I primi a essere frenati dalla nuova fisicità della compagna sono gli uomini: non per scarso desiderio, ma per paura di nuocere al bambino. Così, per molte coppia i mesi di gravidanza si trasformano in mesi di astinenza. Niente di più sbagliato: il sesso con il pancione è sicuro e perfino molto più gratificante di quanto si pensi... Le posizioni e le precauzioni per vivere serenamente la sessualità nei tre trimestri dell'attesa
Fare l’amore durante il periodo della gravidanza può essere molto gratificante e importante per l’intimità di coppia, perché crea uno scambio ricco di significati profondi, consolida l'unione e può far scoprire anche nuove e fortissime sensazioni erotiche. Eppure tra mille paure, tabù e false credenze, spesso la passione non fa rima con maternità: l’attività sessuale diventa sempre più sporadica nel corso della gestazione e il desiderio erotico viene appagato con coccole e tenerezze. Per vivere il sesso senza pregiudizi e in modo appagante durante i nove mesi, abbiamo intervistato due esperte, Maria Claudia Biscione, psico-sessuologa, e Valentina Berlinghieri, ginecologa, che ci hanno spiegato quando e come farlo senza problemi e i casi in cui invece è meglio astenersi.
Com'è visto, di solito, il sesso dalle future mamme? “Da un punto di vista psicologico sono tante le oscillazioni emotive che la dolce attesa produce e inevitabilmente la sessualità rispecchierà tale volubilità. Alcune donne si sentono del tutto concentrate sul feto e sul loro nuovo "stato", e dunque è possibile che di conseguenza vi sia da parte loro una perdita della libido, ma quando questo non accade si può, grazie proprio all'esperienza della gravidanza, scoprire una maggiore femminilità e una “potenza sessuale” più intensa, provando sensazioni profonde e nuove. A meno che non ci siano problemi specifici, fare l'amore durante l’attesa può solo fare un gran bene alla coppia, preservandola dal rischio di crisi che può insorgere dopo il parto, quando si fatica a ritrovare l’intimità” dice Biscione.
L’uomo, come vive la sessualità nei 9 mesi? “Anche per i padri l'attesa può essere “dolce” o “amara”, a seconda di come anch'essi vivranno e concepiranno il sesso durante la gravidanza della loro compagna. Alcuni uomini, infatti, sembrano davvero inibirsi di fronte alla propria donna quando è incinta, sia per una questione fisica - sembra loro molto più "delicata" e provano il terrore di poter far male al feto - sia da un punto di vista psicologico, quasi come se l'idea del sesso potesse immediatamente contaminare la “sacralità” della maternità. Quelli che invece riescono a rilassarsi e sintonizzarsi con la crescita della pancia, riescono a provare empatia, straordinaria vicinanza e un senso di completezza nella relazione. Tutti elementi che, come ormai accreditato da moltissimi studi scientifici, creano anche il miglior presupposto perché tutto torni "come prima" dopo la nascita, ovvero per riprendere con facilità e in tempi brevi i rapporti sessuali dopo il parto. Inoltre, il sesso in gravidanza può avere un'influenza positiva sul parto stesso e perfino una riduzione di rischio di parti prematuri” afferma la sessuologa.
Se lui ha paura di farlo, come convincerlo? “È fondamentale parlarne assieme, per comprendere quali sono le sue paure e le sue difficoltà, cercando di rassicurarlo per “rinegoziare” la modalità dei rapporti e aiutarlo ad adattarsi ai cambiamenti psicofisici che avvengono nella donna. Se il proprio compagno fa fatica a sintonizzarsi con il pancione, sarà compito della donna non chiudersi e offendersi, bensì “sfruttare” un rinnovato senso di femminilità per giocare, sedurre e conquistare in modo nuovo il proprio lui; cercate delle mise intime sexy, oggi ne esistono diverse fatte apposta per le donne incinta, un po' velate per valorizzare la propria bellezza senza spaventare troppo il partner con il pancione. Quanto alle posizioni, è possibile trovare delle varianti per vivere appieno il godimento senza “intoppare” eccessivamente nell'oggettivo ostacolo pancia” consiglia Berlinghieri.
