6.3.09

validità del 8 marzo




























Care donne , Care utenti
Non  riducetevi  o on limitatevi a   festeggiare  la  vostra festa  " ghettizzandovi "  in cene    o pizzate     di ìsole donne  (  mettendo   , a  me  è  capitato  , ma  questa  è un'altra sotira  e  ve  la  racconterò   prossimamente  ) , anche   se  è comprenssibilissimo   che vogliate   per  u  giorno evadere  dala famiglia  \ dal partner   ,  e starvene  fra  voi  , maq piuttosto  scendete in piazza  sia per  rivendicare i  vostri  diritti sempre  più messi indiscussione   dal potere  ,  sia   contro  chi nega  o  peggio usa  a scopo politico\  ideologico ( politiko  )  la   vostra  identità che tale  giornata  ha  rapressentato    (  fra  '800  \900 )  e  ancora  rapresenta   o dovrebbe  farlo .
Infatti  concordo con la lettera  IO  INSEGNANTE DI STORIA E IL NEGAZIONISMO  di laura borgianni ( Milano ) a  repubblica  di oggi  contro chi vuoloe  riscrivere  (   fenomeno  inevitabile   certo  )  ma per uso politico \ ideologico  tale  data  , prendendosene  tutto il merito  :
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(.....)

La leggenda della fabbrica Cotton [ Per approfondire, vedi la voce Incendio della fabbrica Triangle. ]


L'origine di questa giornata è stata oggetto di strumentalizzazioni; una di queste riguarda in Italia il settimanale "La lotta", edito dalla sezione bolognese del Partito Comunista Italiano, che nel 1952 pubblicò una storia rivelatasi poi un falso storico.[3] Il settimanale comunista sostenne in un suo articolo che l'origine della festa sarebbe risalita ad un grave fatto di cronaca avvenuto nel 1908 a New York: alcuni giorni prima dell'8 marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita; lo stabilimento venne devastato da un incendio e le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo. Questo falso ebbe ulteriore seguito nella stampa comunista: l'Unione Donne Italiane nello stesso 1952 distribuì alle iscritte libretti con un resoconto dell'incendio. Nel 1954 "Il Lavoro", settimanale della Cgil, aggiunse un fotomontaggio di Mr. Johnson con la bombetta che si fa largo tra la massa di donne tenute dalla polizia.[4] In realtà non esiste alcun documento storico su questa fantomatica industria Cotton e sul suo incendio.
Questa leggenda è la strumentalizzazione romanzata di un gravissimo incidente realmente avvenuto, l'incendio che nel 1911 colpì la Triangle Shirtwaist Company di New York. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoniste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909. L'incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono 148, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile. L'incendio della Triangle è uno dei principali fatti commemorati dalla Giornata Internazionale della Donna, ma non fu quell'incendio a dare origine a questa Giornata: infatti avvenne un anno dopo della tradizionale data di nascita della festa (il 1910) e l'8 marzo non ha nulla a che fare né con lo sciopero (iniziò il 22 novembre) né con l'incendio (avvenne il 25 marzo). 

 (  ...) 

>>
 dalla  voce   it.wikipedia.org/wiki/Giornata_Internazionale_della_Donna

Ora mi chiedo che importanza  ha   se  tale  evento è  avvenuto prima po dopo l'8 mnarzo ? se  tale   origine   è "  un invenzione  comunista "   (  per  i motivi  sudetti nerlle righe  precedenti  )     come la definisce il libro  \  manuale  scolastico  Pensare  la  storia  a pag  107 o  La prima giornata internazionale della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano o  L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50,secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia  , una  festa  che  dovrebbe  rivendicare    uguali   diritti   ( sempre  più nmessi indiscussione  )   efra i sessi  ?  Finiamola   con queste  vergognose  strumetalizzazioni   ed uso   ideologico dela stoiria   la  fine dele  dittature   dell'est  europeo avvenuto 1988-1989\1992      e la  fine della  guerra fredda   ovvero il crolllo (  secondo alcuni )  \ messa indiscussione  ( secondo altri ) delle  ideologie  ,  e celebriamo  tale   festa  senza litigi  culturali   e strumentalizzazioni  politiche  e dai  connotati di carattere commerciale \speculativo  .




