23.3.12

Bimbi imitano Banda Magliana Fiumicino, timori a scuola e i genitori nsi preoccupano . ma lo facciano per cose più serie





  fonte  unita  online 

La serie tv di pochi anni fa “Romanzo criminale” con le malefatte – rivisitate – negli anni 80 della Banda della Magliana ha fatto epoca. E ha lasciato il segno nell'immaginazione. Talvolta, è già stato detto, con effetti di imitazione negativi, nonostante non fosse quella l'intenzione degli autori del serial. Emerge ora dalle cronache di Fiumicino che in una scuola elementare i piccoli maschi di otto – nove anni facevano  “Dandi”, del “Libanese”, del “Freddo”, minacciavano coetanei e prendevano di mira le bambine. E I genitori si sono allarmati. Dalle notizie pare tutto rientrato, ma è il fatto 'imitativo' di modelli criminali che suscita preoccupazioni in molti adulti. 
I piccoli giocavano a fare i criminali. Da bambini, soprattutto nelle passate generazioni, i maschi giocavano regolarmente a soldati o cow boys, il punto che ha preccupato a Fiumicino però è come il gioco stesse prendendo. E che i modelli di quei piccoli – come accaduto già in passato – fossero i protagonisti di “Romanzo criminale”, gente che aveva come obiettivo i soldi facili trafficando magari droga, la sopraffazione, la violenza, le minacce. Ma le madri e i padri dei bambini della “banda” in versione imitazione infantile non sonon stati disposti a vedere i loro figli preso di mira. E hanno chiesto l'intervento della scuola. Che ha avvertito i diretti interessati. La faccenda pare arriata a una soluzione, ma che i modelli criminali in tv possano condizionare i più giovani è un problema già emerso in passato e naturalmente non riguarda solo la fortunata serie tv italiana (che peraltro era ben fatta e aveva una robusta sceneggiatura: non per niente partiva dal romanzo di Giancarlo De Cataldo). 
   
il mio commento  è  questo   : se invece di preoccuparsi per minchiate ( chi è che non ha mai giocato ad indiani e cowboy o guardie e ladri ) slo facessero per cose più gravi tipo quello di certe adolescenti che accettano le richieste di vecchi bavosi pur d'avere abiti firmati o ricariche sul cellulare .   concludo con  gli altri due  commenti in all'articolo 
1
2. daniel cohen
35 minuti fa ( 23-03-2012 )
meglio la banda della magliana che la banda monti
1. cavazzi franca
3 ore fa ( 23-03-2012 )
per i bimbi la BANDA DELLA MAGLIANA
piu' educativa delle BANCHE DELLA MAGLIANA DEI 2 PENNELLONI AL GOVERNO STRA_MILIARDARI !

prefect day










22.3.12

Era il 25 febbraio del 1975 quando Giorgio Ambrosoli scrisse queste parole in una lettera alla moglie Anna. Aveva appena completato la faticosa ricostruzione dello stato passivo della Banca privata italiana, cuore dell'impero di Michele Sindona, di cui la Banca d'Italia aveva disposto la liquidazione coatta. Intuiva che la sua vita da quel momento era a rischio ma era orgoglioso di quanto era riuscito a fare. Ambrosoli, che fu nominato commissario della Banca privata nel 1974, era un professionista milanese non molto in vista. Avvocato contro la volontà del padre, che avrebbe preferito una carriera in banca, sposato con tre figli, si era "fatto le ossa" nel 1964 con il fallimento della Sfi, una finanziaria "vicina" a Giuseppe Pella, pezzo da novanta democristiano. Il buco era di 70 miliardi delle lire di allora. Non un borghese qualunque Ambrosoli, cresciuto in un ambiente conservatore, da giovane aveva simpatizzato per l'Unione monarchica e per la Gioventù liberale. Era un borghese, sì, ma non qualunque. Era un eroe borghese, come lo dipinse Corrado Stajano in un bellissimo libro del 1991. Quando accettò l'incarico dal governatore Guido Carli, probabilmente non immaginava i guai cui sarebbe andato incontro. Ma gli bastò pochissimo per rendersi conto che dietro quel crac si nascondeva un intreccio di politica, finanza, poteri costituiti e poteri occulti, malavita. Giorno dopo giorno si imbatté in documenti che provavano come il bancarottiere siciliano fosse legato a filo doppio a politici di primo piano (Giulio Andreotti, soprattutto, e la sua corrente Dc, ma anche Amintore Fanfani), banchieri burattini (Ferdinando Ventriglia, Mario Barone, Roberto Calvi), uomini di chiesa troppo legati alle cose terrene (Paul Marcinkus e il suo Ior), torbidi manovratori della massoneria (Licio Gelli e la sua loggia P2 che fu scoperta solo parecchi anni dopo), magistrati manovrabili (Carmelo Spagnuolo, Antonio Alibrandi, Luciano Infelisi), capibastone della mafia. La "disinvoltura" della Ior e la crisi spirituale di Ambrosoli Umberto Ambrosoli è il figlio minore di Giorgio. Oggi ha poco meno di quarant'anni e ha dedicato Qualunque cosa succeda (Sironi) alla memoria di suo padre. È una meticolosa ricostruzione della vicenda Sindona, inquadrata nella storia dell'Italia di quegli anni, che però ha sullo sfondo la vita di una famiglia come molte altre: la sua. E così ciò di cui Giorgio Ambrosoli deve occuparsi nell'ambito del suo difficile lavoro di liquidatore di quell'impero del male, diventa anche un fatto privato. Scrive Umberto: «Toccare con mano la disinvoltura con la quale lo Ior ha operato assieme a Sindona genera in papà una sorta di imbarazzo, quasi una crisi della dimensione spirituale. Ma per noi tre continua a volere una formazione religiosa». Sembra di vederlo quest'uomo probo e credente che scopre come la gerarchia del Vaticano trafficasse con i peggiori lestofanti. E che si pone il problema: continuare o no ad allevare i figli nel rispetto dei valori di cui quelle persone dovrebbero essere i custodi? Ambrosoli era schivo ma sapeva anche parlar chiaro. Nell'aprile del 1977 replicò così, in un'intervista, alle accuse di incompetenza contenute in un esposto di Sindona contro di lui: «Sono uno specialista in crac bancari. Nel 1965 mi sono dovuto occupare del dissesto della Sfi; dieci anni dopo ho cominciato a mettere il naso nell'impero Sindona. Sarà un caso, ma ho sempre visto spuntare fuori nomi democristiani». Di Sindona sapeva tutto, pur senza averlo mai incontrato Non sopportava che i soldi dei contribuenti potessero servire per puntellare le traballanti sorti di Sindona. Nella sua relazione di commissario liquidatore commentò così un prestito effettuato dal Banco di Roma di Ventriglia alla Banca privata: «Sorprende e addolora che 100 milioni di dollari siano stati spesi da un'azienda pubblica, quale il Banco di Roma, quasi per nulla». Umberto Ambrosoli rivela anche che suo padre in qualche modo era attratto da Sindona di cui conosceva ormai tutto senza peraltro averlo mai incontrato: «È un uomo curioso papà: e ora è incuriosito dall'uomo Sindona. Da quattro anni è come se vivesse a contatto con lui, ogni giorno; ha sgarbugliato la matassa compatta che quello aveva creato; ha riconosciuto la sua intelligenza e abilità e il loro malizioso utilizzo, che certo non può stimare. Doti sprecate». Così, nel dicembre 1978, quando si reca a New York per rendere una testimonianza in tribunale, Ambrosoli passa davanti al Pierre, l'albergo dove sa che vive (agli arresti) colui che dopo pochi mesi lo farà uccidere da un sicario della mafia. Scrive sulla sua agenda: «Cerco inutilmente Michele Sindona passando davanti al Pierre».






