28.7.08

tributo a faber 21-24 luglio 2008

La scorsa settimana si è svolta la 4 edizione ( contando dalla nuova gestione guidata dal maestro Sandro Fresi ) del tributo a de andrè .
Esso si è articolato in 4 giornate e ha visto la contaminazione fra musica , e arte . ma andiamo con ordine

il 21 luglio
si è tenuta ( ancora rosico , per non esserci andato e d'essermi perso una cosa bellissima a detta di tutti e come testimonia questo video del  collega  larivea  qui il suo profilo  su youtube  dove trovate altri video  interessanti  ) la mostra del fummettista pittore di pittura di Simone Sanna  bocca di rosa ed altre storie percorso d'immagine e parole dedicato a De andrè

  La sera il concerto allo stadio Nino Manconi della pfm  non  documentabile con foto o video miei  perchè  sono uscito in fretta  e  avevo llasciato la digitale  a casa  molto bello anche se : 1) mancavano i vecchi elementi tipo mauro pagani ; 2) il palco era troppo lontano dalle tribune anche se si poteva entrare sul campo , ma aveva piovuto e quindi era quasi impraticabile , il vento era forte e quindo l'acustica non era delle migliori ; 3) hanno fatto solo 45 minuti canzoni di De Andrè ( su un ora e 40 minuti di concerto ) e anziché alternare come sarebbe stato meglio canzoni de Andrè a canzoni loro Cosi la maggior nparte dela gente se ne andava a metà concerto . Purtroppo non avevo la macchina foto grafica e devo ricorrere alla foto del giornale locale la nuova sardegna  cronaca  di  Olbia  --Gallura  e poi lo ammetto io stato fra quelli , ma avevo passaggio in macchina con gli amici ( abito a 40 minuti a piedi dal campo ) che se ne sono voluti andare perchè non gli piaceva tanto il genere musicale della pfm
 


 su youtube cercando tempio pausania    trovate   alcuni pezzi del concerto

Il  22 luglio
concerto itinerante per le vie del centro storico , purtroppo non l'ho seguito , visto che :1) Iskeliu , bravi si , ma conosco i loro pezzi a memoria e poi si sentivano da cas mia erano a 150 – 200 metri :3) gli altri due gruppi malinda mai ( senza le coriste e la flautista  ) e elisa carta trio avrebbero suonato in piazza la notte

ecco il mio reportage diretto del concerto notturno

Molta gente nonostante sia il bis di quello del pomeriggio . Sedie tutte occupate e gente in pidi tanto riempire anche la via che costeggia la piazza e il tavolini del bar e dele pizzeria che in essi s'affacciano

Primo gruppo

brava la voce della cantate (suo blog  ) ma troppo timida eed emozionante , forse perchè abituata ad un genere musicale diverso ed a cantare ( almeno fda quel poco che la conosco ) poco dal vivo e ha una voce bassa e da uomo . Bravi anche i musicisti di suporto , troppo vicini all'originale quasi da imitarlo musicalmente . ma tutto sommato ascoltabile . qui soto un video del concerto del pomeriggio del mio amico e compaesno la rivea



Secondo gruppo ( completo di coriste e flautista )




molto sperimentale come dimostra il video da me girato
Anche se certe volte nei pezzi di chitarra erano quasi uguale ( sembrava che li facessero il verso ) al modello .
Quasi due ore di concerto , hanno invitato il pubblico ad alzarsi dalle sedie ed andare sotto il palco ( vedere il video ) . dei veri trascinatori , bravissimi tutti in particolare la flautista , il violinista ed il fisarmonicista . di cui riporto sotto le foto . Buona la conoscenza di soul e world music e per violino e fisarmonica
ecco vi alcuine  foto



le  altre le trovate  sul mio album  flick 

Le fre canzoni più belle : l'Ottima la versione al piano \ tastiere de la canzone di marinella , peccato che l'abbia cantato una delle coriste non avrebbe guastato la voce femminile , comunque bella e struggente . E quella del video .


il 23 luglio
teatro del carmine
unico pezzo notevole che un po' si distacca dal modello originale era le aggiughe fanno le pallone
Elisa carta trio

la bravissima ballerina e coreografa Daniela tamponi sola

per i video consultate queli dela livrea o avevo poca bartteria e avevo paura che mi si scaricasse


gli ostinatiecontratri ( www.ostinatiecontrari )
video mio




con accompagnamento di daniela tamponi
bravi e coraggiosi visto che alcune canzoni dei Faber fattte solo a chitarra e armonica non rendono bene
tropo rigorosi , tanto da sembrare per i puristi e un orecchio poco istruito uguali al modelo de andrè ( cosa che in parte è vera ) ma sono più vicioni a bob dylan dei primi tempie e alla tradizoner italiana soprattutto fra l'800 e gli e gli anni 60 del 900

il 24

Il   premio letterario Una storia Sbagliata
Arrivato alla terza edizione questo concorso aperto a tutti è dedicato dalla città di Tempio Pausania non a caso a Fabrizio De Andrè, che proprio a Tempio, nel nord della Sardegna, ha voluto piantare un pezzetto delle sue radici.
Quest'anno il tema è Bocca di Rosa  .  La presidentessa  dela  giuria  era  la  compagna di viaggio esterna  Carolina Cutolo   autrice  del libro pornoromatica
qui il suo blog

