Cari amici, nel mio quartiere stanno suonando le campane. Oggi è domenica, doniamo un po' di serenità a chi ha bisogno. Io vi dono delle immagini fatte pochi giorni fa, quando sono andata a trovare mio nipote Andrea a Montelivata. Sono anni che frequenta con il gruppo di "Boy scout" si trova molto bene nella natura, anche perché da sempre che lo conduco nei boschi. Ogni volta che troviamo un ritaglio di tempo andiamo alla ricerca di emozioni. Ho trascorso una bellissima giornata nella piena serenità. Sotto la radura degli alberi un gran fervore; nel preparare un altare fatto con tavole e una croce legata con lo spago, ma l'emozione grande quando due Boy hanno fatto la Prima Comunione, nella semplicità circondati dalla bellissima natura. Per la seconda volta ho assistito alla santa Messa in mezzo alla natura e la prima volta che ho assistito alla cerimonia, della “Prima Comunione”, senza tanti fronzoli. Ricordiamoci quando un nostro nipote, un figlio deve avvicinarsi a Dio, non ha bisogno di grandi capitali, basta una croce e un semplice altare. I soldi che risparmiate, potete indirizzarli a chi soffre la fame e la sete. Ricordiamoci che al mondo c'è tanta sofferenza. In questo modo aiutiamo anche i nostri bambini alla semplicità della vita. Immagini di franca, dimenticavo se nel bosco trovate un po' di fragoline dividetele con chi non le ha trovate.Una serena Domenica. Franca Bassi
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
2.8.09
1.8.09
Estate
Godere l'estate
nel verde passeggiare
infrangere le onde
col corpo, in mezzo al mare.
Restare in solitudine
col grido del gabbiano
che ti sfiora con le ali
e poi se ne va, lontano.
Poter salirgli in groppa
leggera volteggiare
senza peso, nè corpo
sull'Oceano viaggiare.
Spruzzata dai marosi
col salmastro sul viso
guardar dall'alto tutti
Lassù
dal Paradiso.
Scritto da Marilicia - senza data.
Un po' di luce per te dolce clochard
Cari amici, oggi sono molto triste, sono stata tutto un giorno a cercare di rintracciare il Clochard che si è tolto la vita. Per un giorno intero ho chiamato tantissimi telefoni senza sapere dove è stato portato.Non riesco a scrivere le mie parole sono vuote lui viveva al centro di Roma ha lasciato la sua misera vita. ..."Roma, 30 lug. - Un uomo impiccato all'inferriata esterna della chiesa di San Rocco... solo una tragedia della solitudine la morte di Ruggero I., 45 anni, il "clochard". Domani andrò in chiesa e cercherò di sapere che fine ha fatto il suo corpo.Questa sera lascerò alle mie finestre delle candele per Ruggero.Se incontrate un povero tendete una mano,e parlate con loro. franca
Immagini di franca
immagine in rete grazie
31.7.09
La kill-pill incombe
Cossiga ci spiega che la Ru486 va fermata perché “è contro la 194”
“Così l’aborto diventerà un metodo contraccettivo come gli altri” Anche il ministro Ronchi contrario
Poche ore prima che l'Aifa votasse a maggioranza l'introduzione della pillola abortiva RU486 in Italia, il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ha chiesto un decreto per bloccare l’adozione della pillola e ha rivolto un’interpellanza al governo e al ministero del Welfare. Convinto com’è che il presidente, Giorgio Napolitano, dopo essersi rifiutato di firmare il decreto legge che tentava di bloccare l’esecuzione di Eluana, questa volta una firma non la negherebbe. “Chiedo che si faccia riferimento alla legge 194 – spiega al Foglio – e si spieghino i limiti dell’aborto farmacologico, più pericoloso di quello chirurgico. Così l’aborto diventerà un metodo contraccettivo come gli altri. Io mi muovo sul piano morale del male minore, e il male minore è l’aborto chirurgico. Anche per la presa di coscienza cui obbliga: c’è un colloquio da fare, poi un’operazione chirurgica. Qui si tratta di mandar giù una pillola e via”.
Su una questione così importante, dice l’ex presidente, l’iter non prevede l’approvazione del ministero, che almeno, spiega, “è tenuto a rispondere alle Camere. Bisogna bloccare un’Agenzia che ormai, come altre agenzie indipendenti, riduce il Parlamento a strumento consultivo. Andiamo verso l’inno alla Repubblica platonica, al governo degli esperti che possono ignorare gli eletti dal popolo. Ci troveremo, ne sono certo, con un’Agenzia che stabilirà come la dose di morfina che causa la dolce morte sia un antidolorifico”. Cossiga si aspetta perfino una sentenza della Cassazione, visto che “stiamo arrivando al punto in cui l’inizio e la fine della vita sono nelle mani di tecnici”. Che spesso non sono nemmeno d’accordo fra loro. “La Ru486 è contro la legge”.
