in sottofondo proibito - Litfiba e a seguire il giardino proibito - Sandro Giacobbe
A volte succede mi succede che certi post nascano per caso . E questo è uno dei casi . Leggendo la bacheca generale cioè la home di fb , sono capitato su un post dell'amica \ compagna di viaggio prima splinderiana ora blogger ed utente facebook
Premettendo che non sono un fautore delle bocciature... ma qualcuno può spiegarmi dove sarebbero le novità?? Saranno venti anni che non si boccia più alle elementari... alle medie e superiori poi per fermare un ragazzo non solo occorre fare la "guerra" contro dirigenti e colleghi finti buonisti (alias nullafacenti), ma occorre pure che un ragazzo si impegni a dismisura per ripetere l'anno... a questo punto più che abolire la bocciatura, abolite direttamente la scuola, facciamo prima... e in tutta sincerità, dal momento che sono ormai nauseato, sarei strafelice di cambiare lavoro... W la meritocrazia... manica di incompetenti ignoranti... Nico Iannaccone
Al Ministero si lavora per abolire definitivamente le bocciature alle elementari. Una novità che affiancherà la riforma degli esami di stato per secondaria di …
Eccoci come ogni anno alla fine dell'estate e all'inizio dell'autunno . Stagione che con le sue feste
Festa di metà autunno (la cui data può cadere anche prima dell'equinozio, pertanto quando è ancora in corso l'estate);
Festa dei nonni e ricordo degli angeli custodi (2 ottobre);
Oktoberfest (mese di ottobre);
Halloween (31 ottobre);
Ognissanti (1 novembre);
Commemorazione dei defunti (2 novembre);
Notte dei falò (5 novembre);
Estate di San Martino (11 novembre);
Giorno del ringraziamento (giovedì dal 22 al 28 novembre);
Immacolata Concezione (8 dicembre).
le Cortes Apertas (letteralmente Cortili aperti) è una manifestazione che si svolge nei fine settimana fra settembre e dicembre in 27 comuni della Provincia di Nuoro. Ogni settimana, in un diverso comune, le case storiche del paese aprono i loro cortili e tra questi si svolge un percorso enogastronomico e artistico. All'interno dei diversi cortili vengono rappresentati i mestieri tradizionali, quali la lavorazione della lana, la trebbiatura, la pulizia e la raccolta del grano, mentre nelle piazze del paese vengono allestiti spettacoli folkloristici di balli e canti popolari Con il tempo la manifestazione è diventata per i comuni uno degli appuntamenti più importanti all'interno della stagione turistica[ attirando decine di migliaia di visitatori da tutta la Sardegna e non solo . qui il calendario delle varie cortes
alcune ormai commercializzate ed omologate pensiamo ad halloween esempio ci accompagnerà fino a dicembre .
Essa ha come caratteristica tipica è il fatto che le ore diurne e notturne risultino avere pari durata. Con il proseguire della stagione, invece, lo spazio orario occupato dalla luce prende a diminuire in favore del buio: a ciò concorre anche l'ora solare, che entra in vigore a fine ottobre. Gli altri elementi principali dell'autunno sono il cambiare colore ( vedere mie foto scattate qualche autunno fa mi pare nel novembre 2014 ) e la caduta del fogliame[ e la temperatura fredda, che porta con sé la pioggia.
Ed quindi per alcuni è elemento di nostalgia e di tristezza perchè finiscono le vacanze e si rincomincia cone la scuola e con un ritorno ( almeno per chi lo ha ancora ) al lavoro o ulteriore carico di lavoro come nel mio caso per preparare le piante per l'inverno e la primavera . Ma allo stesso tempo è una stagione bellissima , anche se intermedia , con buonissimi e buonissime verdure con cui , come ho già parlato da qualche parte del blog , si preparano conserve marmellate e sotto aceti \ sotto olio , di belle piante con degli ottimi colori con cui si posso addobbare i nostri balconi . I colori dell’autunno sono meravigliosi . E poi l'autunno funge da preparazione per la primavera e l'estate , Infatti i bulbi dei famosi tulipani si piantano ora
L’autunno è la stagione in cui la natura si manifesta con i propri colori più belli. E’ impossibile non lasciarsi catturare dai fantastici colori autunnali delle foglie e degli alberi. Basta fare una passeggiata in un parco per rendersi conto di quanto la natura sia meravigliosa in questa stagione. I colori dell’autunno ci regalano relax e ci rallegrano nonostante l’estate sia finita.
Quindi non lasciamoci scoraggiare dalle prime giornate di pioggia e impariamo ad apprezzare l’autunno in tutti i suoi aspetti. Le temperature iniziano ad abbassarsi ma i colori vivaci dell’autunno ci riscaldano. Ecco alcun motivi per amare l’autunno e per accoglierlo al meglio e smentire la leggenda che vede solo l'autunno come stagione malinconica e triste . Se i mie motivi non dovessero bastarvi eccovene altri 1o suggeriti da
10 ottimi motivi per amare l’autunno (al di là del piacevole freschetto)
Settembre 23, 2015
Scritto da Marta Albè
L’autunno è una stagione meravigliosa. L’equinozio d’autunno segna la fine dell’estate e l’inizio del cammino verso l’inverno con un vero e proprio spettacolo di profumi e di colori tipico di questa stagione.