Peccato ad  avere lasciato  a casda la mia moleskina  e  qui non potervi riferire le impressioni  dall'ìascolto della lettura dei   racconti dei  primi tre  classificati   .  in fra un intervalo e l'altro la musica  (  speriamo che l'anno prossimo cambino   griuppo altriemnti   diventa sempre uguale   )  i bravissimi humaniora
  se nel caso  questo sito fosse  inagibile  eccovi l'altro url


  sotto  trovate  alcune foto sia della premiazione 

scusate  se  è mossa  ma  stavo ridendo di gusto quando caolina leggeva uno , mi pare il primo o il secondoi classificato ,  dei racconti e poi  essendo dentro un teatro le  foto   e i video   del 23  e del 24  sono state fatte  in   una situazione di clandestinità



qu in con   Il vincitore
il barese Vito Nicassio, avvocato e scrittore per passione, autore di un racconto che ha messo in luce una buona tecnica e una perfetta sintonia con il tema dela rassegna

   e  un video  del concerto



e prossimante  non mancante di visitarlo e lasciare un commento le  foto  del concerto sul mio album di flick


Senza titolo 715

  VI PIACEVANO LE CANZONI DI BILLY IDOL ?  :-)


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Senza titolo 714

Imbavagliata luna


 


La notte ha steso il suo nero panneggio


messo i gioielli più sfavillanti


e qualche nuvola qua e là


notte ideale per gli amanti


ti penso


vorrei tu fossi qui


illuminarmi del tuo sorriso


come fiore ai raggi del sole


fremere alla melodia della tua voce


come rosa alla brezza del mattino


gioire nel guardarti


come prato in temporale estivo


vorrei tu fossi qui


leveresti tristezza a quelle nuvole


che imbavagliano la luna


 


Pietro Atzeni

27.7.08

Senza titolo 713


dalla  cdv  esterna  girovita.splinder.com


 


 


[...]


E tu dici la vita dovevi almeno capire perché,
la vita, il tempo che cambia col vento che arriva
quest'anima stanca che pure respira
quest'angolo piatto che gira, quest'anima
dolce e cattiva, che dice "guardami..."
dice "perché non parli" dice "sbrigati
prima che sia troppo tardi... guardami...
perché non parli? Fermati prima che
sia troppo tardi"