Per la 194 del 1978 – spiega l’interpellanza – l’aborto deve avvenire in ospedale, invece le donne ingoieranno due pillole (una per abortire, l’altra per espellere il feto) e poi, dopo al massimo due giorni, torneranno a casa senza sapere quando né dove avverrà realmente l’aborto. In più la legge parla di nuove tecniche “meno rischiose”, mentre la mortalità per aborto chimico è dieci volte quella per metodo chirurgico. “I medici così se ne laveranno le mani, un giorno avremo distributori di pillole come quelli del caffé”. La battaglia sulla pillola abortiva è iniziata in Europa, dove l’Emea, l’Agenzia del farmaco, l’ha approvata. Tutti i paesi in cui l’azienda produttrice, la francese Exelgyn, decide di fare richiesta sono tenuti a fare automaticamente lo stesso. Salvo che, come è accaduto, non emergano nuovi dati sulla sicurezza del farmaco. L’azienda, sollecitata dal ministero, ha comunicato all’Aifa che le morti per Ru486 sono in realtà 29, non 17. L’Aifa ha risposto di esserne già a conoscenza, eppure la cosa non risulta in nessun verbale. “Chissà quali interessi economici ci sono dietro. Per non parlare delle pressioni ideologiche”. Come quelle di chi spaccia la kill-pill per l’affermazione dell’autodeterminazione femminile, la possibilità di abortire senza dolore. E ha spinto perché la pillola fosse approvata in fretta, senza ulteriori approfondimenti.
“Perché non si dice semplicemente che l’aborto è libero? – chiede Cossiga – La 194 è il frutto di tempi di scontro, ora non ci si può mettere mano perché non c’è la maggioranza. Una parte dei cattolici è convinta che la legge debba essere laica, o meglio senza riferimento a una qualsiasi morale. Basta vedere il senatore Marino, o Dario Franceschini. Ma perché, per esempio, non si può ammazzare una persona? E se è proibito che un parlamentare tiri in ballo la morale, perché non stabilire per legge la depenalizzazione dell’infanticidio davanti a un ‘disagio psichico’, come nel caso dell’aborto?”.
Intanto monsignor Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia accademia per la vita, ha chiesto di bloccare il procedimento e ha spiegato che, come per l’aborto chirurgico, “per la Ru486 c’è la scomunica per il medico, per la donna e per tutti coloro che spingono al suo utilizzo”. Con “l’aggravante” del rischio di vita della madre a causa di un farmaco con “la valenza del veleno”. “In fatto di salute non si gioca sui soldi”, dice, ma nell’interpellanza Cossiga ricorda che fra il ricovero (necessario per legge) e il follow-up (i controlli per evitare infezioni o emorragie) i costi per la sanità vanno ricalcolati. In serata, il ministro delle Politiche europee, Andrea Ronchi, si è detto contrario all’adozione della Ru486.
Senza titolo 1588
Senza titolo 1587
GRUPPO CONSILIARE ITALIA DEI VALORI
Piazza del Comune, 2
Tel 0574 1836364 1836359
Fax 0574 31220
www.comune.prato.it
AL SINDACO
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Prato.29/7/2009
p.g.
Oggetto: DOMANDA D’ATTUALITA’ SULLE CONSEGUENZE DEL DECRETO SICUREZZA PER I BAMBINI NATI DA MADRI CLANDESTINE
Premesso che il prossimo 8 agosto entrerà in vigore il cosiddetto Decreto sicurezza che fra le tante misure prevederà anche quella che impedisce ai clandestini di poter svolgere un qualsiasi atto di stato civile.
Dato per certo che questo impedirà alle donne straniere prive di permesso di soggiorno di poter riconoscere i propri figli in caso di parto, a Prato nei primi sei mesi del 2009 sono nati 412 bambini in queste condizioni ed altrettanti si prevede che nasceranno entro il 31 dicembre prossimo.
E’ prevedibile che fra meno di due settimane il reparto di maternità dell’ospedale di Prato, da simbolo di integrazione diventerà un luogo da cui fuggire per le mamme prive di permesso di soggiorno.
Così come riportato dalla stampa, le conseguenze di questa legge sulla realtà di Prato potrebbero portare alla creazione di cliniche clandestine, alla mercificazione delle paternità, a tutta una serie di illegalità che andranno a scapito della salute delle mamme, dell’integrità delle famiglie e della sicurezza collettiva.
CHIEDO
- Se sussiste effettivamente l’impedimento per le donne straniere prive di permesso di soggiorno che hanno partorito, di riconoscere i propri figli.
- In caso affermativo, se questa A. C. può individuare misure idonee a scongiurare le drammatiche conseguenze di questa legge per cui i bambini e le mamme potrebbero venire separati fin dalla nascita.
Se ne richiede l’iscrizione all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale.
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO CONSILIARE DELL’ITALIA DEI VALORI
Aurelio Donzella
Senza titolo 1586
Antonio Di Pietro ed il sen. Stefano Pedica saranno insieme a noi.
Appuntamento lato Galleria Alberto Sordi.
Qualcosa puo' cambiare e noi saremo numerosi a gridarlo !
Odio gli indifferenti
Davanti a tali news che sis tanno ripetendo con più frequenza mi viene d'aggiungere a " odio gli indifferenti " Gramsci febbraio 1917 qui il testo . odio gli indifferenti che non aiutano , almeno chiama il soccorso e che ...... e fanno finta di niente che vengano sanzionati a pene pecuniarie per ommissione di soccorso . Idem per gli amministratori del demanio marittimo che non hanno messo bagnini .