Non lasciamoci scoraggiare dalle prime giornate di pioggia e impariamo ad apprezzare l’autunno in tutti i suoi aspetti. Le temperature iniziano ad abbassarsi ma i colori vivaci dell’autunno ci riscaldano. Ecco dieci motivi per amare l’autunno e per accoglierlo al meglio.
1) Ricomincia la stagione delle zucche
Con l’arrivo dell’autunno ricomincia ufficialmente la stagione delle zucche e noi amiamo molto questo ortaggio. La zucca ha un sapore caratteristico che si adatta alla preparazione sia di piatti salati, come zuppe, sformati e contorni, sia di dolci, come torte e crostate. Via libera alla fantasia in cucina.
L’autunno è la stagione in cui la natura si manifesta con i propri colori più belli. E’ impossibile non lasciarsi catturare dai fantastici colori autunnali delle foglie e degli alberi. Basta fare una passeggiata in un parco per rendersi conto di quanto la natura sia meravigliosa in questa stagione. I colori dell’autunno ci regalano relax e ci rallegrano nonostante l’estate sia finita.
Chi adora le castagne potrà approfittare dei mesi autunnali per andare a raccoglierle. Molti di voi ricorderanno le gite dell’infanzia in cui si passavano dei pomeriggi a raccogliere le castagne in compagnia di tutta la famiglia per poi ritrovarsi la sera a gustare delle ottime caldarroste. E chi sa riconoscere i funghi potrà approfittare dell’autunno per andare a raccoglierli.
4) Scattiamo le foto più belle dell’anno
Chi ama la fotografia sa che i colori dell’autunno e la luce tipica di questa stagione sono una combinazione davvero ideale per scattare delle bellissime immagini. Pensiamo sia a fotografie dedicate alla natura di per sé sia alla scelta del paesaggio autunnale come sfondo per i ritratti. Se amate fotografare, non perdete questa occasione.
5) Ci ritroviamo con gli amici per raccontarci le vacanze
Alla fine dell’estate e con l’inizio dell’autunno è bello incontrare di nuovo gli amici dopo il ritorno dalle vacanze. Ognuno avrà sicuramente delle storie da raccontare e sarà divertente ricordare insieme l’estate ed iniziare ad organizzare qualche attività da svolgere insieme durante l’autunno.
6) Le serate di pioggia in compagnia di un libro sono fantastiche
L’autunno è accompagnato anche dal ritorno delle serate di pioggia dopo il caldo estivo. Quando ci si sente un po’ stanchi e si vorrebbe riposare, è fantastico trascorrere una serata tranquilla sulla poltrona o sul divano in compagnia di un libro e di una tazza di tè o di una ottima cioccolata calda.
7) Non fa ancora troppo freddo per gite all’aria aperta e pic-nic
All’inizio dell’autunno non fa ancora così tanto freddo da dover rinunciare ad una gita all’aria aperta. Anzi, anche durante l’autunno potremmo avere la fortuna di ricevere in regalo dei fine settimana dalle temperature quasi estive. Dunque è il momento di organizzare una bella gita in campagna o in montagna e magari anche un pic-nic.
In base al luogo in cui viviamo anche in autunno possiamo continuare a coltivare l’orto. Il segreto è avere un minimo di organizzazione e prevedere ciò che vorremo raccogliere in autunno già durante l’estate. Poter avere a disposizione zucche e cavoli dal nostro orto durante i mesi autunnali sarà davvero una grande soddisfazione.
9) Abbiamo più tempo per l’autoproduzione e il fai-da-te
Si sa, non sempre in autunno il tempo è clemente, ma possiamo dedicare le giornate di pioggia a tutto ciò che amiamo, a partire dall’autoproduzione, dal fai-da-te e dai lavoretti da realizzare con i bambini. Magari proviamo a preparare in casa il pane e le conserve e a realizzare dei semplici giocattoli fatti a mano.
10) Finalmente possiamo riunirci attorno al camino
Se potete in autunno non perdete l’occasione di riunirvi attorno al camino o alla stufa con le persone più care. Il tepore del camino è davvero accogliente e la compagnia degli amici e della famiglia durante le serate autunnali scalda il cuore e aiuta a ridurre lo stress. E per chi non ha il camino? Create comunque un punto di incontro accogliente: magari preparate una torta o dei biscotti e preparatevi a sfidarvi con una partita a carte o con i giochi da tavolo.
Lo so che , chi fra i mie contatti s'occupa di tali cose ed ha ampie vedute come me , lo sapra già , ma io scrivo e condivido specialmente per quelli \ e che non lo sanno o lo hanno dimenticato.
E poi lo sapete che io scrivo e riporto molte volte , ed è questo è il caso , quello che dice questa una famosa canzone \ poesia
È una storia da dimenticare
è una storia da non raccontare
è una storia un po' complicata
è una storia sbagliata.
Cominciò con la luna sul posto
e finì con un fiume d'inchiostro
è una storia un poco scontata
è una storia sbagliata.
Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
(....)
