9.12.08

la destra non vuole che la gente ragioni i caso soru da fazio

da http://www.altravoce.net/
<<
 
L'effetto-Soru ha fatto scomodare Maurizio Gasparri, inviperito contro Fabio Fazio. Il capogruppo del Pdl al Senato, da sempre il più berlusconiano di Alleanza nazionale, ha addirittura invocato l'intervento nientemeno che di Rosario Villari. Quello scelto dalla destra nelle file del Pd per presiedere la commissione di vigilanza Rai: rimasto stoicamente al suo posto nonostante la successiva indicazione unanime per Sergio Zavoli. Villari è stato poi espulso dal Pd, dove era approdato dall'Udeur di Mastella: coerenza, innanzitutto. Indubbiamente una figura di altissimo profilo morale politico, la più adatta a sanzionare eventualmente Fazio per aver ospitato a “Che tempo che fa” Renato Soru. Deve aver lasciato davvero il segno, l'intervista di domenica, se oltre Gasparri anche il suo vice Francesco Casoli, è all'attacco del conduttore. Ma il fatto più sorprendente è che i due non contestano il contenuto dell'intervista. Non hanno censurato la trasmissione per una sola parola di Soru. Non potevano. Non è stato un comizio né una sparata politico-elettorale, non ci sono state parole forti e neanche polemiche verso Berlusconi, il centrodestra o gli avversari nel Pd. Ha proposto la sua idea della politica, le sue ragioni, solo pacatamente confermando la linea arcinota sulla situazione alla Regione e la decisione di continuare a fare politica in e per la Sardegna, escludendo un orizzonte nazionale. “Schivo e pensieroso”, lo ha definito il “Corriere della Sera”, che come altri quotidiani nazionali segue come mai è accaduto in passato il percorso di un presidente della Sardegna non più alieno ma certo anomalo nella politica nazionale. Non le parole ma solo la presenza di Soru da Fazio hanno scatenato le ire di Gasparri e Casoli. Forse neanche gli applausi scroscianti, l'ultimo particolarmente vibrante e prolungato, di un pubblico che non è una doppia claque di sinistra e destra come a “Ballarò” o unilaterale come da Santoro: meno schierato e impegnato politicamente ma non per questo meno sensibile a temi alti. Evidentemente è stato davvero notevole l'impatto del Soru più tranquillo e in palla, disteso, sorridente ma intenso visto finora in tv. Sicuramente ha dato grande fastidio che da una platea televisiva nazionale ad alto gradimento e di elevata audience arrivasse l'immagine e la sostanza che un altro politico non solo è possibile ma anche c'è: stride con i mestieranti vocianti, ottiene naturaliter un consenso complessivo ben superiore a quello in caduta libera del Pd. La reazione di Gasparri non è solo indirizzata alla Sardegna e alle probabili elezioni anticipate, in vista delle quali crea disagio e fastidio un sicuro candidato credibile e convincente come è apparso il presidente dimissionario. All'esponente della destra è riuscito sicuramente sgradito che in un momento di grande difficoltà di Veltroni e del Pd, il maggior partito di opposizione proponesse di sé l'immagine di una personalità ormai stabilmente all'attenzione di tutto il Paese, non solo della Sardegna. È ormai è chiaro e noto a tutti che Soru ha conquistato tanta parte degli italiani, sicuramente anche il rispetto dell'elettorato di destra, con la sua sobrietà, la diversità dell'approccio ma anche la semplicità e profondità efficaci e coinvolgenti delle sue affermazioni. È ugualmente noto che ai sardi in transito in tanti ambienti della penisola - specie tra personalità prestigiose, simpatizzanti e dirigenti di base del centrosinistra - accade sempre più spesso di sentirsi dire: “Beati voi che avete Soru”. Questo non è un dato encomiastico: è un dato e basta, segnale di una popolarità e di un gradimento estesi e consolidati, a ragione o torto, piaccia o non. Soru ha fatto breccia nel comun sentire nazionale. Come pesa e peserà in Sardegna, dove mai nessuno è stato profeta in patria se non per brevi stagioni? E soprattutto, quale impatto avrà fra gli avversari di Soru nel Pd, alcuni davvero lividi per l'attenzione e il rispetto che gli tributa la grande informazione, anche quella molto severa nei confronti del centrosinistra? Senza dimenticare le recenti parole nient'affatto ostili dello stesso Berlusconi alla presentazione del G8 di la Maddalena. Insomma, la domanda era e resta: conquistati tanti italiani, Soru conquisterà o riconquisterà i sardi e il consenso ottenuto nel 2004, confermato nei primi due anni, declinato nel 2007 e che pare essere fortemente risalito per le sue dimissioni contro gli avversari interni in sinergia col centrodestra? In questo periodo circolano e vengono diffusi abusivamente i sondaggi più stravaganti con una caratteristica: se ne parla e se ne scrive senza mai che qualcuno rispetti l'obbligo di indicare chi l'ha commissionato e la metodologia impiegata. Soru non ne ha ordinato alcuno, mentre è di questi giorni la notizia che sta provvedendo il Pd per volontà di Veltroni. Sondaggi più o meno fasulli e strumentali a parte, ora si tratta di capire se anche la performance da Fazio gioverà o nuocerà a Soru nella valutazione degli oppositori del Pd. Che ne disarmi l'ostilità, è quasi da escludere. Ci sono personaggi che vogliono la sua testa e basta: la sua popolarità nazionale crescente potrebbe rinfocolarne l'avversione rancorosa. Sembrano totalmente indifferenti al fatto che anche i sondaggi segnalano oggi e per giugno il Pd in grave caduta di consensi per le europee rispetto alle politiche di aprile. E che a oggi la Sardegna potrebbe essere un argine all'avanzata del centrodestra: sempre che il marasma nazionale del Pd non travolga tutto e tutti. Ma non è affatto probabile perché il Pdl, tutto ancora da costruire, resta fortemente diviso, senza un candidato credibile da opporre a Soru. E che tanti sardi non hanno dimenticato la tremenda esperienza del Polo alla Regione. Segnata - altro che questione morale - anche da una serie impressionante di illeciti sfociati in una stagione giudiziaria che ha visto e vede tanti suoi esponenti di primo piano (inclusi un presidente e tanti assessori regionali) alla sbarra, condannati o costretti al patteggiamento. Servirà tutto questo a raffreddare le tensioni? Non è affatto detto. Tra Cagliari e Roma si deve decidere se nominare un commissario autorevole che guidi il partito,specie se si andrà alle elezioni, anche nella formazione delle liste. Per superare la disamistade attorno alla segretaria Francesca Barracciu, di fatto non riconosciuta da una parte e impedita nello svolgimento di un mandato fragile, servirebbe un personaggio di grande autorevolezza fra i pochi rimasti nel Pd: del livello di Bersani o Letta, giusto per esemplificare. Quanto alle elezioni anticipate, con tutte le comprensibili riserve e dubbi, sembrano un esito inevitabile. Non si è trovato un accordo in oltre un anno, del tutto impensabile che ci si arrivi adesso, in una settimana. Il ricorso alle urne, paradossalmente, stringendo i tempi e riducendo i temi ai punti decisivi, potrebbe indurre o imporre una qualche intesa. Oppure lasciare le cose come stanno e che comunque marcirebbero e peggiorerebbero se si decidesse di tirare a campare. Infine tirando le cuoia a giugno, quando il voto europeo - col Pdl avanti di dieci punti, almeno a oggi - trainerebbe la destra anche alla Regione. Ci sono sempre stati dei passaggi cruciali in cui il ricorso alle urne è stata non un'avventura ma un liberazione da nodi che si possono recidere, mai sciogliere. Quello in atto sembra appunto uno di questi momenti senza vie d'uscita negoziabili. Si rischia una scissione nel Pd, viene detto. E dove, verso un ipotetico terzo polo? Con la legge elettorale in vigore, non c'è trippa per gatti terzi e quarti. Il vincitore relativo incamera i seggi del listino, il ruolo di opposizione va al secondo maggior schieramento, ad altri neanche le briciole. E comunque, la quadratura del cerchio non è ancora riuscita ad alcuno. Perciò, accada quel che può, succeda quel che deve.
>>




