12.7.19

eutanasia Si o eutanasia No . Parliamone e confrontiamoci come si fece con il divorzio e sull'aborto . eviteremo altri casi Vincent Lambeert o di andare all'estero

  lo avevo  già  parlato   del caso  Lambert   di sfuggita    qui   e  poi   in questo post   sul mio facebook  




ma  dopo questo articolo   che trovate  sotot di  https://www.huffingtonpost.it/ ed  a  mente  fredda  affermo che esso   è un assassino  di stato   riconfermando    quanto detto  giovedi   su fb

ESTERI
11/07/2019 14:31 CEST

Michel Houellebecq: "Lo Stato ha ucciso Lambert perché costava troppo"
Lo scrittore su Le Monde contro il governo francese: "Speravo nella sua neutralità". E attacca la ministra della Sanità: "Ha voluto farne un esempio"


LIONEL BONAVENTURE VIA GETTY IMAGES


“Lo Stato è riuscito a fare ciò che gran parte della sua famiglia aveva insistentemente provato a fare da anni: uccidere Vincent Lambert”. Inizia così il duro attacco dello scrittore francese Michel Houellebecq contro le istituzioni di Parigi. Il testo è stato pubblicato da Le Monde poche ore dopo la morte dell’uomo che viveva da anni in stato vegetativo a causa di un incidente. Lo scrittore fa un cenno ai parenti di Lambert solo all’inizio, perché le sue invettive sono riservate tutte al governo francese: “Speravo nella neutralità dei suoi esponenti. D’altra parte Macron aveva dichiarato che non si sarebbe immischiato. E io pensavo che i suoi ministri avrebbero fatto lo stesso”. Così non è stato.
Le parole di Houellebecq fanno riferimento alle esternazioni della ministra della Salute e della Solidarietà, Agnès Nuzyn. “Avrei dovuto diffidare di lei e, in verità, un po’ avevo diffidato quando l’avevo sentita dire che l’insegnamento di questa triste vicenda sarebbe stato che non bisogna dimenticare di mettere nero su bianco le direttive anticipate (il riferimento è alle disposizioni da redigere quando si è in buono stato di salute sulle proprie volontà in caso di malattia grave o di condizioni simili a quelle cui si trovava Lambert, ndr)”.
Lo scrittore non usa mezzi termini e, facendo riferimento alla condotta che (secondo la sua interpretazione del pensiero di Nuzyn) Lambert avrebbe dovuto tenere prima dell’incidente stradale che lo aveva condotto in stato vegetativo, scrive: “Lambert non aveva lasciato alcuna disposizione. Circostanza aggravante: era infermiere. Avrebbe dovuto sapere meglio di ogni altro che l’ospedale pubblico ha altre cose a cui pensare rispetto a mantenere in vita una persona con un grave handicap. Se nelle strutture pubbliche ci fossero troppi Vincent Lambert, costerebbero un sacco di soldi”.
Poi il riferimento allo stato di salute dell’uomo: “Non era in preda a sofferenze insostenibili, non soffriva affatto. Non era neanche in fin di vita. Viveva in uno stato mentale particolare o, più onestamente, dovremmo dire che non era quasi per niente cosciente. Non riusciva a comunicare con chi gli stava intorno (questa cosa, francamente, non è un fatto isolato: succede a tutti quasi tutte le notti)”.
Per lo scrittore, insomma, non ci sono giustificazioni per l’interruzione del trattamento che teneva in vita Lambert. L’infermiere, sostiene, è stato vittima della sovraesposizione mediatica e dell’ingerenza dello Stato.

concludo     con questa  osservazione  fatta su  fb    
Giuseppe Scano E se invece SE ne discutesse e poi si fa una campagna refendaria ( senza intromissioni esterne come avvenne nel 2004 ) in modo da arrivare ad un compromesso come fece per aborto divorzio? Eviteremo suicidi, migrazioni in Svizzera o nord Europa omicidi - suicidi ed altri drammi familiari. Una società -- come dice Massimo Dadea -- matura, libera, non può avere paura di misurarsi con un tema così delicato e complesso. Non può negare il diritto a decidere di se stessi, di morire consapevolmente e con serenità, senza atroci sofferenze, oppure costringerlo a farlo in esilio. Le istituzioni democratiche, per primo il Parlamento, non possono non impegnarsi per trovare un punto di mediazione tra visioni della vita e della morte solo apparentemente inconciliabili. 

