31.1.12

la setta degli alchimisti ., la cattedrale dell'anticristo ., di fabio delizzos


                                                   LA SETTA degli  ALCHIMISTI 



Un romanzo avvincente . Un buon esordio Abbastanza  originale  , pur essendo un genere  stra  abusato  allmeno  e  iper trattato e che  sta iniziando a dioventare di moda   anche  da noi ( si tratta di un thriller esoterico )  ha  un ritmo  inesorabile e incalzante che porta alla scoperta  di un mistero che si dipana attraverso i secoli, tra alchimia, inquisizione e segreti barocchi. Un'opera prima sorprendente e affascinante . Ottima la  trasportazione lo si nota  dall'influsso , dele  tematiche  di Martin Mystyere e di voyager trasmissione  tv di rai 2  . Ma  immune  dalla banalità  di quest'ultima
<> secondo  la recensione de la  repubblica  <<  ha impostato un complesso thriller che regge fino alla fine, mantenendo alta l’attenzione del lettore. I personaggi sono ben caratterizzati, la parte storica è ben documentata, così come gli aspetti che riguardano la musica. Un romanzo che avvince, con un’ottima scrittura e una felice costruzione della struttura del racconto.>> .Si vede  che è uno scrittore poliedrico  

                                                   LA CATTEDRALE  dell' ANTICRISTO 



 Qui Delizzos  hasuperato il suo  precedente  . L'ho trovato più avvincente  ed intrigante , sta maturando a vista d'occhio . Esso  contiene  più pathos   e più 
Poetico, incalzante, avvincente, mantiene alta l'attenzione del lettore. Parte come romanzo storico ma si trasforma lentamente in thriller. I personaggi sono vividi, la parte storico -politica  è evidentemente frutto di un'accurata ricerca . 
Infatti  ho capito   di più il pensiero di F.Nietzsche    da questo suo  romanzo in cui come il precedente   vi riversalas  sua  esperienza   degli studi   ( in cui  è laureato  )  filosofici  , che  da  una barbosa  e ioncocludnete lezione di filosofia  del mio prof   delle superiori . Non so che altro aggiungere  se non   confermare  quanto dice Luca Filippi su LA VIBRAZIONE NERA  ( di cui trovate anche   un ottima  intervista a  Fabio Delizzos   ) << Il romanzo di Delizzos ha molti pregi. Una prosa limpida, capace di passare attraverso registri diversi, sostiene una trama sicuramente avvincente. La risoluzione di questo "giallo d'ambientazione storica" offre all'Autore l'opportunità di affrontare tematiche impegnative come la massoneria, lo gnosticismo, e il presunto anti semitismo nietzschiano. Lo stesso filosofo viene ritratto nella sua intensa e a volte contraddittoria umanità, scevro degli orpelli accademici, e sapientemente incastonato nel flusso narrativo. Molta carne al fuoco, si direbbe, ma con funambolica destrezza Delizzos riesce a suscitare interesse senza appensantire il lettore. E ve lo dice uno che, al liceo, la Filosofia non l'ha mai digerita .
Sopra ogni cosa, in questo libro c'è una fascinosissima Torino fin de siècle. La città santa della Sindone e la città dannata percorsa da un freatico ed oscuro esoterismo coesistono in un impossibile equilibrio che inquieta ed affascina nello stesso tempo.>>


blog  dell'autore    http://fabiodelizzos.posterous.com

basta ( almeno spero ) illusioni [ usare o non usare le illusioni ]

lascio scorrere gli eventi.... Se deve succedere succederà....  ciò che deve  accadere  accade  per  parafrasare   l'omonima canzone, anche questa  adatta  al mio stato ,   degli ex Csi .
Mi sono stancato  e sono rimasto ferito più volte   (  a volte  inutilmente  )   di inseguire illusioni .... per  quanto dolci e bellissime  , ed  a volte  costruttive come il caso   del finale del film   cento passi    di tullio maria  giordana  . Basta altrimenti  mi succede   come la canzone di cui trovate  sotto   il video   con  testo  e traduzione  la  presa da  http://www.airdave.it/ che m'illudo sempre  di trovare  l'amore  invece  ricevo solo  due di picche o rifiuti ipocriti tipo : sono già  sposata  , convivo    fidanzata  , ecc . 
Se  proprio mi si deve  dire   di no  o che  interesso   , preferisco   che mi sia detta  la verità  o meglio preferisco  essere ferito  dalla verità  che illuso  da  una bugia    molto spesso di circostanza  . 



Guns ‘n Roses November Rain 

When I look into your eyes
I can see a love restrained
But darlin’ when I hold you
Don’t you know I feel the same
‘Cause nothin’ lasts forever
And we both know hearts can change
And it’s hard to hold a candle
In the cold November rain
We’ve been through this such a long long time
Just tryin’ to kill the pain
But lovers always come and lovers always go
An no one’s really sure who’s lettin’ go today
Walking away
If we could take the time to lay it on the line
I could rest my head
Just knowin’ that you were mine
All mine
So if you want to love me
then darlin’ don’t refrain
Or I’ll just end up walkin’
In the cold November rain

Do you need some time…on your own
Do you need some time…all alone
Everybody needs some time…on their own
Don’t you know you need some time…all alone
I know it’s hard to keep an open heart
When even friends seem out to harm you
But if you could heal a broken heart
Wouldn’t time be out to charm you

Sometimes I need some time…on my
own Sometimes I need some time…all alone
Everybody needs some time…on their own
Don’t you know you need some time…all alone

And when your fears subside
And shadows still remain, ohhh yeahhh
I know that you can love me
When there’s no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
‘Cause nothin’ lasts forever
Even cold November rain

Don’t ya think that you need somebody
Don’t ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You’re not the only one
You’re not the only one

