6.9.04

Senza titolo 228

Le parole come ombre d’una voce


E la tempesta è nel cuore il cuore è tempesta


L’alba è una luce che s’adagia sui muri filtra tra le finestre


Il mondo si schiude nell’anima


Noi siamo le risposte alle ombre segrete della notte


Siamo foglie rosse come il sangue...


 


Emilio Ferro





http://soleeombra.splinder.com

Senza titolo 227

sette passi oltre, e silenzio

Senza titolo 226

Si lascian scorrer dentro


nell’ombra storta


che fa riferimento


senza rumore


copiosa a stento


la sabbia asciutta


da intrattenimento


ed intanto corre


senza spostare il vento


la polvere bianca


che io ho divelto


ridendo dei riflessi


spenti


che l’angoscia stende


al calar inesorabile


del sole dietro le stelle


piramidi di sabbia


sempre imperfette

Senza titolo 225

 

PRO_LOGO?


Sono ventuno, più una che è zero


Formano insieme una storia incantata


Una per una te ne parlerò


Ma il vero senso di quello che dico


È nella voglia che tu hai di Te


 


Tu hai le chiavi di tutte le porte


 


Io canto solo ciò che vedo in Te


 


Non darmi quindi né colpe né plausi


Sono lo specchio


Un riflesso del Se


 


..Nulla ti obbliga a leggere tutto


Nulla ti tiene legato qui..


Ma se poi insisti e rielabori il tutto


Forse il segreto di vivere è qui.


 


 


Nulla mi era stato dato.


Nulla portai con me.


 


O


 


Il vuoto assoluto.


Talmente incommensurabile da essere inesprimibile, totale.


Nulla che si possa dire del prima.


Cancellato.


Niente tempo.


Quando il pensiero si espande così, non c’è rischio, ma la certezza assoluta che nulla dopo sarà uguale,


anche la stessa sensazione d’espansione, la consapevolezza di essere un punto definito in uno spazio, perde di valore, senza riferimenti la ragione si perde, la memoria s’infrange, frammenti atomizzati di coscienza cosmica, una luce tanto forte che niente può rifletterla, quindi come il buio totale, eppure vedi oltre te, entro te, tu sei il cosmo e parte di esso e lui è parte di te, infinitesimale macroscopico tutt’uno…


Nessun riferimento spazio-temporale, ma senti di esistere, sospeso in te eppure fuori, oltre.


Completamente avvolto, anzi, parte di una miriade di luccichii d’arcobaleno, e sei uno di essi, ed essi si riflettono in te, mentre la tua essenza è pervasa come da un suono, che vibra ovunque, è in tutto, come se tutte le possibili manifestazioni, le cose, gli esseri, avessero voce, e la emettessero insieme e anche tu, anche tu stai vibrando..


 


E provi tutto l’amore che si può desiderare, un’armonia perfetta, senza nessuna regola o alternativa, unione suprema poiché indivisibile …


 


Poi…


Una voce…


La senti dire…


 


-se questa è la morte, non è brutta, anzi… è bellissima..-


ma nel sentirti pronunciare questa frase, un’altra voce, ti dice:


-ma io ho ancora tanto da fare, su questa terra.. alzarmi e uscire giù in strada, vedere persone, amare, ridere, conoscere ed avere esperienze, respirare i profumi di una primavera ancora da venire, custodire il segreto di un amico, veder nascere un bambino.. forse è ancora presto…voglio ancora vivere come ..so-


 


E mentre comprendi che le voci che odi sono le tue, quando ne acquisti consapevolezza…stai già rientrando in te, nel tuo corpo, ne senti l’odore, fletti i muscoli che guizzano obbedienti alle sollecitazioni di sempre, avverti un respiro roco, è il tuo, cola il sudore e non hai mosso il tuo corpo di un centimetro, ma l’orologio che segna implacabile il tempo di questo luogo, ti mostra che per due ore sei stato altrove, solo alcuni residui sfarfallii luccicanti e un suono impercettibile e decrescente, ancora ti richiama a ciò che poteva divenire, e non lo scordi più, e non sarà mai più lo stesso, mai più..


Non ne parli praticamente mai, qualche decennio fa ti avrebbero rinchiuso in manicomio, o esorcizzato, o beatificato…o deriso, evitato..


Ma ti piace, a volte, all’angolo del ricordo, quando imbrunisce presto o nelle lunghe notti d’estati sognanti e gravide di grilli infaticabili, ti piace immaginarti come il Matto delle carte, un piede sulla terra e l’altro lì nel vuoto, sospeso, che non si sa se il passo farà innanzi o indietro, che poi, trovami uno, ma uno solo, che sappia dirti, che differenza fa tra questa vita e l’altra…


 


Nessuno sa dove conduce il Viaggio


Neanche giurerei sulla partenza


Figurati l’arrivo se lo vedo..


 


Ma ancora a volte luccica negli occhi la follia..

la morte di un amico [ dialogo interiore ]

La riflessione interiore che propongo con questo post mi balenava gia dalla morte di kurt cobain , m'era venuta nelal mente questa riflessione , poi con la morte di un mio compaesano di 23 anni per un sospetto infarto ( sarrà l'autopsia a stabirlo ) , questa riflessione si è fissata nella mia opera d'arte .

Sia che che una persona si suicidi muoia per morte naturale o per disgrazia , sia per la sua imprudenza \ incoscienza ( alcool , droga , ecc ) non stà bene fare commenti o pettegolezzi o cercare un perchè o una spiegazione del fatto a tutti i costi .


D) ma allora perchè collabori con il blog pillolarossa www.pioazzacarlogiuliani.org\pillolarossa ( quello dela contro inchiesta sulla moerte di carlo giuliani ? non ti sembra un incoerenza ?

R) Per cercare la verità e giustizia , perchè la sua storia non diventi " nebbia e stato " ; basta vedere le manipolazioni fatte sia sulla scena del fatto e altre stranezze varie che troverete su il blog pillolarossa o nella mia intervista ai curatori della contro inchiesta riportata qui

5.9.04

Senza titolo 224

...


Pensieri, parole..


ombre che scrutano mangiando i miei occhi.


E poi la tempesta di sole


l'alba appena accennata che graffia contro le porte del cuore..


..e tutto il mio mondo che non riesco a capire..




 


Odilia Liuzzi



odilialiuzzi.it


Ossezia













 



 

 


