10.7.09

The end

Francesco lavoro 5


                                                          Immagine Francesco al lavoro


                                                                    "Franca il suo film"


Una stanza al centro di Roma, anno 2038. Squilla il telefono. C'è una radio accesa. E' appena giorno. Francesco solleva il telefono e dall'altro capo la voce del suo amico Claudio: "Non mi dire che anche tu sei già sveglio!" Francesco risponde: "Non da molto, Claudio, dimmi!" Il suo amico, con la voce ancora un po' rauca per la nottata, precisa: "Ho fatto mattina e ho letto il manoscritto". "Dimmi, Claudio, si può fare?" Una piccola pausa di silenzio. "Si, il copione di tua madre mi è piaciuto molto, ho solo bisogno di chiarimenti, vorrei capire tante cose di tua madre prima di sviluppare la sceneggiatura e tu mi dovresti parlare di lei. Per fare un bel lavoro devo entrare dentro la sua anima". "Claudio, vediamoci domani a casa mia". In quale casa Francesco? Adesso mi si confondono le idee, in questi ultimi tempi non ricordo più dove abiti, ma tu sai quanti indirizzi hai cambiato?" Francesco ridendo: "Per adesso sono a piazza Margana, una piccola piazzetta vicino al Campidoglio". "Quando finirai di girare? Ti sei fatto tutte le piazze e i vicoli di Roma". "Sai Claudio, a forza di girare film, cambiare alberghi e città, mi viene di cambiare anche la casa, non so perché, ma è così". "Mi sembri una trottola Francesco, fermati una buona volta!". La telefonata durò ancora un bel po', i due amici si scambiano opinioni e idee sul manoscritto. "Senti Francesco, visto che in questi giorni non giriamo possiamo lavorarci se ti sta bene". "Allora Claudio, stasera ci vediamo da mia madre tu conosci il posto, sai dov'è, qualche volta ci sei stato e domani vieni nella mia nuova casa. Desidero prendere e darti altro materiale e poi sul suo PC, c'è molto di lei. Nella ripresa sono bravo, ma non mi parlare di PC, non ci capisco nulla, preferisco che sia tu ad aprirlo e a controllarlo, non vorrei cancellare i suoi scritti" Francesco il primo pomeriggio dello stesso giorno arriva al quartiere Salario, parcheggia la sua moto, apre lo studio, accende la luce. La stanza dal buio pesto passa alla penombra, grazie alla luce soffusa di una vecchia lampada "Liberty".Le altre stanze sono chiuse. Ovunque un profumo di erbe secche, (sua madre aveva l'abitudine di riempire vasi e ciotole con erbe fragranti) odore di alloro, di finocchio, d'incenso, le pareti e gli antichi mobili di noce ormai erano impregnati come una vecchia fumeria di erbe! Si sentiva ancora la sua presenza, sembrava che lei fosse ancora lì. Francesco si siede su una poltrona sotto la finestra e lì può guardare ancora il posto dove sua madre era sempre seduta. Non ne avvertiva la mancanza, non la vedeva spesso. Ogni volta che Francesco partiva per lavoro era lei che con la sua fantasia lo raggiungeva per andare a girare il suo film. Nessuno aveva compreso questa sua grande passione. Le bastava vedere un panorama e lei ci costruiva una storia, erano i suoi film e sempre, fino alla fine, aveva continuato a sognare e ad amare il mondo della celluloide. Anche sua madre non lo cercava mai. Aveva sempre paura di disturbarlo sul set e aspettava che lui, resosi libero, la chiamasse. Appena Claudio arriva si mette al PC e per diverse ore la stampante macina pagine, copia su una penna le immagini che scorrono veloci sullo schermo.Francesco chiede all'amico cosa stia facendo. "Tua madre ha tanto di quel materiale da poter girare cento film, immagini, racconti, poesie,  era un vulcano, conosceva la sua città e altre con l'occhio segreto della macchina da presa. Guarda! guarda Francesco, queste immagini stupende, le ha classificate tutte! la sua città, l'ha immortalata in ogni angolo, era molto precisa e ordinata, qui c'è il lavoro di regia, di fotografo di scena, di costumista, di scenografo,  ci sono sceneggiature complete. Francesco, mi chiedo dove trovava il tempo tua madre! Tutto classificato, sembra che abbia sempre fatto questi mestieri."Francesco resta ammutolito e le iniziano a venire in mente frasi che sua madre le diceva: "Prima o poi io farò il mio film" - "Il Principe dei gabbiani" ci sono riprese eseguite di nascosto guarda...guarda questi gabbiani! Lui è un barbone, ma guarda il particolare delle riprese, guarda le sue mani curate, un gabbiano sul cappello e uno che si fa imbeccare. Quanto amore in queste immagini! Quanto materiale, quante idee, guarda questo vicolo di "piazza Navona", questa fotografia di "Campo di Fiori" e questi scritti in vernacolo, bella questa sua semplice ironia. Simpatica questa poesia, fa parlare le fontane di Roma, ma era romana tua madre?- "Si, Claudio, era nata al centro di Roma, ma le sue origini erano Umbre, la mia bisnonna e la mia nonna materna erano di Orvieto. Ricordo che mi raccontava, che suo padre la portava sempre a "Borgo Pio", al cinema 'Castello' e quando la lasciava, lei per ore s'incantava a guardare il telo bianco. Mi ricordo una frase che il direttore del cinema disse a mio nonno Emilio: "Amico mio 'sta regazzina invece de giocà, sta sempre drénto er cinema, prima o poi farà quarche firme!"."Adesso capisco Francesco, la tua bravura nel lavoro. Di certo l'hai ereditata da tua madre". Passano alcuni giorni Claudio continua a sfogliare la vita di Franca per diverse sere, prova brividi, anche qualche lacrima sul suo volto ormai indurito dalla vita. Anche questa volta Claudio, stanco si addormenta dopo aver letto per ore senza sosta, appuntando con la matita sul bordo bianco le modifiche al copione, ancora una volta i fogli silenziosi scivolano sul pavimento di legno.Pronto? Ciao Francesco ieri sera mi sono addormentato tardi e ho terminato la sceneggiatura,-Grazie Claudio, sono contentissimo che hai portato a termine il sogno di mia madre. Sai in questi giorni ho pensato molto a lei, solo oggi mi rendo conto quanto ci ha donato nella sua vita! Per lei tutto è volato in fretta! Claudio quanti sbagli commettono i figli? Corriamo corriamo, per poi lasciare dietro di noi i valori migliori. Ci metterò tutto il mio amore nelle riprese, devo renderle almeno questo è ben poco per quello che lei ha fatto per me, era il suo grande desiderio, e lei si è spenta proprio quando la punta delle sue dita aveva raggiunto il suo sogno.-Francesco volevo parlarti: ho cambiato l'inizio del film: preferisco iniziarlo con un bambino che trova il libro dentro uno scaffale impolverato di una scuola primaria di periferia; il bambino accarezza, spolvera la copertina e appare il suo sorriso di tua madre e incuriosito dal titolo inizia a leggere: “Principessa orchidea Cegliese” e dopo alcuni attimi di lettura, si vede tua madre che cammina di spalle, nei suoi boschi, tutto in penombra e la voce narrante del bambino che s'interrompe quando lei inizia a ballare a piedi nudi nel bosco, vicino  alla sua sorgente. Tua madre ha una veste di lino bianco, accarezza con la punta delle dita la superficie dell'acqua, raggi di sole filtrano tra gli alberi e il “Rio Torbido” continua a scorrere e il rumore dell'acqua accompagna la voce del bambino che torna e si fonde con il canto della natura Qui inizia il film. Torniamo agli anni della seconda guerra mondiale, quando lei ancora bambina con i suoi fratelli e sua nonna Elisabetta si sono nascosti nella casetta di pietra nella valle di Bagnoregio, qui la natura(sono boschi di castagni) provoca un effetto sogno.-Mi sembra buona la tua idea a mia madre piacevano sempre i “flash-back”. Claudio! quando ci vediamo?-Domani Francesco, al solito posto lo trovo più tranquillo per parlare, a piazza Navona non siamo tranquilli, vediamoci al nostro piccolo bar, c'è più quiete.-Va bene Claudio porto anche un piccolo manoscritto di due pagine, l'ho trovato in una vecchia scatola di ottone, mi sembra ottimo! poi tu deciderai se possiamo inserirlo. Il tepore della primavera è tornato a scaldare i vicoli antichi, il ripetersi di quel vocio, i profumi della vecchia Roma, gli stornelli in lontananza, questa era la Roma che lei amava. Francesco arriva, si siede al piccolo bar di piazza Farnese, Claudio giunge con qualche minuto di ritardo, un gran bel sorriso e i due amici si abbracciano e iniziano a parlare.Claudio ha appena terminato di leggere il racconto che Francesco ha portato, "ti prego" dice, se continuiamo a leggere nuovi racconti, devo cominciare daccapo, questa storia è troppo bella, ancora non comprendo bene perché tua madre con tutte queste storie si spostava sempre nel futuro, qui per esempio ci porta nel 2218, è una storia delicata, romantica, piena di calore. Questa la metto in un piccolo spazio, ma ti prego anche se trovi altro materiale, non farmelo vedere, altrimenti non riesco a completare la sceneggiatura e tu? sei già in ritardo per i provini, hai deciso per il cast? -Per i provini li faccio fra dieci giorni, il cast devo avere delle risposte in settimana, poi partiamo Per i luoghi ho deciso di tornare al suo trullo fatato a Ceglie, poi sul Gran Sasso, nel finale si vede lei che torna alle sue radici a Civita, e qui mettiamo la sua poesia; una voce dolce, femminile entra:A Civita, qui dimorano, le mie Fate Supreme; un giorno ci sarò anch'io. All'alba mi troverete all' ingresso di Civita, lo sguardo rivolto a Bagnoregio. Al tramonto, le spalle a Civita, e lo sguardo verso i calanchi, guarderò la Cattedrale illuminata dai raggi del sole. Nei giorni di vento, aiuterò la nebbia a sollevare il borgo, per riposare l'erosione. Quando la neve imbiancherà, troverete le mie impronte per i vicoli e nei giardini. Qui un giorno mi troverete." Per la voce ho pensato la doppiatrice:"Annalisa Rossi", a tua madre piaceva molto, ho trovato tanti suoi CD,  con gli anni la sua voce ha migliorato molto, si sente che la sua interpretazione è in sintonia con gli scritti di tua madre.Seguirono altri incontri, finalmente ogni tassello al suo posto, come un mosaico policromato scoperto da sotto uno strato di terra antica. Il film è terminato! il suo titolo “Franca e il suo film”. Domani al cinema daranno la prima, ci saranno tutti i figli di Franca, i suoi nipoti e i suoi fratelli, anche se lei è assente, ci sarà la sua poltrona, il suo spirito, la sua anima sarà lì per vedere finalmente il suo film. The end (franca bassi)