L'eroe borghese» raccontato dal figlio
Umberto, figlio minore dell'avvocato milanese liquidatore dell'impero Sindona, ha dedicato alla memoria del padre un libro:
"Qualunque cosa succeda"
Sull'inserto culturale di questa settimana anche una riflessione di Remo Bodei sulla crisi delle democrazie liberali, preda del populismo



«A quarant'anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito». Era il 25 febbraio del 1975 quando Giorgio Ambrosoliscrisse queste parole in una lettera alla moglie Anna. Aveva appena completato la faticosa ricostruzione dello stato passivo della Banca privata italiana, cuore dell'impero di Michele Sindona, di cui la Banca d'Italia aveva disposto la liquidazione coatta. Intuiva che la sua vita da quel momento era a rischio ma era orgoglioso di quanto era riuscito a fare.
Ambrosoli, che fu nominato commissario della Banca privata nel 1974, era un professionista milanese non molto in vista. Avvocato contro la volontà del padre, che avrebbe preferito una carriera in banca, sposato con tre figli, si era "fatto le ossa" nel 1964 con il fallimento della Sfi, una finanziaria "vicina" a Giuseppe Pella, pezzo da novanta democristiano. Il buco era di 70 miliardi delle lire di allora.


Non un borghese qualunque


Ambrosoli, cresciuto in un ambiente conservatore, da giovane aveva simpatizzato per l'Unione monarchica e per la Gioventù liberale. Era un borghese, sì, ma non qualunque. Era un eroe borghese, come lo dipinse Corrado Stajano in un bellissimo libro del 1991. Quando accettò l'incarico dal governatore Guido Carli, probabilmente non immaginava i guai cui sarebbe andato incontro. Ma gli bastò pochissimo per rendersi conto che dietro quel crac si nascondeva un intreccio di politica, finanza, poteri costituiti e poteri occulti, malavita. Giorno dopo giorno si imbatté in documenti che provavano come il bancarottiere siciliano fosse legato a filo doppio a politici di primo piano (Giulio Andreotti, soprattutto, e la sua corrente Dc, ma anche Amintore Fanfani), banchieri burattini (Ferdinando Ventriglia, Mario Barone, Roberto Calvi),uomini di chiesa troppo legati alle cose terrene (Paul Marcinkus e il suo Ior), torbidi manovratori della massoneria(Licio Gelli e la sua loggia P2 che fu scoperta solo parecchi anni dopo), magistrati manovrabili (Carmelo Spagnuolo, Antonio Alibrandi, Luciano Infelisi), capibastone della mafia


La "disinvoltura" della Ior e la crisi spirituale di Ambrosoli



Umberto Ambrosoli è il figlio minore di Giorgio. Oggi ha poco meno di quarant'anni e ha dedicato Qualunque cosa succeda (Sironi) alla memoria di suo padre. È una meticolosa ricostruzione della vicenda Sindona, inquadrata nella storia dell'Italia di quegli anni, che però ha sullo sfondo la vita di una famiglia come molte altre: la sua. E così ciò di cui Giorgio Ambrosoli deve occuparsi nell'ambito del suo difficile lavoro di liquidatore di quell'impero del male, diventa anche un fatto privato. Scrive Umberto: "Toccare con mano la disinvoltura con la quale lo Ior ha operato assieme a Sindona genera in papà una sorta di imbarazzo, quasi una crisi della dimensione spirituale. Ma per noi tre continua a volere una formazione religiosa".
Sembra di vederlo quest'uomo probo e credente che scopre come la gerarchia del Vaticano trafficasse con i peggiori lestofanti. E che si pone il problema: continuare o no ad allevare i figli nel rispetto dei valori di cui quelle persone dovrebbero essere i custodi?
Ambrosoli era schivo ma sapeva anche parlar chiaro. Nell'aprile del 1977 replicò così, in un'intervista, alle accuse di incompetenza contenute in un esposto di Sindona contro di lui: "Sono uno specialista in crac bancari. Nel 1965 mi sono dovuto occupare del dissesto della Sfi. Dieci anni dopo ho cominciato a mettere il naso nell'impero Sindona. Sarà un caso, ma ho sempre visto spuntare fuori nomi democristiani".