Amico mio


Amico mio, io non sono ciò che sembro.
L'apparenza è come un'abito che indosso,
un'abito che protegge me dai tuoi interrogativi
e te dalle mie negligenze.
Amico mio, l' "io" dimora in me nella casa del silenzio
e lì rimarrà per sempre,
impercettibile e inavvininabile.
Non voglio che tu creda ciecamente in ciò
che dico o faccio, le mie parole e le mie azioni infatti
non sono altro che i tuoi pensieri e le tue speranze resi tangibili.
Quando tu dici "Il vento spira verso est",
io confermo "Sì, spira proprio in quella direzione";
perchè non voglio che tu sappia che la mia mente
non dimora nel vento ma nel mare.
Tu non puoi capire i miei pensieri
trasportati dalle onde, nè voglio che tu lo faccia.
Preferisco navigare da solo.
Quando da te è giorno , da me è notte;
e pure descrivo il mezzogiorno che danza sulle colline e
la furtiva ombra purpurea che attraversa la valle;
perchè tu non puoi udire il canto della mia oscurità
nè vedere il battito delle mie ali contro le stelle;
del resto, meglio così.
Rimarrò solo con la mia notte.
Quando tu ascendi al Paradiso,
io scendo dall'inferno;
e quando, dalla riva opposta del golfo che ci separa,
mi chiami: "compagno, amico ",
a mia volta ti chiamo "compagno, amico "
poichè non voglio che tu veda il mio Inferno.
La fiamma ti brucerebbe gli occhi
e il fumo ti invaderebbe le narici.
E io amo troppo il mio Inferno per fartelo visitare.
Resterò all'Inferno da solo.
Tu ami la Verità,
la Bellezza,
la Giustizia
e io per amor tuo dico che amare è giusto e decoroso,
anche se dentro di me rido del tuo amore.
Ma non voglio che tu lo veda.
Riderò da solo.
Amico mio, tu sei buono, cauto e saggio,
certo , sei perfetto.
Anch'io, benchè sia pazzo,
quando parlo con te lo faccio con saggezza e con cautela,
mascherando la mia pazzia.
Sarò pazzo da solo.
Amico o nemico che tu sia,
come posso farti capire?
Anche se camminiamo insieme,
mano nella mano, la mia strada non è la tua.


 (Kahlil Gibran)


 






 


 


In ricordo della strage di Ossezia


Sofia

4.9.04

Senza titolo 223

“Una candela su ogni finestra per i bimbi morti in Ossezia”..un sms  mi è arrivato oggi sul cellulare.. se bastasse una candela per cancellare la cattiveria e le ingiustizie, il mondo sarebbe un’immensa torcia splendente,perché nessuno vuole stare male,nessuno vuole soffrire.Purtroppo sono gli interessi di pochi a governare e l’uomo dalla storia non impara mai.E le colpe di pochi ricadono sulla moltitudine innocente come una piaga biblica,pagano per i nostri errori coloro che neanche sanno perché muoiono…


Immagino l’angoscia di una madre che deve scegliere tra due figli chi salvare,ma come si puo’ scegliere dopo che ad entrambi hai dato la vita,come puoi scegliere a chi dare la morte?? Immagino il dolore di una madre che vede un bimbo morire alla frontiera perché non puo’ passare dall’altra parte per curarlo e le vedo le lacrime di quel bambino a cui hanno dato come gioco un fucile,che pero’ spara davvero…e la sua missione è uccidere quelli come lui.


Ma li vedete i bimbi nel mondo,i bimbi sfruttati,i bimbi del mondo che nessuno vuole vedere per comodita’,perché “se non ci penso non mi sento colpevole”?? Li vedete correre disperati,affamati,con l’angoscia piantata negli occhi in lacrime…


Se stasera accendero’ una candela alla mia finestra..sara’ per tutti i bambini del mondo,quelli meno fortunati degli altri,quelli abbandonati,quelli uccisi,quelli torturati e quelli dimenticati.


Per tutti loro dovra’ brillare una piccola luce…perché loro sono le stelle e noi le stiamo spegnendo ad una ad una.


Accendete anche voi una piccola candela ma soprattutto accendete la speranza e la volonta’ per cambiare le cose perché il domani siamo noi!

la distorsione dei media ufficiali [ ancora sui fatti dell'ossezia ]

Come volevasi dimostrare ( vedere post precedente ) solo 4 giornali hanno fatto il loro compito criticando sia il gesto dei terroristi sia il gesto del putin . Mentre gli altri sono un ennesima profluvie di commenti superficiali , alcuni ( riporto il titolo dalal pag 801 di oggi dell televideo rai in cui sono contenuti i titoli dei giornali in edicola ) vicino alla becera e cetina xenofobia anti islamica , in particolare Libero , la Padania


LIBERO

Finisce in massacro l'attacco dei ter-
roristi ceceni alla scuola in Ossezia.
Nel commando anche dieci arabi

QUESTO E' TROPPO

Le belve islamiche fanno strage di sco-
lari: centinaia di morti e feriti

LA PADANIA

VITTIME CRISTIANE DELL'ISLAM CHE UCCIDE
Ossezia: finisce nel sangue il seque-
stro di bimbi nella piccola enclave or-
todossa tra i musulmani

Ancora morte

...tante cose vorrei dire, ma non so trovare le parole...


200 vite spezzate. Questo basta per pensare che il mondo sia una mela marcia.

3.9.04

commento a caldo sui fatti della cecenia

Dopo questo ennesimo attentato barbaro ed inumano,sia il sequestro sia il bliz dele forze dell'ordine ci toccherà subire una ennesima profluvie di commenti superficiali.

Gente che si limita a fotografare la realtà senza scavare a fondo,per vedere cos'è che genera barbarie...

Si scoprirebbe molto semplicemente che ciò che rende bestie questi uomini non è una loro malvagità innata,nè uno spirito maligno che alberga nei loro corpi,no.

E' semplicemente la realtà inumana che caratterizza i luoghi da dove provengono e che è l'unica realtà che sin da bambini hanno imparato a conoscere.

Pensate voi che questi uomini se fossero nati in uno stato libero avrebbero finito comunque per sequestrare bambini innocenti?

Allora perchè nessun italiano si barrica in una scuola con mille ostaggi?

Perchè noi siamo "buoni" mentre loro sono "cattivi"?

Allora i palestinesi,i ceceni,gli irakeni sono "cattivi"?

Non è idiota ragionare in questi termini?

Eppure molta gente ragiona così...e badate bene,i nostri governanti non lo fanno...semplicemente loro vogliono che la gente ragioni in questo modo perchè è l'unico modo che permette loro di stare dove stanno...a capo del mondo.

Detto questo io esorto tutti ad affinare lo spirito critico

per non giungere a conclusioni del tipo "il sangue si lava solo col sangue" perchè è da secoli che i nostri governanti agiscono seguendo questa massima,e da secoli il mondo non conosce che guerra e barbarie.

piacere solitario

Steso sul mio letto


Semi nudo


Il dito freddo dell’aria passa fra le lame della veneziana


Per accarezzare la mia pelle


Accompagnato da un leggero rumore metallico.


Una ninna nanna per me.


