4.8.04

Senza titolo 190


Ad memoriam….



Quando ero piccolo, sognavo.


 



Sognavo di essere famoso,


di avere successo e gloria


e fan e ammirazione…


 



Non ho smesso di sognare, ma…


 



Oggi, non sono più sicuro


di ciò che significhino questi concetti.


 



. . . camminavo, come ogni mattina,


sulla strada che mi porta al lavoro…


 



(sì, io ho un lavoro, e c’è una strada che porta lì,


lo dico a chi mi ha rimproverato, in questi giorni,


di parlare poco della mia vita)


 



… camminavo, dicevo, e gli occhi, senza motivo apparente


mi si sono volti verso un pezzetto di pietra,


incastonato nell’asfalto cotto dal sole,


di quest’agosto afoso.


 



Un pezzetto piccolissimo di pietra, bianco latte


Che spicca nell’asfalto nero,


evaporante calura,


la cui forma mi ricorda una chitarra classica,


stilizzata.


 



Non è più grande di una moneta,


e credo sia lì da anni,


resistendo, incastonato nel catrame,


al calpestio di migliaia, milioni di persone che come me,


percorrono quella strada, con le loro aspirazioni,


con le loro fobie e paure,


le loro speranze, la loro Vita insomma.


 



Scommetterei che, quella pietrina,


abbia un senso solo per me,


non è certo una “rivelazione”,


ma di sicuro i miei occhi la..cercano


quando passo di lì.


 



E sono certo che ognuno di noi abbia,


tra i suoi ricordi, piccole cose all’apparenza insignificanti


pezzetti d’anima frantumati e incastonati come diamanti


lungo il percorso dell’esistenza,


e che racchiudono la nostra vita


avendo la stessa dignità di eventi importanti…


 



…un profumo di pulito, una mattina di settembre,


tra lenzuola di una casa non tua, con una donna che ti dorme accanto…


 



non ne ricordi più il volto,


ma quel profumo non lo scorderai più…


 



un suono lungo e profondo,


che ti vibra alla bocca dello stomaco,


in una notte di dicembre…


forse un treno lontano…


…e tu ci sei sopra, dentro,


a quel suono che t’imprigiona, triste, lugubre, profondo…


quel suono non lo scordi più…


mai più….


..tornerà a trovarti, nei tuoi sogni, o nella realtà,


e tu lo sentirai arrivare, forse lo percepirai ancor prima che arrivi,


sarà il “tuo” suono…


 



o quando con le mani sfiori la tua pelle,


a trovare quella piccola cicatrice fatta con il coltello del pane,..


..una sciocchezza, ma non è andata più via,


ricordi? Era d’agosto e il mare non lascia passare questi segni,


li fissa al tuo corpo, indelebilmente, li tatua per sempre,


ma con dolcezza, come una sottolineatura più chiara sul corpo che si scrive,


scurendosi, dorandosi, una storia estiva…


 



Ecco, oggi io vorrei che Voi che leggete, non mi scordaste più…


Ma non come un eroe greco, non come una cima svettante sulle altre…


Ma come un piccolo, insignificante ricordo che però,


…però ti resta dentro, per sempre, e non va più via.


 



Ps: tra qualche giorno questo blog http://bestio.splinder.com/ andrà in vacanza.


E aggiornarlo non sarà facile.


Appena possibile (c’è bisogno di dirlo?)…lo farò.


Mancherà qualcosa alle mie giornate.


Non certo però…il ..Ricordo.


Baci_Bestio


 


(grazie, Giuseppe.)

3.8.04

Senza titolo 189

Come primo intervento a qst piccolo mondo ancora x me sconosciuto vorrei postare un classico intramontabile che in questi giorni ha invaso la mia vita...


Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one 
                  (John Lennon)

Senza titolo 188

E' strano


Mi sento un pò come l'ospite gradito ma scomodo, quello che miete silenzio tra i commensali quando, giàal momento di sedersi a tavola, fa rumorosamente stridere le gambe della sedia contro il pavimento appena lucidato.


Quell'ospite dal quale non ci si aspetta solo la presenza no, quella sarebbe davvero troppo poco, ci si aspetta l'improvvisa interruzione di un discorso altrui, semmai con un appunto, prima pietra di un muretto a secco. E' chiaro che ne sia apertamente lusingato, adoro chi fa del dialettico "repellere vim vi licet" il proprio stendardo. Lotta di parole e di contenuti, quella che la nostra generazione non ha quasi conosciuto, quella nuda, cruda, vera.


Immagino una tavola con tutti noi, noi "albatros" e no, noi con o senza sorriso, noi aperti sul nostro mondo... noi che iniziamo a chiederci, prima dell'aperetivo, qualcosa di sensato.


Ma qualcosa ci distrae, qualcuno ha da ridire giàsull'aperetivo, è un qualcuno attento ai particolari, qualcuno critico nei confronti di qualcosa che non ha ancora lambito neppure le sue esperte papille gustative, ma ha urtato fragorosamente contro il suo sguardo.


E chiede: "Che aperetivo è? non ho mai visto quell'etichetta".


Ecco l'ospite scomodo, ecco tutti che mi fissano, con sguardo di attesa: "Mai vista? e dove mai l'avresti dovuta vedere?".


No, sapete, è questa la realtàche non sopporto, un pensiero, un giudizio, sull'uovo guardando il guscio prima di tastarne il tuorlo, sull'aperetivo scorgendone appena l'etichetta.


Questa maledetta TV, questi stracci di settimanali con stupidaggini e Pseudo-Vip da vicolo di terza categoria costruiti scordandosi di mettere il cervello tra gli ingredienti.


Ecco, ci siete riusciti anche stavolta... a farvi rovinare la digestione.



Un saluto a tutti, buon appetito... e scusatemi per favore, ma è più forte di me.


Martino.

Senza titolo 187


SFUGGENTE DONNA MENDACE



Porporina figlia di Eva palpitante descrive ampi giri voluttuosi somigliando ad una graziosa pupa di farfalla.


La Bambolina sospinta dal vento sbatte il corpo diafano contro menti virtuose.


Appagata da questa nuda unione si dedica all’Arte dei Suoni;si circonda di instancabili ed equipollenti rapporti Sofisti.


Al Teatro delle Illusioni viene giudicata sprezzante ,i maschi contendono la sua impudica audacia.


Le Femministe fragili la detestano perché considerata stimolante FIAMMA.


Esperta Bambolina ,noi amiamo i tuoi ritmi menzogneri.


Abilissima ad arpeggiare prodigiose tentazioni!


La Figlia d’Eva,detesta il marchio chiamato BUAGGINE e custodisce ornate effusioni candide d’ingenuità.


Il suo aspetto somiglia ad una chitarra incipriata priva di corde.


Sul palcoscenico la Bambolina Eva si trasforma in SPIRA ed avviluppa le ali degli ATTORI più fragili…



ACTA EST FABULA...


 



Un Grazie particolare a colui che mi ha invitato a depositare i miei pensieri in questo meraviglioso Blog!

Sono l'Anima di un Pesce...

Ivano Fossati

2.8.04

Senza titolo 186

Succede nell'italia della "casa delle libertà" (!)