Sono stati cinque anni pieni di contraddizioni ma anche di forti conquiste. Soru non è un presidente perfetto, ma di sicuro il migliore degli ultimi decenni. Le sue idee daranno frutto in futuro,spero che in questi mesi i sardi riescano a chiarirsi le idee senza dare retta ai mass media isolani   soprattutto le tv   

invece di censurare perchè non rispondono culturalmente ?

ma purtroppo  è impossibile quando la censura  avviene    , per  non inimicarsi al Pontefice   è tutta  la  sua cricca   sotto pressione d'essi

Ecco   gli ultimi due  casi  


Il primo caso è  , Sic , Italiano non ci smentiamo  mai siamo   dal dopo guerra che si  censura  per  il vaticano o su pressioni d'esso . Notizia ignorata come sempre   dai media  ufficiali  ,  tratta  da  www.tvblog.it


 

Brokeback Mountain: l'amore gay censurato su RaiDue




bacio censurato brokeback mountainProponiamo integralmente una e-mail inviataci dall’affezionato Corrado, che denuncia in modo più che condivisibile la censura selvaggia operata da RaiDue su Brokeback Mountain. Ieri al primo passaggio televisivo fuori garanzia, il film non è stato solo relegato in seconda serata, ma spogliato di tutte le sue scene omoerotiche più significative (neanche troppo spinte) finendo così privo di senso. Non a caso questo maltrattamento ha suscitato l’indignazione dei colleghi di Queerblog, che sosteniamo.I segreti di Brokeback Mountain è un capolavoro.A mio modesto parere è il più bel film a tematica omosessuale che sia mai stato prodotto. Per chi vuole conoscere il mondo gay e capire come si vive in questa condizione basta dare uno sguardo a questa pellicola.Esso non ci presenta le solite cose banali viste altrove, non ci sono gli scherzi dei lattanti quindicenni che se la prendono con chi è diverso da loro, non ci sono le tragedie dei genitori nello scoprire il figlio gay, non si parla di AIDS, non si parla di malattie, ma è semplicemente un film d’Amore, di quello con la A maiuscola, appunto.Il tema portante è la passione emozionale tra i due cow-boys e credo che in nessun film del genere questa venga messa così in risalto.
Amo questo film proprio perchè riesce ad essere così semplicemente vero, senza scadere nelle ovvietà, e ci sbatte in faccia questa meravigliosa e difficile storia.Grazie al film scopriamo che i gay non sono solo “macchine del sesso” (!) ma sono persone che amano, hanno sentimenti l’uno verso l’altro, vediamo quanto sia difficile confrontarsi con la realtà che li circonda quando poi l’idillio delle montagne finisce e loro sono costretti a ritornare alla loro vita quotidiana, quella fatta di tabù e soffocamenti.Fatta questa piccola premessa per chi non avesse visto il film, e soprattutto dopo averlo visto stasera su raidue, come si può pensare di mandarlo in prima tv e censurare le scene di sesso ?

La cosa più triste è che non hanno censurato solo il sesso, ma in esso è rappresentata tutta la passione di cui ho parlato prima quindi tutta la bellezza del film (tra l’altro, eliminando la fatidica scena del rapporto anale, che è la prima ed io ho visto di peggio in prima serata, si toglie al telespettatore il nesso per capire da dove e come nasce tutto).
Il paradosso è stato raggiunto quando si vede la moglie di Hennis sconvolta ma chi non aveva mai visto il film prima di stasera non poteva capire che era rimasta scioccata dal vedere il marito che baciava Jack, dato che questo “grave” atto tra due uomini era stato tagliato!

Oppure, far vedere l’atto sessuale tra due uomini è da censura, ma dopo due minuti se uno dei due lo fa con la moglie va benissimo e non scattano le cesoie?

Ahinoi, dobbiamo sorbirci Lucignolo e pornografie varie in prima serata ma poi releghiamo un capolavoro del genere alle 23, in seconda serata, e tutto storpiato per far contenti i vari ipocriti moralisti.
Mentre vedevo il film stasera mi chiedevo quale fosse il pensiero di chi lo stava vedendo per la prima volta. Le emozioni provate erano le stesse che avevo provato io quando lo vidi al cinema? O questa censura ha fatto solo danni se essa non ti permette di capire e gustare a fondo un’opera d’arte come questa?

Forse, alla fine, era meglio non trasmetterlo neanche, rispettando fedelmente il capolavoro così come era stato fatto.

Corrado


  Quello che mi dà più fastidio  è 






che lo censurino anche in 2 serata come se : << il pubblico adulto non avrebbe potuto sopportare i baci e le effusioni tra due uomini? >> chiede Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay.Tanto valeva non darlo per niente . In Italia in ambito sessuale si è ancora tabù anche se l'erotismo e il sesso lo mandiamo a tutte le ore in tv lo mettiamo ovunque .

La seconda  è avvenura in Francia    dove Una associazione cattolica ..... ha giudicato "blasfemo" ( e  fiin qui è  solo un parere  condivisibile o meno  )   il film di Claire Simon "Les Bureaux de Dieu"  (   Ne trovate  sotto un promo   in francese  )










e lo  ha tolto da un cinema vicino Lione  di proprietà di un ente  religioso Il film è a meta' strada tra una fiction e un documentario e d è stato girato in consultori femminili di Parigi e Grenoble.
"Rispettiamo la libertà, ma i film di questo cinema devono rispettare l'etica cattolica", questa la risposta per chi aveva proposto la proiezione dell'opera in un cinema d'essai di proprietà dell'associazione cattolica.

La censura è avvenuta perché il lungometraggio è stato definito una "scandalosa apologia dell'aborto". Questa  è la versione  ufficiale  . ma  in realtà   se  si và a leggere  la trama si  parla  della  sofferenza   di chi  deve o vuole  fare un aborto   e  dele storie  che si trovano  nei consultori  e non è ( almeno l'ho visto cosi  , ma  mi prometto di riguardarlo  perchè    l'ho visto durante  un attacco di cefalea ,  non è per niente  a favopre  dell'aborto  e  descrivere il dolore  di chi  vi deve ricoprrere  non  vuol dire  per  forza  che   sia pro  ed  inciti all'aborto  ) 

Senza titolo 1081

[...] Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci,non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso,e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso,ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu. Tac. Alle volte basta un niente. Anche solo una domanda che affiora. Basta quello. [....]



tratto da Oceano mare di Alessandro Baricco  
                                    









da Riflessioni - Il gelido sapere

 “… vogliamo non sapere che cosa sia il coraggio, ma essere coraggiosi, e neppure sapere che cosa sia la giustizia, ma essere giusti, come anche essere sani piuttosto che sapere cosa sia l’essere sani”


Aristotele, Etica nicomachea


Iceberg


Un buon filosofo deve essere in grado non solo di “vedere più lontano degli altri”, ma di sapere rendere prossime le cose che vede, deve avere cioè quella capacità pratica oltre che teoretica, di fungere da catalizzatore di eventi oltre che di pensieri.


Se sia più importante “fare la verità” o “conoscere la verità” o se piuttosto bisognerebbe chiedersi se si possa fare qualcosa senza  avere la conoscenza previa o platonicamente  innata della stessa o ancora se si possa al contrario lasciar fare alle cose verità nei nostri pensieri perché possiamo autenticamente conoscere la realtà che ci circonda, e su che cosa sia la verità stessa e se di fatto esista o sia conoscibile, ci permettiamo di lasciare a noi ed a voi, sempre aperto l’interrogativo, non tanto per timore di azzardare una risposta sbagliata, ma perché in questa sede, con Aristotele,  preferiremmo molto più essere veri,  che credere di  sapere “la risposta”.