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n° 8 - 05 marzo 2009























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Il 18 febbraio, la giuria di un tribunale militare distrettuale
di Mosca ha assolto tutti gli imputati del processo per l'omicidio di Anna Politkovskaya, dichiarando di non aver trovato elementi di colpevolezza nelle prove. Amnesty International ha chiesto che venga fatta giustizia e che tutti coloro che sono coinvolti nell'assassinio della giornalista e attivista per i diritti umani siano giudicati.








Per saperne di più  
































In primo piano
8 marzo: celebriamo il coraggio delle donne!
8 marzo: il coraggio delle donne
Nell'ultimo secolo lo scenario dei diritti delle donne è mutato profondamente, soprattutto grazie alla lotta portata avanti proprio dalle donne, che lavorano per costruire un mondo migliore, dall'Iran, dove si battono contro la disuguaglianza legale, alla Liberia, dove le ex bambine-soldato chiedono giustizia per le violenze subite nel conflitto. Nonostante questo, i diritti delle donne sono ancora violati, in tempo di guerra ma anche in contesti di povertà. In occasione della Giornata internazionale delle donne, Amnesty International celebra la lotta e il coraggio delle attiviste per i diritti umani.





















































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Anche quest'anno scegli i diritti umani!

















































































































I nostri appelli
 Sudafrica: donne affette da HIV vittime di violazioni
Sudafrica: donne affette da HIV vittime di violazioni









Amnesty International chiede alle autorità sudafricane di garantire alle donne vittime di violenza centri di accoglienza adeguati, in particolar modo nelle aree rurali e più povere del paese.

 Venezuela: il caso di Alexandra Hidalgo
Venezuela: il caso di Alexandra Hidalgo









Amnesty International sollecita l'apertura immediata di un'indagine sul rapimento e sulle violenze subite da Alexandra Hidalgo da parte del suo ex marito e protezione per lei e la sua famiglia.

le nostre iniziative
 Roma: Alessandro Gassman sulla pena di morte
Roma: Alessandro Gassman sulla pena di morte









"La parola ai giurati", spettacolo patrocinato da Amnesty International, va in scena al Teatro Eliseo dal 3 al 22 marzo. Il 10 marzo, incontro con l'attore e la compagnia alla Feltrinelli di Galleria Alberto Sordi.

 Lecce: seminari all'Università
Lecce: seminari all'Università









Dal 6 al 20 marzo, l'Università di Lecce ospita il ciclo di seminari "Amnesty e i diritti umani" sui temi: diritti umani in contesti di guerra, diritti economici e sociali e la situazione in Italia.

 "Rompere il silenzio"
Rompere il silenzio









Amnesty International ha realizzato il fumetto "Rompere il silenzio" destinato a ragazzi/ragazze per riflettere sulle eventuali violazioni dei diritti umani delle ragazze all'interno delle scuole e su come combatterle.

Non serve correre - 2



Galleria                                                 Immagine di franca bassi "la fine della galleria"


Parecchie volte ho scritto che non serve correre, dove dobbiamo andare? la nostra vita è una strada piena di buche e di lato ci sono: colline, vallate, il mare e i monti. Amici se corriamo, possiamo farci molto male, e per la fretta non vediamo i prati fioriti. Diamo al tempo il giusto ritmo, aspettiamo un nuovo giorno anche vedendo tramontare il sole, quando termineremo la strada e arriviamo in fondo alla galleria, ci resta solo poco tempo, e non possiamo tornare indietro. franca bassi


La fretta...


Ciao ma tu chi sei?
sono la luna
ma io non ti conosco
sei tanto bella
lasciati guardare.
Ciao ma tu chi sei?
sono il sole
ma io no ti conosco
sei grande sei bello
e mi dai tanto calore.
Ciao ma tu chi sei?
sono la natura
ti posso toccare?
certo accarezzami
e fermati un po' e senti
il mio profumo.
Ciao ma tu chi sei?
sono un amico
non ti ricordi?
quando per la fretta
mi hai perso per strada.
Ciao  bella signora ma tu chi sei?
Sono la morte
vieni dobbiamo andare.


franca bassi


Senza titolo 1333

  QUESTI SONO DUE VECCHI TELEFONI GIOCATTOLO COMUNICANTI !  VE LO RICORDATE ?  :-)


