Andrea Ingemi e Vittoria Arena, e con il patrocinio delle città di Milazzo, Messina, Patti, Taormina e Nettuno, dellUNESCO di Messina, Milazzo e Udine, dellAccademia Peloritana dei Pericolanti ed il sostegno dell U. P. L. A. C. L. A. A. I. di Messina.
Le tappe sono state le seguenti:
Messina, sabato 1 agosto 2009, alle ore 18.30, Circolo del Tennis e della Vela.
Milazzo, domenica 2 agosto 2009, alle ore 18.00, Palazzo DAmico.
Milazzo, domenica 2 agosto 2009, alle ore 21.30, Caffè Puck.
Patti, lunedì 3 agosto 2009, alle ore 18.00, Caffè Galante (con reading trasmesso in streaming).
Patti, lunedì 3 agosto 2009, alle ore 21,30, Villa Pisani.
Rocca di Capri Leone, martedì 4 agosto 2009, alle ore 17.00, Piazza Getifaranda (incontro associazione ciclistica La Madonnina).
San Salvatore di Fitalia, martedì 4 agosto 2009, alle ore 21,00, Basilica del Salvador Mundi.
Randazzo, mercoledì 5 agosto 2009, orari e luoghi della Rassegna di poesia gallo-italica.
Taormina, giovedì 6 agosto 2009, alle ore 18.00, Giardino del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, Fondazione Mazzullo.
Messina, venerdì 7 agosto 2009, alle ore 18.30, Circolo del Tennis e della Vela
qui le altre parti Il video di Enrico Pietrangeli:
- http://www.youtube.com/watch?v=ybjBS3Zolu4 (Seconda parte)
- http://www.youtube.com/watch?v=897fbUAhfqY (Terza parte)
internet: fashion game per veline Per il proprio 'avatar' anche interventi di chirurgia estetica
Leggo online questa news
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Ansa 10 agosto 2009
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dama dell’alta nobiltà, o per le più concrete fare la hostess .
Oggi invece, con i tempi moderni, le ragazze un pò contagiate dalla TV e dai giornali, hanno evoluto i loro sogni maturando e sognando per la maggior parte di diventare VELINE! Eh già, il loro successo avuto dal programma televisivo di striscia la notizia è indiscutibile e un datodi fatto .Cosi come La moda, il trucco, l’apparire sempre una ragazza al passo con i tempi e very cool come è usuale dire oggi, sembra essere la novità nella loro filosofia di vita.
LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.
da Mauro Domenico Bufi 21 dicembre alle ore 11:05 il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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