                                                              Immagine 013


                                                                                        Franca

9.7.09

9 luglio 2006


 


felice anniversario italiani!


qualche giorno fa ho cambiato nome.


Mi trovate su www.lucyakajlu.splinder.com il resto è invariato!

fanatismo o sincerità ?

posso capire  che possa essere  un idolo   ed uun grande  della  musica  anche se  secondo alcune news (  dala pagina estiva  dello stesso giornale  da cui ho preso l'articolo locale   che  trovate  sotto  )

<<    Prendete un accordo (rivoltato) di do diesis minore , uno di mi maggiore , uno di fa diesis maggiore  e chiudete il cerchio tornando al do diesis minore aggiungendoci però una settima. Metteteci molta energia, non importa con quale strumento: otterrete uno dei capolavori della musica pop. Anzi, il  capolavoro, inarrivabile, per la bellezza della sua armonia ma anche per come, tra audio e video, era stato abilmente confezionato: Thriller . La canzone ormai quasi trentenne (è del 1982) che ha trainato l'omonimo album oltre il muro delle cento milioni di copie: nessuno era mai arrivato a tanto, nessuno arriverà a tanto. Il brano di Michael Jackson… alt, è qui l'errore: quella canzone non l'ha scritta il grande Jacko  appena scomparso, l'ha scritta un certo Rodney Lynn Temperton (poi Michael Jackson l'ha controfirmata e Quincy Jones l'ha divinamente arrangiata), ma l'idea e la traccia originali sono di questo signore non più giovanissimo, nato in Inghilterra, a Cleethorpes, nel Lincolnshire, nel 1947. Poco conosciuto dal grande pubblico, molto amato invece dalle grandi star: ha scritto, tra gli altri, per Donna Summer ( Love is in control ), Manhattan Transfer ( Mystery ), George Benson ( Give me the night ), Mariah Carey ( I'm that chick ), Aretha Franklin ( Livin' in the streets ). ( ...)  >>
 che sia  stato un bravo  o pessimo cantate  ,  o rinnegato la   sua identià  "  sbiancandosi il colore  dela pelle  "  e  ha scritto  canzoni stupende