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5.3.09

Aiutiamo Joseph

ciao. è la 1a volta ke scrivo qui. Inauguro il mio spazio parlandovi di un bambino malato. prego tutti di far girare questo post. grazie x l'invito. nel mio blog ci son vari post ke parlano di altri bambini malati. Lucy


Un aiuto per il piccolo Joseph, affetto da sindrome di Leigh

Segnaliamo un caso grave e urgente che riguarda Joseph, un bimbo siciliano di quasi 4 anni, affetto da sindrome di Leigh, rara malattia neurometabolica caratterizzata da degenerazione del sistema nervoso.
Rosario Accetta, padre del bimbo, cerca urgentemente fondi per affrontare le spese delle terapie, presso una clinica della Florida specializzata in fattore genetico.
Per poter curare il bimbo (che al massimo entro il quinto anno di vita dovrà effettuare la ricostruzione della mielina) sono necessari circa 300 mila euro annui.
La documentazione sulla malattia del piccolo Joseph è a disposizione presso il Bambin Gesù di Roma. Il referente è il Dottor Enrico Bettini, del reparto Ford, che con la ricerca molecolare è arrivato a diagnosticare la malattia.

Per eventuali donazioni:
c/c bancario
BANCO DI SICILIA UNICREDIT GROUP
IBAN--IT 62 U 01020 82071 000300619055
intestato al Sig. Rosario Accetta, causale:Un aiuto per il piccolo joseph

c/ postale
POST PAY N° CARTA 4023 6004 5960 6283
Intestato al sig. Rosario Accetta

Informazioni di contatto di Rosario Accetta:


www.unangiolettodasalvare.it


mail: doryan2007@libero.it
Tel. ufficio: 090-9791318
Luogo: battifoglia 1/1 pal.C
Barcellona-Pozzo di Gotto (ME).

Donna

La vita che dai

prende forma sul tuo corpo che cambia.



Sulla tua terra

la pioggia ti bagna,

il sole ti scalda,

il vento ti invade,

ma le tue radici sono forti e lunghe.



Femmina,

madre,

sposa,

vittima,

guerriera,

porti addosso i segni della vita,

ti proteggi nella tua fragilità

da quell’uomo che è l’amore,

che è il dolore.





simona bertocchi







Senza titolo 1332

  QUESTA E' UNA VECCHIA MOTOCICLETTA LAVERDA 750 SF !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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La sconosciuta



Dama


                                                 Immagine di franca bassi, colorata e ritoccata a mano


Sono anni che ammiro il suo volto sorridente, delicata, bella la mia sconosciuta, viene dal castello Stupinigi di Torino, mi è stata donata dal mio amico Jovine Silvio, anche lui non sa chi è; l'ha sempre vista nello studio di suo padre, il magistrato Enrico Jovine. Qualcuno sa chi è? franca


Amica mia


Le tue guance
son petali di rosa.
Il tuo sorriso
trasmette serenità.
Sei bella  amica mia.
Signora delicata
nella tua veste antica.
Ti chiamerò
dama sconosciuta
o preferisci
 fanciulla del castello?


franca bassi


DDAY contro la violenza sulle donne e i bambini

 Segnalato da:Rosaria Di Fiore
Di cosa si tratta:
Donne di tutta italia manifestiamo l'8 marzo in tutte le citta' e le piazze contro lo stupro su donne e bambini. Adesso diciamo basta facciamo qualcosa facciamo sentire la nostra voce al governo. Loro si sono creati la legge x le intercettazioni, ma per noi niente ribelliamoci x tutte le vittime e x la sig. REGGIANI. Fatevi sentire vi aspetto in tutte le piazze CON LA GONNA con una canzone che ci accompagna "le donne lo sanno" di liga. Facciamo come i mondiali siamo unite come allora. Io vi aspetto a milano in Piazza San Babila avro' un nastro rosso fra i capelli.
Dove:
Piazza San Babila
Quando:
Da Domenica 8 Marzo - 10:30 a Domenica 8 Marzo - 23:00
Chi organizza:
Rosaria Di Fiore

censura fi di facebook espulso uin giornalista antimafia

  fonte  zambardino.blogautore.repubblica.it/


(Al caso che segnaliamo qui si aggiunge quello di Michelino Crosti di Radio Popolare, altro deparecido di Facebook)

Un messaggio in italiano. Freddo, burocratico.