E se invece è la donna ad aver un calo della libido? “È importante che, fatto salvo per oggettivi rischi o per le prime settimane, l'uomo sia molto paziente e comprensivo senza però assecondare a oltranza “l'allontanamento” femminile, la sua attenzione solo per il feto o il suo senso di disagio. E' importante che l'aiuti e la stimoli, piuttosto, a ricentrarsi sulla femminilità e sulla complicità della coppia. Saranno in questo caso importanti tutti quei gesti e comportamenti seduttivi che vadano a rinforzare e gratificare nella partner il suo senso di desiderabilità, a patto che tutto questo avvenga seguendo i “tempi” femminili dettati dallo stati di gravidanza” suggerisce Biscione.
Quali sono i casi in cui è meglio astenersi dal fare l’amore? “Controindicazioni assolute alla pratica sessuale durante tutta la gravidanza sono la minaccia di aborto, di parto pretermine, poliabortività, precedenti parti prematuri, il distacco placenta, pregressi interventi al collo uterino, presenza di attività contrattile, rottura prematura delle membrane, che richiedono riposo assoluto. Non è detto però che, una volta superato il problema, si debba protrarre l’astinenza per tutto la gravidanza. E’ sempre importante confrontarsi chiedendo il parere del proprio ginecologo” afferma Berlinghieri.
Il sesso dà effetti benefici anche al bambino? “È fondamentale sapere che il bimbo è ben “ammortizzato” e protetto all’interno del sacco amniotico e che è accuratamente isolato da un tappo mucoso, perciò, in nessun modo, può essere disturbato durante il rapporto. Sembra, invece, che gradisca molto la sensazione di benessere che prova la mamma, dovuta al rilascio di endorfine che entrano subito in circolo. Durante il rapporto, infatti, il battito cardiaco rallenta e i suoi movimenti sono meno vivaci, come se rimanesse in attesa di qualcosa; subito dopo, riprende a muoversi con più vigore di prima. Psicologicamente, nell'ultima fase della gravidanza quando il bambino fa ben sentire la sua presenza, aumenta il senso di pudore genitoriale. Fare l'amore non diventa più una questione solo della coppia, ma inevitabilmente si avverte la presenza del “terzo incomodo testimone dell'atto”, pertanto può divenire più forte la paura di fare qualcosa di inopportuno, quasi “sconcio” che disturbi il bambino. In realtà mantenere un contatto d'amore fino all'ultimo, non farà altro che consolidare la coppia e renderla più pronta per l'inizio dell'immensa avventura genitoriale” sostiene l’esperta.
Ecco come vivere serenamente la sessualità nei tre trimestri, con i consigli delle due esperte
1° TRIMESTRE
Dal punto di vista psicologico:
Nel primo trimestre l'interesse sessuale può diminuire per moltissimi fattori psicofisici. Tra quelli psicologici la novità dell'esperienza (se è un primo figlio) carica inevitabilmente entrambi i partner di un senso di responsabilità e di elevata attivazione e protezione, per cui anche i rapporti sono vissuti come qualcosa di pericoloso e potenzialmente dannoso per il feto che si sta “organizzando” nella sua nuova collocazione. La tempesta emotiva che coinvolge la donna, inoltre, le fa provare sensazioni altalenanti e a volte destabilizzanti, in cui i propri bisogni e desideri appaiono poco chiari, troppo volubili e confusi. Per cui, è inevitabile che nelle prime 12 settimane la sessualità possa avere una battuta d'arresto. E' importante in questa fase che l'uomo accolga la donna se è lei a rifiutare di avere rapporti, dia più spazio al dialogo e alla rassicurazione per poi piano piano con il passare delle settimane e coerentemente con il suo stato di salute, ricondurla dolcemente all'intimità sessuale.
