23.2.20

PARLARE DEL CORONAVIRUS ( MA NON SOLO ) SENZA FARE SPECULAZIONE POLITICA DI STAMPO SOVRANISTA \SALVINISTA - GRILLINO E FANATISMO ALLA FANZAGA ED ALLA SOCCI CI SI RIESCE ? ?

Colonna  sonora


Lo  so che  non dovrei condividere  , come  suggerisce  anche   la nostra  amica  ed  utente  Daniela  ,   video e messaggi di questi due  putribondi   figuri  e  fondamentalisti    figuri perché, comunque, gli farei pubblicità. Ma a tutto c'è un limite. Infatti il primo   « Non è la prima volta, in verità, che attribuisce disgrazie e pandemie alle vendette del cielo (nei confronti di qualcun altro, naturalmente): rimasi scioccata dalle sue frasacce durante il terremoto in Abruzzo. Il guaio è che il figuro ha un forte seguito, le sue farneticazioni veramente contagiose. Persona brutta. Cattiva ».


Dona Amati Speculatore immondo. Da atea dico che non è degno di portare il crocifisso.

Il  secondo   è  uno  di quei cattolici  (   ?  )    reazionari ed  integralisti   \    fondamentalisti





questo non è cristianesimo. secondo   me  ,  ma  una  interpretazione  reazionaria  ormai  messa  in discussione  dalla storia   e  dai cambiamenti    che    si sono  succeduti  , nel bene  e  nel male   da  dopo l'illuminismo   .  Purtroppo, come  si  può leggere   da certi commenti, ed  da  certi siti c'è chi lo purtroppo   lo  condivide.
Ecco un  discorso  preso  dalla  bacheca  fb di Daniela





  • Sergio Docci Daniela,ciao, condivido quasi tutto, quasi perché l'idea di lasciare il social ...no,no perché cedere la strada a queste persone,brutte persone, io personalmente non ci riuscirei. Queste stronzate vanno contrastate con tutti i mezzi,FB è uno di questi,controinformazione E tu, Daniela, hai tutti gli strumenti per aiutare a comprendere il senso e il valore delle parole,e quando sono emerite stronzate va segnalato!

    Ciao
    • Daniela Tuscano Se è per questo ho fatto gli screen di tutti i loro post, e aggiungo che oggi ho comprato una borsetta da un cinese assieme a mia madre, reduce da una malattia molto seria. Se mi ammalerò dovrò pensare a una punizione divina, che ha voluto colpire anche mia madre perché è questo e solo questo che intendono quell'individuo e i suoi sostenitori. E lo dicano apertamente, se ne assumano la responsabilità. Devono esplicitare ciò che pensano: le malattie, i terremoti, le disgrazie in generale per "colpa" dei peccatori, che naturalmente non sono mai loro. Ah, e nemmeno tutti i peccati, ve'. Solo quelli sessuali, quelli degli "atei", ecc. Del resto, nessuna profezia sui nazisti: andavano bene? E che dire di i mafia, corruzione, terrorismo, compravendita di armi, droga, pedofilia, prostituzione e chi più ne ha più ne metta? (I femminicidi no, sono "invenzione della sinistra"... 😳🙄😂😡) Il punto è che costoro si ritengono eletti perché politicamente reazionari, si sentono superiori perché pensano, sbagliando di brutto, che noi ignoriamo le Scritture, ce la spassiamo allegramente, disprezziamo le profezie (che certo non sono "made in Livio"), andiamo a Messa quando ci gira e dei segni dei tempi ce ne ridiamo. Sbugiardarli è molto semplice, anche perché nel 99,99% dei casi i primi a non conoscere o a non capire la Scrittura sono proprio loro ma al potere di FB come controinformazione non credo più da un pezzo. Davanti a un'emergenza dovremmo stare tutti uniti: diffondere notizie sicure, proteggersi, osservare le regole di igiene. Spargere odio e gridare all'untore è sempre inaccettabile, ma adesso è pure spregevole. Cosa sta prevalendo, secondo te?