Bavaglio. E ora vogliono "pacificare" internet. Dopo il decreto Urbani, la situazione e' la seguente: se scarichi musica, vai in galera. Se chiedi il pizzo alla gente e ti chiami Siae, non solo non vai in galera ma lo stato ti batte le mani. Per musica "a scopo di profitto" ("non di lucro": il ragazzino che s'e' fatto il Cd con gli amici) ti danno quattro anni: a Pacciani per lo stupro della figlia hanno dato quattro anni e sette mesi. In Spagna hanno levato l'Iva dai Cd. In Italia, oltre all'Iva e alla Siae, si parla di una tassa in piu' di 40 cent a giga. Tutti i siti andranno registrati, in doppia copia, negli archivi di stato: diversamente ricadranno nella legge del 1939-XXI sulla... "stampa sovversiva". Nel complesso, la legislazione anti-internet piu' repressiva d'Europa: votata alla bipartizan, visto che a votare contro c'e' stato solo un oscuro senatore dei verdi. L'Italia non ha piu' l'elmo di Scipio per simbolo, ma il bavaglio. Esagerato? Le tv, tutte; i quotidiani, tutti meno tre; il cinema, tutto distribuito o prodotto da Medusa Film (indovinate di chi e'); i dvd, li affitta una corporation (Blockbuster Italia) che appartiene allo stesso signore. Adesso capisco perche' ce l'hanno tanto coi writers sui muri: si preparano al momento in cui, non potendo fare altro, me ne dovro' andare a scrivere "l'onorevole e' mafioso" sui muri con la bomboletta. Il muro, unico media libero se continua di questo passo. E loro, naturalmente, si preparano a imbavagliare anche il muro.


Riccardo Orioles

31.7.04

Senza titolo 184

Come un invitato


alzo con timore


la tenda della stanza


degli ospiti.


Oltrepasso la soglia


con l’ansia dell’amante


al suo primo appuntamento.


Cosa porto?


Un mondo di pace


da “La Terza Stella ad Ovest di Cassiopea”, 2004


 

30.7.04

Senza titolo 183

SONO SEMPRE I MIGLIORI E I GIUSTI QUELLI CHE SE NE VANNO




Il 28 luglio, nella valle di Orsigna, in Toscana, è serenamente scomparso o, come preferiva dire lui, ha lasciato il suo corpo, Tiziano Terzani, giornalista e scrittore.Esso era una delel più grandi figure della non violenza nel nostro paese dopo Aldo Captini  creatore della marcia Perugia-Assisi ( per choi volesdse saperne di più su Aldo capitini   http://www.aldocapitini.it/ )  Grazie ai suoi  scritti  in particolare  a Lettere contro la guerra 2002  il cui  libro è una raccolta di sette lettere, alcune delle quali sono state pubblicate sul “Corriere della sera”, in forma di corrispondenze da varie zone del mondo, in particolare quello orientale, da dove l'autore ha riferito numerosi fatti in veste di cronista.Dopo la tragedia dell’ 11 settembre, Terzani è uscito del suo rifugio dell’Himalaya, cercando di trasmettere concetti già espressi prima dell’attacco alle torri gemelle; le sue riflessioni etico-morali erano quindi già approfondite, prima che gli eventi storici le rendessero necessarie. Le lettere mirano ad approfondire la conoscenza del mondo musulmano, della sua cultura in rapporto al mondo occidentale (di particolare interesse la lettera rivolta alla Fallaci) , invitando tutti gli uomini ad un simbolico pellegrinaggio verso la pace, unica via di salvezza contro l'odio, la discriminazione, il dolore. E per seguire questa strada bisogna far appello alle leggi del cuore, ai buoni sentimenti, al rispetto e all’amore verso il prossimo ;   che  sono arrivato , e i sito eco-pacifisti   e buddisti presenti nei miei  link  e  la   citazione  degli scritti di don  lorenzo Milani  presenti  nei post   ne  sono testimonianza ,  che sono arrivato  a maturazione  di quel proceso  psico-antropologico  che mi ha portato   da una cultura  bellicista \  guerra fondaia  ispirata  da mio nonno  fascista  ,  a una  cultura  pacifista  che ripudia la  guerra come  soluzione   delel controversie internazionali


 Riporto  questa  'intervista di Alessandra Garusi a Tiziano Terzani, pubblicata su Carta n.20/2002(www.carta.org) ripoprtata dall'ottima   ML della rivista online solaria ecco il sito   http://www.parolestorte/solaria/ .


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La forza degli Usa è la loro debolezza.
E a Kabul è ricominciato il "grande gioco"


intervista a Tiziano Terzani raccolta da Alessandra Garusi


"NON STARÒ AL MIO IMPEGNO di tenermi fuori dal mondo.Da quando 'Osama bin Laden smoked me out of my cave', mi sono rimesso da 'pensionato', con una press card falsa fatta a Bangkok, on the road, prima lunga la frontiera pak-afghana e poi a Kabul.Sono ora nel mio rifugio fra le montagne per ricaricare le batterie ed affrontare l'Italia".Così scriveva Tiziano Terzani in una e mail inviata agli amici, il 18 gennaio, dall'Himalaya indiana.Gli abbiamo parlato a margine di uno dei tantissimi incontri del suo "pellegrinaggio di pace" in tutta Italia.


Qual è l'Italia che ha ritrovato?


Manco da questo paese da più di trent'anni. Non ci sono mai stato a lavorare. Ho lasciato l'Italia nel 1971, per andare a Singapore, e ci sono tornato sempre e solo per visitare la famiglia. Per cui è un paese che non conosco e che riscopro ora. Lei conosce la storia: ho scritto questo libro, "Lettere contro la guerra", che non era previsto. Cioè avevo chiuso con il mondo del giornalismo. A sessant'anni, avevo preso una decisione euro-indiana, quella di andare in pensione, ma di fare come gli indiani: di partire per un viaggio più dentro che fuori. Davvero, non mi interessava più il mondo, dover andare ad inseguire le guerre... Tuttavia l'11 settembre era una di quelle vicende davanti alle quali non potevo continuare a guardarmi l'ombelico in cima ad una montagna. Dovevo rimettermi in cammino. E così ho fatto: due mesi alla frontiera pakistano-afghana, poi tre settimane a Kabul.
Ho sentito di avere un dovere: quello di raccontare una storia che da tanto tempo non raccontavo. Che è la storia della pace. Dopo trent'anni da corrispondente di guerra, dovevo fare qualcosa che era nuovo per me: il corrispondente contro la guerra. L'idea del pellegrinaggio non nasce dal dover "spingere il libro", perché questo cammina comunque con le sue gambe. Ma potevo approfittare di questo per andare a raccontare la storia di una speranza. Ho mandato una e mail in giro per l'Italia, dicendo che sarei andato dovunque fossi stato invitato, tranne ai tv show. Ho ricevuto inviti soprattutto dalle scuole.
Allora, che Italia vedo? Ci sono due Italie: una in doppiopetto, di quelli per bene, che fanno le corna, che dicono una cosa e poi forse ne pensano un'altra. Che dicono all'audience ciò che l'audience vuol sentire. Poi c'è un'Italia di giovani, interessata a qualcosa di diverso: a sentir parlare il cuore. Un'Italia non vuole abituarsi all'ipocrisia della politica. E questo mi sembra interessante. Questa è un'Italia diversa, che si pone problemi, un'Italia sensibile, un'Italia che mi sorprende davvero. Specie fuori dalle grandi città. Vado dai giovani fino ai 17-18 anni. Sono meravigliosi. Non hanno paura del nuovo. Cominciano a cambiare quando vanno all'università. Mi chiedono cose intellettuali. Sfidano le cose che dico, scoprendo le contraddizioni delle parole. Però è un bel paese, pieno di volontà.
Mancano i grandi, ma anche i piccoli maestri. Se uno si presenta con l'aria di un barbone, con delle cose diverse da dire, che parla col cuore, che dice quello che pensa, che non ha una sua agenda che è quella di farsi eleggere, fondare una nuova religione o aprire un negozio di aroma terapia? Ho fatto il primo passo di questo cammino a Firenze, nel Palazzo Vecchio. E ho detto una cosa: "Vorrei essere ricordato alla fine della mia vita per una qualità, la sincerità. Dire quello che sento di dover dire". E la gente scopre presto che dici quello che credi sia vero. Quello che provi. E non quello che ti è utile o quello che pensi gli altri godano a sentire.


