9.10.09

Lega Nord: in galera chi mette il burqa ?

<< Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. >>  ( Costituzione della Repubblica italiana, Articolo 3 )

Cari fratelli  Fallaciani  ,  leghisti Letfebre  , vandeisti , ecc

Leggo  dela  vostra proposta  di legge soli due articoli, chiede di modificare la legge del 1975 su «ordine pubblico e l'identificabilità della persona» che vieta l'uso di caschi o indumenti che rendano difficile il riconoscimento aggiungendo la dizione «inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa»  leggi  il burqua .La proposta che il Carroccio auspica sia approvata in «tempi strettissimi» va così a sommarsi a quella presentata a maggio e incardinata due giorni fa dalla commissione Affari Costituzionali di Montecitorio e a prima firma dell'ex presidente della comunità marocchina e deputata del Pdl Suad Sbai (che è anche relatrice del provvedimento) e del suo collega Manlio Contento che propone esplicitamente il divieto di indossare il burqa e il niqab (il velo che lascia scoperti solo gli occhi). E'  vero che  il problema esiste. «È da tempo immemore -  come  dice la radicale Emma Bonino - che sostengo che indossare il burqa o il niqab integrale in pubblico viola le leggi dello Stato e il concetto della piena assunzione della libertà individuale». E ancora, «la proposta di legge della Lega - dice l'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani - usa strumentalmente l'argomento dell'ordine pubblico e si colloca sullo stesso piano delle fiaccolate contro le moschee e i cimiteri islamici ma tocca un problema vero».
Ora è vero    che, in questo modo, si creerebbe una contraddizione tra la norma di legge che stabilisce l'inderogabile diritto di professione di fede a
chiunque risieda nel nostro territorio e il divieto di cui sopra, che di fatto impedirebbe la piena realizzazione della libera espressione religiosa. La  vostra  obiezione è che l'indiscutibile libertà religiosa non può contrastare con le regole stabilite dallo Stato, tra le quali quella della riconoscibilità di ogni soggetto che circola in territorio italiano, alle quali ognuno è tenuto ad attenersi e a cui qualsiasi principio va subordinato . Però   mi chiedo  Se è vero  che la legge   è uguale per  tutti  : 1) perchè tanto  fretta  ?  . 2)  perchè  non discuterne   con  le  comunità mussulmane  presenti in italia  ?  3) Non è che  è  solo una  "legge  elettorale  "  visto che ci saranno le   elezioni regionali e  si  sà  i cittadini medi sono    sensibili ai temi dela sicurezza  Invece  di punire  le  donne che  lo portano   , perchè  non punite  i mariti   visto  che  molto spesso  le  donne  non lo  mettono spontaneamente  ma perchè  soggette  da pressioni psicologiche  dei fondamentalisti    che interpretano , almeno secondo la kia esperienza  personale  ,  a  loro  uso  e  consumo il testo sacro che   è il corano  . Infatti il corano,  vedere o  o qui   se avete voglia di cercarvelo voi  http://www.sufi.it/Corano/SacroCorano_testo_audio.htm oppure  i versetti citati nelel righe  successive    dice in sintesi   alle  donne  di coprirsi i  capelli e  non parla   dell'intero corpo  e o del viso .
Non sono d'accordo   con la  proposta di  Daniela Santanchè che da tempo conduce una battaglia ( lettiggittima    se  non fosse   strumentale ,.  generalizzata , fanatica   e  pericolosa  in quanto     priva  di conoscenza    visto che   ignora  che ci  sono diversi tipi di velo    e  paragona  \ mette  sullo  stesso  piano      il  burqa  e niqab con    gli altri tipi di  velo "normali "  )   contro il burqa: ben venga la proposta della Lega ma «nel frattempo - fa sapere - chiamerò il ministro Gelmini per chiederle di emanarle una circolare che vieti l'uso del velo nelle scuole alle ragazze fino a 16 anni, come avviene già in Francia e in altri Paesi ».
Chiedo  alla (dis)onorevole Santanchè  e   anche a vopi  erchè se   il velo è sempre  esistito  in tutte le religioni e le culture  non solo islamiche  . Inoltre   Il velo  è indumento prevalentemente femminile, usato tuttora - nella sua versione più trasparente - come ornamento e arma di seduzione, e - in quella più coprente - come accessorio per nascondersi dallo sguardo altrui. Attualmente il termine è spesso associato al velo islamico o hijab che  è molto simile  a quello  che  portano le nostre suore  e  i   credenti  praticanti    come  dimostrano   le sacre scritture : <<   Bibbia NT  - Prima lettera ai Corinzi  11, 7  (epistola di san Paolo)
.,  Bibbia NT - Prima lettera ai Corinzi 11, 5 e 15 (epistola di san Paolo) ., AT Genesi 38, 15 , ecc  . (    per  i testi  di  queste citazioni   "  cattoliche  le trovate    in  questo sito  da cui  ho tratto a la  foto  qui  a destra   Ma  era  un uso  radicato   fra  in  non credenti   e  i  non praticanti      che  in  italia  contadina   quella    prima del boum economico che portò in Italia da società da contadina a  società   industriale soprattutto  al sud   e ancora  sopravvive   in alcuni paesi dell'interno  del profondo sud (  come nella  mia sardegna per  esempio  )   dove  viene  usato  o come  simbolo di lutto    soprattutot   vedovanza    o  dei  costumi dele feste  .E  poi   ignorate   nela vostra demagogia  populista   che esistono diversi tipi  di  di velo   coem potete  vedere  dallle  foto riportate  sotto e  tratte da  questo  sito   contexts.org/thickculture/2009/06/24/sarkozy-feminism-the-burqa/

