15.1.08

Senza titolo 61

  LO CONOSCETE IL GRUPPO MUSICALE LAS KETCHUP ?  :-)


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Senza titolo 60

  VI PIACEVA IL TELEFILM NEW YORK NEW YORK ?  :-)

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Senza titolo 59

 




(AGI) - Firenze 15 gennaio . - Ancora un morto sul lavoro. A perdere la vita questa volta un operaio morto folgorato stamani a Calenzano, in provincia di Firenze, mentre stava lavorando all'esterno di un capannone industriale in costruzione. Secondo una prima ricostruzione l'uomo era sul cestello di una macchina operatrice per lavori aerei quando avrebbe urtato, per cause in corso d'accertamento, i cavi di una linea elettrica da 15 mila volt. Sul posto i vigili del fuoco che insieme al personale sanitario hanno cercato di rianimare l'operaio. Indagini in corso da parte dei carabinieri.





forse quando morirà qualche parente o familiare di un politico si faranno rispettare le leggi o faranno qualcosa  di veramente serio (  e non  i soliti  bla  .... bla  ... bla  ...  )  per  risolvere  tale problema  ed  evitare  da  parte  dei grandi  gruppi industriali    fenomeni  come questi 1 2 . lo so che che sono discorsi che non andrebbero fatti e cinici , ma : << se il cielo fosse bianco di carta e tutti i mari neri d’inchiostro non saprei dire a voi miei cari , quanta tristezza ha in fondo al cuore qual’è il pianto , qual’è il dolore intorno a me ….( Ivan della Mea ) >>





Senza titolo 58

  VE LA RICORDATE QUESTA PUBBLICITA' ?  :-)


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14.1.08

Senza titolo 57

sono dalla parte di Galileo, il maiale vestito di bianco non deve entrare alla Sapienza

Senza titolo 56

  VI PIACEVANO LE SCARPE DA GINNASTICA CON LA LUCE E LE ROTELLE ?  :-)


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Che fine hanno fatto!

img199       Dipinto donato dal maestro Roberto Gallo




Sembra un gregge smarrito...

Ad occhi bassi se ne vanno,
disperati.
Nella loro grigia via
a testa china se ne vanno.
Aiuto non vogliono
la dolce morte attendono sognando
paradisi artificiali...
Non resteranno che verdi prati,
dove germoglieranno
non più bianche margherite,
ma solo delle vuote siringhe,
lattine e carte,
che col vento si sposteranno,
dando l'unico segno di vita...
Ad una ad una
le ombre si piegheranno
per chiedere aiuto,
che da nessuno avranno...

Franca Bassi
 

Senza titolo 55

  VE LO RICORDATE IL PORTACHIAVI DI PAPERINO ?  :-)


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13.1.08

Senza titolo 54

Epigramma


Ma fatemi il favore


 


Credere che


uomini cinici con la partita doppia


al posto del cuore


che decidono e pianificano la vita


in terra


con un unico obiettivo


il profitto


pensino a un domani per noi


sarebbe come pensare


che chi ci ruba il portafogli


lo faccia per depositare il contante


nel nostro conto in banca


 


Pietro Atzeni


 


 


 


 

Senza titolo 53

  L'AVETE LETTA LA FIABA VITA DA PORCI ?  :-)


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Sonja Henie. Ve la ricordate?

img194Immagine cartolina di Altebocca-Terni 1944 Sonja Henie - Tyrone Power



Ieri ho comprato, in un piccolo negozio del quartiere Trionfale di Roma questa cartolina, mi è piaciuta. Lui lo conoscete bene, parlerò solo di lui in un'altra puntata. Ma lei la bravissima Sonja, era il mio idolo, lei pattinava sul ghiaccio e io la volevo imitare con i pattini a rotelle,  facevo l'angelo e finivo inevitabilmente seduta per  terra. Franca Bassi

Qualche notizia sulla bravissima SONJA copiato da Wikipedia:


Sonja Henie partecipò alla I Olimpiade Invernale nel 1924 non ancora dodicenne, accreditata come la più giovane partecipante ai Giochi. Nel concorso di pattinaggio individuale femminile fu ottava su otto partecipanti, ma si fece notare per l'eccellente esecuzione del programma libero, anche se poco variato, al punto che il Rapporto Ufficiale di quell'edizione dei Giochi pronosticava per la giovane norvegese un grande avvenire.


La previsione non tardò a realizzarsi. Nel 1927 la quindicenne Sonja Henie vinse il suo primo titolo mondiale. Ne avrebbe vinti dieci consecutivi, regina incontrastata dell'artistico femminile dal 1927 al 1936. Nello stesso periodo vinse consecutivamente sei campionati europei e tre titoli olimpici, nel 1928, nel 1932 e nel 1936. Nessun'altra pattinatrice è riuscita finora ad eguagliare tali risultati.


È tuttora una dei soli sei atleti che hanno vinto 3 medaglie d'oro consecutive alle olimpiadi invernali, insieme con lo svedese Gillis Grafström (1920-28) nel pattinaggio di figura, il tedesco dell'est Ulrich Wehling (1972-80) nella combinata nordica, l'statunitense Bonnie Blair (1988-94) nel pattinaggio di velocità, il tedesco Georg Hackl (1992-98) nello slittino e il norvegese Bjørn Dæhlie (1992-98) nello sci di fondo.


A Sonja Henie viene attribuito il merito di essere stata la prima ad indossare il gonnellino corto, diventato poi il costume tipico del pattinaggio artistico femminile, nonché la prima ad aver introdotto nel pattinaggio la coreografia della danza.