Come mai le forze "altre" sono sempre così fragili e così scollegate fra di loro?



È la storia di Bush. Ha reagito nella maniera più banale, più ovvia, più stupida. E la stupidità è più semplice. La nonviolenza è una cosa complicata. Per la guerra ci vuole un esercito e dei generali. Per la pace ci vuole un grande esercito e dei grandi generali. Ci vuole molto di più a rafforzare moralmente un "soldato della pace" che addestrare un paracadutista a sgozzare la gente. La pace è più difficile. Anche perché l'uomo è naturalmente più portato alla violenza. Viviamo in un mondo violento: queste città orribili in cui bisogna sempre correre. Il mercato che ti impone di sopravvivere, uccidendo il tuo vicino. La scuola che ti insegna a tirare gomitate nello stomaco per arrivare primo. Per cui la reazione più normale, è la violenza. Dunque chi si propone di cercare altre vie, ha la strada dura.


Questo vale anche per i riservisti israeliani...


Sì. Ci vuole una grande forza culturale. Lo dico sempre: una vera grande civiltà - e quella ebraica, Dio mio, lo è - dimostra la sua grandezza nell'essere permeabile a valori anche diversi e nel mettersi in discussione. Che è capace di vedere autocriticamente i propri valori. Che si rafforza moralmente, prima ancora che con le armi.
L'America sta perdendo moltissimo, vincendo con le armi. Perché quest'America, che era il sogno per tutti i poveri, gli emigranti, oggi sta diventando un paesaggio cattivo che con le nuove regole nega tutto il sogno: l'american way, democracy, i diritti uguali per tutti? Ora c'è una legge per gli americani e un'altra per i non americani. Gli americani sospettati di essere terroristi possono essere incarcerati senza habeas corpus, senza vedere un giudice, e teoricamente possono essere fucilati perché due in un tribunale militare hanno deciso così. È questa l'America verso la quale sono andati milioni di emigranti, sono fuggiti gli ebrei? No. Eppure è forte, ha le "bombe intelligenti" che entrano nei buchi delle montagne. Ma è una società forte? No, è una società che si indebolisce con la sua forza.
Anche la mia amata India: non è mai stata così debole, con le bombe atomiche, gli eserciti schierati sulla frontiera pachistana.


[...]


Chi sta raccogliendo l'eredità del Mahatma Gandhi in India o altrove?


Di eredi, non ne vedo. Anzi trovo che la pace non sia più di moda. Però questo non vuol dire che non debba essere giusta. E poi la moda cambia: minigonne diventano maxigonne? L'11 settembre deve aver colpito qualcosa nella coscienza dell'umanità. Perché è stato così orribile. E così mediaticamente presente nel cuore di tutti. L'hanno visto tutti: gli eschimesi, i bantù, ecc. Immaginando quel che viene dopo e vedendone un po', uno dovrebbe dire: qui bisogna fermarsi. Questa è la mia speranza.


Lei ha un sogno?


No, li ho realizzati tutti. Forse quello di morire in pace. Ho avuto una vita terribilmente felice. Non ho mai lavorato. Perché tutto quello che ho fatto, lo amavo. L'avrei fatto comunque.


C'è qualcosa che l'Occidente ha dimenticato?


Viviamo delle vite orribili, in Occidente: non ridiamo più; si è dimenticata la morte. Senza la morte, la vita diventa tremenda. Perché non c'è la gioia di ciò che passa, di ciò che è unico, irripetibile. Credo sempre di più che la bellezza della vita sia nel simbolo del tao, che è l'armonia degli opposti. Per questo dico che è sacrilego e innaturale voler eliminare il male. Innanzitutto, chi determina cos'è il male? Forse devono esserci entrambi. Si tratta di trovare un modo per raggiungere un equilibrio. Cosa sarebbe il mondo, se non ci fossero le donne? La vita senza la morte? Il giorno senza la notte? La luce senza le tenebre? L'uomo senza la sua ombra?


Quanta Asia c'è dentro di lei?


Trent'anni di una vita diversa, in un mondo diverso. A pensare pensieri diversi. A leggere giornali diversi. Tutto ciò fa una persona diversa. Però, in fondo, è una vernice. Dentro sono uno che più invecchia e più diventa fiorentino. Nel mio Dna c'è tutta la mia toscanità. E mi scopro non solo a fare gesti, ma anche a pensare come pensava la mi' nonna. In realtà, tutto ciò di cui vengo accusato - che sono asiatico, indiano - è una stupidata.
Perché la psiche, il cuore, è uguale per tutti. Se lei è madre in India o fra gli eschimesi, ama suo figlio alla stessa maniera. È solo il modo di esprimersi, che cambia. L'uomo non ha meno paura di morire o della solitudine qui rispetto a là. È che in alcune parti ha imparato a morire meglio, a stare meglio da solo.


Cosa succederà dopo questa prima fase della guerra in Afghanistan?


L'America è su una brutta china: limitazione delle libertà, arroganza della violenza. La speranza è l'Europa. Ha una grande chance: quella di riscoprire l'unità nella sua diversità. Noi abbiamo una lunga storia di massacri superati, di grandi conflitti digeriti. Per cui possiamo comprendere l'altro molto meglio degli americani, che hanno fatto del melting pot un pissing pot [un vaso da notte, ndr.].
L'Europa ha la possibilità di riscoprire i suoi valori, la sua storia, e di aiutare anche l'America ad uscire da questo vicolo cieco. Il problema è che l'Europa deve trovare una leadership politica più creativa. Quella attuale non è capace di inventare niente. Siccome la situazione è nuova, ci vuole gente capace di pensare il nuovo. Occorre gente che non abbia paura di perdere le elezioni, che abbia il coraggio di esporsi, di dire le cose impopolari. O magari di dire le cose semplici che sono popolari e che poi portano sacrifici.
Oggi, in Occidente, bisogna dire chiaramente che dobbiamo dividere la nostra ricchezza. Dobbiamo cambiare atteggiamento nei confronti del mondo. La Banca mondiale, il debito, l'Organizzazione mondiale del commercio, ecc., tutto ciò va ripensato. Non potremo mai essere in pace, se gli altri sono in guerra. Non potremo mai essere felici, se gli altri non lo sono. Non potremo avere un mondo di serenità, quando c'è una metà del mondo che si preoccupa di ingrassare e l'altra che non ha da mangiare.


Lei, al momento, in Europa vede qualcuno che sia in grado di fare questo?


No. Però la gente c'è. Ad esempio, in questa questione della guerra in Afghanistan i governi hanno tutti preso posizione a fianco degli Stati uniti, ma la gente no. È sempre più scettica sulla risposta militare e sui suoi risultati.