 Guns ‘n Roses November Rain Testo Traduzione

Quando guardo nei tuoi occhi
Riesco a vedere che trattieni dentro di te dell’amore
Ma cara quando ti stringo
Non lo sai che io provo la stessa cosa ?
In the cold November rain Perché niente dura per sempre
Ed entrambi sappiamo che i cuori possono cambiare
Ed è difficile tenere accesa una candela
Nella fredda pioggia di Novembre
Ci siamo stati dentro tutto questo da tanto e tanto tempo
Cercando semplicemente di uccidere il dolore
Ma gli amanti vanno e vengono
E nessuno è mai sicuro di chi lascia andare oggi
Mentre se ne va
Se potessimo prenderci il tempo farlo vedere alla luce del sole
Potrei far riposare la mia testa
Semplicemente sapendo che tu eri mia
Tutta mia
Quindi se vuoi amarmi
Allora cara non ti trattenere
O io finirò a camminare
Nella fredda pioggia di Novembre

Hai bisogno di un po’ di tempo… Per conto tuo?
Hai bisogno di un po’ di tempo… Da sola?
Tutti hanno bisogno di un po’ di tempo per conto loro
Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo… Da sola?

So che è difficile tenere un cuore aperto
Quando sembra che anche gli amici stiano lì per farti male
Ma se tu potessi guarire un cuore spezzato
Il tempo non sarebbe lì per incantarti?

Sai a volte ho bisogno di un po’ di tempo… Per conto mio
A volte ho bisogno di un po’ di tempo… Da solo
Tutti hanno bisogno di un po’ di tempo per conto loro
Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo… Da sola?

E quando le tue paure si placano
E le ombre rimangono ancora
So che puoi amarmi
Quando non c’è più nessuno da incolpare
Quindi non fare caso all’oscurità
Possiamo ancora trovare un modo
Perché niente dura per sempre
Nemmeno la fredda pioggia di Novembre

Non sei l’unica
Non sei l’unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l’unica
Non sei l’unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l’unica
Non sei l’unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l’unica
Non sei l’unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l’unica
Non sei l’unica

foto by Rior4


splinder addio







« Come è strano essere lontani da casa quando la distanza è un intero continente e non sai neanche più dove sia la casa tua e la casa che ti resta è quella che hai in testa » Jack Kerouac



Come tutti sapete anche se in questa piattaforma ho traslocato  grazie  a http://exportsplinder.altervista.org/   tutto il mio blog dai suoi albori  ben 8 anni  ( eccetto il 2010\11  ch'era  quasi tutto doppioni   ) ciò non toglie che il 31 Splinder si oscurerà....non ho ben capito se sarà già dal 31 stesso o dal 1 febbraio ad ogni modo io voglio oggi fare un post dedicato, senza tante retoriche o smancerie perchè mi sono già espressa a suo tempo, ciò non toglie che mi spiace e voglio così ringraziare gli  amici ed  alcuni\e  per  avermi aiutato contro il fa tangoi e mentelucete   ed  aver condiviso la lotta  insienme ad  ( orta  non esiste  più la redazione di splinder  su  pressioni  '  di  rosso l'aveva cancellato  )  nonscriviamo.splinder.com  contro le  prepotenze  e gli abusi   di  ex  rossovenexiano.splinder.com ora  http://www.rossovenexiano.com/ di  per avermi tenuto compagnia in questi anni: file:///C:/Users/NEGOZIO/Pictures/Organizza%20%20%20Blog.htm


molti di voi continuano a seguirmi da tempo sia su splinder che qui nel nuovo blog, molti si sono già persi da tempo nel web forse inghiottiti da Facebook ( alcuni ritrovati  altri meno )  o forse stufi di blog, mi piacerebbe avere notizia da tutti, chissà che un giorno o l'altro si rifacciano vivi...ad ogni modo io auguro a tutti buona vita, con o senza blog! grazie per avermi accompagnato in questo viaggio, in questi anni, in queste parole, nei sorrisi e nelle lacrime.
Ora proseguirò ugualmente senza di te, ma ti porterò nel cuore, questo è sicuro.
^____^


Ora , Soprattutto in questi ultimi anni i mi sono affezionato tantissimo ad alcuni di voi, blogger, presenti su Splinder, alcuni andati senza  dirmelo , ma  sperando  un giorno  di ritrovarli lungo  la  strada   







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L'idea di perdervi e perderci mi spiacerebbe un sacco  ma cosi  va  la  vita  . Nonostante io non sia un commentatore di blog nata (avete notato che non commento quasi mai nessuno), ho sempre però il piacere di seguire i vostri post, le vostre vite attraverso le parole dei vostri blog    e  di alcuni \ e  anche su face book  ) , silenzioso, in disparte, mai(  o quasi  )  in maniera invasiva, e comunque sempre presente.

Ho deciso  di fare un sondaggio  tra di voi, TUTTI e chiedere dove finirete, cosa farete, se abbandonerete il mondo del blog in maniera totale o se semplicemente vi trasferirete su un'altra piattaforma, ma soprattutto, vi chiedo, quale sarà la piattaforma?

Vorrei farmi un' idea generale in modo tale da capire dove ritrovarvi, se non tutti, almeno la maggior parte, per continuare a leggerci e sostenerci insieme !   quindi   chi non  l'ha  fatto via  @  di splinder  può  farlo  o  qui  , lasciando  nei commenti o nel contattami   chi  era  (  vecchio  url  e    chi  è addesso  e con nuovo url )   oppure  allo stesso modo  su facebook   nei commenti  o  in privato  a questo account  http://www.facebook.com/redbeppeulisse1 Per fare questo ho bisogno del vostro aiuto. È molto difficile creare qualcosa di importante da soli: i risultati si ottengono lavorando con altre persone. Io ho sempre molte idee, ma le idee contano solo se le realizziamo o  al massimo  se  altri\e raccolgono quello che  abbiamo seminato. E per realizzare ciò abbiamo bisogno di persone che ci aiutino a farlo e che siano, magari più brave di noi nei loro campi.Soprattutto in questi ultimi mesi mi sono affezionata tantissimo ad alcuni di voi, blogger, presenti su Splinder. L'idea di perdervi e perderci mi spiacerebbe un sacco. Nonostante io non sia una commentatrice di blog nata (avete notato che non commento quasi mai nessuno), ho sempre però il piacere di seguire i vostri post, le vostre vite attraverso le parole dei vostri blog, silenziosa, in disparte, mai in maniera invasiva, e comunque sempre presente.Ho deciso perciò, di fare un sondaggio tra di voi, TUTTI e chiedere dove finirete, cosa farete, se abbandonerete il mondo del blog in maniera totale o se semplicemente vi trasferirete su un'altra piattaforma, ma soprattutto, vi chiedo, quale sarà la piattaforma?Vorrei farmmi un' idea generale in modo tale da capire dove ritrovarvi, se non tutti, almeno la maggior parte, per continuare a leggerci e sostenerci insieme  chi c'è c'è  chi non c'è    concludo  con  questa  alatra  canzone dei Mcr 