Di Sindona sapeva tutto, pur senza averlo mai incontrato


Non sopportava che i soldi dei contribuenti potessero servire per puntellare le traballanti sorti di Sindona. Nella sua relazione di commissario liquidatore commentò così un prestito effettuato dal Banco di Roma di Ventriglia alla Banca privata: "Sorprende e addolora che 100 milioni di dollari siano stati spesi da un'azienda pubblica, quale il Banco di Roma, quasi per nulla".
Umberto Ambrosoli rivela anche che suo padre in qualche modo era attratto da Sindona di cui conosceva ormai tutto senza peraltro averlo mai incontrato: "È un uomo curioso papà: e ora è incuriosito dall'uomo Sindona. Da quattro anni è come se vivesse a contatto con lui, ogni giorno; ha sgarbugliato la matassa compatta che quello aveva creato; ha riconosciuto la sua intelligenza e abilità e il loro malizioso utilizzo, che certo non può stimare. Doti sprecate". Così, nel dicembre 1978, quando si reca a New York per rendere una testimonianza in tribunale, Ambrosoli passa davanti al Pierre, l'albergo dove sa che vive (agli arresti) colui che dopo pochi mesi lo farà uccidere da un sicario della mafia. Scrive sulla sua agenda: "Cerco inutilmente Michele Sindona passando davanti al Pierre".

21.3.12

Somebody That I Used to Know - Walk off the Earth (Gotye - Cover)

l'antimafia dei mafiosi dalla porta accanto Ambrosoli escluso dal ricordo del padre. Criticò Formigoni




due parole son.mo poche ed una è troppo per  commentare questa  schifezza mi limito  a questo 




a  voi un ulteriore  commento   in merito alla storia  che  trovate  sotto 



Alla commemorazione era presente la figlia Francesca, ma non il fratello Umberto che in un'intervista a Repubblica aveva attaccato il Pirellone dopo i recenti scandali giudiziari. "L'ufficio di presidenza, guidato dal leghista Davide Boni, non voleva che intervenisse"
L'avvocato Giorgio Ambrosoli  
La Regione Lombardia ricorda Giorgio Ambrosoli. Ma esclude dagli inviti suo figlio Umberto, reo di avere rilasciato due settimane fa un’intervista a Repubblica in cui si è detto favorevole all’azzeramento della giunta Formigoni, dopo gli scandali giudiziari che hanno travolto la sua maggioranza.
La commemorazione del liquidatore del Banco Ambrosiano, ucciso nel 1979 su ordine diMichele Sindona, si è svolta questa mattina all’auditorium Gaber del Pirellone. Un evento in occasione della ‘Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime’, istituita l’anno scorso dal consiglio regionale. Era in programma la proiezione di Un eroe borghese, film diMichele Placido sulla vita dell’avvocato, alla presenza di trecento studenti delle scuole lombarde.
E fino a qualche giorno fa era previsto anche l’intervento di Umberto Ambrosoli, uno dei membri del Comitato antimafia del comune di Milano che risponde direttamente al sindaco Giuliano Pisapia. Lo conferma Jole Garuti, direttrice dell’associazione Saveria Antiochia Omicron e membro dell’osservatorio della legalità, un organo nominato dal consiglio regionale con il compito di fare proposte su eventi come quello di oggi. “Si era deciso all’unanimità dell’Osservatorio di proiettare il film Un eroe borghese –racconta Garuti – e di invitare Umberto Ambrosoli, oltre aGiuliano Turone. Ambrosoli non era sicuro di poter venire e ha sciolto la riserva soltanto il 16 marzo. Quando ho inviato la comunicazione che Umberto sarebbe venuto mi è stato detto che l’ufficio di presidenza (guidato dal leghista Davide Boni, ndr) non voleva che intervenisse perché aveva rilasciato un’intervista sulla necessità di azzerare la giunta. Avevo anche chiesto chi sarebbe intervenuto per la Regione, scrivendo: ‘è altamente sconsigliabile, a mio parere, che intervenga qualcuno che sia indagato o abbia problemi di legalità, perché dalla platea di studenti potrebbero venire commenti spiacevoli’”.
Lunedì scorso dall’ufficio del cerimoniale arriva il programma della mattinata. E in effetti il nome di Umberto non c’è. “Ho fatto le mie rimostranze, ma non è servito a nulla”, spiega Garuti, che parla di un vero e proprio diktat contro Ambrosoli. Dopo che nell’intervista aveva parlato di “sfacciataggine condivisa” in riferimento a un ufficio di presidenza che conta quattro dei cinque membri originari sotto inchiesta della magistratura. E aveva paragonato la difesa della Lega di oggi a quella del Psi nel ’92, quando i lumbard “agitavano il cappio per i mariuoli in Parlamento”. Una parziale toppa i rappresentanti della maggioranza l’hanno messa questa mattina, quando il consigliere del Carroccio Massimiliano Romeo ha invitato a parlare la figlia dell’avvocatoFrancesca Ambrosoli, presente in sala. Al termine della proiezione Francesca è intervenuta e rivolta agli studenti ha detto: “Mi dà sempre molta speranza vedere ragazzi che ricordano la figura di mio padre perché occorre guardare avanti con fiducia”. Dal canto suo, il fratello Umberto ha preferito evitare ogni polemica. E sulla sua bacheca facebook, dove ha raccolto la solidarietà di decine di utenti, ha commentato: “Grazie a tutti, ma le cosa importante è che i ragazzi abbiano avuto l’occasione di guardare il film Un Eroe borghese (che, magari, nella programmazione TV gli era sfuggito), di incontrare quella storia, quel modo di intendere il proprio ruolo, la propria responsabilità. La presenza di mia sorella, poi, risolve ogni altra questione”.

