L'AVETE LETTA LA FIABA LA RANA SORDA ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
9.1.09
La fanciulla della torre
Immagine di Alessandro Bassi-"Danure Castle" Scozia
Spesso penso che la famiglia Bassi, che ama: dipingere, raccogliere emozioni e trasferirle, su un foglio, e poi la mia fantasia crea favole, mi dico:. Che sia qualcosa di atavico, ereditato nel nostro DNA? Se torno indietro, nelle nostre radici, il ricordo dei miei antenati, fino ai giorni di oggi, in molti hanno amato la scrittura, la poesia, la pittura. Oggi, è di Alessandro Bassi che desidero scrivere. Vi presento una delle sue immagini, fatta in questi giorni in Scozia. Mio nipote in questa immagine, ha traferito quello che il suo occhio attraverso l'obiettivo, è riuscito a rapire, e grazie a lui, io oggi posso godere e mostrarvi, cosa può accadere avere la passione per l'immagine; e per ultimo ecco cosa accade alla mia fantasia.
Sono passati tanti giorni, anni secoli quando per le stanze di questo bellissimo castello " Dunure Castle " situato su una delle altissime scogliere della Scozia. Le stanze illuminate, con grandi lumi di ferro battuto, solo qualche nota, echeggiava nello spazio silenzioso, la fanciulla stringeva tra le braccia un fascio di ginestre, il suo passo lento, con lo sguardo chino e mesto, la luce tremolante delle grosse candele illuminavano il volto; i capelli d'oro, raccolti dietro la nuca, s' intravedevano appena e nastri di raso colorati, fuoriuscivano dalle ciocche di capelli dorati, la veste di un broccato piombava morbida sui fianchi, le maniche bianche con pizzi inamidati riflettevano alla luce. cinte di cuoio, perline, e nastri le cingevano la vita sottile. Solo il profumo dell' erica che entrava dalla grande finestra, per anni ha accompagnato la donna e la sua solitudine.
Profumo di Erica
Fanciulla triste con passo lento
lungo il corridoio del castello
solo il profumo dell'erica
entra dalle grande finestra.
Il tuo sguardo fisso alle feritoie.
Racchiudi tra le tue braccia
un mazzo di ginestre in fiore.
Dolce fanciulla silenziosa lo serri
come per racchiudere dentro di te il suo profumo.
Lontano ti porta il ricordo di lui
tu delicata fanciulla lo stringi forte
hai paura che il suo profuno
possa svanire per sempre.
E' il tuo uomo che attendi
ma solo la tua ombra riesce a seguire il tuo corpo.
Sono passati anni e tanti ancora.
Solo poche pietre antiche
sono rimaste a segnare
il tuo passo stanco.
Donna triste seduta aspetti con lo sguardo
verso l'oceano quando scuro
quando minaccioso
quando odi l'urlo del vento
il pianto del mare in tempesta
quando il chiarore della luna
illumina il profilo delle pietre antiche
tu aspetti infreddolita racchiusa dentro di te.
Solo il vento entra nei tuoi capelli
tu aspetti che torna aspetti !
Che possa ancora stringerti.
Ma solo il vento entra e
spettina i tuoi capelli biondi.
E il profumo dell'erica in fiore
ti avvolge e ti stordisce.
Per te fanciulla il tempo si è fermato
e tu ancora infreddolita
sulla scogliera lo aspetti.
franca bassi
8.1.09
storia di una ranocchia [ quando le catene non sono inutili]
ho ricevuto via email questa bella catena non noiosa, scontata che qui vi ripropongo . in video perchè per problemi di tempo e di voglia non posso usare Kpdf pewr copiare foto e testo
In sottofondo: Pink Floyd - Grantchester Meadows
Quindi ecco che La Favola della Ranocchia che si fa cuocere a fuoco lento ci insegna come le persone riescono ad accettare piccoli cambiamenti che nell'arco degli anni diventano grandi cambiamenti nel vivere e nelle libertà individuali. La politica dei piccoli passi unita al principio hegeliano "Problema, Reazione e Soluzione", cioè creazione di un problema, reazione della gente, soluzione trovata e messa in atto dai governanti come risposta alla reazione della gente, ci stanno portando sempre più alla limitazione delle nostre libertà, senza che noi ce ne accorgiamo.
