27.12.22

IL silenzio non sempre è indifferenza anzi è d'obbligo ( o almeno dovrebbe ) per una tragedia così grande come un suicidio

opera  di   Cecilia  Cosci  
 


Di cosa  stiamo parlando 

per i miei post sulla tragedia di un suicidio  avvenuto  nel mio paese   alla  vigilia  di natale 
 sia sul blog sia su fb da cui post rimosso vista la shit storm meritata come noterete dal secondo commento riportato sotto , con critiche cattive fatte in privato e per giunta codarde perché come le capre che anziché dirti la loro mettono like alla critica principale come le pecore . Ma per fortuna la maggior parte dei commenti erano si duri ma senza perdere la tenerezza . Infatti gli ho salvati ed  li  trovate  sotto  



Efisio Coni


Ti rispondo come vicario Urbano di questa città. Non si tratta di indifferenza, ma di rispetto per una scelta, non comprensibile e non condivisibile in nessun caso. C’è chi scrive per avere dei likes e per fare sfoggio di emozioni che dopo poco sono sfumate. Non si cavalca l’onda, ma si naviga in cerca di una meta. Assieme a questa defunta in questi giorni stiamo accompagnando purtroppo tante altre persone, per tutte la nostra preghiera. Ti pregherei, se ci fosse qualcosa da aggiungere di scendere dalla piazza digitale e di venire a parlarne. Con cordialità ti auguro buon proseguimento
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  • Giuseppe Scano
    Efisio Coni ok . la mia era solo un osservazione visto che credo che il silenzio sia uguale a indifferenza . e quuindi mi ha lasciato perplesso i fatto cosi attenti non avevate riportato neppure un post su tale fatto . E non credo che riportare la notizia senza alltro aggiungere perchè giustamente come dite voi rispetto per una scelta, non comprensibile e non condivisibile in nessun caso.
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  • Efisio Coni
    Giuseppe Scano non sempre il silenzio è indifferenza, anzi, talvolta è anche rispetto. Nella nostra amata città dobbiamo iniziare ad essere più reali . I social ci stanno privando della nostra umanità. Pensa a quanta gente fa delle cose solo per postarla nelle storie. Vogliamoci bene, è una esigenza.

    Anna Paola Aisoni
    Giuseppe Scano a Tempio non ci sono stati eventi in quelle tristi giornate. Confermo quanto detto da don Efisio Coni , il silenzio è d'obbligo per una tragedia così grande. Lascia perdere fb....almeno questa volta.

Lo so è vero me lo dice anche mio padre mia madre ( se solo  gli avessi  ascoltato  non passivamente   e  seguito  i loro  consigli   anziché  che aspettare  che me  lo  dicessero  gli altri  chi mi  vuole  bene    e  chi  mi  stima  )  avrei  evitato    grossi  guai   e  figure    di 💩 e altre    guai  . Allora  che   ho ritornato   e ripotato a  casa  :  gioie  e dolori  ,   il dolce  e l'amaro [ cit   cinematografica  ]  ,  adesso   riuscire   e affrontare  questo mio  problema    di non tenermi     tutti den tro    e  voler  dire  sempre  tutto    anziché  trovare  un  equilibrio o  una mediazione    fra  decidere  quando  è  tabù e   quando    parlarne    . Lo  so    che  sarà  difficile    da  mettere    in  pratica   essendo  fin  dalla   tenera  infanzia  ecco   perchè  ho  pochi amici    veri   abituato    a   alla  vecchia    scuola  cioè   aportare  tutti  fuori  e   a  non tenermi  nient e dentro    .  Ma  come     ,  si dice    un famoso detto  “Ogni Avventura Comincia Sempre Con Il Primo Passo o meglio   anche  Un lungo cammino, inizia sempre con un piccolo passo.   Vi lascio  con   questa  mia  colonna  sonora  

  colonna    sonora 
ovunque proteggi live -Vinicio Capossela
Let It Be - Norah Jones (Live At The Empire State Building)
lascia  - Gian Maria  Testa 

Mariasole Bianco biologa e fondatrice di Worldrise: «I progetti partono da Golfo Aranci»

 da  la  nuova  sardegna  del  27\12\2022


La Biologa e divulgatrice scientifica,Mariasole Bianco  nel 2013 ha fondato la onlus Worldrise Nella top ten Linkedin sull’ambiente, i suoi progetti partono da Golfo Aranci

