16.9.12

dal blog gemello Notti Notturne di matteo tassinari : Miss Italia è da ricoverare!




SABATO 15 SETTEMBRE 2012


Miss Italia è da ricoverare!

Uno show da rottamare
Tutti insieme alla ricerca del congiuntivo perduto
 di Matteo Tassinari

Quando si è ricoverati in ospedale, non potendo quindi uscire e farsi una passeggiata sul lungomare e toccare il culo alle signore per ovvi motivi legati alla propria salute, a volte può capitare di guardare Miss Italia. Questa scelta però impone una condizione: non bisogna stupirsi di nulla di ciò che si vedrà, ma più di ciò che si sentirà. Per due sere consecutive, insieme a Gabriele, abbiamo guardato lo scempio andato in onda a Montecatini “condotto” dall’adultolescente Fabrizio Frizzi. Mi vergogno dirlo, ma io e il mio amico di camera, siamo morti dal ridere, seppur guastati in varie parti del corpo, notare lo sciupio di penetrante bagatelle e inezie capitanate dall’indomito cavaliere della pinzillacchera vacuità assoluta: Fabrizio Frizzi. Tra una flebo alle 21,30 e tre compresse da ingurgitare, abbiamo aperto i nostri occhi oltre il cancello, per sprofondare in un mondo dove tutto è “ti amo papi” o pianti improvvisi e difficilmente interrompibili. Insomma il classico pugno di mosche, in bocca. Non avendo mai visto Miss Italia, io e Gabri, disfatti e stesi nei nostri due rispettivi lettucci, non potevamo immaginare che lo straziante sconquasso potesse raggiungere tali gargantuesche dimensioni di assenza. Può esistere una manifestazione dove un conduttore, per ore, ripete: “numero 53, sei dentro” oppure “numero 104, sei fuori”?
Matrona o Patrona? 
Il ricordo ora è affannoso, ma la mia posta (5 euri) li ho puntati su una biondina con coccarda 78. Gabri adocchiò una mora del nord che toccò la vetta delle prime dieci per poi sentirsi dire da Frizzi: “Sei fuori”, con quella voce dal timbro tra il dispiaciuto e il melanconico. Nel frattempo un’infermiera mi cambia la sondina per mettermene una nuova, tenendo il braccio dritto per agevolare il cambio di tubicini e condotti, pensavo: ma ha ancora senso questo defilè di pertiche dall’anima lunga aspiranti magistrate, biologhe, attrici, chirurghe, cantanti, scienziate che cercano la celebrità a nome dei contribuenti Rai? Avvolte in tubino nero stile biancheria contenitiva, vanno ripetendo una alla volta: “Mio padre mi ha insegnato a non mollare mai, e io questo farò'", in ossequio ad Anna Tatangelo che, da giurata quale era, chiedeva sobrietà alle Miss, mentre Caterina Balivo si lasciava andare in uno strepitoso:“Vincerà una ragazza telegenica”, come dire: scusa, mi passi la saliera. Anche Natasha Stefanenko si è lasciata andare in dichiarazioni frullate: “Sono giovani, tenaci e sono soprattutto studentesse. E’ giusto coltivare i sogni che portano al mondo dello spettacolo, ma bisogna continuare a studiare”. AIUTO! Apocalisse mediatica! Patrizia Mirigliani, matrona della manifestazione, cioè, patrona perché al femminile non si può declinare, ricordava l'importanza dell’efficacia del "gioco di squadra per un’estetica sana”. Se qualcun@ ha capito qualcosa mi telefoni pure al 3419783926046725, sarò tutt’orecchi perché la mia ignoranza non mi permette di cogliere le sfumature allegoriche e le metafore subacque che la signora Mirigliani voleva suggerirci.
Miss Italia, lato B 
Ipocrisia made in Italy 
Per i paranoici dell’auditel, è interessante sapere che sia domenica che lunedì, Canale 5 ha battuta lo show più vecchio del mondo, con un filmettino e una fiction senza pretesa alcuna. Qualcuno penserà che in questi casi è facile sparare sulla Croce rossa, ma il fatto è che l’Italia di Miss Italia non ne può più e costa troppo, un costo che grava pesantemente sui badget Rai finanziati coi nostri soldi attraverso il canone da noi pagato. Da 4 decenni, si continua a riciclare un format che ormai appartiene all’era del paleolitico e che ogni anno viene fotocopiato e banalmente ripetuto. Nessuno saprà quantificare i danni che questa trasmissione ha provocato nei decenni, ma vi assicuro che sono tanti. Troppi! L’ipocrisia made in Italy rasenta il ridicolo con questo show politicamente corretto, coccolato come uno spettacolo da prima serata di sabato e domenica sera, ma appartenente ad un’altra era geologica. Per non farmi dare del disfattista, faccio un esempio di attuale bella televisione condotta dalla brava Teresa Mannino su La7 intitolata “Se questa sera sono qui”, a mio avviso una soffio di libertà roseo e pungente, che fa bene alla salute.  
Un grazie di cuore da parte mia e Gabri a chi ci ha voluto bene 
L'Avatar di Frizzi
A Gabri facevaseppur tutto ammaccato, ridere il linguaggio da adultolescente di Frizzi: “Quando parla, lo fa, come se fossimo tutti bambini cretini” mi dice con la flebo a base di antibiotico e antidolorifico. Ha ragione, ma l'interessato stesso, non può farci nulla, perché il vocabolario di Frizzi non supera le 300 parole: stupore, grazia, ora o mai più con risatona annessa. Di espressioni invece ne conosce due: una quando ride, l’altra quando è serio. I problemi nascono quando deve fare la faccia a metà tra l’allegro e il depresso, allora avviene un rimescolio di muscoli facciali che fanno del volto di Frizzi un Avatar.
L'Avatar di Frizzi
Solo Luca Giurato e Giucas Casella...
Quando poi deve presentare, come da copione, la Patrona Patrizia Mirigliani, il suo volto assume connotati da orgasmo sudato. L’apogeo del kitsch, il trionfo della ripulsa, qualcosa che si presenta come un "cigno ma si avvede che è un rospo", è la chiusa amichevole di Gabri, anche se lui ha usato altre parole, leggermente un pò più hard. In questo effetto avverso a dispetto della sofferente umanità, solo una coppia come Luca Giurato e Giucas Casella avrebbero potuto, insieme, fare di peggio. Tra impacci e ceffoni involontari come quando Giurato fratturò una gamba alla Venier a Domenica In, s'inanellano spontaneamente gaffe memorabili. La narrazione di Frizzi è credibile quanto le testimonianze del comandante della Concordia Francesco Schettino o gli archivi storici del gobbo più famoso del bel Paese. Ma Frizzi, impegnato costantemente nella ricerca del congiuntivo perduto, non si lascia andare per così poco facendo sapere che lascerà la conduzione del programma. Si parla già di un volto nuovo, emergente, audace e fresco: Antonella Clerici. Peccato, era appena la 17esima edizione dello show presentata dal ragazzo della porta accanto, visto che per Frizzi tutte le Miss Italia “sono ragazze della porta accanto”, l’avrà ripetuto 10 volte. Fossi stato nel Cda della Rai avrei aspettato altri 20 anni. Che ingiustizie.
La Frizzi che avanza. Ad Antonella Clerici manca solo lo Zecchino d'oro 
La ragazza della porta accanto
Dalla padella alla brace. Domande che sono più scontate delle risposte:“Cosa aspetti che ti regali il futuro?”, oppure “Sei più attaccata alla mamma o al papà?”. Nel caso che la Miss sia pugliese, state tranquilli che le cime di rapa saranno l’argomento principale del dialogo della durata di un paio di minuti, che in primo piano in tv sono un’eternità se non conosci i tempi, e il rischio di diventare pesantemente penosi è lì dietro l’occhio della telecamera. Se invece la concorrente è domiciliata a Genova, il pesto la farà da padrona. Luoghi comuni come se piovesse. Quando ha presentato la presidente della giuria tecnica, Federica Pellegrini, gli ha detto che era benvenuta quattro volte, alla quinta è partito un “ma sei in splendida forma”. Pubblico a bocca aperta per il passaggio imprevedibile, “quasi shakespeariano”, del conduttore che ha saputo non arrivare a 5 volte nel ripete benvenuto ad un ospite. Del resto Fabrizio Frizzi, è nato e cresciuto col marchio in fronte del ragazzo della porta accanto. Alla fine della serata infinita, l’avrà detto 10 volte: “col numero 28, Pinca Pallina, bella come la ragazza della porta accanto”. Peccato che abiti in una villa. Ora ha deciso di recidere il contratto con la Rai per Miss Italia. Poi vieni a sapere cose che stritolano i sacri pendenti. Un quotidiano nazionale ha scritto recentemente che un direttore della Rai sarebbe compensato del suo duro lavoro di 32mila euro al mese. Il direttore smentisce, come prevede il Monopoli dei media. Noi invece abbiamo un motivo in più per pagare il canone felici e imbranati. Della serie, piacere, mi chiamo Tafazzi.
 Il sogno del mio amico Gabri dopo aver visto un pò Miss Italia
Buona notte Gabri
Mi volto e Gabri dorme. Ha la faccia rilassata e la flebo finita. Suono per chiamare l’infermiera, alle quali rivolgo un dolce saluto. Voglio essere fermamente chiaro, in questa parte di testo, l’ironia è del tutto assente e le cose che scrivo sono serie come la malattia che mi ritrovo addosso da decenni. Spengo la luce pensando che sono loro le mie Miss, perché di notte e di giorno, sono pronte al mio suono di campanello a darmi una mano o darla a Gabri o a tutti i ricoverati del reparto. Forse bisognerebbe spiegare che il destino di molte ragazze non è solo essere belle, avere gli occhioni bluette, fare le veline o le troniste o partecipare al Grande Fratello, ma vivere - anche - vicino a chi ha bisogno immediato, chi non riesce più ad alzarsi dal letto per vari motivi che evito di descrivere volutamente.
 Due infermieri al lavoro

