Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
19.6.08
Pensando a te
“Compagni di Viaggio” intervistaMamdouh sull’Islam e sui Mondi Etnici.
Ho cominciato a seguirvi da poco tempo. Ci potete raccontare come nasce la rivista “Etnomondi” e il blog relativo http://etnomondi1.splinder.com/ ?
- La rivista è nata 11 anni fa (1997) con il nome "Mondi lontani" dal 2006 si chiama "Etnomondi" più originale e al passo con i tempi. La rivista "abbraccia" tutto il mondo etnico, senza fare distinzione fra razze e religioni. Nel 1999 volevamo aprire un sito, ebbene, il sogno si è realizzato nel 2006, ben...7 anni dopo, meglio tardi che mai no?
Siete tutti mussulmani ?
- No, è questa la chiave del nostro successo, che non è la popolarità, bensì l'amicizia che ci lega. Non facciamo alcuna differenza fra un musulmano, un cattolico, un buddista o altro. Possiamo tranquillamente vivere uniti e andare d’accordo. Nel 2000 abbiamo scritto in gruppo –anche se l’autore sono io - il libro “Mondi Religiosi” Se osservate un gruppo di bambini multi-etnico noterete subito che l'italiano gioca con l'arabo o il sudamericano senza pensare minimamente alla provenienza del compagno di giochi, nè tanto meno al credo religioso. Dovremmo imparare dai bimbi. Un' altra cosa, "musulmano" -che significa "sottomesso a Dio"- con una "S", non come molti dicono o scrivono. In arabo si dice "muslim" e non “musslim”.
Come è nata la tua conversione all'Islam ?
- La storia è lunga, la mia conversione è nata lentamente, dopo anni di studi sulle religioni, non è stata una decisione veloce. La data? 20 Gennaio 1998, quasi 11 anni fa.
Come l'hanno presa i tuoi genitori e parenti ?
-Bhe, all'inizio non bene. La poca conoscenza di qualcosa che prima di allora si ignorava completamente, o quasi, crea problemi, la paura di essere giudicati “Ecco, chissà la gente cosa penserà di noi quando saprà che sei musulmano!” la non conoscenza crea pregiudizi, paure inutili. Se conosci una cosa veramente bene non la temi affatto e non la disprezzi. La paura della gente verso l’Islam e i musulmani non è il velo della donna o la barba dell’uomo, nè tanto meno il terrorismo, che fra l’altro non fa parte dell’Islam. La gente teme che l’Islam cancelli le loro tradizioni, che sostituisca la loro religione, che imponga usanze e modi totalmente diversi dai vostri. Vi assicuro che non è questo il vero problema, il vero pericolo è L’IGNORANZA.
Come hai scelto il nuovo nome ?
-Non volevo un nome comune, ho scelto il nome Mamdouh che significa "Onorato, Lodato" perchè mi piaceva la pronuncia con quella (H) finale aspirata. Il significato poi è bellissimo.
Ti senti solo islamico musulmano oppure anche cattolico o tutte e due insieme ?
- Mi sento semplicemente musulmano italiano. Non sono arabo e nemmeno cattolico, non rinnego nulla, sono felice di essere stato cristiano praticante per molti anni, tutto questo mi ha arricchito. Amo il Corano come i libri originali della Bibbia: Antico Testamento (Torah) Nuovo Testamento (Vangelo di Gesù). Essere musulmano non significa cambiare nazionalità o razza per diventare arabo, come non tutti gli italiani sono cattolici.
Come spiegheresti ai seguaci della Fallaci (o a essa se fosse ancora viva) la differenza secondo me comune a tutte le religioni, fra moderati di cui tu parli in questo sito ed i fondamentalisti quelli che tu critichi e condanni ?
- L'Islam insegna l'equilibrio. Il vero musulmano deve essere equilibrato nel modo di pensare, vivere, parlare, nel comportamento verso gli altri... Non amo criticare il prossimo però non posso nascondermi nemmeno dietro alla menzogna, il Vero Islam non è né estremismo, nè laicità. Sono stato in Egitto recentemente –non è la prima volta- ed ho notato musulmani laici che amano troppo le mode, non pregano e "scimmiottano" gli occidentali diventandone delle brutte copie, come ho notato musulmani troppo rigidi, con la barba lunga, il galabeya, severi, senza accennare ad un sorriso. L'Islam non è nè l'uno nè l'altro, il musulmano può benissimo praticare la sua religione e sorridere al prossimo. L’apertura mentale è fondamentale, senza eccedere naturalmente. Il nostro Profeta Muhammad era dolce di carattere, come lo erano gli altri profeti.
La religione islamica e creazionista o evoluzionista ?
-Mamma che domande complicata.... Dunque, il "creazionismo" significa credere che tutto ciò che ci circonda è creato da un Entità sovrumana, quindi da IDDIO L'ALTISSIMO. Gli evoluzionisti spesso raccontano la storia in modo fantasioso che non corrisponde totalmente alla realtà, purtroppo gli uomini danno più credibilità agli evoluzionisti che alla Vera legge Divina di Dio che troverete anche nel Sacro Corano.
Dopo l'11 settembre, tempo di caccia alle streghe per voi musulmani , ti è venuta la crisi della tua conversione oppure essa si è rafforzata ?