Dalla ditta di rottami all’impero miliardario: il sistema Ragosta tra hotel, clan e giudici . penetra in sardegna



Dalla ditta di rottami all’impero miliardario: il sistema Ragosta tra hotel, clan e giudici

Scandalo sulla commissione tributaria di Napoli: la storia dei commercianti di ferro che, secondo l'accusa, riciclavano il denaro del clan camorristico dei Fabbroncino. Ma non solo: corruzione, favori, consulenze, assunzioni
È il 15 gennaio 1993. Giuseppe Ragosta, detto Peppe ‘a balia, 52 anni, viene ammazzato a Pomigliano d’Arco, in via del Casotto, all’interno della sua ditta di rottamazione. Sono le sei di sera. I sicari feriscono anche il figlio trentenne,Giovanni. Giuseppe Ragosta, commerciante in ferro, negli anni Settanta era diventato famoso a San Giuseppe Vesuviano per aver affrontato e ucciso il “guappo” Riccardo Annunziata. Poi era finito in carcere, ma nessuno dei suoi vecchi compagni di cella lo associa a un qualche clan: non stava con Carmine Alfieri. Stava coi Fabbroncino? Forse, ma non è detto. In quel 1993, del resto, le famiglie di camorra vesuviane erano in disarmo e l’area della Striscia di Gaza – così era chiamata dai clan la zona tra San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, San Gennaro e Palma Campania – era in mano alla sola famiglia di Mario Fabbroncino.Nel gennaio ‘93 Giuseppe lascia tre figli – Giovanni, Francesco e Fedele – e un’impresa che fatica a produrre un qualche guadagno. L’assicuratore Giuseppe Esposito ricorda come all’epoca non riuscisse a ottenere dai figli di Ragosta neanche degli assegni postdatati. In vent’anni, però, la fortuna gira. Nel 2009 Esposito incrocia a San Giuseppe “una Bentley elegantissima, scura, da cui uscì Fedele Ragosta. Era una persona diversa, non lo vedevo da più di 10 anni, era elegante, stirato. Mi diede anche un pizzicotto sulla guancia, come se fosse un uomo superiore. Io, per tutta risposta, gli dissi: ‘Ti ricordi quando non riuscivi a pagarmi l’assicurazione?’, e lui: ‘Ma che vai pensando, vieni a trovarmi a Posillipo dove adesso mi sono trasferito’. Aveva cambiato anche il modo di parlare, era meno paesano”. Come era stata possibile questa ascesa?







Nell’ordinanza con cui lunedì la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha mandato agli arresti 47 persone, tra cui 16 giudici tributari e i tre fratelli Ragosta, si fornisce una spiegazione: ed è legata a una grossa iniezione di denaro liquido di provenienza camorrista. Tra gli anni Novanta e l’inizio del 2000, nessuno dei componenti della famiglia (i tre fratelli e le loro mogli) sembra essere destinato a un futuro scintillante: le loro migliori dichiarazioni dei redditi si fermano ai

le mafie in sardegna 1

dalla  nuova  sardegna  online del 19  ne del 20 marzo

Camorra, sequestrato il palazzo che ospita l'Inps di Oristano

La Guardia di finanza di Oristano ha posto sotto sequestro l’intero palazzo dove hanno sede gli uffici della sede provinciale dell’Inps. Il sequestro è stato eseguito nell'ambito dell’inchiesta sul gruppo campano Ragosta 

La sede dell'Inps di Oristano  
                                                         





ORISTANO. La Guardia di finanza di Oristano ha posto sotto sequestro l’intero palazzo dove hanno sede gli uffici della sede provinciale dell’Inps, nel quartiere San Nicola, alla periferia del capoluogo. Il sequestro segue un provvedimento esecutivo inserito nell’inchiesta sul gruppo campano Ragosta, impegnato tra l’altro nel settore immobiliare.
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, questa mattina ha portato all’esecuzione da parte delle Fiamme gialle di 60 misure cautelari: 22 in carcere, 25 con i benefici dei domiciliari e 13 divieti di dimora. Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono anche sedici giudici tributari, otto funzionari impiegati nelle Commissioni tributarie provinciale e tegionale di Napoli, un membro del Garante del contribuente della Campania e un funzionario dell’Agenzia delle entrate di Napoli.
Complessivamente in tutta Italia sono stati sequestrati beni per un valore di un miliardo di euro. Il palazzo che ospita la sede dell’Inps di Oristano in passato era stato oggetto di un contenzioso che aveva avuto per protagonista proprio il Gruppo Ragosta.


---------

ORISTANO. Da piccola impresa familiare in 15 anni diventa una holding. Ma per fare tanta e rapida strada il gruppo Ragosta ha avuto il supporto dei soldi del clan camorristico Fabbrocino. Un'ombra che ha sempre accompagnato la controversa vicenda dei palazzi finanziari di Oristano che ospitano l'Inps. Da ieri le torri sono sotto sequestro. A sostenere il doppio filo dei Ragosta con la camorra (si veda l'articolo sotto) sono i pubblici ministeri di Napoli. Tra i 60 indagati ci sono i fratelli Fedele, Giovanni e Francesco Ragosta, originari di San Giuseppe Vesuviano. Il sequestro del palazzo nel rione San Nicola a Oristano è stato eseguito dalle stesse fiamme gialle di Napoli. I colleghi di Oristano hanno solo dovuto registrare la notifica di un fax. Del resto per loro sarebbe stato imbarazzante procedere, essendo la stessa guardia di finanza ospite in un'ala della struttura, benchè non interessata alla vicenda, che invece chiama in causa direttamente l'Inps, in quanto inquilino dei palazzi. Il sospetto dei magistrati è che

il mondo dei libri



grazie  alla mia  cdv   facebookiana  Greta  ho scoperto    questa frase  dello scrittore  http://it.wikipedia.org/wiki/Elias_Canetti




Ci sono libri che si posseggono da vent’anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sé di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent’anni, viene un momento in cui d’improvviso quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri d’un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione. Ora sappiamo perché lo abbiamo trattato con tante cerimonie. Doveva stare a lungo vicino a noi ; doveva viaggiare; doveva occupare posto; doveva essere un peso; ed adesso ha raggiunto lo scopo del suo viaggio, adesso si svela, adesso illumina i vent’anni trascorsi in cui è vissuto, muto, con noi. Non potrebbe dire tanto se per tutto quel tempo non fosse rimasto muto, e solo un idiota si azzarderebbe a credere che dentro ci siano state sempre le medesime cose.

