30.11.19

Nuoro, l'idea di Agnese Siotto : viaggio di sole donne in Marocco per abbattere i pregiudizi sulle donne che viaggiano da sole

di cosa stiamo parlando
CTS Centro Turistico Sardo Nuoro25 novembre alle ore 19:27
E' successo il 18Dicembre2018, due turiste sono state violentate ed uccise durante il loro viaggio in Marocco, sulle montagne dell'Alto Atlante. Ed è stata subito polemica sessita. "Non si viaggia da sole" dicevano gli uni, "se la sono cercata" aggiungevano gli altri, "in certi posti due ragazze da sole cose pretendono?!" apostrofavano tanti.
Noi oggi, quasi un anno dopo rispondiamo , durante la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con una proposta di viaggio tutta al femminile, proprio su quella montagna, il 4.000 mt più conosciuto del Marocco.
Sarà un viaggio per sole donne accompagnato da Agnese Siotto Viaggi. Un trekking di 3 giorni seguito da una gita alla scoperta del meraviglioso Marocco. Non contro qualcosa ma a favore Delle donne e della loro libertà!
VIAGGIO DI GRUPPO CON SOLO 15 POSTI   

Noi oggi, quasi un anno dopo rispondiamo , durante la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con una proposta di viaggio tutta al femminile, proprio su quella montagna, il 4.000 mt più conosciuto del Marocco.
Sarà un viaggio per sole donne accompagnato da Agnese Siotto Viaggi. Un trekking di 3 giorni seguito da una gita alla scoperta del meraviglioso Marocco. Non contro qualcosa ma a favore Delle donne e della loro libertà!
VIAGGIO DI GRUPPO CON SOLO 15 POSTI   
                               
 dall'account  fb   per    chi  fosse interessato\a     oltre  il suo   fb  c'è  anche    il  suo bel  canale   istangram  (  https://www.instagram.com/ines_yes8/?hl=it ) della  protagonista  della  storia  d'oggi 


la battaglia soprattutto culturale  contro  i femminicidi (  violenza   sulle donne  ) e   contro  gli stereotipi sessisti e  maschilisti   va      anzi dovrebbe  essere   oltre l'ipocrita   e  pulicoscienza   giornata del  25  novembre .  E  non solo     con ,  secondo me   ridicoli ed  incomprensibili  alla  maggior  parte  dell'opinione  pubblica , panchine e  scarpe   rosse  . Ecco   che  l'iniziativa  , certo una  goccia   nel mare mediatico  e   monoculturale  o  culturame  ,   di cui  si parla   nel post  d'oggi   ha  grande  significato     e  può essere    un esempio ed  una  base  da  cui  partire o continuare se  già la  si fa  .

  da la  nuova  sardegna    del 30\11\2019

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    «Rifaremo il tragitto di Louisa e Maren, violentate e uccise»

                                    Luca Urgu 





    28.11.19

    come sopravvivere al natale VI° presepe si o presepe no ., meglio il presepe o l'albero o entrambi ? oppure niente

    di cosa stiamo parlando 


    L’assessora regionale alla Scuola, Elena Chiorino (Fratelli d'Italia), ha invitato i dirigenti scolastici del Piemonte ad allestirlo. Ignorando che il laicato è un "valore identitario" italiano tanto quanto la tradizione natalizia Come ogni anno in questo periodo pre-natalizio, anche nel 2019 è arrivata puntuale la mobilitazione sovranista in difesa dei simboli della tradizione cristiana italiana. Una lettera a firma dell’assessora regionale alla Scuola, Elena Chiorino (Fratelli d’Italia), ha invitato i dirigenti scolastici del Piemonte a “valorizzare all’interno dell’istituto ogni iniziativa legata a questa importante Festività come l’allestimento di presepi o lo svolgimento di recite e canti legati al tema della Natività”. Il motivo, ovviamente, ha natura identitaria: “La ricorrenza natalizia e le conseguenti tradizioni come il presepe, l’albero di Natale e le recite scolastiche ispirate al tema della Natività sono parte fondante della nostra identità culturale e delle nostre tradizioni. Che la Regione Piemonte intende tutelare e mantenere vive.”  .....  continua  su  https://www.wired.it/attualita/scuola/2019/11/26/presepe-scuola-piemonte/




