“Ora sta dormendo e la sua presenza riempie la stanza di magia.Un gatto solitario suona il suo clacson malinconico.Devo ammettere a malincuore che sembra il mio gatto.Faccio finta di niente.
Il mio sguardo si perde nella notte. Ho due ore per stare solo con i miei pensieri. Non mi sono mai sentito così poco solo.
È piovuto e le gocce sui vetri scintillano come piccoli strass. C’è un’aria di birra sprecata, c’è un’aria da fine del mondo.
Mi accendo una sigaretta. Tra qualche giorno smetto. La luce inizia a fluire nella stanza, una velata promessa di alba. Guardo fuori: la notte si dilegua veloce lasciando su ogni cosa una lucida pellicola, strade ed edifici appaiono pallidi, senza spessore, come sospesi nell’onda della luce dei lampioni che si posa ancora su di loro.
Si muove. Vedo il vago profilo del suo volto sul cuscino. Sono stanco ma credo che la guarderò dormire ancora un po’. Credo che aspetterò che si svegli.
…
preparò il caffè. La caffetteria sbuffa e gorgoglia. Sono un po’ stordito dalle festanti sinfonie dell’euforia che mi risuonano in testa. Chissà. Forse tra un anno lei non mi farà più sentire così. O forese solo tra sei mesi. Forse un giorno non ricorderò neanche più la velocità con cui questa notte il sangue mi pulsava nelle vene. Forse un giorno un’altra, un’altra donna addormentata nel mio letto, mi farà sentire come oggi e io penserò che non mi era mai successo nulla di simile. Forse, ma oggi tutto ciò non ha alcuna importanza. Tra sei mesi potremmo essere tutti morti. Viviamo in un universo sconfinato, dove c’è spazio per ogni tipo di finali e per un numero infinito di incipit.
Questo mi basta.
…”
Ho finito di leggere “EUREKA STREET” by Robert McLiam Wilson
Anche se ci ho messo un bel po’ per leggerlo, per tanti vari motivi, esto libro non mi è dispiaciuto leggerlo. È stato bello e interessante leggere attraverso gli occhi di un ragazzo e la storia dei suoi amici, come e quanto si può vivere essendo amici pur appartenendo a religioni diverse… in una Belfast che vive lo scontro tra cattolici e protestanti.
Bello, non c’è dubbio… un libro che consiglio!
In esti giorni…
Una mattina.
Freddo ma bel tempo.
Un treno semideserto.
Io e le mie cuffie.
Mi guardo intorno.
Vedo le bocche mimare.
Sento solo la mia musica.
Prendo il mio libro.
E lo lascio sulle mie ginocchia.
Per l’ennesima volta lascio che il mio sguardo si perda fuori.
A vedere un paesaggio che oramai mi è troppo familiare.
La fine di un libro.
L’inizio di un altro.
A volte la mente ricorda.
Un “Ti amo” sussurrato la prima volta.
Forse uno dei pochi che io abbia mai sentito veramente.
È solo un ricordo.
Sorrido.
A tante cose che vorrei scrivere…
Ma come si può???
Lasciamoci vivere!
Sono felice!!!!