Napoli L’uomo di 73 anni è affogato davanti a «Mappatella beach», nel centro della città
Sotto l’ombrellone accanto a un morto
L’indifferenza dei bagnanti: c’è chi spalma la crema e chi si tuffa
Il cadevare di Antonio Sommaripa nella spiaggia della Mappatella
C’è un ombrellone rovesciato sulla battigia sotto il quale è adagiato il cadavere di un uomo interamente coperto da un lenzuolo e da un asciugamano. A un paio di metri, una borsa e una sedia da bar vuota. Siamo sulla cosiddetta Mappatella Beach, pieno lungomare di Napoli, su via Caracciolo, dove ai napoletani piace fare il pic nic.
Il resto sono occhi che guardano altrove, anzi che fanno di tutto per evitare di incrociare l’immagine della morte così sfacciatamente immobile. O forse no, non evitano niente, non la vedono e basta. L’ombrellone rovesciato li aiuta a schermare uno scandalo tanto intollerabile. L’uomo aveva 73 anni, si chiamava Antonio Sommaripa, abitava nel quartiere Miano e in mattinata i bagnanti hanno visto galleggiare il suo corpo (che per quanto ne sapevano poteva essere ancora in vita) su quell’innocuo e piccolo specchio d’acqua chiuso dagli scogli, dove dicono che non annegherebbe neanche un bambino lasciato solo. Invece di soccorrerlo, hanno preso un telefonino e hanno chiamato il 118, perché ci pensassero i medici del Pronto Soccorso a fare il possibile (l’impossibile).Solo dopo, qualcuno ci ha ripensato e ha deciso di trascinarlo a riva. I medici non hanno potuto che constatarne il decesso per annegamento. Niente bagnini, sulla spiaggia centrale di Napoli? Niente bagnini, a quanto pare. Ma soprattutto, nessuna pietà sulla spiaggia centrale di Napoli? Nessuna pietà. A giudicare dall’agghiacciante normalità di quelle scene, dove nulla riesce a turbare i sacri rituali preagostani, un morto vale una sedia vuota, una borsa abbandonata, un cestino dei rifiuti. Rifiuto esso stesso, se si può continuare a leggere un libro o il giornale con un cadavere a due passi, se si riesce ad aprire un tubetto per spalmarlo sulle spalle arrossate dell’amica, se si può rimanere sdraiati pancia all’aria e gambe divaricate ad abbronzarsi.Neanche i sassi che circondano la Mappatella Beach sembrano capaci di tanta indifferenza di fronte a un uomo morto. C’è una famosa poesia di Ungaretti, intitolata «Veglia», in cui un soldato evoca una nottata di guerra del ’14 passata a fianco di «un compagno / massacrato / con la sua bocca / digrignata / volta al plenilunio / con la congestione delle sue mani»: ricorda che in quella notte, disteso a fianco della morte («penetrata nel mio silenzio »), non si è sentito mai «tanto attaccato alla vita» e ha cominciato a scrivere «lettere piene d’amore». Ci vuole il massacro di una guerra per avere tanto rispetto della morte, e perciò della vita? O lo si può avere non solo sotto il plenilunio ma nel solleone, non solo al fronte ma anche su una spiaggia, non solo in divisa ma anche in costume da bagno? Con le pance sporgenti, con le gambe adipose? Insomma, in tempo di pace. E di benessere.
Paolo Di Stefano
31 luglio 2009 corriere dela sera
30.7.09
Curragghja ( curraggia ) 25 anniversario strumentalizzato
E mentre pasavooltre riprendendo al corsa , mi veniva da canticcchiare per oprrimere le lacrime il ritornello della famosa ( che poi colonna sonora del post ) Dormono sula collina di de Andrè
Il mio post è stato oggetto giustamente di polemiche sull'account principale di facebook
Manuela scano ...dovresti sapere che alcune famiglie hanno deciso di fare le lapidi..ed altre no...nn credo che solo perchè una famiglia decide d nn dedicare nessuna lapide sia da considerare parente di una vittima di serie b,dal momento che per alcuni è una ferita ancora aperta...infatti dovresti esserti accorto che su 9 vittime, le lapidi vere e proprie sn solo 3 e in piu una piccola lapide ossia quella che hai messo nella foto.ciao buona giornata.
IO credevo fossero tutte ufficiali . Il mio era solo un dubbio , perchè le autorità o chi va a celebrarli , mette i fiori solo ed esclusivamente in un posto , cioè quello centrale , e non
**** la lapide centrale è quella dedicata a tutti,cn tutti i nomi.....c sn tante cose che nn vengono ufficialmente dette per curraddjia, perchè nn tutte le famiglie la vivono e l hanno vissuta allo stesso modo.
