Ero al bar con degli amici e non si parlava d'altro ( credo che ciò dipenda dal potere mediatico dei media in particolare della tv ) che per coprire , nascondere news scomode usano oltre il gfgossip e il calcio , il sesso \ l'erotismo secondo la politicca degli imperatori romani ovvero panem et circenses ) che di Miss italia e delle troie ( scusate ma mi sono lasciato trascinare , mea culpa , dalla canzone la mia patria colonna sonora di quello che fu raiot di sabrina guzzanti in esecuzione mentre scrivo questo post chi volesse il testo dela canzone lo trova qui ) ehm , veline e star della tv vecchie e nuove che non fanno altro che fare calendari erotici . Poii dovpo unn'ora e quialcosa , essendomi stufato ( metaforicamente parlando ) tento di cambiare discorso , ma non ci riesco .. Ma ecco che Antonio ( none di fantasia ) : mi dice : << ma sei passato all'altra sponda o è misogino >>, e gli altri no è diventato femminista ; le ragazze fin'ora poco attente al discorso parlavano di argomenti femminili si girano ad ascoltare la nostra diatriba . Infatti io avevo risposto ad Antonio : << nessuna delle due >> , mi dà fastidio , il fatto che le donne vengano trttate come ogetto e come " tappa buchi " in tv per soddisfare i nostri istinti erotici e darci i contentino e nopn dfarci pensare ha ragione l'articolo dela nuova ( che qui riporto ) .
Allora ce lo facciamo portare , lo leggiamo e le ragazze sempre pià interessate si schierano dalja mia parte e anche alcuni amici fra cui Michele ( altro nome di fantasia ) i dice : << non ti baisimo non hai tutti i torti >> altri stanno zitti , e Antonio : << è diventato femmiunista >> . Poi il proprietario del locale vine e ci dice che stà chiudendo .Alcuni vanno a ballare ad Olbia , io rientro a casa , pechè devo rincominciare a studiare vistom che devoi preparare un esame .
ecco l'articolo a voi decidere che cosa sono
Pagina 54 - Cultura e Spettacoli
IL «flagello» dell’appuntamento annuale con il concorso di bellezza di Salsomaggiore Le scenografie del XXI secolo Miss Italia, le «bikinate» e il mercato degli schiavi Le ragazze in costume da bagno: solo icone della televisione di oggi
ROMA. Micidiale come un messo comunale con l’avviso di pignoramento, a ogni settembre «Miss Italia» si infila nel televisore, e a quel punto con Vespa che è tornato, chi se ne accorge che è arrivata la gramigna? Sembra l’intervallo di una partita di pallanuoto con Carlo Conti. Ignari, precipitiamo dentro «Miss Italia», viene la depressione e pensiamo alla gran vita che invece fanno le sogliole.
Nei giorni prima non percepiamo gli spot del flagello. Eppure non può essere materiale televisivo fantasma solo perché lo presenta Carlo Conti col fantasma di Frizzi. Ma sono spot mimetici, intercambiabili con quelli dei quiz, dei reality e delle trasmissioni di calcio. «Promo» col bikini. Perciò è difficile fare caso che c’è Miss Italia in arrivo: in televisione le ragazze in bikini sono la televisione. Se uno a un tratto vede Carlo Conti che fa ballare il valzer a delle ragazze in bikini, sembra un fuoriprogramma perchè delle ragazze sono state derubate dei vestiti. Invece in tivvù le «bikinate» le puoi trovare da decenni di schiavitù femminile. Sono le ragazze in bikini, le scenografie viventi del XX e XXI secolo. Stanno all’aperto e al chiuso. Sono comodissime, e se serve, hanno anche la maniglia in testa. Se per esempio fa venti sotto zero, ma si trasmette da Cortina, a nessuno viene in mente che le ragazze sentano freddo. Loro stanno lì e sorridono. Sono dappertutto, a parte nel tiggì che ce ne ha sempre privati a causa di una discriminazione, nella televisione di oggi, tra spettacolo e informazione. Perciò, con tutti quei bikini, di «Miss Italia» te ne accorgi solo quando ti arriva addosso la sciagura. Le ragazze sono lì, a migliaia, come cavallette in due pezzi, pronte a gettarsi sulla messe dei microfoni. Per recitare, cantare, anche solo per fare bau. Ma dopo la prima ora e mezzo che quelle creature stanno in piedi con le mani dietro la schiena, in frugali mutandine e reggipetto, quello che viene in mente è il mercato degli schiavi. E infatti, uomini e donne, vestiti e seduti dietro un tavolo, danno i voti, valutano i corpi, le capacità, il sorriso. Ci manca solo che il presentatore metta loro le mani in bocca e guardi se hanno i denti buoni. La cosa curiosa, ben travestita da cosa normale, è quando le ragazze stanno lì in bikini e parlano del più e del meno col presentatore. Cosa ci può essere di normale quando una persona deve vivere per una settimana in costume da bagno? Ma la cosa migliore è successa venerdì. Magari abbiamo aspettato sessantanni, ma ne è valsa la pena. Una ragazza si è seduta in costume da bagno al pianoforte e ha suonato Beethoven. Le prime note di «Per Elisa». Quelli della giuria hanno cominciato a fare su e giù con la testa, in modo che si capisse che conoscevano quel pezzo di Storia. Cultura? Erotismo con la polenta? No, un bel niente.
meditate gente mediatate .
1 commento:
.....il problema che c'è tanta gente che lo guarda, ci sarebbe da capire il perchè.....
Cmq anche quest'anno mi sento fortunato, non l'ho visto, le donne in costume preferisco vederle in piscina, dal vivo!
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