- Mi è venuta molta tristezza, perchè ho visto con i miei occhi che il mondo ha fatto enormi passi verso la ...regressione, è regredito invece di progredire. Non mi riferisco solo al terrorismo, anche al concetto errato sull'Islam, alle informazioni deformate sulla mia Religione. Non ho mai avuto crisi per la mia conversione, poichè prima di convertirmi ho pensato subito "Se devo fare questo passo, devo farlo bene e con convinzione altrimenti non prendo l’iniziativa". Si è rafforzata sicuramente, però ho sofferto molto, il doppio di voi, non solo per l'attacco agli innocenti, anche per quell'ondata di islamofobia esplosa subito dopo quell'attacco e che ha travolto tutti. Quel giorno i pregiudizi celati sono venuti a galla. Il compito di "Etnomondi" è di abbattere nel suo piccolo tutte quelle barriere che dividono i popoli.
Da quello che si legge nei tuoi post e sul tuo sito www.huda.it ( citato precedentemente ) come consideri i kamikaze, le bombe e le uccisioni di occidentali per le vignette contro Maometto?
- Prima di tutto il sito ( huda.it ) non è gestito da me, come ho letto in certi siti e non l'ho creato io. Faccio parte del team di quel sito, ed ho contribuito per migliorarlo con i consigli, le mie lezioni sui Profeti, sui paesi arabi...E' stato creato da alcuni miei amici siriani ed egiziani ispirati a...Mamdouh. Io volevo aprire un sito tutto mio con il loro aiuto, i quali hanno preferito creare un sito per tutti e di tutti, una scelta azzeccata, visto l’interesse riscontrato da parte del pubblico. Sono contro ad ogni tipo di violenza, da qualsiasi parte provenga. Quindi sono contro al terrorismo, alle bombe, ma anche alle vignette contro il mio Profeta Muhammad (Maometto).
A chi volesse avvicinarsi ( per curiosità, perchè vuole eliminare dei pregiudizi, o conoscerla meglio ) alla religione islamica, oltre la lettura del Corano, cosa consigli ( libri, film, siti , ecc ) ?
-Prima di tutto non consiglio subito di leggere il Corano, per comprenderlo meglio consiglierei di leggere libri sull'Islam scritti da musulmani e non dai soliti arabisti, islamisti che non sono di fede musulmana e che scrivono i loro libri, senza convinzione e coinvolgimento. Ci sono molte inesattezze nelle loro opere.
Secondo te esiste un Islam laico, cioè separato dallo stato, per dirla alla occidentale libera chiesa in libero stato ?
-Non esiste l’Islam laico, come ho già spiegato. Certo, il musulmano può benissimo vivere in uno stato laico, senza confondere però la religione con lo stato nel quale vive e nemmeno costringere lo stato ad essere religioso.
A quali di questi gruppi \ correnti musulmani http://it.wikipedia.org/wiki/Islam#Gruppi_religiosi appartieni , ti identifichi ?
- Esiste un solo VERO ISLAM e mille gruppetti che vivono intorno e che si spacciano per Islam. Seguo semplicemente il Corano, i Detti del Profeta Muhammad. Se proprio devo parlare di categorie posso dire di seguire la Sunnah del Profeta, quindi sono sunnita.
Prima di concludere vorrei dire ai lettori di non giudicare frettolosamente qualcosa che non si vive sulla propria pelle, e di ragionare con la propria testa senza farsi condizionare dalle solite informazioni.
18.6.08
MATURITA': GAFFE MINISTERO, DEDICATA AD UN UOMO POESIA DI MONTALE
Inizialmente io credevo che fosse una svista benevola un segno d'apertura di questa classe politica verso l'amore omosessuale , o chevolessero paragonarlo ( e quin bdi confermassero alcuni recenti studi dei alcuni scienziati svedesi ) a quello etero femminile in particolare , ma poi questa mia " sensazione " ottimista è stata messa in discussione dalla ironica la dichiarazione del presidente dell'Arcigay, Aurelio Mancuso, il quale sottolinea il ''paradosso'': ''forse si temeva che gli studenti rimanessero basiti davanti ad un testo cosi' bello dedicato da un uomo ad un altro uomo.
ecco il testo a voi ogni commento in merito
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma...
da "Ossi di seppia"
Senza titolo 626
Estate alle porte.
Rigagnoli attoniti
rovistano gli stagni
bagnandosi di sole
discende la luna
dall'altipiano
mentre i fiori
ripescano i colori
e i volatili garriscono
s'invera così
l'arrivo
di una nuova estate.
Mario Rigoni Stern 1921-2008
Mario era restituzione,senso della precarietà e roccia verso l'orizzonte.Saperlo lì, nel suo Veneto rorido di cielo, confortava. Dava la certezza del compattarsi del tempo, della regolarità del vivere, della rappacificazione col creato. Bambini, il suo Sergente nella neve ci aveva scaldato lacrime affettuose. Cinquant'anni dopo la prima edizione, eccolo in scena, nel grandioso affresco corale di Marco Paolini. Ma se in Marco gli occhi piovono di ariosità ruzantiane, in Mario tutto era come trattenuto, raccolto, silente. Non un fiato di troppo. Stagioni. Solo quelle, il suo punto d'arrivo. La sua quinta stagione, quella umana, è terminata due giorni fa. Ma il viaggio prosegue. Perché Mario ha raggiunto l'albero, la pietra, la festuca. Si è eternato evolvendo; e la morte non è, per lui, spegnimento, ma transustanziazione. Sì, finché è stato uomo, Mario stava in simbiosi con la neve, i ciocchi, i rossori gelati. Eppure stamane, quando finalmente il sole è ricomparso dopo giorni autunnali, era come se la terra ringraziasse l'umano divenuto seme, senza il quale nulla sussisterebbe. E lo ha riaccolto nel grembo dal quale tutti usciamo, ma di cui egli solo aveva consapevolezza, con l'antico e semplice saluto: "Bentornato, Mario".