IO hai ragione . fra le cose non ufficialemente dette , c'è cosa che mi hanno raccontato e che si vede ( almeno questa è la mia interpretazione ) dal documentario di Gianluca Meda ( ne trovate il promo sulala mia pagina ddi youtube o nell'url citato ssopra ) ricostruisce la vicenda se avete voglia di guardarlo è disponibile a tutti... guardatelo si intitola CURRAGGIA UNA FERITA ANCORA APERTA , mi hanno raccontato che alcuni andarono anche in costume da bagno e ciabatte o a curiosare nonostante i il blocco dela polizia e sia i volontari ( andati per spirito di dovere o per opportunismo ) spensero in ritaro l'incendio , per salvare alcuni incoscienti. Che La collina era ( non che oggi sia cambiato niente anche se non è come era allora che c'erano anche mettali pesanti ) discarica cittadina e che alcuni morti ( e feriti ) si sono sciolti per le alte temperature dovute a plastica e mettali bruciati . Oltre che all'errore umano , arerei arrivati in ritardo , stanchezza deò corpo forestale ( infatti l'incedio fu spento alle 5.00 del matino ma non fu bonificato e con il caldo riparti e sucesse quel che successe )
Oggi 30 ritornando a fare attività fisica ,una semplice camminata
tavolta dotato di macchian fotografica perchè turbato da il commento al mio reportage fotografico sulla giornata celebrativa di *********** << ora l'anniversario è diventato uno spettacolo teatrale per la borghesia "birbona" di tempio, che cerca, attraverso le disgrazie altrui, visibilità mediatica. Che tristezza. Quando l'abbiamo organizzato noi l'incontro veniva fatto in piazza e non a teatro, perche il popolo, l'unico che veramente ha versato lacrime per questa disgrazia è in piazza che bisogna incontrarlo.
La cosa divertente è che il sindaco di tempio ( non so se è se lo hanno rieletto i suoi concittadini... contenti loro... ) mai si è fatto vedere a quella manifestazione in quella data. In tanti anni che è stata proposta mai ha presenziato... non può rinunciare alle sue gite in barca). Domanda: qualel'impatto mediatico della iniziativa? quale utilità? Il fatto che la Murino, che è una diva, abbia letto, pagata tra l'altro profumatamante, i testi scritti da chissàchi ( io lo so, ma non lo dico) che impatto ha avuto nel territorio? POVERI MORTI DI CURRAGGIA, uccisi una altra volta >> e ***** : << concordo sul fatto che certe manifestazioni debbano essere accessibili a tutti invece, come al solito, in teatro entrano solo e sempre le stesse persone, persino quando gli spettacoli sono a pagamento è praticamente impossibile trovare dei biglietti se non sei abbonato o amico di qualche membro politico del Comune...ma questa è un'altra storia...a ... Visualizza altromaggior ragione un evento che, in modi diversi, ha toccato ogni cittadino di Tempio e dintorni, DEVE OBBLIGATORIAMENTE manifestarsi nelle piazze e nei luoghi dove tutti, dal più piccolo al più anziano, dal più ricco al più povero...possano poter partecipare al ricordo di una delle pagine più tristi della storia locale.... al mio reportage fotografico sullo spettacolo della giornata celebrativa o meglio pseudo celebrativa del 28 luglio
ho fatto queste foto
scegliendo volutamente ( visto che con il cellulare non si può mettere il bianco e nero ) nelle altre due volutamente il bianco e nero per indicare che nonostante siano passati 25 anni , si continua a piangersi adossso e a piangere lacrime di coccodrillo e a ricordare retoricamente , senza farlo , come invece si dovrebbe davanti a disgrazie come queste guardare avanti , e senza strumetalizzare o cercando un caprio espriatorio senza guardare che a causa dela loro mancanza di prevenzione ( erba alta , scarsa pulizia delle strade e delle cunette , nessuna sanzione agli incivilie nuovi barbari che gettano di tutto ) ed amplicando un fenomeno che esiste ed è,reale visto che se n'è occupata e segnalato la commissione antimafie e come segnalano gli indipendentisti quello delle mafie ( ediliza selvaggia , rimboschimenti , mangimi , assunzioni forestali , ecc ) come hanno fatto la giunta --- in questo caso ---- del centro destra . Infatti se sono andato allo spettacolo , potendo vederlo comodamente a casa visto che c'era la diretta tv , era solo per vedere degli amici che erano fra gli artisti in sala
- http://www.youtube.com/watch?v=bKbe5UENQyo la ballerina Daniela Tamponi )
- http://www.youtube.com/watch?v=l9PU8k8lnzo ( Giacomo spano e Giammario Masu ) ) .
Quindi giù cari politicanti giùle mani dalla memoria e copsi che li uccidete due volte . Il vero ricordo si fa con la prevenzione e la cura dei luoghi continua dei . Infstti Su a Curragghjia una lapide è rimasta a terra per mesi dopo essere stata buttata giù dal vento. Stranamente qualche settimana fa l'hanno riparata. Idem per le pulizie .Per me non è questo ricordare, li avrebbero ricordati meglio prevenendo ogni nuovo pericolo d'incendio
Bagnasco, l'Avvenire e l'utopia
«Il signor Berlusconi Silvio, presidente del consiglio, ha sempre fatto sfoggia degli insegnamenti della Chiesa e spesso si è direttamente riferito alla morale cattolica come modello delle sue scelte. Ebbene, questo signore ha perso tutta la nostra stima perché ha preso in giro la nazione, il popolo, le istituzioni, la Chiesa e la morale. Se le notizie pubblicate da un giornale e un settimanale sono vere, come pare che siano (le intercettazioni sono incontrovertibili) e lo stesso presidente dei fatti ha dato versioni diverse, noi ne condanniamo la mentalità, la sufficienza, la supponenza e il comportamento che invece di essere stimolo ed esempio, è stato e continua ad essere di scandalo. Non possiamo accettarlo né tollerarlo.