Senza titolo 52

  VE LO RICORDATE QUESTO FILM ?  :-)


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Senza titolo 51

  CHE NE PENSATE DI QUESTA CANTANTE ?  :-)


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12.1.08

Senza titolo 50

A volte quando si parla di prevenzione della criminalità ometto di citare dei veri eroi del quoitdiano i miei genitori. Mia madre una collaboratrice scolastica con solo la terza media e mio padre un muratore con la quinta elementare fin da piccoli a me e a mio fratello hanno inculcato l'amore per la cultura e per il vivr onesto contando solo sulle proprie foprze. Mi ricordo che una volta un fratello di mia madre, segretario dell'allora Dc, propose a mio padre di entrare a lavorare come operator ecologico. Lo stipendio all'epoca non era male, si parla di due milioni delle vecchie lire. Lui, d'accordo con mia madre preferì contuinuare a fare il muratore una volta assicurato e una volta a nero.All'epoca già si vociferava di criminalità organizzata che gestiva il ciclo di rifiuti. E non posso omttere di dir la loro gioia quando vedevano i progressi scolastici miei e di mio fratello e con quanto forza d'animo hanno convito quest'ultimo a prendersi il diploma di perito industriale. La moglie del giudice Falcone, tra la'ltro, prima di morire con il marito a Capaci stava lavorando su un progetto di inculturizazione dei minori a rischio per toglierli dalle grinfie della criminalità organizzata. Romilda Marzari


Senza titolo 49

Vi giro una mail che mi ha invaito la mia amica, ora romana, Paola Galligani.


Controllate le etichette degli assorbenti interni che volete
acquistare, la prossima volta, e controllate se riuscite ad
individuare alcuni dei segni familiari descritti in questa e-mail.

Non meraviglia che tante donne al mondo soffrano di cancro alla
cervice e di tumori all'utero. Sapete che i produttori di assorbenti
interni usano diossina e rayon nei loro prodotti? Sono sostanze
cancerogene e tossiche! Perchè allora gli assorbenti interni non sono
contro la legge?

Perchè gli assorbenti interni non sono un prodotto alimentare e,
dunque, non sono considerati pericolosi o illegali.

ECCO IL VERO PERICOLO:

Gli assorbenti interni contengono due cose che sono potenzialmente

pericolose: Rayon (per assorbire) e diossina (un prodotto chimico
usato per sbiancare I prodotti). A volte contengono anche piccole
percentuali di amianto, per indurre nell'organismo femminile una
emorragia più intensa (più sanguinamento più assorbenti consumati).
L'industria degli assorbenti interni è convinta che noi,essendo
donne, abbiamo bisogno di prodotti candeggiati, sbiancati per pensare
che il prodotto sia puro e pulito.

Il problema è che la diossina, che viene prodotta in tale processo
sbiancante, può apportare gravi danni all'organismo! La diossina è
stata associata al cancro da studi clinici, ed è tossica per il
sistema immunitario e riproduttivo.

E' anche stata associata con endometriosi e basso numero di
spermatozoi per gli uomini. Lo scorso settembre, l'Agenzia di
Protezione Ambientale EPA ha reso noto che non esiste un livello
"accettabile" di esposizione alla diossina, visto che è cumulativa e
lenta a disintegrarsi. Il pericolo Reale viene dal contatto ripetuto
(Karen Couppert "Pulling the Plug on the Tampon

Industry") Io direi che usare circa 3-4 assorbenti interni al giorno,
per cinque giorni al mese, per 38 anni un "contatto ripetuto". Non
pensate anche voi?

Il Raion contribuisce invece ai pericoli creati da assorbenti interni
e dalla diossina perchè è una sostanza altamente assorbente. Percio,
quando fibre degli assorbenti interni restano nel collo dell'utero
(come di solito accade),ciò crea un "serbatoio" di diossina nel corpo.

Tra l'altro,resta all'interno molto più a lungo di quanto rimarrebbe
con assorbenti interni fatti solo di cotone, perchè il rayon è più
leggero e tende ad attaccarsi. Questo è anche il motivo per il quale
la TSS (Sindrome da Shock Tossico) può colpire donne che usano
assorbenti interni (come potete leggere dal foglio informativo di
TUTTI gli assorbenti interni in commercio).

QUALI SONO LE ALTERNATIVE?

Usare assorbenti esterni, o prodotti non sbiancati e fatti
completamente di cotone.

Anche altri prodotti d'igiene femminile(assorbenti esterni/
fazzoletti) contengono diossina, ma non sono tanto pericolosi quanto
gli assorbenti interni.

Sfortunatamente, prodotti non sbiancati e in cotone si trovano quasi
solo in negozi di "prodotti biologici" (quindi sono più cari). Nel
1989, degli attivisti inglesi organizzarono una campagna contro lo
sbiancamento attuato con cloro. Sei settimane e 50000 lettere dopo, i
produttori di diversi prodotti sanitari passarono all'ossigeno (uno
dei metodi Verdi disponibili.

(MS magazine, May/June 1995)

COSA FARE ORA:

Ditelo alla gente. A tutti.
Informateli. Questa industria ci sta danneggiando,facciamo qualcosa
per impedirlo! Se avete tempo, scrivete una lettera alle società
Tampax -

Playtex - O.B -Kotex. Sulle scatole
c'è sempre un recapito. Fate loro sapere che esigiamo un prodotto
sicuro:assorbenti interni COMPLETAMENTE DI COTONE NON SBIANCATO.