28.1.12

effetti della crisi Napoli, ritorna il sesso in auto Contro 'o spread' e la crisi...

Il quotidiano britannico Indipendent l'ha raccontato in un articolo. che  a Napoli ritorna quel rito del sesso sotto il tettuccio... Colpa della crisi, la disoccupazione e dell'inarrestabile spread. La crisi economica e l'aumento della disoccupazione, soprattutto tra i giovani, sono fenomeni che in questo periodo colpiscono quasi tutti i paesi europei. Ma solo a Napoli la conseguenza dell'inarrestabile aumento dello spread è il ritorno delll'amore in auto. di una tradizione che risale agli anni Sessanta dopo la  chiusura  delle   case  chiuse avvenuta con la Legge 20 febbraio 1958, n° 75 nota  meglio come la legge    Merlin (  ne  trovate  la foto a destra  ) e   qui  il testo  e  qui   la storia prima  della legtge  , della  lege  e dopo . Al rito del sesso ---  secondo  l'articolo dell'unità  online del  28\1\2012 -- sotto il tettuccio il quotidiano britannico The Independent dedica oggi un lungo articolo dove l'autrice spiega come quella che negli anni '80 erano un'abitudine consolidata delle coppiette napoletane (e non solo) sia tornata di moda nonostante una recente sentenza della Cassazione prevede una pena fino a tre anni di galera per chi fa sesso in macchina senza oscurare i finestrini. scocciatura...».


Il quartiere dell'amore a Napoli, oggi come negli anni Sessanta, quando la chiusura dei bordelli portò gli innamorati per strada, si dispiega tra la collina del Vomero e l'elegante Posillipo. Solo che una volta il luogo prediletto dagli innamorati, cui rende omaggio anche un'esilarante scena del film di Luciano De Crescenzo Così parlò Bellavista, era il Parco della Rimembranza, da cui si può godere di una spettacolare vista del golfo. Oggi le coppiette si sono spostate nella vicina via Manzoni, dove di recente è tornato il via vai di auto notturno. 
Una differenza con il passato c'è però, sottolinea l'Independent: una volta i ragazzi per aggirare i pudori delle loro fidanzatine fingevano di essere arrivati per caso nella strada dell'amore mentre erano alla ricerca di un punto panoramico, mentre oggi i giovani ci vanno consapevolmente.
Sarà l'aumento della disoccupazione giovanile nel Sud Italia (oltre il 40% nel 2010) e il fatto che i due terzi dei giovani tra i 18 e 34 anni sono costretti a rimanere a casa con i genitori. Quello che gli anni e la tecnologia non sono riusciti a modificare lo racconta al quotidiano britannico Lino: «I tempi sono cambiati, oggi si possono reclinare i sedili. Ma il cambio rimane una grande scocciatura...».

avviso ai nuovi iscritti e ai naviganti che approdano qui da twitter \ facebook , ecc ci sono anche i vecchi post trasferiti da il mio vecchio blog colettivo e multi autore cdv.splinder.com

   riprendo qui lo stesso appello  ,  lanciato  sulla mia bacheca  di facebook








avviso ai naviganti e ai compagni di viaggio \ di strada di facebook soprattutto quellio\e che mi seguono sui http://www.networkedblogs.com/  e a chi scartica i miei aggiornamenti e a chi mi segue da http://cdv.splinder.com/ ho trasferito tutto qui in qwuesto blog  l'archivio ( dal 2004-2007 ) eccetto   causa  doppioni qui  su  blogger   il 2008-2011 , ma se faccio in tempo lo farò o me  lo  farò fare  ( come  ho  fatto  )   da http://exportsplinder.altervista.org/  e  in c.. o ai doppioni , se no pazienza ciò che èstato è stato ( visto che splinder chiude il 31 di questo mese ) ciò  che n èstato  è stato nel bene e nel male  una parte  di me   si chiude   ed  un altra  si apre 

27.1.12

chi troppo ( Il giornale e il portale Qelsi ) chi nulla o poco ( l'ambasciatore in germania ) ecco come reagiamo alle accuse dei giornmali tedeschi sul naufragio del 13\1\2012

L'articolo dello Spiegel sulla tragedia della nave Costa La cui   traduzione è a cura di Claudia Marruccelli e Isabella Rossi per italiadallestero.info  che trovate  sotto