Imito l’aria e con un dito comincio a sfiorarmi


L’ombelico


Risalgo fino allo sterno


Fino al collo


Gioco con il pomo d’adamo


Con il mento


Il mio dito arriva in bocca, lo succhio


lo lecco con la lingua umida


Poi il dito fa un volo


Fino al capezzolo destro


E comincia a giocare


con la piccola collina ormai eretta e sensibile


Sensibile e dolorosa


Giro attorno al capezzolo


E decido di voler provare qualcosa di più del solletico


Decido di provare il dolore


Perché nel sesso


carezza e dolore


Portano entrambi al piacere


Pizzico forte il capezzolo e


La bocca si apre


Ma non voglio che un lamento sfugga


L’altra mano vuole partecipare


E vola a pizzicare l’altro capezzolo


Di più sempre di più


Una mano continua a giocare con il capezzolo


L’altra vola lì dove stanno avvenendo mutazioni incredibili


Dove i volumi variano e le solidità cambiano


Ormai i boxer non sono che una prigione


Una prigione dolorosa e piacevole


Perché piacere e dolore a volte vanno a braccetto


Ma la mano giunge a dare sollievo


E abbassa l’elastico dei boxer


Imprigionando non più l’uccello ma le gambe


Legandole in una sorta di prigionia


Ma l’uccello è libero e si erge


In tutto il suo splendore e la sua lunghezza


Svetta maestoso con la testa rubizza


E desidera di essere accarezzato


La mano circonda l’asta e tira verso il basso


Ma il piacere è una cosa che va data a stille


Piano piano


E dunque con il dito giro sui bordi della testa


E insisto sul retro dove il glande ha quella rientranza a punta


Dove il bordo non è tondo ma si interrompe


E il dito continua a girare vorticosamente


Fino a scendere poi lungo il canale rigonfio


Giù giù fino alle palle


La mano le soppesa


Ci gioca, le schiaccia


E poi ritorna sull’asta


Prende l’asta e la spinge fra le gambe


Chiudo le gambe imprigionando cazzo e gambe


Si vede solo il pelo


Un triangolo di pelo


Non sono più Adamo ma Eva


E mi fermo a giocare con i riccioli del pube


Incurante del doloro che viene dall’asta rigida


E costretta in posizione innaturale


Apro le gambe e come una molla ritorna nella sua posizione


Sbattendomi sull’addome come una frusta


Lo vedo… implora… piange… vuole venire


Ma io, cattivo, decido di no!


E rimango così, steso, con il cazzo che punta in su


Le braccia lungo i fianchi


Nelle orecchie la musica del vento


E mi addormento

"L'amore è libero, non è sottomesso mai al destino" (Guillaume Apollinaire)

Rimettendo in ordine il mio " archivio cartaceo " ho ritrovato la storia , pubblicata sulla rubrica settimanale :" uno ... due ... tre liberi tutti dell'unità il 3\8\2004 di http://greyskymorning.blog.tiscali.it/ nn ragazzo omosex ( nonche mio cdv diretto ovvero iscritto alla nostra comunity ) che ha portato alla maturità la persecuzione dei gay e lesbiche nei lager nazisti , ed proprio da ciò che prende spunto il post di oggi . Dopo il rapporto d'amicizia fra Chiara cleopatra e la sua compagna , e l'amicizia con Massimo Mele ( il fondfatore ) e gli appartenti al circolo gay \ lesbico bordeline di Sassari e, e l'amicizia e con il fondatore di finoscchi.splinder.com ( nonchè iscritto a questo blog , ho capito che anche se i beghini ( bigotti ) e sessuofibici di stato e delel gerarchie eclessiastiche ( vedere le loro reazioni di scandalo ad ogni gay pride o il loro rifiuto ad approvare leggi sulle coppie di fatto e sugli omosessuali ) cercano di negarlo esiste ed è vivo l'amore omosex \ lesbico .
Ed è proprio per la loro dolcezza e sofferenza dovuta : 1) alla morale benpensante omofobica ; " 2 ) alle persecuzioni \ repressioni sia fisiche che psicologiche delle dittature ., che danno danno più linfa al loro amore e insegnano qualcosa a cnhe a gli etero ; rendendolo più bello e profondo vedere esempio il film la finestra di fronte 2002 di Ferzan Ozpetek . Questo post inoltre segna il punto d'arrivo di alcune mie esperienze prima d'arrivare ad esserre etero , e che avevo rimosso sia :1) perchè le consideravo strane e devianti ; 2) sia per il mio carattere omofobico , poi definitavamente debellato con la conoscenza di le persone citate prima ( a cui è dedicato il post di oggi ) , la visione dei film di
(2003) La finestra di fronte ; (2001) Le fate ignoranti ; (1997) Il bagno turco ; per cercare le scede degli agli film di questo regista http://www.filmup.com/personaggi/ferzanozpetek/index.htm ., e i film : fragola e cioccolato ( http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/scheda.php?film=11251) , lo schermo velato ( http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/scheda.php?film=14867 ) e la bibliografia che trovate nel mio precedente post orgoglioe pregiudiozio . E la vicenda di Alfredo Ormando poeta ( http://www.arcigaymilano.org/stampa/dosart.asp?ID=9289 ) omosessuale cattolico che si è dato fuoco nel 1998 davanti a piazza san pietro per Sei anni fa si diede fuoco in piazza San Pietro lanciando la sua ultima disperata accusa contro l'intolleranza delle gerarchie vaticane verso le persone omosessuali.

con questo è tutto se qualcuno\a di voi avesse esperienze simili ,e le volesse racontare anche in forma anonima è benvenuto .

1.9.04

ancora sull'immigrazione

Lo so che non è bello ritornare su argomenti di cui si è già parlato , ma coe dicevano gli antiche latini repetita juvant . Oltre a quello che ho già detto nel post precedente http://edit.splinder.com/myblog/post/2753330/yes
affermo che se non sapremo accogliere ( anche in misura limita ) e gli alzeremo i muri della burocrazia ( costringendoli a pagare la tagente alle ambasciate dei loro paesi per entrare in italia )e facendo succedere quello che è successo a quella donna italiana che per potersi sposare con extra comunitario l'ha dovuto nascondere ( causandogli involontariamente la morte ) entreranno ugualmente e ci schiacceranno , solo accogliendoli potremo ritrovare le radici delal nostra cultura arrichendola con quella loro ; se invece continueremo a costruire muri ( legislativi e morali ) anche loro li costruiranno nei loro paesi ; inoltre nel nostro paese avvremo gruppi diversi di uomini e donne che si frontegeranno contrapponendosi e noi "autoctoni " italici rimaremmo schiacciati

Finestre

Che tu non sia, o che tu sia...


che tu ti perda nel buio,


che tu faccia rumore, o che tu stia in silenzio,


resta una Luna a cullarsi sul mare,


a cantare, al cielo di notte, le note infinite di un cerchio importante.


Restano pigri gufi veglianti,


a ridosso di quelle stesse mura,


nel mesto silenzio della piazza nel centro.


Ti osservo.


Cadi...ti perdo...

Senza titolo 222

Dolce speme


Che fai soffrire


Le tue invisibili


Labbra non


So capire


Anche se a


Tutti sembri


Invera ognuno


Ti serba nei


Meandri attoniti


Delle sue


Preghiere


Legando ad essa


Dio e nella


Sua misericordia


La tua pena

31.8.04

Senza titolo 221


Sono giorni, questi, in cui ho una gran voglia di leggere. Perdermi nelle pagine. In pagine nuove, ma anche riassaporare racconti in cui ha viaggiato una me stessa di anni fa... scoprire quanto è diverso il loro sapore, ora che sono così diversa io... Si dice che i libri cambino ogni volta che li si rilegge. Chissà se è davvero così, o se non siamo piuttosto noi a ricevere le stesse parole in modo diverso. Proprio ieri mi è capitato di parlare ad un amico della storia di Lyra... all'improvviso, ho sentito una gran voglia di rileggerla! Lei viveva in un mondo speciale. In quel mondo, le persone non conoscevano cosa fosse la solitudine, nessuno l'aveva mai provata. Mai, perché dal momento stesso della loro nascita, prendeva forma anche la loro anima. E vivevano l'intera esistenza insieme ad essa. Cresceva anch'essa con la persona di cui custodiva e condivideva il cuore, vivendole accanto come fosse un animale da compagnia. Già, queste anime avevano forma animale. E ognuno, in quel mondo, poteva parlare, toccare, coccolare la propria anima. Sentire le sue stesse percezioni, le sue sofferenze, le sue paure, come avere un altro se stesso presente in diversa forma accanto al proprio corpo, sempre ogni giorno, una vita in simbiosi. Perché di questo si trattava, non compagnia ma vera simbiosi, una creatura indipendente ma anche una parte del proprio essere. In un certo senso, era un po' come trovarsi in compagnia di se stessi... ma la solitudine, quella vera, queste persone non l'avrebbero mai conosciuta. Lo desiderai... mentre, anni fa, leggevo per la prima volta questa storia, desiderai conoscerlo... conoscere il mio "daimon" - così si chiamavano queste coscienze vive, parola greca che racchiude un essere soprannaturale, di natura quasi divina... - la mia anima... "conoscerlo", perché anche nel nostro mondo esistevano. Ma non era tangibile la loro esistenza, e così succedeva che gli esseri umani se ne dimenticavano spesso... come accade tuttora...
Penso proprio che, appena avrò tempo, rileggerò la storia di Lyra e di Pan, e di Will... della bussola misuratrice di verità, e della lama che tagliava i confini tra i mondi...