Spesso capita che interrogandoci sul significato di un concetto scopriamo in noi una ricchezza d’intuizioni che ci sorprende e poi, se un amico ci chiede un esempio da noi vissuto che dia spessore di esperienza alla sottigliezza delle stesse intuizioni, non siamo in grado di fornire alcun dettaglio e ciò non provoca né in noi né in chi ci ascolta una diminuzione di stima, anzi accresce la nostra fama di costruttori di teorie.


Ma la filosofia è chiamata ad elaborare dei metodi oppure a pensare su di essi?


Ed il “mestiere” del filosofo sta nel saper formulare bene le domande  o  nel dare le più diverse e alternative  risposte?


Se usciamo dal circolo vizioso dell’ “aut - aut” scopriremo quanto abbiamo da imparare dal dinamismo dell’ “et – et” .


Spesso le questioni nascono viziate in partenza: ad una domanda mal posta segue una risposta la cui categoricità la rende chiusa a prospettive nuove.


Per esempio se domandassi: la coerenza è un valore? Quanti di voi hanno pagato le spese dell’incoerenza propria o altrui, si irrigidirebbero in una risposta positiva arricchendo la loro personale prospettiva di citazioni autorevoli ed esempi. Quanti invece, grazie all’incoerenza, si sono “salvati la pelle” o sono stati messi in condizione di aprirsi nuove prospettive, affermerebbero senz’altro che essa non è un valore in assoluto, anzi che la contraddizione è l’anima della dialettica ….


Ma se io domandassi socraticamente: cosa è la coerenza? E poi: chi è coerente?


Le risposte sarebbero tutte formulate su un piano completamente diverso e nascerebbe un autentico atteggiamento filosofico, basato sul confronto delle “nostre” verità, alla ricerca di una risposta da trovare insieme, sulla quale soffermarci abbastanza da poterla oltrepassare.


Forse dovremmo recuperare quella visione della filosofia antica, magistralmente esposta da  Hadot, secondo la quale il filosofare è l’arte del saper vivere, in modo tale da poter offrire sempre ai nostri interlocutori, oltre al “sole freddo” della speculazione ( comunque indispensabile), che illumina, ma non riscalda, l’esemplarità di una filosofia che si fa vita, attraversandone le contraddizioni, e che, non dimenticando mai  le proprie origini ad esse torna per inverarsi.


a.f.


 94f0d319c25fa20d538e478a76f1c421



Polvere

 

Coltiveremo sabbia
e polvere del nostro triste impasto
nelle misere fosse
che sia granito o marmo o nuda terra
ad accoglierne i resti.

Alambicchi di sogni distillati in versi
su polverosi scaffali si poseranno fogli,
sospiri e tormenti,
mentre percorriamo
nel silenzio delle parole scritte
le stanze buie del non aver vissuto
volgendo lo sguardo infantile
delle nostre rughe alle fantasie dipinte
su carezze negate.

Noi siamo oggi nelle stesse domande
di Didone ed Euridice,
siamo ieri nel costato ferito
dell'uomo tradito dalla sua stessa mano.

E siamo la Mecca di Terre Sante
e la manna per sfamarci l'amore
e siamo Natura sempre in divenire
senza risposte che nel nostro finire.

 


n.c.



http://filosofipercaso.splinder.com



Senza titolo 1080

Prato - Un film sulla condizione degli straniewri sarà proiettato a Prato "Come un uomo sulla terra"

che si terrà lunedì 15 dicembre alle 21.15 al Cinema Terminale di Prato. "Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su
richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa".

Trovate maggiori informazioni a questo link:
http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/

Il film è stato pluripremiato al festival di Salina e ha innescato
proteste e interpellanze parlamentari.

Interverrà alla serata uno degli autori del film.

Senza titolo 1079

 L'AVETE VISTO IL FILM L'ULTIMO IMPERATORE ? :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

8.12.08

la cultura d'ieri è buona anche oggi

mentre riordinavo il mio archivio cartaceo  e sceglievo  cosa  "  de secretare  "  e cosa  no  , il 4  cd  del 3  cofanetto  di musica  classica  di repubblica ( qui il piano dell'opera )  mi sono venute  queste  riflessioni   .
L'unica  cosa   che  è immortale  è l'arte  . Ma  essa  muore  s
e   se non coltivata     e con  il remarque  e  con il revival e  del  remake  e  all'uso  eccessivo  dellle  cover  tecniche  che   inflazionate  (  come  d'altronde  tutte le forma  d'arte  ) ormai  hanno perso la  loro funzione  finendo per  diventare   rifugio per  artisti  in crisi, o addirittura  privi  e mancanti   di fantasia  e che vogliono solo fare  soldi .Ora  vi sembrerà  che  io  mi contraddica  rispetto  a quanto ho scritto   in qualche post  precedente  , non trovo l'url e  non ne  ho voglia  di cercare in archivio rispetto  a  guardarsi indietro   \  al passato , ma  non è  un post  nostalgico  anche   se  potrebbe sembrarlo   visto  la  foto a  sinistra  , visto che la  mia infanzia  e la mia adolescenza  hanno avuto  come colonna sonora  e lo testimonia  anche la  foto di  Schroeder uno  dei  personaggi  dei Penauts scritti e   disegnati da fu  Charles M. Schulz, (  e  in parte  è tutt'ora  nei momenti  di riflessione o di solitudiie  )  sia  influenzato dalla  famiglia   musica  classica  , qualche pezzo d'opera lirica ,   jazz  , rock and  roll ,  qualcosa    di pop e  musica leggera  e poi  gli altri generi musicali  la cui conoscenza  per   mezzo dela  tv   e  --dei primi canali  musicali    gli altri generi   ,  ma   non lo è  Infatti  è un tentativo di risposta  culturale ad  alcuni amici  patiti di musica da discoteca  chiamano in senso dispregiativo  anticaglie ( per  poi  comprarselo  o scaricarselo  dala rete  se  è comIl pane di ieri di Enzo Bianchi - Einaudie  colonna sonora  del loro film preferito  ) ,un invito  a riscoprire  la musica   passata  per  ritrovare   la  rotta   e la fantasia  in tempo di derive  e di naufragi e con essa un po' d'originalità e  fantasia  che a caisa   dei motivi  spiegati nelle  righe precedenti sta venendo meno  i tutti  campi artistici  .
Concludo segnalandovi  questo libro  secondo me  adatto  alal situazione  e da  cui  ho preso spunto  per  il titolo  ( a  desta  la  copertina  )  che  hanno regalato a mia mandre Il pane di ieri di Enzo Bianchi   qui sotto una  sua scheda  :   

Titolo: Il pane di ieri
Genere: Scienze Sociali
Autore: Enzo Bianchi
Editore: Einaudi
Anno: 2008
Collana: Frontiere
Informazioni: pg. 114
Codice EAN: 9788806194888


con questo è tutto 


ZECCHINO D'ORO CONSIDERAZIONI STITICHE NUMERO2

dicembre 2008

ZECCHINO D'ORO CONSIDERAZIONI STITICHE NUMERO 2



PREMESSA



Miei cari amati amici blogger come state? E' un po’ che manco dalle mie riflessioni "stitiche" (mi piace chiamarle così), su ciò che mi passa dentro ed oggi rieccomi qua. Voglio parlarvi dello Zecchino D'Oro, non perchè mi sia rimbambita anche se, l'autunno appena passato e l'inverno arrivato, mi trascinano dentro vortici di ricordi e  nostalgie, forse perchè nata in ottobre, chissà ... Ma niente paura non ho nessuna intenzione di fare il, ti ricordi? Ecc, solo pensare e riflettere ....