Daniela Tuscano
viva la vida
una mia utente dell'altro mio ( e vostro se avee un account e quindi siete già membri di splinder , o volete farvelo ) cdv.splinder.com che ha appena avuto un figlio ne trovate la loro foto sopra ha scritto questo post toccantre e pieno (dfa qui il titolo ) di gioia e forza di viovere nonostante la sua situazione
eccomi qui con il mio dolce principino, Stefano Pisa nato il primo maggio 2008. E' nato a 41 settimane più due giorni. Il parto è stato molto doloroso, però tutti i dolori li ho dimenticati appena l'ho visto. Ora è in braccio a me e sonnicchia, lo allatto io ed è bellissima la sinergia che si è creata tra noi due. Appena nato aveva la testa a cono, poichè era molto grosso e ha tribolato molto prima di uscire, ma appena i medice me lo hanno messo vicino per me era il più bel bambino del mondo con quei suoi occhietti blu aperti come se fosse pronto ad esplorare il mondo. A distanza di qualche ora dal parto non ho resistito e non ho atteso le ostetriche par lavarmi e vestrimi. Ho fatto tutto da sola. Flebo o no mi sono recata al nido e l'ho cercato. Il babbo lo aveva lavato, però ha rotto il celluare con cui ha fatto le foto del suo primo bagnetto. Stava ancora nella scatola termica (è una prassi per far abituare il bambino gradualmente alla temperatura esterna all'utero) l'ho preso e l'ho attaccato al mio seno.I medici dell'ospedale di prato sono stati mmolto bravi nel seguire la mia gravidanza. La prima sera ha dormito, ma la seconda - quando ho avuto la montata lattea - cercava con una dolcezza inspiegabile il mio seno e per la prima volta si è attacca con voracità: lo guardavo e piangevo per la forza vitale che dimostrare ne succhiare, tutt'ora lo fà con una serietà . Più lo guardo e più lo vedo bello e furbetto come me ed è bello vedre che ora inizia a cercarmi a giocare col mio viso a piangere se mi sposto da una stanza all'altra. Ora, a volte, dorme nel mio letto di pomeriggio appoggiato sulla mia pancia. Inizia a giocare con la giostrinada culla. Ora vi saluto perchè Stefano inizia a lamentarsi.
il bellissimo film la sposa siriana altro che le solite americanate
ieri in una giornata di “piattezza “ televisiva ( film già visti e stra visti , tanto da sapere a memnorioa le parole e d'anticipare la scena successiva , programmi mediocri o spazzatura , partite degli europei , o la spazzatura --- salvo qualche eccezione --- degli ultimi 15- 20 anni proveniente dagli Usa , e Remarque vari ) sono riuscito a vedere in dvd il film la sposa Siriana di di Eran Riklis del 2004. Devo ringraziare la bellissima ( e formativa sul mondo ) rivista settimanale l'internazionale per averlo messo in vendita in edicola oltre che sul suo sito e per giunta con gli extra ) che desideravo vedere da tempo attratto da questa recensione :<< (....) Nato da una coproduzione Franco-Israeliana-Tedesca di altissimo livello, "La sposa siriana" è un film che vale la pena vedere per molte ragioni. Perché dà l'idea della situazione dei drusi del Golan, popolazione di cui non si parla molto nei media ufficiali e non solo qui in occidente , ma anche perché è un film poetico, fatto di piccoli gesti, di sguardi e di movimenti appena percettibili, messi tuttavia in evidenza da una regia sicura e discreta. Ma si può anche notare una certa ironia, soprattutto nel constatare come certe zone della terra, benché contese politicamente, nella normale amministrazione siano spesso dimenticate da una burocrazia ottusa ed implacabile. (...) >> di filmup. Esso è come dicono le recensioni " Un film ironico e intelligente. Il dolore personale di Mona rappresenta il caos dell'intero Medio Oriente". - New York Post e "La storia di tutte quelle linee invisibili che dividono le persone e distruggono i sogni". - Newark Star-Ledger .
Infatti io l'ho trovato un film toccante ,. ironico , graffiante . La compagnia con cui l'ho visto ieri ( e una ragazza mia compaesana che studia arabo a Milano lo ha rivisto volentieri ) . Una storia semplice eppure emozionante che Impregnati e contaminati da una sempre più vieta cinematografia Usa, restiamo estasiati, stupiti quando, se ci è rimasto ancora un barlume di sensibilità, "incappiamo" in una pellicola come La sposa siriana....Un racconto condotto con intelligenza e grande misura, concretamente politico ma insieme poetico ed emozionante, che apre una finestra su una delle tante prigioni del mondo...Bellissimo film, veramente fatto bene, interessante, divertente , La trama, delicata ed attuale, è stata sviluppata con intelligenza e sensibilità. Un bel modo per avvicinarsi ad un mondo diverso dal nostro, quello occidentale. Ottima la scelta di sottotitolare il film lasciandolo in lingua originale anche. ...ma se poi si volesse sottilizzare, il problema di Mona non é solo quello di essere drusa ma di vivere nel Golan, che é una regione contesa tra Israele e Siria, e da qui i problemi burocratici che incontra. un film da vedere e che arricchisce la mente e il cuore . Insomma, Guardando ( per problemi di tempo di alcuni di noi e perchè il lettore dvd della compagnia con cui l'ho visto non riusciva a prenderli ) solo il film normale senza gli extra ( cosa che ho fatto stamattina non avendo voglia di studiare e per verificare se nel mio si vedevano ) ci siamo posti ( risposta che viene intuita dalla visione delle scene tagliate messe nell'extra ) se La sposa alla fine come fa a varcare il confine ? Va verso il futuro marito consapevole che sarebbe stata sparata o arrestata ? e realmente convinta a sposarsi o è incerta ? o lo fà per accontentare il padre pur sapendo che và inconto ad un punto di non ritorno ? .Durante i film i gli amici si sono messi a ridere e alcuni a prendermi in giro perchè ho pianto in alcune scene , ma non è colpa mia se mi succede davanti ale cose tristi ( non solo film , ma anche a lefggere certe cose ) . Infatti mi sono adirato con Israele e i Siriani ( occiamente contro i politici e lo statoi non i popoli perchè dall'esperienza diretta che ho avuto con dei rappresentanti israelianin e palestinesi e altri con cui israele è in lotta non tutti gli abitanti sono a favore dela politica scriteriata dello stato israele o dela palestina ) quando descrive la trafila al confine o quando il polizzioto israeliano vuole arrestare arbitrariamente il padre della sposa ; o anche ...