Ecco il segreto che si nasconde dietro le nostre extension con capelli veri di Dominella Trunfio da https://www.greenme.it/vivere/costume-e-societa/ di settembre 2016.I due video dell'articolo ) il primo il trailler in italiano , il secondo quello integrale in inglese ) sono il Documentario di Raffaele Brunetti e Marco Leopardi.Prodotto da B&B Film in coproduzione con: ARTE RAI OHM YLE TERRA . Esso è Il viaggio dei capelli di una giovane donna indiana. Offerti al tempio e poi trasformati in preziose hair extension in Italia, gli stessi capelli torneranno in India per soddisfare la vanità di una donna in carriera di Bombay. Un racconto sul culto della bellezza nellera della globalizzazione. Un inedito ritratto dellIndia doggi con le sue contraddizioni, tra modernità, crescita economica e tradizioni millenarie.
Vi siete mai chiesti da dove arrivano le extension di capelli veri? Effettivamente è molto difficile immaginare che dietro alle folte chiome dei colori più svariati si nascondano storie di povertà, di inganni e soprattutto di tradizioni religiose.
Si trovano ormai in qualsiasi negozio, sono gettonatissime, e non solo tra le star di Hollywood. Sebbene molte provengano dal mercato cinese, è soprattutto quello indiano ad essere il più ambito.
Il viaggio delle extension inizia, infatti, laddove le donne possono vantare splendidi capelli forti, lucenti e lunghissimi, laddove qualcuno ha scoperto che venderli può valere una fortuna da oltre 250 milioni di dollari l’anno. Le donne che offrono i loro capelli a Vishnu
Con i capelli sciolti, abiti luminosi e pelle colorata dall’hennè ogni anno, centinaia di donne (ma anche uomini) raggiungono a piedi i templi di Tamil Nadu e Andhra Pradesh per adorare Vishnu alla quale offrono in dono i loro capelli.
Il tutto è ovviamente legato a tradizioni indù, ce ne sono differenti.Secondo una delle tante, la divinità maschile dopo un colpo d’ascia in testa, perse parte dei suoi capelli e l’angelo Nila Devi gli offrì qualche ciocca delle sue. Un gesto così apprezzato che da quel momento in poi, mito vuole, che chiunque doni i suoi capelli a Vishnu riceva in cambio un miracolo o la realizzazione dei propri desideri.
Secondo il documentario "Hair India", i pellegrini indù donano i loro capelli nel tentativo di purificarsi. Il protagonista è sempre Vishnu. La tradizione dice la divinità abbia chiesto un prestito per pagare il suo matrimonio e che i fedeli debbano contribuire a sanarlo offrendogli i loro capelli. Secondo un'altra tradizione, poi, le donne si rasano per mettere da parte la loro vanità, come la quarantenne Punari Aruna, accompagnata al tempio da 25 parenti. "E’ la quinta volta che dono i miei capelli, perché offrendoli al dio cedo il mio ego".
E fin qui non ci sarebbe nulla da discutere. Ogni popolo rispetta le proprie tradizioni, il proprio credo, sia esso induista, musulmano, cattolico. Qui comincia il lato oscuro della storia delle extension: nel momento in cui questo sacrificio religioso si trasforma in un business.
Da sacrificio religioso a business mondiale
Ogni mese i templi indù raccolgono tonnellate di capelli umani perché chiunque, almeno una volta nella vita, si rivolge a Vishnu per chiedere qualcosa in cambio. Ad esempio che il raccolto vada bene, che la figlia si sposi, che gli animali siano in salute. Si tratta in maggioranza di donne che vivono nella povertà più assoluta.
Il maggior centro di raccolta del mondo è il tempio di Tirupati, dedicato a una reincarnazione della divinità maschile, dove vengono tagliate e smistate oltre 70 tonnellate di capelli l’anno.
I capelli vengono tagliati nei "luoghi della felicità", al secolo nelle Kalyankattan, 18 grandi stanze dove oltre 650 di barbieri sono pagati una miseria per rasare completamente i capelli delle persone in fila.
Una coda interminabile composta da donne, uomini e tantissimi bambini. Il taglio avviene in maniera netta e veloce: si entra con capelli lunghissimi e si esce con la testa completamente calva. Seduti sul pavimento, i barbieri tagliano prima la coda di cavallo con le forbici, subito dopo usano il rasoio e infine, lavano la testa per pulirla dal sangue. I fedeli aspettano anche cinque ore in fila, poi sperano nella benedizione divina, dopo aver mostrato il risultato alla statua di Visnu.
Quei capelli che un tempo venivano ammassati a terra e poi bruciati subito dopo il taglio vanno oggi a creare ciocche di extension e parrucche (quelli degli uomini, spazzole). Secondo un report pubblicato su The Guardian, il desiderio occidentale di avere capelli lunghissimi e folti ha portato alla creazione di un vero e proprio business senza scrupoli.
Nel giro di pochi giorni, infatti, le tonnellate di capelli donate senza scopo di lucro vengono portate al porto di Chennai da li, arrivano in Gran Bretagna, America e Francia sottoforma di extension. E ovviamente, dei lauti guadagni, niente va a coloro che donano i loro capelli che spesso, vengono ingannati con la promessa che i soldi ricavati dalla vendita, serviranno a scopo benefico per finanziare orfanotrofi e ospedali."Per esempio, abbiamo finanziato l'educazione dei bambini attraverso la costruzione di scuole. Abbiamo distribuito circa 30mila pasti gratuiti ogni giorno per i poveri", sostengono dal tempio Tirumala.