quelli   più radicale  Il burqa  e  il  Niqab  (  che  per  inciso  non piace  neppure  a me  )

quelli   che   mi piaciono perchè  carichi di sensuialità e   d'erotismo   (  i primi due    soprattutto  ) o usati   come  simbolo   di lutto \ vedevanza  (  gli ultimi due  )  o come   abito  dele feste  (   quelli    il secondo e il terzo  )     soprattutto   nel  sud  d'italia   e  in spagna   e  che    come ho    affermo in questo post   di tradizione    sono  comune  fra  noi  e   gli Islamici \  Mussulmani  e  non solo  visto che anche  fra   i  cattolici  e  gli induisti  sono usati






 Dovremo vietarlo ? Posso  capire e tollerare    quelli   " prescritti " dal corano  sura  XXIV:31 ,  XXXIII:59 ,  XXXIII, 53; (   qui per la lettura  di questi versi con il testo integrale   solo  http://www.sufi.it/Corano/SacroCorano_testo_audio.htm )   che non mi danno fastidio    sesono spontanei e  non impostii  a  forza ,  ma  il  Burqa  e il 
niqab che mi vedono   contrario , perchè è da  fondamentalisti   è in'  interprtazione  capziosa  di un testo sacro  Burqua  e    sia  imposto e  non spontaneo  .Ma   un conto  è  se lo  si fa  con una battaglia culturale  , un altro  con una legge da stato etico   che viola  la libertà di scelta del cittadino .
E poi   faccio una   provocazione  , mi scusino i cattolici specie  queli praticanti   , perchè   allora  non vietiamo  anche  il velo alle  suore  visto che la legge  è uguale per  tutti  o  il  suo  uso  durante  il carnevale  o  il suo uso  alle  suore che  lo uso   quando  escono   ? Questa proibizione  dimostra  la  vostra  ignoranza  in materia  cari fratelli perchè esistono vari tipi di velo    alcuni tollerabili e che  integrano cbenissimo con la nostra  cultura    come  ho già precedentemente   citato nelle righe  precedenti  e  che  a me personalmente   da  "  occidentale  "  ( ancghe se  aborro questo termine    dopo gli  ultimi testi  della falacci  e   dei teoretici dello  scontro  di civiltà  )  \  cittadino del mondo   non  dispiaciono  , non sopporto  invece  ( ma  da  laico   non mi sognerei ami di  vietarlo  per legge  come  hanno fatto in francia    o  come  intende  fare la  Santachè  beccandosi  insulti  e   linciaggio ad  andare  li ad  imporre  il mio punto  di vista    tipo una crociata   )  quello integrale  perchè  è un insulto alla dignità delle donne  sia  che  l'uso sia spontaneo   sia  che   sia imposto  . La vera  laicità  non va' imposta per legge dello stato .

  pace  e  bene 


Le donne al tempo dei berluscones...