Per me e Gabri, sono molto più interessanti le “nostre” infermiere che le vanaglorie di Montecatini. Buona notte Gabri.   

15.9.12

meglio essere jurassico e fuori moda che servo \ schiavo d'esse




Inizio  il  post  d'oggi  con  queste  due  canzoni   in sottofondo :  la  prima  , le  ultrime  note  da  un auto  che  passa in  strada  
  (....)  
Non e' tempo per noi che non ci adeguiamo mai
Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai
Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Non e' tempo per noi che non vestiamo come voi
Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi
Forse ingenui o testardi
Poco furbi casomai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai 

                      non  è  tempo per  noi  di Luciano Ligabue 



La  seconda canzone (  ridicola  secondo alcuni\e ma se  si presata un po' d'attenzione  non lo  è  per niente  ed   anzi  in tema   con il  contenuto del post    )   che passa  alla  radio  in questo momento   


mentre scrivevo me n'è venuta in mente un altra una . Essa  è  una  cover  di un pezzo miliare  della storia del rock  :  Like a Rolling Stone di Bob Dylan (Robert Allen Zimmerman) del 1965 dall'album Highway 61 Revisited.
Essa  è  attualizzata ed rivisitata magistralmente  tanto  d'ottenere   il beneplacito di Bob Dylan  dal  gruppo Italiano Articolo 31 , nell'album Nessuno, con pezzi del ritornello tratti dal brano originale.



 
sotto la versione originale    dello stesso Dylan




Inizialmente  c’era la tentazione di dedicare  ( poi invece  dedico  queste due  )   a tutte  quelle persone  ( amici  , conoscenti ,estranei , ecc )  che  giudicano come  : jurassico , snob , o peggio    fuori moda   uno\a  che  non s’aggiorna  e non segue le  ultime tendenze   della moda  o  ( in questo caso ) delle novità  tecnologiche  un bel  Vaff o meglio  la canzone  dall’omonimo titolo  di Marco Masini  oppure  