“Sì dice così: il tuo account è stato disabilitato da un amministratore. Se hai domande o dubbi consulta le Faq”. Scompaiono così da Facebook centinaia di contatti ma soprattutto una intensa attività di comunicazione sulla mafia e la realtà siciliana. E la posta personale.

Nino Randisi è un giornalista. Un dirigente sindacale della sua categoria nell’isola, uno che ha preso molto sul serio il social networking come strumento di comunicazione civile: “Mica si potrà solo scrivere, ho mangiato, ho dormito e tutte quelle altre fesserie che si leggono, no? Si potrà pur comunicare qualcosa di più serio e di più drammatico?“.
“Avevo 500 amici. Ogni giorno pubblicavo video di YouTube sui latitanti più pericolosi. Mettevo materiali che scottano, tutta documentazione seria su argomenti importanti. E mi seguivano in molti. Adesso tutto quello che ho pubblicato finora è andato perso. Ma io non mi arrendo, mi sono rifatto l’account con altri dati e ho ripreso a pubblicare. Voglio proprio vedere cosa succede adesso. Pensa un po’, hanno tolto qualche pagina su Riina, ma ne hanno lasciato altre dove si parla di mafia in tono elogiativo, e il mio spazio, che è una pagina *contro* la mafia, me lo disabilitano?“
Sei sicuro che non te lo abbiano riattivato? Guarda che Facebook è in piena confusione tecnologica, a causa della sua crescita tumultuosa… Potrebbe essere solo un disguido…
“Macchè! Niente e la cosa più irritante è che non c’è nessuno cui scrivere. Non si trova un punto di riferimento in Italia. Questi signori chi li rappresenta? Con chi si deve parlare? Non è possibile che non ci sia un indirizzo cui scrivere”
Randisi è uno dei tanti cui accade questa disavventura facebookistica. A un certo punto qualcuno ti “denuncia”, le tue cose scompaiono, i dati e i contenuti che hai immesso, compresa la posta personale, svaniscono nel nulla. In molti casi - ci risulta - l’account viene riabiliato dopo le proteste, è successo perfino per qualche deputato. Ma intanto sapere “dove” e con chi protestare è molto complesso.
Randisi sembra pensare che qualcuno, dall’Italia, possa aver chiesto l’intervento contro la sua pagina. Ma il punto certo è che Facebook, piattaforma dove ormai più di 6 milioni di italiani esprimono i loro pensieri e le loro proteste, pubblicano le loro immagini e si mandano la loro corrispondenza, non ha nel nostro paese - che si sappia - nemmeno uno “sportello” cui indirizzare i propri reclami. Quella che ha colpito Randisi potrebbe essere censutra o disguido. Si vedrà. Ma se almeno il danneggiato potesse parlarne a qualcuno, forse anche i sospetti diminuirebbero.

Cittadini di sana e robusta costituzione




A settembre del prossimo anno i nostri Pierini si ritroveranno una novità tra le materie del proprio curriculum scolastico. Si chiama Cittadinanza e Costituzione e sarà studiata dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, dalle medie alle superiori. Annunciata già a fine ottobre 2008 con la legge 169 che l’ha introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado, da ieri mattina (4 marzo) la nuova materia scolastica ha “linee d’indirizzo” ben delimitate per ciascun percorso scolastico, linee che, pur nel rispetto del principio dell’autonomia didattica delle scuole, ne determinano dettagliatamente i contenuti e gli obiettivi di apprendimento. Presentandola a Palazzo Chigi, alla presenza del Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, ed don Luigi Ciotti, presidente di “Libera”, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha assicurato: "non sarà la vecchia ora di Educazione civica, ma un'ora di educazione alla cittadinanza, per insegnare ai ragazzi i valori e i principi contenuti nella nostra Costituzione".


Una dichiarazione d’intenti che suona più come un buon auspicio piuttosto che come esauriente spiegazione, ma per orientarsi meglio viene in soccorso l’atteso documento d’indirizzo, presentato per l’appunto il 4 marzo.