     Oltre   e  sempre  dalla bacheca  di Daniela   
L'immagine può contenere: il seguente testo "Medkor fl corano e allah a3lam che questa malattia non toccherà musulmani ma solo i misicredenti e chi commette chirk billah Visualizza 2 risposte precedenti Perché ulama dicono che il musulmano fa il wudu cinque volte al giorno, in più prega e fa invocazioni."



È necessaria la collaborazione di tutte le forze politiche  \  culturali e il coinvolgimento di tutte le competenze mediche e scientifiche del Paese per affrontare questa emergenza Chi fa sciacallaggio oltre  che  culturale   (  vedere  i  casi sopra  ) ed politico      per tornaconto elettorale

23/02/2020 14:28  https://www.adnkronos.com/                                                              Coronavirus, Salvini: "Sbarcati 274 migranti, non ho parole"
"Live da Pozzallo, il governo ha autorizzato lo sbarco di 274 presunti profughi da chissà dove. Inqualificabili". Lo ha scritto su Fb, Matteo Salvini. "Il Viminale ha autorizzato lo sbarco in Sicilia di quasi 300 immigrati clandestini portati dalla solita nave Ong straniera. Nemmeno nella situazione di grave emergenza nazionale in corso il governo ritiene di dover chiudere i porti. Non ho parole", ha aggiunto il leader leghista alludendo all'emergenza per il coronavirus.

Antonio Deiana Protocollo giallorosso su Coronavirus (non c’è da ridere, è una tragedia):‬

‪1. Sottovalutare: “Tutto sotto controllo”‬

‪2. Rigettare misure più severe solo perché le propone Salvini ‬

‪3. Disconoscere pure i competenti se si disallineano ‬

‪4. A tragedia esplosa, urlare: “Sciacalli”‬

(Daniele Capezzone)

soffiare sul fuoco senza aiutare nessuno . Qui finiamola   con la  caccia  all'untore
L' 
#untore su cui sfogare la nostra rabbia che per alcuni\e non dovrebbe essere difficile. Basta cercare : un #cinese#nero, di #religioneebraica#religionemussulmana #comunista con tendenze anarcoidi, che #votaPD, ed è residente a #Bibbiano.



22.2.20

ecco perchè anche se sono contro l'esibizionismo e un po' freddo sui gay pride non riesco ad essere omofobo




da  https://www.ilmattino.it/caserta/ sabato 22 Febbraio 2020 
«Io, gay non dichiarato, vittima della gang: ma non denuncio per paura, ho una moglie»

                                di Mary Liguori
Risultato immagini per gay non dichiarato«Da anni frequento le chat di incontri, ho un nickname, ogni volta che vado a un incontro temo di trovarmi di fronte qualcuno che conosco, ma poi ci penso: non corro alcun pericolo, in fondo abbiamo lo stesso segreto. Siamo omosessuali non dichiarati, con moglie e figli e una vita apparente da etero. È un segreto in comune, nessuno lo svelerebbe a rischio di essere a sua volta scoperto, ma dopo l’aggressione ho temuto che il mio castello di sabbia crollasse di colpo. Per questo ho preferito non denunciare. Mi avrebbero chiesto cosa ci facevo all’incontro, perché avevo un appuntamento con quel ragazzo che neanche sapevo che fosse minorenne, ovviamente. Mi avrebbero fatto delle domande alle quali avrei dovuto rispondere, poi ci sarebbe stato un processo e io avrei dovuto dire a tutti, alla mia famiglia, chi sono veramente». Giuseppe potrebbe essere una delle vittime della babygang sgominata ieri, lo hanno sequestrato e picchiato un anno fa, dopo che aveva preso un appuntamento in chat con un ragazzo che credeva essere gay. Ci ha contattati dopo che la notizia dell’arresto dei tre aggressori minorenni è stata divulgata ieri dai siti di informazione on line. 