Egli è spergiuro e i figli hanno il diritto di rinnegare un simile padre perché non ne è più degno. Noi vescovi d’Italia in nome dell’etica pubblica e privata, in nome di quella dignità delle Istituzioni che il signor Berlusconi ha semplicemente deturpato e imbrattato, ne chiediamo le pubbliche dimissioni. Diffidiamo coloro che si appellano al cattolicesimo a sostenerlo, aiutarlo, perché è un pericolo per il Paese e la stabilità legale. Nessuno può votare leggi contro la dignità dell’uomo, della donna e a favore del suo esclusivo interesse come sta sistematicamente facendo l’interessato. La situazione è grave e grave è anche il nostro appello. Diffidiamo il signor Berlusconi di adire qualsiasi santuario o chiesa che voglia usare strumentalmente per superare l’ondata di sdegno che si leva dal mondo cattolico e non credente per uno stile di governo che è solo intrallazzo e interessi corporativi e personali. Nessun cattolico, degno di questo nome e nessun cittadino degno di questa appartenenza può appoggiare con voto, con adesione e in qualsiasi forma, quest’uomo per la cui miseria noi vescovi preghiamo.
No, Berlusconi non è un santo, come egli stesso a dire, in un contesto ridanciano e vanitoso,! Ne eravamo certi, ma pensiamo anche che sia colui che si paragonava al Messia che mandava «gli apostoli» del suo vangelo in missione in un mondo popolato da comunisti e miscredenti. Credevamo che fosse colui che esaltava la morale cristiana, e segnatamente cattolica, credevamo che fosse colui che aveva proposto la sua famiglia come modello di «famiglia italiana», credevamo che fosse malato… credevamo. Ora sappiamo che è solo un miserabile che cerca di emergere con una battuta dalla sentina in cui si è rotolato e in cui ha invischiato le Istituzioni repubblicane. Che pena, quella platea di uomini e donne «perbene» che plaudono e applaudono ridendo e anche invidiando l’utilizzatore finale di prostitute. Si, il prostituito mentitore e spergiuro è un vero modello dell’Italia. Dell’Italia corrotta e cattolicamente religiosa».
Ecco perché è ancora importante che si continui a firmare e a fare firmare l’appello al papa perché non lo riceva: se abbassiamo la guardia, lorsignori si sentono liberi di fare quello che vogliono. Alla data attuale ore 12,00 del 22 luglio le firme raccolte erano di 3.881.
Chi vuole firmare l’appello al papa che continua, può farlo al seguente sito:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/l%e2%80%99appello-di-un-prete-ai-cattolici-%e2%80%9cimpediamo-l%e2%80%99incontro-tra-ratzinger-e-berlusconi%e2%80%9d/
29.7.09
2Lettera di Ultimo su un quotidiano schierato come Libero.
2Lettera di Ultimo su un quotidiano schierato come Libero.
Ci teniamo a ribadire che questa associazione è apolitica e l'unico motivo per cui la lettera di Ultimo contro Bolzoni è stata pubblicata da Libero è perchè le altre testate hanno gentilmente rifiutato. Dal corriere della sera in poi, sono state contattate tutte le redazioni.
grazie a tutti quelli che nel proprio blog hanno pubbicato la lettera. E grazie a tutti coloro che continueranno a sostenerci, di qualunque parte politica siano"
La lettera
"Le velenose insinuazioni e le offese che Attilio Bolzoni propala dal quotidiano La Repubblica contro le Istituzioni e contro valorosi servitori dello Stato sono l’ultima operazione di terrorismo giornalistico che lo contraddistingue da tempo come zelante scrivano al servizio del suggeritore e della lobby editoriale o giudiziaria di turno. Questa volta siamo di fronte ad una ignobile manovra eversiva il cui risultato più immediato è la riabilitazione e la legittimazione di un criminale del calibro di Riina Salvatore e dello stragismo corleonese. Ancora una volta, dopo un decennio di articoli falsi, dopo un processo pubblico e una chiara sentenza di assoluzione, Attilio Bolzoni infanga la trasparenza e l’efficacia dell’operazione con cui è stato catturato Riina e le azioni collegate e successive. E’ necessario che i giovani e i cittadini onesti sappiano che la lotta contro Cosa Nostra è un patrimonio del popolo e non lo scettro di potere e di privilegio di elite giornalistico-giudiziarie settarie e di parte, forse infiltrate da Cosa Nostra. Diffidate di questa antimafia salottiera e settaria, abbiate fiducia nello Stato e nei suoi servitori che con coraggio, mentre tutti rimanevano inermi e indifferenti, hanno affrontato, scovato e scardinato Riina Salvatore e i suoi Corleonesi, senza patti e senza ricatti. L’unica trattativa che io conosca, perché ammessa pubblicamente, è quella tentata dal quotidiano La Repubblica con i Talebani del latitante Osama Bin Laden per la liberazione di un giornalista italiano. Evidentemente quella della trattativa è la loro cultura. Non la mia. Vergogna!