11.7.19

dialogo con Maria Grazia Carta - Marasco madre di Davide vittima di un incidente sul fenomeno endemico delle morti stradali

di cosa  stiamo parlando 

 del caso  (   trovate  nel  primo collegamento ipertestuale   dell'articolo sotto la sua  storia  la  sua  storia  )  Maria Grazia Carta, mamma di Davide Marasco investito ed ucciso da un Albanese ubriaco che lotta  non solo per  avere   giustizia  ed evitare   che il suo caso   sia strumentalizzato    per  scopi  di propaganda politica  da  Casapound  e  forza   nuova  . Ma  soprattutto perchè lo  stato   sia responsabile   e  faccia di tutto   contro  il fenomeno ormai  endemico    delle  morti sulle strade  





Incuriosito     dalla  sua  storia l'ho  contattata .  Dai contatti    sui social     e  via  cell  (telefonate  e  messaggi di  whatsapp  , poi  trasformati  in amicizia  ,  è nato il post  d'oggi  .  uno scambio  d'opinioni  su  come  le istituzioni   dovrebbero affrontare i  problemi  dell'alto numero delle  vittime degli incidenti  stradali   ormai divenuti ( come succede  per  tutto  )  una piaga nazionale  .
IO
 penso   per  chi guida   in maniera irresponsabile  (  ubriaco , drogato  , con il cellulare  ) meriti  certo pene  severe  . Carcere ed  ritiro   definitivo  patente  per  chi  è recidivo  , sospensione  ed  restituzione  dopo   che  ha  affrontato   dell'iscrizione  e della frequenza    obbligatoria    di  centri  per  disintossicazione    se  drogato  alcolista più  servizi sociali obbligatori  del tipo   assistenza   in strutture private o pubbliche    dove  sono ricoverati coloro che hanno    subito menomazioni  da incidenti stradali  . Questo deve  essere  fatto di pari passo  ai  controlli  sule  strade   urbane  ed  extraurbane  .   L’importante è che le normative in vigore siano rispettate e applicate. In fondo tutti vogliono arrivare a destinazione senza incidenti, senza mettere in pericolo gli altri e sé stessi». l’applicazione è più importante della sanzione. Per questo motivo si devono aumentare i controlli della polizia e le campagne di sensibilizzazione  anche  se   su questo sono  un po' scettico  perchè  , ovviamente  senza  generalizzare   , molti  se ne fregano  , almeno fin quando    non subisco o o un lutto   o  ci finiscono coinvolti in prima persona  .  infatti : [... ]  Anche in Italia --   come  fa  notare questo  articolo   di  http://www.posizionamentocreativo.it/ --- nell’ottobre del 2013 la stessa Asasp aveva promosso una campagna di sicurezza stradale dal nome “Un messaggio accorcia la vita”, sulla falsariga del famoso spot anni ’90 con Lopez che chiedeva di fare un’ultima, infinita telefonata prima dell’esecuzione capitale ( lo slogan, per chi non se lo ricordasse, era :“una telefonata allunga la vita”). La campagna ha avuto il patrocinio delle associazioni Lorenzo Guarnirei e Gabriele Borgogni. 
Sono numerosi gli esempi di comunicazione sul tema, in Italia e in Europa. Vediamone qualcuna!Questo è uno spot francese creato già nel 2008: 

I commenti sotto sono abbastanza allarmanti, con alcuni ragazzi che giustificano l’uso del cellulare alla guida accusando il video di demagogia.


continua  qui

Infatti

[...]

Chi usa il cellulare al volante rischia gravissimi incidenti già a 50 km/h. Eppure, nonostante questo pericolo, multe severe e numerose campagne di sensibilizzazione, questo malvezzo è prassi corrente. Quale potrebbe essere allora la strategia giusta per sradicarlo?
Anche Lei ha rischiato di essere investito da un’automobilista poiché quest’ultima invece di osservare la strada, guardava lo schermo del suo cellulare? Avrebbe mandato anche lei questa smombi neologismo composto dalle parole smartphone e zombi) a quel paese? 
Ma sia sincero! Non ha mai ceduto alla tentazione di rispondere alla chiamata di un amico o di dare un’occhiata alle novità su Facebook mentre era alla guida dell’auto o in sella alla bicicletta? 
Ci sono pedoni che non riescono a camminare e a usare contemporaneamente il cellulare senza cozzare contro un palo della luce o finire contro altre persone. E allora ci si chiede perché c’è gente che si ostini a fare due cose nello stesso tempo: guidare e servirsi dello smartphone. È un interrogativo sollevato in un video #ItCanWait (del governo della provincia Western Cape) nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione sudafricana che ha suscitato un grande interesse in tutto il mondo.







