lo so che alla mia età , 30 anni , darmi da fare a finire l'università è smettere di cazzegiare , soprattutto quando ho vicino un esame agiografia ma non riesco a non : << Mi recai nei boschi perché desideravo vivere come volevo io, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e veder se potevo imparare ciò che aveva da insegnarmi, e non, giunto alla morte, scoprire di non aver vissuto. Non volevo vivere ciò che non era vita, la vita è cosi cara; né volevo praticare la rassegnazione se non fosse stato assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita, robustamente come gli spartani e sgominare tutto ciò che non era vita, falciare un'ampia zona e raderla a zero, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi termini, e, se si fosse dimostrata meschina, afferrarne la intera e genuina meschinità e proclamarla al mondo; o, se fosse stata sublime, sperimentarla direttamente ed esser capace di darne un vero resoconto nella mia prossima escursione. >> come diceva un famoso poeta non vi dico chi per : 1) non dare le perle ai porci come mi accusano alcuni cdv , da intendersi non utenti del blog ; 2) e provare per una volta a non darvi la pappa pronta ma invitarvi \ spronarvi ad informarvi e a non essere pecore . Ma comunque per chi volesse sapere chi è eccovi un url http://snipurl.com/q5c2 dove potete scoprire o riscoprire chi è ( cercando chi è fra i vari poeti ) . Dalla Nuova Sardegna edizione di olbia\ gallura del 30\4\2006 :
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TEMPIO. “Senza buio, senza paura. Viaggio attraverso i pensieri, le visioni e gli sguardi dei ragazzi”. E’ questo il titolo di una mostra fotografica aperta dal 2 al 10 maggio nel salone del palazzo Pes dei Villamarina, affacciato su piazza Gallura.
I lavori presentati sono stati realizzati da un gruppo di studenti della seconda SPT del locale liceo scientifico in attuazione di un progetto tendente a far acquisire agli allievi l’utilizzo della macchina fotografica quale strumento per comunicare sentimenti, emozioni, pensieri e paure. Le foto - che sono di grande effetto visivo - sono state realizzate sotto la guida della fotografa Stella Ciotti (esperta esterna del progetto) e saranno accompagnate da un lavoro di approfondimento e ricerca artistica e letteraria curato dalle professoresse Lucia Naitana e Velia Sechi.
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Infatti tale mostra ha sia una base psicologica che pedagocica in quanto si propone come messaggio etico , un inno alla vita , un tentativo di esorcizzare le proprie paure ed angosce ,le brutture del mondo , d' insegnare a convivere con la morte , una funzione catarchica insomma . Essa è una comparazione \ contaminazione fra le arti , infatti ha visto coinvolti prof ed esperti di diverse materie
Mi è piaciuta talmente tanto che ci sono ritornato più volte per rivedermi e scolpirmi nella memoria certe imnmagini e certe poesie scritte ( quando non sono di nessun autore dai ragazzi stessi ) e per sentire ogni volta una spiegazione diversa , alcune volte anche dagli autori stessi delle foto . Hanno azzeccato in pieno il loro intento che era quello : << di favorire e stimolare la lettura , produrre , sviluppare , tradurre in atto dele esperienze interiori , attraverso , un testo poetico , un opera pittorica e un immagine fotografica . Educare alla comprensione di un testo .Potenziare la sensibilità estetica . educare all'immagine . [...] Creare,cosa insuale ,una quadreria dedicata al visitatore al fine d'invitarlo oltre che alla cvisione della mostra , al piacere dela lettura, di ulteriori testi poetici , alla visione di altre opere d'arte ,[...]. Gli allievi hanno voluto e potuto scegliere tra una rosa di poeti e di artisti , le opere e i testi che più hanno sentito consoni al loro stato d'animo , alle loro emozioni , pensieri , paure , e che hanno poi ,tradotto in immagini con una macchina fotografica . >> (dal volantino della mostra ) . Ottimo e riuscito il tentativo di mettere in atto la teorie estetiche M.Marangoni dimenticato e poco citato dalla critica ufficiale salvo che nei testo per specialisti e universitari .
Le opere di questa mostra sono meglio di quelle d'artisti professionisti che molto spesso si danno tante arie e sono ridondanti di boria ; . E molto spesso appena qualcuno\a alle prime armi non s'omologa al gusto corrente lo bolla e lo etichetta come dilettante recependo le loro opere come insulse . Gli autori delle opere esposte dimostrano una capacità di mettersi in discussione ( cosa sempre più rara in una cultura omologata alla tv e al conformismo imperante ) di non chiudersi come fanno molti intellettuali ed artisti in una torre d'avorio o peggio nell'attendismo e nell'omologazione . Un energia vitale , una potenza espressiva , un senso di plasticità . << [...] Un qualcosa capace di fotografare ciò che va oltre l'aspetto visivo e può dipingere i colorio dell'anima , la nostra anima Noi anime e vite diverse , con storie ed esperienze diverse , ma con una caratteristica comune
la paura
Quella che può farti
tremare
piangere
soffocare
ma non solo .....