Ma Visto che la maggior parte , salvo quelli che non hanno  il cervello completamente   defilipilizzato  o  in cassa integrazione  , capiscono  vedere post precedente  [  url  ]   .Ma  poi a mente lucida  …. Ehm ..  a freddo  m’accorgo  che : 1) è inutile .,2) volgarità gratuita   e che  certe volte   sono meglio  le perle  ai  porci  . Forse  un giorno  quando magari sarà uno dei loro beniamini  ( pseudo attori o pseudo cantanti  )  a praticare   tale condotta  di  vita   allora   come le pecore    lo faranno anche  loro  
Quindi  cari  e care  ****  ***** questi  due articoli   e queste le  due  canzoni  che fungono  da colonna  sonora    sono dedicati a voi  (  spero solo  che non sia   solo un ascolto  è una lettura passiva  ma critica  del  vostro modo  d’essere  )  che  giudicate  fuori      (  o meglio OT )  ed escludete dal branco \  gruppo   chi  non  è uguale  a  voi


La prima notizia è questa presa dalla sezione  palermitana   di repubblica   ( anche se in cronaca in tutti i giornali d'ieri )  cioè http://palermo.repubblica.it/cronaca/ del 13\9\2012
Palermo, baby-prostituta a scuola
sotto indagine quattro professori
La vicenda all'istituto professionale alberghiero "Piazza" dove una studentessa sedicenne si sarebbe prostituita per pochi euro. Due sue compagni avrebbero organizzato gli appuntamenti ai quali avrebbero preso parte anche alcuni docenti. Che adesso sono sotto inchiesta
di ROMINA MARCECA



Il suo racconto ha turbato le assistenti sociali che l'hanno ascoltata per ore. Ha spiegato con le lacrime agli occhi che la sua vita avrebbe avuto due facce: quella di studentessa come tante altre e quella di baby-prostituta. Chi l'ha conosciuta a scuola sapeva bene della sua situazione familiare densa di problemi, tanto che era andata a finire in un istituto perché bisognosa di un sostegno psicologico. Eppure è proprio lì, a scuola, dove la ragazzina appena sedicenne avrebbe cercato rifugio, che invece ha trovato la strada per la prostituzione. Tutto sarebbe accaduto, tra il 2006 e il 2007, all'istituto professionale alberghiero "Piazza" di corso dei Mille, che adesso viene travolto da un'inchiesta senza precedenti.


Due ex compagni, uno dei quali minorenne, avrebbero convinto la ragazzina - secondo quanto da lei riferito alla polizia - a diventare una squillo. Loro si sarebbero occupati di tutto: dagli appuntamenti al pagamento. E tra i clienti ci sarebbero stati anche alcuni professori del "Piazza". Quattro in tutto, che adesso sono sott'accusa per avere consumato rapporti a pagamento con una minorenne, mentre per i due ex studenti e protettori della loro compagna è scattata l'indagine per sfruttamento della prostituzione. Il fascicolo è stato aperto dai magistrati della Procura ordinaria e dai colleghi della Procura per i minorenni. Le indagini sono seguite dalla squadra mobile.
Quel racconto è stato riascoltato più volte dagli investigatori che adesso attendono che l'attendibilità
della testimone venga confermata anche da una perizia psicologica. È per questo che gli investigatori e i magistrati vanno molto cauti nell'analisi di quanto denunciato dai servizi sociali che seguono la ragazza. "I miei compagni - ha riferito la giovane, che oggi ha 20 anni - mi hanno procurato quegli appuntamenti a pagamento con adulti. Ero consenziente e ricevevo piccole somme: dai 5 ai 10 euro. Ma non so dire quale fosse il pagamento delle mie prestazioni perché a prendere i soldi erano i miei compagni".
Gli incontri sarebbero avvenuti tra i viali della Favorita, all'interno delle auto dei clienti. Ma ci sarebbe anche un hotel del centro dove quella ragazzina sarebbe andata più volte per incontrare gli uomini procurati dai suoi compagni. In alcuni incontri la sedicenne ha riconosciuto i suoi professori. "Dopo i rapporti sono riuscita ad ottenere - ha confessato la ragazza - di essere inserita in alcuni corsi di formazione che si svolgevano a scuola nel pomeriggio. Si trattava di lezioni per migliorare la preparazione per l'assistenza alberghiera".
I quattro professori e i due studenti sono già stati sentiti dalla polizia, ma adesso l'inchiesta va avanti per comprendere se oltre alla sedicenne che ha fornito la sua versione, ancora da accertare con ulteriori indagini, siano state coinvolte anche altre studentesse.



   

 A prima  vista  sembrerà una  news   normale  tanto  è frequente che  :  o  ragazze  consapevoli  o meno  accettino   di posare  nude o  di   avere rapporti  con  vecchi pedofili ., o  ragazzi che minorenni che spacciano  o  si drogano  pur  di   aver  soldi  per ricariche    di cellulari  o potersi comprare  abiti alla moda  ed  non essere  emarginati  dal branco . Ma  purtroppo ormai sempre  più grave ed collegata all'argomento in questione e di cui purtroppo c’è poco da ridere come avviene ( anche se l’ironia è un modo per affrontare questo problema )  in una scena del  film   ( locandina a destra   e qui la  trama  e  promo  ) : Polisse, Francia 2011, Poliziesco, durata 134' Regia di Maïwenn Le Besco quando una ragazzina  ha  dovuto fare  ....  ad un ragazzo  per  riavere  il  suo  iphone
La  seconda   è un argomento  ignorato o relegato alle pagine di costume  e società   dai media  ufficiali  che  , SIC , giudicano come comunisti   se uno tenta  di dedicargli importanza     . Essa  consiste   di cosa  fare   quando  ,  a  causa  dei continui ( e spesso  inutili  ) aggiornamenti di Pc , telefoni  , ecc  , di  cosa  fare    del tuo vecchio cellulare  onde  evitare  di sprecare  risorse  .  Tratta  da http://www.nocensura.com/