30.8.04

Senza titolo 220

PIETOSA RECITA


-“Chi strilla in maniera così demente?”.-


Una libellula ricoperta di monili come impaurita divora deliziosi rifiuti rovinosi d’affetto.


-“Coloro che materializzano tempestivi attaccamenti si allontanano dall’Orgoglio .L’Anima sbiadisce come la pungente Oscurità Invernale”.-


Perdita del Futuristico Linguaggio Raffinato.


Avvertibile è il nocumento della vispezza di modi.


Decesso delle tracce lasciate dall’accorta prontezza della



. QUOTIDIANITA’ .


-“Non ho mai percepito la maestosa Impotenza del Fato. In queste combinazioni perdere l’onesta lealtà denota quieta


*CORRUZIONE *”.-



Assenza di elementi per abbracciare stanche risoluzioni.



[TETRO DETERIORAMENTO]


Piove ovunque!Scorgo lucciole su rotelle coperte di ruggine.


-“Baggiane state disperdendo il Coagulato e Seviziato Discernimento!”.-


Vi ho avvertite


Buon viaggio!


Le candele frastornate dall’Invecchiamento precoce del DESIO imbratteranno vergini tele.


-“Me ne compiaccio”-


Trovo che ogni caso fortunato debba avere un principio ed un temibile epilogo.


“Benedetta Libellula rendi nota questa concezione feconda!Il mio vento inghiottirà il clima ostile!”.


ENTRATE NELLA MIA PSICHE E DILETTATEVI A CARPIRE L’ECCITATA BRAMOSIA DELLA


[. IRACONDA ERUDIZIONE .]

L'eco

"Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne...
All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :
"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con curiosità, egli chiese: "Chi sei tu?"
E ricevette la risposta: "Chi sei tu?"

Dopo il ragazzino urlò: "Io ti sento! Chi sei?"
E la voce rispose: "Io ti sento! Chi sei?"

Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"
E ricevette la risposta: "Codardo!"

Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: "Papà, che succede?"
Il padre gli sorrise e rispose:"Figlio mio, ora stai attento:"

E dopo l'uomo gridò: "Tu sei un campione!"
La voce rispose: "Tu sei un campione!"

Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: 


"La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai. 
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore;
Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,è lo specchio di noi stessi."

Sognando

Un viaggio con te,


dove si apre un mare di sole,


un viaggio con te,


dove non resta molto da ammirare,


se non i riflessi del cielo,


delle stelle, quando la luna ondeggia sulla città,


poco più in alto del vecchio castello...


danza una figura su quelle mura...


aspetto. Scompare.

29.8.04

Senza titolo 219

Brutta cosa il nervoso…


Manca solo una settimana e lui ritorna…


Nonostante varie piccole incomprensioni le cose vanno…


Ho iniziato da una settimana il nuovo lavoro…e l’ambiente, loro, sono così diversi da ciò che ho vissuto finora…mi piace e lavoro con piacere.. anche se devo fare un po’ di sacrifici…


Mi manca…ma a quanto pare siamo forti…


Quando non ci capiamo ripenso un po’ ai sorrisi…e allora va tutto di nuovo bene…


Inspiegabile ciò che provo…forse per questo è bello!!!



Buona settimana!!!!


rimpianto e tentativo di diimenticare roseinthewind

Finalmente oggi sono riuscito a cancellare il suo nik dalla lista della comunity ma SIC ancora freguento il suop blog in quanto non sò beneil perchè sono ancora legata . vorrei dimenticarla e farmene una ragione ed andare avanti , ma per ora non ci riesco .

un mio blowing in the wind

dopo gli incendi di questa estate , gli ultimi questa settimana,in particolare quelli avvenuti nella mia regione soprattutto quelli della Gallura la zona in cui abito .,IL riaffiorare del ricordo , anche personale , in quanto vissuto in prima persona , delll'incendio del 1983 che : 1) che ha colpito l'azienda di famiglia ; 2) circondato la mia cittadina , causando morti e feriti ; 3) e che mi fece capire che con il fuoco non si scherza e mi ha fatto smettere di giocare con gli accendini e con i fiammiferi ; Mi chiedo perchè certe persone si divertono o trovano piacere \ gusto , oppure per trovare o mantenere il lavoro nelll'anti incendio o negli enti dei riboschimento ( senza ovviamente generalizzare perchè non tutti sono cosi ) mettono fuoco ai boschi e alla vegetazione facendo correre rischi alle persone ( infatti anche quest'anno è morto un volontario ) .Però credo ( ma nella vita non c'è niente di certo tutto è possibile,in quanto come dice bob dylan in dopo gli incendi di questa settimana , in particolare quelli avvenuti nella mia regione soprattutto quelli della Gallura la zona in cui abito ., Il riaffiorare del ricordo , anche personale , in quanto vissuto in prima persona , delll'incendio del 1983 che : 1) che ha colpito l'azienda di famiglia ; 2) circondato la mia cittadina , causando morti e feriti ; 3) e che mi fece capire che con il fuoco non si scherza e mi ha fatto smettere di giocare con gli accendini e con i fiammiferi ; Mi chiedo perchè certe persone si divertono o trovano piacere \ gusto , oppure per trovare o mantenere il lavoro nelll'anti incendio o negli enti dei riboschimento ( senza ovviamente generalizzare perchè non tutti sono cosi ) mettono fuoco ai boschi e alla vegetazione facendo correre rischi alle persone ( infatti anche quest'anno è morto un volontario ).IO credo ( ma nella vita non c'è niente di certo tutto è possibile , in quanto come dice bob dylan i "blowing in the wind " : << la risposta vola nel vento >> ) . Ecco che questa mia domanda sarà una delle mie domande interiori destinate a rimanere senza risposta .

28.8.04

sulla vendetta

dopo alcune esperienze personali alcune riportate in questo blog e la lettura del bellissimo romanzo ( anche se troppo prolisso ) il conte di monte cristo , ho imparato che :1) la vwndetta non è giustificabile ; 29 che se continua ( esperienza personale ) dopo che si è eseguita o viola la dignità dell'individuo non è più vendetta ma qualcosa di abbietto ., la stessa cosa quando : si colpisce nel mucchio ( esperienza personale ) , vien e utilizzata ( da tutti i poteri indipendentemente dalle ideologie culturali \ politiche ) come capo espriatorio per coprire detterminati problemi e ciò da origine a repressione e delazione diventando linciaggio e e persecuzione di minorazne etnico - religiose .