Innanzitutto "verrà utilizzato il monte ore dell'orario scolastico, senza aggiunte” – ha detto la Gelmini – “quello che si chiede agli insegnanti è uno sforzo congiunto, una sinergia per offrire l'educazione ai principi costituzionali”. 33 ore annuali dunque, un’ora a settimana, che saranno ricavate dall’attuale orario delle aree storico-geografica per il primo ciclo e storico-sociale per medie e superiori. Il fatto che non si tratti di una riedizione spolverata dalla vecchia educazione civica o dell’interdisciplinare e trasversale “educazione alla convivenza civile” introdotta tra gli OSA (obiettivi scolastici di apprendimento) della Moratti, dovrebbe assicurarlo il fatto che la nuova materia avrà anche una valutazione autonoma e specifica.


Il che vuol dire, da parte degli studenti, che Citt. e Cost. fa media e va studiata al pari delle altre materie, mentre da parte dei docenti il suo insegnamento non è più lasciato alla loro discrezionalità. Una buona differenza rispetto al passato, dunque, che può in qualche modo farci ben sperare.


Per Luciano Corradini, pedagogista e presidente della commissione che ha elaborato le linee guida della nuova materia, è proprio perché la vecchia educazione civica  era ininfluente sul profitto degli studenti, che essa era rapidamente scivolata nella marginalità: “Finalmente viene previsto uno specifico tempo scuola per consentire ad un docente, sia egli di storia, di filosofia o di diritto, di sviluppare con perizia didattica l’insegnamento e l’apprendimento della  costituzione come disciplina autonoma e di trovare intese con i colleghi, perché ciascuno concorra, come educatore e come titolare della sua disciplina, a quell’educazione civica, che abbiamo chiamato ‘educazione alla cittadinanza e cultura costituzionale’”. Attraverso insomma lo strumento del tempo dedicato e della valutazione distinta, così come perseguito in altri paesi come la Spagna, si dà rilevanza sociale a questo specifico sapere culturale. E gli effetti saranno valutabili alla fine del prossimo anno scolastico.


Il secondo sostantivo che denomina la nuova materia di studio determina la vera innovazione del provvedimento. Raccogliendo gli innumerevoli appelli del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo studio della Costituzione entra nelle scuole dal portone principale, saltando l’iter delle tradizionali finestre tra un buco e l’altro nel programma di tal o tal altra disciplina. Quest’ingresso lo compie anche attraverso l’apertura delle scuole a “testimoni”: dalle forze di polizia ai carabinieri, alle associazioni ambientaliste e antimafia, perché ci sarà spazio anche per l’educazione ambientale, ai sani stili di vita e ad una corretta alimentazione.


Dal decreto Moro del 1958 che introdusse per la prima volta l’insegnamento dell’educazione civica, siamo forse ad un punto di svolta che non può non farci che ben sperare per i nostri studenti, i nostri Pierini. In ultima analisi, anche i decreti delegati del ’74, quelli che introdussero forme di partecipazione democratica alla vita delle scuole (gli Organi collegiali, per intenderci), così come lo Statuto delle studentesse e degli studenti, sono da inserire in questa storia di nobili tentativi e buoni propositi, e la nuova disciplina tende a rilanciare, tra le altre cose, quali la valutazione del comportamento non solo in chiave sanzionatoria, ma anche come mezzo per premiare l’apprendimento del “convivere civile”, proprio questo strumento partecipativo, come pure il ruolo delle associazioni studentesche, mettendo in evidenza come la scuola non possa vivere senza la partecipazione attiva e propositiva di tutti i soggetti che la compongono, compresa la componente degli studenti. “L’esercizio della democrazia, infatti, - recita il documento d’indirizzo preparato dalla commissione Corradini - è un diritto-dovere che va appreso e praticato giorno per giorno fin dalla più giovane età”. “La scuola – continua il documento - è la palestra ideale di questa pratica, quando sviluppa nella persona che apprende la consapevolezza dei propri percorsi formativi e favorisce e sostiene un processo relazionale finalizzato alla crescita globale, nella convinzione che le ragazze e i ragazzi, attraverso l’assunzione di responsabilità partecipative, si educhino al confronto ed imparino le regole fondamentali del vivere sociale.”


Ai posteri, ovvero gli studenti del prossimo anno, di ogni ordine di studi, valutare se si è fatto onore alle buone intenzioni e se la scommessa sarà stata finalmente vinta.