 


www.tizianoterzani.com/indexman.html http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/terzani/default.htm ( bibliografia )


 

27.7.04

Senza titolo 181


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


http://www.mattiee.altervista.org/bb00.jpg


ciao un fiore per te mareazurra


 


 


 

Senza titolo 180

nuvole di polvere


abbandonano a strada


si accompagnano alle


mosche di campagna


sovrastano le teste lucide


ed i capelli bizzarri


si posano nelle pozzanghere


per annegare


nuvole di polvere


tra sigarette spente


appesantiscono il fiato


di chi l’alcool non regge


scansano la pioggia


senza sentimento


posandosi sulle spalle


di chi ne ha già


tanta altra dentro


nuvole su nuvole


cieche del silenzio


che non da speme


di quel pensiero


che non sovviene


nuvole che trasformano


la polvere per


addormentarsi nella


cenere

24.7.04

Senza titolo 179

Sei mai stato un figlio con due ali piccole???


 


 

Brandelli di idea

vedo che molta gente quì cita... cita poesie, cita canzoni, cita brani eccetera... "quando parli con parole degli altri, vuol dire che non ne hai di tue..." diceva un mio amico... non sono mai stato daccordo con questa cosa, ma ha un fondo di verità... mi spiego meglio...


non so se capita anche a voi, ma, almeno al sottoscritto, capita di avere dei brandelli di idea stanziati nella mente... idea su qualsiasi cosa, sia essa politica, sia essa sui rapporti interpersonali, o sul sociale eccetera. Questi è come se fossero in agonia, come se riposassero lì e, ad ogni stimolo esterno, diano un cenno che puntualmente sottovaluto alla grande... alcuni muoiono indecorosamente, per altri invece c'è il risveglio... mi spiego meglio: a volte mi basta una frase di una canzone, o di un libro, o di una poesia, o una frase detta da un "pazzo" per strada perchè il povero brandello di idea si risvegli... come ve ne accorgete? semplice... un pensiero vi balenerà subito in testa all'urlo di "èVVEROOOOOOO!!!", oppure "CAZZO E' VERO!" per i più pittoreschi...il vostro brandello sarà così felice e contento e prenderà il suo posto in mezzo alle vostre idee...


quest'estate non abbandonate i vostri brandelli... è una campagna per la ripopolazione delle idee, che di questi tempi sono davvero poche...

Senza titolo 178

Saluto e Ringrazio il padrone di casa dell'invito che accetto con vero piacere....dopo aver bevuto e assaporato a piccoli sorsi..i caldi e dissetanti ..pensieri ..che scorrono in queste pagine..


Doverosa avvertenza: non ho molto tempo..la tecnologia non mi è qui ..amica..e il blog è per me il più delle volte..il comodo divano su cui ..accucciarsi e.. discutere piacevolmente con un amico o più amici..difficilmente qui riesco a trattare argomenti ..impegnativi..perchè ..di impegni ho prepotentemente piene le mie giornate.. Qui è ..tempo dilatato ..senza numeri..è ..piacere.di dire e ..piacere di ascoltare..è il silenzio..che suona le note che vuoi ascoltare....Farò del mio meglio..

23.7.04

E si fa sera...


...e si fa sera....

Senza titolo 177



i miei genitori e e mia zia lureata in padagogia parenti scoprendo il mio blog , infatti lo ho dovuto fare di nascosto ,e dopo averne letto qualcosa mi hanno detto : << adesso anche in rete , mwetti le tue fesserie , non basta che le scrivi su un quaderno , smettila di farti le seghe mentali >> . Io rispondo con questa canzone dei mau mau ,tratta dal cd raccolta del il manifesto epr 50 della resistenza " materiale resistente " intitolata :



Resistenza, marzo '95


Sai, restare qui non fa per me

si respira un'aria immobile

controvento non si piscia più

dentro un sogno di radici e di bandiere

E verrà l'estate e verrà la neve

sentirò la tua mancanza

Ma una linea d'ombra segna questa strada

non si può fermare un'onda che arriva improvvisa

Porto con me i libri

un quaderno bianco

taglieremo ogni curva

Quanti troppi anni

ri e riciclando il peggio

tutte queste bestie

a raschiare il fondo

E verrà l'estate e verrà la neve

sentirò la tua mancanza

So che riprenderò

il mio giusto tempo

per non sopravvivere

solo

monumento






21.7.04

Senza titolo 175

Grazie per l'invito..ne sono felice!!!!


Shigure do nakute


koke ni mukashi  wo


shinobu kana


 


Una lieve pioggia cade,


senza rumore, sul muschio


quanti ricordi del passato!


 

Senza titolo 174

La bambina camminava in mezzo a loro, gioiosa. Vedeva i loro volti illuminati nell'ammirazione del fiore che avevano in mano. Ognuno aveva un fiore, ed erano tutti uguali: fiori rossi. Simili tutti l'uno all'altro, bellissimi e rigogliosi, che davvero c'era ogni ragione per restare in contemplazione di tanta meraviglia. E lei si sentiva felice, perchè finalmente aveva trovato un fiore anche per la sua piccola mano; lo cercava da lungo tempo, guardando con occhi tristi i visi felici di chi rimirava il proprio fiore. Ma lei non riusciva a trovarne uno. Ne aveva trovati in passato magari, ma poi li aveva perduti. Ricordava ancora la loro bellezza, la luminosità e la perfezione dei loro petali... e ogni volta il suo viso tornava triste quando si accostava a un nuovo fiore e non vi vedeva quella stessa bellezza. E capiva che non era il fiore che cercava... era davvero difficile da trovare! Poi un giorno aveva visto davanti a sè, quasi per caso, a un piccolo gioiello della natura e si era chinata per osservarlo meglio... luminosità, bellezza, profumo... era lui, non c'era dubbio! E la stava aspettando. Così l'aveva colto e preso con sè, come tutti loro avevano fatto. Perchè quelli erano fiori speciali, che solo colti continuavano a vivere e ad essere belli e profumati; se lasciati a terra, lentamente si spegnevano. E quel fiore, nella delicata mano della bambina, stava vivendo luminoso, proprio come tutti quei fiori che lei aveva sempre guardato da lontano.
Ma la sua gioia fu distratta da sguardi sorpresi. Si voltavano al suo passaggio, fissandola con occhi sbarrati, increduli e contrariati. La bimba si sentì all'improvviso tesa e spaventata... <> Uno di loro le si avvicinò lentamente, quasi temendo qualcosa, e le domandò con tono basso e sibilante: "Perchè tieni in mano quell'erbaccia schifosa?"
Lei rimase immobile, guardandolo con occhi pieni di smarrita amarezza... il suo fiore, il suo prezioso fiore... perchè non lo trovavano bello? Perchè lo chiamavano erbaccia? Abbassò lo sguardo su di esso.: eppure era proprio come i loro, lo stesso fiore... solo il colore li distingueva. Bianco. Il fiore che lei stringeva nella piccola mano era bianco. Di certo spiccava, in mezzo alla moltitudine di fiori scarlatti. Era esattamente come quelli, la stessa bellezza, lo stesso profumo, ma il suo colore era quello della luna. Eppure ugualmente era stupendo... ma nessuno di loro sembrava pensarla così.
"Liberatene! E' erbaccia malsana! Buttalo via subito!" gridavano ora, concitati e inebriati della loro convinzione.
La bambina rimirava il suo prezioso tesoro in silenzio. Liberarsene? Ma come poteva... era così bello, le dava così tanta gioia... con così lunga ricerca e così grande fatica l'aveva raggiunto... come poteva gettarlo via? E poi quello che loro dicevano... quello che dicevano non era vero! Non era erbaccia, era splendido! Come potevano non vedere quanto fosse bello? Come facevano a non accorgersi che era proprio come quelli che loro tenevano in mano? Era triste la bambina, perchè non sapeva rispondere a queste domande... ma le bastava guardare il suo bellissimo fiore bianco, per sapere la cosa più importante: era bello, prezioso... doveva difenderlo! Perciò alzo il viso, e fece un calmo sorriso a tutti loro. Senza dire altro, si voltò portandosi il fiore color della luna sul petto, nascondendolo col proprio corpo ai loro sguardi. E con un sorriso che era diventato amaro, si allontanò...


