25.4.12

sono un indefinibile

ha ragione Luigi Agus quando in questo post  (  gli amici  \  contatti di fb possono saltare  l'articolo e  leggerselo   con i  rispettivi commenti  fra cui quello  citato   direttamente   qui )  indecifrabile.





Giuseppe Scano
7 ore fa


VEDIAMO QUANTO SONO CREATIVI I MIEI AMICI DI FACEBOOK: LASCIA UN COMMENTO DI 1 SOLA PAROLA CHE MI DESCRIVA USANDO LA TERZA LETTERA DEL TUO NOME PROPRIO. PUÒ ESSERE SOLO UNA PAROLA, DOPO COPIA E INCOLLA QUESTO SUL TUO STATO, COSÌ POSSO LASCIARE ANCH'IO LA MIA OPINIONE..




ecco   che   tutti  questi pareri in parte veri in parte esagerati e  contrastanti   mi ricordano  questo  film ( e l'omonimo romanzo  di Sergio Atzeni  )  di cui riporto sotto




uno dei video più belli che ho trovato in rete . Lo so come mi ha detto una mia amica di fb : << Molto bello, peccato che l'audio è bassissimo >> e me ne scuso

:al dievel, Girolamo Nicolini,



La storia di Germano Nicolini, comandante Diavolo, è stata ripresa dai CSI con Linea Gotica, nella quale è presente anche un altro personaggio simbolo della lotta antifascista: Giuseppe Dossetti (il monaco ubbidiente) e dai Modena City Ramblers, che con la canzone Al Diével (traduzione emiliana di "Diavolo") l'hanno fatta conoscere al grande pubblico. La canzone compare in una prima versione in "La grande famiglia" e in una seconda versione modificata in cui interviene come voce narrante anche lo stesso Nicolini in "Appunti partigiani". In quest'ulimo disco è contenuto uno scritto di Luciano Ligabue intitolato "Il diavolo". Compare inoltre nel documentario "Partigiani" del 1997 di Davide Ferrario e Guido Chiesa una raccolta di testimonianze sullaguerra partigiana girato a Correggio. La vicenda giudiziaria di Germano Nicolini viene raccontata sempre da Davide Ferrario e Daniele Vicari in un documentario successivo, "Comunisti" del 1998. Sempre alla vicenda Don Pessina è stata dedicata, all'epoca della riapertura del caso giudiziario, una puntata della trasmissione televisiva "Telefono Giallo" di Corrado Augias. il resto della storia   qui 

la vita è un casino ma ... parte 2



"Oh me, oh vita! 
Domande come queste mi perseguitano, 
infiniti cortei d'infedeli, 
città gremite di stolti, 
che vi è di nuovo in tutto questo, 
oh me, oh vita! "
(Walt Whitman)



Oggi ,  proprio  mentre ascolto  la  colonna  sonora  del  bellissimo  film Into the Wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild), regia di Sean Penn (2007) , mi  viene da   riprende  la  discussione  iniziata nel  mio post precedente  : la  vita  è un casino ma  alo stesso tempo vale la pena  d'essere vissuta . Ecco  che  definisco meglio  la mia concezione  su d'essa . La  vita  è  un grande mistero   o  dono divino  ( dipende  da  i punti di vista  )  per  cui  non esiste  una risposta   fissa  , definitiva  ed  immutabile  perché  ogni uno  di  noi  la  vede  in maniera  diversa e personale .Voglio  specificare la creazione di una  mia tag  :  è la vita  e tu non puoi farci niente La  vita  .  




Nel senso   )  che la  vita  è imprevedibile  e mutabile  e  che quindi   si  può , anzi si deve  per  ( a meno che  tu  vedere  l'atro  video sotto   scelga  diversamente  ) lottare  per -- ma  non è  il mio percorso  -- renderla straordinaria  oppure  --  è questo  fra  alti  e basi , battere  e levare  , cadere  e  rialzarsi  , fra il dolce  e l'amaro   il mio percorso -- vivere nel bene e nel male  la vita  nella  sua pienezza   non vivere come monumento \ omologato   cioè morto vivente  e  il sopravvivere  porto all'estremo e  alla passività   , reagire per  modificarla come suggerisce la  vignetta   riporta   a  destra  . a  voi decidere  quale  tipo   di vita  intraprendere    .L'importante  è  che  decidiate  liberamente   senza  farvi suggestionare   dal primo che  capita, sottoscritto compreso   che  ha  : << Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso ( Robet Frost San Francisco, 26 marzo 1874 – Boston, 29 gennaio 1963) ed è tratta da :La Strada Non Presa>>, ma  che ragionate    con la vostra testa



  io nonostante  tutto  vado  avanti  , scalciando pietre e venendo scalciato  . Ma  come  dice la canzone sotto : 