Cosa le fa pensare che i ragazzini arrestati ieri a Caserta siano gli stessi che hanno aggredito lei?
«Quelle persone sono state adescate e assalite con le stesse modalità usate nei miei confronti. Avevo preso appuntamento con un uomo che diceva in chat di avere la mia stessa età. Ci accordammo per incontrarci in una zona isolata di Marcianise. Quando arrivai lì, inizialmente vidi solo un ragazzo. Solo dopo mi accorsi che erano in tre, ma era già troppo tardi. Fu un attimo: mi presero a schiaffi e pugni, mi chiusero in macchina e mi costrinsero a tirare il portafogli. Avevo solo 80 euro e nessuna carta di credito. Presero il denaro e fuggirono». 

Perché non li ha mai denunciati? Avrebbe potuto fermarli prima...
«Fa rabbia trovarsi in balia di tre ragazzini che sembrano bestie, fa rabbia non poter reagire, ma la paura più grande è quella che da sempre accompagna la mia vita. Sono un omosessuale non dichiarato con famiglia. Ho moglie e figli. Nessuno, neanche i miei più cari amici, conoscono la mia vera natura. Se tutto ciò saltasse fuori, la mia vita sarebbe distrutta. So che se fossero gli stessi ragazzini avrei potuto fermarli prima, se sono gli stessi mi sento responsabile per quanto è accaduto a quelle persone. Ma se anche tornassi indietro, farei la stessa scelta. Ho cinquant’anni, figli adolescenti, una moglie alla quale voglio bene. Ho scelto di non complicarmi la vita: trent’anni fa dire a tutti di essere gay, in un paese piccolo come quello in cui vivo, era ancora una condanna. Su questo sì, però, ho dei rimpianti: avrei dovuto tirar tutto fuori sin da subito, invece adesso la mia vita è un castello di bugie»

Il coronavirus sarà sconfitto o ridotto dalle grandi case farmaceutiche oppure con un rimedio naturale come quello di Youyou Tu, Nobel per la medicina 2015, che ha sconfitto la malaria ?

cazzeggiando su  vari aggregatori di   notizie   e  sulla  home  di fb   ho  trovato questa  notizia

da  http://italian.cri.cn/notizie/ 2020-02-11 15:33:19

UNESCO consegna a Tu Youyou l’Equatorial Guinea International Prize for Research in the Life Sciences




UNESCO consegna a Tu Youyou l’Equatorial Guinea International Prize for Research in the Life Sciences
Lunedì 10 febbraio presso la sede generale dell’Unione africana di Addiss Abeba, capitale dell’Etiopia, l’UNESCO ha consegnato a tre persone, fra cui la scienziata cinese Tu Youyou, il premio internazionale Equatorial Guinea International Prize for Research in the Life Sciences.
Questo premio è assegnato alle eccellenti ricerche condotte nell’ambito delle scienze della vita che migliorano la qualità della vita umana; il soggetto autore della ricerca può essere rappresentato da un singolo individuo o da un’organizzazione. La prof.ssa Tu Youyou dell’Accademia cinese delle Scienze mediche, già vincitrice del Premio Nobel per la Medicina (Fisiologia) nel 2015, ha conseguito questo premio per le sue ricerche sulle malattie parassitarie