sulle rom morte in mare informazione a senso unico


      da  miic.livejournal.com/

Una giornata al mare



Mi chiamo Quagliarulo Amilcare, e sono l'uomo che compare in questa foto. Sì, sabato scorso ero a Torregaveta, sulla spiaggia dove sono annegate due ragazze rom. Io e mia moglie, Scannapieco Pamela, eravamo tra quei bagnanti che "hanno continuato a prendere il sole a pochi metri dai cadaveri stesi sulla spiaggia". Siamo noi i protagonisti della "foto che getta la vergogna sull'Italia", come ha scritto addirittura l'Independent; siamo noi gli ispiratori di decine di editoriali e centinaia di post che denunciano l'indifferenza dell'uomo contemporaneo davanti alla morte o l'odio razziale verso i rom o magari il decreto Maroni sulle impronte digitali. Siamo noi i bersagli della maledizione dei parenti delle vittime e dell'anatema del vescovo Sepe.
E' vero: eravamo lì e non abbiamo fatto niente per salvarle. Sapete forse come vanno queste cose, non si capisce mai bene cosa sta succedendo: abbiamo sentito urla, trambusto, visto gente che si tuffava in mare. Io non l'ho fatto, non sono abbastanza atletico né abbastanza coraggioso, ma altri ragazzi - bagnini o bagnanti, non so - sì, sono accorsi appena hanno capito che le ragazzine erano in pericolo. Sono riusciti a portarle a riva, hanno tentato di rianimarle, ma non c'è stato nulla da fare. Le hanno coperte con due teli, qualcuno ha messo accanto a loro un mazzo di fiori. Noi siamo andati a vederle, siamo rimasti un po' accanto a loro, ci siamo fatti raccontare la storia e abbiamo raccontato quello che avevamo visto noi, abbiamo mormorato banalità sulla tragicità della vita, sulla pericolosità del mare, sull'incoscienza della gioventù. Tutti quelli che erano sulla spiaggia hanno fatto così: lo si vede bene in questo video, e soprattutto in questo, nella parte finale.
Siamo rimasti lì per un po', in attesa che le portassero via. Ma prima che le portassero via è passata più di un'ora. A un certo punto, continuare a restare in piedi accanto a quei corpi straziati ci è sembrato inutile, persino un po' morboso. Siamo tornati al nostro posto, a qualche centinaio di metri da lì (le foto possono essere ingannevoli, a seconda dell'inquadratura la prospettiva può risultare schiacciata).  Non ci siamo tuffati in acqua ridendo, non abbiamo acceso la radio a tutto volume, non ci siamo messi a giocare a racchettoni. Siamo rimasti lì, confusi e imbarazzati, senza sapere bene che fare e che dire.In fondo anche quando c'è il morto in casa dopo un'ora di veglia c'è sempre qualche parente che esce dalla stanza e va a fare il caffè, o si alza e guarda distrattamente i libri sugli scaffali, o magari accende la tv senza volume.
Ma come avete potuto restare lì a divertirvi, ad abbronzarvi, come in una normale giornata al mare, ribattete voi dalle vostre centinaia di editoriali e di post. E' vero, abbiamo sbagliato, non abbiamo saputo comportarci come si deve in una situazione del genere. E sì che una situazione del genere capita quasi ogni estate sulle spiagge italiane, e ogni volta ispira decine di editoriali e centinaia di post. Voi che leggete e scrivete blog e giornali vi sareste sicuramente comportati meglio. Vi sareste rivestiti, per scongiurare il rischio di abbronzarvi. Sareste andati via da quella spiaggia, certo non per sdraiarvi su una spiaggia vicina, al riparo dai fotografi, ma per chiudervi in casa, al buio, a meditare sulla morte. E pazienza se i giornali avrebbero scritto: "Quando sono arrivati i soccorritori hanno trovato una spiaggia deserta...",  denunciando l'indifferenza dell'uomo moderno che scappa davanti alla morte. Certamente voi, se mentre andate in vacanza vi imbattete in un incidente mortale in autostrada, girate la macchina e tornate indietro. Voi non andreste mai a passare le vacanze a Lampedusa, a fare il bagno in quel mare che ne ammazza a mucchi tutti i giorni. Voi, se incontrate delle zingarelle sulla spiaggia, di sicuro rivolgete loro la parola, e le avvisate sui rischi del mare mosso. Voi sapete sempre cosa è giusto fare, e non pensate che qualunque gesto possiate umanamente fare - rivestirvi o spogliarvi, andarvene o restare, dire una preghiera o pensare al post indignato che scriverete sul vostro blog - non può che risultare goffo, inadeguato, disperatamente inutile davanti all'infame scandalo della morte che si prende due bambine e le risputa sulla spiaggia sotto due asciugamani sporchi, durante una bella giornata al mare.

Domeniche...

 


 




blumoon.gif








La  mente  ferma immagine,

cuore aleggia

anima gioisce

ore immense nel  divenire

del  noi!


by  donatella  camatta

Cina Cade il tabù di Tien An Men




 



L'immagine di un ferito trasportato su un carretto durante gli scontri di piazza Tiananmen del 1989 è comparsa per errore giovedì sul quotidiano di Pechino "Xinjing bao". Lo conferma oggi la stampa indipendente di Hong Kong. La fotografia, scattata dal giornalista cinese (passaporto americano) Liu Xiangcheng, fa da cornice alla sua intervista rilasciata al quotidiano. E' assente ogni altro riferimento alla "strage di Tiananmen" che vide l'esercito cinese aprire il fuoco sulla folla che manifestava per la democrazia; tragica vicenda che ancora oggi costituisce un tabù in Cina. Ma lo sforzo intrapreso dalle autorità perché l'episodio finisca del dimenticatoio è finito per ritorcersi contro di loro: l'errore sarebbe infatti stato provocato dalla completa ignoranza sui fatti dei giovani editori, hanno confermato giornalisti esperti. La svista costerà cara ai responsabili: le autorità competenti sono "arrabbiate", riferisce il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post.

Senza titolo 712

  OGGI PORTO LA MIA MENTE E IL MIO CUORE AL MARE !  :-)