Primavera










Primavera,
maestosa,
superba e altera,
sfuggita ormai
in contrade di solitudine,
lasci il tuo passo,
discreto e troneggiante,
in ricordi d'un ieri,
in città malate,
nel vapore
dei nostri tenui desii.

19.3.12

poesia laica di pasqua di FAUSTO CERULLI



La gelata ha ferito anche gli ulivi e quest’anno
Non promette di buono; se qualcuno ha fatto incetta
Dentro il torpore di settembre, farà festa.
Le madri dei bambini che giusto appena nati
Si   apprestano a morire non sanno di settembre
E di incette e di ulivi.
Hanno sentito parlare, in qualche Pasqua,
Di ulivi come simbolo di pace: ma quest’anno
Non daranno che bacche a sbriciolarsi.
Non so se parlo appena a te o di te,
Ti nascondo dentro le scomposte
Pieghe della stramemoria.
Aspetto che m’inventino la pace,
Barricandomi dentro questa guerra.
Come si dice bimbo in afgano?
O non si dice più, non si è mai detto?

18.3.12

sterilizzazione animale uguale aborto ? ma che cazzate sono

da  un volantino dell'Unaeco   (  http://www.unaecoanimali.it/   )


I CANILI SONO PIENI DI INCARCERATI INNOCENTI E LA GENTE NELLE VICINANZE NON HA CARO ALTRO CHE CREPINO, CANI E VOLONTARI COMPRESI... 
I GATTILI SONO PIENI ANCH'ESSI DI FELINI MIAGOLANTI CHE AL MASSIMO POSSONO MUOVERSI IN POCHI METRI QUADRI DI VOLIERA, DOVE NON DI RADO MUOIONO BRUCIATI VIVI DA CERTE PERSONE, CHE ALTRIMENTI RICORRONO A VELENI SE TRATTASI DI COLONIE LIBERE... 
TUTTE LE PERSONE DEL MONDO AMANO PROFONDAMENTE TUTTI GLI ANIMALI...A PAROLE! 
MA A FATTI OLTRE A MANGIARSI QUELLI CONSENTITI DALLA LEGGE (E ANCHE OLTRE) PENSANO BENE CHE DI QUESTI STESSI CANI E GATTI CE NE SIANO ANCORA TROPPO POCHI, E ALLORA VIA...... 
-COMPRIAMO UN CANE O GATTO DI RAZZA INVECE CHE ADOTTARLO, 
-FACCIAMO FARE I SUOI BEI CUCCIOLOTTI O GATTINI CHE ANCHE LORO NE HANNO IL SACROSANTO DIRITTO, 
-NON STERILIZZIAMO IL NOSTRO POVERO ANIMALETTO CHE ALTRIMENTI PUO' PATIRE IN QUANTO FEMMINA VAMP O SUPER MASCHIO PLAIBOY DI FAMA... 
-CON LA NOSTRA ENORME PASSIONE AMOROSA FACCIAMOCI I SOLDI FACENDONE NASCERE A PIU' NON POSSO E VENDENDOLI, COME SE FOSSERO ANCORA TROPPO POCHI E QUASI RARI..E MAGARI CHISSA' UN DOMANI CI SCAPPA ANCHE UN BEL NEGOZINO! 
-E MAGARI UN SOFFERENTE GIORNO (CON SOFFERENZA CHE NON OLTREPASSA I 30 SECONDI) DIAMOGLI UN BEL CALCIO MESSO BENE NEL DIDIETRO CHE TANTO CI SONO QUEGLI IDIOTI VOLONTARI CHE SE NE OCCUPERANNO A SPESACCIE LORO! 

CON LO SCOPO DI SPAZZARE PER SEMPRE VIA TUTTE QUESTE ED ALTRE ASSURDITA', 
PER CERCARE VERAMENTE DI AVVICINARSI AL MERAVIGLIOSO GIORNO IN CUI L'ULTIMO CANE E L'ULTIMO GATTO ADOTTATO ATTRAVERSERANNO L'USCITA DELLE STRUTTURE CHE LI HANNO IMPRIGIONATI INGIUSTAMENTE PER TROPPO TEMPO SENZA PIU' RIAPRIRE QUEL LUCCHETTO RUGGINOSO AL CANCELLO CHE TANTE PERSONE DI BUON CUORE HANNO APERTO E CHIUSO PER GRAN PARTE DELLA LORO ESISTENZA TRA LACRIME, SCONFORTO, DERISIONI E BATTAGLIE CONTRO L'INGIUSTIZIA, CATTIVERIA E IGNORANZA...  (  fra cui quella sentita con le mie orecchie sentita fra due persone inn strada che la sterilizzazione è un omicidio come l'aborto   ) 

INFORMIAMO CON ESTREMO PIACERE CHE L'ASSOCIAZIONE U.N.A. (UOMO NATURA ANIMALI ) METTE A DISPOSIZIONE DI TUTTE QUELLE STRUTTURE E PERSONE CHE HANNO VERAMENTE A CUORE LA PROBLEMATICA DEL RANDAGISMO, IN MODO TOTALMENTE GRATUITO, IL MATERIALE CHE AFFRONTA L'UNICO MEZZO CAPACE DI COMBATTERE ALLA RADICE QUESTA PROBLEMATICA: 
LA STERILIZZAZIONE! 
QUESTA E' L'UNICA ARMA A NOSTRO VANTAGGIO E PROPRIO PER QUESTO E' STATO PRODOTTO UN APPOSITO OPUSCOLO CHE CERCA DI COLMARE TUTTI QUEI PICCOLI-GRANDI DUBBI, INCERTEZZE E MENZOGNE CHE GIRANO ATTORNO ALL'ARGOMENTO.