La verità però è che spesso i guadagni finiscono nelle tasche di commercianti senza scrupoli.
Il lungo viaggio dei capelli che si trasformano in extension
I capelli vengono ammassati in cesti e deposti in un grande magazzino, vengono poi venduti online alle aziende che trattano capelli umani. Una tonnellata è pari alla donazione di circa 3mila donne, ma non c’è pericolo che il mercato vada in crisi.
Se non vengono acquistati da aziende produttori di extension o parrucche, i capelli finiscono per riempire materassi. I sacchi di yuta vengono venduti per 200 o 400 euro al chilo. Una volta decolorati, tinti e cuciti insieme in piccole ciocche, inizia la distribuzione in tutto il mondo, con prezzi che arrivano anche a 2mila euro per una testa completa.
Tra le aziende che acquistano dai templi c’è la Great Lenghts, che ha sede a Roma. Qui, dopo averli lavati in grandi vasche, i capelli vengono stirati a mano e legati in fasci da 200 filamenti ciascuno. Sono poi confezionati in scatole di cartone e spediti a Nepi, dove vengono tolti i pigmenti attraverso una soluzione specifica.
A questo punto, la riflessione potrebbe partire da un presupposto: assodato che le extension piacciono e vengono molto usate, si potrebbe ormai approfittare delle tradizioni per offrire un guadagno alle proprietarie dei capelli e non per sfruttarle e basta. Acquistare così si trasformerebbe in qualcosa di equo e solidale e non in un business in cui, tanto per cambiare, ci guadagnano in pochi. E non certo i bisognosi.
Allo stato attuale, le ciocche di capelli che vengono donate ai templi costituiscono solo il 20% del totale dei capelli provenienti dall’India e per questo si teme che il resto sia frutto di violenze e intimidazioni perpetrate soprattutto tra i bambini. E quindi, per rispondere alla domanda iniziale: dietro le extension si nasconde l'ennesima storia di sfruttamento e di povertà.
Spetttabile Briatore
Ha ragione sui sardi e turismo , ma ha pisciato fuori dal vaso .. ehm sbagliato indirizzo . Infatti cosi offende tutti noi sardi , compresi quelli che frequentano , dandole da mangiare il suo minchioner ops bilioner , in quanto l'accusa andava rivolta ai nostro politicanti . Se la sardegna non ti piace e non ti piaciamo perchè c.... continui a tenere la tua attività invece di venderla o a qualche sardo capace o qualche altro comntinentale che , e mi che ce ne sono , che capiscono cosa siano il rispetto dei luoghi e delle persone in cui lavora . A me che lei non abbia voluto , per mantere alta l'attenzione da parte dei media ( non solo quelli di gossip ) anche nel periodo di bassa stagione , sparare una cazzata
Continua la polemica di Mister Billionaire. L’assessore regionale Maninchedda: "A parole stupide preferisco non rispondere"
Briatore e la Sardegna: "Posti straordinari, ma i sardi vogliono fare i pastori non turismo"
In un convegno in Puglia, il
patron del Billionaire accusa gli amministratori sardi di non aver
risolto il problema del caro trasporti e di non saper sfruttare le
potenzialità turistiche dell'isola. Acceso dibattito sui social
dalla nuova sardegna del
SASSARI. "La Sardegna ha posti straordinari. Il problema è che i sardi
vogliono fare i pastori e che il turismo non sanno cos’è".
Flavio Briatore, il patron del Billionaire di Porto Cervo, apre un
nuovo fronte nella sua battaglia contro la gestione dell'industria
turistica da parte della Sardegna. Lo fa durante un dibattito pubblico a
Otranto, in Puglia, sul tema "Prospettive a Mezzogiorno".
Briatore boccia il modello turistico italiano, partendo proprio dalla
Sardegna del suo Billionaire. Intanto per il caro traporti: "Hanno
un'isola e non lo sanno - dice Briatore alla platea del convegno -
pensano che la gente arrivi per caso. La gente arriva o via mare o via
aerea: sono due monopoli, per cui fanno i prezzi (che vogliono). Se tu
vai da Barcellona a Maiorca, quattro persone sul traghetto spendono 600
euro. Da Genova ad Algheroi ne spendono 1600".
"L'80 per cento degli amministratori - aggiunge ancora Briatore - non
ha mai preso un aereo. Come si fa a parlare di turismo senza averlo mai
visto?".