PROMEMORIA:

Per non perdere l'impatto di
questa email, PREGHIAMO chiunque voglia spedirla ai propri amici, di
copiarla e poi passarla su un NUOVO messaggio.In questo modo, non potrà

distorcere il messaggio a causa delle varie frecce che appaiono nelle
e- mail inoltrate. Vi preghiamo di farlo con considerazione e serietà.



Senza titolo 48

Campania - Un nesso fra tumori e discariche c'è. Il dato oramai lo si può trovare navigando su internet. Ho visitato alcuni siti e tutti dicono la stessa cosa: i tumori sono concentrati nelle stesse zone in cui sono sorte discariche o Cdr.
Una zona che comprende alcuni comuni delle province di Caserta (Aversa, Capodrise, Casagiove, Casal di Principe, Caserta, Castel Volturno, Marcianise, San Cipriano D’Aversa, Santa Maria Capua Vetere, San Nicola la Strada e Villa Literno) e Napoli (Afragola, Arzano, Caivano, Casoria, Frattamaggiore, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, Marigliano, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Pomigliano D’Arco, Sant’Antimo e Volla). Per quanto riguarda le cause dei tumori, le principali sono ’’riconducibili a fattori legati allo stile di vita (alimentazione, fumo, infezioni) e ad esposizioni professionali’’.

Lo studio, commissionato dal Dipartimento, è stato coordinato dal centro ambiente e salute dall’Organizzazione mondiale della Sanità, con la collaborazione del Cnr, dell’Istituto superiore di Sanità e della regione Campania. E si è basato su dati provenienti dai nastri di mortalità dell’Istat. Le analisi, dice lo studio, ’’hanno consentito l’identificazione di un’area nella quale la mortalità generale e i tassi specifici per diverse patologie tumorali sono particolarmente elevati rispetto ai valori regionali’’.

In base ai dati Airc vengono considerati fattori di rischio le caratteristiche biologiche, le situazioni e le condizioni cui è associato statisticamente un aumento delle probabilità di sviluppare una certa patologia. I fattori di rischio si distinguono in: genetici (quindi non modificabili), modificabili (quelli per i quali è stata dimostrata la reversibilità del rischio perché dipendono da noi) e ambientali.
•Genetici: ci sono individui che possiedono fin dalla nascita delle varianti di alcuni geni che li rendono più suscettibili allo sviluppo di una certa malattia rispetto alla popolazione generale (per esempio mutazioni di alcuni geni che aumentano il rischio di sviluppare un certo tipo di tumore, come i geni BRCA1 e BRCA2 nel caso del carcinoma della mammella, oppure il gene APC per il tumore del colon-retto).
•Modificabili: si intendono quelli legati a determinati stili di vita che aumentano il rischio di sviluppare certe malattie (tumori e/o malattie cardiovascolari): il fumo, l'alimentazione, l'inattività (sovrappeso e obesità).
•Ambientali: ovvero sostanze o radiazioni a cui gli individui sono esposti in maniera cronica o acuta, che possono a loro volta influire sulla probabilità di sviluppare una determinata patologia.

Dai dati Apcom si evince:

"Aumento medio del 2% della mortalità generale; dell'1% di tutti i tumori, per uomini e donne, di quello al polmone del 2% per gli uomini. Sono questi i dati della prima relazione sull'attività svolta dall'Istituto Superiore di Sanità nel quadro dell'accordo di cooperazione con la commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse. La rilevazione fa riferimento a 196 Comuni delle Province di Napoli e Caserta. Secondo quanto si spiega nel dossier presentato oggi in Prefettura a piazza del Plebiscito, gli aumenti di tumori al fegato sono del 4% per gli uomini e del 7% per le donne. Di quelli allo stomaco 5% per gli uomini; malformazioni congenite del sistema nervoso hanno un trend dell'8% e dell'apparato urogenitale, 14%. Per altre cause - si sottolinea non sono stati osservati dati positivi significativi. "I trend osservati si traducono - si legge nel dossier - in differenze marcate di rischio, se si confrontano i Comuni più a rischio con quelli poco o non esposti: ad esempio la mortalità generale nei primi è 9% in eccesso rispetto ai secondi, per gli uomini e 12 % per le donne".

Lo studio fa riferimento sia ad una prima osservazione completata nel 2004 che ad una serie di accertamenti successivi. "E' stata analizzata tramite modelli di regressione multipla la correlazione a livello comunale tra questi esiti sanitari e un indice sintetico di pressione ambientale legata ai rifiuti. Questo indice - si spiega - ha combinato tutte le informazioni disponibili circa i siti di smaltimento rifiuti, legali e non, in un'unica misura che esprime il carico complessivo sulla popolazione residente, in funzione della numerosità, estensione e pericolosità dei siti di smaltimento".


Romilda Marzari



Senza titolo 47

Di seguito un appello dovuto all'iniziativa di Massimo De Santi e preparato da Roberto Passini. Fra i primi firmatari spicca la costituente Teresa Mattei ed il prof. Michelangelo Bovero.
Chi desidera sottoscriverlo può inviare un messaggio di adesione a
info@firenzeperlacostituzione.it

 

APPELLO contro l'ennesima provocazione plebiscitario-presidenzialista

RIAFFERMIAMO LE RAGIONI DELLA DIFESA ATTIVA

DELLA NOSTRA COSTITUZIONE

NEL 60° DALLA SUA ENTRATA IN VIGORE

 

Il degrado politico e culturale che imperversa da tempo nel nostro Paese sta assumendo toni sempre più allarmanti. Le forze politiche dell'Unione, dopo aver assunto con il programma elettorale l'impegno di mettere in sicurezza la Costituzione modificando l'art.138, fanno a gara nel proporre modifiche col pericoloso pretesto della modernizzazione del sistema politico.