Siamo sinceri: qualcuno si è meravigliato che il capitano coinvolto nella tragedia della Costa Concordia fosse italiano? Qualcuno riesce ad immaginare che un capitano tedesco o, meglio ancora, uno britannico avrebbero potuto compiere una tale manovra, comprensiva di omissione di soccorso?  Un personaggio così lo si conosce in vacanza al mare. E’ un uomo dalle azioni plateali e che gesticola mentre parla. In linea di massima si dimostra innocuo, ma non lo si dovrebbe fare avvicinare troppo ai macchinari pesanti. Fare “bella figura” si chiama lo sport nazionale italiano che consiste nel dare una buona impressione di sé. Anche Francesco Schettino voleva fare bella figura, ma si è trovato in mezzo uno scoglio. D’accordo, questa era una mossa davvero scorretta. Abbiamo da tempo perso l’abitudine di mobilitare stereotipi culturali nei giudizi espressi nei confronti dei nostri vicini. E’ considerato un modo retrogrado o, peggio ancora, razzista (anche se, tanto per rimanere in tema, non è del tutto chiaro fino a che punto l’italianità possa già di per sé costituire una razza). Il carattere nazionale è un po’ come le disparità fra i sessi. Anche se sono state abolite da tempo, nella vita quotidiana ci andiamo a sbattere continuamente contro. Basta trascorrere un solo pomeriggio all’asilo per mettere in discussione tutto ciò che la pedagogia illuminata ci ha insegnato sulla costruzione sociale del genere maschile e femminile. Effettivamente c’è tutto un mercato clandestino che campa in maniera più che discreta sulla differenza tra Marte e Venere e su come affrontarla. A tale istruzione per l’uso fa da pendant la guida turistica che ci introduce nelle caratteristiche proprie, e quindi nella tipicità, di una cultura straniera. In qualche modo, almeno mediaticamente, continua a nascondersi in noi l’unno. Sono soprattutto i tedeschi ad avere un problema con le attribuzioni culturali. Per esempio gli inglesi ci considerano da sempre non particolarmente dotati di senso dell’umorismo, nonostante anni di satira e cabaret di artisti importanti come Mario Barth, o Achtung Kabarett, Hagen Rether. I francesi, invece, prendono in giro la cucina britannica e i belgi la presunta avarizia degli olandesi. Noi conosciamo il carattere nazionale solo in senso negativo, come autoaccusa. Appena saltano fuori da qualche parte un paio di ragazzi che sbraitano stupidità, imperversa sulla stampa il sociologo ed esperto in conflitti Wilhelm Heitmeyer, e spiega perchè la pace sociale sia in pericolo (“situazione esplosiva”) e che incombe una ricaduta. In un modo o nell’altro, fino ad oggi è rimasto in noi l’unno che aspetta solo di tornare a battersi. E stranamente funziona sempre. Non occorre scomodare la genetica, per arrivare alla conclusione che le nazioni si distinguono tra loro. Esistono infatti motivi climatici e anche la lingua ha la sua importanza. Normalmente questo è secondario, ma nessuna politica dovrebbe basarsi sulla considerazione che le frontiere conservano il loro significato solo in senso figurato. Cosa può succedere quando per motivi politici si trascura la psicologia dei popoli, lo evidenzia la crisi monetaria, che in questi giorni abbiamo perso di vista solo perchè “l’uomo nel castello” ha accentrato tutta l’attenzione su di sé. Lo scoglio davanti alla nave qui sono i tassi d’interesse del mercato. Difetto congenito dell’euro? La camicia di forza per culture diverse Se ora dappertutto si parla delle diverse capacità di prestazione dei paesi, allora questo è un modo pulito per affermare che alcuni stereotipi hanno, invece, la loro fondatezza. Il difetto congenito dell’euro è stato racchiudere così tante diverse culture economiche nella camicia di forza di un’unica moneta. Per riconoscere che la cosa non poteva funzionare non era necessario aver studiato economia politica, sarebbe bastata una visita a Napoli o nel Peloponneso. Adesso si cerca disperatamente una soluzione. La risposta della cancelliera è che tutti diventino come noi. Si vedrà come andrà a finire. Le nazioni possono cambiare. Questa, volendo, è la consolazione. Gli italiani duemila anni fa dominavano su un impero che si estendeva dall’Inghilterra all’Africa. I tedeschi, nel frattempo, hanno difficoltà a garantire il traffico ferroviario quando c’è troppa neve e ghiaccio. Talvolta ci vuole, infatti, molto tempo per sfatare alcuni stereotipi. A volte più di una generazione.

Jan Fleischhauer

un articolo così, imbevuto di pregiudizi, luoghi comuni e volgarità anche linguistiche. un articolo  dove   Cosimo De Nitto  ( da  i cvommenti  sull'unità  online 27-01-2012 ) <<
Gli stereotipi sono la camicia di forza della ragione e della ragione critica in particolare.La dignità culturale di "Der Spiegel" consiste appunto nel ri-specchiare (traduzione di der spiegel)il più vieto e banale senso comune. Gli stereotipi non hanno origine dalla realtà, piuttosto ne sono una deformata, semplificata, banalizzazione. Per mettere in crisi l'approccio stereotipico basta entrare nei particolari. Noi abbiamo avuto Berlusconi come presidente del consiglio che si adatta benissimo allo stereotipo, come Schettino e tanti altri. Ma con Monti come facciamo, che è più english e teutonic di tanti inglesi e tedeschi? Lo stereotipo lascia sempre in mutande chi ne abusa facendogli fare la figura del cretino. Ancor più cretino, poi, è colui che risponde con altri e contrapposti stereotipi (Sallusti, Il Giornale).
 >>

giornale auschwitz schettino 640
paginone  del il  giornaledel 27\1\2012

che è sceso allo stesso , se non peggio  , livelo  di  volgarità e di  razzismo  \  xenofobia  del giornale  tedesco pasando cosi  dala parte della ragione  a quella  del torto  , e dimenticando ed  ignorando   che  le stesse cose    di cui  accusa i tedeschi sono stati fatte    anche da  noi  (  vedere mio post precedente   sulla  giornata della memoria  e  news  sulle  SS  italiane )  

Allo  stesso modo  è  il  sito \portale  di destra  http://www.questaelasinistraitaliana.org/ che  fra  i tanti articoli interessanti più  o meno condivisibili    stavolta   scantona  

 