venerdì 7 settembre 2012 23:16 | Pubblicato da admin |Che farne del vecchio cellulare? Ecco alcune idee

di Marta Albè


Obsolescenza programmata e continuo ricambio tecnologico potrebbero avere portato alcuni di voi ad aver accumulato nel corso degli ultimi anni un certo numero di telefoni cellulariormai inutilizzati, schierati in fondo ad un cassetto, sia che essi fossero realmente non più funzionanti, sia che lo fossero ancora, ma allo stesso tempo purtroppo appartenenti ad un modello ormai fuori moda e tecnologicamente superato.
I progressi nel campo della telefonia hanno portato ad un accumulo dei rifiuti elettronici, denominati tecnicamente rifiuti RAEE. E' tra di essi che si identificano i cellulari inutilizzati e scartati. Nel caso non si riesca a trovare un'alternativa e si desideri avviare il proprio cellulare allo smaltimento, sarà bene informarsi presso il proprio Comune riguardo ai punti di raccolta dei rifiuti RAEE. Potrebbe inoltre risultare utile la consultazione del portale del Centro di Coordinamento RAEE.
L'avvio allo smaltimento del proprio vecchio cellulare dovrebbe però essere sempre considerato come l'ultima spiaggia. Prima di arrendersi sarebbe infatti opportuno prendere in considerazione alcune opportunità interessanti. Ad esempio, nel caso il vecchio telefonino sia ancora funzionante, potrebbe essere conservato comeapparecchio di emergenza, da utilizzare in caso di smarrimento, furto o rottura del telefonino attuale.Altrimenti, nel caso si avesse la necessità di attivare un nuovo numero telefonico su di un apparecchio differente da quello attuale, ecco che il vecchio telefonino potrebbe nuovamente tornare utile. Vi sono persone, come gli anziani, che utilizzano raramente il cellulare, ma che potrebbero volerne avere uno con sé nel corso di un ricovero in ospedale, oppure durante un viaggio o un semplice spostamento. Ecco dunque un'altra occasione in cui un vecchio telefonino potrebbe essere nuovamente utile.Non dimentichiamo che, per ogni cellulare scartato, esiste un caricabatteria rimasto altrettanto inutilizzato. In questo caso, il caricabatteria potrebbe essere avviato alla vendita attraverso uno dei tanti negozi dell'usato presenti sul territorio oppure attraverso una delle più o meno notepiattaforme online dedicate alla compravendita di oggetti di seconda mano, che siano dotate di una sezione dedicata alla tecnologia.Il caricabatteria potrebbe essere acquistato da parte di chiunque ne possa avere bisogno. Un discorso analogo vale anche per gli apparecchi telefonici, sia funzionanti che non funzionanti. Chiunque potrebbe essere interessato ad acquistarli per utilizzarli - se funzionanti - per provare a ripararli, oppure semplicemente per ricavarne degli utili pezzi di ricambio.Altro suggerimento riguarda la possibilità di tenere d'occhio lo svolgimento di campagne promozionali presso negozi di telefonia o punti vendita di prodotti tecnologici, che di tanto in tanto organizzano iniziative per il ritiro dei vecchi cellulari e dei loro accessori, garantendo uno sconto sull'acquisto di un nuovo apparecchio o dei buoni da spendere al proprio interno, nonché dei vantaggi riguardo ad eventuali raccolte punti a premi.Le componenti dei vecchi telefonini possono inoltre essere utilizzate per progetti di riciclo creativo, volti ad esempio alla realizzazione di pezzi unici facenti parte di quella che viene denominata geek-jewellery. Essa potrebbe diventare il vostro nuovo hobby, a patto che non siate già a conoscenza di abili artigiani in grado di trasformare i vostri rifiuti elettronici in pezzi d'arte esemplari, a cui donare dunque i vostri vecchi apparecchi.Chi ha a propria disposizione un vecchio cellulare, che vorrebbe provare a vendere, oppure a riparare, potrebbe essere interessato a rivolgersi a servizi come quelli offerti da "Il Celluvale", una piattaforma che facilita la riparazione e la compravendita dei vecchi apparecchi telefonici. Essi possono altrimenti essere inviati a progetti di raccolta degli stessi, che prevedono di destinarli a famiglie in condizioni disagiate o alle vittime di violenza domestica. Ne sono un esempio, a livello internazionale, NCADV e HopeLine.Fortunatamente, esistono anche in Italia, iniziative di beneficenza incentrate sulla raccolta dei cellulari. Prima di liberarvi del vostro telefonino, provate a consultare il sito web dell'iniziativa"Cellulari per Beneficenza", al fine di trovare il punto di raccolta più vicino a cui consegnare il vostro vecchio telefonino che, da rifiuto, potrà trasformarsi in un vero e proprio dono.

fonte:greenme.it
Ma  soprattutto , aggiungo io  a  quest'articolo ,  si  evitano gli  "  effetti collaterali "  del  coltan   il cosi detto oro bianco  usato per  i nostri cellulari  ,  video camere, playstation, ecc   .  Ne  ho parlato precedentemente   in "  il coltan nuovo oro bianco e gli effetti collaterali  "  Ma  comunque   trovate  in quest'altro articolo da  http://www.disinformazione.it/  maggiori news







Coltan, la sabbia nera: quante vite costano i nostri telefoni cellulari?
Angelo Calianno - 