Poi  sfogliando le bacheche dei miei contatti ho trovato  questo post
L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi
Youyou Tu, Nobel per la medicina 2015, ha sconfitto la malaria con un rimedio naturale.
Oggi mi chiedo se un’altra Youyoy Tu potrà sconfiggere il coronavirus in Cina.
Se fosse vissuta nel Seicento, Youyou Tu sarebbe stata bruciata come una strega. La sua, infatti, è la storia incredibile di una scienziata che, partendo dalla medicina tradizionale di 1600 anni fa, ha trovato un modo per debellare quella malattia mortale, attraverso un principio attivo derivato dalla pianta dell'Artemisia.
Isolata dal mondo e dimenticata per decenni, la "maga delle erbe" è nata in Cina a Ningbo, nello Zhejiang, il 30 dicembre del 1930 ed è stata tra le prime donne ammesse alla facoltà di scienze farmaceutiche dell' Università di Pechino.
Laureata a 25 anni, si è tuffata nello studio della medicina tradizionale visitando migliaia di villaggi, parlando con stregoni ed erboristi, trascrivendo oltre 2 mila ricette popolari, memorizzando testi antichi ed estraendo 380 rimedi da oltre 200 piante. Si è poi iscritta all' Accademia della medicina cinese tradizionale e dopo 5 anni la sua fama di "maga delle pozioni" le ha riservato il passaggio decisivo.                                                                                                 Nel 1967, il Vietnam e gli alleati cinesi del Sudest asiatico contro gli Usa erano sconvolti dalla malaria, prima causa di morte anche in patria. In piena Rivoluzione culturale, Mao Tse-tung istituì un "piano farmaceutico segreto" per sconfiggere la "malattia delle risaie" che decimava i militari e a guidare il "Progetto 523" venne chiamata proprio Youyou Tu, non ancora quarantenne. Aveva un marito che fu mandato a lavorare nei campi e due figlie piccole affidate ai parenti.                                                             Dopo anni di esperimenti e ricerche, il colpo di genio le venne nel 1972, studiando le reazioni dell’ “Artemisia annua”: scoprì che bollirla la privava dei princìpi attivi, mentre l'estrazione a basse temperature salvava tutte le qualità.                                                                                                            Creò dunque l'"artemisina" e pubblicò, in anonimato, il quaderno «Raccolta di singole prescrizioni pratiche anti-malaria in 640 consigli», lo studio che, grazie al salvataggio di milioni di malati in Asia e in Africa, le è valso il Nobel.Lei stessa ha rivelato di essersi limitata a modificare una antica ricetta della medicina tradizionale cinese, confidata da una vecchia erborista dello Yunnan. E sempre Youyou Tu ha ammesso di essere stata costretta all'anonimato fino al 1977, l'anno successivo alla morte di Mao, di essere rimasta isolata dalla comunità scientifica internazionale fino al 1979 e di essere stata promossa ricercatrice dell'Accademia cinese solo nel 1980.                                                                                        Youyou Tu ha oggi lo studio nel suo povero appartamento, nascosto nel quartiere di Dongcheng, a Pechino. Chi l'aveva dimenticata adesso la ringrazia: e guarda con occhi meno prevenuti all'arte medica delle dinastie imperiali, che allo shock della cura preferisce la gentilezza della prevenzione.Per saperne di più: Sara Sesti e Liliana Moro, "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", pag. 250, 16 €, Ledizioni, Milano 2020. In vendita nelle librerie e on line su Amazon, Ibs, Feltrinelli. Richiedibile a info@ledizioni.it

21.2.20

Carnevale ma non per tutti. Il dramma delle malattie.Il dramma di una donna di Tempio a cui occorre la cannabis terapeutica per sopravvivere ai dolori e alla invalidità.

Sento  e vedo dal balcone  di casa    il frastuono   dei carri  e   della gente  allegra  (  o   quanto meno  che  prova  ad essere allegra  per    evadere  almeno  per  un po'  dalle   brutture     e responsabilità  della  vita  )  ma  poi  leggendo  l'articolo   riportato   sotto   ritorno per  un attimo alla cruda realtà  di chi   non può permettersi   tale  allegria   sopratutto  quando   è lo stato    con la  sua    burocrazia  ed  assurdità   repressive  (  vedi  le  vicende  della  la  cannabis terapeutica )    che   ti rende  la  vita  difficile ed  ad  ostacoli    come  la protagonista  della storia     del post   citato  sotto  .