Posted: 27 Jan 2012 09:23 AM PST
Mentre il Paese si indignava per l’insulto rivoltoci dal settimanale tedesco Der Spiegel di essere degli Schettino, cioè dei codardi, ed il nostro ambasciatore a Berlino emetteva una nota di protesta per l’accaduto, si è dato luogo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2012. Alla presenza del più eversivo Capo dello Stato della storia d’Italia, di un premier clandestino senza permesso di soggiorno a Palazzo Chigi, dei presidenti delle Camere e delle massime autorità dello Stato, il primo presidente della Corte di Cassazione Ernesto Lupo si è permesso di affermare: ”Rispetto al 2011, la situazione si caratterizza per il mutamento dell’atmosfera politica, istituzionale e culturale, grazie all’opera paziente del presidente della Repubblica che per tutto l’anno dedicato alla celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha posto al centro del suo tenace impegno la necessità di coesione nazionale, sociale e istituzionale come premessa per una ripresa di fiducia e di credibilità internazionale”. Accidenti, quante cose in poche settimane! Eccolo qui uno Schettino, ma uno vero non occasionale come il capitano della Concordia. Poche parole, ma che rappresentano il dramma del Paese nella sua interezza. Una magistratura che la deriva politica verso sinistra ha ormai portato ad invadere ogni campo della vita sociale, politica ed economica del Paese, che ha ormai stabilito un suo regime dispotico, dittatoriale in base al quale promuove, condanna, reprime, assolve applicando propri convincimenti soggettivi, non le leggi dello Stato, senza mai essere sfiorata dal dubbio di essere in errore o che qualcun altro la possa pensare in modo diverso. Si sarebbe dovuto parlare di Giustizia, hanno parlato di Berlusconi. Lui cattivo, Monti e Napolitano che governano senza un mandato popolare buoni. Le misure di Monti buone, quelle di Berlusconi cattive, anche se sono state copiate per molta parte da quelle del cattivo. Poi vorremmo chiedere al dr Lupo: da cosa trae la sua convinzione circa una raggiunta coesione nazionale se il dato Eurisp 2012 concede al governo il 21 % del consenso, le categorie stanno in rivolta ed il Paese si appresta a scendere in piazza perchè in 2 mesi Monti ci ha riportati al potere di acquisto di 40 anni fa? Ed a proposito della crociata contro la magistratura, come reagirebbe lui se fosse stato chiamato a processo 27 volte senza giustificati motivi e se nel 28° gli fosse negato l’elementare diritto alla difesa, e si continuasse ad accusarlo di un fatto che non lo riguarda, per dei soldi che si sa chi li ha pagati ed a chi, dove, come e quando e per quali motivi, con tanto di tracciato bancario che ne evidenzia l’estraneità all’intera vicenda? Questi sono gli Schettino d’Italia. Quelli che per anni hanno messo in ridicolo il Paese per trovare conferma sulla stampa di mezzo mondo delle proprie posizioni anti-berlusconiane, per opporsi ad uno che non si “voleva piegare” agli interessi di parte, interni ed esterni al Paese. Hanno fatto apparire l’Italia come il Paese dei Campanelli per sbeffeggiare il premier e cercare conniventi compiacimenti. Ci sono riusciti. Hanno dipinto l’Italia come un Paese da operetta ed ora tutti la considerano tale, pure con Monti o con chi vi pare. Quindi lasciamo perdere Der Spiegel, che non ha mai pubblicato l’articolo sul giornale, ma solo sul blog satirico Der Schwartz Kanal, una parodia del canale di propaganda nazista. Ed il suo autore, il columnist Jan Fleischauer è un cretino bollato come tale da una marea di commenti negativi di lettori tedeschi. Per cui un caso montato dal nulla. Del resto, l’immanigine non positiva di Schettino ha fatto il giro del mondo. In USA Franco Schettino lo hanno chiamato Captain Conward e Chicken (capitan codardo e pollo, l’animale più stupido che esista) e si sono ironicamente dichiarati felici che decine di milioni di modesti automobilsti americani si rivelano ogni giorno piloti migliori di uno abilitato a governare un mostro da 115.000 tonnellate. E allora? Mica per questo hanno revocato il Columbus Day o hanno cambiato il nome all’aeroporto Fiorello La Guardia o al ponte Giovanni da Verrazzano. E non il naufragio del Giglio, ma ben altro hanno offuscato l’immagine dell’Italia. Proviamo a pensarci su prima di risentirci con quelli che non c’entrano niente.

 Infatti    la  conferma  vienme  sia  dalla lettera inviata dall'ambasciatore italiano a Berlino Michele Valensise allo Spiegel:

L’articolo di Jan Fleischhauer dal titolo “Omissione di soccorso all’italiana” mi ha lasciato basito e adirato. Certamente sostengo la libertà di critica, ma gli argomenti di quell’articolo sono per l’Italia tanto offensivi quanto infondati. Mi sorprende che un così rinomato giornale come Spiegel Online dia spazio ad affermazioni così volgari e banali. Rammarica soprattutto il fatto che il giornalista, accanto a tanti luoghi comuni, metta sullo stesso piano, senza riguardi, la responsabilità di un singolo individuo e quella di un intero popolo. Comprendo il desiderio di Spiegel Online di scrivere qualcosa di politicamente scorretto, ma in questo caso si tratta di una provocazione gratuita che io, anche in nome dei miei concittadini che hanno espresso il loro sdegno nei confronti dell’articolo, rispedisco al mittente. Perché in questa questione vengono tirati in ballo tutti gli italiani? Il signor Fleischhauer non ha notato che, lì oltre al capitano della „Costa Concordia“, tra l’altro oggetto di un’indagine penale, c’erano istituzioni e persone che hanno fatto del loro meglio per salvare vite umane e limitare i danni della tragedia? Ed è proprio convinto della inaffidabilità di un’intera nazione? Non ha mai incontrato nessuno, come ad esempio i lavoratori italiani che ho incontrato nei giorni scorsi a Wolfburg, che svolge il proprio lavoro con dignità e dedizione ottenendo apprezzamento generale? Consiglio al signor Fleischhauer di lasciar perdere generalizzazioni basate sulla razza. Sono cose di ieri che nessuno rimpiange. Si rilassi e venga a trovarci in Italia. Troverà un paese ospitale, capace di uno slancio sorprendente da parte di singoli individui e di un’intera comunità, un paese che cerca di reagire ai pregiudizi con il sorriso senza improvvisare strani tribunali.