Ed eccomi al punto. Giorni fa facendo uno zapping veloce, mi sono imbattuta nello Zecchino D'Oro. Prima gran sorpresa: Non c'era più Mago Zurlì (Cino Tortorella) a presentarlo, ma Paolo Conticini (l'attore amico da sempre di Cristian De Sica) e una bella ragazza che non conosco.  Non ho ascoltato le canzoni, né visto i bambini se non a piccoli tratti.



Lo Zecchino D'Oro, non è mai stato un programma seguito da me, piuttosto un’imposizione dei miei genitori, convinti che mi dovesse piacere per forza. In realtà piaceva agli adulti che s'intenerivano nel vedere i piccoli canterini, ma a noi bambini la cosa non scalfiva affatto, anzi, solo critiche su chi non aveva i denti, su come si muovevano e cattiverie varie tipiche del cinismo "sano", privo di malizia dei bambini. Crescendo poi ho commesso lo stesso errore dei miei, facendolo vedere a mia figlia di soli tre anni, anche a lei non importava un fico secco dello Zecchino, mentre io m'intenerivo come i miei genitori all'epoca.



Tutto torna ho pensato, anche nelle cose più stupide il simbolo dell'infinito è sempre lì a ricordarti che la vita è fatta di passaggi obbligati dalle cose più piccole a quelle più grandi. Passando dal  primo grande dolore per la morte del pesciolino rosso , a quello per la perdita del nonno e via di seguito nell'escalation della vita che ti fa maturare e crescere. E già, senza la percezione del dolore non si cresce, senza provare il distacco, non si matura, negando ai bambini l'idea reale della morte, si toglie loro la possibilità di seguire un giusto percorso per capire ed assimilare al meglio la vita che verrà.



Ma tutti questi bei discorsi erano validi per i bambini della mia generazione, i piccoli odierni sono validi scienziati dell'informatica, ingegneri elettronici provetti, saturati dal mondo delle immagini e ingozzati da milioni se non miliardi d'informazioni al giorno. Quindi del tutto diversi da quelli del passato, e finalmente arrivo all'agognata domanda:



Ma oggi lo Zecchino D'Oro, che senso ha?! ... Non interessa ai piccoli e ormai nemmeno ai grandi ... So bene che con tutti i guai e problemi attuali, pensare a questo può mettermi in lista d'attesa , per essere ricevuta e visitata da un grande psichiatra o analista, però me lo chiedo lo stesso. A chi serve o può interessare oggi un festival del genere. Alle case discografiche da tempo in cattive acque, o ai genitori "malati" e vogliosi di mostrare i propri pargoli in tv, per autogratificarsi, (e so bene quanto costi portare un bambino all'Antoniano di Bologna) , o forse perchè è un meccanismo obbligato per vecchi contratti rai o chissà quali altri interessi che non posso e non voglio conoscere.



Però il fatto è che c'è ancora e non si sa il perchè! Sia ben inteso che non ho nulla contro lo Zecchino D'Oro, le mie sono solo riflessioni stitiche, come le domande che mi pongo. Sicuramente qualcuno dirà che non ho nulla da fare, per perder tempo con queste  sciocchezze, ma non è così. MI piace analizzare il mondo dalle cose più piccole e apparentemente banali, a quelle eclatanti sotto gli occhi di tutti. Mi aiuta a capire chi siamo e che caspita stiamo facendo, il perchè lo facciamo e dove stiamo andando, anche se quello forse lo sappiamo già.



Vorrei tanto conoscere il pensiero dei i bambini di oggi  sullo Zecchino D'Oro, come lo vedono, considerano, vivono. Sarebbe importante, colmare quest'altro piccolo tassello  mancante, nel puzzle  del mio percorso di vita,   ed aggiungerlo alla conoscenza e a tutte le curiosità del nostro vivere.



Adesso potete anche chiamare un'ambulanza, sono pronta a farmi ricoverare senza  protestare.



Un bacio a tutti voi, vi saluto con un vecchio video dello Zecchino D'Oro. All'epoca avevo sei anni e naturalmente mi piacevano i gatti. 

Ciao dalla sempre vostra, Rossella




Dal blog di Rossella Drudi  http://www.diteloame.splinder.com












 





Senza titolo 1078

PRATO - Nella splendida cornice della chiesa del Soccorso di Prato ieri, 7 dicembre 2008, è stato battezzato il bellissimo e dolcissimo, nonchè intelligentissimo, Stefano Pisa mio adorato figliolo. Madrina la catechista Patrizia che la coincidenza ha voluta prof. di matematica ed io, invece, sono maestra di matematica alle elementari. Ringrazio la responsabile provinciale dell'Italia dei Valori di Prato, Loredana Ferrara che è venuta alla cerimonia ed ha regalato a Stefano una splendida cornice ed una sciarpa bellissima. Ringrazio anche le maestre del nido frequentato da Stefano che gli hanno regalato una maglia bellissima. Ringrazio le mie colleghe che hanno regalato al mio erede: un piumone, un lupetto, una maglia, un cappellino ed un pantaloncino firmato Benetton. Ringrazio mia madre, mio padre e mio fratello per aver regalato a Stefano un seggiolone ed un box prenatal, il secondo lo devo ritirare fra qualche giorno. Ringrazio soprattutto Dio per avermi dato la possibilità di vivere questo giorno meraviglioso e soprattutto del dono di Stefano.


P. S.


Fra quanche settimana posto il servizio fotografica


Romilda

Bambini - 1



buona notteaffrescoMadre nostra


Sola con tuo figlio
nel buio di una grotta
in silenzio preghi per noi.
Madre del cielo e della terra
perdonaci per la nostra assenza.
Svegliaci dal nostro torpore
illumina la la nostra mente
portaci per mano.
Non ci abbandonare Madre nostra
facci ritrovare
la via della pace e dell'amore.


franca bassi


Tutti i bambini, desiderano addormentarsi nelle braccia calde della mamma e sognare sereni. Ma questo sembra che non sempre sia possibile. Aiutiamo i bambini, regaliamo loro un caldo abbraccio, doniamo  loro setrenità. Ho messo queste due immagini, la prima è mio nipote Andrea, la seconda è il dipinto di Madonna della Grotta a Ceglie Messapica, che si sta perdendo, e anche quì, il Bambino si trova solo nella grotta, la sua mamma si sta perdendo. Ecco, perchè oggi nel giorno dell'Immacolata, desidero ricordare tutti i bambini che soffrono, e sono alla ricerca di una mamma.  franca bassi


Senza titolo 1077

  VE LA RICORDATE LA PUBBLICITA' DEI GELATI LOLA ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

Senza titolo 1076

Petali rosa


 


Raggi di sole


alba nascente


calda carezza


i petali di rosa


protesi al cielo


di piacere vibrano


aprendosi in un bacio


ah se fossero i tuoi occhi


quanto sarebbe bello essere rosa


 


Pietro Atzeni

7.12.08

Senza titolo 1075

  VE LA RICORDATE LA RENAULT 8 ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

ulteriore adesione al No alla legge ammazzablog

Ho ricevuto questa email per aver firmato contro la legge ammazzablog, se l'avete fatto anche voi probabilmente l'avrete a vostra volta ricevuta. Altrimenti, fatelo ora! L'autore dà pure delle indicazioni per facebook, dal momento che ci ho capito poco qualcuno di voi potrebbe aiutarmi? Intanto fate girare.

Salve, sono l'autore che ha dato origine a questa petizione online e vi ringranzio per aver creduto nell'appello.

Ricevete questo messaggio perchè avete aderito alla petizione, vi invierò 1 messaggio al massimo alla settimana facendomi portavoce del gruppo che su Facebook sta peronando la causa.
Nel caso non vogliate più riceverla, mi hanno assicurato da Firmiamo.it che c'è un link per disattivare qualsiasi invio non desiderato.. chiedo scusa in anticipo a coloro che ho eventualmente disturbato anche con 1 sola email

Un caro saluto a tutti voi da F.sco Addante
http://www.myspace.com/guidolanda

Ecco la mail che mi hanno chiesto di girarvi:


NETIZEN CLANDESTINO, il tuo sito è un clandestino.
Sciopero e lutto di tutta la rete Internet italiana.