Pensate ai vostri regali, pensate a quante volte dei genitori per far felici e rendere più moderni i loro figli gli hanno regalato telefoni cellulari e video giochi di ultima generazione. 
Ma qualcuno si è mai fermato a pensare a quanto costa realmente quell’oggetto così normale oggi per noi? Non in termini di denaro, ma in termini di vite umane e distruzione.
Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan.
Che cos’è il Coltan? 
Molti pensano che molte guerre Africane siano la causa di conflitti tribali, ma non è così. 
Qu
asi nessuno lo sa, ma questo minerale è la causa principale della guerra che dal 1998 ha ucciso più di 4 milioni di persone in Congo ed è oggi, uno dei componenti fondamentali dei nostri cellulari, un metallo più prezioso dei diamanti.
Il coltan è la combinazione tra COLOMIBTE e TANTALITE la percentuale di quest’ultima
appunto è quella che determina il prezzo del Coltan, dal Coltan si estrae la Tantalite , che è quello che serve nei nostri componenti tecnologici. 
Il coltan ha l’aspetto di sabbia nera e rappresenta un elemento fondamentale in video camere, telefonini e in tutti gli apparecchi HI TEC (come la playstation) serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e rendono possibile un notevole risparmio energetico.
Ma come si lega il problema della guerra al coltan?
L’ 80 % del Coltan in circolazione si trova solo in Congo, alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese).
Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo ma anche dalla vicina Uganda e Rwuanda. 
Ma come è facile prevedere estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente.

Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude… 
Le miniere di Coltan hanno l’aspetto di grandi cave di pietra, il minerale si ottiene spaccando la roccia; spesso i guerriglieri del RDC (Rassemblement Congolaise pour la Democrazie ) si divertono a terrorizzare i civili ed i minatori uccidendoli nelle miniere,tanto che racconta un ragazzo i lavoratori hanno dovuto scavare delle buche in cui ripararsi ogni volta che arrivano i ribelli. 
Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi 
la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del Coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra.
I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali, tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare Armi, dar da mangiare ai soldati. 
Pochi sanno quali sono esattamente le società che comprano il Coltan, non è facile scoprirlo, perché ci sono decine di intermediari che passano dall’Europa, in particolare dal Belgio (si sospetta che anche l’ex compagnia aerea di bandiera belga la “Sabena” trasportasse illegalmente il minerale) 
Ma i principali fautori di questo che sta diventando un genocidio 
sono Nokia, Eriksson e Sony,
non basta ma sotto c’è anche un mercato nero del coltan che viene rubato dai guerriglieri e poi rivenduto attraverso altri mediatori ugandesi, rwuandesi, e spesso europei ed americani.
Come detto precedentemente il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite, nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile ,perché nel 2004 quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime arrivò a costare 600 dollari al kg.
Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di Coltan, in Amazzionia, si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte. 
Da piccolo mi venne insegnato che la risoluzione della guerra è sempre la PACE , temo che in questo caso se nulla cambierà, la fine della guerra del Congo, si otterrà solo con la fine delle sue risorse minerarie, e guerra e distruzione si concentreranno in un altro.... 
.... meraviglioso posto…..da distruggere.
Angelo Calianno

13.9.12

controinfo: Nel PD già si sono spartiti le poltrone: Veltroni ...

controinfo: Nel PD già si sono spartiti le poltrone: Veltroni ...: Per una volta, la notizia non è il fatto in sè, quanto la sua conferma. Nel  Pd  c’è chi si è già  spartito  i posti del  governo  (e del...

Cagliari 15 settembre, SIT-IN mensile in piazza del Carmine, ore 10 PER VERITA’ e GIUSTIZIA per gli uccisi da veleni di guerra e di poligono FERMARE la STRAGE di STATO CONTRO la politica governativa d’isolamento della Magistratura



Dal 15 luglio 2011, il 15 di ogni mese, indichiamo allo Stato gli interventi basilari da attivare con urgenza per stroncare l’epidemia di tumori e alterazioni genetiche che ha come epicentro i poligoni che opprimono la Sardegna e chiediamo di motivare l’inerzia governativa. Il rappresentante del Governo ci ha elargito molte parole di umana comprensione. Il Governo, trincerato da sempre in un silenzio tombale, ha risposto con l'arroganza e il cinismo degli atti intervenendo nel processo in corso a Lanusei sul disastro ambientale e sanitario prodotto dal poligono della morte Salto di Quirra.
Il Governo, nei fatti, sta pesantemente delegittimando il lavoro della Magistratura.
Con l'Avvocatura di Stato si è schierato platealmente a difesa dei generali incriminati mentre i ministeri dell'Ambiente e dell'Economia non si sono costituiti Parte civile. Oggettivamente lo Stato ha rigettato il ruolo di parte lesa, non riconosce il danno all’ambiente e all’economia, rilevato dalla Magistratura, causato dalla contaminazione prodotta dalle manovre e sperimentazioni di guerra.
La Regione non è da meno. Emula di Ponzio Pilato, furbescamente, si è costituita Parte civile a termini scaduti in modo da non essere ammessa al processo e lavarsene le mani.

In Italia conosciamo troppo bene la politica di isolamento del magistrato "scomodo" e conosciamo, purtroppo, anche le tragiche conseguenze di questa strategia. La recente notizia delle minacce al Procuratore Capo di Lanusei ha il suono potente di una sirena d'allarme.
Diffidiamo lo Stato italiano dal persistere in questa viscida manovra. Il Governo trovi il coraggio di dire che non intende porre né fine né rimedio all'avvelenamento dell’isola provocato dalla presenza militare. Dica con chiarezza che la Sardegna è un corpo estraneo allo Stato, non è Italia. Altrimenti ritiri il patrocinio dell'Avvocatura di Stato agli incriminati, si costituisca Parte civile, si attivi per spezzare, adesso e subito, la catena di morte e sofferenza.
Noi continuiamo ad esigere:
     S    Sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrate le patologie di guerra;
     E     Evacuazione dei militari esposti alla contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimo-Capo Frasca, Quirra
   
  R    Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate a terra e a mare;
     R    Risarcimento ai malati e alle famiglie degli uccisi, Risarcimento al popolo sardo del danno inferto all’isola.
    A     Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua;
 I       Impiego delle risorse a fini di pace.
 
SERRAI (chiudere), l’acronimo formato con le prime lettere dell’elenco, è uno degli slogan dei presidi che sintetizza le misure che il Governo deve assumere.