--br-- ...quando il taxista che deve portare il fratello dela sposa che abita in russia in prosegue oltre perchè ha paura che gli arabi gli rompessero la macchian a sassate ; o quando ( sono contrario a qualsiasi fondamentalismo religioso e culturale avvelenano lòa no0stra vita e la nostra amicizia o nel caso del fiulm i rapporti tra famiglie ) quando i capi drusi decidono d'isolare il padre se al matrimonio della figlia ci sarà il fratello esiule in russia e ostile perchè i barba ai principi religioso culturali dei drudi ha sposato una donna diversa da quela imposta ; e altre scene che adesso non mi vengono in mente . Ma ho anche riso in particolare quando la ragazza ( l'assistente dell'Onu ) di un fratello dela sposa da il duie di picche ( se'era accorta che tipo era ) e quandfo lui regala il profumo che aveva comprato per lei all'amica ( anche llei assisaente dell'onu) dicendole che l'aveva comprato per lei , in quanto anch'io un tempo ( e forse è questa una dele cause del mio essere single ) ero cosi
Concludo dicendfo che esso è uno di quei film che ti restano dentro finom a diventare una parte di te . Infatti << La sposa siriana è il tentativo di realizzare un film fatto d'amore >> ha detto il regista Eran Riklis. << Amore per la libertà, per i paesaggi fisici ed emozionali che ci circondano, per le donne che si battono per trovare spazio in questo mondo. Ma anche amore per un popolo che continua a sognare e a sperare. Qui, là , oltre la frontiera, ovunque >> e che : << (..) ha contribuito a levigare la mia esperienza della vita fino a scolpirmi come una palla in un torrente (....) >> ( Renato Curcio in A viso aperto intervista con Mario scialoja ) . buona visione a tutti\e
per chi vuole approndire sia il film sia le tematiche in esso trattate riporto qui sotto una serie di link
SUL FILM
premi ricevuti
* 2004 Montréal World Film Festival, "Grand Prix" (Miglior film)
* 2004 Flanders International Film Festival, "Miglior sceneggiatura"
* 2004 Festival internazionale del film di Locarno, "Premio del pubblico"
* 2005 Bangkok International Film Festival, "Golden Kinnaree Award" (Miglior film)
* 2005 European Film Awards nomination, "Miglior attrice" - Hiam Abbass
altro ( trailler , foto , ecc )
* Scheda su La sposa siriana dell'Internet Movie Database
* Sito ufficiale
contesto storico culturale
i Drusi
* tinyurl.com/5sx9r7
* it.wikipedia.org/wiki/Drusi
* www.presentepassato.it/Glossario/drusi.htm
conflitto arabo-israeliano
* it.wikipedia.org/wiki/Conflitti_arabo-israeliani
* tinyurl.com/6pbxjf
odio le ripetizioni
Non posso imparare più di quello che sto già facendo : l'intenzione è nella pratica, non nel risultato.
Senza titolo 624
Gruppo tecnico di studio dell’attraversamento Alta Velocità
(con la partecipazione del Dipartimento di Urbanistica
dell’Università di Firenze)
Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze
Italia Nostra - Sezione di Firenze
Coordinamento dei Comitati dei Cittadini dell’Area Fiorentina
VENERDì 20 GIUGNO - ORE 16,30
Sala vetri delle Murate Piazza Madonna della Neve
(ingressi da via Ghibellina e da via dell’Agnolo)
LA FATTIBILITA’ DELL’ATTRAVERSAMENTO
IN SUPERFICIE
DELL’ALTA VELOCITA’
A FIRENZE
Introduce Alberto Ziparo
MIGLIORIE E ALTERNATIVE PER LA RETE FERROVIARIA
VINCENZO ABRUZZO
IL PROGETTO DI ATTRAVERSAMENTO IN SUPERFICIE
GIORGIO PIZZIOLO
ANTONIO FIORENTINO
PAOLO CELEBRE
L’IMPATTO DELLA STAZIONE AV NEL CASO DEL SOTTOATTRAVERSAMENTO
MANLIO MARCHETTA
DAL MUGELLO A FIRENZE: DANNI AMBIENTALI
E PROCEDURE ANOMALE
TERESA CRESPELLANI
MAURIZIO DE ZORDO
DIBATTITO E PROPOSTE
17.6.08
Senza titolo 623
Lettera inviata ai quotidiani di Prato-Casale, 13 giugno 2008
Ci vediamo costretti ad intervenire, ancora una volta, per denunciare l’ennesimo attacco da parte dell’Amministrazione ai danni delle Pantanelle. Ricordiamo che questa area, nascosta e ancora sconosciuta ai più, si trova in prossimità del casello di Prato Ovest, percorrendo la stretta strada che da Casale porta a Ponte dei Bini (comune di Agliana). E’ una zona umida, da sempre meta di una ricca fauna migratoria, finanche aironi e fenicotteri rosa, come testimoniato, qualche tempo fa, anche dal Centro di Scienze Naturali di Galceti. Il suo delicato equilibrio paesaggistico e ambientale, caratterizzato da numerosi corsi d’acqua (Calice, Bardena, Fossetto, Ficarello) e laghi da caccia, viene negli ultimi anni sempre più spesso aggredito e minacciato dalla miope visione dell’Amministrazione che, ad ogni evidenza, mira a fare di quella parentesi verde un’appendice della zona industriale pratese e un polo dove racchiudere gli impianti di servizio alla comunità.