"La Sardegna ha posti straordinari. Il problema è che i sardi vogliono
fare i pastori e che il turismo non sanno cos’è": ne ha per tutti Flavio
Briatore nel dibattito pubblico 'Prospettive a Mezzogiorno' a cui ha
partecipato a Otranto. Boccia il modello turistico italiano su tutta la
linea, partendo proprio dalla Sardegna del suo Billionaire: "L'80 per
cento degli amministratori non ha mai preso un aereo. Come si fa a
parlare di turismo senza averlo mai visto?>. E poi passa alla Puglia,
dove l’estate 2017 aprirà il Twiga Beach di Otranto grazie a una
cordata di imprenditori locali: “Se volete il turismo servono i grandi
marchi e non la pensione Mariuccia, non bastano prati né musei, il
turismo di cultura prende una fascia bassa di ospiti, mentre il turismo
degli yacht è quello che porta i soldi, perché una barca da 70 metri può
spendere fino a 25mila euro al giorno" (video di Chiara Spagnolo)
Briatore è poi passato alla Puglia, dove nell’estate 2017 aprirà il
Twiga Beach di Otranto grazie a una cordata di imprenditori locali: “Se
volete il turismo servono i grandi marchi e non la pensione Mariuccia,
non bastano prati né musei, il turismo di cultura prende una fascia
bassa di ospiti, mentre il turismo degli yacht è quello che porta i
soldi, perché una barca da 70 metri può spendere fino a 25mila euro al
giorno"
Sulle affermazioni di Briatore si è scatenato un acceso dibattito, in
particolare sui social: centinaia i commenti, molti contro e molti a
favore delle affermazioni di Briatore
per la sezione avvocato delle cause perse intervisto Mario placanica .
Ora qualcuno dell'estrema sinistra storcerà il naso e magarti mi toglierà il contatto o mi rimuoverà dai loro gruppi , ma nell'omicidio perché d'esso si tratta ( se fosse avvenuto per legittima difesa che bisogno c'era di depistare , occultare , depistare , manomettere la scena del fatto e il cadavere , minacciare fotografi e fare messe in scena davanti alle telecamere , e non dare la possibilità alla famiglia di far fare una controperizia sul cadavere ) di Carlo giuliani ci sono diverse stranezze che fanno si che Placanica sia un capo espiatorio ( lo ha dichiarato lui stesso a questo giornale ) .
Inoltre se Placanica fosse l'assassino che interesse avrebbe , nonostante sia stato assolto a far riaprire il caso chiedendo che una nuova Ctu ( consulenza tecnico balistica in quanto non hanno mai estratto dal cadavere un suo proiettile e il vero proiettile non si è mai trovato e secondo lo stesso Placanica la ferita che aveva Giuliani sulla fronte l'hanno causata loro per togliere il proiettile .
Dopo questa premessa veniamo all'intervista , ovviamente a 360 gradi cioè non solo sul g8 e il caso giuliani
1) viste le diverse versioni che hai dato sui fatti di piazza alimonda qual'è quella definitiva ?
A MIO PARERE FACENDOMENE UNA RAGIONE DI VITA QUOTIDIANA IL PROIETTILE CHE UCCISE IL POVERO CARLO NON PROVENIVA DALLA MIA PISTOLA BENCHE' VICINI ,ED ANCHE LA STORIA DELLA SCHEGGIA DEVIATA SOTTO L'OCCHIO UNA MONTATURA, CARLO AVEVA IN FRONTE UNA CICATRICE A FORMA STELLARE,SOLO UN PROIETTILE DI FUCILE FAL PUO' INCIDERE UNA IMPRONTA DEL GENERE.
2) come mai a distanza d'annimi pare dal 2007\8 e nonostante sia stato proscilto in maiera definitiva riprendi le tue denunce non è che c'è una soprtas di vendetta nei loro confronti ?
NO DA PARTE MIA NESSUNA VENDETTA, MI RITENGO A MIO AVVISO INNOCENTE E VOGLIO GIUSTIZIA PER CARLO.
2)sei sicuro che la richiesta di una nuova perizia balistica venga accolta , e soprattutto eseguita correttamente , visto che per esempio
Nell'agosto del 2009, i giudici della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nella sentenza pronunciata sul caso hanno stigmatizzato la decisione della procura di autorizzare la cremazione il 23 luglio, prima di conoscere i risultati dell'autopsia, soprattutto in considerazione del fatto che la procura stessa ha giudicato superficiale il rapporto autoptico. La Corte ha inoltre espresso biasimo per l'intervallo di tre sole ore concesso ai familiari di Giuliani tra la notifica dell'autopsia e l'esame stesso, cosa che secondo i giudici di Strasburgo ha verosimilmente impedito ai genitori di incaricare un proprio consulente.
QUESTO NON LO SO MA RIAPRENDO IL CASO FAREMO IN MODO CHE RIEMERGANO I FATTI DI PIAZZA ALIMONDA IN TOTUS ANCHE SENZA CHE CI SIA IL CADAVERE ,E QUESTO MI RAMMARICA PERCHE' POTEVA ESSERE FONTE DI PROVA.
3) ci puoi dire il nme di questa associazione che ti aiuterà con le spese legali ?
PER QUANTO RIGUARDA QUESTA ASSOCIAZIONE CHE MI AIUTERA' NE PARLERO' IN SEGUITO.
4) nutri odio verso l'arma ?
NO NON NUTRO NESSUN ODIO VERSO L'ARMA ,MI SENTO SOLO ABBANDONATO DAI MIEI AMICI CARABINIERI, DA UNA ISTITUZIONE CHE RAPPRESENTAVO.
5) se ti fosse data la possibilità rientreresti in polizia o nell'arma ?
SE POTESSI RIENTRARE RIENTREREI NELL'ARMA DOVE ERO COLLOCATO, ERA IL MIO SOGNO DA BAMBINO DIVENTARE DEI ROS.
6) sei pentito oltreche deluso del periodo trascorso nell'arma prima del g8 ?