 

Senza titolo 173




«Mi si rivolta l’anima quando vedo tanti alzare le spalle mentre avvengono incredibili offese alla legge e alla legalità. No, bisogna gridare perché tutti si rendano conto di quello che accade. E non smettere di gridare finché non ci sentiranno anche coloro che non vogliono sentire».
             Rita Borsellino ( sorella di Paolo Borsellino ) Tg3, 19 luglio




 


 


 



 


 


 


 


 


 


 


 


 


foto tratte da  http://digilander.libero.it/inmemoria/borsellino_biografia.htm  in cui trovate ultetriori news  su Borsellino

17.7.04

Senza titolo 172

 






                                                                                                                             


Non ho più parole....


Non ho più parole
solo il silenzio
accompagna il mio tempo
tutto ormai è stato detto
fra me e te
solo il silenzio ora puo'
farci compagnia
solitari viandanti
che portiamo i nostri passi
laggiù oltre il confine
l'immaginario orizzonte
che ci siamo prefissi
dove andare senza una parola
incontro ai nostri sogni
alle nostre avventure
alla nostra vita
mai più insieme


Sofia


 


 


 


 

Senza titolo 171

"la vita prima o poi estingue il suo debito..."


c.consoli - contessa miseria

16.7.04

Senza titolo 170

da quando ho messo la mia email per informazione , mi arrivano a che segnalazioni di siti interessanti coem questo .



LA RASSEGNAZIONE ED IL SUICIDIO SONO SEMPRE SCONFITTE!



THE DOUBTS, IL SITO DEI DUBBI



WWW.DUBBIO.COM E? UN SENSIBILE VIAGGIO DI PENSIERO E DI STIMOLO ALLA DISCUSSIONE CHE ESORTA VERSO UNA SERENA E NON VIOLENTA INSURREZIONE AL FATO, ? LA NATURA AVRA? IL MIO CORPO, IL MIO DOLORE E LA MIA MORTE, MA NON AVRA? MAI LA MIA OBBEDIENZA RIPRODUTTIVA ?, ? SE MI SUICIDASSI LA CRUDELE POTENZA GENERATRICE AVREBBE UN NEMICO IN MENO ?. IL MOTORE DEL MOVIMENTO E? LA MERAVIGLIOSA PAROLA ? PERCHE? ? INTERROGATIVO DISARMANTE CHE PONE DI FRONTE ALL?INCERTEZZA DELL?ORIGINE UNIVERSALE E ALL?INESORABILITA' DEL TORMENTO INCONSOLABILE CHE STRAZIA LE VITTIME INNOCENTI. IMMEDESIMIAMOCI SEMPRE E NON SFUGGIAMO DALLE NOSTRE RESPONSABILITA? DI GENITORI ISTINTIVI CHE SI RIPRODUCONO SEGUENDO LA SUBDOLA INFLUENZA NATURALE E L?EGOISMO, MA NON LA PREVENZIONE DI OGNI SOFFERENZA PER LE INCONSAPEVOLI CREATURE. ? LA NON PROLIFERAZIONE ? E? L?UNICA AMOREVOLE SOLUZIONE PER ROVINARE GLI SPIETATI PROGRAMMI DEL DESTINO PRESERVANDO DA OGNI RISCHIO I FIGLI IDEALI. E? LO SMISURATO AMORE PER I BAMBINI CHE CI GUIDA, NESSUN INNOCENTE MERITA ALCUN TIPO DI PATIMENTO ED A MAGGIOR RAGIONE A PRESCINDERE DAL SUO VOLERE.



ORA , A ME PIACEREBBE MOLTO COLLABORARE CON TE IN UN LINK RECIPROCO, TI INDICO GLI INDIRIZZI CHE CONVERGONO AL SITO DEI DUBBI:

WWW.DUBBIO.COM

WWW.IDUBBI.COM

WWW.THEDOUBTS.COM



Senza titolo 169

La Bossi-Fini, la legge «contro» gli immigrati, tanto tenacemente voluta e difesa da questa maggioranza, è incostituzionale. La legge viola gli articoli 3 e 13 della Costituzione. La Consulta smonta due norme della legge: quella sul l’espulsione coatta e l’arresto obbligatorio. Secondo la Consulta si arriva a negare il principio dell’uguaglianza dei cittadini. Illegittima anche la norma sull’espulsione perché manca la «garanzia della difesa».

Senza titolo 168

Ho deciso di raccontarVi di una ragazza che da sempre, da anni, ama la scrittura più di qualsiasi altra cosa.
Lei, così giovane e vitale, lei che come tutte le altre ragazze (o quasi) della sua età, dovrebbe passare le notti del sabato sera magari in una  discoteca o  a divertirsi in compagnia, sceglie di stare chiusa nella sua casa, comodamente seduta sul suo divano a scrivere per ore e ore, pagine e pagine d'inchiostro affollano il suo tavolo...
Per anni ha nascosto questa sua passione, per anni si è vergognata di mostrare i suoi pensieri ad altri occhi, convinta che sarebbe stata derisa.
Un giorno però prese coraggio e cominciò a scarabocchiare su un blog e, sempre per caso, si trovò a mostrare i suoi scritti ad una persona che per lavoro e passione scrive, come lei.
Da quel giorno si trovò circondata da anime che apprezzando quello che fa, la incoraggiano, persone che spesso si sentono vicine a frasi e pensieri per lei così importanti e veri...

Vi ringrazio, tutti, con il cuore
.

Non abbandonarlo !!!

No all'abbandono


** No all'abbandono **

15.7.04

Senza titolo 167

mi piacerebbe lasciare un pensiero per tutti voi ....ma oggi mi sento vuota come un'arancia spremuta... sarà che la maggiorparte delle persone che conosco è allegramente in vacanza, mentre io sono ancora in città.... sarà che oggi è stata una giornata particolarmente pesante ma ho un gran desiderio di sparire...fuggir via... mi piacerebbe abbracciare il mondo e dimenticare la normale quotidianità.... domani andrà meglio....speriamo!Intanto un grazie per lo sfogo e una buona serata a tutti

Senza titolo 166

Orta (No)


Senza titolo 165

...blocco.chiedo perdono,ma veramente non riesco a scrivere.due settimane dovrebbero bastare per recuperare le parole che ho perso,due settimane di vacanza e stavolta in un posto abbastanza lontano da tutti i miei sbagli.


speriamo.

Senza titolo 164



 


Voglio volare dove le parole hanno l'anima..