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26.7.08

Senza titolo 711

Luoghi comuni e politica

Dei luoghi comuni, della loro formazione e del loro ruolo nel discorso, specialmente quello persuasivo o dilemmatico, ne avevo già parlato (1, 2). In estrema sintesi, per chi non volesse rileggere i link che ho proposto, i luoghi comuni sono quelle conoscenze universalmente condivise che usiamo nel discorso; il loro ruolo è particolare, perché in base alla cultura e alla sua omogeneità, possono essere presenti nella mente del parlante un luogo comune in grado di falsificarne un altro in base alla necessità discorsiva. Sinteticamente si possono considerare i luoghi comuni, come la conoscenza naif che Einstein avrebbe sul giardinaggio. Essi sono la base del relativismo culturale e al tempo stesso della produttività del discorso garantita dalla loro manipolazione e dall'assenza di staticità; Mosconi [1990] li considera magmatici, polimorfi, vaghi quanto una metafora. Una analisi dei luoghi comuni e della politica promette di restituire un ruolo centrale ai cittadini superando le svalutazione delle loro capacità critiche, operato da concetti come l'atteggiamento, opinione pubblica e rappresentazione sociale che presentano il pensiero e il discorso naif come qualcosa di necessariamente più semplice e affetto da biases, frutto di un sistema mediatico, entrato prepotentemente nella comunicazione politica che vuole il cittadino un imbuto passivo di informazioni. In questi termini il senso comune non può essere più confinato nell'ambito dei processi di base del pensiero, né considerato solo come il deposito delle idee universalmente condivise, esso infatti è caratterizzata dal "nucleo sano" del "buon senso" da intendersi non come una rassegnata accettazione di ciò che conviene o è evidente, ma come quella capacità razionale e critica indicata già da Voltaire e teorizzata da Gramsci nei Quadreni: la capacità ad esempio, di criticare le superstizioni religiose, "di non lasciarsi deviare da arzigogolature, e astruserie metafisiche, pseudo-profonde, pseudo-scientifiche ecc." La capacità, come dicevo prima, di non subire passivamente, e anzi di criticare, il flusso continuo di "informazioni" emesso dai mass media e dalla televisione in primo luogo. In questi termini, si rivaluta il senso comune nella sua natura contraddittoria, come qualcosa che non è frutto semplicemente dell'ideologia delle classi dominanti, ma è anche costruttore e protagonista della storia. E' nella politica poi, che il concetto di senso comune trova la sua migliore applicazione, perché, come abbiamo visto, esso assume un ruolo centrale nel contraddittorio fulcro nella politica, specialmente nelle sue forme democratiche, dal momento che i conflitti, le contraddizioni, e le argomentazioni centrali nel dibattito politico interessano il senso comune e si risolvono mediante esso. Spero di essere stato anche solo parzialmente esaustivo nell'introdurre il tema centrale di cui mi occuperò durante il tirocinio, tramite l'analisi mediante Textmining di una forma di comunicazione e dibattito politico sopravvissuta alla prepotenza della televisione: la radio. Questo mezzo di comunicazione affianco ad internet evidenzia come sia riduttivo, oltre che sorpassato, attribuire al tubo catodico una capacità persuasiva quasi ipnotizzante. Nonostante la sua forza, la comunicazione politica non è completamente assorbita da questa, la voglia di partecipare, di far sentire la propria voce, resiste, specialmente in questo periodo con il Grillismo che tramite Di Pietro ha trovato una possibile appendice in parlamento [ndr]. Tale voglia di partecipazione si manifesta, più che in televisione, la cui manipolazione può essere effettuata soltanto mediante la decisione di quale canale vedere, attraverso i mezzi sopra citati, i blog, le diverse modalità fornite da Internet, ma anche la tradizionale e più facilmente raggiungibile radio, innescando un flusso di comunicazione che da unidirezionale diventa bidirezionale.

CHE FINE HA FATTO IL PAPA-BANNER?


dal nostro cdv ersterno www.censurato.splinder.come dimostra come l'articolo 21 o ( ex articolo 21 come testimonia l' interpretazione giuridica  data  da   ammazzatecitutti oltre che  il testo stesso articolo : << Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.>> della nostra costituzione ( o quel che ne rimane visto che viene continuamente snaturata e stravolta ) come  dimostra  questa  vignetta  presa  dai cdv  di  blogazione



sia inestente o sempre più calpestato espimo tutta mia e la nostra ) solidariertà all'utente burbero.splinder.com/


vittima di questa vile e retrograda censura e dell'intromissione  della chiesa


 






 



 


ecco  la  news  



Da qualche giorno al Blog Censurato sono arrivate decine e decine di segnalazioni che riguardano un fatto scottante: la censura nella blogosfera del simpatico "papabanner".






 








[tratto da Burbero.splinder.com]



POST DEL giovedì, 17 luglio 2008



Oggi mi è successa una cosa strana, che mai mi sarei aspettato. Sono stato denunciato per il Papabanner e, come forse alcuni si sono accorti, esso è sparito da tutti i siti. E stavolta non per un server down qualche ora.
Ecco la storia, in forte ritardo vista la mia poco frequente comparsa su internet. Ringrazio  il buon Marco per essersi subito indignato e aver sparso la voce  (103  punti su OkNotizie non è male).