Cordiali saluti
Michele Valensise Ambasciatore della Repubblica Italiana

 dove  sempre  secondo il  commento Michele  14 minuti fa ( 27-01-2012 )
Una nota di protesta debole, per di più sulla difensiva, ma anche soccombente proprio sul più grave dei pregiudizi che è quello di essere considerati un popolo di emigranti. Mentre noi molto modestamente e in base al bounismo di cui è impregnata la cultura nazionale definiamo positivamente l'emigrazione-immigrazione, i tedeschi viceversa la considerano infamante, un fenomeno da paese sottosviluppato. L'ambasciatore poteva dunque evitare di prendere a paradigma della bontà degli italiani il fatto di essere dei bravi...emigranti in Germania. Loro, i tedeschi, vanno in sollucchero, si esaltano fino al fanatismo. È la mentalità di un popolo che nonostante gli orrori del nazismo continua a ritenersi superiore, almeno riguardo ai paesi mediterranei. Insomma, un pò di maestrìa psicologica da parte dell'ambasciatore avrebbe potuto evitare di far ridere i tedeschi.

Inferno minorile.Huga.flame.Sex crime

RICOLLEGGANDOMI AL POST D'IERI SU  QUESTO NOSTRO BLOG  MI E'  RITORNATA  ALA MENTE  QUESTA  CANZONE  


. RISPECCATA DALL'ARCHIVIO MEDIALE DEL MIO EX BLOG CDV.SPLINDER.COM . RINGRAZIO MASSIMILIANO FRASSI PER AVERMI PERMESSO DI SCARICARE IL FILE AL SUO TEMPO.  SOTTO IL TESTO 

(Dydo)
Basta un click ed è in rete Già,
Può essere chi vuole qui nessuno conosce la sua identità!
Troppa perversione,
siti che danno sfogo alle fantasie fin troppo malate delle persone,
Amore virtuale,un tipo solo poco spigliato,senza donne con voglie da soddisfare,
La Chat un ossessione,
la via di fuga dalla sua realtà che lo ha reso schiavo della frustazione,
Vita parallela,
Non sai chi c'è veramente dall'altra parte di quella Tastiera,
Si è dato un nome,
in poco tempo è diventato esperto.conosce il campo in cui si Muove,
Un cinquantenne che ora sogna un minore,
Questo è il filo di un discorso che ha già impiccato l'amore.
non si controlla il pensiero delle persone,
prende forma nel profondo senza dirti quando e come!

Ritornello (LiVio) :
Dimmi come puoi,rubargli l'innocenza e poi,
vivere senza mai,odiarti per quello che fai,
Dimmi come puoi,rubargli l'innocenza e poi,
Tu dimmi come fai,a non sentirti in colpa mai!

(Dydo)
Pedofilia,scambio di materiale,
C'è la foto di tuo figlio in mano a questo deviato mentale,
Cominciano a chattare,
Si spaccia per un ragazzino,si informa sui posti che potrebbe frequentare,
Studia gli orari in cui è libero di giocare, (gia)
in cui nessuno lo potrebbe controllare,
cerca di passare sempre innoservato,
Manda le foto solo a qualche suo amico fidato,
Salva gli scatti su CD e li nasconde,
Elimina tutti i file dal computer che ha di fronte,
Sorride fra se e se,
Mani dentro i Jeans,
E la fantasia evade dai confini di Messenger,
Dieci anni e l'ingenuità è normale,
Pensa di aver trovato un amico con cui giocare,
Quando gli chiede se si possono incontrare,
Tuo figlio risponde si,Davanti al parco Comunale!

Ritornello (LiVio) :
Dimmi come puoi,rubargli l'innocenza e poi,
vivere senza mai,odiarti per quello che fai,
Dimmi come puoi,rubargli l'innocenza e poi,
Tu dimmi come fai,a non sentirti in colpa mai!

(Dydo)
E' impaziente davanti all'entrata del Parco,
Immagina il suo odore,la sua fragilità il suo sguardo,
Conta ogni passo che manca per arrivare,
Si chiede se sarà lì con il suo Pallone ad aspettare.
Trova eccitante immaginarsi,
Addosso a quell'innocente che tenterà di ribellarsi,
E' un Pazzo,pensieri che consuma poi da solo,
Un crocifisso al collo che non gli darà poi il perdono,
Adesso è li a poco più di un metro,
Niente sensi di colpa,lui non tornerà indietro,
Potrebbe essere tuo Figlio ma ormai,
E' nelle mani di uno squilibrato che non fermerai,
Pensi che sia da pazzi raccontarlo in un Testo,
Ma il problema è che la fuori succede anche Questo,
Apri gli occhi,è l'ennesima storia che può sconvolgere,
Agente : c'è un nuovo caso da risolvere!

consigli cinematografici :un pefetto gentiluomo., benvenutio al nord ; cattiva maestra


                                                                 Un perfetto gentiluomo 


Un ritratto grottesco e satirico dell'élite spiantata dell'Upper West Side . Prondo e divertente . ho sentito le  stesse  atsmosfere  di  scoprendo forest (Finding Forrester) è un film del 2000, scritto da Mike Rich e diretto da Gus Van Sant.o di Mery per sempre è un film del 1989 diretto dal regista Marco Risi, ambientato a Palermo e basato sull'omonimo romanzo di Aurelio Grimaldi

                                                                     Benvenuti al  nord 



Niente  d’eccezionale  discreto    In questa sagra del luogo comune manca solo il romano che dice "mortacci vostri". Gag scontate e forzatamente banali , se  ne  salvano poche  ; la scena della famiglia che va a Milano è un insulto alla mitica scena di Totò, Peppino e la malafemmina del 1956 E la morale del film quale sarebbe ? "Rimaniamo nella nostra superficialità e volemose bene". Ottimo, proprio quello che serve. Povera Italia, come stiamo messi male...