  o brutte 



 ancora da provare  dal punto di vista giuridico  e secondo me  molto  labili  o  dubbie  per il  fatto  che  si  sia presentato soo adesso   e  non  dopo  il dico 

dopo il necrologio sull'unione sarda  di  qualche  tempo  fa   anche per le vie di un piccolo paesello (   bidda  come  diciamo in dialetto locale  )    ecco questa news


dall'unione sarda cronaca Gallura di Giovedì 09 luglio 2009

Tempio
Necrologio a Nuchis per Michael Jackson


A nche in Gallura ha fatto la sua comparsa un annuncio mortuario dedicato a Michael Jackson. Le condoglianze per la famiglia sono contenute in un necrologio affisso ieri nella piccola frazione di Nuchis ( foto Pala ). Così com'è già successo per i fan cagliaritani, un gruppo di persone che si definiscono amici di Michael Jackson, ha firmato l'annuncio. (a. b.)

Senza titolo 1562

  L'AVETE VISTO IL FILM FERDINANDO E CAROLINA ?  :-)


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8.7.09

La luna che è in noi [ 20 luglio 1969-20 luglio 2009 parte 1 ]








Cari amici\che
Lo  so  che   questo post  sara uno dei tanti rigagnoli nell  fiume  mediatico  (  e che aumenterà mano mano che  ci avviciniamo al  20 luglio )   compresi i fumetti  . Ma  trovo  nostante  non   sia portato le  scienze   questo genere  di cose  affascinate  visto  l'ispirazione che  ha  e continua  a creare  nella  cultura  e nelel  emozioni   ( ne troverete  sotto  alcuni esempi ) . Per  descrivere  le  sensazioni   che  mi provoca   vedere  quelle immagini  ormai  passate alla storia   sia   che siano  vere 




o false




"rubo " in quanto riece a descrive meglio di me  le sensazioni che provo ogni volta che dal mio terazzo o sdraito sulle panchine del viale estivo  in solitudine
rifletto non avendo voglia di tornare a casa dopo bidoni avuti da amici che ti dicono usciamo e poi per una cosa o l'altra ti chiamano e ti dicono che non possono    questa frase dal libro dal Bing Bang ai buchi neri breve storia del tempo di Stephen Hawking  ( foto a destra )  : << Perchè l'unviverso si da la pena d'esistere >> ? Perchè .... la risposta ancora non c'è almeno scientificamente , ma moralemnte si . Per me è ....... a voi , soprattuttoa quelli che mi conosco dall'inizio di questo blog , dal vivo ( o tramite cell e telefono ) o via facebook indovinate la risposta o almeno provateci . La risposta sarà data dopo il 20 luglio . Ma voglioi darvi un indizio . Leggete queste due storie 1) Archimede e l'amica della luna topolino n 2795 storia 3 2) Pillole di Pico la luna topolino n 2798 storia 3


 alla prossima Beppe

ed  ecco le  mie  fonti d'ispirazioni   o approffondimenti

Storia 




 cultura   e  citazioni






  musica 




  homepage


fumetti  , letteratura  , nel cinema





Senza titolo 1561

  VE LA RICORDATE QUESTA TARGA PUBBLICITARIA DEI GELATI BINDI ?  :-)


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Senza titolo 1560

Sinistra Sessuofobica

Adesso che anche i Vescovi hanno – sia pure senza far nomi – condannato apertamente il comportamento del Primo ministro, la sinistra può finalmente esultare.  Così accade che il Mons. Massimiliano Crociata (il cognome è tutto un programma!), in un’omelia fatta in occasione di una celebrazione in favore di Maria Goretti, abbia colto la palla al balzo e si sia unito al coro delle prefiche moraliste, affermando a chiare lettere: “...nessuno deve pensare che non ci sia gravità di comportamenti e che si tratti di affari privati”. Eppure, dopo tante lotte in favore della liberalizzazione della morale sessuale, appare veramente miserevole il comportamento dell’opposizione.  Un’opposizione che, evidentemente, non conosce la sua storia. Passi per la Bindi e la Binetti che sono l’espressione vivace e fanatica di un certo ambiente retrograde e sessuofobico, ma che certe posizioni siano condivise persino da chi ha fatto della libera scelta di fare del proprio corpo ciò che si vuole, è qualcosa che non accetto. Qualcuno obietterà immediatamente che non è la vita privata ad intessere le polemiche cucite addosso al Premier. Ciò che avviene privatamente sotto le lenzuola  di casa (anche se poi è proprio questo che si contesta) non interessa alla sinistra, ma la sua funzione pubblica, le bugie, l’incoerenza fra il dire e il fare, ecc.. Sull’incoerenza giudichino gli italiani e sulle bugie pure, visto che il Premier, in una nota trasmissione televisiva, ha affermato che le uniche bugie che ha detto sono quelle riferite proprio in quel “campo”… E a quanto pare, stando agli ultimi risultati, tale giudizio  non sposta di una virgola ciò che pensano gli italiani del premier. Quindi, pretendere che il Premier si dimetta in funzione delle sue scappatelle, oltre che ridicolo, appare una cosa stucchevole e priva di qualsiasi efficacia.