Onore a tutti i combattenti caduti contro la mafia".
ultimo
Questo è il comunicato di Ultimo alle risposte di Attilio Bolzoni.
Chiunque avesse un sito, un blog, qualunque mezzo di informazione, sarebbe molto d'aiuto se potesse inserire l'articolo di censurati.it in cui si fanno nomi e cognomi di persone che hanno contribuito a depistare, ingannare, punire chi ha messo la sua vita a rischio per il bene di tutti noi.
Il link è http://www.censurati.it/?q
un caro saluto a tutti, e... prepariamo a sentire le richieste di scarcerazione di Totò Riina, che come collaboratore chiederà di tornare ai domiciliari. Sta accadendo già in sicilia per altri detenuti al 41 bis che sono liberamente fuori in cliniche private, con tutti i contatti esterni che una detenzione ai domiciliari comporta.
L'antimafia, fra poco la fara' Totò Riina.
Non ci aspettiamo niente di buono da questi strani movimenti, ma come sempre, schiena dritta e andiamo avanti. Col sorriso
La risposta all'attacco verbale di un mafioso contro la giornalista Antonella Serafini
"Dopo l'articolo della nostra responsabile del settore "informazione", Ciancimino si sente leso, e da lezioni di etica e legalità
Imgpress pubblica una lettera aperta di Ciancimino ad Antonella Serafini, in cui suggerisce di lasciare lavorare le procure e non dire cose false
Dopo che Riina diventa il salvatore della verità, Ciancimino da esempi di legalità a noi (perchè Antonella Serafini è tutti noi) ci aspettiamo le prossime mosse da Provenzano o Madonia.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Da notare che però mai è accaduto che un boss si difendesse pubblicamente da attacchi giornalistici. Quello che può essere sembrato attacco, è però semplicemente una difesa da infamie che durano da anni.
visto che ciancimino chiude la lettera con "rimango a disposizione per chiarimenti", saremmo tentati dal rispondere NOI CON I MAFIOSI NON CI PARLIAMO. A parlare con loro sono già in tanti.
un sorriso, finalmente... e presto metteremo il materiale della meravigliosa giornata di oggi dedicata a Rita Atria"
Le difese dell'Associazione Capitano Ultimo
"Sono anni che provano a delegittimare e infangare il lavoro di chi con onestà e dedizione prova a fare un lavoro serio contro la criminalità. Passano gli anni, e vediamo che nulla cambia, accadde con Falcone, spesso dalle stesse firme. Dissero che nascondeva materiale scottante, lo accusarono di aver tradito l'antimafia, di aver tradito il suo ruolo di magistrato. La memoria è corta, in questa italia, e le stesse persone, a volte per mano degli stessi giornalisti, tornano a fare quelle accuse. Un domani sicuramente piangeranno sulla tomba di chi sta combattendo in tutti i modi che gli consentono. Ultimo si è visto attaccare da Attilio Bolzoni, su Repubblica, lo stesso Bolzoni che davanti a un giudice balbettava con reticenza, dietro a un vigliacco "non so, non ricordo, non posso dire la fonte". Ora quello che disse davanti ai giudici, lo dice con una penna velenosa forte della testata che lo copre e lo sostiene. Stiamo preparando una difesa che avremmo preferito evitare, per non scendere alla loro bassezza, però siamo stanchi di sentire sempre attaccato il nome di chi, con impegno, dolore, sacrificio della propria vita personale e quella dei propri uomini, ha fatto il proprio dovere e doversi sentire vilipeso così impunemente. La giustizia non vuol dire impunità... se finora Ultimo è stato indifferente a questi attacchi, adesso abbiamo deciso che è ora di ribellarci all'arroganza di chi poco sa e molto dice, con le armi della trasparenza, senza rabbia ma con tanta sete di giustizia.
Domani la replica del colonnello Ultimo agli attacchi vigliacchi di Bolzoni, in edicola. Censurati.it farà da cassa di risonanza alla voce di Ultimo, visto che per "scambi di cortesie" nessun giornale andrà a gamba tesa contro una testata come repubblica.
Non volevamo uno scontro, ma a questo punto è diventato GIUSTIZIA"
“QUANDO STAPPI UNA BOTTIGLIA DI VINO, TI SEI MAI CHIESTO SE QUEL TAPPO HA UNA STORIA DA RACCONTARE?”
Una mostra stupenda da andare a vedere , in quanto con le immagini e con il corto ( che viene proiettato continuamente ) ha sublimato e reso immortale , bloccandolo e salvandolo dall'usura del tempo e dala polvere ( ed è per questo per segnalare il trapasso di un mestiere , di una cultura\identità messa seriamente indiscussione da una globalizzazione neoliberista e\o ecomnomia canaglia per parafrasare il titolo di un famoso saggio doi Loretta Napol eni qui recensito . Infatti si usa sempre meno sughero sardo e si ricorre a sughero estero o sintetico che ho filamto l'intervista non a colori , ma usando il colore seppia ) che tutto copre e altera dell'oblio , il lavoro millenario del sughero e la sua trasformazione in ogetti quotidiani ( un tempo fino a gli anni '60 ) e oggi in tappi da sughero , materiale isolante ( ed altri oggetti come dice la voce sughero di wikipedia ) souvenir e vestiti come dimostrano questo due foto tratte da questo sito in cui si parla delle creazioni di Anna Grindi ( quyi la sua homepage , dove trovatre anche i suoi contatti ) e da cui sono state tratte queste due foto riportate ai lati .