Il respiro di Gina



Gina Galeotti Bianchi... Mi sono già occupata di lei, ma è come il primo amore: rimane incisa nella memoria. Porto il suo nome ovunque, nelle scuole, nelle piazze, nelle vie, negli angoli: ecco, soprattutto lì, in angoli e scuole. Gina è la Resistenza quotidiana. Il suo respiro, a Niguarda dov'è caduta esattamente 67 anni fa, mi par di toccarlo. Ha un tepore bianco, di nido, di sole. Gina rappresentava la Milano dei cortili e dei rioni, eppure lei, impiegata, in quell'epoca rurale e feroce era un'eccezione. Una donna diversa. Resta di lei il sorriso raggiante, appena rivolto in alto, ma al tempo stesso ben saldo alla terra. Una terra promessa che Gina voleva raggiungere già qui, adesso. Gina era un prolungamento, usciva da sé. "Quando nascerà il bambino, non ci sarà più il fascismo" furono le sue ultime parole. Era incinta di otto mesi, quando fu colpita da una raffica di mitra dei tedeschi in fuga. Il bambino che portava in grembo non sarebbe mai nato. Ma proprio in quel momento Gina diventava madre di tutti, e quel bimbo interrotto il simbolo del perpetuo cammino, delle faticose generazioni in silente costruzione del riscatto. Ecco perché il respiro di Gina si espande e diventa storia collettiva, e non lo si può separare dalle ringhiere, dai fogli clandestini, dai mercati. C'è dappertutto, e dappertutto, anche nelle periferie della storia, può nascere solidarietà, futuro. E' ancora, e per sempre, familiare a noi, una cara immagine da comodino, non un ritratto ieratico e lontano. E ci comunica, ogni giorno, ogni ora: sono qui, c'è speranza.


23.4.12

la vita è un casino ma alo stesso tempo vale la pena d'essere vissuta

se  da un lato Peanuts, di Charles M. Schulz  uno   dei fumetti ( insieme  a Geppo , Braccio di ferro , topolino  )  della mia infanzia  ed in cui  ogni tanto mi rifugio   mi fa chiedere  ma  perchè  ..... continuo a  farmi domande   se  poi  a volte  ( mi   ) succede proprio cosi  ? 

                  


ma poi   sia  degli  Bolormaa degli ex Csi   sia   questa  canzone    che  s'intitola Una Perfecta Excusa   qui  il testo  mi ha fatto  cambiare  idea   perchè  è meglio una vita \ opera  d'arte  piena  di dubbi e  di  domande  o vero  piena  di curve   ma senza  esagerare ,  ma trovando  un equilibrio  altrimenti si rischiano le  seghe  elucubrazioni  mentali 


 concludo   con queste  due  citazioni   segnalatomi dall'amico  Pino de Noia di  del gruppo di  facebook  radio Faber   :  1) << Ciò che io chiamo vita è quando mi sveglio al mattino e mi preparo una piccola tazza di tè. E sopravvivo. Proprio non so come si fa a vivere alla grande. [Bob Marley]., 2) Se vuoi arrivare primo,corri da solo. Se vuoi camminare lontano,cammina insieme.Proverbio africano (Kenyota).Che insieme all'inno frigideriano (  la  rivista  frigidaire  )  qui  il file midi caratterizzano  questo blog  e  tutte le altre  cose ( facebook , youtube , flicker  , ecc ) a cui  sono registrato 

la paura ti rende prigioniero La ragazza che mangia solo pizza margherita da otto anni 29/03/2012 - Sophie Ray, 19 enne gallese, non mangia altro da quando aveva 11 anni. Tutta colpa di una gastroenterite che l'ha portata ad avere paura del cibo