OPUSCOLO SULLA
STERILIZZAZIONe
Per sfatare dannose falsità ed aiutare a trasformare il proprio senso di colpa in…RESPONSABILITA’ ! 
 Perché…
CHI li ABBANDONA è un  BASTARDO
              E CHI NON LI STERILIZZA ???
INDICE
·       Sterilizzazione… ma che cos’è ???
·       Vantaggi della sterilizzazione
·       Domande più frequenti
·       Cosa succederebbe per un solo parto…
·       In conclusione…

STERILIZZAZIONE…  MA CHE COS’E’ ???

La sterilizzazione è un intervento chirurgico che impedisce la riproduzione. Nell’animale maschio prevede l’asportazione dei testicoli, nella femmina invece delle ovaie e, talvolta anche dell’utero.

L’intervento si effettua in anestesia generale e comporta nella femmina solo alcuni punti di sutura, mentre spesso nel maschio nessuno.
I rischi dell’operazione sono solo quelli legati comunemente a tutte le anestesie e la convalescenza dura poche ore.

VANTAGGI DELLA STERILIZZAZIONE

  • Riduce drasticamente il fenomeno del randagismo, favorendo così lo svuotamento dei canili/gattili ed avviandoli alla definitiva chiusura.
  • Dona una possibilità in più agli animali rinchiusi nei canili/gattili di essere adottati.
  • Riduce l’incidenza dei tumori mammari e delle infezioni a carico dell’apparato riproduttivo.
  • Elimina il nervosismo dovuto alla loro necessità di accoppiarsi e, come conseguenza, anche quello che causa le gravidanze isteriche.
  • Riduce la possibilità di investimenti automobilistici dovuti ai calori.
  • Riduce molto le probabilità di contrarre malattie mortali come la FIV e la FELV, oltre ai tumori.
  • Favorisce l’adottabilità degli animali femmina, che ancora troppo spesso vengono evitate e discriminate per la paura di doversi occupare di eventuali cucciolate.
  • Evita che persone senza scrupoli abbandonino o uccidano nei peggiori modi possibili ed immaginabili le loro cucciolate.
  • Riduce ad una semplice operazione i mille e più disparati problemi che possono derivare da una cucciolata.
  • Riduce le morti sulle strade, che in parte significativa sono anche originate da incidenti provocati dalla presenza di cani/gatti randagi.

DOMANDE PIU’ FREQUENTI

·         E’ giusto sterilizzare i cani/gatti?
Sì, lo è assolutamente per tantissime ragioni, tutte a loro beneficio.
  • Ma non patiscono ad essere sterilizzati?
Assolutamente no! Sono solo false voci di corridoio!
L’animale anzi patisce quando non essendo sterilizzato và in calore e da allora comincia ad essere nervoso,  dimagrire, girovagare e non dar pace, né a se stesso, né alle persone stolte che non l’hanno sterilizzato!
  • E’ vero che dopo ingrassano?
E’ possibile, ma si può controllare attraverso una dieta bilanciata.
  • Non gli viene fatta così un’orrenda ed innaturale mutilazione?
No, perchè sarebbe molto più scorretto imprigionarli in casa e costringerli a non farli accoppiare, oppure lasciarli liberi di accoppiarsi quando vogliono, visto che allo stato attuale i cani-gatti ed il loro destino sarebbe pieno di incertezze e sofferenze, fatto per lo più di randagismo tra mille stenti.
  • Non cambiano carattere?
No, se adorano giocare, sonnecchiare, o qualsiasi altra cosa, dopo l’intervento si comporteranno identicamente.
Anzi, il loro carattere migliora nella maggior parte dei casi.
  • Le femmine sia di cane che di gatto devono partorire almeno una volta nella loro vita, vero?
No, falsissimo! E’ solo una stupida credenza popolare ed a volte addirittura pensiero di ignoranti veterinari. Tutte le femmine anzi, è bene che siano sterilizzate il prima possibile, per prevenire molte malattie incurabili e far sì che non sentano mai la mancanza di un parto.
  • Quando occorre sterilizzare?
Il prima possibile!!! Generalmente l’età a cui viene sterilizzato un cane/gatto è a 6/8 mesi, ma da qualche anno, alcuni veterinari americani e, recentissimamente, qualche veterinario dell’area romana, hanno adottato un metodo “precoce” (*sterilizzazione precoce) che consente di poterla fare già tra le 6 e le 16 settimane. E speriamo tutti lo facciano al più presto!
  • Perchè sterilizzare anche i cani/gatti che stanno sempre in casa e super controllati???
Semplicemente perchè in questo modo, non avendo l’istinto della procreazione, non soffriranno assolutamente per non poterlo soddisfare.
  • Ma se ho già a chi poter affidare i  cuccioli/gattini, mica devo sterilizzare i genitori?
Invece sì! E’ sempre bene non farli MAI figliare, poichè così negheremmo la possibilità ad altri animali di essere adottati e tolti dalla strada, da canili o gattili e da altre terribili situazioni. Siete poi mai andati a controllare che TUTTI quanti i piccoli nati siano stati affidati a persone veramente amorevoli? Siete certi che stiano e che staranno sempre bene?
  • Perchè non concedergli di riprodursi quante volte gli pare in modo naturale?
Si potrebbe rispondere con una domanda: perchè ogni donna allora non mette al mondo i 15 figli che potrebbe avere secondo natura?? Anche in questo caso la sterilizzazione è dovuta, sostenuta inoltre dal fatto che in soli 5 anni una sola gatta può avere più di 25.000 discendenti!!!