Senza titolo 218

IL TESTAMENTO DI ENZO BALDONI
(tratto liberamente dal sito di Pino Scaccia
http://www.pinoscaccia.rai.it/torre/)


"Voglio che si rida - avete notato? Ai funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il sopravvento sulla morte - . E si fumi tranquillamente tutto ciò che si vuole. Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori. Una sveltina su un soppalco defilato non la considerei un'offesa alla morte, bensì un'offerta alla vita.
Verso le otto o le nove, senta tante cerimonie, la mia bara venga portata via in punta di piedi e avviata al crematorio, mentre la musica e la festa continueranno fino a notte inoltrata.
Le mie ceneri in mare, direi. Ma fate voi, cazzo mi frega". e.

Senza titolo 217

http://bloghdad.splinder.com/ è il blog di Enzo Baldoni. Ucciso da coloro che sempre aveva cercato di comprendere. Lui che era contro la guerra, ucciso da chi si sentiva oltraggiato da questa guerra.
Spero soltanto di capire che quelle che mi faccio io, sono solo "seghe mentali" e che bisogna cominciare ad agire al posto di sentenziare e ostentare ideali copiati da chissà quale libro. Capire, agire e lottare: le gabbie devono scomparire come il ghiaccio invernale davanti al sole primaverile.
Basta con le paure e i luoghi comuni. Basta con le parole. Ricominciamo a volare! Enzo, spero di imparare qualcosa dalle tue azioni: è l'unica cosa che posso fare per te!
Ciao Enzo!

27.8.04

Senza titolo 216

Vorrei scrivere tante cose...ma...lo farò con più calma...mi dispiace per Enzo Baldoni!!!!

Senza titolo 215


Coscienze sporche… di sangue.


Hanno ucciso Enzo Baldoni.


In fondo perché scandalizzarsi tanto? Laggiù, iraq, muoiono ogni giorno decine, a volte centinaia di persone innocenti, civili, iraqeni e non, che magari hanno avuto la sola colpa di attraversare una strada nello stesso momento in cui passava un auto-bomba; o perché hanno deciso di partecipare a una manifestazione (nel "nuovo" e democratico iraq dovrebbe essere cosa normale) nello stesso momento in cui qualcuno (americani? terroristi? poliziotti iraqeni?) ha tirato con la mitragliatrice sulla folla. Nel paese trasformato da una guerra assurda in un pantano di caos, cosa vuoi che sia una vita in meno? Cosa vuoi che sia un assassinio in più?


Eppure per Baldoni dispiace mille volte di più, perché lo sentiamo come un paradosso, un'assurdità, un crimine non solo contro una persona innocente, ma contro una persona che lavorava per una testata (DIARIO, se passate in edicola compratelo) che da sempre si era opposta a questa guerra; una persona che era andata in iraq per far vedere al mondo come stanno oggi gli iraqeni, non certo meglio di ieri, e quindi faceva un servizio prima di tutto a loro, a quel popolo preso in giro e ridicolizzato dalle televisioni occidentali di mezzo mondo che lo mostrano come arretrato, integralista e nostalgico di Saddam. Lo ha detto anche il ministro di plastica Frattini, forse l'unica cosa sensata che gli sia uscita di bocca da anni.


Baldoni non sarà l'ultimo a morire laggiù, ci sono altre centinaia di persone in fila di attesa. A cominciare dai nostri carabinieri in missione di pace (in tempo e terra di guerra però), per passare ai marines, alle truppe polacche, inglesi e ai soldati regolari del neonato governo fantoccio iraqeno, per finire con i civili inermi che come sempre pagano le scelte di potenti pazzoidi eletti da civili elettorati lobotomizzati da telegiornali di regime e dai reality-show. Non sarà l'ultimo dunque, ma puerilmente ci viene da sperare che lo sia.


Speriamo che sia l'ultimo morto, perlomeno italiano, sulla coscienza di questo governo e di berlusconi in particolar modo, che pur di far bella figura con l'amico bush (150 milioni di euro di regali personali gli ha fatto!) ha mandato a morire i nostri soldati e ha messo in pericolo di vita i tanti giornalisti (e operai, e guardie del corpo, e medici, e infermieri) che vengono visti con odio dalla popolazione locale, e ancor più dai terroristi, perché figli di un paese che appoggia senza condizioni la politica di guerra americana. Probabilmente la guerra si sarebbe fatta lo stesso, anche se l'italia avesse detto di NO e non avesse inviato truppe in iraq. Ma almeno il nostro governo, il governo del paese in cui viviamo, adesso avrebbe la coscienza a posto. E invece no: un morto in più sulle loro coscienze in doppiopetto.


Ieri, in america, il padre di un marines ventenne ha dato fuoco al furgone dei militari che erano andati ad annunciargli la morte del figlio in iraq. Guardate lo sguardo del figlio di Baldoni che sta accanto, in silenzio, alla sorella mentre legge la richiesta di liberazione del padre. E' truce, cupo, pieno di rabbia, come se sapesse che sarà tutto inutile, che suo padre verrà ucciso. La stessa rabbia impotente di quel padre americano. Tutto il mondo è paese, nel dolore.


Concludo con una nota polemica: il vice presidente del consiglio fini aveva proposto una medaglia al valore per il mercenario italiano ucciso in iraq, perché era morto con onore, da vero italiano. Chissà se proporrà la stessa cosa per Baldoni che non era nero, che non era andato là per uccidere a pagamento, che forse non è morto da patriottico italiano ma solo da povero cane calpestato dai cingolati della follia messa in moto da una guerra assurda e, al momento, senza via d'uscita.

25.8.04

Senza titolo 214

Si dovrebbe poterlo fermare come un fotogramma, quell'attimo. L'istante dell'Aspettativa. E' un momento che arriva fulmineo, scosso e ispirato da chissà quale forza misteriosa. Si sa solo che sembra quasi spogliato dell'opacità, rispetto agli altri momenti prima e dopo il suo passaggio. E' quell'attimo in cui una piccola forza di natura sconosciuta, regala entusiasmo e sorriso, per un fantomatico domani che neanche esiste ancora. Ma in quell'istante, si ha come la sensazione che sarà bello... ci saranno cose da fare, da vedere, da scoprire... e quello è l'istante in cui, di tutto ciò, prende la voglia entusiasta... così immaginare ciò che ancora non è, diventa bello, piacevole. Ci si accorge improvvisamente del calore dolce della giornata, dell'aria che muove piano i nostri capelli, e in tutto questo ci si sente bene... sembra proprio il luogo adatto per attendere quel domani che - sensazione che sembra un presagio - sarà bello...
Non dura neanche il tempo di arrivarci, ad avere tutte quelle cose da fare, da vedere e da scoprire... istantaneo - da perfetto "istante" qual'è... e allora si dovrebbe poterlo fermare, e lasciarlo lì in un cassetto dell'armadio, come fosse un indumento... così, quando ne abbiamo voglia o bisogno, potremmo vestirci d'Aspettativa!
Finchè non ci rendiamo conto che lei ha un solo vero grande segreto... lei vive per ciò che non esiste... non ancora almeno... sarebbe contro la sua natura, restare fino all'arrivo del domani di cui ci parla. Lei esiste per rendere l'attesa del domani, spesso migliore del domani stesso...

