Etiopia
L'aspettativa di vita in Etiopia è di circa 48 anni e si stima che solo il 7% della popolazione raggiunga i 60 anni. La copertura sanitaria, così come l'esistenza e l'utilizzo dei servizi preventivi e curativi sono ancora estremamente bassi: la spesa sanitaria pro-capite ammonta a 5 dollari l'anno ma verosimilmente questa quota scende se si considerano le popolazioni non censite.
Negli ultimi anni il numero delle infrastrutture sanitarie è aumentato, ciò nonostante molte non sono ancora operative a causa della carenza di personale e attrezzature.
L'impatto dei servizi sanitari di base è poi grandemente limitato, soprattutto nelle aree rurali periferiche, dalla mancanza di strutture di secondo livello a cui trasferire i pazienti con complicazioni. In queste zone si rivelano particolarmente critiche le emergenze chirurgiche o ostetriche, che hanno una scarsa possibilità di ricevere un'assistenza adeguata.
Anche il tasso di utilizzo delle poche strutture esistenti è basso, soprattutto per la difficoltà che comporta raggiungere gli ospedali. I mezzi di trasporto sono pochi, le strade impervie e disagiate e, d'altro canto, è estremamente difficile fornire servizi sanitari alla consistente parte di popolazione nomade.
I bambini
L'instabilità politica e la guerra con l'Eritrea, hanno fatto dell'Etiopia un paese in cui la condizione dell'infanzia è particolarmente grave.
Con 110 bambini morti prima di aver compiuto un anno ogni 1000 nati vivi, il Paese ha uno dei tassi di mortalità infantile più alti del mondo.
Più del 5% dei bambini sono malnutriti e si stima che, sempre per la stessa causa, 250.000 bambini al di sotto dei cinque anni muoiano ogni anno. Altri 140.000 bambini muoiono ogni anno a causa della polmonite.
La malaria è la principale causa della morte di oltre 5 milioni di bambini all'anno.
L'Etiopia ha più di 4,5 milioni di bambini orfani, dei quali, almeno 720.000 hanno perso almeno uno dei genitori per l'HIV/AIDS.
La condizione dei bambini orfani è ancora più difficile di quella dei loro coetanei, i loro tassi di iscrizione scolastica sono molto bassi, la loro alimentazione molto povera e sono molto più facilmente esposti al rischio di essere contagiati da malattie.
Le donne
Le statistiche relative alla condizione della donna in Etiopia non offrono certo un quadro migliore. Le donne etiopiche partoriscono in media 6 figli ciascuna, ma solo il 6% di loro ha accesso ad un’assistenza medica durante il parto. La mortalità materna arriva a 870 donne ogni 100.000. Solo l’8% della popolazione possiede e utilizza contraccettivi. La percentuale d’istruzione femminile al di sopra di 15 anni è del 33,8%, contro il 49,2% di quella maschile. La frequenza scolastica femminile complessiva nei tre livelli, primario, secondario e terziario, è del 29%, mentre quella maschile è del 41%. Le donne hanno in media un reddito pari alla metà di quello degli uomini e il loro coinvolgimento nella politica del Paese è quasi nullo, solo il 7,8% dei seggi in Parlamento sono infatti assegnati a donne.
Nella società etiope le bambine vengono discriminate sin dalla nascita. Le radicate usanze culturali e le pratiche tradizionali impongono e perpetuano l’inferiorità della donna, facendo della popolazione femminile un segmento fortemente svantaggiato della società.
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