NO NON SONO DELUSO, NON HO BEI RICORDI PERCHE' DOVEVO RIGARE DRITTO MA LO FACEVO ORGOGLIOSAMENTE.
7) a che punto sono i tuoi procedimenti giudiziari quello del 2004 per presunta estorsione e spaccio di droga ., quello intentato dalla tua ex cioè Denuncia e indagine per violenza sessuale e maltrattamenti contro minore ?
NO NEL 2004 NESSUN PROCEDIMENTO PER DROGA, BENSI SONO SOTTO PROCESSO A CAUSA DELLA MIA EX MOGLIE, MA ANCORA NON SI E' RISOLTO MA SONO FIDUCIOSO PERCHE' ANCHE IN QUESTO SONO VERAMENTE INNOCENTE E VE LO DICO CON IL CUORE NON C'E' STATA NESSUNA VIOLENZA ,ANZI IO SONO CONTRARIO.....
8) Il 3 agosto 2003, durante un periodo di congedo per malattia, mentre viaggiavi da solo su una Ford Focus, fosti vittima di un grave incidente perdendo il controllo del mezzo e gettandosi dallo sportello mentre l'auto finiva contro un albero, sulla statale 106, all'interno del comune di Belcastro, hai riportayto la rottura di una clavicola, di alcune costole e la lesione di tre vertebre. Vittorio Colosimo, il tuo legale affermò la sera dell'incidente: La dinamica dell'incidente stradale in cui è rimasto coinvolto Mario Placanica non è chiara. A prima vista, l'episodio appare inspiegabile. e annunciò la nomina di un perito ipotizzando un sabotaggio. Infatti tu temevi che qualcuno potesse danneggiare la sua auto per provocarti un incidente. La decisione non venne poi messa in atto. Come mai , hai lasciato che l'inchiesta aperta dalla procura di Catanzaro sia finita archiviata?
NON PRESI DECISIONI IO SULL'ARCHIVIAZIONE MA L'AVVOCATO COLOSIMO, IN OSPEDALE VENNE MICHELE TRAVERSA DI AN PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DISSE A MIO PADRE CHE MI AVREBBERO PAGATO L'AUTO DISTRUTTA PERCHE' C'ERA FANGO SULLA STATALE PROVENIENTE DALLA COLLINA, MA NESSUN RISARCIMENTO NE PER L'AUTO E NEMMENO PER I DANNI FISICI.
9) qualcosa d'aggiungere , rettificare , qualche appello da fare ?
PURTROPPO A CAUSA DELLA PERDITA DI LAVORO VIVO CON LA PENSIONE E NON MI BASTA NEMMENO PER AFFRONTARE UN PROCESSO E CHIEDO AIUTO A CHI VOLESSE CONTRIBUIRE ALLA MIA RIPRESA COSA CHE AVREI FATTO IO CON LE ALTRE PERSONE AD EFFETTUARE UNA RICARICA SULLA MIA POSTEPAY 4023 -6006-5458-6835 CODICE FISCALE PLCMRA80M13C352Z
Anche il più amato dagli italiani insultato sui social per aver fatto la spesa la domenica, alimentando il consumismo e lo sfruttamento dei lavoratori invece di andare a messa. E alla fine Gianni ha chiesto anche scusa. Dopo un dibattito pretesto per fanatismo e livore, liberatorio dell’istinto ferino dei repressi e dei vigliacchi che in Rete vanno a caccia di prede . Infatti a
migliaia di utenti Twitter non è certo sfuggita la polemica innescata dai fan di Gianni Morandi,
delusi e arrabbiati perché il cantante di
Monghidoro ha fatto la spesa di domenica ("Ma ai lavoratori non pensi?").
Se il diretto interessato si è stupito e scusato di aver provocato
tanta ira, su Twitter sono partiti gli ovvi #jesuisgiannimorandi o
#iostocongiannimorandi, ma anche una buona dose di ironia e sarcasmo:
c'è chi vede ormai la spesa domenicale alla stregua di uno sport estremo
e chi si chiede se forse, per giustificare un tale polverone, Morandi
anziché la spesa abbia fatto una rapina... Penso che dal web passi il 90 % della fogna di questo paese. Qualunque esaltato, carico di una rabbia repressa per motivi che non riguardano la società, ma lui stesso, scarica su chiunque, sempre, a tutte le ore, tonnellate di bile, di livore. Attenzione, alimentando la moderna suburra si vincono le elezioni o quantomeno si ha un grosso seguito e c può anche scappare come successe nel secolo scorso una dittatura
E' successo anche a me una cosa simile a quella di Morandi con attachi ma anche difese e cancellazione di contatti . Reo di : 1) aver riportato - condiviso una notizia bufalapresa per vera senza verificare la fonte e vedere se il sito è farlocco \ acchiappa link o una di quelle pagine facebook che hanno cambiato proprietari e gestione in maniera più o meno truffaldina perchè mi sono fidato di una mia utente , giudicandola affidabile , visto che la conosco dal 2010 circa ., 2) e per aver condiviso un post rozzo e volgsarte perprovocazione ma scambiato come un mio pensiero reale .
lo sapevi che la tua medaglia d'oro ha dato un duro colpo allo sport nazionale? No, non il calcio. Il lamento. Essì caro Alex, come faremo ora a sostenere di non avere la possibilità di fare ciò che desideriamo?
