17.5.19

combattere il fascismo ma senza comportarsi come loro

A sinistra c'è chi redige liste nere di personaggi in odore di nazismo. Un'aggressività simile a quella delle squadracce di destra che assediano i rom, minacciano di stuprare, alimentano l'odio di periferia.E' vero ma essi hanno un fondo di verità. In quanto quello di quei partiti ,citati nello striscione sotto, non è vero antifascismo o lo è di facciata  rispetto a  quello   vero è militante

E'  vero  che alcuni dei giornalisti citati lo siano sia direttamente sia in doppietto cioè  (  ma  non  solo  )  in giacca  e  cravatta   come  si diceva    ed  era  evidente  fino a qualche tempo fa

Infatti va bene denunciare chi lo è perchè il vero antifascismo è militante . Ma L’accusa di fascismo o di corrività verso il fascismo dovrebbe essere usata con una prudenza perché istituisce una strana classe di giudici che possono dare o togliere la patente di antifascista o viceversa accusare di nazismo qualunque scrittore che a loro non piaccia. È una follia, se non fosse più semplicemente un tragico errore.                          Infatti,sempre secondo quanto  dice  questo  articolo di https://www.lettera43.it/

[....] FARE LISTE DI GIORNALISTI SGRADITI, UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA Personalmente, pur essendo un non violento, metterei le mani in faccia, come si dice dalle mie parti, a chi rivolgesse a me le accuse che sono state rivolte a Corrado Formigli e a Enrico Mentana. Non c’è nessuna cattedra giornalistica autorizzata a dare patenti di antifascismo o a toglierle. Nel caso dei due giornalisti di La7 l’accusa oltre a essere ridicola è assolutamente infondata. Con loro è citato anche Piero Sansonetti, giornalista anticonformista, che spesso fa casino con le sue prese di posizione ma che ha un formazione e una cultura antifascista e di sinistra inattaccabili. Bisogna cominciare ad aver paura di queste liste quasi quanto paura dobbiamo avere dell’aggressività di squadracce di destra che assediano i rom, minacciano di stuprare le loro donne, alimentano l’odio delle periferie contro i diversi. Mettete la testa in acqua molto fredda, cari compagni improvvisati. L’antifascismo si vede innanzitutto dalla capacità di rispettare gli altri, e voi non lo fate. Siete una vera minaccia per la democrazia, come quelli di CasaPound.
 Ora come giustamente propone   questo articolo di  https://left.it/