 


odilia liuzzi


 

ai pescatori di teulada

Capo Teulada


Sono usciti Ancora una volta I Pescatori al tuono dei cannoni

Vanno con le loro Piccole barche

E un gran coraggio Dentro i loro cuori

Fermeranno i cannoni E i loro tuoni..

Chiedono PESCI e PANE E non le Bombe.

Prima o poi Vinceranno loro.

Loro è il MARE

E anche la RAGIONE


Fernanda Sau-Tanas


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ecco da quale avvenimento è tratta la poesia




ecco da quale avvenimento è tratta la poesia


Capo Teulada è un promontorio sulla costa sud-ovest della Sardegna.

Espropriato negli anni cinquanta è adibito a Poligono Permanente per esercitazioni terrestri, aeree e navali, esercitazioni a fuoco con vero

munizionamento da guerra (live fire).

E' il secondo poligono d'Europa per estensione: 7.200 ettari a terra e Kmq

750 di mare "interdetto alla navigazione". E' il primo poligono d'Europa per intensità di utilizzo, usato da Usa, Nato

e paesi fuori dal quadro Nato per le manovre di guerra di tiri contro

costa, terra-mare, terra-terra e aria-mare-terra. Nei cinquant'anni di vita

dell'installazione militare l'elevato ritmo delle attività - sostengono i

vertici delle Forze Armate - non ha mai concesso il tempo necessario per

provvedere alla bonifica obbligatoria dopo ogni esercitazione. Una vasta

parte della zona a terra e a mare del poligono è permanentemente interdetta

anche agli stessi militari a causa dell'accumulo di ordigni e residuati

inesplosi.

A partire dal 2000 gli Usa partecipano ai "giochi di guerra" oltre che con

la Sesta Flotta anche con la Seconda Flotta dell'Atlantico scacciata dal poligono di Vieques dalla resistenza popolare.

Sono in corso imponenti lavori di riammodernamento e potenziamento

dell'installazione militare con l'obiettivo di rendere il poligono il più

grande centro europeo d'addestramento ad alta tecnologia attirando nuovi

paesi-clienti paganti per poter bombardare a piacimento la Sardegna.. I Pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi, due paesini espropriati del loro

mare e della loro terra per l'installazione del Poligono di Capo Teulada,

da lunghi anni lottano per poter continuare a svolgere il loro lavoro, per

non essere costretti ad emigrare, non essere costretti a vivere di

elemosine di Stato.

Alla fine degli anni '90 con una dura lotta vincente hanno imposto il

riconoscimento del diritto al risarcimento danni per le giornate lavorative

perdute a causa del "fermo di guerra". Il diritto, conquistato a caro

prezzo, è ben presto rimasto sulla carta, il risarcimento si è tradotto in

un'elemosina erogata una tantum. Allo stesso tempo le Forze Armate hanno imposto restrizioni sempre più dure, hanno esteso il tratto di mare

sottoposto a schiavitù militare e reso di fatto impossibile svolgere le

tradizionali attività di pesca. La lotta dei pescatori ha ripreso vigore

nell'autunno 2002 e dal novembre 2003 non conosce tregua: presidio

permanente del porto e degli ingressi del poligono, azioni di rallentamento

del traffico miliare, blocco delle manovre di guerra. Ostinatamente,quotidianamente, quando il vento lo permette, sfidano i divieti e le bombe,

dirigono le loro barche nel cuore della zona dei giochi di guerra e calano

le reti nel mare proibito saturo di ordigni bellici.

La loro richiesta è semplice: diritto al lavoro con dignità, riavere il

mare che gli è stato rubato; diritto alla sicurezza, riavere il mare

bonificato e pulito.


dai qyuotidiani locali

Giugno 2004

Cannonate verso i pescatori. Dieci minuti di paura nelle acque di Capo

Teulada (L'Unione Sarda).



"Noi protestavamo, loro ci sparavano addosso". Capo Teulada: la denuncia di 15 pescatori di due marinerie (La Nuova Sardegna).


6 giugno 2004


Teulada. I pescatori sfidano i cannoni (L'Unione Sarda).

I pescatori bloccano le esercitazioni. Nuovo blitz delle marinerie di Teulada e Sant'Anna Arresi all'interno del poligono (La Nuova Sardegna).




Senza titolo 163

Post di ieri... grazie per il tuo generoso invito, l'ho  molto apprezzato.

Perchè in alcuni istanti della giornata mi sento così... vuota?
"Mi manca qualcosa" continuo a ripetermi.
Perchè sono sempre in corsa, all'inseguimento di un qualcosa che non so nemmeno io cosa sia?
Forse è te che sto cercando, e scruto i volti delle persone che mi passano accanto per trovarti.
Chissà se un giorno ritroverò i tuoi occhi così, per caso.
Vorrei averti qui per raccontarti di me, per sederci ad un caffè ed incantarmi a guardarti.
Cosa ci sarebbe di strano in fondo? Nulla.
Dipende tutto da una frase: " se solo fossi qui"...

Allora ti racconto di me nella mia testa, immaginando ogni tua risposta, certa che sarebbe stata quella.
Ma non mi basta, sai?
NO, non mi basta.
Dove sono le giornate passate in casa a parlare della vita, di noi, del mondo?
Dove sono le tue mani che gesticolano sulle frasi forti?
E tu? tu dove sei?
Ho bisogno di saperti felice, ho bisogno di saperti amato.
Chissà...
E' soltanto la tua assenza che mi ferisce così tanto, una lama sul mio cuore.
Ma non ci sono colpe, non ci sono torti.
E' solo che ti amo.

14.7.04

Senza titolo 162

Un'altra "arma " oltre l'indifferenza contro gli idioti e gli stolti , che t'insultano nelle chat o ng , perchè sei del sud , oppure sardo ( come nel mio caso ), è la cultura . Lo sò che sarebbeb come regalare le perle ai porci , ma a volte ci sono soddisfazioni che non hanno prezzo .

riporto qui questa poesia anonima ( non si sa se l'autore è un sardo , un " continentale " , espression usata in sardegna per definire gli abitanti dellla penisola , oppure uno straniero ) che descrive alla perfezione la mia amata -odiata Terra . Per chi desiderasse ultriori news , mel lo faccio sapere .





Siamo spagnoli , africani , fenici, romani, arabi, cartaginesi, pisani , bizantini, piemontesi.

Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.Siamo la solitudine selvaggia , il silenzio immenso e profondo , lo splendore del cielo , il rosso fiore del musco.

Siamo il regno ininterrotto del Lentischio , delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare.

Siamo una terra antica di lunghi silenzi , di orizzonti ampi e puri, di piante fosche , di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.

Noi siamo Sardi.


Quando lasci questa isola dimentica il tuo cuore lo uccideremo d’amore !



L’autore è ignoto





Senza titolo 161

T’ho segnato


 La fronte col giuramento


   Di quello che cerco


     Ho solo un momento


        Lasciato a bagnarsi


          Di parole e ricordo


            Di quei golfi increduli


              E lacrime al porto


                 Segnando cenere al


                    Conflitto attivo di


                       Gente ch’aspetta speme


                          Ed io disprezzo e vivo


                             Cucendo labbra ed


                                Occhi di controvoglia 


                                   Di quell’intento che


                                      Non s’ammoglia e


                                         Cercando nece trovo


                                            Il sonno di quella


                                              Noia che conduce


                                                                  Al sogno

13.7.04

Senza titolo 160





di irene Sparagna curatrice del sito


http://albaprimitiva.splinder.com/





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vita 14-– 21 giugno 2004


di irene Sparagna curatrice del sito

http://albaprimitiva.splinder.com/



Perché le emozioni non finiscono mai

soprattutto non terminano là dove

si conclude il suono della parola.