Come faremo, se tu continui a dimostrare che possiamo andare oltre i nostri limiti?
Lo capisci o no che ci stai rendendo tutto più difficile?
In questi anni la crisi ci aveva dato una mano... Tu lo sapevi che in Italia abbiamo un numero esagerato di "neet"? Sono i giovani che non studiano, non lavorano e neanche cercano un lavoro. Sono due milioni...
E che fanno? Boh! Eppure in tv a parte il Grande Fratello e l'Isola dei Famosi non c'è più niente... Ah si, facebook...
Caro Alex che ne sai tu.
Ora non sarà facile per noi sostenere che hai successo solo se: sei di buona famiglia, se c’hai lo zio prete che ti raccomanda, se c'hai la famiglia che ti da soldi, se c’hai l’amico politico, se c’hai la chiave giusta, se hai le risposte del test di ammissione prima di aprire le buste, se hai qualcuno in commissione al concorso...
Oppure devi essere un genio, ma capita ad uno su mille. Mica possiamo metterci a studiare o a lavorare tutto il giorno... Mica possiamo stare a consumarci il cervello per come riuscire ad andare oltre le difficoltà che abbiamo... Non siamo mica geni, non siamo nati mica nella Silicon Valley (hai visto che successo il libro "Se Steve Jobs fosse nato a Napoli"? meno male, un po' di conforto...).
Caro Alex, ci hai fregato.
Tu che hai iniziato con i kart per arrivare in formula 1. Tu che dopo 5 stagioni hai ricominciato tutto daccapo negli Stati Uniti in una formula minore, cos’hai trovato? Un incidente che ti ha portato via le gambe ... Come hai fatto a non lasciarti andare? Dove hai trovato la forza?
Dopotutto era così facile sentirsi una vittima del destino. Avresti avuto il nostro appoggio, la nostra compassione. Potevi arrivare all’apice del successo ma il destino ti ha portato all’inferno. Tutti ti avremmo creduto una vittima. E ci saremmo identificati in te. Saresti stato il nostro simbolo.
“Vorrei ma non posso” questo è il nostro motto. E tu cosa vai a fare? Non ti arrendi... Ma perchè? Perchè vuoi turbare le nostre coscienze dimostrandoci il contrario?
Vedo questa foto scattata nella gara che ti ha dato la medaglia d’oro: vedo i cordoli bianchi e rossi che accarezzavi con il tuo bolide a 300 all’ora in ogni curva del circuito... Come sei riuscito a rifarlo su quella sedia? Spingendoti con la forza delle sole mani... Dicci come hai fatto?
Perchè a 46 anni non si va alle Olimpiadi, tutti ti avevano sconsigliato di provarci. “Sei troppo vecchio” dicevano, ma tu no, il solito testardo, il solito guastafeste che vuole dimostrare che si può andare oltre i propri limiti, anzi oltre i limiti che gli altri ti impongono.
Caro Alex sei forte, ce lo hai fatto vedere... Ma ti rendi conto in che ci situazione ci hai messo ora???"
Una lettera dal sapore amaro Infatti
Laura Stradaroli ha condiviso il post di Paola Maletta. Ieri alle 0:19 ·Chi ha scritto sta ca@@o di lettera ha dimenticato che di uomini e donne come ZAnardi é pieno il mondo..con forza e carattere..volontà e dignità...e non solo con menomazioni....si alzano ogni mattina, anche se doloranti...e vanno in trincea. Studiano, lavorano, fanno grandi sacrifici per rendere felici chi amano....il resto é solo gente che guarda gli altri vivere e amare....e non faranno mai la storia del nostro paese.
Cara Laura essa è una lettera amara ed sarcastica in quanto come dici anche tu nel tuo intervento . E gente che non fa notizia e viene maltrattata ed ostacolata dalla : burocrazia ,dagli stereotipi , ignoranza , ipocrisia e pietismo della gente normale . Ed fa notizia solo quando si vince una medaglia o ed è un personaggio famoso come Zanardi Cosa intendi per storia la definizine che ne da' de Gregorio quelle due di Fossati ( 12 ) -Ma da li a dire che non faranno mai la storia del nostro paese ce ne passa , e mi sembra esagerato Cosa ne sappiamo noi normali o " diversamente abili " parziali come me ? lo sai che sono ben pochi che trovano il coraggio di mettersi in discussione ed accettare il loro handicap e la dura realtà facendo sport agonistico come Zanardi ed altri o prendendosi in gior ed ironizzando come l'autrice di questo libro autobiografico
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne. L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi. Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo. Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo. Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l'asino. Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide. Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l'asino riuscì ad arrivare fino all'imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando. La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra. Principalmente se sarai dentro un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra. Ricorda le cinque regole per essere felice: 1- Libera il tuo cuore dall'odio. 2- Libera la tua mente dalle preoccupazioni. 3- Semplifica la tua vita. 4- Da' di più e aspettati meno. 5- Ama di più e... accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.
Ecco perché quando il mio vecchio mio padre ed a volte anche mia madre ( a volte a torto a volte a ragione ) mi dicono che sono un asino o un pezzo d'asino non mi offendo e non rispondo ed a volte non rispondo ed non m'incazzo .