7.7.09

Er firme drènto 'na stanza



Francesco lavoro


Una stanza al centro di Roma anno 2038, squilla il telefono, una radio accesa è appena giorno. Francesco solleva il telefono e all'altro capo la voce del suo amico Claudio. "Non mi dire che anche tu sei già sveglio?" Francesco risponde: "Non da molto, Claudio dimmi!" Il suo amico aveva ancora la voce un po' rauca per la nottata e precisa: "Ho fatto mattina e ho letto il manoscritto". Dimmi Claudio, si può fare? Una piccola pausa di silenzio. "Si, il copione di tua madre, mi  è piaciuto molto, ho solo  bisogno di chiarimenti, devo capire tante cose di tua madre, prima di sviluppare la sceneggiatura, la devo conoscere e tu mi devi parlare di lei, per fare un bel lavoro  devo entrare dentro la sua anima". Claudio, vediamoci domani a casa mia. A quale casa Francesco? Adesso mi si confondono le idee, in questi ultimi tempi non ricordo, ma  dove abiti, ma  tu sai quanti indirizzi hai cambiato? Francesco ridendo, per adesso sono a p.zza Margana, una piccola piazzetta vicino al Campidoglio. Quando finirai di girare?  Ti sei fatto tutte le piazze e i vicoli di Roma.
Sai Claudio, a forza di girare film, cambiare alberghi, città, mi viene di cambiare anche la casa, non so perché, ma è così. Mi sembri una trottola Francesco fermati! una buona volta.
La telefonata durò ancora un bel po', i due amici si scambiarono delle opinioni e idee sul manoscritto. Senti Francesco, visto che in questi giorni non giriamo possiamo lavorarci ti sta bene? Allora Claudio, stasera ci vediamo da mia madre tu conosci dov'è, qualche volta sei stato da lei, e domani vieni alla mia nuova casa. Desidero prendere e darti altro materiale che si trova allo studio di mia madre, e poi sul PC, c'è molto di lei, sai che io nella ripresa sono bravo, ma, non mi parlare di PC, non ci capisco
nulla, preferisco che lo apri  te e controlli, non vorrei cancellare i suoi scritti.
Francesco il primo pomeriggio dello stesso giorno arriva al quartiere Salario, parcheggia la sua moto, apre lo studio, accende la luce, la stanza dal buio pesto, entra in penombra, illuminata da una vecchia lampada "Liberty".
Le altre stanze sono chiuse, un profumo di erbe secche, (sua madre aveva l'abitudine di riempire ogni vaso, ogni ciotola le poneva un po' in giro), odore di alloro, di finocchio, d'incenso, le pareti e i vecchi mobili di noce ormai  erano impregnati come una vecchia fumeria di erbe! Si sentiva ancora la sua presenza, sembrava che lei fosse ancora lì. Francesco si siede su una poltrona sotto la finestra, e lì poteva vedere, ancora dove sua madre era sempre seduta. Francesco non sentiva la sua mancanza, non era abituato a vederla spesso, era sempre fuori per lavoro, ogni volta che Francesco partiva era lei che con la sua fantasia partiva per andare a girare il suo film. Nessuno aveva compreso questa sua grande passione, le bastava vedere un panorama e lei ci costruiva una storia, erano i suoi film e sempre fino alla fine ha continuato a fantasticare il mondo della celluloide. Anche sua madre, non lo cercava mai! sapeva che quando era libero lui la chiamava, aveva sempre paura di disturbare sul set.
Appena Claudio arriva si mette al PC e per diverse ore la stampante macina pagine, copia, poi  su una penna le immagini, che scorrono veloci sullo schermo, Francesco chiede all'amico cosa stesse facendo? Tua madre ha tanto di quel materiale da poter girare cento film, immagini, racconti, poesie, tua madre era un vulcano, conosceva la sua città e altre con l'occhio segreto della macchina da presa. Guarda! guarda Francesco, queste immagini stupende, la sua città, l'ha immortalata in ogni angolo, guarda le ha tutte classificate, era molto precisa e ordinata qui c'è il lavoro di regia, di fotografo di scena, di  costumista, di scenografo, sono sceneggiature complete. Francesco, mi chiedo dove trovava il tempo tua madre! Tutto classificato, sembra che abbia sempre fatto questi mestieri.
Francesco resta ammutolito e le iniziano a venire in mente frasi che sua madre le diceva: "prima o poi, io farò il mio film". Guarda  queste immagini, sono stupende, sono classificate:  "Il Principe dei gabbiani" le ha riprese di nascosto, guarda...guarda questi gabbiani! Lui è un barbone, ma guarda i particolare delle riprese, guarda le sue mani curate, un gabbiano sul cappello e uno che si fa imbeccare quanto amore in queste immagini stupende! Quanto materiale,  quante idee, guarda questo vicolo di "piazza Navona",  questa immagine su "Campo di Fiori" e questi scritti in vernacolo, bella questa sua semplice ironia. Simpatica questa poesia, fa parlare le fontane di Roma, ma era romana tua madre? Si Claudio, era nata al centro di Roma, ma le sue origini erano Umbre, la mia bisnonna e la mia nonna materna erano di Orvieto. Ricordo che  mi raccontava, che suo padre la portava sempre a "Borgo Pio", al cinema 'Castello' e quando la lasciava lei per ore s'incantava a guardare il telo bianco. Mi ricordo una  frase che il direttore del cinema disse  a mio nonno Emilio: "Amico mio 'sta regazzina invece de giocà, sta sempre drénto er cinema, prima o poi farà quarche firme!".
Adesso capisco Francesco la tua bravura nel tuo lavoro, sicuro che l'hai ereditata da tua madre. Franca Bassi
  Alloro                                               Immagini di franca bassi "Alloro" vero e di ferro battuto
         



Senza titolo 1559

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL PESCATORE DI CEFALU' ?  :-)


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Senza titolo 1558

  L'AVETE LETTO IL LIBRO I GUERRIERI DEL RAMO ROSSO ?  :-)


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Gambe assassine.

gambe10Alla stazione aspettando il proprio treno, Ale

legge un manga, uno dei migliori in

commercio, il treno ritarda di un'ora. Dopo le

solite bestemmie, coglie tra la gente, quasi

occultate dalla folla in partenza, al binario

quattro, un paio di gambe femminee, roba da

urlo! Lui che era seduto al bar lascia perdere il

manga, il cappuccino, i bagagli e si alza

piano, come ipnotizzato, e si tuffa

all’inseguimento di quell’opera d’arte scolpita

da madre natura per la sofferenza dei poveri

sensi maschili. Lunghe e slanciate, agili, non

perfette, ma assolutamente ubriacanti con il

loro fascino al gusto di cioccolato al latte. Ale

ne sente addirittura il sapore. Cristo! Leccare

due gambe così sarebbe come l’illuminazione,

come l’annunciazione dell’angelo Gabriele alla

madonna, sarebbe di più, follia! Gli occhi

iniettati gli annebbiavano la vista, unico

piacere concessogli da quelle due gemme di

luna. Agili, le due leve sublimi s’apprestano al

treno in arrivo. Ale scatta, deve leccare quelle

gambe altrimenti ne avrà il rimpianto per

tutta la sua fottuta vita! Non vede altro che

quelle gambe folli, feline, seducenti,

assassine. Ale si infila nel binario numero

quattro, il treno sta per arrivare e lei se ne

andrà, anzi quelle due stupende gambe se ne

andranno, saliranno su quel treno e faranno

morire qualche altro maledetto fortunato figlio

di puttana! Ale si fa prenderprendere dal

panico solo a pensarci, deve averle, deve!