  • Perché non lasciare che la natura faccia il suo corso invece di sconvolgerla?
Apparte il fatto che in natura il nostro gatto ed il cane non esisterebbero senza l’intervento dell’uomo, chi poi medita questa domanda, non ricorre forse già a rimedi innaturali per se stesso come ad esempio farmaci? Non indossa forse innaturali scarpe ed innaturali vestiti? E ancora non crede sia forse più innaturale e criminale gettare via animali come cose dopo averli uccisi o lasciarli randagi senza un futuro?
  • Però allora ti piacerebbe se sterilizzassero te?
L’uomo può ricorrere a sistemi contraccettivi, concedendosi rapporti sessuali senza dover forzatamente riprodursi, gli animali NO! E, allo stato attuale delle cose, gli animali non possono permettersi di riprodursi ad ogni rapporto concessogli per la loro condizione di sofferente sovraffollamento.
  • Ma la sterilizzazione non porterà all’estinzione della loro specie?
No! Non c’è sicuramente nessun tipo di pericolo che accada questo! Infatti, anche nei paesi dove la pratica della sterilizzazione avviene in modo massiccio, gli animali randagi prolificano comunque, anche se in numero inferiore; purtroppo diversi animali scappano sempre al controllo, aiutato all’ignoranza delle persone che non sterilizzano i propri animali.
  • Ma non è egoistico sterilizzarli visto che non è una loro scelta?
No! Come non è assolutamente una loro scelta nascere e crescere randagi per essere orrendamente maltrattati e uccisi!
  • Ma se la mia cagna-gatta nel frattempo è già rimasta gravida? Come faccio?
Occorre sterilizzarla subito, o siete forse convinti di potervi sempre prendere cura di loro e di tutti i loro futuri discendenti??
  • Ma la sterilizzazione non è dolorosa?
Doloroso, e anche molto, lo è sicuramente il parto. La sterilizzazione, invece, avviene in anestesia totale, quindi non provoca nessun dolore.
  • Ma non e’ pericolosa?
La gravidanza lo è sicuramente molto di più. Non di rado cagne/gatte muoiono a seguito o durante il parto.
  • Ma se li faccio nascere, tanto non esistono le protezioni animali che li aiuteranno?
Le associazioni e le persone che si impegnano volontariamente per accudirli fanno del loro meglio, ma come si può permettere e pretendere che si accollino sempre tutti i nascituri per conto di chi non vuol sterilizzare?
Pensate sia piacevole passare le giornate e spendere propri soldi per occuparsi dei poveri sciagurati animali degli altri? Inoltre non ci sono abbastanza case, né fondi, né persone per occuparsi di tutti!
  • Ma tanto sapranno cavarsela da soli, da queste parti ci sono tanti boschi! Non sarà anche meglio per loro avere una vita più naturale?
Gli animali domestici non sono come i caprioli o le volpi! In particolare, i cani e i gatti non riescono mai a cavarsela in condizioni così selvatiche. A volte, è vero, accade, ma avete mai visto in che condizioni vivono? Sono animali impauriti, malati e che elemosinano continuamente cibo. La loro vita è solo sofferenza e morte prematura!
  • Ma se li lascio al cassonetto o vicino ad una casa o ancora davanti ad un canile, qualcuno tanto se ne occuperà no?
Un gesto simile è abbandono e punibile severamente dalla legge; ma, apparte questo, è quanto di più vigliacco e stupido si possa fare! Come si fa ad essere sicuri del loro destino (che quasi sempre vuol dire sofferenza e morte)? Ma, soprattutto, come si può essere così ottusi da considerare più cruenta la sterilizzazione dell’abbandono??
E poi, non scaricare sugli altri le TUE responsabilità!
  • Voi forse avete ragione, ma sterilizzare gli animali costa molto e se io non potessi permettermelo?
La maggior parte delle persone che dice una cosa simile mente a se stesso; comunque, sterilizzare sembra oneroso, ma se pensiamo a quanto possa costare il mantenimento ed il doversi occupare della sistemazione dei cuccioli, sicuramente risulta molto più conveniente sterilizzare, anche perchè tutti gli anni, due volte all’anno, si ripresenterà la stessa situazione! Se poi i problemi economici fossero davvero gravi, allora le associazioni di protezioni animali sapranno aiutarvi economicamente nel loro possibile.
  • Và bene sterilizzare, ma basta farlo alle femmine?
No, occorre sterilizzare sia maschi che femmine, poiché purtroppo ci sarà sempre chi non sterilizzerà la propria cagna/gatta, quindi il vostro maschio potrebbe gravidare le femmine altrui, e viceversa per le femmine.
  • Io desidero che i miei figli assistano al parto del nostro cane/gatto, non è forse un bellissimo ed educativo evento? Cosa c’è di più bello?
Se desiderate vivere quest’esperienza allora adottate una cagna/gatta gravida al canile! Molti le abbandonano perché non se ne vogliono occupare! Comunque sia, tenete presente che i vostri figli potrebbero assistere anche alla loro morte! Sia della madre che dei figli! Non permettiamo altre gravidanze!
  • Se i cani/gatti sono nati con organi sessuali non e’ forse giusto che se li tengano e possano riprodursi naturalmente?
I cani/gatti non esisterebbero in natura. Di conseguenza, operarli per non farli riprodurre non è affatto contro natura, ma lo è persistere a non farlo!
  • Voi vorreste convincermi che non sterilizzando anche un solo cane/gatto si contribuisca ad accrescere significativamente il randagismo? Ma quanto prolificheranno mai??!
Sono estremamente prolifici, in modo impressionante;
come si può ben notare dal numero di animali presenti nei canili, gattili e colonie feline.
Basta considerare il fatto che:
1 sola cagna, in soli 6 anni (ed i suoi cuccioli) possono generare circa 67.000 cuccioli!
1 sola gatta, in soli 6 anni (ed i suoi gattini) possono generare circa 73.000 gattini!
  • C’e’ un’età dopo la quale non occorre più sterilizzare cani/gatti?
No, non c’è un’età massima dopo la quale non è più necessaria la sterilizzazione.
Ma il rischio di tumori mammari aumenta di molto per ogni calore in più cui è soggetto l’animale.
  • Ma perché sterilizzare gli animali se tanto prima o poi i randagi vengono fatti adottare dalle protezioni animali?
Non è purtroppo vero, cani/gatti randagi molto spesso invece restano per sempre reclusi nei canili/gattili, a meno che non siano soggetti piuttosto giovani e in salute, inoltre prima di giungervi devono sempre fare i conti con molteplici pericolose situazioni, spessissimo dagli esiti gravi o mortali, alle quali negli ultimi anni si sono anche aggiunti:
-          rapimento di soggetti per la loro vendita ai laboratori di vivisezione.
-          uccisione per potersene cibare (incrementato dalla notevole presenza di persone asiatiche nel nostro paese).
                      
