9.1.09

Senza titolo 1146

  L'AVETE LETTA LA FIABA LA RANA SORDA ?  :-)


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La fanciulla della torre

antica torre                                       Immagine di Alessandro Bassi-"Danure Castle" Scozia


Spesso penso  che la famiglia Bassi, che ama:  dipingere, raccogliere emozioni e trasferirle, su un foglio, e poi la mia fantasia  crea favole, mi dico:. Che sia  qualcosa di atavico, ereditato nel nostro DNA? Se torno indietro, nelle nostre radici,  il ricordo dei miei antenati, fino ai giorni di oggi, in molti hanno amato la scrittura, la poesia, la pittura. Oggi, è di Alessandro Bassi che desidero  scrivere. Vi presento una delle  sue immagini, fatta in questi giorni in Scozia. Mio nipote in questa immagine,  ha traferito quello che il suo occhio attraverso l'obiettivo, è riuscito a rapire, e grazie a lui, io oggi posso godere e mostrarvi, cosa può accadere avere la  passione per l'immagine; e per ultimo ecco cosa accade alla mia fantasia.
Sono passati tanti giorni, anni secoli quando per le stanze di questo bellissimo castello " Dunure Castle " situato su una delle  altissime scogliere della Scozia. Le  stanze illuminate, con grandi lumi di ferro battuto, solo qualche nota, echeggiava nello spazio silenzioso, la fanciulla stringeva tra le braccia un fascio di ginestre, il suo passo lento, con lo sguardo chino e  mesto, la luce tremolante delle grosse candele illuminavano il volto; i capelli d'oro, raccolti dietro la nuca, s' intravedevano appena e nastri di raso  colorati, fuoriuscivano dalle ciocche  di capelli dorati, la veste di un broccato piombava morbida sui fianchi, le maniche bianche con pizzi  inamidati riflettevano alla luce. cinte di cuoio, perline, e nastri le cingevano la vita sottile. Solo il profumo dell' erica che entrava dalla grande finestra, per anni  ha accompagnato la donna e la sua solitudine.


Profumo di Erica


Fanciulla triste con passo lento
lungo il corridoio del castello
solo il profumo dell'erica
entra dalle grande finestra.
Il tuo sguardo fisso  alle feritoie.
Racchiudi tra le tue braccia
un mazzo di ginestre in fiore.
Dolce fanciulla silenziosa lo serri
come  per racchiudere dentro di te il suo profumo.
Lontano ti porta il ricordo di lui
tu delicata fanciulla lo stringi forte
hai paura  che il suo  profuno
possa svanire per sempre.
E'  il tuo uomo  che attendi
ma solo la tua ombra riesce a seguire il tuo corpo.
Sono passati anni  e tanti ancora.
Solo poche pietre antiche
sono rimaste a segnare
il tuo passo stanco.
Donna triste seduta aspetti con lo sguardo
verso l'oceano quando scuro
quando minaccioso
quando odi l'urlo del vento 
il pianto del mare in tempesta
quando il chiarore della luna
illumina il profilo delle pietre antiche
tu aspetti  infreddolita racchiusa  dentro di te.
Solo il vento entra nei tuoi capelli
tu aspetti che torna aspetti !
Che possa ancora stringerti.
Ma solo il vento entra e
spettina i tuoi capelli biondi.
E il profumo dell'erica  in fiore
ti avvolge e ti stordisce.
Per te fanciulla il tempo si è fermato
e tu ancora infreddolita
sulla scogliera  lo aspetti.


franca bassi

Senza titolo 1145

  VE LO RICORDATE IL SUZUKI GS 400 ?  :-)


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8.1.09

Senza titolo 1144

  L'AVETE VISTO IL FILM IL PAP'OCCHIO ?  :-)


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storia di una ranocchia [ quando le catene non sono inutili]

Non sempre le catene   sono di pessimo gusto ( quando    riportano vicende  già concluse o ingigantite  ) o inutili ( ovvie  e scontate  )  come   giustamente  e  documentato  ci  dimostra i l sito e le varie sezioni di paolo Attivissimo   Infatti a volte  capita   che  esse possano invitare     chi la riceve  alla  riflessione  e all'autocritica   ( sempre  che ,   ora ogni qualunque  riferimento  a voi  è assente  o casuale  dato che  sto  facendo un discorso generico,la legga  con attenzione e non la inoltri passivasmente  senza  neppure  averla letta . . . Ecco una  esempio ancher se raro di catena buona     inviatami da  un cdv  via email  .