Perla grigia
poi s'innalza esausto,
Faceboock
Con questa immagine ci sono anch' io su faceboock, ma sinceramente, ancora non sono tanto convinta. Trovo questo salotto troppo grande, ma sono curiosa per la novità. Adesso provo per un po', vedo che aria tira, e poi eventualmente mi ritiro nel mio bosco. Vabbè! sono una vecchia abitudinaria, prima che lo pensate, me lo dico da sola, ma la verità è che quando mi affeziono, è difficile che lascio i primi amori. Per adesso, preferisco fare commenti e post su i blog tradizionali, ci sono meno cose da fare. A me piace leggere e commentare! entrare in sintonia, ma quando si è in molti, è molto difficile affiatarsi. C'è da rispondere a tante lettere, ci sono tanti inviti che arrivano, amici...amici, allora il vecchio proverbio che diceva: "Chi tova un amico trova un tesoro". Che dite, stiamo diventando tutti ricchissimi? oppure, che sia un miraggio per la crisi che stiamo vivendo?. Sapete la mia verità? Io devo lavorare, cucinare, giocare con i nipoti, portare la carrozza e fare le file per pagare le bollette ecc. Comunque per adesso come diceva un gabbiano amico: "Ci passo a prendere un caffè".Franca Bassi
7.1.09
Gorla e Gaza, il fattore
Daniela Tuscano
BUIO LONTANO
malgiorno ogni giorno
oggi
nel dovunque estremo di striscia
pestato da battente
tagliavita
irreligioso affacciarsi
d’un puntino echeggiante
in bianco e rosso
lontano-lontano-lontano
mentre nel ventre della terra
antica sembianza ha fatto causa
a generosa purezza *impura*
il non avere colpa
la fuga
la colpa
nelle mani tese
ad un anello di preghiera
che si copre
di fronte alla povertà
dinanzi alle paure
al cospetto d’una voce
(di dio)
che lo creò
a sua immagine e somiglianza
buio nel lontano
dove l’eco della moralità
s’abbraccia alla mortalità
dei corpi
e la somiglianza prende forma
nella luce
di mille morti innocenti
malgiorno in ogni risveglio
d’una striscia
strisciante al suolo....
(e l’eco d’una mano
sotto lenzuola
papale)
a me piace ricordare cosi il grande Faber
Genova - Antica creuza che dalla collina di Sant'Ilario scende verso il mare di Nervi
A pochi giorni dal decennale della morte di De Andrè è iniziato sulle tv e sui giornali un amarcod senza prtecedenti . Il ricordo del suo amico Paolo Villaggio :<< in Italia bisogna morire per essere riconosciutio .>> . Infatti io mi chiedo se ha ancor più senso chiedersi, a pochi giorni di distanza dal decimo anniversario ( 11 gennaio \999 ) della morte di
un artista completo e complesso come pochi, quanto nelle celebrazioni già cominciate vi sia di autentico come in ciascuno dei versi di Faber, e quanto vi sia di retorico e o retoricamente , per non dire ipocritamente celebrativo. «Indubbiamente c'è quella tendenza tutta italiana - dice Paolo Villaggio ( su epolis del 7-01.09 ) amico di Faber fin dall'infanzia e coautore del brano Carlo -, abitudine a dire il vero un po' bigotta, a tributare onori e lodi e riconoscere i meriti delle persone in una celebrazione che è riconosciuta come tale soltanto perche' avviene post mortem ».Non dunque il lavoro ma «la morte nobilita l'uomo - puntualizza Villaggio -, a quanto pare».Detta cos per potrebbe sembrare che De Andr è abbia ricevuto dalla morte, di cui lui stesso scrisse «avrà le tue labbra e i
tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco», il viatico indispensabiie per la celebrità. «Ma la verità va detta: Fabrizio non è che se lo filassero pi di tanto - sentenzia Villaggio -. Lo so perch lo co- noscevo da quando avevo quattro anni ed ho tutti i titoli per dire come lui era: meno insulso di come sovente l'hanno dipinto. Lui era un cantautore, un vero poeta, un uomo coraggioso. Perch ci vuole davvero corag- gio a morire giovani come è morto lui». Insomma, per V la morte è stata la vera freccia in fondo al Sand Creek che, colpendo Faber, gli avrebbe fatto il dono pi grande: una sorta di «deificazione», di «mitizzazione», per usare le parole