[...] Di fronte a un sempre più preoccupante clima di sdoganamento di gruppi fascistoidi (come CasaPound e Forza nuova) e di disapplicazione delle leggi Scelba e Mancino, il liberalismo alla Voltaire ha le armi spuntate, poiché considera libertà di espressione la propaganda di pensieri violenti che mirano a ledere la democrazia e colpiscono l’integrità psicofisica di donne, migranti e di soggetti appartenenti a minoranze. Colpire i soggetti più vulnerabili è la vigliaccata di tutti i fascisti. Dal criminale di guerra Mussolini fino ai suprematisti degli anni Duemila. E allora, di fronte agli astratti distinguo di storici allievi di De Felice e di ex direttori di quotidiani mainstream che ammoniscono chi usa il termine fascismo per descrivere il pensiero di estrema destra legittimato dal ministro dell’Interno che pubblica con una casa editrice vicina a CasaPound (ne abbiano parlato sul numero scorso), pensiamo che sia salutare tornare a studiare la storia, ricordando il rifiuto netto del fascismo, la capacità di reagire e il coraggio di guardare lontano di partigiani come Pertini, come Ferruccio Parri (di cui Laterza ora ripubblica Come farla finita con il fascismo) e tanti altri. Durante la liberazione di Genova, quando i nazifascisti cercano di patteggiare una ritirata alla chetichella chiedendo di incontrare i capi partigiani, Remo Scappini e compagni risposero «Giammai!». Quando Lombardi nel 1974 fu chiamato ad un confronto televisivo con Almirante, l’esponente socialista lasciò la sedia vuota, come ricorda Musacchio nel pezzo di apertura di questo sfoglio in cui Filippi traccia l’incredibile mappa dei salotti tv – da quello di Mentana a quello di Formigli e oltre – che ospitano chi semina odio, contenuti razzisti, misogini e antisemiti. È falso il liberalismo di chi mette sullo stesso piano i partigiani e i ragazzi di Salò poiché i primi lottavano contro il nazifascismo, i secondi per imporre quel regime totalitario e criminale. Il politically correct di chi parla di “censura” negando che il fascismo sia un crimine, fa pensare a quanti danni abbia prodotto l’amnistia senza un processo di elaborazione collettiva, senza un processo ai fascisti, senza una Norimberga italiana. Fare i conti con la storia del fascismo significa anche aprire gli occhi su quelle forme striscianti che arrivano al potere inopinatamente. Come è accaduto in Turchia. Lo scrive Ece Temelkuran in Come sfasciare un Paese in sette mosse (Bollati Boringhieri) denunciando il regime imposto da Erdoğan che nei giorni scorsi è arrivato a cancellare il risultato delle recenti elezioni a Istanbul dove ha vinto un sindaco democratico. Fare i conti con la storia del fascismo significa anche vedere come il fascismo cresca nella «zona grigia». Gli ideologi nazisti non sarebbero riusciti a imporre il loro lucido e disumano piano di sterminio se non ci fosse stato il silenzio colluso dei gregari, degli ignavi, di chi si dice né di destra né di sinistra, facendo così il gioco delle destre, anche le più impensabili. Di fronte alla pericolosa fatuità grillina e al tiepido impegno del Pd che ha cancellato l’antifascismo dal proprio statuto, proponiamo qui non certo la violenta ghigliottina giacobina, ma una forte chiamata alle armi della conoscenza, della critica, della risposta democratica, senza se e senza ma. Per questo serve un pensiero nuovo, serve chiarezza di idee sulla realtà umana in cui la violenza non è innata, serve distinguere il grano dal miglio e un nettissimo rifiuto del veleno che si nasconde nella normalizzazione dell’autoritarismo e del fascismo mascherato. 



 Ma come dicevo prima occorre farlo distinquendo chi lo denuncia facendoceli conoscere ( come fece sergio zavoli in Nascita di una dittatura nel lontano 1972 ) meglio o fornendo anticorpi visto la sempre più scarsa conoscenza dela storia del 900 da parte delle nuove generazioni da chi invece li elogia \ li difende . Evitando liste di proscrizione inutili .

16.5.19

anche la sardegna ha la sua oasi di animali salvati dai macelli . Il Rifugio di Minù: a Nuoro la nuova vita di asinelli e altri animali scampati a morte sicura





Dopo la bella storia di Cinzia B ( vedere sopra i gli url dei mie precedenti articoli ) , leggo sulla nuova sardegna d'oggi ( articolo che non trovo nella versione free ) un altra storia simile stavolta sarda . Si tratta di Anna Careddu ( una ragazza del Nuorese ) che ha una casa rifugio per animali in Sardegna. Un centro dove tutti, cani, gatti, oche, galline e maiali, salvati dal macello, vivono in armonia. Anna, però, si trova di fronte a un bivio legale: per tenere la sua maialina Friscarosa e le pecorelle, che in Sardegna sono considerati come animali da carne, dovrebbe far diventare la struttura un allevamento da macello.
La donna ha anche aperto una pet therapy: “Ho trasformato la fattoria in un laboratorio didattico per bambini, ragazzi autistici e persone affette dalla sindrome di Down”, racconta Anna, che ha accolto una ragazza con problemi di tossicodipendenza. “Mi disse che stare con gli animali le dava le stesse sensazioni dell’eroina”.
Per dare una mano a più persone, la donna vorrebbe lavorare in regola: “Non voglio essere abusiva, vorrei solo una legge che mi permettesse di fare pet therapy legalmente, con questi animali”.

IL PROGETTO E' NATO PER CASO, PER L'ESIGENZA DI ESSERE DA AIUTO AD ANIMALI PER CUI TROPPE POCHE PERSONE POSSONO FARE QUALCOSA, SOPRATUTTO PER PROBLEMI DI GESTIONE. VORREMMO ESTENDERE LA NOSTRA PICCOLA REALTA' E CREARE UN PARCO RIFUGIO DOVE QUESTI ANIMALI POSSANO VIVERE LIBERI E SERENI E PERMETTERE A CHI VOGLIA O ABBIA IL PIACERE, DI IMPARARE A CONOSCERLI DA VICINO E DI POTERLO FARE...