Pulizia spiagge e città borse di studio e tesi sui delfini . 0È stato appena pubblicato il report sulle attività del 2022 di Worldrise. La onlus ha partecipato a 86 eventi in tutta Italia e organizzato 18 campagne di pulizia tra spiagge e città; ha lanciato la prima edizione di “Festivalmar”, evento dedicato al mare; i progetti educativi hanno coinvolto 720 bambini, sono stati realizzati 6 campus e distribuite 60 borse di studio; la campagna “30x30 Italia” conta 50 associazioni aderenti, 60 aziende italiane hanno sposato la mission di Worldrise, 9 artisti si sono aggiunti al network “ecorider” tra cui Marlene Kuntz, Venerus e Joan Thiele. Tra le iniziative organizzate nell’isola, a Golfo Aranci per “Il golfo dei delfini” ne sono

stati adottati quattro a distanza, avvistati 107 e il progetto ha ispirato quattro tesi di laurea. Per salvare il mondo la strada giusta porta al nostro mare: c’è urgente bisogno di salvaguardarlo e renderlo un posto migliore. Detto così in due parole può sembrare utopistico, un discorso astratto. Mariasole Bianco invece è da tutta la vita che si dedica alla tutela dell’oro blu che compone in gran parte il mondo, e il suo, di discorso, è assolutamente pragmatico. Volto noto della tv, dei social, presidente di Worldrise, in pochi sanno che la missione esistenziale della scienziata e divulgatrice milanese esiste grazie alla Sardegna. A Golfo Aranci Mariasole da piccola ha conosciuto l’universo marino e lì si è trasferita e porta avanti studi utili per tutta la comunità scientifica che si occupa di conservazione degli oceani. Chi è Linkedin l’ha inserita nella classifica delle dieci personalità più influenti nella comunicazione che riguarda l’ambiente, il grande pubblico l’ha conosciuta con la trasmissione Rai “Kilimangiaro”. Mariasole Bianco, 37 anni, ha alle spalle un lungo percorso di studi tra l’università di Genova e l’Australia, dove si è specializzata in gestione delle aree marine protette, e da dieci anni è tornata in Italia per occuparsi della salvaguardia del Mediterraneo alla guida dell’associazione Worldrise. È la principale esperta italiana quando si parla di salvaguardia, tutela e conservazione dei mari e della loro biodiversità. E tutto è partito (ma in realtà è stato un viaggio di andata e ritorno) dalla Sardegna. «Mi sono innamorata del mare quando ero una bambina proprio qui nell’isola, nei tre mesi d’estate che passavo a piedi nudi ad arrampicarmi sulle sue rocce di granito e a nuotare nelle sue acque dalle mille sfumature. A quindici anni ho deciso che il mare sarebbe diventato parte integrante della mia vita. Galeotte furono le prime immersioni subacquee fatte tra Golfo Aranci e Tavolara: gli occhi mi si riempivano di una luce che ancora brilla, alimentata dalla gioia della scoperta di un mondo nuovo, popolato da centinaia di creature straordinarie». 


Ma vennero a galla anche gli aspetti negativi, «bottiglie e bicchieri di plastica, reti abbandonate, praterie di posidonia distrutte e sempre meno pesci». L’impegno per il mare La sua creatura principale è la onlus attraverso la quale porta avanti istanze per migliorare le condizioni della vita sott’acqua. Punto di riferimento nazionale, tra gli ultimi interventi in ordine cronologico figura un progetto di riforestazione della posidonia messo in atto proprio nelle acque di Golfo Aranci, coinvolgendo le scuole. «Worldrise nel 2023 compie 10 anni.
 I risultati sin qui ottenuti sono veramente tanti. Solo in Sardegna, abbiamo svolto attività di educazione ambientale con centinaia di bambini, messo a disposizione di studenti universitari e neolaureati più di150 borse di studio per acquisire competenze pratiche nelle scienze marine e crescere professionalmente – elenca fiera Mariasole –, rigenerato 150 metri quadrati di prateria di posidonia oceanica, promosso l’avvistamento sostenibile dei delfini creando un codice di condotta e portando avanti parallelamente attività educative rientrando anche nella cornice dell’eco-turismo». Sempre nel mare della comunità golfarancina, questa estate è stato lanciato il progetto “Seaty” sulla protezione di un tratto litorale di quasi un chilometro e mezzo dove è possibile nuotare tutto l'anno – dalla spiaggia dei Baracconi a Cala Moresca – e con una serie di attività come snorkeling, yoga al tramonto, pulizia dei fondali, laboratori. Comunicazione Mariasole è una delle persone più seguite sui canali social in tema di ambiente e ogni giorno tiene informata la sua community con le ultime notizie d’attualità. In questi giorni si parla tanto dell’accordo storico tra Nazioni unite alla Cop15 riguardo la salvaguardia della biodiversità marina. Spesso ospite di talk e chiamata in causa da siti e testate di settore. La divulgazione è una cosa seria, secondo la scienziata «da affrontare con tanta passione e grande senso di responsabilità – lo dice mentre è sul treno verso Camogli, dove ieri ha parlato di oceani –. L’ambiente marino è uno dei luoghi ed ecosistemi meno conosciuti del nostro pianeta. Non solo perché ad oggi abbiamo esplorato solo il 20% dei suoi fondali e dobbiamo ancora descrivere milioni di specie marine ma anche perché le sue bellezze e le sue fragilità sono sconosciute alla maggior parte delle persone. È per questo che ho sempre ritenuto che la comunicazione, intesa come divulgazione ed educazione, giochi un ruolo fondamentale per creare consapevolezza. Alla fine le persone proteggono ciò che amano e amano ciò che conoscono».