dell'attore. Una incoronazione >>
Con questo news video di http://it.youtube.com/user/xPSICOPATICIx
nel video sotto Come è nata la canzone Via del Campo di Fabrizio De Andrè dalla voce di chi conosce bene tutta la storia .Il protagonista è Gianni Tassio ( MUSICA GIANNI TASSIO Via del campo 29r. GenovaTel./Fax 010.2465839) proprietario del negozio di dischi museo di de andrè che se n'è andato, colpito da un infarto pochi anni fa. Il negozio ( rimane (a fatica) gestito dalla moglie ed è diventato santuario e meta di pellegrinaggio per qualsiasi turista innamorato della musica e delle parole di Fabrizio. Gianni Tassio, con un occhio al pane e l'altro all'arte, era una creatura autentica, grosso e ruvido come i buoni genovesi ma di grande cuore.Personaggio ambiguo e discusso secondo la famiglia di de Andrè
Concludo con questa news locale che testimonia come tempio pausania sua città di riferimento in quanto dal 1974 aveva scelto di abitare all'agnata ( campagna a 6\8 km da tempio ) che pensa soplo a farsi Gaggia e paddosa ( farsi bella \ vantarsi ) per poi non riuscire ( vedere articolo sotto ) e non riuscire ad andare oltre il semplice mito del personaggio e la sua esaltazione acritica e retorica
La nuova sardegna
VENERDÌ, 02 GENNAIO 2009
Pagina 3 - edizione Gallura
Su De Andrè, cala il silenzio: ignorato il decennale della morte
TEMPIO. L’amministrazione comunale tempiese non ricorderà Fabrizio De André, l’11 gennaio prossimo, nel decennale della sua prematura scomparsa. L’assessore alla cultura e allo sport, Gianni Addis, spiega il motivo di tale scelta.
«Negli anni scorsi abbiamo preferito dedicare a Fabrizio, ogni estate, una manifestazione per celebrare l’anniversario della sua nascita. Rimane tuttavia in piedi anche il progetto di perpetuare la memoria del grande cantautore genovese, intitolando a suo nome qualcosa che possa durare nel tempo».
La proposta più recente riguarda la creazione di una galleria-museo e l’idea, lo scorso luglio, era stata illustrata a Dory Ghezzi, che presiede la Fondazione De André, dal sindaco Antonello Pintus e dallo stesso assessore Addis. L’incontro però non sembra aver avuto concretamente seguito.
Negli anni precedenti si era invece parlato di dedicare all’artista una piazza cittadina, che era stata anche individuata e si diceva persino che il celebre architetto genovese, Renzo Piano, fosse pronto a donare il progetto per una degna sistemazione del sito.
Si era inoltre pensato, da parte dell’amministrazione civica, di dare il nome del cantautore al Liceo artistico musicale e sarebbe stata la soluzione migliore, oltre che la più semplice, anche per onorare un concittadino quale poteva essere considerato Faber, che dal 1975 risiedeva nella sua tenuta di l’Agnata, in Comune di Tempio. Il progetto non era però andato avanti, secondo gli amministratori della città, per impedimenti di ordine burocratico.
I cittadini tempiesi sono convinti che si potesse accelerare la pratica, evitando tra l’altro lo schiaffo ricevuto in questi giorni dalla città di Nuoro, che ha intitolato a Fabrizio De André il proprio anfiteatro, con una cerimonia che si terrà la prossima settimana. (g.ca.)
peccato ad ssere riuscito a parlarti tropo tardi e solo al telefono quandfi telefonasti a casa per chiedere se in azienda avevamo un pianta .
eccovi alcuni link fra in più belli e non uifficiali a lui dedicati e dei gruippi musicali più imnportanti in stile faber
- www.creuzadema.net/deandre/index.php
- animesalve.altervista.org/
- www.faberdeandre.com/home.asp
- www.giuseppecirigliano.it/FDA_home.htm
- www.millepapaverirossi.it/fabrizio.html
- www.suonatorejones.it/home.htmlwww.viadelcampo.com/home.html il pluricitato nein post di questo nostro blog ( vedere archivio )
con questo è tutto miei marinai
A Civita di Bagnoregio
Immagine di Alessandro Bassi "Civita di Bagnoregio magica"
Qui dimorano
le mie Fate Supreme;
un giorno ci sarò anch'io.