    Lo so che almeno nelle festività di natale 🎅 dovrei tenere lontana la .... Ehm ..... evitare argomenti politici . Ma non riesco ( non  so  come   gli anni precedenti   qui  i  post   mi sia   trattenuta   o  sia  stato  , sarà  l'atmosfera natalizia   visto  che  i   post  cadevano    a  dicembre  ?   🤔❄☃ )   su tale  argomento     a non parlarne ed a provare disgusto per l'uso strumentale ovvero politico /politiko di quello che dovrebbe essere il simbolo del natale ,  di fede e di laicità 

    Infatti


    Giuseppe Scano
    Ieri alle 08:27
    News Republic 
    Che palle ogni natale la stessa cosa. Ecco perché si perde lo spirito natalizio. Perché fanatici da ambo le parti ci rompono i maroni con queste diatribe futili e di lana caprina. Ecco che mi viene da replicare, forse un maniera populista /qualunquista così :Mentre voi promuovete i presepi i soffitti crollano”, una sorta di versione soft di “E allora i terremotati?” o “Parlateci di Bibbiano”

    Anche quest'anno tocca sorbirci i crociati del presepe nelle scuole - Wired
    L’assessora regionale alla Scuola, Elena Chiorino (Fratelli d'Italia), ha invitato i dirigenti scolastici del Piemonte ad allestirlo. Ignorando che il laicato è un "valore identitario" italiano tanto quanto la tradizione natalizia
    Ora io non sto come mi hanno scritto nella   prima riga  

    Augusto Galleri Giuse' stai minando la tua responsabilità famigliare. concordo su ciò che hai scritto. se invece ci interessassimo di più dell'andamento scolastico della deriva bullismo, sulla mala educazione e rispetto da ambo le parti nell'ambito scolare. E si tante cose belle che offuscano il principio del PRESEPE invece che elevarlo. Fiere del,..... associazioni... che si spellano le guance per apparire più....Il buon fratello FRANCESCO mi sa che si sia pentito di averlo inventato vista la mercificazione .


    Ora   pur essendo passato da praticante a laico /aconfessionale  ed  essendo cresciuto   nella frase  finale della guerra  fredda  ed  avendo fatto imprimi anni    di scuola   in epoca in cui non erano stata firmata la revisione dei patti lateranensi e quindi la religione cattolica è quindi il fare presepe era "obbligatorio " non mi da fastidio o che lo si faccia fare .Ma   mi da fastidio che
     1) Esso sia obbligatorio e non facoltativo. 2)  che  esso   viene  usato  come strumento ideologico    e di  propaganda  ovvero usato per  Far passare il concetto che coloro che difendono questi nostri simboli sono brave persone e bravi cristiani mentre il loro atteggiamento reale, le loro decisioni, le loro parole dimostrano l’ esatto contrario non può essere accettabile e va chiarito! Abbiano la coerenza di non servirsi del Cristo, della sua sofferenza e del suo amore per mascherare la realtà.  .  3 ) Quando la facoltà di scelta non è lasciata alla singole scuole, ma avviene attraverso stanziamento di fondi regionali o circolari di incitamento alla valorizzazione identitaria delle aule, si passa velocemente alla propaganda ideologica. 4) quando  insegnanti  o presidi   in buon a fede  o  succubi  della   propaganda  identitaria  per  l'ipocrita ( leggi l'obbrobrio termine buonista ) ed insensata paura che : i laicisti esasperati , i Mussulmani \ islamici o esponenti di altre fedi \ religioni possono offendersi . Ed ciò non mi sta bene perchè il presepe non è solo espressione della cultura cattolica e cristiana ma anche simbolo di laicità . Infatti esso ai cristiani e a chiunque abbia un altro credo \ fede ., Ai pellegrini di verità e ai mendicanti di speranza. Le statuine del presepe ci ricordano tutto ciò. Un viaggio antico, mai giunto al termine. 
    Ben venga il presepe se è una scelta autonoma e serena, non per provocazione.
    Come   questa   di questa  rappresentante istituzionale  . Infatti   : <<  (... ) Siamo di fronte a una giunta che utilizza le istituzioni per fini propagandistici e basta”, ha in effetti sottolineato Igor Boni, presidente dei Radicali. E ha ragione. Quelli che fanno crociate e convegni contro l’insegnamento di una fantomatica teoria del gender (che non esiste) nelle scuole, sono gli stessi che incuranti della laicità dello Stato fanno pressione ideologica e finanziaria affinché le scuole espongano i simboli della cristianità italiana. Nel paese che vorrebbe la destra italiana sovranista, lo spazio che le scuole italiane dedicano all’educazione sessuale, ai diritti civili compresi quelli Lgbt e quant’altro dovrebbe essere sostituito da crocifisso, presepi e recite natalizie, “i veri valori identitari italiani”.
    La Costituzione, le leggi nazionali, ci ricordano però che l’Italia, la vera Italia, non è quella che ci viene raccontata nei congressi della famiglia di Verona o a Pontida. L’Italia è laica  >>  anche se     in modo  contraddittorio  ma    questa  è un altra storia    << . Ben vengano gli alberi di natale e i presepi, se le singole scuole ritengono opportuno metterli. Ma sia una libera e ponderata scelta d’istituto, non il frutto di pressioni politiche dal sapore identitario e sovranista.(....) >>(  dal  sito citato prima ) 
    Quindi     farlo   o non farlo  , a  voi la scelta   . io non lo faccio  perchè  , ogni volta  che lo vedo (cosi  come le  altre decorazioni di natale )   in case private , in tv , o nei  negozi  mi  viene  la nostalgia   soprattutto  perchè mi ricorda  i  miei nonni  e l'infanzia passata  che non ritorna   se non come nostalgia  ed  rimpianti  , e poi quando le  smontano  la malinconia  . Eco   quindi  che    su tali argomenti  lascio che  a parlare  siano   a differenza  dei  post  precedenti    dove c'è  anche  un po'  di  esperienza  ,  i siti   che  trovate  sotto  