Se a una velocità di 50 chilometri all’ora guarda per due secondi il suo cellulare percorre 28 metri alla cieca. Queste disattenzioni possono costare la vita agli altri utenti della strada, soprattutto ai pedoni o ai ciclisti. Un crash test dell’azienda di assicurazioni AXA Winterthur mostra ciò che può succedere alla vittima a causa dell’imprudenza di un automobilista.














CRASHTEST28 metri alla cieca




Nonostante queste conseguenze, gli smombi fanno ormai parte del traffico quotidiano. [... ] continua qui su https://www.swissinfo.ch/ita
LEI

Specificherei che lo stato di polizia non basta ..io proporrei anche se è una conquista il reato di omicidio stradale di non porre limiti sul tasso alcolemico ma comunque una volta verificato lo stato di ebbrezza dì applicazione la sanzione più alta e il ritiro a vita della patente per chi alla guida sia in stato di ebbrezza o altre sostanze o comunque non rispetti il codice della strada...Le istituzioni devono garantire la percorribilità delle strade ormai ridotte si minimi termini. .con buche ecc ...la segnaletica fatiscente e priva di controlli... basta con il garantismo e zero tolleranza .. basta con le stragi di stato sulle strade

Non  sono completamente  d'accordo    sulla  prima parte  soprattutto  perchè : << basta con il garantismo e zero tolleranza >> perchè  cosi  si  cade  in uno stato repressivo   di polizia  .Va bene  la  severità  e   delle regole o  "  dei paletti  " ma  senza  esagerare  .  Perché va benissimo   che  sia  stato introdotto  il reato dell'omicidio    stradale   perchè  chi  guida non rispettando  il codice  (  indipendentemente  dalla recidività o meno  ) commette un omicidio  visto che  le   auto e le moto   sono se usate    male ed  incoscientemente  delle armi  .Cosi pure   che le  istituzioni   devono curare   di più  la manutenzione   delle strade  e  fare maggior   controlli ed   far  rispettare  la legge  , ma  evitando eccessi perchè non si combatte  un nemico  o  un fenomeno   con leggi  liberticide  e solo repressive   Ed  va bene  la  severità ma  allo stesso tempo saper usare il buon senso ed essere duri ma senza perdere la tenerezza ed la comprensione ( che non è giustificazione ). Sulla abolizione del tasso alcolemico non so cosa dire , in quanto non sono medico e non ho nozioni sufficienti per prendere posizione in merito . Infatti non è facile capire --- come dice  anche  https://www.money.it/tasso-alcolemico-limiti-sanzioni-guida-stato-ebbrezza --  dopo quanti bicchieri si rischia di superare questo limite; per questo motivo anche quando beviamo una sola birra abbiamo paura di metterci alla guida per il timore di aver superato il tasso alcolemico consentito.[---] Quante birre o bevande alcoliche si possono bere?
A questo punto immaginiamo che molti di voi si staranno chiedendo quante sono le birre o i bicchieri di vino che si possono bere per non superare i limiti consentiti dalla legge.
Non è semplice fare un calcolo anche perché la quantità di alcol nel sangue dipende non solo dalla quantità di bevande alcoliche, ma anche da altri fattori come il peso corporeo e il tempo trascorso dalla loro assunzione.
C’è poi un altro fattore, quello dell’alcol deidrogenasi. Si tratta di un enzima prodotto dal fegato che distrugge la molecola dell’alcol prima del suo ingresso nel sangue. Non tutte le persone però producono la stessa quantità di questo enzima, ed è per questo che alcuni sono più tolleranti.
Ad esempio, le donne producono meno alcol deidrogenasi rispetto agli uomini ed è per questo che il Ministero della Salute nella tabella per la stima di bevande alcoliche consentite fa una distinzione tra uomini e donne.
Potete scaricare la tabella di seguito, [  cliccando  sul  file   pdf  riportato sotto  oppure    dando un occhiata      all'immagine  riportata  da  me  sotto   con  il cattura immagini   \  schermata ] ma intanto ecco alcuni esempi su quante birre o bicchieri di vino, in base a sesso e peso, è possibile assumere senza superare il limite consentito:
  • uomo di 75 kg a stomaco vuoto: 1 birra e 1 calice di vino
  • uomo di 75 kg a stomaco pieno: massimo 2 birre e circa 2 calici di vino
  • donna di 60 kg a stomaco vuoto: 1 birra e mezzo calice di vino
  • donna di 60 kg a stomaco pieno: 2 birre e 1 calice di vino.