-          interesse di canili/gattili privati ad accalappiare ed ospitare il maggior numero di animali possibili, per poter godere dei compensi economici comunali, scoraggiando anche la loro adozione.
COSA SUCCEDEREBBE PER UN SOLO PARTO…

Cosa succederebbe se, come da molti ritenuto necessario, ogni cagna o gatta avesse almeno una volta nella vita una cucciolata???
Qui serve la matematica…
Ogni animale partorirebbe una media di circa sei cuccioli, considerando che a volte sono solo 2 o 3, ma molto spesso, soprattutto nelle cagne di grossa taglia, le cucciolate possono essere anche di 10/12 individui.
Se la metà sono femmine (3) anche queste, nel giro di un paio d’anni avranno messo al mondo 18 cuccioli.
Dopo altri 2 anni anche le 9 giovani cagne/gatte avranno sfornato 54 nuovi animaletti.
Passano altri 2 anni ed i proprietari ritengono che sia ormai ora anche che le ventisette cagne/gatte della terza generazione abbiano i loro bei cucciolini:
ecco che 162 pallette di pelo vedono la luce.
Ancora altri 2 anni: 81 cagne/gatte hanno prodotto
486 cani/gatti che cercano un nuovo proprietario!

Sono passati a questo punto solo 10 anni dal primo della serie dei parti.
In questo calcolo nessuna mamma pelosa ha figliato più di una cucciolata, ma nonostante ciò la cifra totale degli animali si è quasi CINQUECENTUPLICATA!!!

Siete sicuri che sia così facile trovare tutte queste persone desiderose di adottare almeno uno di questi animali???

Se esistessero così tante persone che vogliono adottare un animale come mai allora nei rifugi ogni anno il numero dei cani e dei gatti continua a crescere???

Solo in Italia si calcolano 100.000 nuovi cani abbandonati ogni anno.
Nessuno sa invece quanti gatti, ma molto probabilmente almeno 3 volte superiore!

SIETE ANCORA DEL PARERE CHE OGNI CAGNA/GATTA DEBBA AVERE I CUCCIOLI ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA???

SE SI’, ALLORA QUESTO E’ PURO EGOISMO E SADISMO!


Tratto da calcoli fatti dalla Dott.ssa Laura Torriani, membro dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani).
IN CONCLUSIONE…
- STERILIZZA SEMPRE TUTTI i tuoi animali!
 - MOBILITATI affinché anche gli altri lo facciano!
- NON ACQUISTARE MAI nessun animale, ma ADOTTALI da un CANILE o GATTILE!
-RICHIEDI copie di questo opuscolo e DIFFONDILO il più possibile!

Inoltre ricorda che è OBBLIGATORIO mettere il microchip o tatuare il tuo cane, che è consigliabile farlo anche al tuo gatto e che semplicemente fargli indossare una piccola medaglietta con il tuo numero di telefono, potrà facilitare e velocizzare le operazioni di riconsegna dell’animale in caso di smarrimento o rapimento…non è poi certo a loro gradito soggiornare in un canile/gattile!
Per qualsiasi altro dubbio puoi informarti presso le associazioni animaliste e dal tuo veterinario di fiducia.
…STERILIZZARE E’ L’UNICA SOLUZIONE!

*Nota bibliografica di approfondimento sulla “sterilizzazione precoce":

1.Short-Term Results and Complications of Prepubertal Gonadectomy in Cats and Dogs. JAVMA 211(1): 57-62 July 1, 1997

2.Prepubertal Gonadectomy in Dogs and Cats – Part II Compend Contin Educ Pract Vet 21(3): 197-201 March 1999 Review article 18

3.Prepubertal Gonadectomy in Dogs and Cats – Part I Compend Contin Educ Pract Vet 21 (2):103 – 111 February 1999 Review article 18

4. The Effect of Prepubertal and Postpubertal Gonadectomey on Penile Extrusion and Urethral Diameter in the Domestic Cat Vet Radiol 37 (5): 363 -366 Sept/Oct 1996 Review Article 23

5. Prepubertal Gonadectomy in the dog: Effects on skeletal growth and physical development Vet Surg 18 (1):61 Jan/Feb 1997

6. Gonadectomy in immature dogs: effects on skeletal, physical and behavioural development. JAVMA 1991 April ,198(7): 1193-203

7.Effects of Prepubertal Gonadectomy on physical and behavioural development in cats. JAVMA 1996 Dec 1; 209 (11): 1864 -71

8. Implications of Early Neutering in the dog and cat. Semin Vet Med Surg (Small Animals) 1995 Feb: 10 (1): 8 -12



SI RINGRAZIA PER LA CONSULENZA MEDICO-VETERINARIA,
 L’AMBULATORIO VETERINARIO DEL DOTT. GIANNETTI DI LAMPORECCHIO (PT)


LE DONNE SECONDO ME . GIORGIO GABER

                                 

                               

mia riflessione su acca larentia

  di cosa  stiamo   parlando  Strage di Acca Larenzia  è la denominazione giornalistica [ 1 ]  del  pluriomicidio  a sfondo politico avvenut...