ho ricevuto via email questa bella catena non noiosa, scontata che qui vi ripropongo . in  video perchè per  problemi  di tempo e  di voglia  non  posso usare    Kpdf   pewr  copiare  foto e  testo 







In sottofondo: Pink Floyd - Grantchester Meadows


Quindi ecco che La Favola della Ranocchia che si fa cuocere a fuoco lento ci insegna come le persone riescono ad accettare piccoli cambiamenti che nell'arco degli anni diventano grandi cambiamenti nel vivere e nelle libertà individuali. La politica dei piccoli passi unita al principio hegeliano "Problema, Reazione e Soluzione", cioè creazione di un problema, reazione della gente, soluzione trovata e messa in atto dai governanti come risposta alla reazione della gente, ci stanno portando sempre più alla limitazione delle nostre libertà, senza che noi ce ne accorgiamo.

Perla grigia


Banchi sperduti d'ovattata solitudine

gravi cuspidi d'abeti innevati

scie d'interminati silenzi.


E' il senso di casa

che pur mi manca

dietro persiane smunte

aspettando un caldo sorriso.


Povera macchia nella coltre eterna

un passero cerca un chicco di sole,


s'affanna nella guazza

poi s'innalza esausto,
quasi a sfiorare, nel cielo chiuso,

la sua oasi di pace lontana.


Daniela Tuscano






















Senza titolo 1143

  VE LA RICORDATE LA FIAT 1500 SPIDER ?  :-)


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Faceboock

franca


Con questa immagine ci sono anch' io su faceboock, ma sinceramente, ancora non sono tanto convinta. Trovo questo salotto troppo grande, ma sono  curiosa per la novità. Adesso provo per un po', vedo che aria tira, e poi eventualmente mi ritiro nel mio bosco. Vabbè!  sono una vecchia abitudinaria, prima che lo pensate, me lo dico da sola, ma la verità è che  quando mi affeziono, è difficile che lascio i primi amori. Per adesso,  preferisco fare commenti  e post su i blog tradizionali, ci sono meno cose da fare. A me piace leggere e commentare! entrare in sintonia, ma quando si è in molti, è molto difficile affiatarsi. C'è da rispondere a tante  lettere, ci sono tanti inviti che arrivano, amici...amici, allora il vecchio proverbio che diceva: "Chi tova un amico trova un tesoro". Che dite,  stiamo diventando tutti ricchissimi? oppure, che  sia un miraggio per la crisi che stiamo vivendo?. Sapete la mia verità? Io devo lavorare, cucinare, giocare con i nipoti, portare la carrozza e fare le file per pagare le bollette ecc. Comunque per adesso come diceva un  gabbiano amico: "Ci passo a prendere un  caffè".Franca Bassi


7.1.09

che vinca la PACE

Gorla e Gaza, il fattore

"E' come a Gorla, è come a Gorla". Se fosse ancora viva, mia nonna commenterebbe con queste parole il raid di ieri sera, costato la vita a una quarantina di bambini e donne sfollati in una scuola dell'Onu. A Gorla nell'ottobre 1944, vent'anni esatti prima della mia nascita, si consumò una delle pagine più nere della storia di Milano in guerra: un bombardiere statunitense colpì in pieno giorno una scuola, scambiata per uno stabilimento industriale, uccidendo duecento fra alunni e insegnanti [nella foto in basso, il monumento commemorativo]. Ieri a Gaza si è ripetuta Gorla, si è ripresentato il fattore "G": vale a dire "giovani".

Ma "G" è anche l'iniziale di "guerra". Come se la più radicale nemica dei giovani provasse un perverso piacere a passeggiar loro accanto, sfiorandoli con la sua ombra fredda e, ogni tanto (ma sempre troppo spesso), ghermendoli. La guerra nasce vecchia, perché ricorda a tutti noi la remota parentela con la scimmia assassina. E' la bestiale decrepitezza che sfida il germogliare delle generazioni. Giovani, guerra, generazioni, germogli: quante vicinanze e quanti contrasti in questi termini, posati lì, l'uno accanto all'altro, a significare lo sbilanciamento dei nostri cuori su rupi di fiori o d'abissi.