All'alba mi troverete
all' ingresso di Civita
lo sguardo rivolto a Bagnoregio.
Al tramonto, le spalle a Civita,
e lo sguardo verso i calanchi
guarderò la Cattedrale
illuminata dai raggi del sole.
Nei giorni di vento
aiuterò la nebbia
a sollevare il borgo
per riposare l'erosione.
Quando la neve imbiancherà
troverete le mie impronte
per i vicoli e nei giardini.
Qui un giorno mi troverete.
Franca Bassi
BOICOTTA
Quando andate al supermercato controllate la provenienza dei prodotti che acquistate.
Se il codice a barre riporta il numero 729 non comprateli.
C'é la crisi economica: cominciate a fare i tagli su coloro che spendono soldi per sganciare, per esempio, 100 tonnellate di bombe sulla testa di gente inerme in due giorni.
Fonte: Menphis75@yahoogroups.com
6.1.09
Oh Cannavaro è grazie a tali affermazioni che Le mafie traggono linfa
"Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l'Oscar. Ma non penso che gioverà all'immagine dell'Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative", dice il capitano dell'Italia campione del mondo e difensore del Real Madrid, in un'intervista al settimanale Chi. "Ancora oggi un mio compagno di squadra - racconta Cannavaro - mi ha detto: 'Italiano? Mafioso'. E' facile che un problema locale venga generalizzato".
Su Splinder succedono cose strane
Proprio oggi, navigando su Splinder, mi é venuta la tentazione di digitare il link del mio vecchio blog, che cancellai più o meno un anno e mezzo fa, dopo averlo reso privato - per problemi miei che non riguardano nessuno - per un certo periodo di tempo.
A regola, naturalmente, il risultato che dovevo ottenere era che questo link é inesistente; invece, guarda un pò, trovo che il link esiste sempre e si tratterebbe di un blog privato...su cui però guarda caso io non posso entrare...o meglio, mi rimanda al mio profilo.
Cos'é sta storia?
A scanso di equivoci, se su quel blog ci fossero effettivamente dei contenuti: IL BLOG NON E' TENUTO DA ME...io lo avevo cancellato, appunto.
Provare per credere; provare a digitare http://morellina.splinder.com
Pregasi il losco - o losca - figuro/a che utilizza senza averne l'autorizzazione il mio nickname di cancellare immediatamente questo link...o almeno avere l'intelligenza di cambiare il titolo.
Ho finito. Grazie per l'attenzione.
E sono anche, giustamente, un tantino incazzata.
Grazie amici. - 1
Ho fatto per te con tenerezza.
Fatima
atima |
Grazie anche a Menzinger che ha letto la favola dedicata a Ceglie inserendola nel suo blog.
PS ti ho citata qui http://menzinger.splinder.com/post/19501249/I+LIBRI+DEL+2008
Grazie Giacomo, hai perfettamente ragione. Oggi sono contentissima e ho raccolto dei frutti buonissimi, per la terra rossa di Ceglie. Amici del blog, che non sapevano neppure dove si trovava oggi, grazie al mio seminare, possono anche loro amare la nostra Ceglie..Sai Giacomo un'amica a fatto per me e 'per Ceglie un bellissimo disegno, ha messo il mio trullo fatato. Questo è il post di oggi . Anche la favola "Principessa orchidea cegliese" grazie a Mezzinger gira sul blog. Ringrazio anche ai 400 e oltre visitato che sono andati a visionare il mio primo video un Presepe dedicato a Ceglie.