I DATI DI FATTO: da poco più di due anni faceva bella mostra di sè su questo blog un piccolo banner che avevo chiamato "Papabanner". L'avevo messo a disposizione di chiunque volesse copiarlo anche nel proprio sito, attraverso il codice html. Più di 500 siti da quel momento hanno sposato la mia modesta iniziativa, nata un po' per gioco.
Il banner rappresentava Ratzinger (una foto originale, non manipolata), con una scritta che diceva "Il Papa condanna questo blog" o, in un'altra versione, "Sito scomunicato".
I motivi di questo banner li spiegai in questa pagina. Mi sembra chiaro, a parte il tono ironico, il significato: il banner etichetta in modo goliardico il sito come un luogo in cui si esprimono opinioni (filosofiche, politiche, chiamatele come volete) DIFFORMI da quelle della Chiesa Cattolica (si parla quindi di semplice diritto di critica). Le posizioni della Chiesa sono rappresentate dal Papa, suo principale rappresentante, solo per sineddoche, non si tratta di un attacco personale.
Il tono goliardico è dato dalle frasi.  E' ovvio, che non si tratta di frasi da me falsamente attribuite al Papa col malizioso intento di spacciarle per vere ai poveri gonzi là fuori, nessun sano di mente credo arriverebbe a pensare questo. La ragione viene dai metodi da crociata (per non dire da inquisizione) con cui molti esponenti della Chiesa, come Bertone o Bagnasco, stigmatizzano senza mezzi termini ciò che non li compiace, dando delle assassine alle donne che abortiscono solo per dirne una delle più infami. Mi pareva simpatico autoscomunicarmi per il mio ateismo filosofico e il mio laicismo politico, e così inserirmi idealmente tra le persone invise alla Chiesa.

Insomma, per farla breve, questo Papabanner non voleva offendere nessuno e, anche sforzandosi, non credo si possa attribuirgli più significati di quelli esposti (che tra l'altro erano già ben spiegati a suo tempo nell'apposita pagina): diritto di critica e un po' di ironia. Se uno invece è d'accordo col Papa, perfetto, che non si prenda il banner, non c'è bisogno di insultarmi come molti hanno fatto, attaccandomi personalmente, offendendo me e i miei congiunti. Dei veri cristiani!

Per farla ancora più breve, qualcuno mi ha denunciato per questo. E il Papabanner è sparito.

I FATTI NON ACCERTATI: Non so bene cosa sia successo. Quello che so è che oggi mi ha chiamato una persona che si occupa della gestione dell'hosting su cui si trovava il banner, dicendomi che la polizia li aveva contattati, parlando di una denuncia, e che mi avevano bloccato lo spazio web, oscurando perciò il banner. Lì per lì sono rimasto basito, non sono riuscito a fare una serie di domande che mi si sono accavallate nella mente solo dopo, l'unica cosa di cui sono riuscito a discutere era che reato mi si contestava, dato che ci vuole del buono per cavare un insulto dal banner, figuriamoci un reato. Il tizio è stato comprensivo "eh, guardi, in effetti anche per me...".
Ciò che ora mi chiedo è: è la polizia che ha chiesto all'hosting di  bloccarmi? Non mi pare probabile. Quello che mi pare più probabile è che la polizia li abbia contattati, avvisandoli del fatto che c'era una denuncia a carico di uno che usava quello spazio e, tra il vedere e il non vedere, abbiano deciso di bloccarmi per evitare di passare eventuali casini. I cagasotto. Ma questa fantomatica denuncia non è arrivata a me, la polizia non si è ancora fatta sentire, quindi suppongo e spero che vi si siano fatti una risata su e l'abbiano scaricata nel cesso.
Dubito infatti che la cosa avrà seguito, almeno da parte della polizia, mi sembrerebbe strano. Se fosse così semplice sbarazzarsi dei siti che non ci piacciono saremmo tutti lì a denunciare il sito che insulta Berlusconi, Prodi, Veltroni, Bush (e per ognuno di questi ce n'è a pacchi, anche di pesantissimi) o qualunque capo di stato ci stia simpatico, ottenendone immediatamente l'oscuramento. Ricordo che ci sono fior di siti che danno del nazista a Ratzinger! Perchè non denunciare quelli?
Ad ogni modo che ci siano dei mitomani che non hanno altro da fare se non denunciare chi non gli piace, mi pare piuttosto grave. Mi piacerebbe molto sapere nome e cognome, ma non credo che la polizia me li darà.

L'IMMEDIATO FUTURO: Domani mattina cercherò di chiamare la Polizia Postale e nuovamente quelli dell'hosting per capire di più della situazione.

Ad ogni modo il Papabanner risorgerà. Penso che lo sposterò su un sito oltreoceano, gli darò una pagina dedicata al di fuori del blog e manderò una mail a tutti quelli che lo avevano, per segnalargli il nuovo banner. Ho in mente anche alcune altre cosette, come un contest di grafica per creare i nuovi Papabanner e altro.

Grazie a tutti quelli che hanno supportato il Papabanner, non abbandonatelo, risorgerà dalle sue ceneri!