L'ultimo esempio è la recente intervista rilasciata dall'On.le Dario Franceschini al quotidiano la Repubblica in data 2 gennaio 2008. Il vicesegretario del Partito Democratico riprende ed esplicita quanto già da tempo annunciato dal suo segretario On.le Walter Veltroni: la necessità di un "salto culturale" nella politica e nella cultura costituzionale, da parte delle forze democratiche, finalizzato alla realizzazione, anche nel nostro paese, di un modello presidenziale o di premierato forte.


A nostro parere siamo di fronte a un vero e proprio "salto nel buio": una provocazione inaccettabile nel metodo e nel contenuto, nonchè gravemente insidiosa e pericolosa rispetto agli obiettivi di maggiore partecipazione democratica, sbandierati quale antidoto alla crisi della politica che, demagogicamente e assurdamente, con tale proposta si afferma di voler risolvere.

Questa opzione politica presidenzialista, plebiscitaria e populista deve essere fermamente respinta perché:

1
. viene inserita surrettiziamente, pochi mesi dopo il risultato elettorale dell'aprile 2006 all'interno di un legittimo e condivisibile disegno politico dell'Unione finalizzato alla riforma della legge elettorale. Manovra che disvela la vera posta in gioco perseguita da alcuni non marginali attori politici: il cambiamento con gradimento bipartisan della Costituzione, nonostante la formidabile conferma di popolo ottenuta dalla nostra Carta nel referendum costituzionale del 25-26 giugno 2006 con la vittoria del NO al progetto di modifica delle destre.

2. una tale verticistica opzione ci porterebbe fuori dal solco di una moderna democrazia costituzionale parlamentare, voluta con lungimiranza dai nostri Costituenti e come tale più adatta a dare compiuta rappresentanza alla pluralità delle posizioni politiche e sociali che caratterizzano la storia politica del nostro smemorato paese, proponendoci una soluzione istituzionale sbagliata, oggi oltretutto criticata proprio nei paesi, assunti a modello, in cui vige l'elezione diretta del presidente o del premier;

3. ci troviamo, purtroppo, di fronte all'ennesimo tentativo di sanzionare in un testo normativo la tendenziale trasformazione della democrazia parlamentare in una sorta di autocrazia elettiva.

Ciò premesso:
- riteniamo che questo disegno neoconservatore sovverta inequivocabilmente la qualità della nostra democrazia parlamentare, marginalizzi la sovranità popolare e come tale debba essere contrastato con fermezza;

- chiediamo pertanto a tutti i cittadini e alle cittadine, ai lavoratori, agli intellettuali, ai giovani, e a tutte quelle soggettività, individuali e collettive, politiche e sociali che con determinazione hanno operato nella non facile, lunga e per niente scontata campagna referendaria del 2005-2006, conclusasi con la splendida vittoria del NO allo stravolgimento della Costituzione voluto da Berlusconi-Bossi e Fini, di riappropriarsi della loro sovranità e dire ancora una volta un secco NO, preventivamente e ad alta voce, al paventato pastrocchio presidenzialista-premierista che con probabilissimo accordo trasversale targato "P.D. Forza Italia e A.N." alcuni leader politici intendono somministraci senza aver ricevuto al riguardo alcun mandato elettorale.


Per questo, oltre ad opporci a tale sconsiderato disegno politico, riteniamo necessario e urgente riprendere nel paese, nei luoghi di lavoro e nelle scuole, la mai conclusa battaglia, civile e politica, per la difesa e la piena attuazione della nostra Costituzione repubblicana e antifascista.

 

Se sapremo vincere anche quest'ultima battaglia potremo forse dire con le parole di Calamandrei che "La Resistenza ha resistito" e che la lotta di liberazione dal nazifascismo vive ancora nelle nostre
coscienze.


Primi firmatari:
Teresa Mattei
Antonia Baraldi Sani
Michelangelo Bovero
Massimo De Santi
Corrado Mauceri
Giovanna Pagani
Roberto Passini
Paolo Solimeno

Senza titolo 46


Funny Games [Il contenuto del testo accenna alla trama del film ]