...sono femmine. Ammirate di cosa è capace questa qui, una ex concorrente del Grande Fratello, dicono, sotto lo sguardo compiaciuto e assatanato di Chiambretti che, con la scusa di prenderla per i fondelli, intanto la ospita nel suo programma tutto a base di sesso e di squinzie.




P. S.: Pochi giorni fa a due donne è stato assegnato il Premio Nobel per la Medicina, esattamente come alla Montalcini. Ma a Chiambretti & soci fa un baffo. Ben altre sono le femmine che gl'interessano, e che vogliono mostrare.

E, si.. poesia Donatella Camatta





pace







Scivolo la mia mano 


fra  la  tua


tremore


emozione


amore!


 


Mani unite


per  compiere piaceri


affetti


dolori


 


e  si


mani che  esistono


vivono!

Più maschi che uomini

Dopo la violentissima aggressione misogina del Supermaschio contro la Bindi, vi sottopongo una rassegna dei suoi più eminenti MEMBRI di sgoverno, dei loro rampolli e dei loro servi con la faccia a pois. Carini, vero?



































































COME FARE SESSO PER RIMANERE INCINTA!

COME FARE SESSO PER RIMANERE INCINTA! Leggi ancora...

LA SPIA DIETRO LA LAVATRICE

spieC'è qualcuno tra gli pazi delle mattonelle del bagno,qualcuno che mi spia, guarda quello che faccio, i
miei movimenti.
So che è li che mi guarda avido di atrocità, indiscreto e sottile come lama di rasoio.
Da dentro il cesso mi perseguita, con quei suoi rumori sciaquoni; esco dal bagno, scappo dai suoi sguardi
perversi.
Vado in camera, leggo, ma no!
Dietro l'armadio, in quella buia fessura qualcun altro mi spia di soppiatto, mi ruba la privacy, mi lega al terrore del
perseguitato.
Si nasconde bene, ma io so che è lì, mi guarda con gli occhi del male, mi guarda dritto nel cervello, mi tocca il
cervelletto e mi sposta tutti i neuroni, lasciando un disordine imperdonabile.
- Ma nessuno ti ha insegnato l'educazione!?
Scombussolato riprendo il controllo dei miei sensi, evito la cucina perchè so già che tra i cassetti del mobile
qualcuno mi aspetta, con il binocolo al collo! Finisco sfinito in balcone tra le piante ed i fiori.
Le piante sono belle e verdi, sono vive e vegete, le sento quasi respirare, si respirano.
Respirano e mi guardano, il loro è un respiro affannoso, mi spiano tra le foglie, tra le spine delle rose nella terra
bruna.
Lasciatemi in pace!
Scappo da casa, mentre esco sento tutti quei piccoli e appiccicosi, orrendi, occhi che mi spiano, spettano che
faccia una mossa sbagliata, ma io attento esco ad occhi chiusi. Fuori!
Finalmente cielo, terra, le auto mi fanno compagnia con quei fanali grossi e tondi, come occhi di gufo.
Cammino sul marciapiede, liscio come il guscio d'una chiocciola, come il guscio di una chiocciola giro in tondo e
torno sui miei passi.
Li vedo tutti in fila alle fermate dei bus.
Io dietro un palo lascio che il rosso diventi verde, poi giallo, ancora rosso, quindi di nuovo verde, riprendo a
camminare quando la strada si tinge di giallo.
Pericolo!
Cerco rifugio, un clacson mi urla delle maledizioni, faccio su e giù per la strada gialla, ora rossa!
Gli occhi delle auto si volgono tutti verso di me, mi guardano incazzati, tutti aspettano che io sbagli, che
faccia una mossa falsa.
Un tipo mi urla dall'altra parte della strada di levarmi di mezzo.
Io mi levo di mezzo e mi metto di fianco.
Mi sposto, rientro sul marciapiede, riprendo la strada di casa, un cane rabbioso mi ringhia contro, una vecchia mi
urla dietro.
Casa, casa!
Il portone si affaccia sul mio campo visivo, mi ci tuffo a pesce, rientro di corsa in casa.
Casa!
Torno in camera, dietro l'armadio qualcuno mi guarda, gli accendo il televisore e vado in cucina a prepararmi un
panino, saluto quello che mi spia da dentro i cassetti del frigo, taglio il panino in due e gliene offro la metà.