Corre ai bordi della banchina, la gente

l’intralcia, le gambe ormai non sono più molto

distanti, ma anche il treno si avvicina

velocemente, in fretta! Ale inciampa, le

gambe sono lì di fronte a lui, ma le sue di

gambe si ribellano e perdono l’equilibrio

aiutate dal borsone di una vecchia troia. Ale

cade dentro il binario, proprio mentre il treno

entra in stazione!

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
i i i i i i i i i i i i i i i ii i i i i i Troppo tardi, il

treno frena ma non c’è più niente da fare,

pochi si sono accorti di quel che è accaduto, le

gambe, ignorando il tragico evento, salgono

sul treno e vengono inghiottite dai vagoni

sporchi vecchi e arrugginiti. Gambe assassine.

Il più grande rimpianto di Ale in vita. Ale si

rialza aiutato da un capostazione e guarda

l’altro binario, quello di fronte, vede il treno

prendere velocità e lasciarlo li, solo con il suo

rimpianto. Torna sconfitto al suo tavolo, nel

bar della stazione. Ma i bagagli?! Niente più

bagagli, spariti, gli hanno anche bevuto il

cappuccino. Il manga, quello c’è ancora, sul

tavolo, lo hanno sfogliato ma poi lo hanno

lasciato.

- Testa di cazzo di un  ladro! Di fumetti non

capisci un cazzo! –

Ale  prende il suo manga, paga il cappuccino

al ladro ed esce dal bar senza più bagagli, va

al tabellone per vedere gli orari d’arrivo, tre

ore di ritardo.
Ale ripensa a quelle gambe, fonte di tutti i

suoi guai e conclude malinconicamente di

essere caduto nel binario sbagliato.





ESTRATTO DA: "ALLEGORIE AL TERZO GIORNO DI TRAPASSO" DI GIANLUCA SACCONE 0111 EDIZIONI                                                                   AAA, aiutaci Ad Aiutare…Grazie per aver acquistato questo libro, che partecipa all’iniziativa  UN AIUTO A COLPI DI PENNA lanciatadall’Associazione Srvizi Culturali.I fondi raccolti nel 2009 dalla vendita di questo libro saranno devoluti a favore diASSOCIAZIONE DYNAMO CAMP ONLUS Terapia ricreativa per bambini con patologie  gravi e croniche  www.dynamocamp.org





6.7.09

rigurgito interiore

non è tanto il maschilismo in se' che combatto e odio , ma quello che è stato ( ed in parte ho ancora ) in me

2012 E IL CALENDARIO MAYA

lunedì, 06 luglio 2009


2012 E IL CALENDARIO MAYA





Miei cari amati amici blogger, su questo argomento ne sono state dette di tutti i colori. Chi mi segue da tempo sa bene come la penso, e per chi mi legge per la prima volta, replico in poche parole. Non abbiamo nulla da temere, perchè la fine del mondo è intesa come cambiamento positivo. Il sole dopo più di 25mila anni si troverà al centro della via lattea in quell'anno. I pianeti si allineranno in un modo mai visto prima, sicuramente alcuni sconvolgimenti geofisici avranno luogo, ma non è che adesso non ci siano, alluvioni, trombe d'aria o clicloni in giro per il mondo e quindi niente di nuovo sotto al sole. Gli antichi Egizi consideravano quest'anno (2012) come l'inizio della sesta era, adesso stiamo nella quinta, marcando la sesta era come quella della sconfitta del Dio del male. Nostradamus ne parla nelle sue quartine profetiche, illustrandola come l'era dell'ultimo Papa. E, andando ad approfondire si capisce che non si riferisce alla fine della Chiesa sulla terra e del suo papato, ma alla fine della chiesa che conosciamo. Cambiamento in toto, questa è la verità per me. Si entra nell'era dell'Acquario, dove gli unici beni, nell'animo dell'uomo saranno quelli spirituali. Io ci credo a questo cambiamento, come credo che accadrà qualcosa di veramente importante attorno alla fine di dicembre di quell'anno. Qualcosa che cambierà per sempre le nostre conoscenze, vite e credo. Qualcosa che arriverà dall'alto per spingerci più avanti come tanti secoli fa. Nella conoscenza, in una nuova vita. Non sono l'unica a pensarla così, come sono in molti a pensarne il contrario. Ma  in troppe antiche civiltà si parla di questo, tra popoli ormai scomparsi che mai si erano incontrati in vita, è un fatto come la si trovi in tutte le religioni esistenti. In molti oggi si stanno preparando all'evento. Ognuno a suo modo, dai nuovi sciamani alle comunità più svariate. Tra queste ne ho scoperta una, in puglia a Ceglie di Massapica, lì c'è un villaggio costituito da trulli, dove un gruppo di Olandesi si è posizionato per aspettare l'evento. Non vado avanti, il discorso è lungo, però lascio un link e un video per sentire anche l'altra parte e per chi vuole saperne di più. Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di dare il benvuto a chi di dovere il 21 dicembre del 2012. Conosco la storia del calendario da quando ero bambina e ancora non se ne parlava così tanto, oggi ci sono tante trasmissioni tv che se ne occupano, tra queste Voiager da cui ho tratto uno dei video. In casa ho la riproduzione esatta di quel calendario da sempre, dono di famiglia.





Un bacio grande dalla sempre vostra Rossella.Image Hosted by ImageShack.us











 





Senza titolo 1557

  VE LO RICORDATE IL DISCO IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA DEI DIK DIK ?  :-)


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IN ESCLUSIVA PER VOI!








Carissimi amici, in esclusiva per voi il PRIMO video di ETNOMONDI, guardatelo perché né vale davvero la pena. Siete i primi a vederlo. Beppe aspettiamo un tuo commento:


 


http://www.youtube.com/watch?v=wQhMzUmWpto


 

Per te Genziana


Genziana


Anche se queste sono solo immagini, per adesso accontentiamoci, ve le dono molto volentieri.Un caro saluto la vostra amica franca. Se desiderate vedere altre immagini del "Gran Sasso" lascio l'indirizzo non mi piace occupare molto spazio.Grazie:


http://ceglieterrestre.splinder.com/post/20903615/Per+te+%22Genziana+blu%22


La fioritura primaverile, in montagna arriva sempre in ritardo. Le immagine, sono state fatte da me nel 2008. Purtroppo, quest' anno non so se riesco a vedere la bellissima primavera.


