6.12.08

Il Rock, questo ambiguo compagno di viaggio...

Rabbia e speranza. Inganno e purezza. Illusione, denaro, successo. Utopia e mercato. Fiera delle vanità e tormento. Cambiare il mondo: è l'eterna speranza che consuma il cuore  di chi, guardandosi intorno, non riesce a trovare conforto. E' il mito di Prometeo all'albore di tutti i tempi che rifugge dalla divinità per donare la scintilla del fuoco al mondo che vaga nell'oscurità e nel freddo. E nel ghiacciaio moderno, una delle tante forme di fuoco è una parola che ha mille facce: il Rock. Il Rock che è o può essere poesia e purezza, ma al tempo stesso truffa, business, inganno e finzione. Che viene dato periodicamente per spacciato e puntualmente risorge. Strumento di cambiamento o mezzo per la ricomposizione? Dietro l'estetica c'è l'industria o esiste un'etica? E' impossibile dirlo... le cose oggi sono complesse e bisogna abituarsi a capire le sfumature, perchè il bianco ed il nero non esistono più e forse non sono mai esistiti. Il Rock a volte è un bel contenitore vuoto, una "bella senz'anima". A volte un fuoco che brucia. In certi casi la campana che suona per te. Sangue o rossetto.Un sogno. La vita. Il nulla.

6 commenti:

compagnidiviaggio ha detto...

ottimo post . complimenti ma studi o t'interessi di filosofia ?

ilcinquedispade ha detto...

Se la vita ci lasciasse il tempo di farlo, bisognerebbe trovare le sfumature per ogni cosa..... anche inventandosele...

compagnidiviaggio ha detto...

concordo

compagnidiviaggio ha detto...

« La realtà è quella cosa che, anche quando smetti di crederci, non sparisce » (Philip K. Dick)

anonimo ha detto...

mah direi che il discorso è molto relativo. Le dimensioni del rock sono nate per confortare e non solo. I led zeppelin dicono di voler creare una musica che renda felici, e si chiedono del: perchè è nata la musica?..io la vedrei così. Il rock distingue le sue dimensioni impegnate nel sociale così come quelle che rendono diciamo "felici", o quelli che fanno riflettere, o l'uso della poesia nei testi..di qui ti rimando al testo di The RAin Song dei led zepp. Ma è ancora molto relativo.

C'è chi fa cattivo rock, chi lo spoglia, ma c'è chi anche una volta denudato lo rende sublime. Il discorso può svoglersi anche per il rap..c'è quello cattivo di fabri fibra è quello sociale degli articolo 31, che sa essere anche poetico...e così per tutto!

Però non voglio cadere in questa trappola. Il rock non è ambiguo, ho trovato opinioni di alcuni ragazzi: "grazie al rock noi abbiamo in testa delle emozioni; noi abbiniamo al rock qualunque cosa: animali, persone, ricordi, sentimenti, luoghi, speranze, religioni, libri, film, paesaggi, automobili, sport, capigliature, vestiti... e tanto altro"..."il rock è iniziato come voglia di esprimere emozioni, come voglia di trasmettere tutto, musica e parole, in un contesto che all'uomo è sempre piaciuto,,,,la musica!"..e concordo con questi ragazzi. Il rock non può tradirti, non è perchè molti si etichettano così, allora il genere perde valore. I negramaro possono definirsi rock-pop, ma in loro non c'è niente di veramente rock. Perchè?

Perchè si vendono..è semplice..confronta un loro testo con uno dei Negrita, per esempio Hemingway.

poetadelcazzo79 ha detto...

ma poi cos'è veramente il rock? a parte l'aspetto puramente musicale, intendo...


ci sono state nel corso del tempo delle sintesi del rock, emblemi, personaggi capaci di racchiudere il senso di tale manifestazione, ma da Mick Jagger a Bruce Springsteen e da jerry lee lewis a John Fogerty, da Jimi Hendrix a Bo Didley, non è facile capire con esattezza la sua' vera essenza, vitalismo e decadenza, sangue e nervi, redenzione e baratro profondo...

possibiltà di rivalsa, riscatto sociale, alienazione e comunione, lusso e povertà, sogno e nichilismo, sciovinismo e passione: è forse questa l'essenza del rock?


dario

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