Sembra paradossale, ma è la realtá.
Anche il tuo sito/blog puó essere oscurato e tutti noi come Carlo Ruta possiamo essere condannati per stampa clandestina.
Infatti esiste una legge (N° 62 del 7/3/2001) che dice a chiare lettere che in Italia siamo tutti in situazione di illegalità.
E tu cosa vuoi fare? Aspettare che ti arrivi una denuncia perchè hai espresso le tue idee?
Se hai un blog, un sito, un forum in Italia rischi grosso, e noi ci rivolgiamo agli internauti di tutto il mondo perchè ci aiutino a difendere la nostra libertá di espressione. Ognuno deve dare il suo contributo aiutando a diffondere questo messaggio per difendere la neutralità e libertà di Internet.
Quindi dal 4 Dicembre in poi partecipa alla grande mobilitazione contro la clandestinità di Internet in Italia:

* se puoi oscura il tuo sito con una pagina nera, il logo, il video ed il testo del nostro messaggio
* se per ragioni tecniche non puoi oscurarlo, pubblica il nostro logo con il nostro comunicato (o una tua versione) sul tuo blog, sito, forum, social news con tag “netizen clandestino”
* inserisci il logo nel tuo profilo dei social network (facebook, myspace, netlog, etc.) oltre al messaggio “Netizen clandestino - anche tu rischi una denuncia - io sono in lutto per la libertà di espressione, e tu?” qui il codice  del  banner
* contatta i tuoi conoscenti all’estero e portali a conoscenza di questa situazione
* invia via eMail uno dei nostro comunicati o un tuo testo, l’informazione volutamente ci ignora, partecipa al passaparola più clandestino della storia
* registra un video con il testo della canzone B-landestino, pubblicalo su youtube con il tag “netizen clandestino”

Ed è fondamentale farlo ora.
Ora che il Parlamento italiano sta studiando una norma che metterebbe ancor di piú i bastoni tra le ruote di tutti noi che non usiamo questo mezzo per professione ma solo per passione e per far circolare le nostre idee.
Questa norma (DDL Levi) deve essere immediatamente ritirata e devono essere sottratti alla legislazione sull’editoria tutti i mezzi internet utilizzati per esprimere e diffondere informazioni ed opinioni se gestiti in forma amatoriale, indipendentemente dalla loro capacità di produrre profitti.
Hai ancora dubbi?
Ti basti sapere che l’On. Giulietti nel 2001, come relatore della Legge N° 62 dichiarò che:

“La legge sull’editoria non ha mai avuto tra i suoi obiettivi quello di imbrigliare le attività editoriali sulla rete. Sono quindi falsi gli allarmi e le preoccupazioni diffusi in tal senso.”

A distanza di sette anni ed a causa di quella legge, uno di noi, Carlo Ruta è stato condannato per stampa clandestina ed il suo sito è stato oscurato. Le rassicurazioni di allora sono dunque state inutili come lo saranno quelle di ora.
Tu che ci stai leggendo, tu che sei uno di noi, non rimanere passivo.
Domani potrebbe capitare anche a te.
Facciamo sentire la nostra voce e coordiniamo insieme una lotta per poter continuare ad esprimere i nostri pensieri. A questo link troverai tutte le informazioni per fare anche tu la tua parte. Fai sentire a tutti il tuo grido di libertà.


No alla clandestinità, vogliamo la libertà.
ammazzablog.wordpress.com/4-dicembre/


  io  ho aderito  e voi  ?

mai fidarsi dei potenti e dei siti ufficiali il caso di gelmini e di Youtube


La Gelmini su YouTube accusata di censura  dall'unita  del  4.12.08

La ministra Gelmini in posa “brava ragazza”, maglioncino color ciclamino, tristissime tendine bianche e ficus benjamin da ufficio: è questa l’immagine che si sta replicando su internet. Replicando. Perché l’annunciata apparizione su you-tube del ministro dell’Istruzione, che è avvenuta nottetempo (alla mezzanotte di mercoledì) per parlare al mondo dello stato della scuola italiana, è andata via moltiplicandosi durante la giornata, ripresa e ripubblicata dagli youtuber che denunciano la censura ai commenti nel sito ufficiale del ministro. Perché la notizia, alla fine, è diventata proprio questa: diecimila visite alle 18 di giovedì sul sito “ufficiale” del ministro, e una lunga litania di proteste nei commenti dei siti “replicanti”. Un giallo di semplice soluzione, a quanto pare: il video ministeriale sarebbe moderato, via le parolacce, via gli insulti, ma anche una robusta sforbiciata ai commenti. E chi vuole trova altri luoghi per discutere.
Alle 18 di giovedì i video sono ormai diventati sette. Per discutere liberamente, scrivono, “senza parolacce e insulti”, come avvertono gli youtuber. Ma non tutti “resistono”: “michelozzo 09”, che ha coperto con un bavaglio nero il volto della ministra, per scriverci sopra “rispettate le regole di internet, niente censura nei commenti”, resta in rete una mezz’ora appena. Ben presto non si può più aprire il sito, e nel banner appare la scritta: “questo video è stato rimosso dall’utente”. Qualcuno gli ha gentilmente chiesto di farlo? Probabilmente sì, perché Michelozzo svelto ne riapre un altro… Che ha fatto di male? Certo non sarà quel cespuglio di capelli alla Carapezza che ha aggiunto a Maria Stella a far gridare allo scandalo…
E allora, che dicono nei commenti i navigatori? La palma va a: «È più brava la Cortellesi ad imitare la ministra. Ma chi è questa?». È proprio vero, anche Caterina Guzzanti riesce meglio dell’originale, almeno su you tube: su internet, poi, bisogna districarsi tra le imitazioni prima di trovare l’originale. Tra commenti vari, apprezzamenti (anche fisici), critiche, proposte, lodi e disapprovazioni, la Gelmini dichiara di volersi confrontare attraverso il video «con gli studenti sulla Scuola e sull'Università» accogliendo «idee, progetti, proposte, anche critiche».
E proprio di queste, in poche ore dall'apertura del canale ne sono arrivate tante, un vero boom: quasi 300 gli iscritti poco dopo le 14, centinaia i commenti postati. Si va da «bellissima iniziativa» e «continua così» al romanesco «Gelmini, lassa perde youtube, il tuo padrone vuole fare causa a questo potente mezzo e tu che fai? lassa perde…», all’educata domanda: «Ministra gentilmente ci vorrebbe spiegare come mai la sua laurea è stata conseguita in Calabria?».
Tra i commenti di un post replicante, la preoccupazione riguarda il moderatore: «Chissà se la persona che si occupa di cancellare i commenti negativi sul canale ufficiale, vista la mole di lavoro, è stata assunta a tempo indeterminato o è precaria, e soprattutto chi la paga?». Ma c’è anche chi si è limitato a un sarcastico: «Bell’ufficio». Probabilmente, il post più perfido.

adesso è ufficiale youtube censura

Se prima  si  li limitava  a  rimuovere  ora   ha  fatto un nuovo regolamento   che  rende  ufficiale  la  sua censura  .
 Capisco  che  si debbano potegere i minori  da certe cose   ed prevenire   che  si facciano  gesti  di emulazione  , ma  ndfava bene   come era prima  , cioè  cera  l'etichetta  \ l'avviso sei sicuro che vuoi vederlo , tale  video  è adatto ad  un pubblico maggiorenne   o, ecc  ma  ora  ecco  come  intitola  l'articolo  di repubblica online del 7\12\08  sotto riportato  



La svolta moralista di YouTube
Censura di clip e filmati sexy


Regole rigide su video da bollino rosso e violenti: via dalla prima pagina di ALESSANDRO LONGO








ROMA - Un'onda neopuritana ha investito YouTube, il più grande portale di video al mondo, visitato da 300 milioni di utenti ogni mese e posseduto dal colosso Google. Ha adottato da qualche giorno regole molto rigide sui propri contenuti, bollando come vietati ai minori anche quei video che solo alludono alla sessualità. Come dire che se gli amministratori di YouTube facess



ero un giro su uno dei nostri varietà in prima serata ci metterebbero subito il bollino rosso. Adesso chiedono l'aiuto degli utenti, che segnalino i video "peccaminosi". Così loro, oltre al marchio vietato i minori, nasconderanno il video agli occhi dei più. Bandito dalle liste dei video più visti e dalla pagina principale del portale.
E basta davvero poco per avere il "bollino rosso", come spiegato nelle nuove regole pubblicate sul blog ufficiale di YouTube: la semplice presenza di un letto, vestiti trasparenti, posture che "stimolino sessualmente il pubblico". Nudi parziali, anche fuori da un contesto erotico. Video dove la telecamera insiste sul seno, le natiche o altri punti caldi, anche coperti, dei personaggi.