Allora. Ho poi approfondito la questione Papabanner censurato con la polizia (il ritardo è dovuto alla mia difficoltà nel collegarmi). Vengono fuori due cose, una rassicurante, una inquietante. La prima è che non c’è una vera denuncia come mi era stato detto, ma solo la minaccia di una possibile azione legale, ovvero qualcuno ha contattato la polizia e gli ha detto che avrebbe potuto procedere se la cosa non rientrava. La questione inquietante è che io pensavo che a farlo fosse stato uno di quei mitomani senza nulla da fare se non venire ad insultarmi sul blog. Invece si tratta della Chiesa stessa. Esatto. Questo spiega molte cose, come ad esempio il perché la polizia non li ha mandati al diavolo per questa sciocchezza.



La polizia postale mi ha detto che non c’è una vera denuncia, ma che “esponenti della Curia” li hanno contattati manifestando il loro disappunto ed eventualmente dichiarandosi pronti a denunciarmi. Così la polizia ha avvisato il servizio di web hosting che ha prontamente bloccato tutto.



Perciò sulla mia testa pende la minaccia della denuncia della Chiesa. Il motivo? Sembra diffamatorio che il Papa scomunichi siti che parlano di temi laici e atei. Anime candide. Non era abbastanza chiara l’ironia: pensano che io tenti surretizziamente di far passare la falsa informazione che il Papa abbia DAVVERO scomunicato il mio blog. Chissà quanti gonzi ci sono là fuori che pensano: “ehi, il Papa ha scomunicato il blog di un signor Nessuno!”.



Ma visto che mi piace assumere, anche solo per amor di retorica, che nessuno sia così stupido, vediamola sotto un altro rispetto: forse che il problema non sia magari la DIFFUSIONE del banner? Ci sono più di 500 siti che l’hanno esposto e ricevo ogni settimana nuove adesioni. Sono onorato che la cosa li abbia disturbati. Perciò è facile: si contatta la polizia e gli si dice: “questa cosa non ci garba”, quelli lo dicono al web hosting: “guardate che la Chiesa potrebbe denunciare un vostro cliente” e quegli altri bloccano subito tutto, non sia mai che finiscano anche loro nelle grinfie di Bagnasco. Semplice. L’autore è un povero studente spiantato che ha fatto una ragazzata, lo si intimorisce e la smette, il banner poi ormai è scomparso.



Tutto vero. Era una ragazzata. Però queste cose mi fanno uscire dai gangheri: l’arroganza dell’intimidazione (“figurati se questo ha i soldi per pagarsi un avvocato e rischiare il processo”) e la censura della libertà di espressione.



Il poliziotto mi ha detto che non succederà nulla se le cose rimangono come adesso, ma che io sono libero di rimettere il banner, sapendo però che c’è qualcuno che potrebbe denunciarmi per questo. Questa non è proprio censura in effetti, ma un modo tutto italiano di ottenere lo stesso risultato: non è che ti impediamo di fare una cosa, tu la puoi fare, ma sappi che se lo fai dovrai vedertela con gente molto più potente di te che, magari anche a torto, può vincere in tribunale perché si può permettere dei buoni avvocati.



Sposterò i banner su un server americano, li renderò a prova di “ambiguità”, darò al banner una pagina tutta sua fuori da questo blog (se la merita) e scriverò a tutti i siti che si schierano dalla parte dei laici e a quelli che combattono per la libertà di espressione. Non che mi aspetti assistenza giuridica, non sono un martire e questo non è un grande caso. Ma mi basta il passaparola e l’indignazione di quanta più gente è possibile. Sono sicuro che se avessi il sostegno (anche solo verbale) di molte associazioni gli passerebbe la voglia di intimidirmi.



Per questo, se voleste segnalarmi nei commenti a questo post qualunque sito/associazione che difende i diritti d’espressione e la libertà di parola (o qualunque sito in generale pensate possa essere interessato a questo caso), sarò lieto di mandare anche a loro una copia della lettera che sto preparando con la mia storia.

Senza titolo 710

  QUESTA E' UNA TARGA PUBBLICITARIA DEL 1995 DEI GELATI ALGIDA !  L'AVTE MAI VISTA ?  :-)


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"Noi Siamo Chiesa" replica al nervoso intervento di Padre Federico Lombardi sulla "Humanae Vitae"

"La Chiesa riconosca i suoi errori invece di demonizzare l’associazionismo cattolico di base che si richiama al Concilio"


Comunicato Stampa



Il portavoce di “Noi Siamo ChiesaVittorio Bellavite, che ha diffuso oggi il documento del proprio movimento sul quarantennale della Humanae Vitae, ha rilasciato la seguente dichiarazione:



“Leggo ora su agenzie di stampa il nervoso commento del Direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi alla Lettera aperta al Papa pubblicata oggi sul “Corriere della Sera”, con la quale 59 associazioni cattoliche, americane ed europee (tra le quali Noi Siamo Chiesa), invitano il Papa “ad avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità ed abrogando la proibizione della contraccezione”. Padre Lombardi forza il testo della lettera e non entra nel merito dei veri problemi che la Humanae Vitae pone alla Chiesa e ai cattolici da quaranta anni. Nella Lettera aperta al papa non si dice “che la posizione della Chiesa è la causa della diffusione dell’AIDS” ma solo che essa “ha esposto milioni di persone al rischio di contrarre l’AIDS”. Sono due cose un po’ diverse. E chi può contestare che il divieto dei preservativi ha creato grandi problemi nella prevenzione dell’AIDS ? Demonizzando sbrigativamente i firmatari (“noti per le posizioni contestatrici e in antitesi al magistero della Chiesa”) Padre Federico Lombardi non fa un servizio alla Chiesa come non lo fanno quelle gerarchie ecclesiastiche che si rifiutano di dialogare con essi. Padre Lombardi dovrebbe intervenire nel merito del problema :



1) è vero o non è vero che il punto centrale della Humanae Vitae (proibizione della contraccezione) non è stato recepito dalla gran parte del popolo di Dio ? e che questa non recezione, che dura da quaranta anni, pone problemi dal punto di vista sia teologico che pastorale ?


2) è vero o non è vero che la “scelta secondo coscienza” in materia di contraccezione fu sostenuta da molti Padri al Concilio e dalla grande maggioranza dei membri della Commissione costituita ad hoc da Paolo VI ?


3) è vero o non è vero che la credibilità del magistero viene messa in discussione da questa ostinata difesa di una posizione, continuamente discussa e contestata, silenziosamente o apertamente, sia ai vertici che alla base del mondo cattolico?



Un’ultima constatazione : gli aderenti alle associazioni firmatarie, in particolare a Noi Siamo Chiesa, sono parte integrante ed attiva della Chiesa, nelle parrocchie e nelle diocesi e hanno rapporti positivi con i tanti che nella Chiesa chiedono che si ritorni al processo riformatore avviato col Concilio Vaticano II. Solo da questo punto di vista, quello di una grande fedeltà alla Chiesa ed alla sua missione evangelizzatrice, essi possono essere considerati critici dell’orientamento prevalente con l’attuale pontificato.



Siamo sicuri che, in un futuro non troppo lontano, il magistero dovrà dimenticare o superare la Humanae Vitae, l’errore più grave di Paolo VI. Quanto all’accusa, piuttosto volgare, di Padre Lombardi sul “chi vi paga? I mercanti di preservativi?” sappia il Direttore della Sala Stampa della S. Sede che tutte le associazioni di base si autofinanziano e che nessuna ha a disposizione neanche una briciola delle consistenti risorse economiche di cui può disporre il Vaticano e, in Italia, la Conferenza Episcopale (dimentica dell’evangelico “gratis accepistis, gratis date”)”.




Roma, 25 luglio 2008










(Nota della redattrice: Anche il card. Martini, fra gli altri quasi mai nominati dalla grande stampa - si pensi all'Abbé Pierre - recentemente ha manifestato
serie perplessità circa la Humanae Vitae. Pertanto le accuse di Padre Lombardi si dimostrano, una volta di più, pretestuose e prive di fondamento.)












"Noi Siamo Chiesa" replica al nervoso intervento di Padre Federico Lombardi sulla "Humanae Vitae"

"La Chiesa riconosca i suoi errori invece di demonizzare l’associazionismo cattolico di base che si richiama al Concilio"

Comunicato Stampa

Il portavoce di “Noi Siamo ChiesaVittorio Bellavite, che ha diffuso oggi il documento del proprio movimento sul quarantennale della Humanae Vitae, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Leggo ora su agenzie di stampa il nervoso commento del Direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi alla Lettera aperta al Papa pubblicata oggi sul “Corriere della Sera”, con la quale 59 associazioni cattoliche, americane ed europee (tra le quali Noi Siamo Chiesa), invitano il Papa “ad avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità ed abrogando la proibizione della contraccezione”. Padre Lombardi forza il testo della lettera e non entra nel merito dei veri problemi che la Humanae Vitae pone alla Chiesa e ai cattolici da quaranta anni. Nella Lettera aperta al papa non si dice “che la posizione della Chiesa è la causa della diffusione dell’AIDS” ma solo che essa “ha esposto milioni di persone al rischio di contrarre l’AIDS”. Sono due cose un po’ diverse. E chi può contestare che il divieto dei preservativi ha creato grandi problemi nella prevenzione dell’AIDS ? Demonizzando sbrigativamente i firmatari (“noti per le posizioni contestatrici e in antitesi al magistero della Chiesa”) Padre Federico Lombardi non fa un servizio alla Chiesa come non lo fanno quelle gerarchie ecclesiastiche che si rifiutano di dialogare con essi. Padre Lombardi dovrebbe intervenire nel merito del problema :

1) è vero o non è vero che il punto centrale della Humanae Vitae (proibizione della contraccezione) non è stato recepito dalla gran parte del popolo di Dio ? e che questa non recezione, che dura da quaranta anni, pone problemi dal punto di vista sia teologico che pastorale ?