Comitato sardo Gettiamo le Basi, tel 3467059885        
Famiglie militari uccisi da tumore, tel 3341421838
Comitato Amparu (Teulada) 497851259
Comitato Su Sentidu (Decimo) 3334839824
Comitato Su Jassu (Villaputzu) 3471043068

11.9.12

Le cyber gambe robotizzate che faranno correre Manuela

          Sembra  che il  film  degli anni  70\80  L'uomo da sei milioni di dollari   e   il clone \ spin-off  la donna  bionica fossero    solo  fantasia   invece leggo  su   La  repubblica  cronaca  Milano 11\9\2012  questa news



Un esoscheletro robotizzato con quattro motori elettrici permetterà a Manuela Migliaccio - prima paraplegica al mondo a tentare l'impresa - di partecipare alla Corsa della speranza (5 chilometri), in programma sabato a Lugano. L'obiettivo della 28enne napoletana è "percorrere 5 km in 2 ore e mezzo/3 ore". Milena Migliaccio, paraplegica dal 2009 in seguito a un incidente durante una vacanza in Grecia, è tra le prime pazienti ad aver sperimentato l'esoscheletro 'Rewalk'




. Si tratta di una tecnologia che permette a persone con lesione midollare completa di camminare. L'obiettivo, entro due anni al massimo, è portare questo strumento fuori dagli ospedali e di permetterne un uso domestico

Biblioburro- The donkey library

Cazzeggiando  su fb    ho trovato questa  storia  



La BiblioBurro in Colombia: Luis Soriano è un maestro elementare che usando due asini; Alpha e Beto, gira per distribuire i libri in tutta la regione. Luis Soriano, il creatore di questa libreria mobile, viaggia ogni fine settimana nei villaggi rurali più remoti della Colombia. Il suo obiettivo è quello di combattere quella che chiama "l'ignoranza dei contadini"

buon inizio anno scolastico o universitario a tutti\e


la mia estate e le feste patronali [ parte 2 ] e l'inizio dell'autunno


 A  causa  di problemi  di connessione  completo solo ora  il reportage  sulle feste  patronali  e quindi  la  fine dell'estate  



 e  l'inizio dell'autunno


e  di altre  ( ma non  a tempio  )  di feste patronali  e  sagre  attunnali  in Gallura  e non solo  . Ad  esempio nei paesi  dell'interno  (    in Barbagia - Ogliastra  ) della  mia sardegna   ci sono   le  cortes  apertas che  si protraggono fino a dicembre  qui   maggiori dettagli     e  qui  il calendario 2012   ) . 
Ma  ora  veniamo  alla  2  parte   (  qui  trovate  la 1  )  delle  feste patronali  tenutesi a tempio  nel mese  di settembre  

                                    Sant'Isidoro  3-4-5 settembre 
Una  festa  tradizionalmente povera perchè d'origine  contadina   che come  le  altre  ci si organzizzava  con iniziative  collaterali (  panini , lotterie  , questua  , ecc  ) . Ma  quest'anno  niente  spettacoli di cabaret  o  concertio di personaggi famosi , quindi solo  canti  a chhitarra  e liscio  .  Causa maltempo non sono uscito  e  inn quei poche  sprazzi di bel tempo   ho potuto  (  con il cell , la macchina digitale  dimenticata  di caricare come  al solito smiley  trovate  qui   youtube  un video  di un mio amico  dell'edizione dell'anno  scorso  ) documentare con il cellulare   la  gara  delle  botti   di cui  trovate  qui sotto il  video  



                             
                     Maria  bambina  6-7-8  settembre  Al  convento Francescano di San Giuseppe 

 non ho ripreso la fiaccolata  , che  chiuse  la festa    cittadina , con la  statua  della madonna  bambina  per il centro storico  di tempio , perchè  : 1) era l'ora  di cena    2)  perchè avevo la  video camera     con poca  batteria   e  vuolevo conservarla  per  l'indomani   che  sarei andato con i  vecchi a fare un giro in qualche  cortes  apertas

Primo  giorno
Spettacolo musicale  \  teatrale dell'Almunia  sotto  uno dei miei  video l'altro lo trovate  qui sul mio canale  di  youtube



Secondo   giorno   fuochi  nel   mio video  (non ho ripreso  causa scaricamento della  batteria  della  videocamera    la parte  finale la  più bella   ,  e per un errore tecnico  li  ho cancellati  dall'altra macchina  )   comiunque  ecco il video parziale



di  sera   liscio , valzer ,  marzuca  , tango,  lu scotti ( una  derivazione , mediata    dall provenza e  dala corsica  del  genere   Anglo Irlandese  dello Scottih ) e  cover  di musica leggera   rifatte in versione  orchestrina . Niete di particolare  , ma  in giro fra bancarele di dolciumi  e  torronio  e la  pesca   a cui  ho  vinto  :   il  libro  (  foto  a  sinistra  )    la  fabrica di San Giuseppe :50 anni di presenza francescana a Tempio Pausania  a cura di Gianella Demuro, Antonio Muzzetto e Tomaso Panu ; introduzione  Paolo Atzei ; presentazione Antonio Dibeltulu ... [et al.] ; schede Paolo Careddu ... [et al.]. - Oristano : S'Alvure, c1998. - 142 p.  Vincita  che  s'è sommata  a  quello che avevo vinto il primo  giorno  : un peluche regalato  ad  un amica  appassioanta  di tali cose  ., 2)  una scatola di stuzzicadenti  ., 3) una pila  a led  vinte  nei  giorni scorsi
terzo  giorno
 musica  sarda  , rock , musica italiana  , hard rock ed   heavy metal da  un grippo di  musicisti e  ballerine del  canta  in giro   foto s sotto .  Ai giovani   fino ai  40\50    generalmente  è piaciuta  ai vecchi non tanto , ma   cosi   va  il mondo   bisogna   accontentare  tutti    del resto perchè  stupirsi 


Non so che altro dire    buon fine  estate  a  tutti\e

L’ 11 Settembre È Colpa Mia?