    albero 

    Tragedia di Monte Pino [ ALLUVIONE DI OLBIA NOVEMBRE 2013 ] , le carcasse d'auto rimosse gratuitamente da una ditta privata

    Tragedia di Monte Pino, le carcasse d'auto rimosse gratuitamente da una ditta privata - La Nuova Sardegna Olbia <!--


      Si chiude ,  la polemica  ne  ho  già   parlato     in precedenza qui in questo post   suscitata  dall'assurda burocrazia    di fare  pagare   ai familiari delle  vittime , i costi per  il  ritiro delle  auto   cadute  con il  crollo del  ponte     durante  l'alluvione   gallurese  del 2013  ,       a Olbia grazie all'intervento gratuito  dei meccanici e  carrozzieri  i Vannino e Vittorio Musselli di Tempio









      Ma   visto che    i quotidiani locali dedicano  , almeno nella  versione free (  o semi  free  visto che  che per  poterli citare  non potendo  fare  copia e  incolla   o fai  i salti mortali   o   se  smanetti  un po'  con html  e  affini   e poi  in questo caso non mi andava   di  farlo    )  , poco spazio al  vero protagonista  della storia  ,  riporto un articolo  su di lui    da   https://www.galluranews.org/


      Vittorio Musselli è un campione affermato di Rally, stella dell’automobilismo isolano. Vincitore dell’ultimo Terra Sarda, Musselli ha da poco ricevuto un premio all’interno della conferenza regionale dello sport il 15 novembre scorso a Tempio. Il riconoscimento, per chi conosce Vittorio, non era il suo traguardo ma, come ha tenuto a precisare durante la premiazione:


      « E’ importante che la Regione si stia impegnando per far si che tutti abbiano la possibilità di fare sport. Sono onorato di ricevere questo riconoscimento, vorrei condividerlo con tanti sportivi, come me, non professionisti, che fanno tanti sacrifici e ritagliano parte delle giornate di lavoro, per potersi godere la specialità che gli piace fare. Grazie a tutti”.