Dove sta la mia libertà? In questo periodo, ero solita a camminare sul "Gran Sasso" alla ricerca dei fiori che la primavera in ritardo ci regala. Quest'anno non so se farò in tempo, ad  ammirare tanta bellezza. La primavere in Puglia, per impegni di lavoro il 25 aprile, non ci sono stata. Amici, per consolarmi, mi hanno regalato il video, ma non è la stessa cosa. Mi manca il profumo della terra, il vento, le orchidee, e l'affetto degli amici di Ceglie. Per quanto riguarda  l'escurzione  di primavera, sul "Gran Sasso" era sempre in questo periodo che andavo a camminare. La natura partorisce le sue bellezze, in ritardo, dopo lo scioglimento dell' ultima neve. Aspettavo con ansia, questa partenza, visto che in Puglia non sono stata; ma un amico dell' Aquila, mi ha sconsigliato di andare, mi ha detto: "Per adesso non è il caso di venire, aspetta dopo il G8, poi le stagioni, non esistono più, il clima  è cambiato, la terra continua a tremare, verrai più in là". Non mi piace rimandare, alla mia età si ha fretta. A troppe cose, ho rinunciato nella mia vita,  che male faccio se vado a camminare sul mio monte? Lui mi è amico, ha raccolto le mie lacrime, quando ho gridato sulla sua cima, mi ha udito, mi ha consolato, e nel silenzio,  ho potuto chiamare il mio Dio". Conosco i sentieri, conosco il palmo di terra, dove nel 2008 ho trovato la mia, "Genziane blu". Mi ero segnata il punto dove l'avevo trovata, volevo cercarla ancora. Ricordo che dopo ore di cammino  è, spuntata, timida,piccolissima vicino a una grossa pietra, era lei: "una semplice campanella ", un piccolo calice blu rivolto verso il cielo. Quanta felicità quella mattina sul "Piccolo Tibet", dopo ore di cammino, quasi a non sentire la stanchezza, non c'era nessuno in quello spazio immenso, per ore, io e il vento; che quando soffia, sposta il tuo corpo, da  farti sentire un filo d'erba, è bello sentire la forza della natura. Dopo tanta stanchezza, arrivi alla fine del sentiero, ecco! che appare il "Corno grande" e  lì, ho fatto volare, il mio aquilone colorato, libero di salire fin dove, io non potevo andare. Uno sguardo sulla destra  e lontano all' orizzonte il mio "Mare Adriatico!" Oggi davanti alla tastiera del PC, dovevo fare un breve commento sulla "Torre di Babele" invece ho scritto un post, in onore alla mia "Genziana blu!" Franca Bassi


A che punto è la notte

L'assassinio di Petru, consumato il 16 maggio scorso a Napoli nell'indifferenza generale, è testimoniato qui. Perché non l'ho menzionato prima? Perché sapevo che saremmo presto tornati sul tema.

Non mi dilungo in analisi già ampiamente sviscerate sui quotidiani, in dibattiti televisivi e via discorrendo. In questi giorni, la morte del musicista romeno assume un significato nuovo. Spiega, per certi versi, come sia stato possibile giungere all'attuale ddl sui clandestini. Testimonia quel clima non d'imbarbarimento, ma appunto d'indifferenza - che è molto peggio - nei confronti del "diverso" ormai ritenuto fuori del consesso umano. Allo stesso modo, i nazisti trucidavano bambini innocenti, poiché appartenenti alla "razza nemica": bisognava eliminarli prima che fossero in condizioni di nuocere. Come le zanzare. Un lavoro di routine, Eichmann insegna. E di banalità del male parlava Hannah Arendt.

1997: Berlusconi piange di fronte ai "respingimenti" attuati dall'allora governo Prodi.


In questo cosmo di coscienze attutite, la misura dev'esser sembrata colma persino agli estensori della legge stessa: se è vero che il devoto Giovanardi, accortosi che "il pentirsi di non esser stato consigliere dell'iniquità era cosa troppo iniqua" (A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap. I), ne propone una sostanziale correzione, suscitando le ire della Lega. La quale, dal suo punto di vista, è del tutto coerente: e detesta i cavilli dei causidici clericali. Se non altro, a differenza di questi ultimi, non pecca d'ipocrisia.


Il mondo cattolico, o meglio cristiano (Vaticano escluso, quindi) è in agitazione. Da tempo ho smesso d'illudermi nei loro confronti, ma chissà che stavolta si svegli almeno parzialmente dal suo ignavo e complice torpore. D'altronde, il grido di dolore non si può ignorare: non soltanto i soliti Ciotti e Farinella, non soltanto Alex Zanotelli, non soltanto Pax Christi, Noi Siamo Chiesa, la comunità di San Benedetto al Porto, i Comboniani e le miriadi di associazioni che, da sempre, si battono per i diritti dei più deboli, ma anche settori tradizionalmente ligi al Vaticano come l'Azione cattolica e le Acli hanno manifestato il loro dissenso (non un fiato da parte di Comunione e Liberazione e dal popolo del dileguato Family Day, ma era prevedibile). Nemmeno il card. Tettamanzi ha risparmiato dure critiche al governo, al punto che il "ministro" Calderoli, nel consueto linguaggio da caserma, non ha esitato a definirlo "un rappresentante dell'opposizione".


Qualcosa si è mosso, sicuramente anche Oltretevere. Nel senso che il Vaticano, a parte formali e timidissime obiezioni, subito peraltro "corrette" dall'impareggiabile padre Lombardi, pur continuando a sostenere B. sta cominciando a pensare al futuro. Si sta ripresentando, insomma, una situazione simile a quella degli anni '30, dove il consolidato patto tra il fascismo e la gerarchia ecclesiastica subì lievi scalfitture, soprattutto per la politica aggressiva di Mussolini verso l'Azione cattolica e, più tardi, a causa delle leggi razziali; d'altronde, nemmeno queste ultime spinsero il Vaticano a una rottura col regime. Quel che preme alla gerarchia, oggi come allora, è che l'eventuale passaggio di consegna, se e quando avverrà, venga gestito da forze conservatrici (ed eccoci a Giovanardi); non aspettiamoci dunque nessun "divorzio" da B. fin tanto che costui rimarrà saldo al potere. Lo scaricheranno solo se diverrà troppo ingombrante (e perdente).



