17.6.08

Senza titolo 623



Lettera inviata ai quotidiani di Prato-





 

Casale, 13 giugno 2008

 


                                                                          


 


Ci vediamo costretti ad intervenire, ancora una volta, per denunciare l’ennesimo attacco da parte dell’Amministrazione ai danni delle Pantanelle. Ricordiamo che questa area, nascosta e ancora sconosciuta ai più, si trova in prossimità del casello di Prato Ovest, percorrendo la stretta strada che da Casale porta a Ponte dei Bini (comune di Agliana). E’ una zona umida, da sempre meta di una ricca fauna migratoria, finanche aironi e fenicotteri rosa, come testimoniato, qualche tempo fa, anche dal Centro di Scienze Naturali di Galceti. Il suo delicato equilibrio paesaggistico e ambientale, caratterizzato da numerosi corsi d’acqua (Calice, Bardena, Fossetto, Ficarello) e laghi da caccia, viene negli ultimi anni sempre più spesso aggredito e minacciato dalla miope visione dell’Amministrazione che, ad ogni evidenza, mira a fare di quella parentesi verde un’appendice della zona industriale pratese e un polo dove racchiudere gli impianti di servizio alla comunità.


Tanto, forse già fin troppo, è stato costruito alle Pantanelle: il depuratore, ormai più che raddoppiato, con tutti le problematiche connesse all’aerosol che si alza dalle vasche; la costruenda seconda tangenziale, nuova strada completamente rialzata sul terrapieno, che, come un vulnus, ha squarciato il territorio e la sua estetica paesaggistica. Qualche mese fa si decise anche che saranno le Pantanelle ad accogliere un’area attrezzata destinata ad alcune famiglie Rom, cioè un campo nomadi sulle cui dimensioni e prospettive di allargamento non c’è certezza.


Come non ricordare poi il progetto della Provincia di Prato di localizzare proprio nel cuore della zona, accanto – o forse al posto – del lago di Pantanelle, l’inceneritore di rifiuti, che condannerebbe irrimediabilmente quella zona ad un futuro grigio e triste?


E’, poi, notizia degli ultimi giorni, la realizzazione di un campo fotovoltaico, 15 ettari di pannelli solari installati da privati, nelle aree di laminazione. La decisione ci sembra bizzarra: caso raro, se non unico, di un impianto rialzato da terra, per consentire l’eventuale esondo delle acque in caso di piena dei fiumi.


Ci rallegriamo, indubbiamente, che l’Amministrazione cominci ad interessarsi alle energie pulite e rinnovabili (quelle vere e non quelle da combustile da rifiuto!), ma ci sembrerebbe in ogni caso più appropriato partire incentivando e favorendo la collocazione dei pannelli sui tetti delle abitazioni e delle aziende, e non andando ad incidere sui terreni a destinazione agricola, che a Prato sono divenuti ormai una rarità.


Del resto questo è l’atteggiamento che l’Amministrazione tiene negli ultimi anni nei confronti di Casale e nello specifico delle Pantanelle: decisioni improvvise, scollegate, senza mai interpellare e informare la popolazione, ma calando le proprie risoluzioni dall’alto e trincerandosi, poi, in una pericolosa autoreferenzialità nel momento del tanto agognato confronto.


Così è stato per l’inceneritore, per il campo Rom, per i pannelli fotovoltaici. Così è per le strade e la viabilità del paese. Già! Si proclama la costruzione di ponti e strade, ma dov’è l’Assessore Giardi che aveva promesso un incontro a maggio per la presentazione del progetto sul bypass viario che dovrebbe alleggerire la situazione insostenibile del traffico a Casale? Auspichiamo che le migliorie annunciate aiutino realmente il quieto vivere dei cittadini e non aggravino ancor più l’imbarazzante vivibilità, stretta nella morsa di autoarticolati e costruende zone artigianali.


Per concludere, un appello accorato ai nostri amministratori: perché non valutare la possibilità di realizzare, nella parte ancora non urbanizzata delle Pantanelle, un corridoio per i migratori – cioè per il loro passaggio e sosta  - e difendere così una zona umida da restituire all’intera popolazione con i minori interventi impattanti possibili?


Ci fa sorridere il fatto che la Circoscrizione abbia organizzato la scora settimana, nell’ambito della Festa a Casale, una visita naturalistica alle Pantanelle, quando è la stessa Amministrazione che fa di tutto per cambiarle i connotati. E’ forse l’ultima occasione?


 


Il Comitato Ambientale di Casale











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