Grazie a tutti gli amici che mi hanno fatto visita, e per la mia età rispondere a tutti 44410, sarebbe un' impresa difficilissima. Ecco perchè scrivo sempre che il blog e i commenti sono magici, si allargano gli orizzonti, s' incontranto nuovi amici, questi sono i doni che mi trasmettono la vita. Comunque i post che ho fatto in questo anno e mezzo, sono post creati dall'amore e incipriati con polvere di stelle, solo per voi e continuerò a farlo ancora fino che ne avrò la forza. Ecco perchè scrivo sempre che il blog e i commenti sono magici, si allargano gli orizzonti, si incontranto nuovi amici e ricordatevi che la porta del mio trullo fatato, è sempre aperta per voi.Un grande abbraccio, una serena giornata di festa la vostra amica franca
Grazie al maestro Pino Santoro per avere realizzato il video sulla trilogia
http://ceglieterrestre.splinder.com/post/18419194/Grazie+Franca+da+tutti+noi
Questo è il mio primo video un Presepe dedicato a Ceglie
http://it.youtube.com/watch?v=_k1iLdoR8LQ
...cieca d'amore.
quando cade la tristezza
vai da sola a conquistare inganni,
annaffi , fiumi di parole
che trovi tra le righe…
…respiri vento
sabbia
polvere infettata da lucrosi insetti,
che al primo tocco ,ne lasci il segno
e cammini ,sola sulla spiaggia,
ti sei persa,smarrita,non sai dove vai
in solitudini ,ti chiudi tanto le hai volute…
…ti ho solo detto addio
in un giorno di salvezza,
occhi bendati ,i tuoi !
si chiudono al rimorso
in inutili dispiaceri…
… ti domandi…
perché!
prendere per vero parole già usate?
sporche di menzogna
che ad altre donne ,a loro ha già ferito,
sapendo poi quello che già brucia
non sono le mie offese
ma ,la tua vendetta ,l’insipida rivalsa!
…chiudi gli occhi
e nella mente tua c’è solo smarrimento,
vuoi credere
al quel che tu non vedi,
a qualcosa
che non ti rende pace…
….capirmi tu non vuoi,
avrai
la tua sofferenza,
sarà
la piaga che ti uccide…
il poeta narratore.
In ITALIa c'è democrazia o Democradura
ora direte voi che lui stava insultando ( cosa che io non concordo perchè quando effettivamente uno lo è con sentenza passata in giudicato , e lui stava fornendo le prove con dei fogli scritti ) Sgarbi non c'è bisogno di picchiarlo al limite denuncialo .E non come hai dichiarato lo stesso autore della protesta ripreso dl video sul suo blog www.lamiaterraladifendo.it
Il dopo contestazione
In molti hanno visto il video della contestazione al pregiudicato Vittorio Sgarbi, ma forse non tutti sanno cosa è successo dopo.
Allego il breve riassunto che è sato pubblicato anche da Piero Ricca.
Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.
a voi la palla .
5.1.09
I bambini si accontentano
Se ricordiamo la nostra infanzia, tutti siamo stati bambini, e aspettavamo la festa dell' Epifania, nascosti dietro una porta, o dietro una tenda per curiosare? Erano tempi che abbiamo giocato con semplici cose: Una scatola di matite colorata, una bambola di pezza, un teatrino colorato, le figurine di Panini, una trottola di legno, e ancora tantissimi giocattoli. Erano tempi, che bambini meno fortunati si accontentavono: di semplici piattini di latta, una manciata di biglie di vetro colorate, e un pezzo di gesso per giocare a campana sul marciapiede, siamo stati noi genitori e nonni, che delle volte siamo andati oltre, poi oggi si vedono giocattoli nuovi, vicino ai secchioni.