I fascisti specularono sulla strage di Gorla cercando di dimostrare alla popolazione atterrita il vero volto dei "liberatori". Allo stesso modo, i soldati israeliani che hanno raso al suolo la scuola internazionale protestano la loro buona fede accusando i terroristi di Hamas i quali, a loro volta, gettano urla di sdegno, anche se sono i primi a insegnare ai loro figli quanto è bello immolarsi per la patria facendosi saltare col tritolo.

"G" come "grandi". Quando i padri tradiscono i figli, non oso pensare cosa diventeranno quei figli, dovessero scampare alla furia dei vecchi. Niente di peggio dei vecchi folli, la generazione che divora sé stessa.





                                        Daniela Tuscano

 



 

BUIO LONTANO


malgiorno ogni giorno


oggi


nel dovunque estremo di striscia


pestato da battente


tagliavita


 


irreligioso affacciarsi


d’un puntino echeggiante


in bianco e rosso


lontano-lontano-lontano


mentre nel ventre della terra


antica sembianza ha fatto causa


a generosa purezza *impura*


 


il non avere colpa


la fuga


la colpa


nelle mani tese


ad un anello di preghiera


che si copre


di fronte alla povertà


dinanzi alle paure


al cospetto d’una voce


(di dio)


che lo creò


a sua immagine e somiglianza


 


buio nel lontano


dove l’eco della moralità


s’abbraccia alla mortalità


dei corpi


 


e la somiglianza prende forma


nella luce


di mille morti innocenti


 


malgiorno in ogni risveglio


d’una striscia


strisciante al suolo....


 


(e l’eco d’una mano


sotto lenzuola


papale)


 


 

a me piace ricordare cosi il grande Faber



Genova - Antica creuza che dalla collina di Sant'Ilario scende verso il mare di Nervi



A pochi giorni dal decennale  della  morte  di De  Andrè è iniziato sulle tv  e  sui giornali  un amarcod  senza  prtecedenti . Il ricordo del suo amico  Paolo Villaggio :<< in Italia  bisogna morire per essere   riconosciutio .>> . Infatti io mi chiedo  se   ha ancor più senso chiedersi, a pochi giorni di distanza dal decimo anniversario ( 11  gennaio   \999     )  della morte di
un artista completo e complesso come pochi, quanto nelle celebrazioni già cominciate vi sia di autentico come in ciascuno dei versi di Faber, e quanto vi sia di retorico e o retoricamente  , per  non dire ipocritamente  celebrativo. «Indubbiamente c'è quella tendenza tutta italiana - dice Paolo Villaggio (  su epolis  del  7-01.09 )  amico di Faber fin dall'infanzia e coautore del brano Carlo  -,  abitudine a dire il vero un po' bigotta, a tributare onori e lodi e riconoscere i meriti delle persone in una celebrazione che è riconosciuta come tale soltanto perche'  avviene post  mortem   ».Non dunque il lavoro ma «la morte nobilita l'uomo - puntualizza Villaggio -, a quanto pare».Detta cos per potrebbe sembrare che De Andr è abbia ricevuto dalla morte, di cui lui stesso scrisse «avrà le tue labbra e i
tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco», il viatico indispensabiie per la celebrità. «Ma la verità   va detta: Fabrizio non è che se lo    filassero pi di tanto - sentenzia    Villaggio -. Lo so perch lo co-   noscevo da quando avevo quattro anni ed ho tutti i titoli per  dire come lui era: meno insulso    di come sovente l'hanno dipinto. Lui era un cantautore, un vero poeta, un uomo coraggioso.   Perch ci vuole davvero corag-   gio a morire giovani come è   morto lui». Insomma, per V la morte è stata la vera    freccia in fondo al Sand Creek   che, colpendo Faber, gli avrebbe   fatto il dono pi grande: una   sorta di «deificazione», di «mitizzazione», per usare le parole
dell'attore. Una incoronazione >>