Stagioni e stazioni di passaggio, tasse obbligatorie a vita da pagare quando la vita stessa non sorride a 32 denti, transiti forzati verso altre strade, ostinate e contrarie, tunnel senza uscite, calvari quotidiani che ci sbattono su un letto di dolore e lacrime.La storia di Rosanna Galleri
una donna di Tempio a cui occorre la cannabis terapeutica per sopravvivere ai dolori e alla invalidità.




Il Carnevale è la festa delle trasgressioni, un misto di allegria e coinvolgimento generale che appartiene a questa città e alle sue tradizioni. Oggi, giovedì, inizia ufficialmente la sua giostra, di balli, sfilate, divertimento sfrenato e senza ostacoli. Per tanti ma non per tutti. Il contraltare sono le malattie che ce lo impediscono, i lutti recenti che ci impongono sentimenti diversi, la estreme derive sociali che costringono a stare rinchiusi nel dolore e in altre situazioni. Carnevale dunque ma non per tutti.foto galluranews-Carnevale 2017

Stagioni e stazioni di passaggio, tasse obbligatorie a vita da pagare quando la vita stessa non sorride a 32 denti, transiti forzati verso altre strade, ostinate e contrarie, tunnel senza uscite, calvari quotidiani che ci sbattono su un letto di dolore e lacrime. Le tristezze della vita, quelle che non tutti amano leggere a Carnevale, ma che ci sono e diventano violenza che si contrappone all’allegria. Sono storie, piccole e grandi, che fanno restare muti o poco propensi alla festa a tutti i costi.
Rossana, una giovane donna, vive un dramma, da tanti anni. Lei è sempre positiva ma è pura reazione ad una malattia devastante che ne ha compromesso la mobilità, la vede costretta ad un forzato digiuno di allegria mentre il suo corpo si veste di dolori fisici intollerabili. Sono ore di sonno perse a causa dei mali, la vita privata del piacere della festa, solo la mente e gli occhi scrivono del suo dramma Oggi anche la parola, da qualche tempo, si è impigliata come i suoi muscoli che non rispondono più.
Il solo sollievo è la cannabis terapeutica, un farmaco che riesce a distenderla, farla riposare e darle il senso degli anni giovani che ha e vorrebbe avere. Scrive su facebook.
«Carnevale per tutti, ma per me inizia il circo»
Rossana col marito Massimiliano

« Una settimana senza cannabis terapeutica…Bedrocan! Ora comincia il carnevale per voi…per me IL CIRCO! ARTICOLO 32 della Costituzione italiana: DIRITTO ALLA CURA! ABBIAMO BISOGNO DI CONTINUITÀ TERAPEUTICA!
Sono disfagica e non posso mangiare se non omogeneizzati e passati di verdure, regalino delle ultime malattie neurodegenerative. Senza cannabis terapeutica sarò costretta a cominciare una alimentazione parenterale perché non esiste alcun farmaco che mi distenda la muscolatura come fa la cannabis e mi permetta almeno di deglutire pappe per neonati.
La mia postura è sempre più spastica e le cadute ricominciano ad essere frequenti. Continuo a non chiudere occhio e ad avere attacchi ed assenze epilettiche a ripetizione giornaliera!
Non sono in grado di comunicare se non per via scritta perché anche le mie corde vocali stanno cedendo. I dolori sono tornati se possibile ancora più prepotenti. Questi sono solo alcune delle piccole particolarità che ributtano nel circo delle mie patologie appena in mezza Italia finisce la cannabis MEDICA! Se la situazione si protrarrà a lungo sarò costretta a far vedere come funziona il circo di alcune malattie neurodegenerative.
E non sarò alticcia per essere andata a bere con gli amici e festeggiare il carnevale!»
La speranza è quel farmaco che pare arrivi in quantità limitate che presto si esauriscono. La continuità terapeutica diventa un miraggio vincolato a troppi passaggi e costi che la sanità pubblica sostiene con sempre maggiori difficoltà.
Bisogna fare qualcosa, per Rossana e per chiunque si ritrova a sopportare malattie come la sua, un miscuglio di tanti altri mali che solo la cannabis riesce a tenere sotto controllo.
Facciamo anche questo, proviamo a comprendere che Carnevale se non per tutti, deve almeno consentire a chi soffre di regalarsi una tregua di dignità indispensabile