ESTRATTO DA: "ALLEGORIE AL TERZO GIORNO DI
TRAPASSO" DI GIANLUCA SACCONE 0111 EDIZIONI
Guest Book-NARRATIVA
Disponibile presso
Libreria Comunardi
Via Bogino 2 TO
Acquisto on line
www.ilgiralibro.com
su richiesta in tutte le librerie
I FONDI RACCOLTI nel 2009 dalla vendita di questo libro
saranno devoluti a favore di ASSOCIAZIONE DYNAMO

CAMP ONLUS
Terapia ricreativa per bambini con patologie gravi e

croniche
www.dynamocamp.org




8.10.09

Ciao...

Calanchi e ginestre Civita


Immagine di franca "Ginestra"


Ciao soldato della valle di Lubriano...


 domani verrò a trovarti!
Volevo fare delle ginestre di carta
ma non ci sono riuscita.
Ho fatto delle peonie gialle
ma ti prometto che appena
le strade si vestiranno
del giallo della ginestra 
raccoglierò un bel fascio
solo per te.
Ciao ragazzo della valle di Lubriano
un giorno ci incontreremo
e lasceremo volare
nella nostra  bellissima vallata 
i nostri aquiloni colorati
per ricordare gli aquiloni caduti a Kabul!
franca bassi


aquilone3Immagine in rete da me modificata grazie


inizio di una nuova rotta

Oggi  ho  , anche  se  solo in parte  ,  ma  si  sa   gli inizi  non sono mai  perfetti  e  complòimeti per  le  persone come  me  che   non amano o considerano limitate le  vite perfette  ,  un cambiamento alla mia rotta  .  Infatti  ho eliminato   ( o mandato l'ultimo avviso    per  quelli conosciuti  in rete  )  dalla rubrica  del  mio cellulare  alcuni nnumeri  sia  perchè  come  dice  il  finale    di questo bellissimo film





sono scomparse  oppure  sono sposati e  con prole   e  con tutti i problemi che ne  conseguono  perchè anche  se   non condivido più  percorsi    li trovo  tutti i  giorni  e altri  sono spariti  nelm senso  che non mi hanno  più cagato o ci ho litigasto per cambiamento di catrrattere \ modo di pensare o perchè ho scoperto che in realtà nonn erano come memik aspettavo  


o altri ancora sono usciti ( capita ) e non sono più ritornati lungo la strada o hanno preso strade diverse . Ora la stessa cosa ho fatto con alcuni contatti di facebook con cui ogni dialogo è impossibile e soprattutto con genrte che è maschilista e sessista allo stato pure . Infatti una di queste persone ha replicato ad un mio postr suglio stupri :<< anche le donen fanno violenze >> e quando io gli ho chiesto di portare un esempio non ha risposto ., oppure sui serio problema delle ragazzine e dei ragazzi sempre più pornodipendenti o che hanno rapporti precoci in cambio di soldi o ricariche di cellulari , perchè ho messo nel post una foto erotica non volgare , di una 15\17 vestita coeme una di 20\30 mi ha risposto : << si vestono cosi e poi si lamentano se le struprano >> . Adesso dovrei fare la stessa cosa con quelli di splinder che hanno accettato l'invito a scrivere , ma non hanno mai scritto op commentanto o che sono ancora in attesa dal 2004 (anno di fondazione del nostro blog ) . Ma soprattutto i primi fanno ormai parte di me e del mio percorso , perchè anche il silenzio dice molto . Mentre per gli ultimi proverò nei giorni prossiomi a re invitarli mettendogli l'out out . E chi acetta e chi no pazienza . Adesso vadoall'appuntamento con il prof dellla tesi . alla prossima

LA DIETA MEDITERRANEA CONTRO LA DEPRESSIONE!