MUOVERE LE COSCIENZE VERSO IL RISPETTO DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, SENZA DIFFERENZE DI SPECIE PERCHE' NON CI SONO ANIMALI DI SERIE A E ANIMALI DI SERIE B. TUTTI MERITANO IL NOSTRO AIUTO

                                dalla      sua pagina  fb 





ecco   per  chi  non  s'accontenta  del  breve  racconto      e    vuole  vedere    il video delle iene     puo' continuare  a   leggere    questo post  con ulteriori dettagli  della   storia  presi    : il primo  da   https://www.sardegnalive.net/ o e dal sito delle iene secondo articolo 


15.5.19

escort romana che accetta bistecche al posto del denaro. e offre lo sconto a chi chiede il redditto di cittadinanza





Si chiama Simona ed è una escort romana. Confessa: Non so dove mettere i contanti guadagnati, meglio il baratto”



Guarda la gallery

Simona, escort romana: “Basta soldi, con i clienti faccio il baratto. per un rapporto orale servono dieci chili di ciliege, per una notte di sesso un televisore al plasma. A un macellaio una volta ho chiesto dieci bistecche".

La donna, che si prostituisce nella propria abitazione, ha dichiarato: "Sono stufa, in altri Paesi è tutto regolarizzato, in ordine, le prostitute vengono controllate, anche a livello medico, c'è chi si occupa della loro sicurezza, mentre noi qui non abbiamo nulla e dobbiamo anche avere timore quando pensiamo ogni volta a dove mettere i soldi. Io lancio una provocazione, ai miei clienti farò fare un baratto. Per un rapporto orale, non devono darmi soldi ma dieci chili di ciliege. Oppure un televisore al plasma se vogliono stare con me tutta la notte. Poi qui vengono persone che fanno diversi lavori. Dal cliente che lavora nell'abbigliamento, mi faccio potare un po' di vestiti, da un cliente idraulico mi faccio riparare i lavandini. A un macellaio ho chiesto dieci bistecche, che costano parecchio. Facciamo così, così almeno non abbiamo più il problema dei soldi e abbiamo dentro casa tutte le cose di cui abbiamo bisogno".Simona, poi, ha raccontato di avere diversi feticisti tra i suoi fans: "Molti clienti vanno matti per i piedi. Ci sono uomini che apprezzano i piedi più del seno e del sedere. Quando vengono qui mi chiedono di mettere determinate scarpe, oppure mi chiedono di avere piedi curati. Una volta è capitato anche uno che voleva il piede odoroso, non profumato. Voleva sentire l'odore del piede, gli ho detto che avevo le scarpe da ginnastica da diverse ore e lui è impazzito. Mi ha chiesto di tenere i piedi così".Simona, escort di Roma di 36 anni, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.

https://www.agenpress.it/notizie/2019/01/16/

Escort romana lancia il “sesso di cittadinanza”. Sconto del 50% a chi percepisce il reddito di cittadinanza


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immagine simbolo (pixabay)

Agenpress – “Visto che sta arrivando il reddito di cittadinanza con cui lo Stato intende aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica, io lancio ufficialmente il sesso di cittadinanza. Praticamente, a tutti quelli che verranno da me e mi dimostreranno di aver diritto al reddito di cittadinanza, o quando sarà in vigore di percepirlo, applicherò uno sconto del 50%. Anche il sesso deve essere un diritto per tutti, soprattutto per chi vive una situazione di difficoltà, anche economica. Incontrare una escort e farci l’amore può essere salutare sia per il fisico che per la mente. Certamente è importante per l’autostima.Ovviamente ogni persona che usufruirà dello sconto legato al sesso di cittadinanza potrà farlo una sola volta al mese”.
Lo dice Simona, escort romana di 35 anni,  intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 lanciando il ‘sesso di cittadinanza’:
La escort romana, poi, ha aggiunto: “Se ci fosse stato una decina d’anni fa il reddito di cittadinanza, io non avrei iniziato a fare la prostituta. Ho cominciato giovanissima, in un momento in cui ero sola. Avevo perso da poco il mio compagno, ero senza un soldo, non sapevo come fare. Chiesi aiuto a diverse realtà, ma dallo Stato mi sono sempre trovata isolata. Avevo bisogno di un aiuto concreto ma non l’ho mai ricevuto da nessuno, figuriamoci dalle Istituzioni. Per questo, se dovesse funzionare, il reddito di cittadinanza sarebbe una misura veramente positiva”.