      Queste parole danno una idea della sua predisposizione all’aiuto verso chi lo sport lo ama ma non riesce a praticarlo. Di Vittorio a Tempio si sa quasi tutto, e qualcosa che non conoscevo,  è venuta fuori dalle occasioni in cui io e lui ci siamo interfacciati. Io quest’uomo l’ho visto piangere per un amico tragicamente scomparso L’ho ascoltato mentre dopo qualche tempo da quella tragedia, ne rivivemmo il ricordo anche se non rientrava nell’intervista. C’erano le lacrime che gli rigavano il volto mentre la voce si strozzava nella tristezza. Da queste cose intuisci che la freddezza la mantiene solo nelle gare ma non nella vita di tutti i giorni.La vita di ogni giorno è fatta anche di lavoro, sacrifici veri, tristezze proprie e altrui. Di presa di coscienza che quando è possibile si deve aiutare chi è in difficoltà e chi da tragedie sembra non uscirne mai.

      Un campione di umanità

      Qualche giorno fa appare la notizia relativa alle auto seppellite nel baratro di Monte Pinu (18/11/13). Le tre famiglie devono pagarsi di tasca il recupero dei rottami. Lì dentro ci sono stati tre morti e una sopravvissuta. Restano, dopo 6 anni, ancora le carcasse delle loro auto. Che legge è? Che giustizia esiste se a distanza di 6 anni ancora non ha stabilito alcuna responsabilità? Ma cosa contano quelle croci? Chi sono e cosa vogliono quei parenti che invocano giustizia?“Pagate il recupero delle macchine”, fredde e parole che non hanno riscontro in nessuno stato civile.
      « Le recupero io gratuitamente quelle carcasse. Lo faccio perché lo ritengo un dovere ed un obbligo morale».Chi ha pronunciato queste parole è Vittorio Musselli. Si lui, il campione di Rally e di umanità.Il suo lavoro è suddiviso tra auto carrozzeria, vendita, soccorso stradale. Ha quei mezzi per quel recupero e non ci pensa due volte a mettersi a disposizione.Ecco un altro esempio di qualcosa che lo sport dovrebbe insegnare. Stringersi attorno al dolore degli altri e farlo diventare in parte il nostro. 
      Ma non è da tutti.
      Infatti cosa rara di questi tempi ... in cui siamo circondati da tanta indifferenza che.....uccide lentamente...Elogi pubblici 👍👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏. Ora     questa  vicenda    testimonia  il fatto che  quando il privato si sostituisce al pubblico , significa che il buon senso nella politica morto.




      26.11.19

      La maledizione di Piazza Fontana. L'indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati di Guido Salvini,Andrea Sceresini mio inervista a Anderea Scerensini

      di cosa stiamo parlando

      Piazza Fontana, 50 anni dopo   Il 12 dicembre 1969 la madre di tutte le stragi

      da https://milano.corriere.it/foto-gallery/cronaca/








      12 Dicembre 1969, ore 16:37, una bomba esplode nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano uccidendo 16 persone e ferendone altre 88. È l’attentato che segna l’inizio del terrorismo politico in Italia. Le indagini si orientano inizialmente verso la pista anarchica e portano all’arresto e all’incriminazione di Pietro Valpreda, ma nel corso dell’inchiesta emerge la matrice nera. Al termine di un iter processuale durato circa 35 anni e sette processi in varie città d’Italia, tutti gli accusati dell’eccidio saranno sempre assolti in sede giudiziaria, alcuni verranno condannati per altre stragi, altri invece godranno della prescrizione evitando la pena. Nel 2005 la Corte di Cassazione concluderà sostenendo che la strage di piazza Fontana fu realizzata da «un gruppo eversivo costituito a Padova, nell’alveo di Ordine Nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura», non più processabili in quanto «irrevocabilmente assolti dalla Corte d’assise d’appello di Bari» per questo stesso reato. Al termine il processo del 3 maggio 2005 ai parenti delle vittime verranno anche addebitate le spese processuali.


      Vista  la mia passione  , per la storia (   o meglio  la  l'altra storia  )   del nostro  paese    degli anni  60\90  in particolare  , nata  dopo la lettura  ( mi pare lo trovai  come inserto   per  i  25  anni   dalla strage   su   quello che  fu   il settimanale  avvenimenti  ) del libretto strage di stato , e  che  mi  ha  portato  al   leggere  (e divorare    visto il  periodo   di   convalescenza  i libri di    Bendetta  Tobagi e  Enrico Deaglio  )   ad  intervistare   ed ordinarmi   dopo  d'essa   in libreria    :  
      La maledizione di Piazza Fontana. L'indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati di Guido Salvini,Andrea Sceresini
      La maledizione di Piazza Fontana. L'indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati - Guido Salvini,Andrea Sceresini - copertina

      Ad   incuriosirmi   oltre  alle  varie anticipazioni    è    quanto   scritto    sulla  4  di copertina 


      Chi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d’inverno sarebbe entrato in azione alla
      Banca nazionale dell’agricoltura? Cosa aveva da raccontare la “fonte Turco” del Sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel Sud della Francia con la morte in Angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere ?