LA DIETA MEDITERRANEA CONTRO LA DEPRESSIONE! Leggi ancora...

AMORE: COME RIPRENDERSI IL PROPRIO EX!

AMORE: COME RIPRENDERSI IL PROPRIO EX! Leggi ancora...

Senza titolo 1682

  L'AVETE LETTO IL LIBRO IL RITORNO A CASA DI ENRICO METZ ?  :-)


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7.10.09

Vi regalo un sorriso!


studio 1Immagine di franca "La telefonata"


Drin...drin!! me squilla er telefono


D-Lèsto chi parlà?


R-"Scusa Principé che te disturbo,dormivi?" 


D-No ! Stàvo aspettà a te che me telefonavi!


R-Indovinà...indovinarèllo chi ha sonàto er campanello?


D-sei sempre tu er folletto Buzzichino!


R-Principé ho còmpro er telefono che nu' fa'la bua!


D-Bravo Buzzichì, mo annamo d'accòrdo!


R-Eppòi Principè quanno se scaricà, riciclamo e ce famo 'na bòna frittata!


Buzzichino al suo cellulare


Immagine di franca "Buzzichino e il suo cellulare"


Battito continuo... videopoesia Donatella C.

battito continuo...poesia Donatella Camatta

Un Gesto



mani1              Foto tratta dal Web.


Dice più di tante parole,
 dona più emozione di cento abbracci
una mano che, all'improvviso,
cerca la tua ed accarezza le dita.
Timidamente,
quasi furtivamente,
per comunicarti senza parole
che è partito dal suo cuore
un impulso d'affetto.
Un gesto speciale che rende felici,
perchè inatteso.
Un gesto prezioso che dona benessere,
perchè sincero.
Un gesto delicato che suscita tenerezza,
perchè parla di sensibilità.
Un gesto che vale tante cose.
Tante...cosi!

Scritto da Marilicia - senza data.

6.10.09

Per voi

Associazione M.A.R.E.L.











Ott02

"Speciale Donna - 2010" - Quinta edizione









Concorso nazionale di poesia,  narrativa, teatro


Indetto dall’Associazione M.A.R.E.L., patrocinato dalla Provincia di Roma e sponsorizzato da IPERCLUB-Vacanze.


Sezione A (Poesia): una o più poesie inedite, in lingua italiana (o in vernacolo, con relativa traduzione) non eccedente i 40 versi sul tema: “ Universo donna” ( sentimento, impegno, silenzio, ironia, coraggio ecc. ) da trasmettere in formato Word 12, carattere arial, interlinea singola);


Sezione B (Narrativa): uno o più racconti, ciascuno non superiore a 3 cartelle in cui sia protagonista la donna. ( da trasmettere in formato word, carattere arial,12, interlinea singola );


Sezione C (Teatro) : Copione teatrale di un atto unico, max 6 cartelle, sul tema: “ Scene di vita quotidiana legate alla figura femminile” ( da trasmettere in formato word, carattere arial,12, interlinea singola ).

Ogni autore può partecipare a una o più  sezioni, con uno o più elaborati.



Modalità di presentazione degli elaborati:




Sez. A e B e C: ogni autore deve compilare la scheda allegata che, unitamente all’elaborato non firmato, va inviata, dopo aver effettuato il versamento della quota di partecipazione, preferibilmente per e-mail, al seguente indirizzo di posta elettronica: (

livia.de.pietro@alice.it
livia.de.pietro@alice.it

Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

) oppure, in cartaceo all’indirizzo: Ass.ne M.A.R.E.L. via Montemesola 21/23, 00133 Roma.


Quota di partecipazione a parziale copertura delle spese organizzative e di pubblicazione: 15,00 € per ogni elaborato, da inviare tramite c.c. postale n. 89019756, intestato ad Ass.ne M.A.R.E.L., causale “Donna 2010”, oppure inserita nella busta da spedire, in tal caso l’associazione non risponde di eventuali smarrimenti.