rivoluzione

https://it.wikipedia.org/wiki/La_fattoria_degli_animali
https://it.wikipedia.org/wiki/George_Orwell



e rischia di diventare   , come descrive benissimo   "la fattoria degli animali  George Orwell che  poi  non  è  altro  che  che un' allegoria politica del ‘900 in particolare alle ideologie dei totalitarismi partiti rivoluzionari e poi diventati dittature , sotto  brillantemente  riassunto




quello che voleva combattere

14.5.19

Trenord, il capotreno contro i razzisti: "Controllo i biglietti non i passaporti"




finalmente qualcuno si indigna a questo razzismo questa discriminazione strisciante , se non bambinesca cioè si fa come chi viene sorpreso con le mani nella marmellata dice che non è vero. Marco Crudo, capotreno 36 enne che lavora sui treni in Lombardia da 15 anni, ha postato sulla sua pagina Facebook un video di denuncia contro i razzisti che incontra tutti i giorni: una situazione che non può più tollerare. 



"Ogni volta che mi capita di multare un italiano senza il biglietto, si alzano avvocati difensori dicendo sempre la stessa cosa: ma gli extracomunitari li fate viaggiare gratis", racconta Marco nel suo sfogo. "Sono gli stessi che invece, quando faccio la multa da 50 euro a una persona che non parla italiano e non ha la pelle bianca, si alzano e mi stringono la mano", aggiunge il capotreno. La video denuncia sta facendo il giro sui social e sui siti di informazione, fra pareri degli utenti contrari e a favore. Il video si conclude con un appello: "Basta al razzismo".


                         Video Facebook/Marco Crudo



AVEVA TRENT'ANNI Mena Mangal giornalista afghana uccisa per il suo impegno a combattere i matrimoni fortzati e i diritti dele donne vittima

https://it.wikipedia.org/wiki/Terrorismo


il terrorismo    è  sempre  una merda  soprattutto    quando  è associato  alla religione  . Qui  sia che si tratti di terrorismo fondamentalista   islamico  che     femminicidio \  vendetta  dei parenti dell'ex  è  sempre  una  bruttura  e  vigliaccata  si tratta 

Grazie  a  Daniela  Tuscano   per  aver  permesso di  condividere  questo post sintetico    e breve  ma efficace










Carla Corsetti
12 maggio alle ore 23:49


AVEVA TRENT'ANNI

Hanno ucciso Mena Mangal.
Aveva 30 anni, era una giornalista afghana impegnata a combattere i matrimoni forzati e ad affermare i diritti delle donne.
E' stata crivellata di colpi in un agguato a Kabul.
Era la paladina dei diritti delle bambine costrette al matrimonio a 10 anni.
Lei stessa era stata vittima del matrimonio forzato ma era riuscita a divorziare.
Non si esclude che possa essere stata uccisa dai parenti dell'ex marito e non dai talebani.
In entrambi i casi, sia che l'omicidio sia maturato tra le bestie talebane, o tra le bestie del parentado del suo ex marito, il movente va cercato nel fondamentalismo religioso che non si concilia con la civiltà dei diritti umani, in ogni latitudine.