Sgraditi non solo il sesso (o la sua parvenza) ma anche immagini o parole blasfeme, video con scene violente, fittizie o reali. Il motivo ufficiale è "essere sicuri che non vi imbattiate per caso in contenuti che non sono rilevanti per voi". È un'operazione, insomma, con cui YouTube vuole rifarsi l'immagine. La sua facciata, del resto, è data proprio da quanto appare nella pagina principale. La ripulisce dai video scomodi, che potrebbero offendere o turbare qualcuno. YouTube prova a diventare un medium del politicamente corretto.


osto: l'insegna dell'anarchia creativa, dove ci si può trovare di tutto. L'adolescente che fa o dice cose bizzarre e si guadagna 15 minuti di notorietà, videogiornalismo dal basso, cori di neonazisti (di recente banditi dal portale), video pirata tratti senza permesso dalla tivù tradizionale. Questi ultimi hanno valso numerose denunce a Google da parte delle emittenti, anche da Mediaset. Il motivo è che su YouTube tutti possono pubblicare i propri video senza controlli preventivi. Un clic e sono subito visibili al mondo. Solo in un secondo momento, se si scontrano con qualche regola, vengono eliminati o bollati dagli amministratori. Questa libertà, nel bene o nel male, ha dato a milioni di persone l'opportunità di esprimersi. Ha ribaltato gli schemi dei media tradizionali, in nome di una visione libertaria che è alle origini del web e in fondo anche di Google agli esordi.
Sorprende, questa svolta, perché YouTube è stato da sempre il completo opposto: l'insegna dell'anarchia creativa, dove ci si può trovare di tutto. L'adolescente che fa o dice cose bizzarre e si guadagna 15 minuti di notorietà, videogiornalismo dal basso, cori di neonazisti (di recente banditi dal portale), video pirata tratti senza permesso dalla tivù tradizionale. Questi ultimi hanno valso numerose denunce a Google da parte delle emittenti, anche da Mediaset. Il motivo è che su YouTube tutti possono pubblicare i propri video senza controlli preventivi. Un clic e sono subito visibili al mondo. Solo in un secondo momento, se si scontrano con qualche regola, vengono eliminati o bollati dagli amministratori. Questa libertà, nel bene o nel male, ha dato a milioni di persone l'opportunità di esprimersi. Ha ribaltato gli schemi dei media tradizionali, in nome di una visione libertaria che è alle origini del web e in fondo anche di Google agli esordi.
Che cosa è cambiato, allora? "È noto che YouTube ancora non dà profitti ma solo grane legali a Google, che per comprarlo ha speso un'enormità, 1,65 miliardi di dollari", spiega Adam Daum, esperto di questi temi per l'osservatorio di ricerca Gartner. YouTube si dovrebbe reggere solo sulla pubblicità, ma finora ha spaventato grossi sponsor, che non gradiscono far comparire il proprio marchio vicino a certi contenuti. La crisi, che colpisce anche Google, aumenta l'ansia di profitti. Di qui il cambio d'immagine, che parte da lontano. Da tempo YouTube sta aumentando il numero di video provenienti da accordi con le emittenti televisive, sport e intrattenimento tradizionale. Così il ruolo degli utenti diventa sempre più marginale. E ora subiscono regole che sembrano uscite dal sermone di un predicatore puritano.

Senza titolo 1074

  L'AVETE LETTA LA FIABA I FIGLI DI BABBO NATALE ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 


6.12.08

Il Rock, questo ambiguo compagno di viaggio...

Rabbia e speranza. Inganno e purezza. Illusione, denaro, successo. Utopia e mercato. Fiera delle vanità e tormento. Cambiare il mondo: è l'eterna speranza che consuma il cuore  di chi, guardandosi intorno, non riesce a trovare conforto. E' il mito di Prometeo all'albore di tutti i tempi che rifugge dalla divinità per donare la scintilla del fuoco al mondo che vaga nell'oscurità e nel freddo. E nel ghiacciaio moderno, una delle tante forme di fuoco è una parola che ha mille facce: il Rock. Il Rock che è o può essere poesia e purezza, ma al tempo stesso truffa, business, inganno e finzione. Che viene dato periodicamente per spacciato e puntualmente risorge. Strumento di cambiamento o mezzo per la ricomposizione? Dietro l'estetica c'è l'industria o esiste un'etica? E' impossibile dirlo... le cose oggi sono complesse e bisogna abituarsi a capire le sfumature, perchè il bianco ed il nero non esistono più e forse non sono mai esistiti. Il Rock a volte è un bel contenitore vuoto, una "bella senz'anima". A volte un fuoco che brucia. In certi casi la campana che suona per te. Sangue o rossetto.Un sogno. La vita. Il nulla.

quando il suicidio e lo scipoero della sono in nomew dela vera legalità







ahi serva italia di dolore ostello
nave senza nocchiero in gran tempesta
non donna di provincia ma bordello..
Leggendo queste due  frasi  mi  è venuta in mente la  vicenda   di  Adolfo Parmalianaa   ( foto a  sinistra ecco chi era  www.illume.it/index.php ) ,subito  fagocitato dai media  di regime  e  non approfondita  ( o chi sà perchè non  è stata  , come di solito avviene   dala Destra  e   da  una parte dellla  Sinistra   come  quel suicidio di un indagato  in campania    ma   riportata  solo nele pagine più interne  o  in piccoli trafilette  di   La  prima : << Potrà l'Italia rimettersi sulla via del progresso civile? Questo è il problema fondamentale. Oggi definire   l'Italia un Paese a civiltà limitata; dobbiamo compiere ogni sforzo per farlo diventare un Paese a civiltà piena. Paolo Sylos Labini, da 'Un Paese a civiltà limitata', Laterza >> è  sulla  striscia rossa dell'unità  d'oggi  6\12\2008 , la  seconda  non ricordo   dove l'ho presa  : <<  I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche,gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali. E il risultato è drammatico. Tutte le «operazioni» che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Enrico Berliguer >> parole di un uomo  ( l'unico  politiico  che insieme a Pertini,Ciampi, che  ci hanno rapressentato   senza  farci vergognare    d'essere italiani )   he ha segnato per  sempre questo paese e le nostre coscienze.Erano gli anni della P2. Il Partito comunista  (oltre al Psiup e al Partito radicale) era il soloa non essere coinvolto. Berlinguer non c’è più, Licio Gelli è in piena attività.  Infatti è  in tempi come questi che voglio raccontare la  storia  di A .
Lo faccio facendo parlare direttamente il suo  testamento    prima del suicidio pubblicato da l'epresso online  del  15 ottobre 2008