Revenge porn , chat polizia e licenziamento del datore di lavoro : se una donna è vittima due volte. la vicenda di una dottoressa di Brescia





Non bastava l'umiliazione subita: il datore di lavoro di una 40enne di Brescia ha deciso cacciarla dall'azienda per danno d'immagine. Sottoponendola a un doppio abuso. Ma non possiamo dimenticare che siamo tutti responsabili. Ricordate Tiziana Cantone?






Revenge pornImmaginate     una  donna   che     fidandosi  perchè   convinta  che  tutto   rimanesse  tra le quattro mura della  camera da letto, d’accordo che non sarebbe mai uscito da lì ,  ha   realizzato un video hot   erotico  con il compagno, marito, amante o chiunque sia.  Invece  le  cose    sono  invece   andate    come   accade     purtroppo spesso   viene inoltrato a centinaia di numeri di cellulare e finisce online.  Fin qui   niente  di   nuovo \  normale  (   OVVIAMENTE  SON SARCASTICO    non fraintendetemi   in quanto  considero il  fatto già   grave di per sè. Ma se quei video finiscono nelle chat di cui fanno parte poliziotti e carabinieri che non fermano la cosa, ma anzi, ci ridono su e alimentano la cosa, la faccenda diventa più preoccupante.  La sua diffusione è inarrestabile, come qualsiasi contenuto gettato in Rete. Infatti  La vergogna, 
umiliazione e la rabbia sono  ancora   più indescrivibili. Sopratutto  quando   : 1)  esso circola  e  viene  diffuso   da   coloro   dovrebbero   tutelarti       come  le  forze  dell'ordine  .  .2)    o  quando   dopo aver sporto denuncia il vostro datore di lavoro vi licenzi. Sì, avete capito bene. Per «danno d’immagine». La sua. Sembra una beffa, ed è quello che è realmente accaduto a una donna bresciana.

[....] 

TELFONATE

Qualche giorno dopo l’inizio dell’indagine, la donna, già vittima di revenge porn, ha subito un altro abuso: è stata licenziata da uno degli studi per i quali lavorava. Il licenziamento sarebbe scattato per un danno di immagine e il datore di lavoro ha spiegato di aver ricevuto chiamate da uomini che volevano un appuntamento con la professionista «senza far riferimento alla problematica da affrontare e senza lasciare recapito telefonico».

IL REVENG PORN È REATO SOLO DAL 2019

Risultato immagini per revenge pornIl reveng porn, diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti, in Italia è reato da luglio 2019, grazie all’articolo 10 della legge numero 69. Un delitto introdotto per contrastare legalmente la moda di diffondere foto e video hard realizzate con il consenso dell’interessato e diffuse senza nessuna autorizzazione, ledendo privacyreputazione dignità della vittima. Il termine revenge porn è nato alla fine degli Anni 90 negli Stati Uniti, dove un sito omonimo già allora pubblicava materiali intimi con lo scopo dichiarato di consentire «vendetta» («revenge») a chi si ritenesse offeso o vilipeso dal comportamento altrui. Di solito chi usa il revenge porn come arma è un ex offeso per un tradimento o semplicemente arrabbiato. Un fenomeno grave e per fortuna da pochi mesi punibile, ma di ancora più grave in questa storia c’è un passaggio ulteriore: il licenziamento della donna offesa.