13.5.19

provocazioni ciniche ed idiote , idiozie fiusariane , ed altre riflessioni



io  da provocatore e polemista mi dissocio da questo intervento cinico ed idiota  non è questo   il modo di  provocare    dubbi  o  far  reagire  la gente  . 
IL tipo è  un noto comico provocatore     come  potete  vedere  dal post  sotto 


riportato ha scritto una ... imbecillità . Concordo parzialmente con l'articolo dek https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/ Lunedì 13 Maggio 2019, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 13-05-2019 12:49 in QUANTO PREFERISCO IGNORARLI ( MA STAVOLTA NON SONO RIUSCITO A FARLO ) O NEI CASI PIù GRAVI AD INTERVENIRE O A SEGNALARLI
 Purtroppo sulla tragedia vissuta da Noemi, la bimba di 4 anni colpita da una pallottola durante una sparatoria avvenuta a Napoli l’altro venerdì, c’è da registrare un altro post che lascia sconcertati. Ma stavolta abbiamo oscurato nome e volto dell’utente Facebook autore del testo, non certo per proteggerlo, ma per evitare di fargli pubblicità.
Infatti, visitando il profilo di questa persona si nota che le sue uscite sono tutte provocatorie, interventi su argomenti e notizie di attualità pubblicati solo per ottenere reazioni indignate da parte di chi legge. Un giochino che l’ha reso celebre e che lui mette in atto sostenendo che sia un modo per dimostrare come su internet il pubblico sia facilmente manovrabile. Ma in questo caso è lecito chiedersi se non si sia andati oltre la decenza, scrivendo: «Non capisco che ha fatto di male quello che a Napoli ha sparato ad una bambina, mica lo ha fatto apposta, sarebbe potuto succedere a qualsiasi altro napoletano». 
Ovviamente, nella giornata di ieri il post ha ottenuto centinaia di razioni, anche divertite, e commenti, mentre sono decine le condivisioni. E sono tante le persone, soprattutto napoletane, che, ritenendo spregevole scherzare sulla tragedia vissuta da una bambina, sono andate a scrivere insulti di vario genere rivolti all’autore, finendo proprio per fare il suo gioco. Stesso discorso vale per chi quel post l’ha condiviso, invitando gli amici a recarsi su quel profilo per scrivergliene quattro. 
Reazioni sbagliate che aiutano questi personaggi, siano essi haters o celebri provocatori, a perseguire i propri intenti, innescando anche un pericoloso effetto emulazione. In questi casi, invece, bisognerebbe ignorare le istigazioni e, semmai, segnalare il post e il profilo ai gestori del social network, nella speranza che certi comportamenti vengano censurati e i profili oscurati.

Non  intervengo direttamente \ in prima persona   perchè non sarei obbiettivo visto che  considero fusaro  un cazzaro  ( vedere i  miei  precedenti  post  )  e  quindi lascio la  parola    a Nadia  Somma   e  a questo suo intervento    sul  https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/12/
Un tempo si temeva che la civiltà occidentale si suicidasse con la bomba atomica, ma che ora un pannolino possa diventare una minaccia per un’intera civiltà mi pare un tanticchio esagerato. Sono rimasta a dir poco stupita quando ho letto l’invettiva di Diego Fusaro contro la campagna social #IoCambio lanciata dall’associazione culturale Onalim – Milano al contrario per  promuovere i fasciatoi nei bagni degli uomini e invitare i padri a farsi un selfie mentre cambiano il pannolino al figlio. Fusaro è giovane, ma pare avere un’idea dei ruoli e delle relazioni tra uomini e donne ferma agli anni 50.
Non rinuncia al vizio di svalorizzare la “femminilità”, che è una costruzione culturale così come lo è la virilità, sulla base di  stereotipi e pregiudizi sessisti e fa una filippica filo patriarcal-arcaica contro la cura paterna del bebè perché sarebbe una mansione umiliante per gli uomini. Alla madre spetterebbe la gratificazione di occuparsi della cura del corpo dei figli con la pulizia di merda, moccio e pipì, al padre la cura dello spirito e della mente, mondate dall’oscurità dell’incoscienza con la consegna delle tavole della legge e orazioni sui massimi sistemi: è questa l’idea del ruolo paterno e materno secondo Diego Fusaro? E se la cosiddetta “femminilizzazione” fosse al contrario arricchente e valorizzante per gli uomini? Mai questo dubbio sfiorò il filosofo che ignora l’esperienza del cambio del pannolino. Non è solo la pulizia di un culetto, è un momento fatto di contatto di pelle e sguardi, di tenerezza e di affetto. E santa pace, perché sarebbe un’esperienza che gli uomini non dovrebbero fare?

