Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
5.5.22
ma è possibile che ogni volta che succede un femminicidio sui media debba esserci un elogio biografico del carnefice e non della vittima \ vittime ?
Di cosa stiamo parlando
https://www.facebook.com/thePeriodoff/ |
A Monza Alessandro Maja, l’uomo di 57 anni è accusato di aver ucciso a martellate la notte di martedì e mercoledì la figlia di 16 anni Giulia e la moglie di 56 anni Stefania Pivetta. ..... qui le ultime news e in questo nostro articolo il resto della vicenda ed al lato uno dei punti della guida del giornale facebook the period .per raccontare i femminicidi che purtroppo pochissimi sia sui media che sui social rispettano quando parlano di tali argomenti
Sappiate che è inutile che fate degli articoli speciali ogni 25 novembre o delle pagine speciali sul femminicidio sul sito delle vostre testate online se poi con i vostri articoli suscitate simili e condivisibili reazioni come queste tra le più significative
Che cazzo ci frega di sapere chi era questo assassino che ha deciso di sterminare tutta la famiglia tranne se stesso?Ha ucciso a martellate la figlia, l'altro figlio sta lottando per sopravvivere, e la moglie.E questo giornale immondezza, immondo mi vuole far sapere chi era l'omicida.Anzi, cerca pure di elevarlo.Dimenticando completamente le vittime.Io invece avrei voluto sapere chi era la moglie, cosa faceva.Quali erano i sogni dei figli, che lui ha distrutto.A me questo giornalismo fa vomitare.Fa schifo, se non c'è un etica del giornalismo questo Paese è davvero nella merda.Sono neraComunque anche oggi un femminicidio è stato raccontato dalla parte dell’assassino, mettendone in luce le qualità professionali, come se avesse senso (a meno che l’intento non fosse quello di attutire la gravità di aver ucciso moglie e figlia a martellate) e invitando il lettore a scoprire chi fosse questa persona (come se si trattasse del personaggio simpatico di una bella favoletta, il che giustificherebbe anche la scelta di una bizzarra foto che lo ritrae sorridente e con un pappagallo sulla spalla).E continuando ad alimentare l’insostenibile tesi per cui un fenomeno sistematico (culturale, sociale, politico) nascerebbe da un’infinita serie di casi isolati, imprevedibili e incomprensibili.Ormai mi sembrano incomprensibili solo per i giornalisti che li affrontano così. E, purtroppo, anche per chi li legge pensando di potersi fidare.Il nome delle due donne uccise è Stefania Pivetta e Giulia Maja.In questo titolo, fra l’altro, notiamo anche nome e cognome nonché qualifica professionale dell’uomo, mentre le due donne assassinate sono nominate solo in relazione (in funzione) a lui quindi come moglie e figlia. Qui c’è veramente tutto di una lettura del mondo e delle cose che non riesce a scollarsi da un punto di vista solo.
Il femminicidio in Italia: se mi lasci, ti uccidoNon chiamiamoli più padri, mariti, o figli, quelli che compiono queste stragi, ma chiamiamoli con il loro nome: mostri assassini
Tragedia di Samarate, una delle due vittime Giulia |
4.5.22
la banalità del femminicidio di Patrizia Cadau
Io non riuscirei a scrivere meglio
Kaif morto a 4 anni per una malattia rara: abbandonato dai genitori, l’addio della sua madre adottiva Chiara Fossombroni
Kaif morto a 4 anni per una malattia rara: abbandonato dai genitori, l’addio della sua madre adottiva Chiara Fossombroni
DI SILVIA NAZZARENI // CRONACA ITALIA
04 MAGGIO 2022, 12:45
Kaif aveva una rara malattia ed era stato lasciato solo in ospedale: Chiara aveva immediatamente deciso di tenerlo con sé, e così è stato fino alla fine.
Kaif è morto il primo maggio, a soli 4 anni, per una malattia rarissima: nella sua breve vita, però, ha avuto la fortuna di essere stato molto amato dalla sua mamma adottiva, Chiara, che lo ha conosciuto quando era solo in un letto d’ospedale, abbandonato dai suoi genitori.
La loro è una storia d’amore e di tenerezza: un’avventura che termina con un addio di dolore, ma Chiara Fossombroni non si è mai pentita neanche un attimo di aver adottato Kaif: è lui ad averle donato i momenti più belli degli ultimi anni.