Tanto, forse già fin troppo, è stato costruito alle Pantanelle: il depuratore, ormai più che raddoppiato, con tutti le problematiche connesse all’aerosol che si alza dalle vasche; la costruenda seconda tangenziale, nuova strada completamente rialzata sul terrapieno, che, come un vulnus, ha squarciato il territorio e la sua estetica paesaggistica. Qualche mese fa si decise anche che saranno le Pantanelle ad accogliere un’area attrezzata destinata ad alcune famiglie Rom, cioè un campo nomadi sulle cui dimensioni e prospettive di allargamento non c’è certezza.
Come non ricordare poi il progetto della Provincia di Prato di localizzare proprio nel cuore della zona, accanto – o forse al posto – del lago di Pantanelle, l’inceneritore di rifiuti, che condannerebbe irrimediabilmente quella zona ad un futuro grigio e triste?
E’, poi, notizia degli ultimi giorni, la realizzazione di un campo fotovoltaico, 15 ettari di pannelli solari installati da privati, nelle aree di laminazione. La decisione ci sembra bizzarra: caso raro, se non unico, di un impianto rialzato da terra, per consentire l’eventuale esondo delle acque in caso di piena dei fiumi.
Ci rallegriamo, indubbiamente, che l’Amministrazione cominci ad interessarsi alle energie pulite e rinnovabili (quelle vere e non quelle da combustile da rifiuto!), ma ci sembrerebbe in ogni caso più appropriato partire incentivando e favorendo la collocazione dei pannelli sui tetti delle abitazioni e delle aziende, e non andando ad incidere sui terreni a destinazione agricola, che a Prato sono divenuti ormai una rarità.
Del resto questo è l’atteggiamento che l’Amministrazione tiene negli ultimi anni nei confronti di Casale e nello specifico delle Pantanelle: decisioni improvvise, scollegate, senza mai interpellare e informare la popolazione, ma calando le proprie risoluzioni dall’alto e trincerandosi, poi, in una pericolosa autoreferenzialità nel momento del tanto agognato confronto.
Così è stato per l’inceneritore, per il campo Rom, per i pannelli fotovoltaici. Così è per le strade e la viabilità del paese. Già! Si proclama la costruzione di ponti e strade, ma dov’è l’Assessore Giardi che aveva promesso un incontro a maggio per la presentazione del progetto sul bypass viario che dovrebbe alleggerire la situazione insostenibile del traffico a Casale? Auspichiamo che le migliorie annunciate aiutino realmente il quieto vivere dei cittadini e non aggravino ancor più l’imbarazzante vivibilità, stretta nella morsa di autoarticolati e costruende zone artigianali.
Per concludere, un appello accorato ai nostri amministratori: perché non valutare la possibilità di realizzare, nella parte ancora non urbanizzata delle Pantanelle, un corridoio per i migratori – cioè per il loro passaggio e sosta - e difendere così una zona umida da restituire all’intera popolazione con i minori interventi impattanti possibili?
Ci fa sorridere il fatto che la Circoscrizione abbia organizzato la scora settimana, nell’ambito della Festa a Casale, una visita naturalistica alle Pantanelle, quando è la stessa Amministrazione che fa di tutto per cambiarle i connotati. E’ forse l’ultima occasione?
Il Comitato Ambientale di Casale
LA TERRA DELLE MILLE PAGODE
Tristemente noto per il suo regime militare e per la recente tragedia del ciclone Nargis, che, il 3 maggio si è abbattuto violentemente sul Myanmar causando 130.000 vittime, tra morti e dispersi, questo straordinario e sfortunato paese è detto “la terra delle mille pagode”.