Scadenza: I lavori dovranno pervenire entro e non oltre il 31 gennaio 2010.




Premi per le tre sezioni:




  • primi classificati : pergamena, una settimana di vacanza per 4 persone in località   italiana, da scegliere su catalogo  Iperclub;

  • secondi classificati : pergamena, targa con motivazione della Giuria;

  • terzi classificati: pergamena con motivazione della Giuria.




Tutti gli elaborati, premiati e segnalati, saranno pubblicati in unica raccolta "Speciale donna 2010” collana M.A.R.E.L. nel numero di 1000 copie che saranno distribuite nelle biblioteche di Roma.


Premiazione: La cerimonia di premiazione avverrà a Roma, presso la sala del Carroccio in Campidoglio, il 12 marzo 2010 dalle ore 16,00 alle 19,00.

I risultati e i componenti della giuria saranno resi noti sul sito www.associazionemarel.net il giorno 28/02/2010. Il verdetto della Giuria è insindacabile.



Scarica la scheda di adesione e liberatoria.






 


Set07

Animazione alla lettura










Promozione per le scuole primarie di Roma e provincia


“Martina, Matilde, Beone e la matematica”
Suggerimenti per l’approccio ludico alla matematica







martina_matilde

- 2 ore di animazione alla lettura con l’autrice del libro;
- 2 copie omaggio del libro “Martina, Matilde, Beone e la matematica”;


Costo: 3 € ad alunno ( con la partecipazione di almeno 2 classi).
* per le scuole della provincia di Roma, costo aggiuntivo, forfettario di 10 €.



Per informazioni e prenotazioni:  347.7778145 

info@associazionemarel.net
info@associazionemarel.net

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…pensando di trascrivere le mie storie, sono nati i personaggi di questo libro…Matilde Cappotto, il mio alter ego, rappresenta il rigore, l’impegno e la fatica dell’apprendimento scolastico. Martina, alunna serena, gioiosa, intraprendente e mai scorretta…Infine il nonno Beone, con la passione della magia, che nella storia sta a simboleggiare l’apprendimento giocoso, in grado di rendere meno noiosi i concetti logico-matematici e quindi il più amato dai bambini.


Luisa Di Maso



 



L’autrice: Luisa Di Maso nasce nel 1968 a Roma, dove vive con il marito e i suoi due figli.



A Roma, consegue il diploma di laurea in logoterapia e intraprende la professione d’insegnante. A Perugia si laurea, a pieni voti in scienze dell’educazione.



E’ Presidente dell’associazione M.A.R.E.L.(movimento attività riabilitative, espressive e ludiche), che opera in ambito educativo e riabilitativo su tutto il territorio di Roma e provincia. Per melamusic ha pubblicato “La gioia della famiglia allargata” e “Il treno Geo Geo: viaggio nei continenti della geometria






Morti in Afganistan Serie A morti in Sicilia morti di serie B ?

Sentendo   questa   news 




Concordo con i giornalisti in questione . E mi chiedo come mai tutto lo sport tranne il calcio ( un motivo ulteriore dopo lo schifo di calciopoli di più per non appassionarmi più rispetto a qualche anno fa ) ma soprattuttto coem mai per i morti di nassyria , dell'afganistan c'è stato ed è stato pure strumentalizzato politicamente , mentre per i moorti della sicilia no . Qindi chiedo , e oltre ai miei account di facebok lo condivido anche qui , questa richiesta con  questo è tutto semper  voster   redbeppe  . 

5.10.09

Il Mondo migliore

In questi giorni abbiamo spesso sentito parlare, o forse straparlare, di "Italia migliore". Secondo gli organi d'inforNazione più accreditati, l'Italia migliore sarebbe quella che elogia il governo sempre e comunque, che non protesta mai, che plaude alle ronde e si entusiasma quando la polizia caricare gli extracomunitari su appositi autobus con inferriate, come accade a Milano; che approva senza riserve le "missioni di pace" militari (sostenute devotamente pure dall'"opposizione"); mentre se qualcuno osa timidamente obiettare che, a suo umilissimo parere, gli eroi sono, chessò, i volontari o i missionari; se ritiene che probabilmente si esagera a trattare esseri umani come bestie pericolose; beh, state tranquilli: costui è ipso facto un criminale, un anti-italiano, un apostata e chi più ne ha, più ne metta.