Se sposti la direzione dell’ascolto

c’è sempre qualcos’altro.

Un piccolo palpito,

magari di scarso rilievo.

Oggi tutti noi crediamo di poter avere

ogni cosa sotto controllo.

Ma è un’illusione.




Le nostre sensazioni sono soggette ad infinite variabili.

Esattamente come il punto nodale da cui esse dipartono.

Quando scrivo, io so solo che il mio cuore è a posto,

ma le cose poi si sciolgono nel loro divenire,

plasmandosi come creta tra le mani,

si materializzano da sole,

sotto i miei occhi.


***




anche il viaggio

più lungo

comincia con un semplice passo


Sun Tzu




***


Ti cerco


Ti cerco

nella necessità

di una consolazione

che sappia di rifugio

che sappia bruciarmi

dentro come fuoco.




Ho tra gli occhi …


Ho tra gli occhi

un rosario di gemme

una catena

di giorni e notti

ed io tra loro

appaio viandante

sul mondo.




Mi punzecchiano




Mi punzecchiano

nel cuore

spille da balia

che brillano

come spuntoni di stelle

lì su a drappeggiare

il mare del cielo

e le voci acclamanti

sanno di infinito

sul tempo che va.



Ciao vita !



Ciao vita !

non scomporti

quando il sole

distenderà le sue membra

nel picchiettare

alla porta del riposo





La luna



Regina dei luoghi

non soleggiati

farà frusciare

miraggi per te!



Avro’ sempre …


Avrò sempre

in un cantuccio

lemmi capaci

di brillare per te

e stormire

lassù, in altezze

che paiono sconosciute

ad indicarti l’esplorazione

che intraprenderò.




Vivro’…




Vivrò senza sosta,

fino a quando

il sole non eviterà

di intiepidirmi,

fino a che fiumi e mari

non idrateranno più

la mia anima,

fino a che i capelli di foglie

degli alberi

non stormiranno più

per scarmigliare

desideri e meditazioni.



Rimarra’ …




Rimarrà questa

mia suggestione

sospesa lì

nel bel mezzo dell’aria

ma pulserà audace

tra i chiaroscuri

della notte.



Questo cuore …




Questo cuore

si nutre

dell’eco

della tua voce

e le emozioni

vi si rintanano

come fossi uno scrigno.




A te…




A te

che interpreti

i miei silenzi

da lunghezze

di vita diafana




A te


che mi leggi

con occhi

oramai muti





A te

chiedo di seguire

il ritmo

dei miei respiri.



Emozione




Emozione:

il senso profondo

che dà suono

alle parole.



Dietro …




Dietro i tuoi occhioni

dietro quella gioia

che riempie il cuore

ritrovo nel

tuo scodinzolare

sciabolate di felicità

per dipingere l’aria.




La storia




La storia di noi

tra mille domani

diverrà

archeologia emozionale.


Ho un’anima




Ho un’anima

da sfogliare,

pensieri da

lasciar decantare,

folate di vento

e passioni

da spolverare,

versi e strofe

da far volare.



Avrei voluto



Avrei voluto

continuare a fare strada

ai tuoi sogni,

avrei voluto

provare ancora

la fluidità della vita

e lo stupore vincente

di pensarti

ancora mio.




Desidero ancora




Desidero ancora

quelle carezze

che mutavano

sogni e fantasie

in sculture argentee.



Vivro’ ancora




Vivrò ancora

sfruttando la cia

dei tuoi sorrisi,

sentendo la tua presenza

colorare i giorni

e custodirò così

il segreto intimo

del mio narrare.




Chi sono io




Chi sono io

che sberleffo

le parole,

le rilancio

a voli di farfalla

e spesso

dono loro

ritmi e palpiti

capaci di far impazzire






che strana progenie

chi registra emozioni.




Pensieri




Pensieri errabondi

colmano i vuoti mentre

a volte la solitudine

abbaia inseguendo

memorie limitrofe.


Intravedo


Intravedo rai

tra ombre sfumate

e colossi onirici

sgretolati al nuovo giorno

che incalza




sboccia l’alba

ed ho innanzi

sguardi di rugiada

persi in questo azzurro

che smarrisce i limiti

nell’immenso eterno

nel suo divenire.




Se ora




Se ora fossi qui

avremmo potuto

empiere di voci

e disegni gai

questo sorrisi

stampigliato sul sole.




Ho ancora di te




Ho ancora di te

qualcosa che

arde nelle vene





sei come una ruga

nell’anima bruciacchiata

un solco al centro

di questa vita

che gira a mo’

di vecchio 78 giri

e la musica gracchia

delle tue profondità.




L’alba




L’alba

stupisce lo sguardo

in un sorriso



Macchie…




Macchie d’inchiostro

trasformano le sensazioni

in millepiedi di parole




Ti regalo




Ti regalo

la totale ampiezza

dei miei sorrisi

perché le stelle

possano brillare

sui tuoi sogni.



Tabarka




Qui il sole

illumina

la strada

e riscalda

il cuore.




Gli sguardi




Gli sguardi

s’incrociano

e si perdono





hanno una vita grande

come parole

capaci di librarsi

lontano fino a perdersi

per poi posarsi

di nuovo sulla mia mano.




Sto vivendo




Sto vivendo

transitorie sensazioni

che hanno la forza

dell’istante

e il valore battagliero

di ciò che sento.




Hanno sempre un senso




Hanno sempre un senso

le parole con cui

mi diverto a giocare

o sono rebus

per i miei domani

di pasta frolla

le lancio per l’aria

chissà che non diventino

nuvole per viaggiare

sul mondo







Cos’è che martella




Cos’è che martella

qui dentro

questo muscolo di sangue,

che rallenta il tempo

o corre sui sogni

all’impazzata

sorridendo alle stelle

o accendendo il sole




è Amore !



Oggi parlo


Oggi parlo

a questo gocce di pioggia,

è il sudore del cielo

che idrata i miei pensieri

così, semplicemente

anche senza proferir parola

senza un perché

senza che tu riesca

materialmente a carezzarmi

il volto con le mani





So che ci sei.




Parlo

Parlo ad una nuvola

e chiedo al vento

di spazzare via

questi tentennamenti

e negli occhi

si palesa

un pensiero di miele

che possa raggiungerti.




Guardo in alto




Guardo in alto

cercando una certezza

inseguendo una blandizia

e intanto la notte

pennelleggia stelle

e ad ognuna

parlo di te, di me, di noi





Do voce ai silenzi

empi di dolcezza.




Sollevo …


Sollevo lo sguardo

smarrendo i pensieri

dietro un transito

di candidi cirri.




Ridipingo la mappa




Ridipingo la mappa

dei giorni andati,

imparati a mo’

di filastrocca

ne deduco schizzi di tinteggiatura

che indorano il guardo.




Il tempo




Il tempo volge il gioco

ad un lesto girotondo:

un sorso di vita

dalla coppa

ebbra di leziosità

è ciò che siamo

nell’eternità.




Con questo sole




Con questo sole

riuscirò a dipingere

un’immagine furtiva

un’icona solitaria

rubiconda come

polpa di vita.


Lascia



Lascia che solletichi

con le labbra

i terminali del sogno

per imprigionarci

in impennate avventuriere.