Leggi quì il seguito:
http://etnomondi1.splinder.com/post/17454914/LE+PORTE+DELL%27ORIENTE
IL bellissimo film a sposa siriana altro che americanate
Alla fine dopo una sofferenza ( perchè tutte sono adatte , secondo me , al tema del film ) fra ninna nanna dei Mcr ( trovate qui un video stupendo e qui il testo ) e la donna cannone di Francesco De Gregori de Gregori ( qui il testo ) ho optato per Im Nin'Alu ( di cui trovate sotto un video e qui il testo mi spiace non averlo potuto riportare ma non capisco il perchè mi scombussolava il template ) della madonna israeliana la cantate Ofra Haza consigliatami da uno dei migliori cdv esterni in questi 4 anni d'attivita' del mio \ nostro blog lisoladelpiratadellamor.splinder.com/
Infatti io l'ho trovato un film toccante ,. ironico , graffiante . La compagnia con cui l'ho visto ieri ( e una ragazza mia compaesana che studia arabo a Milano lo ha rivisto volentieri ) . Una storia semplice eppure emozionante che Impregnati e contaminati da una sempre più vieta cinematografia Usa, restiamo estasiati, stupiti quando, se ci è rimasto ancora un barlume di sensibilità, "incappiamo" in una pellicola come La sposa siriana....Un racconto condotto con intelligenza e grande misura, concretamente politico ma insieme poetico ed emozionante, che apre una finestra su una delle tante prigioni del mondo...Bellissimo film, veramente fatto bene, interessante, divertente , La trama, delicata ed attuale, è stata sviluppata con intelligenza e sensibilità. Un bel modo per avvicinarsi ad un mondo diverso dal nostro, quello occidentale. Ottima la scelta di sottotitolare il film lasciandolo in lingua originale anche. ...ma se poi si volesse sottilizzare, il problema di Mona non é solo quello di essere drusa ma di vivere nel Golan, che é una regione contesa tra Israele e Siria, e da qui i problemi burocratici che incontra. un film da vedere e che arricchisce la mente e il cuore . Insomma, Guardando ( per problemi di tempo di alcuni di noi e perchè il lettore dvd della compagnia con cui l'ho visto non riusciva a prenderli ) solo il film normale senza gli extra ( cosa che ho fatto stamattina non avendo voglia di studiare e per verificare se nel mio si vedevano ) ci siamo posti ( risposta che viene intuita dalla visione delle scene tagliate messe nell'extra ) se La sposa alla fine come fa a varcare il confine ? Va verso il futuro marito consapevole che sarebbe stata sparata o arrestata ? e realmente convinta a sposarsi o è incerta ? o lo fà per accontentare il padre pur sapendo che và inconto ad un punto di non ritorno ? .Durante i film i gli amici si sono messi a ridere e alcuni a prendermi in giro perchè ho pianto in alcune scene , ma non è colpa mia se mi succede davanti ale cose tristi ( non solo film , ma anche a lefggere certe cose ) . Infatti mi sono adirato con Israele e i Siriani ( occiamente contro i politici e lo statoi non i popoli perchè dall'esperienza diretta che ho avuto con dei rappresentanti israelianin e palestinesi e altri con cui israele è in lotta non tutti gli abitanti sono a favore dela politica scriteriata dello stato israele o dela palestina ) quando descrive la trafila al confine o quando il polizzioto israeliano vuole arrestare arbitrariamente il padre della sposa ; o anche ...
...quando il taxista che deve portare il fratello dela sposa che abita in russia in prosegue oltre perchè ha paura che gli arabi gli rompessero la macchian a sassate ; o quando ( sono contrario a qualsiasi fondamentalismo religioso e culturale avvelenano lòa no0stra vita e la nostra amicizia o nel caso del fiulm i rapporti tra famiglie ) quando i capi drusi decidono d'isolare il padre se al matrimonio della figlia ci sarà il fratello esiule in russia e ostile perchè i barba ai principi religioso culturali dei drudi ha sposato una donna diversa da quela imposta ; e altre scene che adesso non mi vengono in mente . Ma ho anche riso in particolare quando la ragazza ( l'assistente dell'Onu ) di un fratello dela sposa da il duie di picche ( se'era accorta che tipo era ) e quandfo lui regala il profumo che aveva comprato per lei all'amica ( anche llei assisaente dell'onu) dicendole che l'aveva comprato per lei , in quanto anch'io un tempo ( e forse è questa una dele cause del mio essere single ) ero cosi
Concludo dicendfo che esso è uno di quei film che ti restano dentro finom a diventare una parte di te . Infatti << La sposa siriana è il tentativo di realizzare un film fatto d'amore >> ha detto il regista Eran Riklis. << Amore per la libertà, per i paesaggi fisici ed emozionali che ci circondano, per le donne che si battono per trovare spazio in questo mondo. Ma anche amore per un popolo che continua a sognare e a sperare. Qui, là , oltre la frontiera, ovunque >> e che : << (..) ha contribuito a levigare la mia esperienza della vita fino a scolpirmi come una palla in un torrente (....) >> ( Renato Curcio in A viso aperto intervista con Mario scialoja ) . buona visione a tutti\e
SUL FILM
premi ricevuti
- 2004 Montréal World Film Festival, "Grand Prix" (Miglior film)
- 2004 Flanders International Film Festival, "Miglior sceneggiatura"
- 2004 Festival internazionale del film di Locarno, "Premio del pubblico"
- 2005 Bangkok International Film Festival, "Golden Kinnaree Award" (Miglior film)
- 2005 European Film Awards nomination, "Miglior attrice" - Hiam Abbass
altro ( trailler , foto , ecc )
- Scheda su La sposa siriana dell'Internet Movie Database
- Sito ufficiale
contesto storico culturale
i Drusi
conflitto arabo-israeliano
io ho frirmato contro le leggi vergogna e voi ?
Berlusconi contro giudici e giornalisti
“Una giornata per la giustizia”. Lettera aperta a Veltroni e Di Pietro
Margherita Hack, Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Gianni Vattimo, Sergio Staino, Telmo Pievani, Lidia Ravera, Gianni Barbacetto, Salvatore Bragantini e oltre 1500 cittadini hanno già sottoscritto l'appello
Aderisci anche tu! Scrivi a Veltroni e Di Pietro
Caro Walter Veltroni, Caro Antonio Di Pietro,
lo spirito con cui scriviamo a Voi questa lettera è di allarme per la promessa fatta solennemente sabato scorso dal Presidente del Consiglio Berlusconi al convegno dei giovani industriali.