 

Sarà. Ma a Milano, tre sere fa, abbiamo visto un'altra Italia, addirittura un altro mondo, e, scusate, a noi piace un pochino di più. A noi sembra questo, il mondo migliore.


Un mondo che ha gridato NO non solo alle guerre. Un mondo che ha pronunciato soprattutto dei SI'.




SI' alla pace e alla nonviolenza. Da Wellington a casa nostra, dall'enorme pannello dell'Arengario, alle 18.45 tutto il mondo migliore ha intonato il Do diesis. Come un immenso, infinito mantra. Perché il Do diesis - ha spiegato Giorgio Schultze, introdotto dal Trio Medusa, Diego e La Pina di Radio Deejay e accompagnato da Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), Emma Re e Barbara Cupisti - è il suono della Terra. Il suono delle viscere più profonde, della natura. Un suono di riconciliazione con l'universo. Un suono di resurrezione.





Gli stand dell'Anpi (a sinistra) e di Emergency (sotto). Presenti anche i rappresentanti di No al Razzismo, organizzazione cristiana di base che indirà una manifestazione il 17 p.v.










 










Con Simona di Arcobaleni in Marcia, associazione umanista GLBT. C'erano anche i gruppi gay radicali Certi Diritti e gli omosessuali cristiani evangelici del Varco.

Un suono che ci ricorda da dove proveniamo. Dalle viscere, dalla madre. Le guerre. Si spendono i 3/4 del patrimonio mondiale di denaro per gli armamenti, e solo un terzo per la fornitura di acqua potabile. L'acqua. Anche da noi, in questi giorni, alla chetichella, senza che nessuno lo rendesse noto, senza che nessuno fiatasse, è stata privatizzata. Le prossime guerre avverranno in suo nome. E non esclusivamente in quei Paesi che solo un alieno legaiolo potrebbe ormai considerare "lontani". Ma qui, tra noi. E in effetti, smontata l'illusione del "miracolo economico", rivelatosi in realtà un tragico miraggio, ora ci provano con la paura. Poveri contro poveri. Gli uni contro gli altri. Creando falsi timori. Per continuare a spadroneggiare. A loro abbiamo opposto il nostro suono. Che è un SI' alla vita, alla semplice umanità.


SI' alla cultura. SI' alle relazioni tra persone, gruppi, religioni, sessi. Chi l'avrebbe immaginato, soltanto pochi anni or sono, gli umanisti a fianco dell'Anpi, di Emergency, della Cgil, persino di Azione cattolica? I cattolici, ecco: avrebbe dovuto essere proprio piazza Duomo dell'altra sera, il loro luogo naturale. Se non lo è stata, se da taluni sono stati visti come una curiosa minoranza, chi devono ringraziare?



SI' alla diversità, al futuro, a un'alternativa concreta al sistema imperante (ma non vincente: solo più forte, almeno in apparenza). Sarà per questo che l'intero summit dei premi Nobel per la Pace ha aderito alla Marcia, consegnando nelle mani di Schultze in persona il "decalogo della nonviolenza". Che non è pacifismo, ma uno stile di vita, un impegno costante, una metodologia per il cambiamento sociale.


Nonviolenza senza il trattino separatore, perché non si tratta semplicemente di negare la violenza ma di proporre un valore autonomo e positivo. Sulla scia di Gandhi (che nasceva proprio il 2 ottobre) e di San Francesco (festeggiato oggi). Due simboli, l'Occidente dell'Oriente e l'Oriente dell'Occidente, come Dante definiva il Poverello, che hanno incorniciato questi storici giorni. E il simbolo, lo sappiamo, è sostanza.


Ore 18.45: parte l'OHM sul Do diesis e, fra poco...



Nonviolenza come futuro: mai abbiamo visto una piazza così gremita di bambini. Con loro, che hanno allestito uno spettacolo teatrale e un coro, abbiamo visto una generazione mutata. Davvero nuova. SI' all'educazione, a una società che integri e consideri uguali le differenze, perché rendono più umani. SI' al rispetto, dell'uomo, della donna, delle etnie. Concetti che si apprendono da giovani. E che possono ramificare solo in un cuore giovane.



