chiama i 118 per un canen è viene denunciato per interruzione di pubblico servizio





OLBIA. Finirà in un’aula di tribunale, il caso del soccorso a un cane fatto dal 118. Perché se il padrone dell’animale ha annunciato una denuncia per omissione di soccorso, i vertici della Asl di Sassari stanno valutando la possibilità di chiamare in causa lui per interruzioni di pubblico servizio. In un caso o nell’altro, insomma, i giudici saranno chiamati a pronunciarsi su una storia che presenta alcuni lati oscuri. A cominciare, aspetto non trascurabile, dalla richiesta di intervento. Che, secondo una versione ufficiosa della Azienda sanitaria, sarebbe stato chiesto senza specificare che il ferito era in realtà un cane. Piccolo riepilogo. A Porto Cervo c’era una mostra di cani. Uno di questi si è sentito male, ha ricevuto le cure di un veterinario. Ma il padrone ha chiesto l’intervento del 118. «Al nostro centrale è arrivata la richiesta di soccorso - è la spiegazione che la Asl ha dato ieri ad alcune autorità -. Ma la persona che l’ha fatta non ha specificato che era per un cane. Urlava, aveva la voce concitata, sembrava che stesse per accadere una tragedia. In questi casi è necessario intervenire, e subito». E infatti: dalla centrale, erano le 18.50 di domenica, è stata inviata un’ambulanza. Da Olbia in direzione di Porto Cervo. Poi un’altra ambulanza, con il medico. «L’uomo ha richiamato, era ancora più agitato, diceva che stava morendo qualcuno, che non respirava più» è stata la spiegazione della Asl. Così è andata. Le due ambulanze hanno incontrato all’altezza del bivio di Porto Rotondo l’uomo che aveva chiesto i soccorsi. E lì, la sorpresa. Non di un paziente si trattava, ma di un cane. «Non gli abbiamo dato l’ossigeno perché non è possibile farlo, perché il 118 ha dei suoi strumenti, e non prevedono il soccorso per un cane. In molti casi, quando ci chiamano per animali sofferenti, indichiamo i veterinari più vicini. Ma in questo caso il problema è un altro». E il problema è che il 118, per un’ora, ha dovuto impegnare due mezzi per un intervento che non avrebbe dovuto fare. «Per fortuna, in quell’ora non sono successi eventi, altrimenti avremmo rischiato moltissimo» dicono a Sassari. Ed è per questa ragione che la dirigenza della Asl sta pensando di denunciare il richiedente per interruzione di pubblico servizio.

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