Se ci saranno ancora intercettazioni nelle indagini contro la criminalità saranno puniti con cinque anni di carcere i magistrati che hanno richiesto le intercettazioni, con cinque anni di carcere chiunque si presterà a eseguire l’ordine e a renderlo disponibile, nei modi e tempi previsti attualmente dalle leggi in vigore (e non cancellate) e cinque anni di carcere ai giornalisti che, sulla carta stampata, in televisione o in rete rendano possibile la divulgazione di atti altrimenti consentiti dalle leggi.
Ricorderete che come nella sequenza di un film deliberatamente pensato per denigrare gli imprenditori italiani (nel caso i più nuovi e più giovani) i tre impegni del Presidente del Consiglio, contro i giudici, contro i giornalisti, contro chiunque voglia restare nella lettera e nello spirito della Costituzione combattendo il crimine, sono stati accolti da uno scroscio di applausi entusiastici.
Anzi ci sono stati tre scrosci, come per ringraziare il premier per la pietra tombale che si appresta a gettare sulla giustizia e per la protezione offerta alla criminalità, soprattutto la criminalità dei colletti bianchi, degli affari, delle banche, delle aste truccate, dello insider trading, del passaggio indebito e riservato di notizie che arricchiscono immensamente e scardinano la concorrenza se conosciute solo da alcuni prima del tempo. E la criminalità delle cliniche.
Ma le tre aree indicate come sole permesse per le intercettazioni sono solo una parte di tutta la criminalità che tormenta il paese e contro cui si battono magistrati e forze dell’ordine. E non solo: interi rami di attività criminosa di mafia, camorra e ndrangheta si esercitano e si attuano lungo percorsi che adesso diventano area proibita alle intercettazioni, come gli affari di finanza.
Nello scrivervi questa lettera noi siamo certi che condividete il nostro allarme. Però nelle grandi questioni pubbliche che riguardano soprattutto la protezione dei cittadini (che sono coloro che pagano i grandi imbrogli, le grandi truffe, i grandi silenzi) è importante che l’allarme diventi pubblico, proclamato, comune.
Siamo convinti che il Partito Democratico e l’Italia dei Valori debbano – con urgenza – farsi testimoni di un allarme che vuole avvertire il Paese contro questi tre solenni impegni liberticidi. Viene denunciato il normale percorso della giustizia, viene deformato il fondamento della democrazia che esige la separazione dei poteri, si mette in atto un attacco del potere esecutivo contro il potere giudiziario ma anche contro le prerogative del Parlamento. Infatti il nuovo applaudito editto contro i giudici di Silvio Berlusconi corrisponde, nella forma stentorea e definitiva dell’annuncio, a un potere che un primo ministro democratico non ha. E scavalca con la disinvoltura delle nascenti dittature la voce del Parlamento.
L'editto presidenziale è una minaccia intimidatoria contro i giornalisti italiani che osassero disubbidire e rendere pubbliche notizie di crimini.
Noi siamo convinti che il Partito democratico e l’Italia dei Valori siano i naturali difensori della giustizia e della libera informazione nel paese di un vasto conflitto di interessi mediatico in cui gran parte delle fonti di informazione sono già nelle mani di una sola persona, in veste di proprietario e capo del Governo. Perciò contiamo di ritrovarci uniti con i cittadini che ci hanno votato in una “giornata della giustizia” che vi chiediamo di convocare al più presto. Una grande manifestazione in piazza del protagonismo civile, a torto definito giustizialista, per affermare con rinnovata energia la necessità che l’informazione e la giustizia siano svincolate dal controllo del potere politico.
Abbiamo di fronte un governo prepotente e deciso a tutelare gli interessi particolari che incarna e rappresenta, e a gestire il Parlamento come un parco a tema a cui, di volta in volta, si impongono immagini e rituali di Berlusconi e di Bossi, in un alternarsi di protezionismi, interessi speciali e paure ingigantite fino alla caccia all’uomo. In questa situazione preoccupante e grave, noi pensiamo che il silenzio sia il vero pericolo che dobbiamo respingere con la massima energia.
Roma, 12 giugno 2008
On. Furio Colombo
On. Giuseppe Giulietti
Sen. Francesco Pardi
Senza titolo 621
Bush e il Papa del ribaltone guardano le pesche mature nei giardinetti vaticani, parlano di conversione e valori, intanto cadono bombe sui bambini a Bagdad, altri bambini sono vittime di preti pedofili; Bush promette ortodossia e il giorno dopo lo troviamo a Parigi al Magnificat di Carla Bruni....consumismo cattolico?
Senza titolo 619
RITORNO IN EGITTO
Nei paesi arabi si trova la sporcizia, il disordine, la disorganizzazione –tutte cose che non centrano con la religione- e l’arte di arrangiarsi, però non manca la cosa più importante… che è la spiritualità. In Occidente al contrario c’è l’organizzazione, la perfezione, l’igiene, l’alta tecnologia ma manca la cosa più importante,quella che i paesi più poveri hanno… la spiritualità. Se si unissero le due cose sarebbe tutto perfetto, forse troppo?
Leggi il seguito quì:
http://etnomondi1.splinder.com/post/17455204/RITORNO+IN+EGITTO
presentazioen del libro di Merina garofalo LA cirConCisione DeLLe parROLe
alle ore 18.30 MERINA garofalo presenta alla LIBRERIA rinascita (viale agosta 36, roma) il suo libro LA cirConCisione DeLLe parROLe.
MEME : il personaggio letterario e cinematografico
Il primo è stato Sergio la seconda Pupottina e adesso sono stata nominata da Calimera :)
Il meme è lo stesso che ho pubblicato su Allen
Partiamo dal personaggio letterario : Non ricordo il primo libro che ho letto in assoluto, ma come potrei dimenticare il primo personaggio letterario che mi è entrato nell'animo, che ho sentito mio, con cui ho pianto e sofferto, che era parte di me.