26.12.22

PICCOLA STORIA DI UN ALTRO NATALE - Giampaolo cassitta e di SIlvia Tondini

    Certe  volte ,    a  volte  capita      , che letteratura    (  il racconto  dell'amico  scrittore \  giornalista   Giampaolo Caassitta ) o  l'arte  :  una    foto  i questa  caso  ,   di Silvia  Tondini  una  compaesana  su facebook  la  canzone  CANTO DI NATALE - MODENA CITY RAMBLERS (MCR)  messa  a palla per   contrastare la   musica  ( ?  )   tecno  proviente da  locale affianco   descrivano  un Natale  lontano    da  quello     consumistico  e  sfavillante    , sarà una  coincidenza  o una casualità   che  più elementi    dicano  la  stessa  cosa    ?



Questa è’ la vigilia di Natale…… fila lunghissima per avere un pasto caldo alla Caritas …..tristezza infinita……😔😔😔impossibile non piangere

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Giampaolo Cassitta
Nonna ha 75 anni e pochi sorrisi. Una pensione da 400 euro al mese che non regala troppe possibilità. A Natale, in quel turbinoso mondo di colori e lustrini, nonna deve riuscire a conciliare i soldi e le opportunità. Non è semplice. Lei ci ha provato, a dire il vero, ma non c’è riuscita. Come tanti. Sono rimaste fuori le caramelle. Da regalare ai nipotini.

Sono momenti difficili, tristi, sono il corollario della sua insussistenza: i soldi, quelli veri, non ci sono. I nipotini, invece, attendono. Così quella donna, con i suoi 400 euro al mese e un sorriso gonfio di mestizia ci pensa e ci ripensa. Riempie la sua borsa di dolcetti e decide di compiere, per la prima
volta, il furto più triste e più improbabile. Quel furto, il giorno prima di Natale, viene scoperto dai responsabili del supermercato.
Nonna non ha lacrime da dividere con nessuno. E neppure i soldi.
Quando arrivano, i carabinieri, si trovano davanti una signora con una dignità immensa e con troppa tristezza da regalare. Ed ecco che, come d’incanto, il Natale, quella patina di bellezza che avvolge per un attimo la vita di molti, decide di intervenire. I carabinieri ascoltano la nonna che candidamente afferma: “Non sono una ladra, volevo solo fare un regalo ai miei nipotini, ma ho finito i soldi”. Verificano che, effettivamente, l’anziana signora vive con una pensione di 400 euro, si guardano senza costruire parole e decidono di pagare il conto per la nonna e i suoi nipotini. Nessuna denuncia, nessun passaggio in Tribunale. Loro, i carabinieri, con 27 euro hanno pagato le caramelle e hanno regalato il sorriso alla nonna. E’ accaduto in provincia di Brescia. Questo per far comprendere che la morsa della povertà non attanaglia solo il Sud e per dimostrare che a volte, quando occorre, la giustizia sa regalare storie così belle da non sembrare vere

Il sogno di una giovane donna: vincere la criminalità seguendo Falcone e Borsellino In "La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia" la magistrata Annamaria Frustaci racconta dell'educazione "civica" di Lara, 13enne calabrese con il sogno di fare la giornalista

  fonte    repubblica  del  25\12\2012 



Lara è una ragazzina di 13 anni che da grande vuole fare la giornalista. Ma anche fare la scrittrice le piacerebbe molto. Vive in una terra difficile, impenetrabile, misteriosa come la Calabria. Una terra nella quale, spesso, anche soltanto pronunciare la parola “giustizia” diventa quasi un’impresa. Lara l'ha capito presto, tra gli ulivi del nonno, alle prese con i soprusi del vicino di casa, e sui banchi di scuola, dove a dettare legge sono Totò – un coetaneo della ragazza - e i suoi amici.
Un giorno, in un edificio abbandonato, Lara e Totò trovano un cagnolino bianco e morbido, che guaisce chiedendo aiuto. È lei a vederlo per prima, eppure il ragazzo reclama il suo diritto di tenere il cucciolo tutto per sé. Lo fa con la rabbia e la prepotenza del bullo, del “malacarne” che ha un destino segnato. Non ci sta Totò a farsi portare via il cucciolo da quella ragazzina che lo affronta a testa alta, senza paura. Ma Lara ha ormai intuito che il solo modo per sconfiggere la mafia, che si insinua tra le case e le vie del paese, è guardarla in faccia con onestà e coraggio. Così decide di fare a Totò una proposta che non può rifiutare.
 