Per maggiori informazioni ecco la tabella completa pubblicata dal Ministero della Salute con tutte le informazioni sulla quantità di bevande alcoliche che si possono assumere per non rischiare di essere sanzionati per guida in stato di ebbrezza.










Tabella bevande alcoliche pubblicata dal Ministero della Salute con tutte le stime per la quantità di bevande alcoliche consentita così da non superare il tasso alcolemico.
Ma  allo stesso tempo  non la  biasimo   perchè  <<  se fossi stato al vostro posto...ma al vostro posto non ci so stare\ se fossi stato al vostro posto...\ma al vostro posto non ci sono stare.>> ma  soprattutto  capisco   cosa  vuole dire perdere  un figlio   in contesto del genere    e  soprattutto  vedersi strumentalizzare  ed  usare  a  scopo  propagandistico   la sua  vicenda  .  Infatti Maria Grazia  non ha    risposto  ed  non insisto     oltre  non  mi  va  di mettere  il dito nella  piaga  e  in un   dolore  cosi grande ad  alcune  domande  personali   sulla  sua  vicenda  

8.7.19

credevo che le donne sapessero controllare meglio l'acido dello stomaco ma mi sbagliavo . chi Ornella Mariani Forni la donna che ha denunciato la la Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, per avere scarcerato Carola Rackete

a  voi  ogni  commento .   Io mi astengo non perchè sia un pusillanime ma  per  non abbassarmi al  suo livello  di  volgarità    nel risponderle  ed   alimentare polemiche  in modo  che  aumenti  i suo  fans  non bastano  i  commenti  in suo  favore  in particolare  quelli riporti  qui sotto    https://www.sassate.it/mariani-scrittrice-denuncia/  e  ne  video sotto    riportato



  Posso dire  solo    che  è nata  prima in sordina    ora  non più   una  nuova  Oriana Fallaci. anche   se  il paragone   potrà sembrare inopportuno perchè un minimo di cultura anche  se  nella  sua boria    ella l'aveva  .    Questa  , sembra  che non ne  abbia

non sapevo che giocare in piazza a pallone facesse più male di una base in cui si fanno esercitazioni con armi nucleari ad uranio impoverito. il caso di Perdasdefogu, vietato giocare a pallone in strada: "Pericoloso e disturba"

http://www.lamiasardegna.it/perdasdefogu.htm
http://www.aserramanna.it/2016/09/giocavamo-a-pallone-in-strada-racconto-completo/

le solite cose italiane . dove un pallone disturba, i veleni dei poligoni militari no (  trovate  approfondimenti   nel link sopra  fra  cui  il  bellissimo racconto   di Davide Batzella in cui descrive    come   una  volta  si poteva   giocare in piazza    ) ... tanti complimenti al sindaco per l'originale trovata   come  quello  riportata  sotto   da

 da   https://youtg.net

Perdasdefogu, vietato giocare a pallone in strada: "Pericoloso e disturba"

Pallone-vietato-piazza
PERDASDEFOGU. Vietato giocare a pallone in piazza. A meno che non sia abbiano meno di sei anni, ma solo se accompagnati dai genitori. Perdasdefogu, 1800 anime in Ogliastra, paese dei centenari ma anche, come tanti in Sardegna, malato di spopolamento. Succede che il sindaco Mariano Carta emette un'ordinanza che nega ai pochi bambini rimasti di fare ciò che il 99 per cento dei coetanei ha fatto: portare in strada un pallone e giocare. A quanto pare c'è un problema di ordine pubblico: le partite di piazza hanno scatenato lamentele. Danno fastidio.  Lì, nel tranquillo paese che da 60 anni convive con le esercitazioni militari del poligono interforze. A leggere il testo del documento firmato dal primo cittadino c'è da rimanere spiazzati. In premessa si sottolinea che "al comando di polizia locale sono pervenute e pervengono numerose segnalazioni da parte di cittadini, con la quale si denuncia la pratica diffusa di utilizzare le piazze quale luogo per lo svolgimento di giochi con il pallone e lancio di oggetti che  possono arrecare molestie e disturbi". E questo è sempre successo: a Perdasdefogu,  a Pirri e forse anche a Timbuctù. I ragazzini giocano, i grandi si lamentano per il chiasso. Il sindaco aggiunge inoltre che spesso si sia giocato a pallone  sull'erba di piazza Europa, e il verde pubblico si deteriora. Poi l'aggiunta, che ha un sapore un po' surreale: si rileva che" l’utilizzo del pallone rappresenta un potenziale pericolo per gli stessi utilizzatori del gioco poiché il pallone finisce nelle vie pubbliche con alta densità di circolazione stradale causando potenziali rischi di incidenti stradali". Ecco: alta densità di circolazione stradale, che sicuramente è sfuggita al servizio pubblico di Onda verde, che monitora il traffico a livello italiano e non ha mai parlato di Perdasdefogu. Sulla base di questi presupposti, e del disturbo arrecato dai ragazzini col pallone, il sindaco Carta ordina che "in tutte le Piazze, strade pubbliche e in tutti gli spazzi pubblici è vietato, se non diversamente segnalato, il gioco del pallone in tutte le forme e modalità di svolgimento".Restano non punibili i bimbi fino a sei anni. E per chi trasgredisce c'è pronta una multa che va dai 25 ai 500 euro. Chissà cosa ne pensano tutti colore che giovani e meno giovani quest'anno in paese festeggiano i 50 anni del Perdas Calcio, la squadra orgoglio di una comunità. 