Maglietta umanista, 2001.




 

Noi non siamo il Vaticano, siamo cristiani prima che cattolici, siamo esseri umani prima che cristiani. Rigettiamo le trame aguzze e i meschini gesuitismi. Anzi, per noi meritano il fondo dell'inferno. Anche gli umanisti si ritroveranno pertanto oggi, alle ore 18, di fronte alla prefettura di Milano, per protestare contro una "legge" che non merita altro che la bocciatura.


Molti hanno ricordato che, un tempo, i clandestini eravamo noi. Ma sappiamo che queste rievocazioni, ancorché sacrosante, suscitano quasi fastidio, non tanto perché, come si dice, la storia non insegni nulla, ma perché nessuno ha voglia d'imparare; e i libri, per gli italiani, sono sempre stati oggetti inutili, buoni al massimo per qualche topo di biblioteca. Sarà la loro stessa ignoranza a confonderli ma, nel frattempo, occorre prepararsi, perché la disfatta dei bruti seminerà ovunque panico e distruzione. Intanto inizia la parata del G8 a L'Aquila, e Bertolaso ha assicurato che, in caso di nuove scosse, i "Grandi" non avranno nulla da temere perché è stato allestito un bunker salvavita apposta per loro, pare in oro massiccio come la bara dello sventurato Michael Jackson. E i "piccoli" aquilani? In malora!


"...Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che nel vostro senso io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato e privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri" (don Lorenzo Milani, L'obbedienza non è più una virtù, 1967).

 

Daniela Tuscano







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N. B.: Strage di Viareggio, una medaglia al valor civile per Hamza Ayad
. E' quanto propone un nutrito gruppo di cittadini per il giovanissimo italiano di origini marocchine sacrificatosi nella terribile notte toscana per salvare la sorellina Iman, di quattro anni. Il sacrificio si è rivelato purtroppo inutile: Iman è deceduta il giorno dopo per le gravissime ustioni riportate, assieme all'intera famiglia (si è salvata solo la sorella maggiore Ibtzen, di 21 anni). Su Facebook è attivo un gruppo che
raccoglie le firme per l'appello al presidente Napolitano. I non iscritti possono rivolgersi a questo link: vincenzo.milazzo2005@libero.it

Senza titolo 1556

  QUESTO E' UN VECCHIO SCHIACCIANOCI !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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1997: berlusquoni piangeva sulla sorte degli immigrati....




5.7.09

ho fatto un sogno







che era da irregolare da 6 anni ma a causa della burocrazia nei permessi di soggiorno è roiamsto nella illegalità ma adesso con questa nuova norma

lasciati andare

non sempre ci si può opporre al destino altriemnti sarà lui che si oppone a te . e si diventa morti che camminano ed ignorano d'essere tali . Proprio come mosche in una botiglia che insistono a sbattere contro pareti invisibili ai propri occhi lascia quindi che le cose vadano come devono andare

La gloria di Dio risplende sul volto di ogni persona

Dolore e orrore perché il razzismo è ormai “a norma di legge”

“Ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35). La Parola di Cristo porta a compimento la logica della Scrittura dal Levitico 19,33-34 –“Tratterete lo straniero che risiede fra voi come colui che è nato fra voi; tu l’amerai come te stesso”, al Deutoronomio 10,19 – “Amate lo straniero perché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto”, alla Lettera agli Ebrei 13,2 – “Non dimenticate l’ospitalità, perché alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli”.

Dolore e orrore. Il 2 luglio 2009 è stata votata una legge che rompe l’unità della famiglia umana e ne offende la dignità, prende piede l’idea che esistano esseri umani di seconda e terza categoria, un popolo di “non-persone”, di esseri umani, uomini e donne invisibili. E’ una perdita totale di senso morale e di sentimento dell’umano; questo accade, nel nostro paese che ha prodotto milioni di emigranti. La legge “porterà solo dolore”, osserva Agostino Marchetto del Pontificio Consiglio dei Migranti.
Il dolore nasce dall’orrore giuridico e civile del “reato di clandestinità”, dall’idea del povero come delinquente e della povertà come reato. La legge votata non è solo contraria alla nostra Costituzione ma a tutta la civiltà del Diritto. Punisce una condizione di nascita, l’essere straniero, invece che la commissione di un reato. Dichiara reato una condizione anagrafica. Infermieri, domestiche, badanti, lavoratori (vittime spesso di morti nei cantieri) o persone in cerca di lavoro e di dignità diventano delinquenti. A questo punto, quanti stranieri frequenteranno un servizio sociale o si rivolgeranno, se vittime della “tratta”, ad associazioni volontarie o istituzionali, forze di Polizia comprese, oggi messe in un angolo dalla diffusione delle cosiddette “ronde”? Quanti stranieri andranno a far registrare una nascita, si presenteranno in ospedale per farsi curare? Quali gravi conseguenze questo potrà produrre sulla salute di tutti i cittadini è già stato evidenziato da moltissime associazioni di medici. Siamo il paese di Caino?Abbiamo una legge cattiva che ostacola i matrimoni, rompe l’unità delle famiglie. Si introduce il divieto per le donne straniere, in condizioni di irregolarità amministrativa, di riconoscere i figli da loro stesse generati che diverranno “figli di nessuno”, potranno essere sottratti alle madri e messi nelle mani dello Stato. Neanche il fascismo, hanno rilevato alcuni scrittori, si era spinto fino a questo punto. Infatti le leggi razziali del 1938 non privavano le madri ebree dei loro figli, né le costringevano all’aborto per evitare la confisca dei loro bambini da parte dello Stato. La legge è pericolosa perché accrescerà la clandestinità che dice di combattere, favorirà il “si salvi chi può”, darà spazio alla criminalità organizzata, aumentando l’insicurezza di tutti.
Non c’è futuro senza solidarietà. La legge, tra l’altro, è inutilmente crudele, ricorda don Ciotti. Ci fa tornare ai tempi della discriminazione razziale. E’ una forma di accanimento contro i poveri anche se la povertà più grande, oggi, è la nostra: povertà di coraggio, di umanità, di capacità di scommettere sugli altri, di costruire insieme una sicurezza comune. La sicurezza basata sulla paura sta diventando un alibi per norme ingiuste e dannose, per scaricare il malessere di molti italiani sugli immigrati, capro espiatorio della crisi, bersaglio facile su cui sfoghiamo il tramonto di ogni etica condivisa e della testimonianza cristiana. La tutela della vita e della dignità umana va assunta nella sua interezza per tutti e in ogni momento dell’esistenza. “Non c’è futuro senza solidarietà” scrive il cardinal Tettamanzi. Non c’è sicurezza senza l’aiuto reciproco, senza l’esercizio dei diritti e dei doveri dentro un’azione comune per il bene comune.
Costruire comunità e città conviviali. Benedetto XVI da tempo ci invita come comunità ecclesiale a diventare “casa ospitale per tutti, segno e strumento di comunione per l’intera famiglia umana”. Per il Papa ogni comunità cristiana deve “aiutare la società civile a superare ogni possibile tentazione di razzismo, di intolleranza e di esclusione […]. Solo nella reciproca accoglienza di tutti è possibile costruire un mondo segnato da autentica giustizia e pace vera” (Angelus 17 agosto 2008).
Invitiamo, quindi, le comunità cristiane e tutti gli operatori di pace a mobilitarsi per costruire la pace nella vita quotidiana spesso prigioniera di solitudini, governata dalla paura e coinvolta in progetti tribali e autoritari.
La gloria di Dio. Nessuno ci è straniero anche perché la distanza che ci separa dallo straniero è quella stessa che ci separa da noi stessi e la nostra responsabilità di fronte a lui è quella che abbiamo verso la famiglia umana amata da Dio, verso di noi, pronti a testimoniare la profezia del Risorto che annuncia la pace. “Dio non fa preferenze di persone” (Atti 10,34, Romani 2,11 e 10,12; Galati 2,6 e 3,28; Efesini 6,9; 1 Corinti 12,13; Colossesi 3,11) poiché tutti gli uomini hanno la stessa dignità di creature a Sua immagine e somiglianza. Poiché sul volto di ogni uomo risplende qualcosa della gloria di Dio, la dignità di ogni uomo davanti a Dio sta a fondamento della dignità dell’uomo davanti agli altri uomini (Compendio della dottrina sociale n. 144).
Questi nostri giorni sono difficili ed oscuri. E' stata oscurata la gloria di Dio.