Senza titolo 213

Ci vuole altro tempo.Probabilmente sono abbastanza intelligente per riconoscerlo e stupida a non accettarlo.Tempo.Quanto tempo ancora?Si avvicina il momento in cui dovrò dimostrarmi capace di fare da sola.Quanto tempo ancora?Io odio aspettare.Io aspetto da sempre.Sarebbe ora che andassi a prendermi quello che voglio senza fare troppi complimenti.


Questa è la soluzione.Ma come?Quale strada prendere?Sicura di non aver scelto,come tuo solito,quella più tortuosa?


Lo scopriremo solo vivendo.


 

Nonostante tutto

Un viaggio per cambiare,


un viaggio per ascoltare,


un viaggio per conoscere,


un viaggio per fuggire,


un viaggio per amare


e un altro per morire.


Arrivano tutti...prima o poi.

24.8.04

Amicizia

Mare's Card


** Sono tornata  **

comunicazione di servizio - 1

Mi scrive per posta elettronica una ragazza del sito e della Ml www.testetagliare.it . << [....] IO , come te cerco sempre di rispettare il prossimo , di vivere la mia vita senza prestare i piedi a nessuno\a , perchè credo , indipendentemente dalle posizioni e dale idee di ciascuno di noi , nel RISPETTO . Questa parola secondo me --- il tuo blog e il forum http://mareluna.mastertopforum.com ( in cui scrivo ed alcuni di questi , fra cui la fondatrice scrivono sul blog ) --- verrà presto eliminata dal vocabolario , per il semplice fatto che che non si sà più cosa sia .Soffrò a vedere la gente che ficca il naso dnegli affari degli altri, pretende rispetto , ma non lo dà. [...] >> .La lettera che bellissima e sentita qui taglio  per motivi di privacy e perchè troppo personale ,  mi servirà ad evitare polemiche come quelle successe fra me e http://roseinthewind.splinder.com la pubblico in parte , anche se, SIC , mi piacerebbe pubblicarla interamente visto che è un tema che riguarda e ci coinvolge tutti noi , me compreso ( leggete le polemiche con roseinthewind e capirete ) , in particolare di un cero andazzo superficiale ( a cui si riferisce l'email ) che butta tutto sul petegolezzo e le male lingue , un tempo caratteristico dei singoli paesini ma che oggi si ritrova nelel grandi città a causa amplificato dai mezzi di comunicazione chat internet ( ecco una dele cause per cui vado sempre di meno in chat ) e in quelle , che io giudico ( se qualcuno\a la pensa diversamente è benvenuto ) fogne , i reality show. Ciò mi dà occasione \ spunto per invitare i lettori silenzionsi cioè sia :sia quelli che registrati non scrivono più da molti tempoe che non si sono per ovvie ragioni più fatti sentire ; sia coloro che ancora non hanno risposto al mio invito ; e a quelli\e che si limitano a commentarmi . I vostri commenti , el vostre lettere , sia che siano a favore sia che siano contro , sia che sia forzati\ conformisti per paura di offendere o ferire , sia che siano freschi e spontanei , le vostre confessioni , i vostri stati d'animo e le rilevazioni dei vostri momenti di vita sono fondamentali perchè mi danno la forza di andare avanti con questo blog e non solo . Fatevi vivi ( chi non lo fa ) continuate cosi ( chi lo fà già ) con questo è tutto . Buona notte miei cari\e cdv vecchine nuovi grazie  d'esistere  , siete  per  copme  come iol lievito per  il pane 

23.8.04

Senza titolo 212

Liberta'.


New York. Vietata l'affissione di un grande manifesto pacifista a Times Square ("La democrazia s'insegna con l'esempio, non
con con la guerra") con la motivazione che "offende la morale comune".


... penso che ogni commento sia superfluo.

19.8.04

sarebbero queste le radici cristiane tanto esaltate dal pontefice e da questo governo ?


Per il monmento gli sbarchi dei clandestini e non sulle nostre coste sono fermi , ma quello che non si ferma sono l'odio e i rigurgiti razzisti dei nostri politici che continua ipocritamente a rivendicare le radici cristiane . Ora mi chieso srebbero queste le radici cristiane dell’Italia ( cosi tanto esaltate ? ): «Contro i clandestini occorre la forza. Lo sbarco dell’ennesimo barcone testimonia che non ci sono rigorosi controlli per respingerli in alto mare. Il nostro è il ruolo della sicurezza non quello della Croce Rossa». Roberto Calderoli, ministro della Repubblica .
Purtroppo l'occidente ha molto o poco a seconda dei punti di vista , ma quel poco che aveva l'ha dimenticato o nopn vuole riapruire vecchie ferite divenuto da vittima del denaro e di ciò che ne deriva a carnefice trattando alla stessa stregua di come siamo statyi tratti noi fra la prima metà del 1800 e 1970 , coloro che cercano una vita migliore . Inoltre riporto qui quello che dice http://mentelucente.splinder.com una mia ex cdv ( ormai il sito è morto ) :<< Sinceramente parlando è un argomento tanto importante ed è il risultato di tanta rabbia accumulata davanti ad altrettanta ingiustizia. Vogliamo pensare un attimo alla posizione degli immigrati.... Che cosa sappiamo delle leggi che vanno a disciplinare la loro presenza? Che cosa sappiamo, in relazione a queste normative, dei loro diritti e dei loro doveri maturati come conseguenza della loro presenza? Che cosa alimenta la loro presenza in questi paesi delle libertà? E ancora meno importante, ma alquanto evidente, quanto vogliamo sapere di tutto ciò che li riguarda? Fino a quando per i paesi occidentali era conveniente recarsi nei paesi del terzo mondo e derubare la loro popolazione dei tesori e della loro cultura, non c’erano problemi. Fino a quando il loro benessere era condizionato dai saccheggi etnici e razziali e nel contempo costava poco il transito verso questi paesi, non esistevano problemi né per i saccheggiatori e né per i saccheggiati. Almeno ques’ultimi sapevano cosa devono combattere ed i primi sapevano fino a che punto potevano spingersi. I grandi missionari ed emigrati, per causa, hanno cominciato a criticare la cultura del paese che li doveva ospitare, non si sono comportati da ospiti ma da padroni per eccellenza. Buon dio... gli hanno insegnato a vestirsi ed addirittura... a portare i guanti bianchi... per poi tornare, a distanza, nel loro paese ed iniziare a svestirsi per, poter, criticare i popoli che si coprono troppo. Che confusione che hanno lasciato ai loro posteri...
Dopo un po’ di tempo se ne sono resi conto che spostarsi richiede grandi sforzi finanziari, ed i tesori riportati indietro non erano sufficienti a coprire le spese dei loro spostamenti; per lo più la gente indigena si era svegliata; noooooooooo, restiamo sul "non li conveniva"... Allora sono tornati nei loro paesi fortemente acculturati (permettetemi questo termine newage) a godere della loro grandezza e ricchezza accumulata. Ma che cosa hanno lasciato indietro? Un popolo che non credeva più nella propria cultura, era in balia di capire il giusto, il raffinato, il bello ed il brutto; aveva perso il suo sogno da grande, e non gli avevano dato il tempo di assorbire e comprendere il sogno e la cultura del padrone. Li avevano resi orfani per poi adottarli ed in fine, ancor prima di crescere, abbandonarli.
Torniamo alla nostra "razza padrone "; il loro benessere è durato poco; i tesori accumulati erano destinati a finire e l’esigenza di avere sempre maggiore rigogliosità aumentava di giorno in giorno. La manodopera scarseggiava, i saldi generazionali non promettevano bene e gli immigrati, condizionati dai sogni che gli avevano trasmessi a metà i nostri antenati nei periodi di saccheggio, arrivavano a valanghe. Allora i grandi pensatori ed economi, in difficoltà nel trovare una soluzione efficiente, hanno avuto la loro illuminazione del secolo...Trasformare gli immigrati in una grande forza di lavoro conscia dei diritti del padrone... ma anche dei propri doveri (la relazione biunivoca(?)... tra i diritti ed i doveri).
Vi ricordate l’opera letteraria "Le radici" e la storia di Kunta Kinte; Gli schivi arrivarono in occidente via mare... la maggior parte di loro moriva durante il tragitto per le malattie oppure per le infezioni dovute alla carenza dell’igiene; anche oggi muoiono durante il loro tragitto con l’amara differenza che sono loro stessi a pagare per diventare schiavi nell’anima e nel corpo.
Mi chiedo, se un giorno essi decidessero di tornare nel loro paese d’origine che cosa porteranno indietro come principio acquisito e con che cosa medicheranno le loro ferite ancora aperte, e se decidessero di rimanere nel paese dei sogni a quale costo riavranno indietro la loro dignità lacerata. (to be countinued; quando, non so!). >> . Concludo questo post  rinviandomi ai link sotto ,  che parlano  anche  di quando    abbiamo subitop quello che  oggi facciamo   direttamente  e indirettamente   a quelli che  cercano  fortubna   sulle nostre terre 