La sera di Natale mio figlio Pino, ha donato alla figlia, la piccola 'Eleonora' un bambolotto, lei felice ha esclamato: "Questo è il mio bambino! mi servirebbe una carrozzina, per farlo riposare, e portare a spasso", mentre la guardavo, così piccola con i suoi sette anni, racchiusa dentro il suo vestitino, con quanto amore stringeva sul suo petto il suo bimbo, e mentre lo dondolava come fosse vero, mi ha fatto tornare in mente quando alla sua età, preparavo le pappine per mio fratellino, e quando portavo a spasso, la mia bambola di pezza. Con un sorriso, le ho detto: "Eleonora, ho una bellissima carrozzina conservata, avrà 60 anni, dammi il tempo per portarla come nuova, mi serve solo qualche giorno, vedrai la mia fantasia, la mia manualità, la farò tornare nuova, e il tuo bimbo, sarà contento; un grandissimo abbraccio e :"grazie nonna, ti voglio tanto bene". In questa settimana, ho trovato conservati degli indumenti, di quando erano piccoli miei figli, li ho riordinati, sono esattamente della misura del bambolotto. Domani donerò alla piccola Eleonora, la carrozzina e un bellissimo corredino. E' vero, i bambini si accontentano, sono spontanei, a loro non servono giochi preziosi, serve molto poco per renderli felici. Franca Bassi
Senza titolo 1141
E' TORNATA LA BEFANA
E' tornata la befana
a cavallo di una scopa:
vola senza far rumore
nella notte nera nera
Sulle spalle ha tanti sacchi
e li posa sui camini
tira fuori sorridente
i regali per i bambini
Bambole e trenini
giostre e orsacchiotti,
dischi e grembiulini,
dolci e biscottini,
ma più bello ancora
essa sa donare
una grande gioia
che non si può scordare.
Auguri per una dolce epifania che tutte le feste si porta via.
MANIFESTAZIONI PER IL 16° ANNIVERSARIO DALL'UCCISIONE DI BEPPE ALFANO
con Chicco e Sonia Alfano, Gioacchino Genchi, Antonio Ingroia, Piero Messina, Aldo Pecora, Daniele Sanzone, Alessio Vassallo, Carlo Vulpio.
Informazioni eventoOrganizzatore::
Ammazzateci Tutti ( www.ammazzatecitutti.org ) giovedì 8 gennaio 2009
Ora: 9.00 - 12.00 Luogo: Mattina: Auditorium Centro giovanile Salesiano. Pomeriggio: Salone di rappresentanza del comune.Città/Paese: Barcellona-Pozzo di Gotto (ME) per informazioni Telefono: 3357610841
- ALDO PECORA, portavoce nazionale del movimento antimafia "Ammazzateci Tutti";
- DANIALE SANZONE, musicista degli A67 di Scampia;
- ALESSIO VASSALLO, attore.
Al termine
A67 IN CONCERTO
ORE 16.30, Salone di rappresentanza del comune (ex Stazione ferroviaria)
Dibattito
"Da Beppe Alfano ad Adolfo Parmaliana: le istituzioni deviate e Barcellona"Introduce e facilita il dialogo:- PIERO MESSINA, giornalista.
Intervengono:
- SONIA ALFANO, figlia di Beppe Alfano e presidente dell' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia;
- GIOACCHINO GENCHI, Questore aggiunto di Palermo;
- ANTONIO INGROIA, Sostituto procuratore Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo;
- CARLO VULPIO, giornalista e scrittore
Link utili
- http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Alfano
- http://www.ammazzatecitutti.org
- http://www.familiarivittimemafia.org
Da questo colle di Sant’Elia
Da questo colle di Sant’Elia
Nel silenzio della notte
da questo colle di Sant’Elia
davanti a me l’infinito
la luna a falce
sfavillante nel suo nero mantello
nel cielo terso dal vento
è amo che cattura sogni
volano alto
per strada
un ubriaco barcolla
una sirena
uno sguardo alla signora della notte
sorride in cielo
è amo che cattura sogni
mentre in mare frantuma tra le onde
Pietro Atzeni
4.1.09
Senza titolo 1140
di Massimo Fini e Marco Travaglio
Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.
Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa è qualche ritocco sporadico per aggiornarla).
Com’è possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità e illegalità sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che è il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che è uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che è uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.
Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi è ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed è, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).
Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.
Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà, la complicità (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.
Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’è solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.
Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.
Per aderire clicca sull'immagine sottostante.
il problema non è tony eff ma un altro visto che anche le paladine delle pseudo femministe che gridano alla censura dove non c'è insomma chi come dolce nera lo difendono invocando la censura o dicendo come Dolcenera: " Tony Effe mi fa sesso perché non pensa ciò che dice sulle donne. Le sue canzoni seguono la moda "
E' vero che dovrei non parlarne più e parlare d'altro magari di cose più importanti perchè come ho detto precedentement...
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