Pax Christi, Domenica 5 luglio 2009
www.paxchristi.it info@paxchristi.it

...sguardo di luce.

…sguardo di luce.

 

….e luce fu su questa terra dalla stella madre luce ci fu data

…e si vede ad occhio nudo :

che un’onda di energia si assorbe e si diffonde,

 da luce e di notte si copre di sole stelle

il giorno dopo mostra i suoi colori e si ammanta

 la clorofilla li raccoglie li assorbe e ne da vita…

.

…ed io mi fermo qui questa notte ,sotto questa luna piena

su questa spiaggia a passeggiare amore

a sentire dentro me il sole del mattino,

e avverto la tua presenza , in lampi di luce mi appari :

è la tua ombra che mi segue  ,abbraccia  sospiri e si dilegua…

 

…e mi cade una lacrima per l’ emozione

forse quella goccia sa di sale?

 e nell’anima mia  tutto si ribella e si lambisce

e le rose e  le calle fanno le promesse

mentre il vespro suona i suoi rintocchi…

 

…. e tra gli ombrelloni vocii di coppiette fanno nido

progetti alla rinfusa trovano un domani ,

 e mi affliggo del tanto amore in me non trova

da tempo si è spento, pietoso affonda in fondo al mare,

 e mentre che i fruscii di foglie al vento strillano dolore

 aspetto te , attese nel liquefatto sfogo della avversa vita…

 

ed io eremita per amore,nello spazio voglio volare

 tra le gambe tue affondo le mie labbra

 bacio il tuo frutto proibito , di quella rosa rossa mi disseto,

e ti sento da lontano e sarò la tua preda,

il messaggero della luce che ti porta tra i misteri …

 

… e non ti fermare donna ,vieni tra le stelle

cercami  tra gli olivi in fiore,

tra la sabbia e la calura ,vieni in me ,in questo mondo di pazzia

vieni a scacciare l’inutile malinconia,

vieni a credermi una volta ancora , fammi stupire !

indossa la sola   pelle, ti saprò vestire….

 

….e lo sguardo di luce si posa sul tuo corpo nudo

si posa nel tuo,mio sentimento ,

una pietanza che si consuma lentamente

ne fa poi sesso ed è completamento ,

ma tu sei l’angelo, il mio!

quello della luce in missione su questa terra

per dare e togliere : amare anche a chi tu non ami…

 

il poeta narratore.

Auguri Francesco

Francesco lavoro 5

Francesco, mi piace il tuo nome anche perché, questa volta dopo tre figli mi sono impuntata e ho detto: basta! per questo figlio decido io. Sei nato verso le ore 11 oggi fai 35 anni. Spero di non aver sbagliato, a me il tuo nome seguita a piacere molto: anche se la tua ragazza ti chiama "Frenci". Per me sei sempre il piccolo Francesco: Oggi ti ho visto grande quando ti ho abbracciato per farti gli auguri, ti ho detto: "ti sei fatto crescere anche i baffetti": Mi hai sorriso come sai fare tu. Anche se vai sempre di corsa, non importa non dimenticherò mai le parole che per la mia festa mi regali, e chi può dimenticare quando mi abbracci dicendomi:"Anche se non ho un padre, sono felice di avere una madre come te!" Mi piace il tuo lavoro, anche se ti porta lontano, ti penso spesso, tu lo sai che è il lavoro che sognavo da bambina. La vita è strana ho amato da sempre il tuo lavoro, senza riuscirci.  Oggi vivo la tua vita come se fosse mia. Spesso torno indietro  e guardo dietro la macchina da presa e vedo scorrere il mio film sento la voce di mio padre: "Se continui così da grande girerai i film". Quanti ostacoli ho incontrato? ma il sogno era sempre dentro di me, non mi ha mai abbandonato tanto era grande il desiderio. Sicuro senza sapere ti ho trasmesso i miei sogni. Sono felice  per te che fai un lavoro che ami, assaporalo, difendilo, fallo con amore anche se so che è pieno di rinunce e di sacrifici, non c'è cosa più bella di fare quello che si desidera. Grazie Francesco per aver realizzato il mio sogno nel cassetto.mamma