concordo con il commento di


    Giuseppe Sanna Si infatti meglio con gli occhi fissi sullo smartphone come zombi...!!! Il calcio in strada da piccolo era bello x quello, anche x così dire disturbare e farsi perdonare dai vecchi il giorno dopo.. Ordinanza VERGOGNOSA.


Infatti sembra che siano ammessi solo giochi di guerra con l'utilizzo di uranio.: non sono pericolosi e non disturbano il quieto vivere.Inoltre certi paesi già spopolati di se . sesi continua a mettere divieti ,e sara ancora più spopolato.  concludo  con il commento  di


Maurizio Spiga Non si sa mai che il pallone possa esplodere come le bombe di Perdasdefogu! Ma quelle portano benessere e salute, mica come il pallone, eh.



7.7.19

quando manca il testamento biologico . il caso Enrico Coveri fondatore di Exit Italia indagato per aver dato informnazioni su come andare in svizzera a morire ad alessandra Alessandra Giordano: 46 anni, insegnante di Paternò, vicino a Catania.

IO sto con #enricocoveri perchè informare ed ascoltare ed lasciare libero un malato di decidere della sua vita non è ( ed non dovrebbe essere ) reato .Ora  Molto mi chiederanno delle  mie contraddizioni  l caso di vicent lambert 

Vincent Lambert, la svolta della Cassazione: «Stop ai trattamenti»

il tetraplegico francese che sta morendo perchè un tribunale gli ha staccato le macchine ( qui la sua storia https://bit.ly/2L5B6iw ). che ne pensi visto che in un commento a questo post 



Vincent Lambert sta morendo di fame e di sete


Valeria Turra
Non riesco a considerare eutanasia la pratica per cui un malato tetraplegico, provvisto di una propria coscienza di sé e degli altri, venga privato senza il suo consenso dell'acqua e del nutrimento.
Per me è semplicemente un omicidio di Stato.
Commenti



ma in un precedente commento sulla pagina fb il tulipano.... avevi scritto : << Buon viaggio che la terra ti sia lieve ovunque tu vada a finire almeno lì troverai quella pace che in vita non hai avuto e non ti hanno lasciato avere condannandoti a vivere a forza >> .  come te  lo spieghi ?

dat_eutanasia, suicidio assistito, Svizzera, CEDU, sentenze, Europa, Unione Europea, Corte europea dei diritti dell'uomo_papa Francesco, suicidio, biotestamento

Cosi , almeno leggendo la vicenda , non c'è stata scelta tanto autonoma e non si è consultata fino in fondo tutta la famiglia ma  solo una parte  d'essa  .  Dipende se alcuni familiari lo hanno fatto perchè lo ha chiesto lui o deciso in accordo con i medici , allora SI se invece lo hanno deciso senza un accordo globale ma solo parziale quello si chiama Omicidio . Da quel che ne so nel suo caso è omicidio . Ma ormai la pratica è avviata lasciamolo morire in pace e finiamola d'accanirci su un moribondo e qui chiudo il discorso

6.7.19

a che punto siamo arrivati Treviso, proposta indecente al bar: "Se mostri il seno, bevi gratis "

qui non si tratta  di  moralismo  e   puritanesimo  ma di buon senso   e  di controllare  gli ormoni  e le  proprie  pulsioni \  fantasie .  che ne dicono i commenti da   https://www.tgcom24.mediaset.it/  fonte   dell'articolo    riportato sotto.