Con questo news video di http://it.youtube.com/user/xPSICOPATICIx




nel video sotto Come è nata la canzone Via del Campo di Fabrizio De Andrè dalla voce di chi conosce bene tutta la storia .Il protagonista è Gianni Tassio ( MUSICA GIANNI TASSIO Via del campo 29r. GenovaTel./Fax 010.2465839) proprietario del negozio di dischi museo di de andrè che se n'è andato, colpito da un infarto pochi anni fa. Il negozio ( rimane (a fatica) gestito dalla moglie ed è diventato santuario e meta di pellegrinaggio per qualsiasi turista innamorato della musica e delle parole di Fabrizio. Gianni Tassio, con un occhio al pane e l'altro all'arte, era una creatura autentica, grosso e ruvido come i buoni genovesi ma di grande cuore.Personaggio ambiguo e discusso secondo la famiglia di de Andrè




Concludo  con  questa news  locale   che   testimonia come  tempio pausania  sua  città di riferimento in quanto dal  1974 aveva scelto  di abitare  all'agnata   ( campagna  a  6\8  km da  tempio  )  che pensa  soplo a farsi  Gaggia   e  paddosa  (    farsi bella  \  vantarsi )  per poi non riuscire  ( vedere   articolo sotto  )  e non riuscire  ad andare  oltre il semplice mito   del personaggio e  la sua esaltazione acritica  e retorica

La nuova sardegna 

VENERDÌ, 02 GENNAIO 2009
Pagina 3 - edizione  Gallura

Su De Andrè, cala il silenzio: ignorato il decennale della morte


TEMPIO. L’amministrazione comunale tempiese non ricorderà Fabrizio De André, l’11 gennaio prossimo, nel decennale della sua prematura scomparsa. L’assessore alla cultura e allo sport, Gianni Addis, spiega il motivo di tale scelta.
«Negli anni scorsi abbiamo preferito dedicare a Fabrizio, ogni estate, una manifestazione per celebrare l’anniversario della sua nascita. Rimane tuttavia in piedi anche il progetto di perpetuare la memoria del grande cantautore genovese, intitolando a suo nome qualcosa che possa durare nel tempo».
La proposta più recente riguarda la creazione di una galleria-museo e l’idea, lo scorso luglio, era stata illustrata a Dory Ghezzi, che presiede la Fondazione De André, dal sindaco Antonello Pintus e dallo stesso assessore Addis. L’incontro però non sembra aver avuto concretamente seguito.
Negli anni precedenti si era invece parlato di dedicare all’artista una piazza cittadina, che era stata anche individuata e si diceva persino che il celebre architetto genovese, Renzo Piano, fosse pronto a donare il progetto per una degna sistemazione del sito.
Si era inoltre pensato, da parte dell’amministrazione civica, di dare il nome del cantautore al Liceo artistico musicale e sarebbe stata la soluzione migliore, oltre che la più semplice, anche per onorare un concittadino quale poteva essere considerato Faber, che dal 1975 risiedeva nella sua tenuta di l’Agnata, in Comune di Tempio. Il progetto non era però andato avanti, secondo gli amministratori della città, per impedimenti di ordine burocratico.
I cittadini tempiesi sono convinti che si potesse accelerare la pratica, evitando tra l’altro lo schiaffo ricevuto in questi giorni dalla città di Nuoro, che ha intitolato a Fabrizio De André il proprio anfiteatro, con una cerimonia che si terrà la prossima settimana. (g.ca.)

peccato ad  ssere riuscito  a parlarti  tropo tardi e  solo al telefono  quandfi telefonasti  a  casa per chiedere   se in azienda  avevamo un pianta  .


 eccovi alcuni link fra in più belli e non uifficiali  a lui dedicati e  dei gruippi  musicali più imnportanti in stile faber


con questo  è tutto  miei marinai

A Civita di Bagnoregio

img029               Immagine di Alessandro Bassi "Civita di Bagnoregio magica" 


Qui dimorano
le mie Fate Supreme;
un giorno ci sarò anch'io.
All'alba mi troverete
all' ingresso di Civita
lo sguardo rivolto a Bagnoregio.
Al tramonto, le spalle a Civita,
e lo sguardo verso i calanchi
guarderò la Cattedrale
illuminata dai raggi del sole.
Nei giorni di vento
aiuterò la nebbia
a sollevare il borgo
per riposare l'erosione.
Quando la neve imbiancherà
troverete le mie impronte
per i vicoli e nei giardini.
Qui un giorno mi troverete.
Franca Bassi

BOICOTTA



Quando andate al supermercato controllate la provenienza dei prodotti che acquistate.
Se il codice a barre riporta il numero 729 non comprateli.
C'é la crisi economica: cominciate a fare i tagli su coloro che spendono soldi per sganciare, per esempio, 100 tonnellate di bombe sulla testa di gente inerme in due giorni.