La visione di questo film, in attesa del remake, mi ha portato a rileggere alcune lezioni sul rapporto fra televisione e inconscio secondo l'ottica psicanalitica di Musatti [1961], figura di spicco della psicanalisi italiana. Negli appunti veniva posto l'accento riguardo l'effetto sul mondo interno della televisione e le conseguenze sul comportamento in relazione all'età ed ad alcune caratteristiche temperamentali. Mi interessano principalmente le prime in quanto mi sembra che il regista, Michael Haneke, volontariamente o meno abbia sfruttato questi effetti, portandoli forse all'eccesso, in un film dal carattere meta-teatrale. Infatti il protagonista, il deus ex machina, rivolgendosi direttamente allo spettatore, sconvolge le regole della normale finzione televisiva, pone un termine al film, scommette con l'osservatore in modo irriverente fino a farlo sentire in balia del suo volere come gli stessi personaggi che possono essere considerate vittime sacrificali non tanto della follia omicida dei due assassini gentil'uomini, ma dello spettatore stesso, che dalla loro sofferenza trae la catarsi della propria aggressività. Centrali sono a parer mio due dialoghi in particolare, uno posto poco prima la carrellata di follie che dureranno fino alla fine, anzi, continueranno anche dopo la fine della pellicola, l'altro poco prima della fine del film. Nel primo dialogo, la famiglia, che secondo alcune recensioni vuole rappresentare la medio-borghesia americana, chiede inutilmente spiegazioni per la mattanza che sta subendo, come lo spettatore stesso che sente necessariamente un motivo della violenza dei protagonisti, per giustificare il processo di identificazione/proiezione che ha inevitabilmente messo in atto verso i protagonisti "cattivi". [Musatti infatti considera inevitabile una oscillante identificazione, o proiezione frai i personaggi buoni e cattivi del film, in base alla maturità e al grado di differenziazione fra Sé e oggetto Jakobson (1964)]. Bene, questa giustificazione non è data, anzi, il deus ex machina, ci toglie le uniche possibili spiegazioni che lo spettatore poteva elaborare, un passato violento e folle nell'infanzia dei due assassini, oppure considerare la loro follia il frutto di una insostenibile società che genera angoscia e la perdita degli ideali e dell'identità. Invece no, non è per questo che loro agiscono, non ci è dato saperlo ma nemmeno immaginarlo. Dobbiamo solo subire, come subisce la povera famiglia la loro violenza immotivata. Il secondo discorso, quello che poi mi ha portato a riprendere le concezioni psicanalitiche di Musatti sul rapporto fra inconscio e televisione, è un discorso riguardo la dualità della realtà, e della contrapposizione fra materia e antimateria, su come in quell'istante ci fosse
qualcuno che tentava, senza successo di vincere la barriera che separava due mondi per avvertire la sua controparte della sventura imminente. Ecco, mi sembra che il regista, volontariamente o meno, richiami il rapporto che si instaura con lo schermo televisivo, che a livello incoscio sconfina nel nostro mondo interno, perdendo quella separazione fra realtà e finzione che contraddistinguono teatro e romanzo. Questa perdita di separazione, equiparabile al mondo onirico, comporta l'allentamento dei meccanismi di difesa, in quanto ciò che è considerato inaccettabile a livello di realtà può trovare sfogo a livello del pensiero primario, che arriva a considerare alieni quei desideri che vede rappresentati nel mondo onirico come in quello televisivo. E' lo spettatore, l'ipotetico individuo, che cerca di avanzare oltre la barriera che a livello inconscio è stata già abbattuta, nel tentativo, inutile, come qualsiasi tentativo di fuga dalla violenza, di ricerca del lieto fine, di avvertire le prossime vittime della loro tremendo destino.




Un film molto particolare, alcuni l'hanno considerato un "arancia meccanica" in chiave moderna, altri l'hanno considerato come una rappresentazione simbolica dei campi di sterminio nazisti, io da studente psicologia, l'ho interpretato in questo modo, ovviamente, ogni altra interpretazione è plausibile, ma forse, la sensazione di angoscia, che è perdurata per una buona mezz'ora dopo la visione del film, potrebbe convincere della mia interpretazione.

Senza titolo 45


Il Bukowski che tutti conoscono è lo scrittore maledetto, il puttaniere, l'alcolizzato, l'emarginato volontario. In questa poesia invece lui si mostra per quello che di più vero è, come se nel fondo del suo cuore, dietro la maschera di "dannato" conservasse una cristallina purezza.




Charles Bukowski – Uccellino blu

C’è un uccellino blu nel mio cuore
Che vuol venir fuori
Ma io sono un osso troppo duro per lui.
Gli dico, rimani lì, non permetterò a nessuno di vederti.

C’è un uccellino blu nel mio curore
Che vuol venir fuori
Ma io gli verso il whisky addosso
E respiro fumo di sigaretta
E le puttane
E i baristi
E i commessi di bottega
Non sanno
Che lui è
Lì dentro.

C’è un uccellino blu nel mio cuore
Che vuol venir fuori
Ma io sono un osso troppo duro per lui.
Io gli dico, sta giù, vuoi mettermi
Nei casini?
Vuoi rovinare i piani?
Vuoi far crollare le vendite dei miei libri in Europa?

C’è un uccellino blu nel mio cuore
Che vuol venir fuori
Ma io sono furbo
Lo faccio uscire solo qualche volta
Di notte
Quando tutti dormono.
Gli dico, io lo so che sei lì, quindi
Non essere triste.
Poi lo rimetto dentro
ma lui continua ancora un pò a cantare
anche laggiù, non l'ho lasciato morire
del tutto
e in quel modo
dormiamo insieme
con il nostro
patto segreto
ed è bello abbastanza
da far piangere
un uomo.
Ma io non piango,
e voi?


---------------------------

Charles Bukowski – Bluebird

there's a bluebird in my heart that
wants to get out
but I'm too tough for him,
I say, stay in there, I'm not going
to let anybody see
you.
there's a bluebird in my heart that
wants to get out
but I pur whiskey on him and inhale
cigarette smoke
and the whores and the bartenders
and the grocery clerks
never know that
he's
in there.

there's a bluebird in my heart that
wants to get out
but I'm too tough for him,
I say,
stay down, do you want to mess
me up?
you want to screw up the
works?
you want to blow my book sales in
Europe?
there's a bluebird in my heart that
wants to get out
but I'm too clever, I only let him out
at night sometimes
when everybody's asleep.
I say, I know that you're there,
so don't be
sad.
then I put him back,
but he's singing a little
in there, I haven't quite let him
die
and we sleep together like
that
with our
secret pact
and it's nice enough to
make a man
weep, but I don't
weep, do
you?

