Alla donna che mi ha cresciuta, dato forza e amore smisurato.
A lei che mi ha insegnato a vivere
a credere, amare e sperare.
A chi ha sempre accettato i miei limiti,
facendomi sentire comunque Grande.
A chi mi generato per poi lasciarmi vagabondare libera
a sfamare la voglia di respirare il mondo.
A colei che non si arrende
che accoglie le sfide con simpatia e coraggio
e che da qualche tempo ha preso per la prima volta in mano un mouse,
buffamente... ma che oggi ha imparato a navigare
ed è una lettrice affezionata di queste pagine, dei vostri commenti.
A te, amica sincera, madre, donna d'incomparabile valore,
una dedica in dialetto.
UNA ROSA
In su jardinu terrestre est naschida
una rosa benigna e verdadera
ch'est de sos ojos mios veru incantu.
Su coro palpitante bramat tantu
a simile tesoro esser amante
bramat tantu su coro palpitante
esser amante a simile tesoro
bramat tantu su palpitante coro
de un'amore perfetu e sinceru
In su jardinu terrestre est naschida
una rosa benigna e verdadera
ch'est de sos ojos mios incantu veru.
Ses s'ammiru de su mundu interu
ca s'amore prufundu dat regiru
de s'interu mundu ses s'ammiru
ca dat regiru s'amore prufundu
ses s'ammiru interu de su mundu
relichia chi m'as postu in disilvios.
In su jardinu terrestre est naschida
una rosa benigna e verdadera
incantu veru de sos ojos mios.
Minerva, Melpomanu, Eratu e Clio
ti cunservat che rosas in beranu
Eratu, Clio, Minerva e Melpomanu
che rosas in beranu ti cunservat
Eratu, Clio, Melpomanu e Minerva
relatan simpatia justa e vera.
In su jardinu terrestre est naschida
ch'est de sos ojos mios veru incantu
una rosa benigna e verdadera.
Istella circulante in s'atmosfera
nara si bella nd'as 'idu assimizante
in s'atmosfera istella circulante
s'assimizante nd'as bidu nara bella
in s'atmosfera circulante istella
declara si nd'as bidu pius digna.
In su jardinu terrestre est naschida
ch'est de sos ojos mios veru incantu
una rosa verdadera e benigna.
Dea imperatrice in sa Sardigna
chi recreas dogni anima infelice
in sa Sardigna dea imperatrice
infelice dogn'anima recreas
in sa Sardigna imperatrice dea
prenda de oro sa pius famosa.
In su jardinu terrestre est naschida
ch'est de sos ojos mios veru incantu
verdadera e benigna una rosa.
O gema diamantina e preziosa
diadema giucunda e subrafina
o gema preziosa e diamantina
giucunda e subrafina diadema
diamantina e preziosa gema
abbagliu raru de cantos l'an bida.
Una rosa benigna e verdadera
ch'est de sos ojos mios veru incantu
in su jardinu terrestre est naschida.
Carlo Nonnis (Torpè)

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"La scomparsa di Falcone mi ha reso destinatario di un dolore che mi impedisce di rendermi beneficiario di effetti comunque riconducibili a tale luttuoso evento"Queste furono le parole con cui Paolo Borsellino rifiutò il posto di superprocuratore che era rimasto libero dopo la morte del suo amico Falcone, ucciso a Capaci il 23 maggio 1992 assieme a moglie Francesca Morvilio, magistrato, e gli agenti di scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro alla moglie Francesca Morvilio, magistrato, e agli agenti di scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro.Poco tempo dopo anche lui avrebbe avuto la stessa triste sorte, assieme a Emanuela Loi (che fu la prima donna a far parte di una scorta), Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli e Walter Eddie Cusina. Era il 19 luglio 1992. quattordici anni fà.Impegnato a parlare di taxi, mondiali, Juve in B e DPEF ho commesso un errore terribile;ho dimenticato, lo scorso maggio, di rendere omaggio a Falcone. Lo faccio oggi, da queste pagine. Vorrei lo faceste anche voi, mettendo una foto, una scritta, qualunque cosa ricordi ciò che è successo oggi. Fatelo, che non vi costa niente.Fatelo nell'anniversario del giorno in cui sembrava che fosse morta la speranza di sconfiggere la mafia.Oggi abbiamo Riina, Santapaola, Brusca e Provenzano in carcere.Segnale inequivocabile che ce la possiamo ancora fare.Segnale che ce la faremo.Onore agli eroi Giovanni e Paolo, alle persone morte assieme a loro, ai signori Impastato, Scaglione, Chinnici, Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa, Costa, Grassi, Alfano, Livatino, Cassarà, Fava e tutti gli altri che non ho menzionato qui.Morti di mafia da Portella della Ginestra in poi."Vi giuro sul mio onore, a Catania la mafia non esiste" - il sindaco di Catania Munzone, il 5 maggio 1984, il giorno dopo l'uccisione di Giuseppe Fava.

Dopo una settimana a cazzeggiare sul lavoro o nello studio e a festeggiare per la vittoria dopo 24 anni luglio 1982 -luglio 2006 dell' I)talia ( un po' di bravura e un po' di culo ) che hanno interessato tutto il paese sottoscritto compreso (allergico ll'esagerazione retorica e al stucchevole nazionalismo e patriotismo ma poichè nel 1982 aveva 6 anni e si è voluto godere questo evento ) . IN clima di tale euforismo è forse sfuggito ai più la news e testimoniata dalla visione in diretta tv degli azzurri e il passaggio alla festa del foro massimo ) di buffon che sventola una bandiera tricolore -- e fin qui niente di male -- se non fosse che 8 come è successo al mio paese che alcuni giovani sventolavano le bandiere italiane con l'effige di mussolini o l'aquila dela Rsi in mezzo ) con la scritte in carattere
celtico e croce celtica simbolo del movimento nazi fascista ed xenofobo di di forza nuova passa in secondo pianoo ( salvo ecce<zioni come il sito bellaciao.org da cui è tratta la 2 foto qui a destra ) . Si ritorna a parlare delloscandalo calcio quello che la stampa ha chiamato con un nuovo nelologismo --- neppure tanto originale --- calciopoli . E lo si fa facendo passare in secondo piano o dimenticando eventi molto importanti come è avvenuto durante i festeggiamenti della vittoria del nostro paese ailo mondiali . Infatti proprio in quei giorni era : 1) il 30 ° di Seveso la " Biopal
Italiana "
letteralmente, Pane e giochi del circo ) >> ovvero una locuzione in lingua latina molto conosciuta e spesso citata . Era usata nella Roma antica . Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, questa frase non è frutto della fantasia popolare ma ha un autore specifico. È stata creata infatti dal poeta latino 

Il canto a tenore è l'espressione etnico-musicale più arcaica della Sardegna centrale ed è la prova dell'esistenza della pratica polifonica in tempi remotissimi.
rimanere come non a torto m'accusano i miei matusalemme attaccato alla rete e al pc e magari finire che mi succeda come gli abitanti di 