I tempi cambiano ed evolvono, caro Fusaro. La rigida suddivisione di ruoli tra uomini e donne è destinata a tramontare in barba a tutte le resistenze anacronistiche di inizio millennio. Ci sono i terrapiattisti e quelli che gridano allo scandalo se un uomo si avvicina ad un fasciatoio. Ma anche la Spagna, dopo la Svezia e la Francia, ha varato una legge sui congedi per paternità e maternità di pari durata (otto settimane) non trasferibili. Una recente direttiva del Consiglio dell’Unione europea prevede un accordo per cui i papà potranno chiedere di usufruire di almeno dieci giorni di congedo di paternità dopo la nascita (o l’adozione) di un figlio. Troppo pochi per garantire un’equa divisione del lavoro di cura tra genitori e per sollevare le donne dall’essere penalizzate rispetto al lavoro: ma è il segnale che si sta andando nella direzione – finalmente – di creare simmetria e condivisione del lavoro di cura.
In Italia i giorni per il congedo per paternità sono pochissimi: cinque. Si tratta di un periodo di tempo insignificante se si fa il paragone con gli altri stati europei, dove il congedo parentale e di paternità si conta in settimane e mesi, durante i quali padri e madri possono occuparsi dei figli senza diminuizioni di stipendio. Piuttosto che sfrantumare l’anima sulla cosidetta bigenitorialità come un’astrazione da inseguire solo a separazione avvenuta, si faccia anche in Italia una legge sui congedi per paternità e maternità di pari durata e non trasferibili con l’obiettivo di creare  un’equa suddivisione del lavoro di cura fin dalla nascita dei figli. I tempi sono maturi ma con la Lega al governo e i filosofi con la faccia rivolta al passato la vedo dura. Per fortuna ci sono uomini che non si sentono umiliati perché cambiano pannolini. Dalle parti de Il Fatto Quotidiano segnalo la risposta del direttore Peter Gomez:
e quella deliziosa di Mario Alberto Marchi, giornalista e caro amico, che su Facebook ha commentato: “Una delle esperienze più divertenti delle mie due paternità è stata la cacca. Saper riconoscere il tipo di pupù dal ‘profumo’, nell’incertezza ricorrere alla ‘prova dito’. A seguire il rito allegro del cambio di pannolino, le battute da cartone animato, e le pernacchie sul sedere ripulito con le risate fragorose dei miei figli. Ancora oggi ce lo raccontiamo e ridiamo come matti. Mi sento femminilizzato? Magari! Io i miei figli li avrei pure allattati!”.

Nonostante i Peter Gomez, i Mario Alberto Marchi e a tutti quelli come loro, la civiltà occidentale è ancora in piedi. Sarà meglio preoccuparsi del surriscaldamento climatico, fermare le guerre e l’inquinamento e nel frattempo pulire il culo ai figli con lo sguardo rivolto al futuro.
Gianluca Carmosino a Spazio aperto promosso da Maschile Plurale
LA LIBERTÀ NON È UNA T-SHIRT
"Ognuno è libero di vestirsi e atteggiarsi come vuole. Ma i bambini non sono liberi, perché a comprare i vestiti ci vanno con i genitori e quello che vogliono lo vedono in Tv. Questa non è libertà ma condizionamento sociale prima e familiare poi... Alle ragazzine si insegna che la seduzione è un gioco: in Tv, nella pubblicità, nei video musicali, nei libri erotici per teenager - sostiene Manuela Salvi Scrittrice, - Ma in quelle immagini statiche e costruite a tavolino non c’è mai l’ombra delle conseguenze possibili, dalla gravidanza precoce alla violenza sessuale. Come nelle favole, il sipario cala prima... La libertà può esistere solo quando c’è piena consapevolezza sia del contesto in cui la si esercita, sia delle possibili conseguenze e di come si dovranno affrontare... Forse, più di tutto, si dovrebbe insegnar loro a lottare per quella libertà che al momento, lasciatemelo dire, non hanno affatto..." http://comune-info.net/2016/05/insegnare-la-liberta/

uso strumentale ed razzistico della religione \ fede . il delirante striscione all'angelus e comunicato dei fascisti di forza nuova perchè bergoglio da fastidio alll'estrema destra





leggerndo    questo flash   


L'immagine può contenere: testo


Mi  viene da pensare    :  è questi sarebbo cattolici .?   No sono oltre che razzisti e fascisti dei veri ignoranti  e  per  giuntya   cagoni  che non hanno i il  cortaggio di  mostrarsi  ( vedere  foto  )  a      viso  aperto   .Legete il loro  delirante  comunicato  preso  dalla   loro  fogna  di  facebook