Senza titolo 44

  L'AVETE MAI VISTA LA PUBBLICITA' DELLA CERA LIU' ?  :-)


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Senza titolo 43

  LO GUARDAVATE IL CARTONE ANIMATO DI SVICOLONE ?  :-)


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11.1.08

Senza titolo 42

Caserta - In merito alla grave emergenza rifiuti che sta drammaticamente coinvolgendo l’intera regione campana ed in particolare Terra di Lavoro, il sindaco Pascariello ha inviato una nota al presidente dell’amministrazione provinciale De Franciscis e, per conoscenza, al commissario straordinario Cimmino, al prefetto Monaco e ai sindaci della provincia, per chiedere la soluzione del problema e formulare relative proposte.

«Pur in presenza di un quadro di riferimento fra i più preoccupanti, sicuramente abnorme rispetto al resto del Paese» -evidenzia il primo cittadino di San Nicola la Strada- «la Campania e la Provincia di Caserta non possono, non devono rassegnarsi a soccombere sotto immensi cumuli di spazzatura nuova, sorti accanto a depositi “provvisori”, siti di stoccaggio ed altri cumuli di rifiuti accumulatisi negli anni, mai rimossi, mai bonificati. Dalla città di San Nicola la Strada, che più di tante altre realtà ha vissuto e vive l’incubo di una immensa, ultradecennale discarica posta sul confine cittadino, avverto l’esigenza di rilanciare con forza, con convincimento e senza disperazione, l’appello all’unità dei sindaci e dei cittadini per la ricerca di soluzioni possibili ad evitare il disastro ambientale sanitario, civile e morale che incombe sulle popolazioni di Terra di Lavoro. La lotta è contro il tempo, atteso che il ritmo esponenziale con cui i rifiuti si vanno a stratificare giorno per giorno ed ovunque non consente neanche fisiologiche pause di riflessione; occorre porre mano, da subito, ad un’autentica gara per tamponare l’emergenza e progettare il futuro prossimo, scevra da qualsivoglia campanilismo di maniera e da perniciose rivalse di carattere politico perché i cittadini pretendono con forza solo e soltanto la rimozione dei rifiuti che stanno sommergendo strade, piazze, giardini ed, in alcuni casi, anche scuole ed abitazioni. Nel condividere l’opinione, oramai generale, rispetto alla necessità del superamento della fase del commissariato straordinario, opinione che il Governo Centrale non riesce a metabolizzare come ha dimostrato con la proroga adottata nei giorni scorsi, occorre che provincia e comuni si coalizzino fra loro per porre la questione in termini concreti; chi può deve dare, è necessario che la solidarietà prevalga, rispetto a chi, onestamente, non può pagare ancora una volta per tutti. I rifiuti, in ogni caso, vanno rimossi dalle strade e smaltiti come possibile. I sindaci, se solidali fra loro, possono presentare ed adottare piani singoli e concordati con i comuni viciniori, anche in eventuale difformità, se necessario, con le disposizioni commissariali, sapendo di poter contare sulla completa solidarietà politica ed istituzionale degli altri primi cittadini del nostro sfortunato territorio. Non deve accadere, quindi, che le singole realtà municipali siano abbandonate a se stesse perché, sia chiaro a tutti, quando una città avrà dato fondo a tutte le sue possibilità economiche e di territorio, giocoforza i suoi rifiuti strariperanno sul territorio delle città confinanti e così via, in un processo che potrebbe essere arrestato poi solo in termini di guerra civile».

Pascariello ha quindi invitato il Presidente della Provincia «a promuovere, con urgenza, un’ulteriore mobilitazione dei sindaci di Terra di Lavoro istituendo all’uopo anche un apposito Ufficio di Coordinamento, convocando un’assemblea generale dove far confluire proposte e non prese di posizione, disponibilità e non arroccamenti, idee nuove e non vecchi rituali e superare liturgie istituzionali. Il momento straordinario postula decisioni straordinarie che, se non calate dall’alto, potranno più facilmente essere accolte dalla cittadinanza esausta ma non vinta, esasperata ma pur sempre consapevole della necessità di ulteriori sacrifici se finalizzati ad uscire da un tunnel buio e maleodorante al termine del quale non si intravede, oggi, nulla di buono. In alternativa le nostre popolazioni possono solo rassegnarsi ad abbandonare le proprie case invase dai rifiuti e rifugiarsi altrove, novelli profughi che fuggono da pestilenze e violenze».

 



Con un’ulteriore nota, indirizzata al commissario di Governo, al presidente De Franciscis e al prefetto, Pascariello ha poi precisato che il nostro comune “ha una superficie di circa 4,5 kmq ed è abitato da oltre 20 mila residenti per cui non è possibile reperire idonee aree da adibire a sito di trasferenza da attrezzare come indicato in una richiesta dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti”.



Infine, concludendo la nota, il sindaco ha invitato e diffidato i destinatari della stessa ad adottare i provvedimenti di competenza a tutela della salute della collettività individuando i siti ove poter trasferire i rifiuti solidi urbani nella provincia o nella regione, oppure autorizzando il trasferimento degli stessi fuori regione.


nc

 Fonte Corriere di San Nicola

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sabato 05 gennaio 2008 Fonte Corriere di San Nicola, Caserta


Giovedì 10 gennaio appuntamento nella parrocchia di Via Kennedy per l’annunciata iniziativa promossa dai comitati


 



“Caserta: capitale dei rifiuti”. Recita così il volantino distribuito dal ComER per annunciare l’avvio dell’azione volta alla richiesta di risarcimento della bolletta Tarsu pagata dai cittadini dei comuni interessati alla disastrosa situazione dei rifiuti.