Il cibo è diventato sempre più un problema psicanalitico grave per tutte le generazioni più recenti a partire dalla mia. I disturbi del comportamento alimentare che si son diffusi negli anni Ottanta, oggi sono iperpresenti nelle forme più fantasiose nelle vite di un numero sempre crescente di persone e questo articolo sotto lo conferma  . Quello  che mi lascia  perplesso  ed  sconcerto  è il tabu' ( come  nel  mio caso che  gli dico  ai miei  che   voglio iscrivermi ad  un gruppo di  ascolto   \  tipo gli alcolisti anonimi  perchè  ho difficoltà  con il cibo   su cui sfogo   tutte le mie frustrazioni  o mi mangio gli avanzi perchè ho paura   che vadano buttati  oppure   tutto   anche le parti dure  delle  verdure  o il torsolo delal mela  ) o il motto i panni sporchi si lavano in famiglia  .
Ma  ora  basta  ciarlare    eccovi la storia  d'oggi  tratta da http://www.giornalettismo.com/




SOLO PIZZA - Il Daily Mail ci parla di Sophie Ray di Wrexham ( foto sopra  ) , in Galles, la quale non mangia un pasto propriamente detto da quando aveva due anni. A partire dall’undicesimo anno di età ha iniziato a mangiare solo la pizza margherita. La ragazza ha confermato che vomita se ingerisce qualcosa di diverso da un pasto “take away”. Basta un solo pezzettino di peperoni per rivoltarle lo stomaco.QUELLA GASTROENTERITE… - In realtà Sophie soffre di una raro disturbo, la sindrome da alimentazione selettiva, che la porta ad avere paura di tutti i cibi impedendole di provare piatti nuovi. Tutto cominciò quando a due anni soffrì di gastroenterite. Passato il disturbo, la ragazza cominciò ad avere paura dei cibi, riuscendo a mangiare solo pasta al formaggio, patatine e panini con una particolare crema di limone.PIZZA TI AMO - A 11 anni cominciò a mangiare solo pizza margherita, fino a un massimo di tre al giorno. “Amo la pizza, non ho bisogno di altri sapori -spiega Sophie- Va benissimo così. Il mio disturbo iniziò all’età di due anni. Mia mamma diceva che dopo la malattia ero spaventata dal cibo, in quanto ero convinta che i miei disturbi dipendessero dal mangiare. A 11 anni mi feci forza e assaggai la pizza. Da quel momento non ho più mangiato altro. Se non posso mangiarla, sto a digiuno perché non posso ingerire altro”.ATTACCHI D’ANSIA - Sophie non mangia né frutta né verdura ormai da anni, e secondo lei il solo pensiero di mangiare qualcosa di diverso la terrorizza, rendendola ansiosa. “La mia paura più grande è una colazione all’inglese, con uova e bacon. Sto male al solo pensiero”. L’ansia della ragazza è così forte che nonostante uno specialista le abbia consigliato di mangiare qualcosa di nuovo, lei non è riuscita neanche a pensare una cosa del genere.BISOGNA CAMBIARE - La nutrizionista Carina Norris ha spiegato: “La ragazza non sa cosa sia una dieta bilanciata. Non ingerisce né vitamine né minerali. Bisognerà lavorare sulla sua psiche per consentirle di mangiare qualcosa di diverso. Il suo non è un capriccio, è un problema. Basterebbe mangiare una pizza con vari ingredienti, ma deve farlo subito, perché la sua salute corre un grosso rischio”.

alla faccia della democrazia ecco perchè ho cambiato idea su fare il giornalista . criticava la “politica delle promozioni” di Panorama. Licenziata. Articolo21 pubblica la mail della discordia


 l'unico commento   che riesco a fare  è nel    titolo  .    da  http://www.articolo21.org/

La giornalista Paola Ciccioli è stata cacciata da Panorama dopo averci lavorato dieci anni. Articolo 21 pubblica in esclusiva il testo integrale della mail da lei inviata al Direttore Generale Periodici della Mondadori per protestare contro “la politica delle promozioni di Giorgio Mulè, una delle quali riguarda la giovane figlia dell’ex ministro Scajola.
Paola Ciccioli   (  foto  sotto  ) lavora, anzi lavorava, in Mondadori da vent’anni, dieci dei quali a Panorama. E’ stata anche rappresentante sindacale di questa testata durante la direzione di Pietro Calabrese. Chi la conosce racconta che si è sempre battuta perché la serietà e il lavoro dei colleghi non venissero mortificati e perché “cognomi importanti” non avessero la meglio su “cognomi anonimi” della redazione. Le sue divergenze, su questo e altri punti, con l’attuale direttore Giorgio Mulè risalirebbero ai tempi di Carlo Rossella, quando Mulè era responsabile dell’attualità. Nella mail inviata daPaola Ciccioli al direttore generale periodici Roberto Briglia, dalla quale è poi scaturito il licenziamento (il 23 marzo scorso), la collega richiama una memoria da lei stessa depositata all’ufficio del personale nel 2007, in cui sono minuziosamente ricostruiti alcuni comportamenti a suo dire “censurabili” dello stesso Mulè. Che, tornato da direttore a Panorama nel 2009, ha ostracizzato la Ciccioli, impedendole di fatto di lavorare. La giornalista ha preso allora l’aspettativa non retribuita e ha accettato un incarico all’università. Di questo parla in una delle due mail allegate a quella “incriminata”, dove fa diretto riferimento a due promozioni di recente decise dal direttore di Panorama, una delle quali riguarda la giovane figlia dell’ex ministro