La Magistratura barcellonese/messinese vorrebbe mettermi alla gogna vorrebbe umiliarmi, delegittimarmi, mi sta dando la caccia perché ho osato fare il mio dovere di cittadino denunciando il malaffare, la mafia, le connivenze, le coperture e le complicità di rappresentanti dello Stato corrotti e deviati. Non posso consentire a questi soggetti di offendere la mia dignità di uomo, di padre, di marito di servitore dello Stato e docente universitario.
Non posso consentire a questi soggetti di farsi gioco di me e di sporcare la mia immagine, non posso consentire che il mio nome appaia sul giornale alla stessa stregua di quello di un delinquente. Hanno deciso di schiacciarmi, di annientarmi.
Non glielo consentirò, rivendico con forza la mia storia, il mio coraggio e la mia indipendenza. Sono un uomo libero che in maniera determinata si sottare al massacro ed agli agguati che il sistema sopraindicato vorrebbe tendergli.
Chiedete all'Avv.to Mariella Cicero le ragioni del mio gesto, il dramma che ho vissuto nelle ultime settimane, chiedetelo al senatore Beppe Lumia chiedetelo al Maggiore Cristaldi, chiedetelo all'Avv.to Fabio Repici, chiedetelo a mio fratello Biagio. Loro hanno tutti gli elementi e tutti i documenti necessari per farvi conoscere questa storia: la genesi, le cause, gli accadimenti e le ritorsioni che sto subendo.
Mi hanno tolto la serenità, la pace, la tranquillità, la forza fisica e mentale. Mi hanno tolto la gioia di vivere. Non riesco a pensare ad altro. Chiedo perdono a tutti per un gesto che non avrei pensato mai di dover compiere.
Ai miei amati figli Gilda e Basilio, Gilduzza e Basy, luce ed orgoglio della mia vita, raccomando di essere uniti, forti, di non lasciarsi travolgere dai fatti negativi di non sconfortarsi, di studiare, di qualificarsi, di non arrendersi mai, di non essere troppo idealisti, di perdonarmi e di capire il mio stato d'animo: Vi guiderò con il pensiero, con tanto amore, pregherò per voi, gioirò e soffrirò con voi.
Alla mia amatissima compagna di vita, alla mia Cettina, donna forte, coraggiosa, dolce, bella e comprensiva: ti chiedo di fare uno sforzo in più, di non piangere, di essere ancora più forte e di guidare i ns figli ancora con più amore, di essere più buona e più tenace di quanto non lo sia stato io.
Ai miei fratelli, Biagio ed Emilio, chiedo di volersi sempre bene, di non dimenticarsi di me: vi ho voluto sempre bene, vi chiedo di assistere con cura e amore i ns genitori che ne hanno tanto bisogno. Alla mia bella mamma ed al mio straordinario papà: vi voglio tanto bene, vi mando un abbraccio forte, vi porto sempre nel mio cuore, siete una forza della natura, mi avete dato tanto di più di quanto meritavo. A tutti i miei parenti, ai miei cognati, ai miei zii, ai miei cugini, ai miei nipoti, a mia suocera: vi chiedo di stare vicini a Gilda, a Basilio ed a Cettina. Vi chiedo di sorreggerli.
Ai miei amici sarò sempre grato per la loro vicinanza, per il loro affetto, per aver trascorso tante ore felici e spensierate. Alla mia università, ai miei studenti, ai miei collaboratori ed alle mie collaboratrici sarò sempre grato per la cura e la pazienza manifestatemi ogni giorno. Grazie. Quella era 1° mia vita. Ho trascorso 30 anni bellissimi dentro l'università innamorato ed entusiasta della mia attività di docente universitario e di ricercatore.
I progetti di ricerca, la ricerca del nuovo, erano la mia vita. Quanti giovani studenti ho condotto alla laurea. Quanti bei ricordi.
Ora un clan mi ha voluto togliere le cose più belle: la felicità, la gioia di vivere, la mia famiglia, la voglia di fare, la forza per guardare avanti.
Mi sento un uomo finito, distrutto. Vi prego di ricordarmi con un sorriso, con una preghiera, con un gesto di affetto, con un fiore. Se a qualcuno ho fatto del male chiedo umilmente di volermi perdonare.
Ho avuto tanto dalla vita. Poi, a 50 anni, ho perso la serenità per scelta di una magistratura che ha deciso di gambizzarmi moralmente. Questo sistema l'ho combattuto in tutte le sedi istituzionali. Ora sono esausto, non ho più energie per farlo e me ne vado in silenzio. Alcuni dovranno avere qualche rimorso, evidentemente il rimorso di aver ingannato un uomo che ha creduto ciecamente, sbagliando, nelle istituzioni.
Un abbraccio forte, forte da un uomo che fino ad alcuni mesi addietro sorrideva alla vita.


Proprio mentre   ......    ho  concluso il post  di  oggi  sono venuto tramiute  facebook  a questa  altra storia   che potrebbe   se  non ascolotata   portare in nome dela legalità  ad  un altro gesto simile  . la storia  è la seguente 

c'e' un utente YT (http://it.youtube.com/user/AleandroVolpi) che dal 24 novembre NON STA MANGIANDO NULLA!Ecco il suo appello:http://it.youtube.com/watch?v=ye-LrQdqou8 : << Sono in sciopero della fame da lunedì 24 novembre 2008.Il mio sciopero è dovuto al fatto che una Struttura sociale chiamata Massoneria mi ha distrutto la vita.Ho scritto alcuni libri su questo dove dò conto dei fatti.Il danno, sia morale che materiale fattomi è immenso.Domando solo che sia fatto un processo che accerti la verità in fatto e in diritto.Sulla Playlist: "Ti racconto una storia" è già possibile farsi unidea
E' POSSIBILE CHE CERCHINO DI FAR CESSARE QUESTO SCIOPERO DELLA FAME CON UN TSO (trattamento sanitario obblig.) ILLEGITTIMO... SE FACESSERO UN TSO VORREBBE DIRE UCCIDERMI  Aleandro Volpi >>

Telefono: 347 3628241
Indirizzo: Colle Val d'Elsa (Siena) Italy
indirizzo e-mail: aleandro.v@valdelsa.net

link dei video dove spiega la vicenda:
http://it.youtube.com/view_play_list?p=A7517C69DD6501BD




L'apparenza inganna




Quando si dice  che l'apparenza inganna  è proprio vero  . Infatti  per  esperienza personale    (  fra cui una recente  con Juliette \ vedovasacalza  come ha  scelto di chiamarsi in rete  ) vedere  la tagbord    del suo blog  per  capire le  cause  anche  se parziali il resto  è troppo personale anche se in una  pèaese  , come  il mio di  12\15 mila  persone  le  vocc corrono  della nostra incompresione  iniziale   le persone   che  sembra che ti odino  , in realtà   ( anche se  a loro modo  ) ti  voglio bene  e  t'arrichiscono  . E sono  magari senza   volerlo  degli ottimi compagni  di viaggio \  di strada  .


Infatti  la  stessa J.  ala fine  dela  cena  per  celebrare \  festeggiare  il suo  anno (  e  forse  il suo addio  alla bottega  )  di servizio civile  dai  noi della   bottega del  commercio equo  e solidale  cittadino  ne trovate (   i video  dell'inaugurazione  nella mia pagina di  youtube  )  ci ha  regalato  a tutti\e un foglio  modelalto come una carta    medievale   con quieste  parole  la prima  è  di  Publio  Siro   << un compagno di viaggio   che conversi con noi ci fa  sembrare   meno lunga   la strada  >> . La  seconda  è  un suo pensiero scritto con il cuore  ( ma non melenso come  generalmente  succede  a chi usa  solo o prevalentemente solo il cuore  )  : <<   la  mia strada di pace  l'ho percorsa con te  , e  ti ringrazio   per  affetto , bontà  saggezza ,  ricevute  .......  che  ogni momento   condiviso insieme lo  porterò nel cuore  . >>
Ciò dimostra   che  in fondo  non mi odia   come credevo inizialmente ma  che    giustamente  odia  e  non la posso biasimare  alcuni miei comportamenti  .
Proprio mentre finisco di   scrivere  questo post  , i cd   (  la  colonna  sonora  del film  i uno 01 - J'y suis jamais allédei mie  preferiti  il  favoloso mondo  Emilie )  canna nello stereo è  arrivato a questa  canzone  di cui trovate  sotto un estratto  qui  a destra  in questo file  midi  e che  secondo me descrive  benissimo la  situazioone  se  voi avete altre canzoni o musiche   fatevi sotto  .