 


“Nonostante la discarica Lo Uttaro negli ultimi 8 mesi abbia ingoiato 250.000 tonnellate di rifiuti prima di essere chiusa, ormai satura, sia dalla magistratura civile che penale perché illegale e pericolosa per la salute dei cittadini” -continua il testo del documento- “i nostri Amministratori non hanno saputo trovare alcuna alternativa per risolvere il problema rifiuti.

 


 


NIENTE RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA

 


 


NIENTE IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO PER RECUPERARE LA PARTE UMIDA E

 


PUZZOLENTE DEI RIFIUTI.

 


NIENTE DISCARICHE LEGALI IN SITI IDONEI

 


SOLO CASSONI MALEODORANTI E CUMULI DI RIFIUTI INDIFFERENZIATI

 


Così, noi Casertani, ai danni alla salute prodotti da Lo Uttaro dobbiamo aggiungere quelli derivanti dai rifiuti in strada e dalla diossina che si sprigiona dai cumuli dati alle fiamme.

 


 


E come se non bastasse dobbiamo pagare anche la Tassa sui rifiuti più alta d’Italia.
                                                     
                                                              ORA BASTA!

 


CI DEVONO RISARCIRE!

Partecipa anche tu all’azione legale di risarcimento danni promossa dal Comitato Emergenza Rifiuti con la consulenza degli Avvocati del Giuristudio di Napoli Giovedì 10 gennaio 2008 dalle ore 18.00

vieni all’ INCONTRO PUBBLICO con il COMITATO e con gli AVVOCATI presso il
Salone parrocchiale della Chiesa di N.S. di Lourdes -Via Kennedy - Caserta
Porta con te le fotocopie dei versamenti della Tassa smaltimento rifiuti (TARSU) degli ultimi anni e una fotocopia di un documento d’identità valido.
Potrai firmare il mandato legale per aderire gratuitamente all’azione di risarcimento”
.

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Ringrazio chi nelle mail mi appella ancora giornalista, ma per scelta di vita non lo farò più, mi sono bastati i dieci anni di cronaca in Provincia di Caserta, ho avuto le mie soddisfazioni. Premetto che sono separata legalmente, convivo col padre di mio figlio ma ho una forte fede tramandatami dai miei genitori. Gente semplice che mi rende ricca con il loro amore e già amano la creatura che porto in grembo. Per questa forte fede in Dio ho fatto un voto alla Madonna che se fà nascere e vivere il mio bambino io rinuncio a fare la giornalista. In fondo si può comunicare in tanti modi e si possono utilizzare anche altre persone per dire al mondo la verità.E non è che sia una grande perdita per il giornalismo italiano.


Romilda


Senza titolo 39

Alla memoria di Jole Tassitani è dedicato SALA D’ATTESA, il dramma musicale scritto da


Patrizio Ranieri Ciu che andrà in scena al Teatro della Pace di Caserta l’11 ed il 12 gennaio.


Quattordici tra i più grandi artisti ed attrici teatrali, provenienti da ogni parte d’Italia,


portano sul Palcoscenico di Caserta il dramma della violenza sulle donne, incredibilmente sempre più in crescita, dai violenti effetti della trascuratezza dello stalking e della violenza domestica al barbaro e selvaggio omicidio di Jole Tassitani.


Volutamente provocatoria la rappresentazione nella città immersa dai rifiuti. Un duro monito alla società ed al mondo della cultura per un risveglio dell’autocoscienza in contrapposizione all’inutile tendenza a reclamare la legalità.




Si ringraziano gli artisti:


Guy De Bock, Letizia E.M. Piva, Alessandra Fallucchi, Marta Proietti Orzella, Tonia Garante, , Ilaria Ilari, Paola Papadia, Antonella migliore, Roberta Astuti, Marta Loffreda, Tina Gesumaria, Consiglia e Giovanni Aprovidolo, l’intera giovane Compagnia della Fabbrica Wojtyla e le voci liriche di Abele Leonardo e Mimmo delli Paoli.




La Trama: Donne in difficoltà di percorso in una piccola Stazione ferroviaria. Una valanga di neve che ostruisce la galleria impedisce il transito dei treni in arrivo ed in partenza. La sosta forzata nella Sala d’Attesa è per le viaggiatrici l’occasione per una valutazione del proprio viaggio esistenziale.


La narrazione di storie drammatiche ed evocazioni di violenze diventa così un confronto che, attraverso la musica e la danza, sfocia in reciproca comprensione. La pausa di riflessione nella Sala d’Attesa determinerà quel recupero d’identità che genera una nuova forza per affrontare la realtà: altri possibili orizzonti appaiono ora nel viaggio delle donne che lasciano dietro di sé dure esperienze come indicazione positiva per le future generazioni.




Il messaggio: Non basta dire basta alla violenza!


Il tramonto della nostra cultura è l’inequivocabile effetto di una società stanca che vive ormai solo il presente diffidando del passato e timorosa del futuro.


Una società che, priva di forza reattiva, subisce passivamente ogni sorta di sopruso come un irrimediabile evento naturale.


In particolare, la violenza sulle donne, retaggio di una atavica sopraffazione e di un umiliante privilegio del maschio, è tra i fenomeni incredibilmente in crescita.


Da più parti si reclama ordine, severità e legalità, ma il diritto, pur se determinante nell’ordinamento sociale, resta un prodotto “tribale”, necessità cioè solo di regole per la convivenza di interessi contrapposti.


La richiesta di legalità è però indice di abbassamento della qualità vitale dell’intera umanità, mentre solo attraverso la cultura, percorso nobile ed evolutivo dell’animo umano, l’uomo prende le distanze dalla sua origine animale, unica e sola causa generatrice di violenza.


