19.9.05

Senza titolo 812

Ero al bar  con degli amici e non si parlava  d'altro (  credo che  ciò dipenda   dal potere  mediatico  dei media in particolare della  tv  ) che per  coprire  , nascondere    news  scomode    usano oltre  il gfgossip  e il calcio   ,  il sesso \ l'erotismo   secondo la politicca  degli imperatori   romani    ovvero panem  et circenses  )   che di Miss italia  e  delle  troie  (  scusate ma  mi sono lasciato trascinare , mea  culpa  ,  dalla  canzone la mia patria    colonna  sonora di quello che fu raiot  di sabrina  guzzanti    in esecuzione  mentre scrivo  questo post     chi volesse  il testo dela canzone lo trova  qui ) ehm  ,  veline  e star della  tv   vecchie  e nuove   che non fanno  altro  che  fare calendari erotici .  Poii dovpo unn'ora   e quialcosa   , essendomi  stufato ( metaforicamente parlando  ) tento  di cambiare  discorso , ma  non ci riesco .. Ma  ecco che    Antonio (  none di  fantasia  ) :  mi dice   : << ma sei passato all'altra sponda o  è misogino >>,  e  gli altri  no  è diventato femminista  ; le ragazze   fin'ora poco attente  al   discorso parlavano di argomenti    femminili  si  girano ad ascoltare la nostra diatriba    . Infatti io avevo risposto  ad  Antonio  : <<  nessuna delle due  >>  , mi dà fastidio , il fatto  che   le  donne vengano trttate come ogetto    e  come  "  tappa buchi  "  in tv  per   soddisfare i nostri istinti  erotici     e  darci i contentino  e  nopn dfarci  pensare   ha  ragione   l'articolo dela nuova ( che  qui riporto )     .
Allora ce  lo facciamo  portare     , lo leggiamo  e le ragazze  sempre  pià interessate  si schierano dalja mia parte   e  anche  alcuni  amici  fra  cui   Michele ( altro nome di fantasia  )  i dice  : <<  non  ti baisimo  non hai tutti i torti >>  altri stanno zitti  , e  Antonio  : <<   è diventato femmiunista  >>  .       Poi il proprietario del locale  vine  e ci dice  che stà chiudendo  .Alcuni vanno a  ballare ad  Olbia   , io   rientro a casa  , pechè  devo rincominciare a  studiare  vistom     che  devoi preparare un esame   . 
 ecco  l'articolo   a  voi  decidere   che cosa sono 


 
                        Pagina 54 - Cultura e Spettacoli 
  
 IL «flagello» dell’appuntamento annuale con il concorso di bellezza di Salsomaggiore  Le scenografie del XXI    secolo  Miss Italia, le «bikinate» e il mercato degli schiavi  Le ragazze in costume da bagno: solo icone della televisione di oggi   
 ROMA. Micidiale come un messo comunale con l’avviso di pignoramento, a ogni settembre «Miss Italia» si infila nel televisore, e a quel punto con Vespa che è tornato, chi se ne accorge che è arrivata la gramigna? Sembra l’intervallo di una partita di pallanuoto con Carlo Conti. Ignari, precipitiamo dentro «Miss Italia», viene la depressione e pensiamo alla gran vita che invece fanno le sogliole.
 Nei giorni prima non percepiamo gli spot del flagello. Eppure non può essere materiale televisivo fantasma solo perché lo presenta Carlo Conti col fantasma di Frizzi. Ma sono spot mimetici, intercambiabili con quelli dei quiz, dei reality e delle trasmissioni di calcio. «Promo» col bikini. Perciò è difficile fare caso che c’è Miss Italia in arrivo: in televisione le ragazze in bikini sono la televisione. Se uno a un tratto vede Carlo Conti che fa ballare il valzer a delle ragazze in bikini, sembra un fuoriprogramma perchè delle ragazze sono state derubate dei vestiti. Invece in tivvù le «bikinate» le puoi trovare da decenni di schiavitù femminile. Sono le ragazze in bikini, le scenografie viventi del XX e XXI secolo. Stanno all’aperto e al chiuso. Sono comodissime, e se serve, hanno anche la maniglia in testa. Se per esempio fa venti sotto zero, ma si trasmette da Cortina, a nessuno viene in mente che le ragazze sentano freddo. Loro stanno lì e sorridono. Sono dappertutto, a parte nel tiggì che ce ne ha sempre privati a causa di una discriminazione, nella televisione di oggi, tra spettacolo e informazione. Perciò, con tutti quei bikini, di «Miss Italia» te ne accorgi solo quando ti arriva addosso la sciagura. Le ragazze sono lì, a migliaia, come cavallette in due pezzi, pronte a gettarsi sulla messe dei microfoni. Per recitare, cantare, anche solo per fare bau. Ma dopo la prima ora e mezzo che quelle creature stanno in piedi con le mani dietro la schiena, in frugali mutandine e reggipetto, quello che viene in mente è il mercato degli schiavi. E infatti, uomini e donne, vestiti e seduti dietro un tavolo, danno i voti, valutano i corpi, le capacità, il sorriso. Ci manca solo che il presentatore metta loro le mani in bocca e guardi se hanno i denti buoni. La cosa curiosa, ben travestita da cosa normale, è quando le ragazze stanno lì in bikini e parlano del più e del meno col presentatore. Cosa ci può essere di normale quando una persona deve vivere per una settimana in costume da bagno? Ma la cosa migliore è successa venerdì. Magari abbiamo aspettato sessantanni, ma ne è valsa la pena. Una ragazza si è seduta in costume da bagno al pianoforte e ha suonato Beethoven. Le prime note di «Per Elisa». Quelli della giuria hanno cominciato a fare su e giù con la testa, in modo che si capisse che conoscevano quel pezzo di Storia. Cultura? Erotismo con la polenta? No, un bel niente.


meditate  gente  mediatate  .

1 commento:

CharlieBrown75 ha detto...

.....il problema che c'è tanta gente che lo guarda, ci sarebbe da capire il perchè.....

Cmq anche quest'anno mi sento fortunato, non l'ho visto, le donne in costume preferisco vederle in piscina, dal vivo!

Il ragazzo dai pantaloni rosa di Cristian A. Porcino Ferrara®️

  dal   blog   https://lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.com/ Il ragazzo dai pantaloni rosa è un film necessario, toccante che no...