Avevo 11 anni e mi capitò tra le mani, passato da un caro amico più grande, il romanzo "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque.
La storia di quel sodato, le brutalità a cui aveva assistito, le immagini di morti assurde, ingiuste, hanno per sempre scavato un solco nel mio cuore.
Ancora oggi, se penso alla guerra, inorridisco ripensando alla morte del "mio" soldato Paul
Per quanto riguarda il personaggio di un film del quale sono innamorata … Patrick Swayze.
Patrick, indimenticabile Johnny in Dirty Dancing, ineguagliabile Sam in Ghost ... in quel film è stato l'uomo più dolce, seducente e bello che io abbia mai visto in vita mia ...
Purtroppo adesso è malato e io vorrei dirgli : Sono cresciuta con te, e ti auguro con tutto il cuore di guarire da questo male terribile... In bocca al lupo … .Posso solo augurargli di guarire presto, forse bisogna crederci, penso che una preghiera lo possa in qualche modo aiutare.
Quando l’ho saputo, mi è dispiaciuto moltissimo, tra parentesi si è anche ammalato di uno dei tipi di cancro peggiore ... coraggio Patrick non mollare!!!
Cucù è tutto per te ....
Max-buck-office
Finalmente il Sindacato
Conoscere la realtà di cui si parla dovrebbe essere la prima regola per fare della buona informazione
e per distribuire consigli utili a migliorare le cose che si sono analizzate.
Il fondo di Fracesco Giavazzi sul Corriere della Sera di oggi (domenica 15 giugno) è costruito su elementi di così scarsa conoscenza della scuola che non bastano poche righe per controbattere le tesi che esprime.
Segnaliamo alcuni punti:
1. Il primo per immediata gravità e urgenza: la questione dei precari. Smettiamola di crederli dei
fastidiosi clandestini in attesa di sanatoria; sono insegnanti che hanno avuto l’abilitazione a questo
mestiere attraverso prove regolari, e in più hanno maturato significative esperienze. Fino ad ora
molte scuole hanno potuto funzionare regolarmente solo grazie a loro. L’Amministrazione li ha utilizzati e sfruttati; chi vuole rottamarli non ha il minimo senso di responsabilità e di giustizia.
C’è del resto una norma della Finanziaria che ne decreta e regola l’accesso nei ruoli. Fra le “regole di convivenza” che la scuola dovrebbe insegnare e testimoniare non c’è anche quella che ci dice di
rispettare le leggi e onorare i patti?
2. Il malessere della scuola ha cause un po’ più ampie e profonde di quanto l’editorialista sembra
presumere.
3. Le code di precari che bussano per un lavoro stabile alle porte della scuola sono le stesse che i
laureati fanno in Italia per qualsiasi altro posto adeguato ai titoli e alle aspirazioni che hanno.
4. Esistono già gli strumenti perché il sistema si difenda da quella quota di incapaci e furbastri che
in ogni grande organizzazione possono esserci. Se tali strumenti non vengono attivati di chi è la colpa?
5. Il sistema dei concorsi pubblici per entrare di ruolo nella scuola, se ben governato, è un serio meccanismo di garanzia per la società e il “pubblico” prima che per i singoli concorrenti; selezionare su criteri di competenza è doveroso e possibile.
Se non avviene sempre così di chi è la colpa? Il sistema dei Concorsi pubblici è comunque previsto dalla Costituzione; che facciamo?
6. I concorsi sono indetti per gradi di scuola, dunque non si va in una scuola media o in un liceo senza specifica abilitazione.
7. I curricoli di scuola sono già in larga parte nelle potestà progettuale delle singole scuole autonome e degli insegnanti e non di un Ministro o di una Commissione ministeriale.
Si tratta di sostenere la scuola in questo compito.
8. I dati Ocse-Pisa sono un po’ più complessi e articolati di quanto Giavazzi sembra conoscere.
Analizziamoli sino in fondo.
9. Sono anni che i Sindacati chiedono un sistema di valutazione nazionale. Chi non lo costruisce?
10. La classifica delle scuole non serve ai genitori per scegliere la scuola migliore. Le famiglie (tranne quelle di categorie privilegiate e abbienti) possono mandare i figli solo nella scuola più vicina. La qualità va assicurata a tutti e non è il sistema della classifica che lo garantisce (neanche in America).
Questo solo per cominciare a precisare. Al Ministro chiediamo di guardarsi da consiglieri improvvisati. A Giavazzi chiediamo di approfondire la conoscenza del sistema scolastico. Credendo nella sua onestà e buona fede, gli chiediamo di confrontarsi con noi in una riflessione più articolata.
Anche noi, quanto Lui, vogliamo una scuola efficace, efficiente, capace di rendicontazione sociale.
Francesco Scrima
Segretario Generale Cisl Scuola
16.6.08
Qualche distrazione
"come e' stato possibile pareggiare con la romania?"
Se questi sono i presupposti, se tutto passa grazie anche alla complicita' della gente (indifferenza), mi auguro che il campionato europeo di calcio finisca qua', almeno passata la delusione si ricomincera' a parlare di altro.
Leopinioni
Diario di bordo n 94 anno II . odio gratutito verso cecilia strada da destra e dal Chef rubio ., il topi di fogna con marce svastiche si preparano al 7 gennaio ricordo ei fatti di acca larentia ., il dramma di una coppia di genitori di Orbassano (Torino), Alessandro e Cristina .,
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