ALBIO59
Quanta ipocrisia ...........
YADUX
Ma basta, ogni cosa è sessista e maschilista, ma ridateci le vere donne di una volta, basta con questo politicamente asfissianteInfatti  davanti a  siffatta notizia  



Treviso, proposta indecente al bar: "Se mostri il seno, bevi gratis"Il cartello del locale è stato pubblicato su una pagina Instagram dando vita un dibattito social sulle frasi sessiste presenti, come: "Se ti porti a casa il barista shot per una settimana"


"Mi imbatto in questo cartello: resto in silenzio, attonito, basito. Guardo in faccia il titolare: giovane, atletico, cupo. Penso a che degrado generiamo ogni giorno. La squalifica per la donna è disarmante, la squalifica misurata addirittura per taglia di reggiseno o per disponibilità sessuale". In un lungo post su Instagram Andrea Sales, psicoterapeuta veneto, denuncia quanto letto in un bar di Treviso dove si era fermato a pranzo. Il messaggio del cartello è più che esplicito: "Bevi gratis se mostri il seno e tanti sono i drink alcolici quante sono le taglie del reggiseno". Scoppia un dibattito social su queste frasi per i più tacciate di sessismo. Ma il titolare del locale...
L'accusa di sessismo"Se baci il barista vinci 5 shot. Se fai vedere il seno vinci uno shot se hai la prima; due se hai la seconda" fino alla quinta "con un applauso". Se, infine, "ti porti a casa il barista, una settimana di shot gratis". Ma, come sottolinea Sales nel suo lungo post su Instagram, "dobbiamo ribellarci: basta con questo vuoto di valori".
Concludendo: "La domanda con cui esco dal locale è potente: perché nessuno degli avventori di questo locale ha mai detto nulla? Perché devo essere io il primo a denunciare questo degrado intellettuale? Il 'cartello' è evidentemente appeso da tempo, perché nessuno ha mai sollevato la questione? La dignità della donna non vale più nulla?".


La difesa del titolare
Il cartello è appeso nel bar di Treviso "da sei anni", come rivela il titolare dell'esercizio a Il Corriere del Veneto. "Chiunque sia entrato prima non si è scandalizzato - sottolinea, mentre nei commenti su Instagram si invita a boicottare il locale. - Anzi, si facevano una risata".

Ed ,  coincidenze \  casualità    sono arrivato alle stesse  confederazioni  dell'autore  del post  su istangram  citato nell'articolo

Penso a #Lombroso, penso a quanto stiamo cadendo in basso.Penso a che degrado generiamo ogni giorno.Rileggo le parole. Le fotografo, senza che lui possa notare nulla.Rileggo, ancora.La squalifica per la donna è disarmante, nelle parole di questo deficiente.La squalifica misurata addirittura per taglia di reggiseno o per #disponibilità#sessuale.E questo deficiente pensa pure di essere simpatico.La chiusura è disarmante.Poso il bicchiere, i tramezzini sono lì. Intonsi. Come intonse sono le funzioni cerebrali superiori di questo deficiente.Dal latino.Ma lui non saprà nemmeno l’italiano.E si lamenterà di sicuro degli stranieri che ci rubano il lavoro o che stuprano le nostre donne...Non si accorge minimamente che in queste sue parole c’è una forma di violenza così sottile da diventare uno stupro lento e continuato.A cui ci si abitua. Silenziosamente.Ho pagato, l’ho guardato negli occhi.L’ho salutato, augurandogli di non riuscire a diventare padre.Naturalmente non ha capito.Capisce solo cose grevi.Dobbiamo ribellarci.Basta.Basta con questo vuoto di valori.La domanda con cui esco dal locale è potente: “Perché nessuno degli avventori di questo locale ha mai detto nulla? Perché devo essere io il primo a denunciare questo degrado intellettuale? Il “cartello” è evidentemente appeso da tempo, perché nessuno ha mai sollevato la questione? La dignità della donna non vale più nulla?”

Ora mi chiedo  mai  Ormai siamo assuefatti o siamo allupati. Altrimenti non si d spiegherebbe perché il cartello sua rimasto esposto per 6 anni. Scommetto che se il cartello fosse a parti inverse avrebbe creato scandalo  ?
domanda  destinata   ad essere senza  risposta  , in quanto   crollo dalla stanchezza  ed  inizio ad  abbioccare per il caldo