Senza titolo 1331

  VI PIACE IL CANTANTE SEAL ?  :-)



 


Senza titolo 1330

  L'AVETE LETTO IL LIBRO QUANDO SI AMA NON SCENDE MAI LA NOTTE ?  :-)



 


4.3.09

Se l'Occidente vuole la pace, deve digiunare



SS_Kuwait91_fallenSebastiao Salgado, Workers

Fallen worker: A fire fighter from the Safety Boss team knocked unconscious
by a blast of gas from the wellhead. Greater Burhan Oil Field, Kuwait, 1991



Torno ad un mio post di qualche tempo fa, solamente per aggiornare alcune cifre: l'ente di ricerca americano National Priorities ci fornisce, qui, un aggiornamento sul costo della guerra in Iraq.
Per contrasto, il sito degli Obiettivi del Millennio (MDGs) delle Nazioni Unite, tra i quali il principale è naturalmente sradicare la povertà e la fame, ha invece pubblicato di recente il Rapporto 2008, di cui segnalo uno stralcio.


(...) Continua su Le coordinate galat(t)iche.

I magnifici due






 







 




 




 




 



 


 

Se vi garba credere che non esistano alternative alle ronde, ai tagli allo Stato sociale (e di diritto), al nucleare, alla fame e ai genocidi, alle violenze pubbliche e private; se ritenete inimmaginabile un'opposizione al di fuori di quanto resta di piddì e simili, non leggete questo post.



Però attenzione: vi perdete, anche, un mucchio di divertimento. I mass-media lo sanno benissimo, vi vogliono incazzosi e mugugnoni, e per questo continuano, ostinati, a occultare le notizie importanti. Così "la ggente" finisce davvero per pensarlo, che il mondo si fermi dopo le colonne d'Arcore.



Poi i gusti son gusti ma se preferite S. ai due signori qui sopra, consiglierei di riesaminare il vostro senso estetico.



E mica sono gli unici, sapete. Sono solo gli ultimi fra gli sterminati nomi illustri, non di rado illustrissimi, che hanno aderito alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza (cfr. l'elenco completo): da Desmond Tutu al Dalai Lama, da don Luigi Ciotti a padre Zanotelli, da Michelle Bachelet ad Anna Morgantini, da Daniel Barenboim a Zubin Mehta, da Leoluca Orlando a Fausto Bertinotti, e poi Pina Grassi, Moni Ovadia, Mariangela Melato, Manuela Dviri, Amur Gandhi, José Saramago, Adolfo Perez Esquivel, Susanna Tamaro, Philip Glass, Yuri Chechi, Igor Cassina, Serena Dandini, Piero Pelù, Carmen Consoli, Ottavia Piccolo, Corrado Guzzanti, i Comboniani di Palermo, Emergency, Greenpeace, Anfaa, l'Ufficio Scolastico Provinciale di Milano, il sindaco di Bresso Fortunato Zinni e... non voglio far torto a nessuno né smorzare la sorpresa, per questo ho indicato un link...





E aspettiamo altre adesioni; altri artisti italiani, anche. E' appena giunta la notizia che la marcia si estenderà anche in Israele, in parte del Medio Oriente e dell'Africa nera: proprio nei punti più caldi e disperati, dove la speranza è ormai vocabolo privo di cittadinanza, cembalo che tintinna.



Non sono un'esterofila ma formidabile quella coppia, formidabile e controversa l'enigmatica Yoko, protagonista d'un mondo in fuga verso una primavera incalzante ed esplosiva. Formidabile il percorrente Lou, sperimentatore di sé stesso e del suo corpo d'autostrada, di pirotecniche acrobazie musicali. Ha punteggiato la mia fantasia, torna ora a proclamarmi fiera d'averlo vissuto e amato. Calmo e "antico" guerriero. Sì, oggi è proprio un "perfect day": un giorno perfetto.






Daniela Tuscano








Maria and the Violin's String







Senza titolo 1329

  QUESTA E' UNA VECCHIA BMW 2002 !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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i gatti

per i  momento accontentavi di questo video trovato in rete   .  l





a prossima  volta  cercherò di emttere le  foto o vide o del mio  

IL CASO PALERMO

IL CASO PALERMO


Scavando a mani nude tra le cose e le non cose che in un Mondo senza ideali regolano l'esistenza di questo agglomerato di uomini e di case (Ugo Arioti )