      Le   cui  risposte  che    <<  sono ovviamente nel libro  >>



      Lo so che   prima  d'intervistare     gli autori   di un libro  , sopratutto  quando  è un libro  importante  ,  dovrei leggerlo  prima  . Ma : 1)  in tempi in cui  ci sono pochi €  .,  2)   in cui i trasporti  fra  le  isole (  in questo caso la mia  sardegna  )    e  il resto   della penisola  \  continente   , ed  nella mia addirittura  la difficoltà   nel spostarsi  da  zona  a  zona  con i mezzi pubblici  ., 3 ) la  scarsa presenza  alle presentazioni  nell'isola   (  salvo   festival letterari   importanti  , vedi  quello di Gavoi  )   degli autori nazionali   ,  fanno  si  che   l'unico  modo  per    conoscere  e   poi decidere  se     leggerlo   sia  appunto (  oltre    a  leggere interviste   sui  media    agli autori  )    sia      fare  domande   agli   autori     durante le presentazioni  o  come  ho fatto altre  volte     qui  sul  blog   l'intervistare    agli autori  stessi  prima  (  o  se  hai tempo     e  letto  già  qualcosa      recensirlo   o   fare   domande in contemporanea  ) della lettura     .  
      Ora  non potendo   intervistare il magistrato Guido Salvini    sono riuscito ad  intervistare  il coautore  il giornalista
      Andrea Sceresini è nato a Sondrio nel 1983. Giornalista freelance, è autore di molte inchieste e reportage di guerra per «La Stampa», «Il Foglio», «Il Fatto Quotidiano» e «l’Espresso».
      Tra i suoi libri: Io sono l'impostore. Storia dell'uomo che ci ha fregati tutti (Il Saggiatore 2017), Piazza Fontana. Noi sapevamo. (Mimesis 2017), Internazionale nera. La vera storia della più misteriosa organizzazione terroristica europea (Chiarelettere 2017), La seconda vita di Majorana (Chiarelettere 2016), Mai avere paura. Vita di un legionario non pentito (Chiarelettere 2016), Ucraina. La guerra che non c'è (Baldini e Castoldi 2015), L' avvocato del diavolo. I segreti di Berlusconi e di Forza Italia nel racconto inedito di un testimone d'eccezione (Chiarelettere 2014), Le case della libertà (Aliberti 2011), Il signor Billionaire. Ascesa, segreti, misteri e «coincidenze» (Aliberti 2011).
      Ha vinto il premio Dig (ex Ilaria Alpi) nel 2016. Ha inoltre vinto i premi Igor Man e van Bonfanti per le sue corrispondenze dall’Ucraina. Ha realizzato reportage e documentari per la Rai, Mediaset, la tv svizzera e Sky; attualmente lavora per LA7.