Chiara ha incontrato Kaif due anni fa: era su un letto dell’ospedale Meyer, a Firenze, solo e abbandonato.
Gli avevano diagnosticato una sindrome rara che conterebbe solo 170 casi in tutto il mondo ed i suoi genitori biologici, a quanto pare, non se l’erano sentita di affrontare una situazione tanto drammatica. A La Nazione, lei ha raccontato il suo primo incontro: “Quando ci siamo incontrati era sdraiato su un letto a guardare il soffitto. Non era mai uscito dall’ospedale, per i primi due anni non ha potuto mangiare né bere, nutrendosi tramite un sondino. Si è appoggiato sul mio seno e io sono diventata sua madre”.
Kaif alla scoperta del mondo, con Chiara come “manico di scopa”
Negli anni in cui Kaif e Chiara sono stati insieme, lei ha fatto di tutto per fargli conoscere il mondo e le bellezze della vita: gli ha mostrato il mare, la montagna, il divertimento e soprattutto gli ha fatto conoscere amore e protezione.
Quando lo ha incontrato, il piccolo Kaif era desideroso di ricevere un contatto ematico, come gli aveva spiegato in ospedale: “Il professor Massimo Resti che lo aveva in cura, – ricorda – mi disse che aveva tanto bisogno di affetto che si sarebbe attaccato anche a un manico di scopa pur di trovarne.
Quel manico di scopa sono stata io”.
Negli ultimi mesi le condizioni di Kaif si erano aggravate e, fino all’ultimo, sua madre aveva sperato che migliorassero. Sulla sua pagina Facebook, lo scorso 30 aprile, aveva scritto: “Solo una preghiera per Kaif adesso. Forza ! Sei l’essenza dell’amore e devi vincere”. Il giorno dopo, purtroppo, il tristissimo annuncio: “Alleluia Kaif è in cielo felice e la sua mamma continuerà ad essere sempre con lui. TI AMO e saremo sempre insieme”.
3.5.22
Woman in Gold ., Queen of the Desert., vino in veritas ., la dea fortuna
Queen of the desert
La vera storia di Gertrude bell Gertrude Margaret Lowthian Bell (1868 – 1926) è stata un'archeologa, politica, scrittrice e agente segreto britannica insomma una Lawrence T. d'Arabia( pseudonimo di Thomas Edward Lawrence ) femminile bellissimo film che racconta una storia di dialogo e fra culture diverse e di come la pace va costruita . I primi 45 minuti quasi tutti indigesti,per chi non ama i film storicie i biotopic , stavo sbagliando , ma in seguito ci sono scene e luoghi che restano negli occhi e nel cuore. Alla trama e recitazione della Kidman darei un'insufficienza, alla bellezza di alcuni luoghi e delle riprese quasi un dieci.Di grande espressività e dignità le inquadrature di tanti personaggi minori, in ogni caso consiglio la visione, è come quando si fa un viaggio, c'è la parte brutta in macchina nel traffico, ma poi si può arrivare a vedere dei luoghi bellissimi.Vino in veritas
IL film From the Vine \ in vino veritas Italia, Canada, 2019 Genere: Commedia di Regia di Sean Cisterna E' Uno dei classici film che hanno come tema il vino e la sua cultura . Una commedia bella e discreta un viaggio indietro nel tempo e nella nostalgia in cui tempo dove il niente era tutto... e il tutto era condiviso. Sogno e realtà si fondano in questo malinconico almeno all'inizio ma pieno di speranza .Concludo i miei film con un altro film
La dea fortuna è un film del 2019 diretto da Ferzan Özpetek. Vincitore di due David di Donatello, per la migliore attrice protagonista a Jasmine Trinca e per la miglior canzone originale scritta e interpretata da Diodato . Inoltre nella colonna sonora è presente il brano inedito Luna diamante interpretato da Mina e scritto e composto da Ivano Fossati. Il brano fa parte dell'album Mina Fossati, pubblicato il 22 novembre 2019. Concordo conm https://www.comingsoon.it/film/la-dea-fortuna/56456/scheda/ . Discreto da vedere se non si ha di meglio , un film bello e profondo anche se , almeno per me che conosco il regista , con lo stampino .Addio a Mauro Morandi, «Robinson Crusoe contemporaneo»,ed ex custode dell'isola di Budelli .
da msn.it Addio a Mauro Morandi, «Robinson Crusoe contemporaneo», originario di Modena, che per 32 anni ha vissuto da solo nella piccola is...
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