Dal punto di vista fisico:
La complessa attività ormonale di origine ipofisaria, tiroidea, paratoroidea, surrenale e ovarica induce modificazioni anatomo-funzionali importanti. Tutti questi cambiamenti già presenti dal primo trimestre comportano labilità psichica, variabilità dell’umore, accentuazione dei riflessi profondi, con modificazioni sensoriali dell’olfatto e del gusto. Inoltre nei primi tre mesi vi è un aumento degli estrogeni e del progesterone e una diminuzione del testosterone; fattori che provocano un iniziale calo della libido e che, associati a nausea e vomito, possono portare a ridurre la frequenza dei rapporti sessuali. Il progesterone, però, può anche aumentare l'irrorazione sanguigna in tutti i tessuti vaginali rendendo la zona genitale più lubrificata e quindi più sensibile.
2° TRIMESTRE
Dal punto di vista psicologico:
Arriva il miglior momento per l'attività sessuale: i fastidi del primo trimestre sembrano attenuarsi, lasciando spazio a una vera esplosione di vitalità e femminilità in cui la donna sente appieno la “magia” della natura e dell'esperienza della gravidanza. In questa fase, inoltre, seno florido, pelle e capelli lucenti e una pancia ancora poco ingombrante le regalano, in assenza ovviamente di complicazioni, un generale senso di benessere e bellezza che potenzia notevolmente la carica sessuale. E' molto importante per la donna, in questo momento, sentirsi attraente, accolta e rinforzata nella sua desiderabilità. Se l'uomo ha delle difficoltà nell'avvicinarsi a lei, è utile che ne parli sia con la partner che con il ginecologo al fine di ripristinare la naturalezza del suo desiderio senza lasciarsi condizionare da false credenze e paure irreali.
Dal punto di vista fisico:
Si ha un aumento di produzione ormonale soprattutto di origine ovarica, associata a quella sintetizzata dalla placenta a partire dalla 20° settimana. Tutto questo, insieme alla sensazione di piena femminilità della gestante, porta a un aumento del desiderio sessuale.
3° TRIMESTRE
Dal punto di vista psicologico:
I rapporti sessuali possono diventare più difficili perché l'ingombro della pancia limita notevolmente i movimenti e perché può aumentare l'ansia del parto e la concentrazione sull'imminente cambiamento nella vita. E' questo quindi il momento in cui la donna può richiedere più attenzioni e conferme, in cui è più vulnerabile e stanca, e in cui il desiderio può naturalmente diminuire per lasciare spazio a un forte bisogno di coccole, tenerezza, condivisioni e fantasie circa l'arrivo del bambino. E' molto utile non perdere il filo del contatto, dell'abbraccio e dell'intimità anche non sessuale; maggiore sarà la vicinanza fisica più velocemente dopo il parto si tornerà a fare l'amore. Per chi invece riesce a mantenere viva la sessualità, può essere utile risolvere la questione “pancione” divertendosi a sperimentare nuove posizioni (potrebbe essere più agevole disporsi su un fianco, con il partner di fronte o dietro, o in alternativa mettersi sopra l'uomo), ma anche scegliere soluzioni alternative al coito quando questo diviene insostenibile. La gravidanza, quindi, può diventare davvero un'occasione straordinaria per sperimentare modi diversi di vivere l’intimità di coppia. Le donne che riferiscono una maggior soddisfazione sessuale risultano essere, inoltre, più ottimiste nei confronti della imminente maternità, meno affaticate e meno soggette in un prossimo futuro a cadere vittima di sintomi depressivi.
Dal punto di vista fisico:
La consapevolezza del parto e della futura responsabilità materna e il peso addominale possono determinare un calo della libido. La produzione di prostaglandine (acidi ciclopentanoici) del liquido seminale e il contemporaneo orgasmo femminile inducono attività contrattile uterina che - avvicinandosi il termine della gravidanza - potrebbero facilitare l’inizio di un travaglio.chi