Senza titolo 1073

  VE LO RICORDATE IL FUMETTO TOM MIX ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

Frammenti di un sogno


Frammenti di un sogno ( notte del 18 Ottobre 2000)

 Ugo AriotiUgo Arioti

…………………………………………………………………………………………………………

Era una casa di legno, forse una baita, immersa in un giardino di agrumi e ulivi. Fuori era buio e il vento faceva sentire la sua voce. Io stavo seduto a un tavolo di legno.

Di fronte a me stavano un uomo ed una donna di giovane aspetto, mi sembrava di essere in famiglia.

Ricordo che stavamo parlando, ma non ricordo di cosa. Quello che mi colpì fu il fatto che dalla finestra vicino al tavolo dove si conversava si vedeva solo buio, e io sentivo freddo alle spalle, come uno spiffero di vento che penetrava dalla spalliera della panca in legno su cui stavo seduto.

Poi si fece un po’ più chiaro fuori e vidi che la casa marciava, come fosse lo scompartimento di un treno, stavamo viaggiando e fuori dal “finestrino” il paesaggio della notte scorreva veloce.

In fine arrivò una bambina bionda, di sei o sette anni. La piccola si era svegliata, forse, a causa del vento e veniva verso la mamma per rifugiarsi fra le sue braccia. ... la accogliemmo con un sorriso per rasserenarla….poi non ricordo più niente. Devo essermi svegliato.



Frammenti di sogni della notte fra il 22 e il 23 Ottobre 2000

 

….Ricordo una città mistica, camminavamo verso qualcosa di non ben definito io , Giovanna e Alessandro, mio figlio, dietro, e lui aveva un pacchetto di biscotti.

Il paesaggio era grigio, forse tardo pomeriggio o sera.

Un piazzale, un belvedere sulla valle….

 

….Era tempo di scarsità idrica e comprai dei bidoni e dei fusti di plastica da riempire. L’acqua arrivava in un tubo di gomma piccolo fino all’ingresso di un panificio, stavano riempiendo alcuni fusti. Io misi i miei recipienti davanti al negozio senza avvertire nessuno e andai a chiamare qualcuno che mi aspettava per sapere se c’era acqua….

Quando tornai davanti al forno per prendere i bidoni non trovai niente li fuori. Entrai nel negozio e chiesi al giovane che stava dietro al bancone, ma lui mi disse di non sapere nulla.

Lo trascinai fuori e gli feci vedere la casa in fondo alla discesa dove non c’era acqua e dove dovevo portarla e gli chiesi la restituzione dei miei fusti pieni d’acqua.

Non aveva nessuna intenzione di restituirmeli. Qualcuno poi mi convinse di desistere e andare via…..

 

Un sogno, mattinata del 20 Novembre 2000 ore 3.45

 

…Siamo a Palermo, credo, e fra un ambiente e l’altro, mi imbatto nel nonno Ugo, lo troviamo morto, anzi sembrava morto. Così viene messo nel “ Tabbuto”. Lo mettiamo, intanto che aspettiamo non so cosa, nella stanza da letto, dove manca il letto. Io partecipo a tutte queste azioni senza un coinvolgimento fisico nelle azioni, ma le conosco e le seguo.

Tutto fatto vanno via tutti, io resto da solo e sento dei rumori provenire dalla stanza dove abbiamo conservato la bara con il nonno.

Vado a vedere. La cassa da morto si muove. E’ composta come una matrioska: Un sarcofago di plastica bianca, tipo scatola, facile da sfilare e una cassa di color mogano chiaro lucido con perni dorati trattenuti da catenelle circolari pure dorate, strane. Non riesco a sfilarle dai perni, così apro la cassa come fosse il guscio di una cozza, con le mani.

-          Nonno respira- dico

Lui è la, sdraiato con gli occhi aperti, sembra che non abbia fatto alcuno sforzo. Mi appare smagrito, con i capelli bianchi e una lunga barba bianca ispida, di quelle non fatte da parecchi giorni.

-          Ei, nonno è bello rivedere tuo nipote in queste circostanze?-

-          Come è dall’altro lato?-

-          E’ come il Bigliardo dell’angolo!- risponde il nonno

-          Allora è bello?-

-          Le macchine nere e lucide sono sempre belle….!!- Risponde.

Penso che il nonno non è vivo. E’ morto tanto tempo fa e non mi ricordo se l’ho visto sul letto di morte, forse no.

Ricordo che l’ultima volta che sono andato al cimitero, già un anno fa, non sono riuscito a trovare la sua tomba.

Trovo sempre quella della nonna Rosaria che non ho conosciuta, perché ero troppo piccolo quando è morta, ma che andavo a trovare sempre con i miei genitori quando, per il giorno dei morti, si facevano le visite ai cari estinti che riposano al cimitero Di S. Orsola e Santo Spirito a Palermo.

Tyssen ( e non solo ) 6\12\2007-6\12\2008

"Che roba contessa, all'industria di Aldo/ han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti;/ volevano avere i salari aumentati,/ gridavano, pensi, di esser sfruttati./E quando è arrivata la polizia/ quei pazzi straccioni han gridato più forte,/ di sangue han sporcato il cortile e le porte,/ chissa quanto tempo ci vorrà per pulire ( … ) ". ( contessa di Paolo Pietrangeli )





<< Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 otto operai dello stabilimento di Torino vengono investiti da una fiammata generata da una fuoriuscita di olio bollente. Sette moriranno nel giro di un mese, mentre un altro operaio resta ferito in maniera non grave. >> Ricordo dai  giornali  (  soprattutto  qelli  non  ancora in mano ad  AlTtappone  )  e  ail  Tg3   (  l'unico    , se non ricordo male ,  che  segnalò la  cosa    )  furono Critiche all'azienda sono state sollevate da più parti, sia perché alcuni degli operai coinvolti nell'incidente stavano lavorando da 12 ore, avendo quindi accumulato 4 ore di straordinario, sia perché secondo le testimonianze di alcuni operai i sistemi di sicurezza non hanno funzionato (estintori scarichi, idranti malfunzionanti, mancanza di personale specializzato). L'azienda ha smentito che all'origine dell'incendio vi sia una violazione degli standard di sicurezza. Come  si chiede  EntropiaEntropica   in questo articolo : << Si può morire per qualche centinaio di euro ?  Si può lavorare in contesti indecorosi, flessibili quasi fossimo ai confini del mondo lì dove la vita è appena possibile ? Si può morire provando tutta l’ingiustizia per questo presente senza dignità governato da gente senza pudore ? (...) >> . Concludo  sempre  con un intervento   su facebook  di EE  : << Delle conquiste del movimento dei lavoratori sembra che nell'ottica del liberismo (così si chiama la malattia che pervade tutto e ammorba a tutte le latitudini il nostro pianeta) la UE non sappia che farsene.  continua  nei dettagli del video  sopra riportato >> e ringraziando   EntropiaEntropica per  avermi  ispirato  e riuscito a  trovare le parole  ( poche  perchè   ogni volta   che  sento di tale  notizie    ,  mi  vengono le  lacrime a gli occhi )  con questo  suo video   con cui apro il post  d'oggi

Approffondimenti






Senza titolo 1072

  VI PIACE IL TELEFILM BUFFY ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 


LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...