2) è vero o non è vero che la “scelta secondo coscienza” in materia di contraccezione fu sostenuta da molti Padri al Concilio e dalla grande maggioranza dei membri della Commissione costituita ad hoc da Paolo VI ?

3) è vero o non è vero che la credibilità del magistero viene messa in discussione da questa ostinata difesa di una posizione, continuamente discussa e contestata, silenziosamente o apertamente, sia ai vertici che alla base del mondo cattolico?

Un’ultima constatazione : gli aderenti alle associazioni firmatarie, in particolare a Noi Siamo Chiesa, sono parte integrante ed attiva della Chiesa, nelle parrocchie e nelle diocesi e hanno rapporti positivi con i tanti che nella Chiesa chiedono che si ritorni al processo riformatore avviato col Concilio Vaticano II. Solo da questo punto di vista, quello di una grande fedeltà alla Chiesa ed alla sua missione evangelizzatrice, essi possono essere considerati critici dell’orientamento prevalente con l’attuale pontificato.

Siamo sicuri che, in un futuro non troppo lontano, il magistero dovrà dimenticare o superare la Humanae Vitae, l’errore più grave di Paolo VI. Quanto all’accusa, piuttosto volgare, di Padre Lombardi sul “chi vi paga? I mercanti di preservativi?” sappia il Direttore della Sala Stampa della S. Sede che tutte le associazioni di base si autofinanziano e che nessuna ha a disposizione neanche una briciola delle consistenti risorse economiche di cui può disporre il Vaticano e, in Italia, la Conferenza Episcopale (dimentica dell’evangelico “gratis accepistis, gratis date”)”.


Roma, 25 luglio 2008





(Nota della redattrice: Anche il card. Martini, fra gli altri quasi mai nominati dalla grande stampa - si pensi all'Abbé Pierre - recentemente ha manifestato
serie perplessità circa la Humanae Vitae. Pertanto le accuse di Padre Lombardi si dimostrano, una volta di più, pretestuose e prive di fondamento.)






Senza titolo 709

  VE LA RICORDATE QUESTA CARTA TELEFONICA DA LIRE 10.000 DELLA SIP ?  :-)


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25.7.08

Urla e preghiere

Con chi te la prenderai la prossima volta? Addosso a chi scaricherai la colpa dei tuoi sbagli?
Tutti i tuoi errori, tutti quelli che hai commesso, tutti quelli che non hai mai ammesso.

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Ci sono anche loro


           


Molti di voi già conoscono questa copertina, non è un capolavoro, è una semplice storia ucronica, che avrà anche un seguito. Per adesso una parte del  ricavato, è stato spedito ai bambini di Kabul. Ringrazio tutti gli amici  dei blog, e amici di Roma, che hanno partecipato, vi  dovrei elencare tutti, ma  i nomi sono molti e io sono molto  stanca, domani devo fare settecento chilometri, e il folletto Buzzichino, non  sa ancora condurre la carrozza. Devo ancora prepararmi,  domani mattina, alle quattro sveglia, e via per la bellissima Puglia. Continuerò a postare, dalla mia residenza fatata, perciò, non fate caso, alle storie strane che vi scriverò. Al rientro, continuerò a raccogliere soldi, sempre per i bambini.  Quelli che vendo in Puglia il ricavato lo donerò,  per iniziare a comprare il primo  mattone per "Madonna della Grotta" ci saranno tanti folletti Pugliesi, che mi aiuteranno, se qualcuno di voi, si trova da quelle parti, mi può scrivere in PVT, sarà ospitato, nel trullo fatato, della, Principessa orchidea cegliese, si mangia anche bene, Buzzichino ne sa qualcosa. Vi allego, le immagini dei bambini di Nasin, e l'immagine di Madonna della Grotta. Aiutatemi, la favola costa, solo dieci euro, mi potete lasciare, anche un solo euro, basta  il vostro pensiero.Grazie ci vediamo in Puglia, anzi venite a ballare la Taranta in Puglia. Franca Bassi    


                                            Bambini poveri di Kabul


afghan girl in the snow


affresco                                                     Ceglie Messapica 'Madonna della Grotta'

Senza titolo 708

 VE LO RICORDATE IL FILM LE FARO' DA PADRE ? :-)


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  QUESTO E' UN VECCHIO ELICOTTERO GIOCATTOLO DI LATTA DEGLI ANNI 60 !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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