ECCO PERCHE’ PAOLA CICCIOLI (nella foto insieme a Miriam Mafai) 



E’ STATA CACCIATA DA PANORAMA: IL TESTO INTEGRALE DELLA MAIL INVIATA DALLA GIORNALISTA AL DIRETTORE GENERALE PERIODICI DELLA MONDADORI PER PROTESTARE “CONTRO LA POLITICA DELLE PROMOZIONI DI GIORGIO MULE’” IN UN MOMENTO DI GRAVE CRISI DELLA STORICA TESTATA DI SEGRATE.

Oggetto: da Paola Ciccioli a Roberto Briglia
Data: 07 gennaio 2012
Gentile direttore, prima di tutto Buon Anno.


Sono vent’anni esatti che lavoro in Mondadori, includendo il periodo della Sbe di corso Europa. Non ho mai bussato alla sua porta, come invece vedo e ho visto fare con sistematicità a molti miei colleghi. Se mi permetto di disturbarla oggi è perché la decisione di Giorgio Mulè, comunicata via mail ai fiduciari di Panorama, di promuovere Antonio Carnevale e Lucia Scajola mi appare come la classica goccia che fa traboccare il vaso. Scusi, ma non trovo al momento metafore più brillanti per esprimerle tutte le mie contrarietà e indignazione. Dopo aver messo all’istante nero su bianco questo sentire ai rappresentanti di testata, e al vice direttore Raffaele Leone, ho cominciato a pensare a una lettera da inviarle. I fatti e le valutazioni da circostanziarle sono talmente tanti, gravi e delicati che rinvio la stesura del “trattatello” a un futuro molto prossimo, limitandomi ora a una semplice mail. Nella quale ritengo opportuno copiare per sua conoscenza quella dello sdegno immediato e una riflessione via posta elettronica che ho avuto modo di fare con Nadia Vaghi settimane fa.
La prego inoltre di leggere – se non la conosce già – la memoria da me depositata all’ufficio del personale il 17 dicembre 2007, alla vigilia di un processo per diffamazione che ho dovuto subire io, visto che l’ex vice direttore di Panorama, e attuale direttore, non ha mai ritenuto di dover far presente che il marchiano errore, costato il procedimento penale, era opera sua e della sua più fidata collaboratrice. Ovviamente poi assurta a importanti incarichi di onore e responsabilità. Tanto per non fare nomi, mi riferisco – con rispetto parlando – a Emanuela Fiorentino. (un giorno troverò il tempo e la concentrazione necessari per descriverle, con dovizia di particolari, la faccia esterrefatta della presidente del collegio che mi ha giudicato).
La saluto e le auguro buon lavoro. Ritengo infine doveroso precisarle che, su quanto accaduto a Guja Visigalli, non mi sono ancora rivolta pubblicamente a lei, all’amministratore delegato e alla presidente Marina Berlusconi, come sarebbe stato doveroso fare, soltanto per non correre il rischio di danneggiare la collega.
Paola Ciccioli
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Oggetto: Re: Comunicazione del direttore su nuove nomine
Da: Paola Ciccioli

Data: 05 gennaio 2012 12.14.06 GMT+01.00
A: Edmondo Rho – Panorama
Cc: anna maria angelone Donatella Marino

Uno scandalo! Quest’uomo, per così dire, non conosce la vergogna. Peggio per lui ma anche per noi
Buon Anno
Paola Ciccioli
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Da: Paola Ciccioli

