Giovedi c'era troppo vento e l'ho vista attravverso i vetri delle finestre , visto che la mia casa è situata in una delle zone del percorso della sfilata . Quindi acontentavi delle foro di quella di oggi .
la prossima dopo il mercoledi delle ceneri
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà




La vita di un agente per quattro rondelle (da 1 centesimo). E un ricorso al Tar che costerà ben di più alla collettività . “Me lo avessero detto sarei passato dal ferramenta. In 34 anni di servizio ho ricevuto due encomi e mai un reclamo, ho lavorato coi terroristi Mambro e Fioravanti e questo carcere l’ho visto aprire: finire così la mia carriera è una macchia inaccettabile”. Da Como arriva la storia surreale dell’ex assistente capo coordinatore della Penitenziaria Andrea Turolla: a due mesi dalla pensione punito “per quattro rondelle”. Quattro minuscoli pezzi di ferro, comuni ghiere dentate, che al momento di salutare colleghi e comando, in armeria, sono risultati mancanti dall’interno del calcio della sua pistola Beretta.
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| foto grande il bambino con abito da carnevale - foto piccola in alto a destra immagine di YouTube dal film "Il bambino con il pigiama a righe" |
Francesco Emilio Borrelli
Ieri alle 10:05 ·
Bambina vestita da #prostituta a Carnavale nel #napoletano. Borrelli e Simioli: "scelta di pessimo gusto e assolutamente diseducativa. Si è perso il senso della misura e del rispetto per i #bambini". ---
"Nel napoletano il Carnevale sta diventando l'occasione per alcuni genitori di vestire i propri figli in modo estremamente discutibile.
Dopo il bambino travestito da ebreo deportato giustificato dalla madre come una innocente goliardata - raccontano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli - a suscitare nuove polemiche è la bambina vestita da prostituta di cui i genitori hanno postato con orgoglio le foto su Instagram. Una scelta a nostro avviso non solo di pessimo gusto ma anche diseducativa. Insomma ancora un travestimento fuori luogo e di pessimo gusto sbandierato sui social. La piccola, ovviamente, non ha nessuna colpa. La responsabilità di questa vergogna è dei genitori che troppo spesso ormai mettono in ridicolo i propri figli e sambrano usarli come giocattoli perdendo ogni senso della misura e del rispetto per la loro tenera età".

Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...