Rossicce diramazioni




Rossicce diramazioni

sfuocano nel cielo

esplodono alla visione

come suoni di trombe.




La notte




La notte distese

i suoi passi sul piacere

mentre il sole

al tramonto zoppicava

il suo rientro al nido.



A volte




A volte mi sento

come un recesso sinuoso

dove tutto si riversa

e nella semioscurità

di una fioca candela

rumoreggia l’inquietudine

del non vissuto.




Mi sento




Mi sento come un mare

che distende le emozioni

sbavandole alle pendici

della battigia lasciva.




Senza titolo 159


Pablo Neruda Lentamente muore

 

 

"Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno


gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicità.



ciao Giuseppe e buona giornata a te

Mareazzurra

Senza titolo 158

Eccomi qua....tra voi compagni di viaggio, oggi inizio il mio cammino con voi. Posto una mia poesia, melensa quanto vera, per me....


Caro amore mio


perso tra me, che guardo


le stelle di noi


non so più chi sono.


Tu non c’eri, non ci sei e…


..non ci sarai, per me,


che ho bisogno di te.


Ho voglia di noi,


di baci e della tua pelle,


profumi ed incensi d’amore


son effluvi sconosciuti dal cuore


che non ricorda il fiume dei suoi no.


Parole e parole, sono  padroni che


mi rendono schiavo del pensiero,


di averti e possederti un giorno, come


la perla nera, di me, ostrica grezza.


Ti scrivo, ti sogno, ti amo..


..tu non mi conosci, e forse


qui..non arriverai mai.


Sarò l’ultima stella della notte..


..il primo raggio di sole, che dormiva


nella goccia di rugiada


di lacrima vellutata, raccolta


nel mio vivere senza te…


Libera,


mio piccolo gabbiano bianco,


vola..


vola..


vola..


..dentro te


..dentro te


..dentro te


io morirò..


io morirò..


io morirò..


e sarò la piuma più leggera


del tuo cuore.


Sono troppo perso in me,


per accorgermi, di ciò,


che la vita vuole da me…


 


By Lapò

12.7.04

Senza titolo 157



Pensieri sparsi





Benchè sia il cielo
a conoscere il fato
gioia o dolore
sono volontà dell'uomo
sicchè colui
che comprende la vera via
lascia il dolore
e sceglie la gioia .





( bai Juvi ; << ba ju >> )




 


 





... è giunto il tuo momento
non stare a guardare dai
urla a squarciagoola
dai potere alla parola

                                     frankie Hi- Nrg  " verba manent "


 



 



padroni di niente servi di nessuno

pensieri sparsi









intervista agli autori della contro-inchiesta di

piazza alimonda www.piazzaalimonda.org\pillolarossa

1) trovano conferma le seguenti voci : a) carlo giuliani sarebbe stato ucciso da un manifestante per far cadere la colpa sulla polizia e le forze dell'ordine ; b) che sia stato ucciso da un agente infiltrato oppure di quei reparti presenti non ufficialmente a Genova ?

Si tratta di due cazzate che non hanno la minima prova. Roba da sciroccati stile x-files.

2) nelle vostre indagini avete avuto prove certe sulla presenza all'interno della jeep del cosidetto quarto uomo ?

No, nessuna prova diretta. E' sempre stato un dubbio, a cui personalmente credo sempre meno.

3) è stata confermata o smentita " la pista "di Stealth di UN PROIETTILE DI PLASTICA HA UCCISO CARLO GIULIANI ?

Non era una pista e non era solo di stealth. Stealth ha messo nero su bianco il lavoro di molti che si interrogavano sulla stranezza del proiettile. Il proiettile è effettivamente strano, ma ci sono anche altre spiegazioni oltre al proiettile di plastica, ad esempio un proiettile con la punta incisa per renderlo più devastante.

4) oltre al all'analisi comparata fatta con il file photoshop (usabile con qualsiasi programma di grafica che supporti i livelli con cui eseguire in proprio il confronto: lasciare opaco il primo livello e togliere opacita' al secondo progressivamente . ), avete altre prove che a sparare non sia stato placanica , ma che placanica sia solo capo espriatorio ?

Quella che citi sopra non è una PROVA, ma un dubbio. Successivamente a quel pezzo, uscito PRIMA dell'archiviazione, ho esaminato i confronti fisiognomici tra placanica e raffone e posso affermare con sicurezza questo: anche se la foto fosse stata più nitida non sarebbe cambiato nulla, dato che i profili di placanica e raffone sono talmente simili da rendere inutile qualsiasi sforzo di comparazione. I 2 soggetti hanno un profilo perfettamente sovrapponibile e cercare di identificarli tramite la silouette del volto è tempo perso.

5) voi dite : << Andando a spulciare le quarantotto pagine dell'ordinanza con la quale la GIP Elena Daloiso dispone l'archiviazione nei confronti di Mario Placanica ci siamo imbattuti in una serie impressionante di imprecisioni e contraddizioni. Alcune, apparentemente, di poco conto, altre più significative[...] >>
quali sarebberro le altre imprecisioni ? la testimonianza anonima , su cui si basa l'impianto della sentenza della daloiso è : un tentativo di depistaggio , oppure è vera magari modificata \ stravolta
?

Io ho sempre ritenuto la testimonianza del francese usata dalla Daloiso autentica. Il francese è in buona fede, casomai le forzature linguistiche sono da attribuire ad una traduzione frettolosa (flic dal francese si traduce sbirro, ma non significa esattamente sbirro). L'errore è nel manico: si tratta di memorialistica privata, tipo un diario personale digitale, e la memorialistica, specie se anonima, non ha diritto di entrare in tribunale.
Non si tratta di una deposizione sotto giuramento, ma del racconto personale di fatti vissuti da un ragazzo di poco più di 20 anni.

Entro il 20 luglio verrà pubblicato il nostro nuovo lavoro che ci ha portato via mesate di tempo. E' la cosa più importante che abbiamo fatto finora


 


 


 



10.7.04

Senza titolo 156

Buon Week End


“Un indiano d’america chiese ad un europeo come venissero trattati gli animali nel vecchio mondo.
Questi con grande soddisfazione disse che in Europa gli animali stanno molto bene in quanto sono tutelati da severe norme di legge che li difendono e li proteggono.
L’indiano rispose..” qui non c’é bisogno di leggi perché gli animali siano rispettati.”
WWF

9.7.04

Senza titolo 155

«Berlusconi e i conflitti d’interesse vanno mano nella mano, ma il premier si è superato assumendo l’incarico di ministro dell’Economia. Come titolare del Tesoro il proprietario di Mediaset ora controlla la Rai e, come titolare delle Finanze, la Guardia di Finanza, la stessa che costrinse la Fininvest a versare tasse non pagate».

Financial Times, 7 luglio

Senza titolo 154

Il futuro sembra sempre lontano, ma avanza rapidamente: occorre prendersi il tempo per vivere, per essere felici, prima che sia troppo tardi. Finché ascolti il tuo cuore e fai di tutto per essere felice, sei tu a condurre il gioco con le regole che tu stesso ti sei dato. La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene.
Sergio Bambarén 

le risposte di Jovanotti: "Mozart e Tony Effe sono colleghi" - a Belve 17/12/2024

Caro Jovanotti alias Lorenzo Cherubini Anche nelle provocazioni o nell'ironia ci dev'essere un minimo di cultura di ba...