L'immagine può contenere: una o più persone, persone che camminano, cielo e spazio all'aperto
BLITZ ALL'ANGELUS (Regina Coeli)"Guerra al fronte immigrazionista" Da Mimmo Lucano fino a Jorge Mario Bergoglio, dai media ai palazzi del potere, dalle bandiere rosse ai manganelli o ai divieti delle questure, chi odia l'Italia e gli Italiani, chi vuole silenziare il dissenso, troverà la resistenza di Forza Nuova. Chiunque ripeta le litanie di Soros o ne difenda nei fatti gli interessi deve essere contestato. Oggi all'Angelus abbiamo contestato duramente Jorge Bergoglio, paragonandolo a Badoglio perché simbolo universale del tradimento più vergognoso. La Fede di Roma, il sentimento cattolico di milioni di italiani non possono essere usati come il cavallo di Troia di chi vuole che gli italiani non facciano più figli e le nostre donne abortiscano per sostituirci con gli immigrati. Il Papa dovrebbe salvaguardare il deposito della Fede, promuovere dottrina e Verità, non incoraggiare l'immigrazione islamica né perseguire gli interessi di forze internazionali e globaliste che fanno dello sfruttamento, dell'odio e del terrore le loro armi. Le posizioni politiche contrarie agli interessi nazionali vanno combattute, per costruire muri a difesa della Civiltà, non ponti che favoriscano l'invasione dei suoi nemici. Oggi è toccato a Jorge Bergoglio, domani toccherà a Mimmo Lucano. Poi sarà il turno di media, toghe militanti e politici venduti a Bruxelles. Resistenza alla sostituzione etnica e difesa dei diritti sociali saranno le bandiere che difenderemo senza se e senza ma.


cosi come chi li segue e commenta   cosi  tale  news   : << finalmente! bergoglio vuole fare il politico? e allora che si abitui. cominciamo a raccogliere firme per farlo deporre questo apostata amico dei maomettani, sarà la rovina del mondo occidentale e del cristianesimo >>. Più in basso di quelli che accusano , facendoli pubblicità e contribuendo ulteriormente alla diffusione dell sue idee . Papa francesco di eresia . trovate maggiori  dettagli  in questo mio precedente    post
entrambi   soprattutto  i secondi  ignorano  o  fanno  finta  di  non vedere    di  come

Gesù lo aveva già già annunziato; i veri cristiani saranno perseguitati...."In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»."
   Stefania De Prai untente  di  https://www.facebook.com/Il-Tulipano-Il-Web-Magazine-Indipendente-scritto-dal-Popolo-129052657118508/





ma  soprattutto    non hanno capito   o  lo hanno capito  troppo bene  che


  da  https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2019/05/13/bergoglio-badoglio-estrema-destra/232022/
(...)