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( idem citazione precedente ) Infatti in tale mostra il vocabolo paura viene riportata alla giusta dimensione : cioè aiuta a comprendere che i nostri timori , piccoli o grandi che siano non appartengono solo a noi . Con questo progetto ho avuto modo di capire , di iniziare ( o ricominciare ) il piacere d'ascoltare gli altri\e , di poter finalmente tirare fuori ( cosa che in queste periodo non sto più facensdo in quanto cadevo nell'errore di considerarlo come i miei genitori o critici elucubrazioni mentali ) ciò che è dentro di noi .Ho imparato ulteriormente che il merito va sia ai detratori ( fra cui ex cdv e utenti di questo blog ) sia da chi nonostante le divergenze culturali , politiche , continua a scrivere o a commentare sulo blog o a scrivermi via email , a fermarmi in strada o sms al cellulare che mi hanno seguito o mi seguono tutt'ora anche non commentando che mi hanno e continuato a seguirmi attivamente o passivamente , in questo piccomi9 ha gentilmente messo su cdlo , ma dolce e fecondo pezzetto di vita \ strada . Ringrazio quindi i curatori dell'esposizione perc è grazie a loro che posso affermare ( anzi riaffermare ) con gioia e soddisfazione d'essere riuscito ( e di ricominciare a percorrere la strada che avevo smarrito ) a ridimensionare le mie paure e dare loro il giusto peso e a non crearmene inutili . Un Grazie anche per avermi fatto vincere ricredere da quel pregiudizio pessimistico che questa generazione fosse solo una generazione di pecore e omologata ed incapace di uscire dal gruppo per parafrasare romanzo Jack frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi
. Infatti ecco cosa dice l'edizione di Olbia \ gallura della nuova sardegna edizione Olbia del 23\5\06 :
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TEMPIO. Ha saputo cogliere nel segno e ottenere molti consensi la mostra che gli studenti di una seconda classe del Liceo psicopedagogico di Tempio hanno realizzato e allestito nei giorni scorsi al Palazzo Pes. La mostra è stata anche il risultato di un progetto didattico cui studenti e insegnanti hanno voluto dare un titolo suggestivo in grado di raccogliere il senso delle esperienze maturate e della carica sentimentale trasferita nella produzione dei lavori. “Senza buio e senza paura” (titolo dell’esposizione) è stata, come hanno potuto riconoscere i visitatori, una mostra come poche altre, e non solo perché ad averla realizzata, malgrado la sapiente partecipazione di insegnanti (Lucia Naitana e Velia Sechi) ed esperti (la fotografa Stella Ciotti), siano stati dei ragazzi che da poco più di un anno si sono affacciati nel mondo delle scuole superiori. Della mostra ha colpito,in particolare, l’intensità della ricerca individuale che i giovani autori hanno messo in luce, scavando nei propri vissuti e facendo emergere con coraggio ed onestà le attese e le comprensibili paure del tempo che vivono. Con i loro scatti gli studenti hanno rappresentato un mondo che non sempre appare così come realmente lo vivono e percepiscono. La paura è stata perciò il leitmotiv della mostra: la paura che nasce dal complesso rapporto con gli altri, la paura che comporta l’azzardo di scelte che non si possono non compiere, la paura che negli altri ci sia solo sopraffazione e indifferenza. Ma anche la paura che, in una sala d’ospedale, si confonde con la speranza. Il buio e l’oscurità hanno costituito la linea cromatica per le immagini realizzate. Come commento e termine di confronto gli studenti hanno utilizzato opere di grandi artisti (Boccioni, Cezanne, ad esempio) e liriche di poeti come Neruda e Satta. Il risultato finale è stata la descrizione, tanto psicologica quanto artistica, di un universo inquietante e minaccioso di cui è sempre bene raccogliere e non rigettare mai la sfida. La mostra, che si è chiusa nei giorni scorsi, avrà presto un seguito. A giorni sarà allestita nei locali dell’aeroporto di Fertilia (luogo quanto mai indicato per incrociare sguardi, filtrare paure, osservare ciò che di solito sfugge alla vista) e prossimamente farà capolino anche in due scuole di Firenze e Lodi, dove insegnanti e dirigenti scolastici hanno chiesto di ospitarla. (g.pu.)
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Un vero peccato che non ho potuto , SIC , usare la mia macchina fotografica perchè un giono avevo le pile scariche e gli altri giorni perchè me la dimenticavo . Pero ho provveduto : 1) riportando l'url (http://snipurl.com/q404 se nel caso fosse cancellato o non più presente in quanto è un autore oltre che profilico in continuo movimento e in word progres eccovelo qui a sinistra direttamente dal mio pc