ABBIAMO GIÀ DIMENTICATO TIZIANA CANTONE?

Come è possibile che un datore di lavoro anziché capire la delicata posizione della dipendente decida di tagliarla fuori per danno di immagine? Come può sentirsi una donna violata per mano di una persona di cui si fidava, esposta alla pubblica gogna con viso e corpo esposti, e poi persino licenziata, quindi vittima due volte? Ci siamo dimenticati di Tiziana Cantone, la 30enne che si tolse la vita per smettere di dover sopportare l’umiliazione continua di un video hard finito sulle chat WhatsApp di tutta Italia? Ci siamo dimenticati di quanto sia pericoloso vivere un oltraggio del genere ed essere derise e chiamate troie senza che a tutto questo venga messa la parola «fine»? Tiziana Cantone la parola «fine» purtroppo ha scelto di scriverla da sola. Ma a nessun’altra donna e nessun altro uomo deve ricapitare. E tutti noi siamo responsabili. [  o aggiungo    per quanto voi vi crediate assolti\siete per sempre coinvolti. ] Datori di lavoro e non solo.


ma i creativi ( o pseudo tali ) sanno fare pubblicità sesso infarcirla di sesso o sfruttare il corpo della donna ? l'ennesimo Un cartellone quasi pornografico a Ragusa

  Leggendo questo    post      su Lettera43.it  del 20 febbraio 2020 13:14
Un cartellone quasi pornografico a Ragusa ha scatenato l'indignazione sui social. Voleva sponsorizzare una moto elettrica con un'allusione sessuale. Lubrificanti, compro oro, persino le campagne di sensibilizzazione sull'alcol: sulla mercificazione del corpo delle donne non impariamo mai.
Ci risiamo. L’ennesima donna nuda di fianco a un’allusione sessuale decisamente poco fraintendibile campeggia su un cartellone pubblicitario a Ragusa. Una ragazza di spalle a bordo di uno scooter intenta a mettersi un casco. Segni particolari: indossa soltanto un perizoma. Il claim della pubblicità: «Vienimi dietro. Sono elettrica».
L’AMBIENTE VA RISPETTATO, LE DONNE NO
Siamo nel 2020 e nella ridente cittadina siciliana qualcuno ha ancora il coraggio di sedersi in un ufficio e partorire una porcheria del genere, che incarna all’ennesima potenza la più becera mercificazione del corpo femminile per vendere un prodotto assieme a una volgare allusione sessuale. Nessuna informazione sul prodotto da sponsorizzare, solo lei con il suo invito quasi pornografico. Dell’azienda in questione sappiamo solo che la sua mobilità elettrica è sostenibile. Perché l’ambiente va rispettato, il genere femminile invece no, calpestiamolo pure. [ .....  continua  qui sul sito   ]




Ma queste metafore sono un invito a farlo per certe menti fragili e influenzabili .... o ormai  schiavi  \   della pornografia  .Quindi  care  donne che partecipate o  accettate passivamente ed  rassegnate  tale uso del vostro corpi con queste pubblicità a tali provini  di ditte che  ancora    sono  convinte  o  che  assumono   pseudo creativi pubblicitari , privi di fantasia che non sanno più cosa inventarsi per pubblicizzare il prodotto e ricorrono al fatto che tira di più il corpo della donna che il prodotto stesso   che    si vuole  promuovere  sappiate  (  sempre  che  lo sappiate  già  ignorandolo  )    che   cosi    vi   "autorovinate" la reputazione (se ancora ne avete un po') 🤮🤮🤮🤮🤮 e poi fate le manifestazioni contro il femminicidio .  Pensateci  mentre e  scendete  in piazza  o protestate  in rete  o  sui  social  ,  io non ne ho visto   e  ne  ha  visto  poche  di voi   agire  veramente   , poi magari ce ne saranno anche , scendete in piazza o sui social per  combattere    il femminicidio   , perchè     ciò' è   l'anticamera del femminicidio e della violenza.  