BERGOGLIO HA DETTO ‘NO’ ALL’IDENTIFICAZIONE FRA CHIESA E NAZIONALISMO
Il magistero di Francesco riconduce i cristiani – e pure i non credenti – alla responsabilità di un agire che non prescinde dall’altro, dalle comunità, dalle nazioni e dai popoli, che non odia ma costruisce insieme, per quanto difficolto sia questo cammino. La parola del papa tuttavia non contiene – tranne che in alcune vicende diplomatiche - una soluzione politica specifica, non fa le leggi dei governi, non porta con sé la risposta a ogni singolo aspetto del problema migratorio, ma descrive una scala di valori entro cui affrontare la crisi e i drammi di un’epoca, è una sorta di bussola per le coscienze. Ed è proprio questo che dà fastidio. La Chiesa di Bergoglio non è chiamata a rinchiudersi dentro antichi paramenti e liturgie vuote, ma a dire la sua nel mondo che cambia mentre in tutto l’Occidente (e non solo) è in atto un tentativo di sovvertire o modificare principi democratici che si credevano consolidati. L’identitarismo esasperato dei partiti nazionalisti e dei movimenti di estrema destra avrebbe bisogno di fondarsi anche sulla religione, ma proprio questa identificazione fra nazionalismo e Chiesa è stata rifiutata fino in fondo dal papa. Di fatto l’avanzata populista non può contare sulla Santa Sede e anzi se la ritrova contro, non è cosa da poco.
BERGOGLIO DÀ UNA SCOSSA ALLE CURIE
L’aver separato la Chiesa cattolica dai filoni più tetri e autoritari del pensiero conservatore è un merito del Concilio Vaticano II, quel cammino è proseguito con i pontefici che da Paolo VI in poi si sono succeduti su Soglio di Pietro; una volta che il cattolicesimo ha scelto la democrazia come forma storica della modernità - sia pure fra passi indietro, sbalzi, frenate, contro-testimonianze, conflitti interni – le conseguenze sono diventate, in una certa misura, inevitabili. Francesco da parte sua colloca la questione ancor più sul piano globale e per questo è maggiormente detestato: chiede di non dimenticare gli offesi, gli scartati, i migranti, i perseguitati ovunque si trovino – sull’isola di Lesbo, a Casal Bruciato, fra i giovani disoccupati europei - e così facendo mette in difficoltà anche molti dei ‘suoi’, preti e vescovi, ormai abituati a sonnecchiare in qualche curia e in qualche sagrestia, oltre a quei cattolici che, nel moderatismo e nello spiritualismo, hanno sempre trovato un buon rifugio dai clamori del mondo.

  e reagiscono   o  gettando  fango  creando veleni i secondi   o  adoperando la religione  come   clava    inserendola   in discorsi farneticanti  di  lontana  memoria


domernica solitaria fra camminata e cinema

L'immagine può contenere: albero, pianta, cielo, spazio all'aperto e natura
Visto che nessuno mi cerca o non risponde quando lo chiamo e o mando messaggi di whatsapp per uscire a camminare oppure mi riponde che ha mille impegni  (  famiglia  , ragazza ,  lavoretti alla propria  alcova o nido  d'amore 🤣❤🤔😳😛😜) esco da solo.    Prima  una  breve   camminata lungo  il  viale   \  salòotto estivo    cittadinoi  fino  al  bosco   compatibile   con il mio problema  di salute  alle  anche  .  Da essa  ho appreso  che molto sopesso  Camminare in solitudine che si scopre meglio la bellezza della vita, ma  soprattutto  : << a me mi cercano solo quando serve qualcosa, quindi ritieniti fortunato >> ( come mi ha scritto ***** su fb .
Proprio  come  questa  citaziomne filosofica letterara di i  Friedrich Nietzsche, “Così parlò Zarathustra

O solitudine! Tu patria mia, solitudine! Troppo a lungo vissi selvaggio in selvaggi paesi stranieri, per non tornare a te con le lacrime!
Ora minacciami solo col dito, come minacciano le madri, ora sorridimi, come sorridono le madri, ora dimmi: “Chi fu che come un vento impetuoso se ne andò da me? (…)
O Zarathustra, io so tutto: anche che tra i molti tu, l’uno, eri più abbandonato di quanto fossi mai stato insieme con me!Una cosa è l’abbandono, altra è la solitudine: questo ora    l’hai imparato? E che tra gli uomini sarai sempre selvaggio e         straniero”.

                                                     

E poi  al  cinema   

La locandina del film Red Joan © ANSA

  a vedere  il discreto Red Joan film   Ispirato alla storia vera della “nonna spia" ovvero Melita Stedman Norwood  (   se  dovessi dargli un voto   da  1   a  5  gli  dò 3.5  ) .Un film che  nonostante  i suoi  limiti non era male , una  prova  cche  un pfilm di spionaggio   può  anche  essere  fatto   senza  azione   come la  saga  di 007  .