                                                             Cattiva  mastra



Una  ….  Americanata ma con tante schifezze che vengono prodotte oggigiorno, questo forse lo salverei  in quanto  mi ricorda  le  serie  tv  ameriocane  degli anni 70\ 80  e  primo biennio  degli anni 90

L'eccezione (Per la Giornata della Memoria 2012)











(Nella foto: Particolare della Risiera di San Sabba, Trieste)



E sono qui,
dietro le coltri ispessite,
oltre il muro del tuo rifiuto,
ribelle, impudico
alla liscia normalità.
Sono l'eccezione,
sono la natura.
Sono il quadro incompiuto,
il riccio d'oro del ramo soave,
fronda sbarazzina, filo di seta.
Esisto, senza peso,
e più alzi quel muro,
più m'espando sulle pareti,
e divengo cielo, respiro,
imprendibile, beffardo,
sulla tua cappa di dolore.


26.1.12

per i vegani ,  i simpatizzanti ( come me   )   non vegani e   non vegani completi
 
1) Scrivi a volontari@veganfest.it e offri la tua disponibilità per distribuire i volantini nella tua zona indicando il tuo indirizzo.
2) Pubblica banner e scudetti sul tuo blog o sito: www.veganfest.it/?page_id=1929
3) Usa le grafiche VeganFest sul tuo profilo FaceBook: http://www.veganfest.it/?page_id=1929
4) Invia a tutti i tuoi amici e contatti i riferimenti del sito: www.veganfest.it   e della pagina Facebook: www.facebook.com/VeganFestExpo
 
Forza!... L’Onda Vegan deve travolgere la Toscana!!!
 
Il VeganFest non solo ha preso l’impegno di mantenere l’INGRESSO GRATUITO a tutti i visitatori, ma ha anche garantito l’accesso gratuito a tutto il ricchissimo programma di concerti, spettacoli teatrali, proiezioni, corsi di cucina, conferenze, presentazioni e mostre. Oltre a questo, i costi di partecipazione per gli espositori, sono bassissimi proprio per aiutare anche le piccolissime realtà commerciali a far conoscere i propri prodotti ecologici e crueltyfree. Nel rispetto della motivazioni etiche che danno vita al  VeganFest, verrà anche garantita la partecipazione gratuita alle associazioni animaliste e umanitarie.
In un esperimento mai tentato prima e per la prima volta in un evento Vegan. il Festival si estenderà nell’intero paese di Seravezza con la partecipazione degli abitanti che addobberanno la città in onore del VeganFest e dei commercianti che convertiranno le loro proposte offrendo prodotti e servizi Vegan… Le piazze ospiteranno mostre permanenti e eventi…
Insomma, l’onda Vegan arriverà a Seravezza, trasformandola per 5 indimenticabili giorni nella Capitale Vegan d’Europa!
Ovviamente un evento etico di queste dimensioni con ospiti e spettacoli internazionali ha un gran bisogno di volontari per essere promosso in tutta Italia.
Se sei Vegetariano, Vegan o comunque attento e sensibile agli aspetti etici ed ecologici che il VeganFest rappresenta, ti invitiamo a dare anche il tuo contributo nel promuovere l’evento.
Puoi aiutarci in molti modi, mettendoti a disposizione durante i 5 giorni del VeganFest, ma anche semplicemente distribuendo nella tua città i volantini che possiamo spedirti insieme a delle indicazioni su come svolgere questo compito al meglio.
Se vuoi anche tu contribuire al VeganFest, contattaci: volontari@veganfest.it  
Forza e coraggio… Sarà un evento grandioso e mai tentato prima!

la gnerazione Xo XL ? i casi di giulia 12 anni che da in beneficenza la sua borsa di studio e di un ragazzo 14 anni che riprende delle coetanmee che si .... e le mette in rete


 



iniziamo dall'ultima  news   che  è quella  più allarmante visti i  crescenti casi  di pedopornografia  pornografia  minorile  ecco   come  evitarla   seguendo  il consiglio  di Roberta Lerici  fondatrice   di bambinicoraggiosi  uno  dei maggiori  sitio antipedofilia   . Ma  soprattutto  l'accettazione  passiva   o  sottovalutazione   dei minorenni  che  pur  d'accettare  € extra  cadono nella rete   degli orchi  o  l'accettano  come  è  avvenuto  di nel novembre  dell'anno scorso   ad Alghero   dove   all'ufficio  di  un orcoc'era  la  fila  di ragazze   che  lo consideravano  un vecchio  bavoso    che  voleva  solo  guardare  e  pagava per  tenere  compagnia

  
by ScuolaZOO, 13 Gennaio 2012,


La Polizia postale e delle comunicazioni di Catania ha individuato un sito italiano su cui erano visibili alcune foto di ragazze adolescenti, alunne di una scuola media di una cittadina lombarda, ritratte nude  (  vedere   ancjhe  l'articolo  riportato sotto  )   e, in alcuni casi, in atti di autoerotismo. La Polizia, coordinata dalla locale Procura distrettuale etnea, ha immediatamente rimosso le pagine e acquisito i dati informatici utili per risalire all'autore del sito.
Dopo gli accertamenti tecnici necessari è stata compiuta una perquisizione domiciliare, anche informatica, che ha consentito di identificare il responsabile in un ragazzo di quattordici anni compagno di scuola delle ragazze.