 datemi pure   e   bacchettone  .  Ma  qui  si tratta   di  buon senso   non c'è niente    di erotico o sensuale   od trasgressivo  ma  solo mercificazione di corpi  ed  volgarità gratuita   .  Capisco   tale  uso    se  si tratta di   : un profumo,  intimo   femminile  ,   trucchi   , e volendo  anche    igiene intima  ma  ......   qui  si  tratta  di    un oggetto   unisex  


concludo     sulle   prime note di  Nostra  signora  dell'ipocrisia di  Francesco  Guccini 
  

19.2.20

Quando un maschio adulto, lobotomizzato e alla ricerca di consensi non sa a cosa attaccarsi, s'attacca all'aborto.

 Molti mi dirano  ma  che  te  frega     son argomenti donne ,  non sapevo  che  ti fossi convertito    al femminismo   .

 È  vero     quanto dice 
Bianchi Elisabetta Non si parla di stupro. Non si parla di eventi ..straordinari. Non si menziona una gravidanza con una creatura eventualmente affetta da gravi danni fisici o celebrale Si parla di Vita. Si Potrebbe cogliere e gestire il senso di Donne costrette ad abortire per problemi personali gravi. Però. Però Però. Quando si fa sesso....Siamo tranne in casi violenti tutti coscienti di eventualità naturali quali concepimento. Non si può accettare la leggerezza di gesti . Usate metodi contraccettivi. Eviterete indubbiamente di vivere poi l aborto. L.Egoismo. la Stupidità. La Leggerezza fa male a tutti
Ho vissuto una conoscente con 4 aborti per non usare metodi possibili. E di Donne così ce ne sono a migliaia. Per cui a me queste donne non mi fanno pena. Non le stimo. Non le amo e le disapprovo pienamente. L aborto deve essere non una liberazione fisica. Ma una scelta necessaria dove sia davvero importante.




Ma poi  come   giustamente affermano   la nostra   utente  Daniela  Tuscano  :
1) non si abortisce al pronto soccorso;
2) se una donna pratica sette aborti non lo fa perché ricca e viziosa, ma piuttosto il contrario: perché disperata, sola, molto probabilmente in balia d'un partner violento che prima si serve di lei poi la obbliga a disfarsi del "peso" importuno. Una donna che non conosce, o forse le è Impedito, di accedere ai metodi contraccettivi.
e  l'altra    mia utente   facebookiana da    cui , ho  trattato per  il titolo  del post  le  prime righe   

Quando un maschio adulto, lobotomizzato e alla ricerca di consensi non sa a cosa attaccarsi, s'attacca all'aborto.
Aborto, contraccezione, pillola del giorno dopo, utero, cose su cui non dovrebbe proferire parola, tanta è l'ignoranza che regna sovrana (e sovranista) in materia.Peraltro, il suddetto maschio adulto, parla di questa roba come se le donne si riproducessero per partenogenesi, come se facessero tutto loro e non ci fosse a monte un maschio ugualmente responsabile. Responsabile molto spesso di rinunciare totalmente alle proprie responsabilità condannando quindi la donna ad una solitaria, disperata, inevitabile scelta.Il suddetto maschio adulto ovviamente è persona spregevole, violenta, così come quelli che lo seguono che avallano un sistema di disuguaglianza e prepotenza che condanna le donne al rogo.Questo maschio adulto, non è quindi il solo responsabile di tanta miserabile aberrazione: ci sono complici, donne e uomini che gli fanno da grancassa e che sostanzialmente giustificano, propagano, ingrassano la violenza sulle donne.Le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Infatti trovo propagandistico   l'intervento  di Salvini  , per i motivi suddetti . Ma  allo stesso non biasimo   quantoi dice   Elena  ,  ma   non me  la  sento di giudicarle  ed  condannarle perchè