Se non vedi la foto vai qui:


 

Fonte: Menphis75@yahoogroups.com

Senza titolo 1142

  VI PIACE IL GRUPPO MUSICALE THE CARDIGANS ?  :-)


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6.1.09

Oh Cannavaro è grazie a tali affermazioni che Le mafie traggono linfa

meglio  il  silenzio ipocrita  o  dire  troppo   che dichiarazioni  a cervello scollegato come queste  qui


"Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l'Oscar. Ma non penso che gioverà all'immagine dell'Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative", dice il capitano dell'Italia campione del mondo e difensore del Real Madrid, in un'intervista al settimanale Chi. "Ancora oggi un mio compagno di squadra - racconta Cannavaro - mi ha detto: 'Italiano? Mafioso'. E' facile che un problema locale venga generalizzato".

Su Splinder succedono cose strane




Proprio oggi, navigando su Splinder, mi é venuta la tentazione di digitare il link del mio vecchio blog, che cancellai più o meno un anno e mezzo fa, dopo averlo reso privato - per problemi miei che non riguardano nessuno - per un certo periodo di tempo.


A regola, naturalmente, il risultato che dovevo ottenere era che questo link é inesistente; invece, guarda un pò, trovo che il link esiste sempre e si tratterebbe di un blog privato...su cui però guarda caso io non posso entrare...o meglio, mi rimanda al mio profilo.


Cos'é sta storia?


A scanso di equivoci, se su quel blog ci fossero effettivamente dei contenuti: IL BLOG NON E' TENUTO DA ME...io lo avevo cancellato, appunto.


Provare per credere; provare a digitare http://morellina.splinder.com


Pregasi il losco - o losca - figuro/a che utilizza senza averne l'autorizzazione il mio nickname di cancellare immediatamente questo link...o almeno avere l'intelligenza di cambiare il titolo.


Ho finito. Grazie per l'attenzione.


E sono anche, giustamente, un tantino incazzata.




Grazie amici. - 1




                      



Ho fatto per te con tenerezza.

Fatima











Blogger: atima La mia homepage: http://brasitalia.splinder.com Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente atima


Grazie anche a   Menzinger  che ha letto la favola dedicata a Ceglie inserendola nel suo blog.


Belle le carrozzine di una volta!

PS ti ho citata qui http://menzinger.splinder.com/post/19501249/I+LIBRI+DEL+2008










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Franca carissima le parole sono semi e come tutti i semi danno frutto sui terreni fecondi, buona giornata!










Blogger: Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente smemorato


Grazie Giacomo,  hai perfettamente ragione. Oggi sono contentissima e ho raccolto dei  frutti buonissimi, per la terra rossa di Ceglie. Amici del blog, che non sapevano neppure dove si trovava oggi, grazie al mio seminare, possono anche loro amare  la nostra Ceglie..Sai Giacomo un'amica a fatto per me e 'per Ceglie un bellissimo disegno, ha messo il mio trullo fatato. Questo è il post di  oggi . Anche la favola "Principessa orchidea cegliese" grazie a Mezzinger gira sul blog. Ringrazio anche ai 400 e oltre visitato che sono andati a visionare il mio primo video un Presepe dedicato a Ceglie.
Grazie a tutti gli amici che mi hanno fatto visita, e per la mia età rispondere a tutti  44410,  sarebbe un' impresa difficilissima. Ecco perchè scrivo sempre che il blog e i commenti sono magici, si allargano gli orizzonti, s' incontranto nuovi amici, questi sono i doni che mi trasmettono la vita. Comunque i post che ho fatto  in questo anno e mezzo, sono post creati dall'amore  e incipriati con polvere di stelle, solo per voi e continuerò a farlo ancora fino che ne avrò la forza. Ecco perchè scrivo sempre che il blog e i commenti sono magici, si allargano gli orizzonti, si incontranto nuovi amici e ricordatevi che la porta del mio trullo fatato, è sempre  aperta per voi.Un grande abbraccio, una serena giornata di festa la vostra amica franca


Grazie al maestro Pino Santoro per avere realizzato il video sulla trilogia


http://ceglieterrestre.splinder.com/post/18419194/Grazie+Franca+da+tutti+noi


Questo è il mio primo video un Presepe dedicato a Ceglie


 http://it.youtube.com/watch?v=_k1iLdoR8LQ   







...cieca d'amore.