PERCORSI NELLA MEMORIA                                                         http://www.orda.it/rizzoli/stella/home.htm                                                                     http://www.odissee.it/


sezione del sito http://www.emigrati.it/Emigrazione.asp  che  tratta  varie aspeti dell'immigrazazioni


i link   del sito  http://www.bibliolab.it/sitografie/sitografie_emigrazione.htm , alcuni delle  quali   noti a  chi ha  letto  il mio post  la menoria  .




























































































































L'ordail sito nasce dal saggio omonimo di Gian Antonio Stella (L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi. Milano, 2002) che si occupa dell'emigrazione italiana, mettendo in risalto i problemi di inserimento e le rappresentazioni negative di cui erano fatti oggetto i nostri connazionali. Offre una ricca sezione di immagini e canti, un forum e chat periodiche con l'autore. Ottimo esempio di integrazione tra carta stampata e web.
Emigrazione italianasito a cura della Rai, tratta dell'emigrazione italiana nel mondo dalla metà dell'800 agli anni '50 del '900, offre dati, fonti e materiali per la costruzione di percorsi didattici. Funziona anche un forum.
L'Italia in Brasilesito individuale del figlio di un emigrato italiano, dedicato all'emigrazione italiana dall'Unità alla prima guerra mondiale, con approfondimenti di storia del periodo, immagini e canzoni.
Manca l'indicazione delle fonti da cui sono tratti i dati.
Macaroni e vu' cumpràun itinerario fra l'emigrazione italiana nel mondo e l'immigrazione straniera nel nostro paese con immagini e testi tratti dall'omonima mostra  
Boom demografico e emigrazionel'argomento è trattato all'interno di un ipertesto sulla storia del Novecento con particolare riferimento all'emigrazione verso gli USA
Centro Permanente di Studi sull'Emigrazionevisita virtuale al museo dell'emigrazione della Repubblica di San Marino
L'emigrazione e la fotografiariflessione sul tema accompagnata da fotografie d'epoca
WebscuolaUn mondo in movimento emigranti ed immigrati:percorso attraverso l'emigrazione dall'Unità ad oggi, con immagini, schede di approfondimento, fati sul fenomeno
Weblab '900sito che si occupa di didattica della storia contemporanea. Ci sono on line immagini e dati sull'emigrazione italiana accostati in modo significativo a foto riguardanti l'immigrazione straniera nel nostro paese
Cronologiai dati sull'emigrazione italiana negli ultimi 140 anni e sulle mete prevalenti
Altreitalierivista on line della Fondazione Agnelli di studi sulle popolazioni di origine italiana nel mondo
Storia dell'emigrazionestoria sintetica dell'emigrazione italiana nel mondo, ricca di dati e di tabelle
Italiani nel mondoPresso  il sito del Centro di documentazione sulle popolazioni e le culture italiane nel mondo, della Fondazione Agnelli di Torino, sono disponibili tre banche dati contenenti la trascrizione delle informazioni riportate nei registri di sbarco delle navi giunte nei porti di New York, Buenos Aires e Vitoria ,con passeggeri di nazionalità italiana, tra la fine dell'800 e i primi del '900
Foto d'epocapiccola ma significativa galleria di immagini; interessanti i manifesti delle varie Compagnie di navigazione
Bibliografia tematicanel sito della casa editrice Feltrinelli, un'ampia ed aggiornata bibliografia ragionata sull'emigrazione nelle Americhe
Italiani dal mondobreve galleria di immagini sulle condizioni degli emigrati italiani in Belgio, inserita nel sito dell'Istituto Fernando Santi. Contiene anche link agli sitituti di cultura italiana nel mondo
Museo dell'Archivio Paolo Crescivisita virtuale al Museo dell'Archivio Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana di Lucca, ricco di immagini e di documenti
Centro studi Pascal D'Angelosito del Centro studi Internazionali sulla Letteratura di Emigrazione dedicato a Pascal D'Angelo, emigrante italiano e poeta negli USA degli anni '20. Sono disponibili sia una utile sitografia, sia due gallerie di foto sull'emigrazione ai primi del '900.
Canti di emigrazionela pagina, inserita in un sito che riporta recensioni e interventi sull'emigrazione italiana nel mondo, presenta i testi di alcune canzoni degli emigranti di diverse zone d'Italia
Locandine e manifestibreve analisi della rappresentazione figurativa dell'emigrazione, con la possibilità di scaricare una selezione di locandine, manifesti e altre immagini relative all'emigrazione italiana della prima metà del '900
 LAVORI DIDATTICI
Progetto emigrazionetratta dell'emigrazione e dell'immigrazione attraverso attività didattica collaborativa in rete con particolare riferimento alla storia dell'emigrazione italiana in Argentina; a cura di un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, a. a. 1997-98. Ricca sezione di link.
Istituto comprensivo Piero Fornara di Campignano Sesia - Novaraipertesto sull'emigrazione italiana dal 1870 al 1913, a cura della classe III C della scuola media Fornara, anno scolastico 2000-01
Scuola media "Vecellio" di Tarzo - Trevisoricerca sull'emigrazione tarzese tra '800 e '900 con raccolta di fonti orali e foto d'epoca
Scuola media "Ugo Foscolo" di Sedico - Bellunobreve ricerca sull'emigrazione a livello locale
Scuola media "Vielmetti" Denno - Trentobreve ricerca sull'emigrazione in Val di Non
Scuola Media M. Quadrioipertesto sull'emigrazione in Valtellina e in Val Chiavenna
Istituto Statale d'Istruzione tecnica Staranzano - Gorizia breve percorso sulla storia dell'emigrazione da fine Ottocento agli anni '70 del '900; presenta dati e tabelle
ITC "Riccati" Trevisoipertesto sulla storia italiana dall'unità alla prima guerra mondiale, con ampia sezione dedicata all'emigrazione italiana  
IPSIA "Pendola" PadovaSpostamenti di popolazione dal 1492 ai giorni nostri: ricerca sui flussi migratori a livello mondiale
Emigrazione in Argentinaricerca bilingue (italiano-spagnolo) sull'emigrazione italiana in Argentina, fondata anche su testimonianze
STORIA LOCALE
Friuli sito dell'archivio fotografico sull'emigrazione friulana
Emilia Romagnaraccolta di immagini e testimonianze dell'emigrazione Persicetana nel mondo
ToscanaPer terre assai lontane: i lunigianesi nel mondo: a cura del Centro di Documentazione dell'Emigrazione Lunigianese
Valceresio, VareseScalpellino in America: le pagine sono la versione ipertestuale di uno studio americano sull'emigrazione di lavoratori della pietra in America
Lombardiaipertesto ricco di immagini e di dati sull'emigrazione dalla Val Chiavenna
Trevisotour virtuale alla mostra fotografica L'emigrazione trevigiana e veneta nel mondo
SITI STRANIERI
Bajaron de los barcossito argentino di storia dell'immigrazione e dell'emigrazione, in spagnolo
El Sur del Sursito argentino con informazioni sulla storia dell'immigrazione dall'Europa in spagnolo