Sapevo in quanto un mio antenato,era,allora una professione molto comune da noi in Gallura e soprattutto a tempio ( dove è stata sostituita quasi compeltamente da Calangianus ) dove un mio prozio paterno stato imnprenditore del sughero e qualcosa avevo sentito raccontare da mio padre e mio zio , e da il padre ( l'ultimo quadretaio artigianale , cioè che fa i quadretti di sughero a mano e non industrialmente rimasto nella mia città ) di una mia amica e dal uno dei responsabili dela bottega del comercio equo e solidale in cui faccio il volontario che il padre è stato sugheraio , ma non sapevo che ci fossero storie come quelle riprese nel corto e nelle foto di Roberto di fatica , di lavoro di generazioni . Un lavoro ormai sempre più meccanzizzato e mopolizzato da grosso gruppi industriali , e glia artigiani che ora stanno scomparendo con esempre meno potere contratuale perchè obbligati o venderlo solo ed escluisivamente o le famiglia industriali e a sottostare alle loro condizioni sul prezzo .
Ora sia per evitare d'annoiarvi con la mia loggorea , sia perchè non so pù che altro dire , chiudo sulle note ( ma canzone cosi azzeccata ) de La storia siamo noi di De Gregori , invitandovi ( per c hoii è di tempio e dintorni o della sardegna o in vacanza da queste parti ) a vedere la mosttra o a chi non può vederla online al sito di Robderto .
per approffondire
cosa è il sughero
- http://it.wikipedia.org/wiki/Quercus_suber( Caratteri botanici Fitogeografia Decorticazione Utilizzazione Nomi regionali e altre news
- http://www.allsardinia.it/sughero.htm
- http://www.allsardinia.it/sughera.htm
- http://www.allsardinia.it/varieta.htm
Usi
- http://www.softwareparadiso.it/studio/materiali-sughero.htm
- http://www.allsardinia.it/utilizzi.htm
- nell'ediliza http://www.sughero.org/
- tappi sughero tappi
- panelli pannelli sughero
- isolante sughero isolante
- pavimento pavimento sughero
Senza titolo 1584
SCUOLA PRIVATIZZATA? NO GRAZIE!
NO AL DDL APREA
Ma che razza di scuola è?
- Una scuola che si "governa" tramite un consiglio di amministrazione, diretto e gestito con poteri assolutistici dal dirigente scolastico e formato da 11 persone tra rappresentanti di docenti, genitori, studenti (nelle superiori con voto consultivo), degli enti locali, delle realtà culturali, produttive (che condizionerebbero la vita della scuola secondo i propri interessi, soprattutto se sono tra i finanziatori) e nessuna rappresentanza del personale ATA.
- Una scuola che può essere trasformata in fondazione e soggetta al condizionamento di chi la finanzia e la gestisce con la presenza nel consiglio di amministrazione, come se si trattasse di una SpA.
- Una scuola regionalizzata con il trasferimento a tali enti delle risorse umane (docenti e ATA) e dei beni e delle risorse finanziarie.
- Dove si lavorerà per chiamata diretta come in una ditta privata, senza la garanzia di un pubblico concorso nazionale, ma con un concorso di istituto.
- In cui i docenti non decidono neanche dell'offerta formativa, perché il piano elaborato dal collegio dovrà subire l'approvazione dell'onnipotente consiglio e dovrà soddisfare la richiesta prevalente delle famiglie.
- Con i docenti inquadrati per gradi come in un corpo militare e promossi al grado superiore, se lo vorrà il dirigente e il ministro delle finanze, che concederà i soldi.
- Con capi sottocapi e caporali.
- Sottoposti a periodica valutazione sull'attività svolta, documentata nel loro portfolio.
- Dove tra due insegnanti, a parità di ore lavorate ed anzianità di servizio, potranno esserci consistenti differenze di retribuzione, sulla base di un presunto merito attribuito da una commissione interna presieduta dal dirigente, con tutti i probabilissimi risvolti clientelari del caso.
- Dove il precariato sarà una condizione lavorativa permanente di tutti.
- Senza rappresentanza sindacale di istituto, le cui mansioni sarebbero svolte da più compiacenti associazioni professionali.
Quest' obbrobrio non è la scuola della Costituzione!
Eppure tutto ciò, per quanto incredibile e orribile, è contenuto in un disegno di legge presentato da Valentina Aprea, attualmente in discussione in Parlamento.
il DDL Aprea è un colpo mortale alla Scuola Pubblica e ai diritti dei lavoratori
- Destruttura il carattere pubblico dell'istruzione statale.
- Elimina la libertà d'insegnamento
- Attacca la Costituzione.
- Infrange l'unicità della funzione docente istituendo gerarchie di ruolo, giuridiche e funzionali.