Lara sceglie insomma da che parte stare, sceglie il destino suo e, con esso, cambia quello del suo intero mondo. [ ... ]

il  libro La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia scritto da Annamaria Frustaci (  foto a  destra  ) , magistrato  (  ops   magistrata     atrimenti  i  politicamente  corretti   si offendono  e     ti  danno  del sessista  ) del pool guidato a Catanzaro dal procuratore Gratteri, è un libro per bambini che ha il
grande pregio di far riflettere i grandi. Frustraci, nata proprio a Catanzaro ma cresciuta a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, le zone che racconta le conosce bene. Tanto che, dopo la laurea a Pisa, in Calabria è voluta tornare per lavorare in quella squadra di magistrati che ha rivelato i legami tra criminalità organizzata, politica e imprenditoria.
Ora Sempre   secondo  repubblica   l'ispirazione  del libro    sarebbe   venuta dall'incontro che le ha cambiato la vita è stato quello con Gherardo Colombo: aveva soltanto 14 anni quando il magistrato protagonista dell’inchiesta su Tangentopoli andò a parlare di legalità nella scuola di Anna Maria.
 << Quelle parole  – racconta lei – mi hanno insegnato che è sempre possibile cambiare le cose e lottare per la legalità, anche quando si vive in territori difficili >>. Come succede a Lara, e allo stesso Totò.
[...] Per questo l’autrice ormai da mesi sta girando l’Italia per parlare con i ragazzi delle scuole medie e superiori. Ricordando soprattutto le figure straordinarie di Falcone e Borsellino, magistrati vittime della mafia nel 1992, che aprono il libro con due frasi-simbolo: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola” diceva Falcone. “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo” ricordava Borsellino. Parole che Lara – e la sua autrice Anna Maria Frustraci – hanno trasformato in scelte di vita.

 

 per  altre  opere  letterarie  ed  artistiche   contro la  mafia  anzi meglio e mafie     ecco  un elenco   di Saggi, romanzi e inchieste: ovvero  un viaggio nelle mafie in quindici libri fondamentali

25.12.22

la vera laicità non è paura di fare un presepe o una recità sulla natività per non offendere gli altri di religione diversa ma farlo con loro o capire come lo festeggiano o cosa è per loro

  in  una   pausa   di preparazione   per  il pranzo  di natale     replico  alle polemiche  create   sia   su Fb sia  sul  blog   sul  mio  modo di vedere  il tema  della  laicità  . sperando  una  volta   per  tutte  di chiarire  il mio pensiero  sintesi  di valori  cattolici  ( conservatori  e  progressisti  )   e  atei  , cosi  come  credo  quello di  tutte le  persone mentalmente   aperte   .  Ripeto, quindi  ,   tale  argomento  già trattato per  specificare meglio   il mio punto  di vista      per quella  che  io  (  il termine verità è  relativo  perchè  ogni uno di noi ha  la  sua  verità  )  considero la   vera  laicità. Essa  è  infatti  per  me   condivisone ed  coesistenza    come  ha  evidenziato  Daniela  Tuscano  in un  commento      fb  ( vedere  url  )  , ma  soprattutto    come dimostra   il video sotto riportato   dove i bambini canto   canzoni natalizie     delle  diverse  culture e   religioni  visto  che  ciascuna  d'0esse  ha  un modo diverso d'intendere e  festeggiare  il  natale    -- lo  so che il  video è  vecchio  di  ben  quasi  5  anni   ma   è ancora  attuale   ed  indica  la  strada  da percorrere  senza   creare   atti  d'ipocrisia  e  buonismo  d'accatto  come  quello    citato  nei  link  riportati  

 per  chi volesse  approfondire l'argomento   vedendo sia le  versioni degli atei    sia   quelle dei credenti  indipentemente  dalla  confessione  pratica  e  non praticata   il dibattito  che  ne  consegue    visto che  non esiste   un  unica definizione o  un  unica  verità  \  verità  assoluta come  già  specificato   

La vera laicità. (iltuttonelframmento.blogspot.com)  (  da  cui  ho tratto la  foto  sopra  ) 

"Io, ebreo, dirigo Wagner perché la cultura è verità" il gesto coraggioso del il direttore d'orchestra Omer Meir Wellber, 43 anni, ebreo-israeliano,

    da  msn.it  Se non avesse coraggio, dovrebbe darselo dati i tempi. Ma non difetta certo per ardore e temperamento il direttore d'orc...