Mi corre l'obbligo di fare una premessa storica in merito a questo articolo . La premessa è che questo brano che rileggo oggi è stato scritto da me nel 1975, cioè più di 30 anni fa, io ero studente di architettura. Nel rileggere questo brano, quasi un "jè accuse" pensai, in un primo momento, che mi stessi rituffando indietro nei ricordi di un tempo andato. Il solito romanticismo di quando si guarda una foto dai colori sbiaditi che ci racconta della nostra giovinezza, invece lo ho trovato ancora oggi spietatamente attuale e, aggiungo, drammaticamente giovanile e non compendiato da quanto di peggio ancora è successo in questi trenta anni sotto i nostri occhi. Spero, comunque, essendo un idealista e un inguaribile romantico che farlo leggere ad altri possa esrvire da esorcismo. Forse la sola maniera per ridare a questo martoriato corpo urbano la dignità che gli compete, grazie a tutti voi che vorrete partecipare a questo rito.


Non si deve, non si può(Demagogia) demandare alla moltitudine sociale il problema della gestione dello spazio, perché i conflitti che ne conseguono bloccano, paralizzano e sterilizzano l’edificio e l'intero corpo urbano. L’Architetto deve creare un organismo che ha una sua logica evolutiva, mettendo da parte le sue scatole da “ARTIGIANO”, belle fuori e vuote dentro. Un magnifico palazzo in mezzo a una …. Discarica di rifiuti è una vita morta, non ha uomini dentro, ma topi!


Palermo nuova, acefala d’amministrazione pubblica capace e fiera delle sue radici, piuttosto, invece, paralizzata da grossi “consultori burocratici” che talvolta non riescono neanche a spendere i soldi a loro disposizione si è quadruplicata dal dopoguerra ad oggi, e continua a crescere (unica fra le grandi città italiane) distruggendo i gradini e la valle della “defunta” “conca d’oro” e abbandonando al destino il suo centro ricco di palazzi e luoghi medioevali, rinascimentali, barocchi, liberty, etc. che oltre ad avere dato un carattere forte a questa città (una capitale) la avevano fatto conoscere nel mondo come una delle culle della civiltà mediterranea e in tempi di orgoglio e di luce la “PERLA DEL MEDITERRANEO”, per i suoi immensi giardini, per i laghi artificiali, le fontane, la vegetazione, i castelli.


Tutto questo patrimonio abbandonato a se stesso, crolla, nell’indifferenza generale, mentre la “grande periferia” continua a perpetuarsi, occupando anche, con il “patrocinio” dell’amministrazione comunale quei brani di città che ancora avevano un carattere forte e rappresentavano un oasi sociale nel caos; la Via Libertà con le sue ville e i suoi giardini è un esempio rappresentativo di questo scempio speculativo. Le oasi sociali così si vanno sempre più restringendo. La aggressione non risparmia neanche quei luoghi del nucleo più antico della città, “LA MEDINA”, che da sempre con il loro colore e la loro vita sono stati i più vissuti della città: I MERCATI.


Che importanza può avere il crollo del PALAZZO BONAGIA, uno dei gioielli della Via ALLORO.


C’è ancora qualcuno che si occupa di salvare dei monumenti. (Che spreco). Cosa dice Signora? La Soprintendenza? Solo Burosauri! Nessuna idea, regole ferre e sbarramenti arcani. ( un modo per guadagnare un piccolo potere di veto e salire nella scala dei FUNZIONARI ....di corte!)


Dopo il crollo, è stata avviata la “ricostruzione” della “Zisa” un monumento che occupa uno spazio che si sarebbe potuto utilizzare meglio come ZONA PEEP, o magari un palazzo a quindici piani (un occasione perduta per i poveri speculatori mafiosi, ogni tanto succede. Abbiate pazienza!).


Questi sono alcuni esempi, i cadaveri sono tanti, troppi, marcescenti. Pensate a quello che potrebbe succedere se la diga seicentesca di Via Maqueda crollasse?? Come ha detto scusi? Cosa è questa storia della diga di Via Maqueda? Vuole sapere questo? Non si è mai accorta che a metà della strada sia da un lato che dall'altro questa si trova su una quota più elevata dei quartiei che taglia? Il problema è che gli arabi avevano costruito una rete di canali per drenare le acque e quelli che sono venuti dopo ci hanno costruito sopra, cara Signora! Gia alcuni palazzi presentano forti crepe e fenomeni di slittamento, ma lei non si deve preoccupare. No, fin che la barca va la lasci andare e pensi alla salute e se poi ha un pò di tempo venga a casa dal Signor Sindaco che le offre un buon caffè e non ci pensiamo più a queste cose. E' come dire verra la fine del Mondo! Certo lo sappiamo che deve succedere, ma perchè deve succedere proprio oggi eh!?