Le immagini sembrano essere state fatte dalle stesse minori mediante la fotocamera dei telefoni cellulari. L'adolescente indagato aveva utilizzato la connessione internet della biblioteca comunale per realizzare il sito sperando in questo modo di non essere identificato. Il fatto sembrerebbe essere riconducibile a un fenomeno già conosciuto dalla Polizia postale, chiamato sexting (sex e texting) neologismo che indica l'invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici. Oggi il sexting è piuttosto diffuso fra i giovani, uno scambio di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il cellulare, e la loro pubblicazione su internet.

Fonte:Leggo.it

Infatti ecco  cosda  si rischia  ( da  questo articolo  de il  http://www.fattodiritto.it/

  (....)   

D: Cosa rischia chi pubblica in rete video personali? E’ punibile anche chi diffonde materiale pedopornografico?
R: La diffusione di foto e video foto attraverso internet senza l’autorizzazione dei soggetti coinvolti comporta, oltre che la violazione delle norme in materia di tutela della privacy con le relative sanzioni e possibilità di risarcimento danni, anche il reato di diffamazione qualora si diffondano immagini di a contenuto diffamatorio, cioè tali da ledere la reputazione e l’onorabilità della persona.
Inoltre se alcuno dei soggetti coinvolti è un minore, come in questo caso, è ravvisabile anche il reato di pornografia minorile che punisce chiunque, con qualsiasi mezzo, anche in via telematica, distribuisce, divulga, diffonde o pubblicizza materiale pedo-pornografico ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all’adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni 18 (la pena prevista è quella della reclusione da 1 a 5 anni e la multa da 2.582 euro a 51.645 euro).
Il codice penale punisce anche chi al di fuori della ipotesi sopra detta cede ad altri, anche a titolo gratuito, il materiale pornografico che coinvolge minore degli anni 18 con la reclusione sino a 3 anni oltre una multa.
D: Viene punita anche la detenzione di materiale pedopornografico?
R: Sì, il nostro codice penale prevede la punizione di chi detiene materiale pornografico realizzato con minorenni con la reclusione fino a 3 anni ed una multa.
D: Il fatto che in questo caso sembrerebbe che le minorenni avessero volontariamente dato il materiale hard ai compagni, esclude la punibilità.
R: No, perchè viene integrata comunque e punita la diffusione a terzi.
D: I genitori in questa vicenda, potrebbero finire nei guai per omesso controllo o scarsa vigilanza dei figli avendo messo in mano di adolescenti quindi non ancora responsabili giuridicamente delle proprie azioni delle fotocamere sofisticate e potenzialmente pericolosi?
R: No, assolutamente no.Non si può certo richiedere al genitore di limitare le possibilità offerte ad un figlio – come può essere lo svilupparsi di un hobby bello come la fotografia- per paura del cattivo uso che lo stesso potrebbe fare dello strumento tecnologico.
D: Visto che gli inquirenti sono risaliti alla Biblioteca comunale quale luogo di provenienza del sito, il Comune potrebbe chiedere un risarcimento per i danni d’immagine alla famiglia del 14enne?
R: Teoricamente potrebbe chiederli, ma dubito fortemente che un giudice potrebbe mai accogliere la domanda perchè in realtà si è capito sin da subito che la biblioteca comunale era solo il luogo di immissione del materiale nel circuito informatico da parte di terzi, quindi non si è prodotto alcun concreto danno all’immagine comunale.
AVV.TOMMASO ROSSI



e sempre  dal  scuolazoo


Nuda a 10 anni su Facebook, choc in rete -Foto-


ROMA -  “Se la levo finisce sta barzelletta”, ha scritto la bambina di 10 anni a chi le chiedeva di rimuovere dal Facebook la foto che la ritraeva nuda. Una barzelletta, ecco cosa è per la bimba quel suo gesto così assurdo, così poco innocente: pubblicare sul popolare social network il proprio corpo senza veli. A riportare il gesto della ragazzina il portale Notizie.it, che mostra, opportunamente "censurata" dato la delicatezza del caso, la foto della ragazzina. È la stessa foto che vi riproponiamo noi, evitando però di citare non solo il nome della piccola, ma anche le sue iniziali.
D'altronde non serve di certo altro per cogliere la "lezione" di questa triste vicenda. Una storia che racconta il degenerare dei tempi e getta più di un allarme su una generazione che sembra ver smarrito qualsiasi bussola etica, in un susseguirsi sconcertantie di gesti sempre più scioccanti, sempre più eclatanti. Soprattutto, sempre meno innocenti.






ma  non tutto  è  perduto   come sembra  testimoniare   quest'altra  news    proprio  d'oggi   Giovedì 26 Gennaio 2012 - 14:39 sempre  da Leggo
MODENA - Giulia ha commosso tutti. Ha 12 anni, frequenta la scuola media ed è di Fiorano Modenese. Aveva vinto una borsa di studio di 250 euro dopo la promozione con la media del 10, ma ha rinunciato a ritirarla chiedendo che fosse assegnata a chi aveva più bisogno di lei.
A premiare lei e altri nove studenti meritevoli era stata l'Associazione Nazionale Alpini, gruppo di Fiorano. La borsa di studio era stata consegnata a fine dicembre, al teatro Astoria di Fiorano, durante il concerto di fine anno.
Giulia si è però resa conto che, vista la sua buona situazione economica e familiare, quel denaro non le serviva e poteva essere utile a qualcun altro. Così ha comunicato all'Associazione Alpini e al Comune di Fiorano, scrivendo una lettera di ringraziamento, la sua intenzione di rinunciare alla borsa di studio in favore di qualcuno che ne avesse più bisogno di lei. Nei giorni scorsi si è tenuta una breve cerimonia in cui la borsa di studio conquistata da Giulia è stata passata a un altro studente rimasto escluso dalle prime assegnazioni.
«Fa molto piacere vedere questo valore della solidarietà che si diffonde fra le persone - commenta l'assessore comunale alle Politiche educative e sociali, Maria Paola Bonilauri - Se i nostri ragazzi sono capaci di trasmettere agli altri questo tipo di etica siamo su una buona strada».







«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...