 


http://www.bibliolab.it/sitografie/sitografie_emigrazione.htm


 

dialogo interiore - 1

Dopo il litigio e allontanamento ( non l'ho cancellata perchè magari può cambiare idea , anche se le speranzer sono ridotte ad un lumicino ; e per ricordo , ma credo che lo farò prima o poi in quanto ogni volta che lo vedo mi ci fa pensare e rimurginare ) della sincera e triste ( ma è un giudizio parziale in quanto a causa della sua fernmezza sulle sue posizioni irrevocabili ho avuto poco tempo per conoscerla affondo ) http://roseinthewind.splinder.com da questo blog , mi è venuto in mente la riflessione che qui riporto .


D) serve umuliarmi , prostrarmi \ strisciare ai suoi piedi , come ho fatto nelle email di scuse che gli ho mandato e coem fà andy capp personaggio dei fumetti ? oppure è meglio accettare la mia imbeccilità ?


R) ma smettila di farti le seghe mentali , lo avrai capito ( visto che non è la priam volta che ti ummili e meetti soto i piedi la tua dignità come la canzone Losing My Religion dei Rem contenuta nell'album: Out Of Time del 1992 ( trovate qui il testo http://www.testimania.com/testi/testi_rem_1004


) ; ci hai provato anche se allo stesso modo , e lei e è rimasta ferma nelle sue decisioni , rassegnati !!! , almeno sei apposto con la tua coscienza per non aver lasciato niente d'intentato . La prossima volta , se t'impegni , ti servirà ada esempio e ci penserai due volte , prima di prendere senza cheidere il permesso il post degli altri e mettermi su siti altrui facendoli fare figure di emrda . Metti da parte nel tuo bagaglio di viaggio che quel poco che hai permesso ( avresti potuto ottenerne di più se non avessi fatto conme sei solito fare quella cazzata ) che le ti desse e copntinua la tua strada , magari un giorno potrei ritrovarla e continuare insieme . Finiosco con una citazione di Enrico malatersta ( (1853 - 1932) :<< vale meglio un errore commesso con coscienza , credendo di far bene , che un cosa buona fatta servilmente >>




Sono curioso se qualcuno\a di voi ha avuto esperienze simili .


18.8.04

Senza titolo 209

"Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è una opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre".
"Impossible is nothing"


Nadia Comaneci

(dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Nadia_Comaneci)


.
Nadia Elena Comaneci (nata il 12 novembre 1961 a Gheorghe Gheorghiu-dej [oggi Oneşti]) è una ginnasta rumena, vincitrice di cinque medaglie d'oro olimpiche e prima atleta ad ottenere un 10 nella sua specialità per un esercizio alle olimpiadi. È considerata una delle più grandi atlete del XX secolo e delle Olimpiadi, nonché la più grande ginnasta di tutti i tempi.


A soli 13 anni la Comaneci ottenne i suoi primi grandi successi, vincendo 4 titoli ai Campionati europei del 1975. Era allenata da Bela Karolyi e dalla moglie Martha, che sarebbero poi espatriati negli Stati Uniti, dove avrebbero allenato molti ginnasti americani.


A 14 anni, Nadia diviene la stella delle Olimpiadi di Montreal 1976. Non solo divenne la prima ginnasta alle Olimpiadi a ricevere il punteggio perfetto di 10 (che otterrà altre 6 volte), ma vincerà tre medaglie d'oro (concorso generale individuale, trave e parallele asimmetriche), una d'argento (concorso generale a squadre) e una di bronzo (corpo libero). Al momento della votazione, dopo una prestazione stupefacente, vi furono ritardi e momenti di attesa perché i computer erano programmati per dare votazioni solo fino al 9,99 mentre il "10" non era previsto.


Dopo aver vinto il titolo mondiale a squadre con la Romania ai campionati del mondo del 1979, Nadia passò un periodo di ricovero in ospedale per avvelenamento del sangue causato da un taglio al polso prodotto dalla fibbia metallica del fermapolsi. Al suo rientro per le Olimpiadi di Mosca 1980 era al massimo della forma. Si piazzò seconda nel concorso individuale dietro a Yelena Davydova, dopo aver dovuto aspettare l'assegnazione del suo ultimo punteggio fino a quando la Davydova non completò i suoi esercizi. Nadia mantenne il titolo olimpico alla trave e ottenne l'oro a pari merito nel corpo libero, finì inoltre seconda con la squadra rumena.


Nadia si ritirò dalle competizioni poco dopo questi giochi. Per un breve periodo aiutò ad allenare i giovani ginnasti rumeni. Nel novembre del 1989, Nadia ottenne asilo negli Stati Uniti. Spese gran parte del tempo girando per promuovere linee di abbigliamento per ginnastica e aerobica, e facendo anche da modella per abiti da sposa. Nel 1994, si fidanzò con il ginnasta americano Bart Conner e ritornò in Romania per la prima volta dalla sua defezione. Nadia e Bart si sposarono in Romania nellaprile del 1996.


Nel 1999, Nadia divenne la prima atleta invitata a parlare alle Nazioni Unite per lanciare l'"Anno internazionale dei volontari". Nadia è attualmente impegnata nella ginnastica e nella benefcenza in tutto il mondo. Lei e il marito sono proprietari dell'"Accademia di ginnastica Bart Conner" (che conta 1000 studenti), dell'"International Gymnast Magazine", della compagnia di produzione "The Perfect 10" e di 4 negozi di articoli sportivi.


Nadia è vice presidente del consiglio di amministrazione dell'"International Special Olympics", presidente onoraria della federazione rumena di ginnastica e del comitato olimpico rumeno, ambasciatrice dello sport della Romania, vice presidente del consiglio di amministrazione dell'associazione sulla distrofia muscolare, ecc.


Nel dicembre 2003, Nadia ha pubblicato il suo primo libro intitolato "Letters To A Young Gymnast". Nadia sta ora avviando la "Clinica per bambini Nadia Comaneci" a Bucarest, per aiutare gli orfanotrofi e i bambini rumeni.



(Picture from http://www.rediff.com/sports/2000/sep/05oly6.jpg)

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