Rivoluzione personale è la proposta, rivoluzione nei confronti di noi stessi.


Rivoluzione con la forza di porci dinanzi alle nostre esistenze, ai nostri difetti, alle nostre illusioni, ai nostri rifiuti e dunque alle nostre responsabilità.


Perchè ogni diritto che calpestiamo è un diritto che neghiamo all’intera umanità.

Senza titolo 38

Dopo l'esame non passato di glottologia , prima di rimettermi a studiare per ritentarlo al prossimo appello , mi sono messo a riordinare i miei cd . Durante tale operazione si sente nell'aria la musica del cd dei SansPapier band  settevoltazeta


la nuova formazione del cdv ex Vinavill  Giampiero . Ma  prima  di  scrivere le mie impressioni su di loro   eccovi dal  loro blog  (  ne trovate  sotto l'url  )  la loro presentazione : << Mh... chi siamo? Valeria, Giampiero, Andrea, Antonio, Vincenzo... SansPapier perchè probabilmente il "permesso" per suonare non ce l'abbiamo ancora; o meglio, non ce l'avevamo quando abbiamo iniziato, questo è sicuro (indimenticabile "Io una volta da piccolo ho dato dei colpi su una batteria" "Ok, tu sei il batterista")! Nati un bel pò di tempo fa... tra imprevisti, cambi di line-up, chitarristi jazz e tastieriste classiche, viaggi a Berlino e quant'altro, adesso siamo qui, abbiamo il nostro equilibrio perfetto e ci amiamo vicendevolmente secondo tutte le vie trasverse della sessualità deviata (che cosa avrò voluto dire ?).
Nel mese di aprile il quasi-esordio (dopo l'indimenticabile "data zero" al compleanno del nostro video maker ufficiale Alessandro) al 5Quarti (serata storica per noi!!), e dopo una decina di giorni concerto al Guernica...tantissimi altri concerti.
Adesso è uscito il nostro primp EP "Settevoltezeta" presentato in anteprima al ME Idi Faenza. >>
ecco i video d'esordio




Dopo averlo ascoltato ho deciso di bloccare le mie sensazioni \ emozioni e metterle per iscritto commentando canzone per canzone


Bianco Petrolio
Bello come testo , Azzeccata la scelta d'aprire il pezzo con una voce femminile . unico neo un po' troppo rapido il passaggio dala voce femminile a quella maschile avrebbero essere coordinate
Dentro lo specchio
testo un po' cupo il testo un rapporto , un a amicizia finita . Bella la base musicale , anche se fatta in maniera acustica avrebbe reso di più
Tana
si cerca di tenere stretti quel punto di gravità permanente raggiunto . una canzone piena d'utopia e d'ironia alla Rino Gaetano
Viole


ottima ballata romantico decadente bella l'idea di usare solo al  voce femminile . anch'essa sarebbe più bella acustica
Je suis comme Je suis
Buona la resa della cover di Jaccques Prèvert . per rappresentare quello che sono . avrebbe però dovuto essere corale , cioè far partecipare la voce femminile
Lazzaro
Un altra canzone d'amore sofferto e travagliato . Si sente l'influsso e l'ecc de “ IL lungo addio “di dylan Dog
SoloNoia  io che credevo che la noi a fosse solo qualcosa di distruttivo , adesso ne scopro il lato positivo .un equilibrio fra pessimismo e speranza


Ulteriori informazioni sulla band

www.myspace.com/sanspapierband
www.sanspapierband.it

Una firma per Kassim

                      Una firma per Kassim


MelogranoQuesto post ha bisogno di aiuto, questo fiore della pianta  di melograno, i suo semi rossi, devono aiutare con le vostre adesioni per la petizione KASSIM. I post,  i commenti,  quello che noi scriviamo deveno servire anche a questo. Una luce per la libertà della vita di un uomo è sacra. Aiutiamo Kassim. Scusatemi non essendo capace a fare i collegamenti se andate su Blogfriends troverete la petizione, oppure cliccate sui commenti, grazie.
Franca Bassi

Una firma per Kassim


pubblicato da Blogfriends giovedì, 10 gennaio 2008, 22:11 in giustizia, persone, denunce

Britel240Abou Elkassim Britel è un cittadino italiano, vittima della guerra al terrorismo di Bush, privato da anni dei più elementari diritti e detenuto in un carcere marocchino. Qui la sua storia su Blogfriends. Lo scorso 7 gennaio Kassim ha finalmente interrotto lo sciopero della fame, durato quasi due mesi. Khadija Anna Lucia Pighizzini, la sua infaticabile e coraggiosa compagna, lo racconta nel dettaglio, e porta i ringraziamenti di Kassim a tutti coloro che sono impegnati nella denuncia del suo dramma. Oggi una delegazione italiana inviata in Marocco è stata ricevuta presso il carcere Oukasha, anche se parzialmente. Consentito l'ingresso ai due deputati, precluso all'avvocato e ai giornalisti. Sebbene fisicamente molto debilitato, Kassim non si perde d'animo e accorda fiducia al Governo italiano. E' stata anche organizzata una petizione a sostegno della sua liberazione, rivolta a Governo italiano, Commissione europea e Parlamento europeo. Un movimento in favore della scarcerazione di Elkassim – per la quale si chiede alle autorità italiane di impegnarsi in modo chiaro e forte – si sta sviluppando in Italia e nel mondo. Per ulteriori informazioni qui - Aggiornamenti e commenti sul blog