da http://www.reset-italia.net di   - Capranica (Viterbo)


http://sahishin.altervista.org/_altervista_ht/viand.jpg
Tutto il mondo sa cosa successe l’11 settembre dell’anno 2001. Ognuno si è fatta un’idea con un pensiero altrettanto unico e opposto all’altro, religioni e guerre a confronto e in mezzo i morti. Nella Smorfia Napoletana, e nella Tombola, l’11 è il topo, e Suricille in dialetto. Mi farebbe piacere che si conoscessero anche queste immagini, di un grande regista come Ken Loach: “Ken Loach realizza un corto su l’11 Settembre 1973, giorno del colpo di stato militare in Cile ai danni del governo democraticamente eletto, rivolgendosi direttamente ai parenti delle vittime dell’11 Settembre 2001 e realizzando un parallelismo tra passato e presente, libertà e oppressione”.
Far vivere almeno il ricordo di ciò che e di chi è, sparito per sempre, perchè  riappare solo l’oscena faccia del potere ed è una smorfia Globale. Fosse che è colpa mia…” E’ colpa mia se siamo diventati indifferenti  più poveri più tristi  e meno intelligenti  è colpa mia  che non mi curo delle tue speranze  forse perché delle idee non so più che farne è colpa mia non ci avevo mai pensato è colpa mia non presto mai troppa attenzione  è colpa mia perché non prendo posizione  è colpa mia  mi crolla il mondo addosso se ci penso  non me ne frega niente  è colpa mia ho aperto gli occhi all’improvviso…” Dal Teatro degli Orrori.

Doriana Goracci






http://25.media.tumblr.com/tumblr_ma5m6y6LCm1qkshhfo1_1280.jpg

Dal testamento di Salvador Allende l’  ultimo discorso del presidente cileno da Radio Magallanes:

“Pagherò con la mia vita la difesa dei principi che sono cari a questa patria. Cadrà la vergogna su coloro che hanno disatteso i propri impegni, venendo meno alla propria parola, rotto la disciplina delle Forze Armate. Il popolo deve stare all’ erta, vigilare, non deve lasciarsi provocare, né massacrare, ma deve anche difendere le sue conquiste. Deve difendere il diritto a costruire con il proprio lavoro una vita degna e migliore. Una parola per quelli che, autoproclamandosi democratici, hanno istigato questa rivolta, per quelli che, definendosi rappresentanti del popolo, hanno tramato in modo stolto e losco per rendere possibile questo passo che spinge il Cile nel baratro. In nome dei più sacri interessi del popolo, in nome della patria vi chiamo per dirvi di avere fede. La storia non si ferma né con la repressione né con il crimine; questa è una tappa che sarà superata, è un momento duro e difficile. E’  possibile che ci schiaccino, ma il domani sarà del popolo, sarà dei lavoratori. L’ umanità avanza per la conquista di una vita migliore. Compatrioti: è possibile che facciano tacere la radio, e mi accomiato da voi. In questo momento stanno passando gli aerei. E’ possibile che sparino su di noi. Ma sappiate che siamo qui, per lo meno con questo esempio, per mostrare che in questo paese ci sono uomini che compiono la loro funzione fino in fondo. Io lo farò per mandato del popolo e con la volontà cosciente di un presidente consapevole della dignità dell’ incarico. Forse questa sarà l’ ultima opportunità che avrò per rivolgermi a voi. Le Forze Aeree hanno bombardato le antenne di radio Portales e di radio Corporacion. Le mie parole non sono amare ma deluse; esse saranno il castigo morale per quelli che hanno tradito il giuramento che fecero. Soldati del Cile, comandanti in capo e associati ,  all’ ammiraglio Merino ‚ il generale Mendoza, generale meschino che solo ieri aveva dichiarato la sua solidarietà e lealtà al governo, si è nominato comandante generale dei Carabineros. Di fronte a questi eventi posso solo dire ai lavoratori: io non rinuncerò. Collocato in un passaggio storico pagherò con la mia vita la lealtà del popolo. E vi dico che ho la certezza che il seme che consegnammo alla coscienza degna di migliaia e migliaia di cileni non potrà essere distrutto definitivamente. Hanno la forza, potranno asservirci, ma non si arrestano i processi sociali, né con il crimine, né con la forza. La storia è nostra e la fanno i popoli. Lavoratori della mia patria, voglio ringraziarvi per la lealtà che sempre avete avuto, la fiducia che avete riposto in un uomo che é stato soltanto interprete di grande desiderio di giustizia, che giurò che avrebbe rispettato la costituzione e la legge, così come in realtà ha fatto. In questo momento finale, l‚’ ultimo nel quale io possa rivolgermi a voi, spero che sia chiara la lezione. Il capitale straniero, l‚Äôimperialismo, insieme alla reazione ha creato il clima perché le Forze Armate rompessero la loro tradizione: quella che mostrò Schneider e che avrebbe riaffermato il comandante Araya, vittima di quel settore che oggi starà nelle proprie case sperando di poter conquistare il potere con mano straniera a difendere le proprietà e i privilegi. Mi rivolgo, soprattutto, alla semplice donna della nostra terra: alla contadina che ha creduto in noi; all’ operaia che ha lavorato di più, alla madre che ha sempre curato i propri figli. Mi rivolgo ai professionisti della patria, ai professionisti patrioti, a coloro che da giorni stanno lavorando contro la rivolta auspicata dagli ordini professionali, ordini di classe che solo vogliono difendere i vantaggi di una società capitalista. Mi rivolgo alla gioventù, a quelli che hanno cantato la loro allegria e il loro spirito di lotta. Mi rivolgo all’ uomo del Cile, all’ operaio, al contadino, all’ intellettuale, a quelli che saranno perseguitati, perché nel nostro paese il fascismo è già presente da tempo negli attentati terroristici, facendo saltare ponti, interrompendo le vie ferroviarie, distruggendo oleodotti e gasdotti. Di fronte al silenzio di quelli che avevano l’ obbligo di intervenire, la storia li giudicherà. Sicuramente radio Magallanes sarà fatta tacere e il suono tranquillo della mia voce non vi giungerà. Non importa, continuerete ad ascoltarmi. Sarò sempre vicino a voi, per lo meno il ricordo che avrete di me sarà quello di un uomo degno che fu leale con la patria. Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi. Il popolo non deve lasciarsi sterminare e non deve farsi umiliare. Lavoratori della mia patria: ho fiducia nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno il momento grigio ed amaro in cui il tradimento vuole imporsi. Andate avanti sapendo che, molto presto, si apriranno grandi viali attraverso cui passerà l’ uomo libero, per costruire una società migliore. Viva il Cile, viva il popolo, viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole, ho la certezza che il sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una punizione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. Santiago del Cile, 11 Settembre 1973 “