Questo caos urbano, complici tutte le Amministrazioni Comunali(SPQP) dal dopoguerra ad oggi, ha creato una tipologia architettonica che si potrebbe definire “NEOGOTICA, i prototipi di quest' architettura di cui è ricchissimo il centro antico della città sono visibili a chiunque guardi con occhio, semplicente e misuratamente, più attento quello che succede dietro le facciate delle strade del centro. Alcune di queste pareti verticali sono sorrette da contrafforti in cemento o in tufo a “faccia vista” e sono recintati sul retro da muri (h = 2,00) in tufo, coronati da cordoli in cemento, i muri, che descrivono un perimetro, quasi a ricordare che lì c’era qualcosa. Questi manufatti di architettura neogotica naif sono ricchi di stucchi e vernici varie e di varia forma e sostanza, in alcuni angoli, quelli coperti dalla facciata principale dell’ex edificio, trovano posto i servizi igienici all’aperto. All’interno di questi edifici, spesso senza soffitto, trovano posto altri servizi urbani, quali:


1) LA DISCARICA DI SFABRICIDI


2) LA RACCOLTA DEI RIFIUTI IN FORME ASTRATTE E FANTASTICHE FINO AL PARADOSSO DEFINITIVO


3) L’ALLEVAMENTO DI RATTI E DI PIANTE SPONTANEE


4) ACQUITRINI PUTRIDI PER L'ALLEVAMENTO DELLE ZANZARE TIGRE.


Questi lotti sono occupati spesso, da indigeni o aborigeni con l’animo del costruttore. Questa varia umanità ricava, con materiali poveri, dei box, dei negozi, o addirittura delle abitazioni, ritagliandole all’interno di queste aree; lo fa con un artigianato eclettico, ma assolutamente naif. Il patrimonio di case, vicoli, piazze, mercati, torri, chiese, castelli, portilizi , conventi, cortili, gallerie, archi, insomma tutto quanto rappresenta la città e il suo cuore vivo è in uno stato d'abbandono tale, da rendere difficile anche la semplice manutenzione, soprattutto per gli edifici e i luoghi urbani che si trovano all’interno dei quattro mandamenti della città antica.


Molte le superfetazioni, le incrostazioni, le sopraelevazioni e gli "indeguamenti" del dopoguerra che hanno svisato interi isolati il cui anno di costruzione può ritenersi quasi con esattezza incluso fra il 1.000 e il 1.200. E’ il tramonto dell’idea Leonardesca dell’uomo come centro e misura del sistema sociale. L’agglomerato urbano della Palermo “nuova” che cresce non ha la capacità di rendere credibile la sua protestata necessità d’essere.


Ugo Arioti

Senza titolo 1328

  VI PIACEVA IL DISCO TUTTA MIA LA CITTA' !  DEGLI EQUIPE 84 ?  :-)


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La sofferenza

Il faro


Immagine di franca bassi dipinto olio


La sofferenza


Ormai i miei capelli
si sono fatti esperienza.
Il dolore li ha imbiancati.
Giorni di grande sofferenza,
hanno forgiato la mia vita.
Comprendo e stringo nel mio cuore
tutte le creature colpite.
Il dolore ci unisce
siamo sorelle!
I rami non  sono morti
sono solo assopiti
il nostro amore li scalda
ecco!
stanno mettendo le prime gemme
torna la vita...
Mani protese verso il cielo
domani raccoglieranno
i frutti  del nosto amore.


franca bassi

La moda di ieri...

La moda                                                                         La moda di ieri "Piume in testa!"


La moda oggi


                                                                  La moda di oggi  "Piume in gabbia!"  


GABBIANI2                                                             La moda del futuro "Gabbiani liberi!"

In piazza Duomo a Firenze la bottega dei colori che resiste al mangificio., Il negozio di vinili che dice no al Black Friday: «Clienti da tutta la Toscana, il nostro segreto è la roba popolare»

 Corriere della Sera In piazza Duomo la bottega dei colori che resiste al mangificio In questi anni hanno visto la città intorno cambiare, ...