 


quando cade la tristezza


vai da sola a conquistare inganni,


annaffi , fiumi di parole


che trovi tra le righe…


 


…respiri vento


sabbia


polvere  infettata da lucrosi insetti,


che al primo tocco ,ne lasci il segno


e cammini ,sola   sulla  spiaggia,


ti sei persa,smarrita,non sai dove vai


in solitudini ,ti chiudi tanto le hai volute…


 


…ti ho solo detto addio


in un giorno di salvezza,


occhi bendati ,i tuoi !


si chiudono al rimorso


in inutili dispiaceri…


 


… ti domandi…


perché!


prendere per vero parole già usate?


sporche  di menzogna


che  ad altre donne ,a loro ha  già ferito,


sapendo poi quello che già brucia


non sono le mie offese


ma ,la tua vendetta ,l’insipida rivalsa!


 


…chiudi gli occhi


e nella mente tua c’è solo smarrimento,


vuoi credere


al quel che tu non vedi,


a qualcosa


che non ti rende pace…


 


….capirmi tu  non vuoi,


avrai


la tua sofferenza,


sarà


la piaga che ti uccide…


 


il poeta narratore.

In ITALIa c'è democrazia o Democradura






ora direte voi che lui stava insultando
( cosa che io non concordo perchè quando effettivamente uno lo è con sentenza passata in giudicato , e lui stava fornendo le prove con dei fogli scritti ) Sgarbi non c'è bisogno di picchiarlo al limite denuncialo .E non come hai dichiarato lo stesso  autore della protesta   ripreso dl video   sul suo blog www.lamiaterraladifendo.it



Il dopo contestazione



In molti hanno visto il video della contestazione al pregiudicato Vittorio Sgarbi, ma forse non tutti sanno cosa è successo dopo.

Allego il breve riassunto che è sato pubblicato anche da Piero Ricca.

Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.































come da titolo mi chiedo e vi chiedo de secondo voi in Italia c'e' :
Demopcrazia
Democradura ( vedere post precedenti per chi ne ignorasse l significato )
democrazia Borghese
liberta' di parola
  
pollcode.com free polls



a voi la palla .

5.1.09

I bambini si accontentano

carrozzina2


Se  ricordiamo  la nostra infanzia, tutti siamo stati bambini, e aspettavamo la festa dell' Epifania,  nascosti dietro una porta, o dietro una tenda  per curiosare? Erano tempi che abbiamo giocato  con semplici cose: Una scatola di matite colorata, una bambola di pezza, un  teatrino colorato, le figurine di Panini, una trottola di legno, e ancora  tantissimi giocattoli.  Erano tempi, che bambini  meno fortunati si accontentavono: di semplici piattini di latta, una manciata di biglie di vetro colorate, e un pezzo di gesso per giocare a campana sul marciapiede, siamo stati noi genitori e nonni, che delle volte siamo andati  oltre, poi oggi si  vedono giocattoli  nuovi, vicino ai secchioni.
La sera di Natale  mio figlio Pino, ha donato  alla figlia, la piccola 'Eleonora' un bambolotto, lei felice ha  esclamato: "Questo è il mio bambino! mi servirebbe una carrozzina, per farlo riposare, e portare a spasso", mentre  la guardavo,  così piccola con  i suoi sette anni, racchiusa dentro il suo vestitino, con quanto amore stringeva sul suo petto il suo bimbo, e  mentre lo  dondolava come fosse  vero, mi ha fatto tornare in mente quando alla sua età,  preparavo le pappine per mio fratellino,  e quando portavo a spasso, la mia bambola  di pezza. Con un sorriso, le  ho detto: "Eleonora, ho una bellissima carrozzina conservata,  avrà  60  anni, dammi il tempo  per portarla   come nuova, mi serve solo  qualche giorno, vedrai la mia fantasia, la mia manualità,  la farò tornare nuova, e  il tuo bimbo, sarà contento; un grandissimo abbraccio e :"grazie nonna, ti voglio tanto bene". In questa settimana, ho trovato conservati degli indumenti, di quando erano piccoli miei figli, li ho riordinati, sono esattamente della misura del bambolotto. Domani donerò  alla piccola Eleonora, la carrozzina e un bellissimo corredino. E' vero, i bambini si accontentano, sono spontanei, a loro non servono giochi preziosi, serve molto poco per renderli felici. Franca Bassi