        1)  come  siete arrivati  al filmato   tom Ponzi  . tramite i capitano giraudo  oppure  dal nuovo testimone , chiamato l’Antiquario  ? 2) le bobine  del video poi sono state ritrovate  o meno  ? 
       3) nel sottotitolo del libro c'è un'espressione inesatta: "la guerra tra i magistrati". in realtà, la guerra l'hanno fatta al solo Salvini   qual'è la  verità ?
      4)  secondo i fautori della    doppia bomba  affermano  che  il  problema      della  guerra    tra magistrati  è   dovuta  al  fatto che perché. Perché aveva trovato con Digilio la seconda bomba. quando altro affermano   che Non è scritto da nessuna parte che Il giudice Salvini abbia accettato la tesi delle doppie bombe... . Ora  chiedo come stanno realmente le  cose  ?
      5)  alcun dicono   che  la contro inchiesta  strage  di stato  abbia  ricevuto  imbeccata    chi da Giovanni ventura in quanto la casa editrice  che lo pubblico fosse sua  o  a  lui riconducibile  o   che  a capo del colettivo  ci fosse luo   (  ma    a  me  sembra  una panzana ) chi dai servizi  inglesi  o  alcuni   rami o esponenti dei servizi segreti italiani. Ed  uindi all'inerno d'essi   si parla  di rivalità   .  che ne pensate ?
      6) che ne  pensi  dell'interpretazione  di Giovanni Fasanella  sullo speciale  di panorama sui 50  anni di pazza fontana  in   da la  sua versione sul perchè  a  50 anni   distanza non abbiamo ancora una verità soddisfacente, nè sul piano giudiziario nè su quello storico  ( su quest'ultimo   secondo me  c'è già al 90 %  )  ?
      paolo morando, prima di piazza fontana, laterza, 2019, piazza fontana, 12 dicembre 1969, storia contemporanea, storia d'italia, attualità, recensioni, strategia della tensione 7) chiacchierando con l'amico paolo Morando , che  intervisterò prossimamente  anche  lui  , autore di Prima di Piazza Fontana. La prova generale,   libro fondamentale per  capire  la tecnica     di depistaggio e di capro espiatorio     che  sarà poi usata   per  piazza  fontana     con tutto  quello che 
        per caso mi è venuta in mente quest'ultima domanda ritiene che con i nuovi elementi portati dal suo libro si possa procedere all'apertura di una nuova inchiesta nei confronti di quello che ha chiamato "il Paracadutista", che avrebbe materialmente collocato la bomba e al cui nome si può facilmente risalire ?

      Allora, le risposte alle due domande sono in buona parte contenute nel libro, che a questo punto ti consiglio nuovamente di leggere.
      Nello specifico:
      1- Tramite l'Antiquario, il come è spiegato nel libro.
      2- Non sono state trovate. Il Sid ha cercato di recuperare in Svizzera gli archivi di Ponzi, dove certamente erano conservate anche le bobine. Ci è riuscita la magistratura italiana, ancora negli anni Settanta, ma nel frattempo - come raccontato nel libro - parte del materiale era stato sottratto dallo stesso Ponzi. Che fine abbiano fatto le bobine resta un mistero.
      3 - Certo, l'hanno fatta a Salvini. Anche questo è ben spiegato nel libro.
      4- Nessuna seconda bomba. Digilio non ha mai parlato di due bombe. Il perché degli attacchi a Salvini è ben spiegato nel libro. 
      5- In "La strage di stato" si punta il dito contro Avanguardia Nazionale, mentre i principali responsabili del 12/12, come oggi ben sappiamo, sono quelli di Ordine Nuovo. Anche io ho letto alcune cose a tal riguardo, in particolare in "Bombe a inchiostro" di Aldo Giannuli, ma onestamente non ho mai approfondito l'argomento.
      6- Onestamente non ho letto il pezzo di Fasanella. Personalmente - ma anche questo c'è nel libro - ritengo che le cause del mancato raggiungimento della verità giudiziaria (quella storico-giornalistica mi pare ampiamente appurata) sia dovuto: a) ai depistaggi degli anni Settanta b) alla cattiva volontà di parte della magistratura in tempi più recenti (ma anche questo è spiegato nel libro: leggilo!)
      7) Secondo me assolutamente sì. Quantomeno dovrebbe essere sentito dalla magistratura


       Allora  lo comprerai o leggerai   in biblioteca  ?  . Lo comprerò'  perchè  è  un libro  fondamentale  per  capire   piazza  fontana  e  la strategia della  tensione   che  ha   attraversato   ed  lasciato una traccia  talmente    profonda    da non riuscire  a chiudere quel periodo  che ancora  divide     ( e  viene  usato  strumentalmente  da  una determinata parte politica\  culturale   )     ed  lasciarselo alle  spalle     . E lo confronterò con  quello  di Paolo  Cucchiarelli 

      Tigri romantiche, trapianti suini, bestemmiatori fatali, smemorati fedeli, babbi Natale atletici, docenti truffaldini e omicidi su Google

      Il prof di Economia si laurea in Fisica sfruttando un errore e gli esami di un omonimo L’accademico dell’anno è il prof. Sergio Barile, doce...