- Viola le regole generali per il reclutamento dei dipendenti pubblici.
- Svilisce il contratto nazionale.
Bisogna disinnescare subito questo pericolosissimo progetto attraverso una massiccia opera di controinformazione ed una mobilitazione generale e diffusa nelle Scuole e nel Paese
Il Forum Insegnanti
FIRMA E DIFFONDI QUESTO APPELLO
28.7.09
ho imboccato una nuova strada
sono due le canzoni che mi confermano che la strada iniziata è quella giusta e che fanno pensare che non è vero che l'istinto che l'istinto di conservazione sia una legge assoluta vi sono dei momenti in cui la vita pesa più dell'attesa e della morte
la prima
la seconda
Mi manchi
Ancora fanciulla mi sono affacciata felice alla nuova vita.
La tua finestra era piena d'amore e di sogni.
La mia purezza aspettava il tuo corpo.
Impaurita alla nuova vita
per un po'sorridendo tu mi ha portato per mano.
Ma la strada insieme è stata troppo breve.
Solo sette primavere!
Siamo rimasti insieme abbracciati
fino alla fine della tua sofferenza.
Siamo stati alla finestra della nostra vita
piena d'amore solo sette brevi primavere.
Ti ricordi ...quando eravamo felici
fermi sulla riva ad ascoltare il vento
che accarezzava la nostra pelle e spettinava i miei capelli?
in silenzio udivamo il canto delle sirene?
Poi come un sogno cattivo un'onda
ti ha strappato alla tua giovane vita
e ti portò via da me per sempre.
Mi manchi tanto...mi mancherai sempre...
Anche se gli anni sono passati
e i tuoi figli li ho fatti uomini
lo sai che la strada è stata dura
e lo è ancora senza di te.
Mi mancherai!
Il tuo amore resterà dentro di me
e con tuoi figli.
franca bassi
Stile libero
27.7.09
faber suoni e parole cangianti 2009 ultime due giornate 24 e 25 luglio
In un venderdi notte , più tiepido sia dal punto di vista del fuoco e dalle a temperature nottourne rispetto al giorno precedente si è svolta la terza delle 4 giornate della manifestazione dedicata a Faber che ha visto come protagonisti il gruppo faber per sempre ( http://www.faberpersempre.
http://www.youtube.com/wat
A differenza delle atre cover band e dei cantanti di cover "De andreani " più o meno improvvisati è una dellle cover band ( eppure è un peccato vista la bravura e il talento che si limitino a suonare solo de andrè ) che più s'avvicibna stilisticamente al maestro e alo stesso tempo riesce a sperimentare ed ad innovare .
Un grazie a loro , che a differenza degli altri gruppi di questa edizione hanno proposto oltre che canzoni poco eseguite dalle cover band ( di cui parlavo prima ) come servo pastore o se ti tagliassero a pezzetti ( con la versione dele s trofe aggiunte : << ( signorina libertà , signorina anarchia >> , prendendo la caratteristica , cosa almeno dalle quelle che ho ascoltato , assente nellle altre cover band , di fare un lavoor filologico allla de andrè , il quale era sloito modificare come al canzone del maggio , via dela povertà , se ti tragliassero a pezzetti le sue canzoni ) . Ho fatto grazie a questa loro esibizione un salto nei mie primi ani di vita che hanno come colonna sonora le canzoni di Faber . Es ora che ho scoperto i retroscena , in quanto fra una canzone e l'altra raccontava anedoti poco conosciuti di faber , amero ldi più le canzoni sovracitate ora che ne conosco i retroscena .
Il concerto migliore , secondo me e secondo alcuni voci sia del pubblico sia degli adetti ai lavori , delle 15 ( se si cointa anche quella noiosa e solo pedisequa dell'associazione precedente ) edizione o 5 ( e si conta la brillante , dimnamica , innovativa , non pedisegua imitazione coem lo era la precedente ) del maerstro sandro fresi sotto in foto
25\7\2009
Essa ha visto sul palco il gruppo esordien e , ma molto promettente e con buonissime potenzialità , il primo ( che io conosca e abia mai visto ) con una batterista fremminile dei http://www.fabernoster.it/
Esso è stato una proprio un smisuirato viaggio nei temi cari a de andrè inparticolare quelli dell'amore , della libertà , degli ultimi .
Essi hanno eseguito anche dele canzoni ( adesso non ricordo i titoli ) poco conosciute ai più del grande Faber , questo si chè un vero omaggio e non il quello ( che aveva caraterizzato le edizioni precedenti a quelle di Sandro fresi ) scialbo , noioso , retorico ( fatto fatto per fare ) e fatto solo ed esclusivamente dele canzoni note e stra note .
Buone le introduzioni alle singole canzoni che hanno sopperito alla posizione non centrale , ma periferica del proirettore , belle le interpretazioni ( teatrali oltre che musicali di alcune canzoni ) e le spiegazioni filosofiche in particolare l a ballata dell'amore cieco e bocca di rosa . Ottimo affiattamento non solo musicale ma anche d'amicizia ( come dimostra l'album fotografico del chittarista ( e queste foto da me scattate al concerto
26.7.09
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