Adesso vi dirò un segreto e non si dica che
e non si dica che non ve lo avevo detto,
il mio pensiero è quello, il mio pensiero è proprio quello
di uno che si può tranquillamente definire matto.
E voi sicuramente troverete divertente
Il fatto stesso che io porti la mia faccia tra la gente
e certamente sarà relativamente interessante
tutto quello che ho da dire ma sarà comunque grande
il piacere che avrò nel cantare e suonare stasera per voi,
spero nessuno ne avrà da ridire
ma in caso contrario
il sistema migliore è di non starmi a sentire.
Vivo da sempre, vivrò per sempre
alla periferia della normalità.
Sono da sempre, sarò per sempre
etichettato da ogni mente benpensante
come “soggetto scarsamente interessante”,
perché troppo stravagante,
quindi conseguenzialmente
poco utile o inutile totalmente
alla tessitura di una bella immagine apparente per la comunità!
Un giorno, la follia trovando in me
la sua ideale collocazione
prese posto tra le pieghe della mia immaginazione,
poi non ricordo cosa esattamente sia successo
ma l’effetto risultante
è quello che davanti ai vostri occhi voi vedete adesso.
Ma chi non avrà paura di questa mia condizione
venga pure ad imbarcarsi per un viaggio
sulle onde dei deliri dello scemo del villaggio.
Poi sia ben chiaro anche un concetto
ossia, non è che per il fatto che io sia matto
veda il mondo in modo distratto
ma la questione è che con il buonsenso
il mio cervello non è andato mai d’accordo dandogli lo sfratto,
perciò mi piace immaginare cose immaginarie
che la gente non comprende
o non è capace di vedere,
quello è privilegio e dannazione
di chi, la ragione l’ha veduta solamente di passaggio,
allora chi meglio di me che son lo scemo del villaggio?
Io credo che sognare sia importante
anche se non tutti quanti i sogni si possono realizzare
ma a chiunque mi dirà che col mio fare
sto inseguendo solamente un inutile miraggio,
gli risponderò tranquillamente “questa è la mia vita,
la vita dello scemo del villaggio!”
[ Ratti della Sabina ]