Senza titolo 1141

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E' TORNATA LA BEFANA


E' tornata la befana
a cavallo di una scopa:
vola senza far rumore
nella notte nera nera

Sulle spalle ha tanti sacchi
e li posa sui camini
tira fuori sorridente
i regali per i bambini

Bambole e trenini
giostre e orsacchiotti,
dischi e grembiulini,
dolci e biscottini,
ma più bello ancora
essa sa donare
una grande gioia
che non si può scordare.



Auguri per una dolce epifania che tutte le feste si porta via.



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MANIFESTAZIONI PER IL 16° ANNIVERSARIO DALL'UCCISIONE DI BEPPE ALFANO

MANIFESTAZIONI PER IL 16° ANNIVERSARIO DALL'UCCISIONE DI BEPPE ALFANO
con Chicco e Sonia Alfano, Gioacchino Genchi, Antonio Ingroia, Piero Messina, Aldo Pecora, Daniele Sanzone, Alessio Vassallo, Carlo Vulpio.
Informazioni eventoOrganizzatore::
Ammazzateci Tutti ( www.ammazzatecitutti.org )  giovedì 8 gennaio 2009
Ora: 9.00 - 12.00 Luogo:  Mattina: Auditorium Centro giovanile Salesiano. Pomeriggio: Salone di rappresentanza del comune.Città/Paese: Barcellona-Pozzo di Gotto (ME) per  informazioni  Telefono: 3357610841


ORE 9.00 Auditorium Centro giovanile Salesiano (via S. Giovanni Bosco n.6) Incontro con le scuole "Musica e parole in ricordo di Beppe Alfano" Intervengono:- CHICCO ALFANO, figlio di Beppe Alfano e coordinatore regionale movimento antimafia "Ammazzateci Tutti";
- ALDO PECORA, portavoce nazionale del movimento antimafia "Ammazzateci Tutti";
- DANIALE SANZONE, musicista degli A67 di Scampia;
- ALESSIO VASSALLO, attore.
Al termine
A67 IN CONCERTO

ORE 16.30, Salone di rappresentanza del comune (ex Stazione ferroviaria)
Dibattito
"Da Beppe Alfano ad Adolfo Parmaliana: le istituzioni deviate e Barcellona"Introduce e facilita il dialogo:- PIERO MESSINA, giornalista.
Intervengono:
- SONIA ALFANO, figlia di Beppe Alfano e presidente dell' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia;
- GIOACCHINO GENCHI, Questore aggiunto di Palermo;
- ANTONIO INGROIA, Sostituto procuratore Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo;
- CARLO VULPIO, giornalista e scrittore

Link utili

- http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Alfano
- http://www.ammazzatecitutti.org
- http://www.familiarivittimemafia.org

Da questo colle di Sant’Elia

Da questo colle di Sant’Elia


 


Nel silenzio della notte


da questo colle di Sant’Elia


davanti a me l’infinito


la luna a falce


sfavillante nel suo nero mantello


nel cielo terso dal vento


è amo che cattura sogni


volano alto


per strada


un ubriaco barcolla


una sirena


uno sguardo alla signora della notte


sorride in cielo


è amo che cattura sogni


mentre in mare frantuma tra le onde


 


Pietro Atzeni

4.1.09

Senza titolo 1140

Appello in difesa della Costituzione
di Massimo Fini e Marco Travaglio


Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.

Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa è qualche ritocco sporadico per aggiornarla).
 
Com’è possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità e illegalità sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che è il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che è uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che è uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.

Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi è ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed è, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).

Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.

Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà, la complicità (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.

Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’è solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.

Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.

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