A chi , quando su fb riportando questa foto con la scritta auto ironica A volte sono un asino , mi dicono : Quale dei due? Quello bianco o quello scuro ? riporto quello scritto sopra
Si sa, l'ignoranza produce odio, disprezzo per gli altri, paura e conduce ad azioni terribili . Infatti
Si sa, l'ignoranza produce odio, disprezzo per gli altri, paura e conduce ad azioni terribile: inquisizione , caccia alle streghe ed agli untori ,il terrore , il pogrom , Lager, Gulag e chi più ne ha ne metta Ma ciò non è bastato visto che si ricade vedendo episodi come quello di cui parlo oggi .
Lo che molti di voi diranno : ma non hai niente di più importante di cui occuparti , e menate varie . Certo che le ho . Ma quando certa gente , vedere articolo sotto , reagisce con odio e frasi sempre uguali e ripetendo come un pappagallo le frasi dei seminatori d'odio e non ha le palle per dirlo di persona ma si sfoga sui social . Ma me ne frego e continuo finché (per parafrasare una famosa attrice teatrale e comica III ) i mio blog è
ma il mare aperto dei sentimenti
le vele al vento del mio pensiero
finché quel vento mi resisterà.
infatti io scrivo di queste cose perchè : Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.( Martin Luter King ) ed odi gli indifferenti ( Antonio Gramsci ) Ora leggendo l'articolo
foto copertina di Christopher Furlong/Getty Images)
Alcuni genitori si sono indignati per un diario che ritrae una bambina con l’hijab, uno dei tanti veli islamici. Il lavoro è stato stampato in un istituto comprensivo di Carrè, Chiuppano e Zanè. Raffigura Malala Yousafzai, la giovanissima pakistana che ha vinto il Premio Nobel per la Pace, lottando per il diritto all’istruzione nel suo paese.Il disegno in stile Andy Warhol che ritrae una bambina con lo hijab, una delle tipologie di velo islamico, sta provocando un vespaio su Facebook. L’immagine è la copertina del diario scolastico stampato dall’isitituto comprensivo di Carrè, Chiuppano e Zanè.“Io sono senza parole – scrive Giulia, che ha postato la foto sulla sua pagina Facebook – E anche qui sarebbero solo insulti… Vergognatevi! I comunisti sono pregati di non commentare con moralismi, storie di integrazione di sto c***o e altre M***”. Seguono tre hashtag: #loschifo, #èoradibasta #vergogna e una ventina di commenti che vanno dal “Ma i genitori tutti zitti? non ho capito l’obbligo di avere una cosa che non condivido…deghe fogo!!!!!!!” al “A me sale l’omicidio” fino alle foto di Benito Mussolini e proposte di roghi davanti alle scuole.In realtà la bambina rappresentata è Malala Yousafzai, la giovanissima pakistana che ha vinto il Premio Nobel per la Pace con le sue lotte per il diritto all’istruzione e sui diritti civili in generale. “Sono sorpresa e amareggiata – spiega la dirigente scolastica Luciana Bassan – Sorpresa perchè nessuno si è lamentato di persona e amareggiata perchè quella copertina e tutti gli altri 11 disegni contenuti nel diario sono frutto di un lungo lavoro di due classi V di Zanè sul tema “Gesti famosi, donne semplici”, che ha portato loro a vincere un concorso scolastico. Oltre a Malala sono state ritratte anche Anna Frank, Rita Levi Montalcini, Indira Ghandi. Amereggiati sono anche gli insegnanti ma soprattutto i ragazzi, che si sono impegnati tanto su temi come la libertà e il diritto all’istruzione per tutti i bambini”.“Cari genitori – conclude la dirigente – Forse è il caso che facciate una riflessione sulla vostra reazione anziché su quel bel disegno di cui ignoravate il significato”.
Mi chiedo elucubrando : non so chi è chi fa più schifo se gli ignoranti razzisti e xenofobi o peggio che hanno subito il lavaggio del cervello da parte della propaganda salvinista e destrosa o che sono , peggio ancora , cosi di natura . O gente come questa che dice
in maniera talmente ambigua che non si capisce se è un troll provocatore o un ignorante che fa sul serio .
La risposta alla mia elucubrazione mazzulliana sembrerà banale . Ma per me fanno entrambi schifo sia i primi ( razzisti , xenofobici ) sia i secondi ( perchè l'ignoranza fa paura ed il silenbzio uguale a morte cit musicale ) . Sia gli uni che gli altri non capiscono che Lasciarsi portare ad atti d'odio da troll razzisti è, da fessi! Le pachistane e le iraniane utilizzano un genere di copricapo che non è tanto diverso di quello che utilizzavano le nostre nonne per andare in chiesa. Non tutte lo usano, non
nasconde i capelli della donna, e poi a volte se lo tolgono in pubblico. Poi ci sono fotografie d'Indira Ghandi con un abbigliamento non tanto diverso, e con il capo coperto nello stesso modo. Viaggiate un po', leggete un po' o guardate programmi che non siano solo quelli della de filippi e simili . E capirete che quello che voi chiamate velo sui capelli era portato anche dalle nostre nonne
e bisnonne e viene portato anche dalle nostre suore e in molti paesi del mediterraneo ed oriente non solo mussulmano