Oggetto: Re: R: proroga

Data: 26 settembre 2011 15.51.05 GMT+02.00
A: Nadia Vaghi



Non c’è problema, Nadia. Scriverò la lettera al più presto, oggi non ce la faccio. Non intendevo cavarmela con una mail, per carità… Anzi, mi scuso se ho dato questa impressione. Cara Nadia, se tutto va bene dovrei essere via dal giornale fino a maggio 2012, nella precedente richiesta mi ero riservata di chiedere una proroga. L’esperienza universitaria, da docente, mi ha dato delle soddisfazioni impensabili. E’ un incarico di grande responsabilità, che comporta una fatica incredibile in cambio di un compenso economico inversamente proporzionale all’impegno richiesto. Però mi ha fatto ritornare dentro un meccanismo virtuoso, fatto di studio e di trasmissione di valori. Per la verità agli esami ho fatto una piccola strage degli innocenti perché molti studenti, con mio sommo sconcerto e dispiacere, non hanno la padronanza dell’italiano scritto. E, siccome abbiamo dato l’opportunità ai frequentanti di presentare una tesina al posto dell’esame orale, ho dovuto “rimandare a settembre” o bocciare parecchie persone. Però la prof. ordinario con cui condivido il corso, alla fine ha accettato il mio metodo severo e in coscienza mi sento di aver fatto il mio dovere. Sto già preparando il prossimo corso e intanto una nostra studentessa, che ho praticamente costretto a non cambiare l’oggetto della tesi di laurea (voleva tirar via e laurearsi in fretta) ha ottenuto uno stage retribuito alla Rcs Digital. Proprio stamattina mi ha scritto per dirmi che le hanno confermato lo stage per altri 6 mesi. So che mi puoi capire se ti dico che seguire questi percorsi formativi e di vita dà grande soddisfazione. Le avevo consigliato di mettersi in contatto con Veltroni e il Digital della Mondadori, ma non le hanno chiesto neppure di presentare il curriculum. Credo fermamente nella meritocrazia, è una specie di religione, per me. E lì, purtroppo, è scomparsa. Questa, almeno, è la mia impressione ( e la mia esperienza). Ti abbraccio con calore e amicizia, Paola

22.4.12

il viaggiatore - mercanti di liquore e un altro gruppo \ cantante sconosciuto

 chi lo dice    che  la musica italiana  ( in questo  caso )  o staniera    debba  avere  mercato per  essere bella  ed intensa
 il primo  gruppo  , i mercanti di  liquore   è per me  una ulteriore  scoperta   perche'    già conoscevo per  reinterpretazioni  di canzoni de  Andrè ma   non per  canzoni  proprie


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la  seconda   canzone (  Signorina libertà  ) è la personificazione dell'ideale della libertà cercato nella musica nell'amore per le strade e ovunque, una ricerca romantica di quel che nella realtà non c'è, un ideale utopico da inseguire sempre.   ho provato  a sapere  chi sia  o  chi sonio   sulla mia bacheca  di facebook su  quella  di  yahoo ansewer  (  domani provo  sulla pagina non facebook  di answer in quella  di  di facebook degli amici  di radio anarchia  )    ha  scritto questa bella canzone













come chiedere un documento in italia

  Leggo   questo post 
Oggi la "politica" costa a ogni cittadino 646 euro l'anno e impiega il 12,6% dell'Irpef impiegato dallo Stato, per una spesa totale di 24,7 miliardi ogni 12 mesi. È questo il prezzo di un sistema composto da istituzioni nazionali e locali, enti, agenzie pubbliche, aziende controllate o partecipate dai Comuni e dalle Regioni, consorzi, associazioni di Comuni, Comunità montane e grandi società per azioni a capitale in tutto o in parte statale. Certo diverse di queste istituzioni sono i pilastri della democrazia e non si può certo farne a meno. Ma i costi sono gonfiati in maniera pazzesca ... ( continua qui sul  blog eccellente  ed utile   I segreti della casta di Montecitorio ) .


Infatti ecco domani o dopo che devo andare in ufficio saprò come richiedere un documento in italia





              La casa che e rende folli, episodio tratto dal cartone animato Asterix e le 12 fatiche .

Secondo me, anche se girato 35 anni fa è pura satira dell'Italia attuale. c'è tutto: dalla  prima republica  , al Caf , a  Prodi , Berlusconi, a Monti ( chi più  ne ha  più ne metta  con le escort alla "formalità burocratica" degli uffici amministrativi (vada di qui, vada di li, e poi ti ritrovi a girare per ore ed ore senza ottenere niente) dalle piantine del palazzo che ti scombinano le cose, a chi lavora negli uffici (vedere " le centraliniste del call center "dal minuto 1.45 ovviamente senza generalizzare perché c'è anche chi sa fare il proprio lavoro anche se sono sempre meno ) .

Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

 Fin ora   credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogni donna   è libera  di  fare  qu...