http://sahishin.altervista.org/_altervista_ht/Victor_jara.jpg

10.9.12

l'eretico bach






proposte per riprenderci le fonti di rinaggiu rovinate da un privato e da cattiva amministrazione


“Un’idea per Rinaggju”
15 settembre 2012
TEMPIO PAUSANIA O.T.

Comitato Essere Cittadini Tempio Pausania

Il convegno che il Comitato civico "ESSERE CITTADINI" organizza per il prossimo 15 settembre a Rinaggiu per discutere le proposte ricevute dai cittadini di Tempio Pausania è, interessantissimo su diversi punti di "vista".

Uno su tutti, a mio parere è, il punto SOCIOLOGICO; è la prima volta, a nostra memoria che i Cittadini si riuniscono ( Plausi al comitato Organizzatore) per discutere sul da farsi di un'area specifica della propria città e territorio.

Ritengo e, riteniamo....sia un'opportunità UNICA e, INVITIAMO tutta la cittadinanza a parteciparVi, sarà un Convegno UNICO nel suo genere.

TEMPIO PAUSANIA e il territorio merita una mobilitazione POPOLARE, per il presente e proprio FUTURO.

Agenda dei lavori

Ore 15.00 – 16.00
- Presentazione del convegno e dei partecipanti.
- Saluti e introduzione al convegno (Romeo Frediani, Sindaco di Tempio)
- Rinaggiu: una storia lunga più di un secolo (Tommaso Panu, studioso di storia locale)

Ore 16.00 – 18.00
"Rinaggiu: riparliamone." Tavola rotonda con la partecipazione di:

Manlio Brigaglia, storico, Università di Sassari (moderatore)
Carlo Antona, primario di Cardiochirurgia presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano
Antonio Azara, docente di Igiene presso l’Università di Sassari
Pietro Luciano, docente presso il Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
Vanni Maciocco, professore emerito, Facoltà di Architettura, Università di Sassari
Piero Pirina, primario di Pneumologia presso l’università di Sassari
Giovanni Russino, specialista in idroclimatologia, Cagliari
Michele Tamponi, ordinario di Diritto Privato presso l’Università Luiss di Roma

Ore 18.00 – 19.00
- Presentazione delle idee proposte dai cittadini

Ore 19.00 – 20.00
- Dibattito
- Conclusioni (Carlo Marcetti, docente di Economia del Turismo, Università di Sassari e Romeo Frediani, Sindaco di Tempio)
- Chiusura dei lavori.

un italia lontana dai media o ai margini : 1) paraolimpiadi 2012 ., 2 ) arte ed ortoterapia




Paralimpiadi Londra 2012 video: tutte le medaglie e le emozioni azzurre
Lunedì 10 Settembre 2012, 18:48 in Paralimpiadi di Massimo Brignolo

 Rai Sport per ricordare tutte le emozioni italiane alle Paralimpiadi di Londra
Alessandro Zanardi
L'immagine di Alessandro Zanardi (foto Infophoto) che solleva la propria handbike dopo la vittoriosa prova in linea sul circuito di Brands Hatch è l'icona della avventura azzurra alle Paralimpiadi di Londra ma sono decine le emozioni che la pattuglia italiana ci ha riservato. A partire dalle 28 medaglie con i 9 titoli olimpici conquistati da Cecilia Camellini (2),Alessandro Zanardi (2), Oscar De PellegrinMartina CaironiAssunta LegnanteRoberto Bargna e i fratelli Ivano e Luca Pizzi.

Le Paralimpiadi italiane
Rai Sport, che come per le Olimpiadi di Londra ha fornito un ottimo servizio caldo e ricco di emozioni a differenza degli asettici feed internazionali di Sky Sport, ha prodotto due splendidi video per rivivere le Paralimpiadi italiane in 3 minuti e per riassaporare in 40 minuti tutte le medaglie italiane.









dall'amico   Dario Cicchero  riporto  tratto  da http://www.videomedica.org/   , il video  sopra intervista che porta alla luce (nel suo piccolo) il bel lavoro che ogni giorno viene fatto nelle ASL e di cui non parla mai nessuno perché non essendo "malasanità" non fa notizia..... Intervista a Luca Pinciaroli, psicologo del Centro Diurno ASL TO 2, Pietro SanFilippo, infermiere Centro Diurno ASLTO2 e a un Gruppo di pazienti del Centro dell’ASLTO2. 
Un bel lavoro tra arte e orto praticamente artorterapia..... Una bella iniziativa  far incontrare la malattia con altri mondi “possibili” per parlare di altre vite “possibili”: un progetto di ASLTO2 e PAV (Parco d’Arte Vivente)La costruzione di un orto urbano nel cortile dell’ASLTO2: uno spazio per sperimentare ruoli diversi e identità nuove.I pazienti del servizio di arteterapia incontrano la natura: la capacità di prendersi cura con arte e consapevolezza può arricchire la terapia.Vite, storie e racconti per far conoscere la rinascita, non il disagio




















       
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L’AQUILA E LA BAMBINA CIECA

da  Claudia Pasquariello 18 dicembre alle ore 15:10 · Il vento sussurrava tra i pini della montagna, portando con sé gli echi di un mondo ...