SI' al dialogo. Barbara Cupisti ci ha mostrato, in un suo documentario, altri giovani, altre persone di cui nessuno parla mai: attivisti israeliani e palestinesi, che collaborano tra loro per una coesistenza pacifica. Tutti con la maglietta della Marcia Mondiale. Sapere che anche in quelle martoriate terre, alla stessa ora nostra, quei ragazzi hanno intonato il Do diesis, ha procurato in tutti un lungo fremito di commozione.



E ha commosso anche la marcia ideale dei detenuti del carcere di Bollate, che, tramite la vice-direttrice, ci hanno fatto pervenire i loro messaggi. "La pace è la libertà dell'anima", è il pensiero di uno di loro, che ha riassunto tutti gli altri.



SI' al lavoro garantito per tutti. Non è più possibile mantenere in vita un sistema disumano che, in nome del profitto, condanna miliardi di persone al precariato, quando non alla disoccupazione e alla fame. Esponendole quindi non solo all'emarginazione sociale, ma anche al crimine e ai ricatti di mafia e malavita.



SI' alla ricerca scientifica come strumento (non come fine) per migliorare il benessere dell'umanità. Emergency, ma non soltanto loro, sono un esempio di medicina votata alla vita. Che è uguale per tutti, e non conosce differenze di età, sesso, religione e provenienza geografica.


E la Marcia era, infatti, anche lì: all'Istituto dei Tumori, perché la vita prosegue, e la vita vince. Era all'Università della Bicocca, perché la vita senza sapienza è pressappoco l'immagine della morte. Era in piazza, con giochi, spettacoli teatrali, balli. Era vicina all'Honduras e a tutti i popoli perseguitati.






...IMAGINE!!!


SI' affinché parole come onestà, trasparenza, informazione non vengano più stravolte nel loro significato, e quindi bestemmiate. Perché il vincente non è il più furbo o il più spregiudicato, ma chi ha senso civico. Chi, in parole povere, fa il proprio dovere.


Scherzando ma non troppo, il Trio ha chiesto a Giorgio dove sarà il giorno delle primarie del Pd. Noi ignoriamo dove sarà, in compenso abbiamo notato molti aderenti (o ex-aderenti) di quel partito aggirarsi in piazza Duomo, assieme a noi. Anche gente che, fino a pochissimo tempo fa, ci aveva snobbati quando non apertamente emarginati. Chi dovrebbe rappresentarli, del resto, è in ben altre faccende affaccendato. Ad esempio, nella singolar tenzone tra futuri segretari, uno spettacolo davvero onorevole e di altissimo profilo. Litigano su tutto, fuorché su due cose: le "missioni di pace" (appoggiate senza se e senza ma) e l'intesa sullo scudo fiscale con quello che, secondo i cartoni animati, dovrebbe rappresentare il loro acerrimo nemico. La (Ga)Binetti, la vergine guerriera che mai e poi mai, nemmeno in caso di peste bubbonica all'ultimo stadio, avrebbe disperso il proprio voto se si fosse trattato di stoppare i veri pericoli per il Paese (coppie di fatto, aborto, biotestamento...), in questo caso era a un meditabondo "convegno della Croce Rossa", il già inquisito Carra e tutta la clericaglia che solo un neologista ubriaco potrebbe ribattezzare "teodem" si sono piamente defilati, così come antiche combattenti senza macchia e senza paura, Lanzillotta, Melandri (anch'essa, curiosamente, impegnata in una "missione - ma quanti missionari! - a New York"). Così lo scudo salva-evasori è passato senza patemi d'animo, però ci hanno comunicato che la cosa gli dispiaceva molto. Dove sarà Giorgio, alle primarie del Pd? Modifichiamo la domanda: dov'è il Pd, già da adesso? Quello autentico, intendiamo?


Forte presenza giovanile anche il giorno successivo, durante la manifestazione per la libertà di stampa. Che non era affatto a difesa di un gruppo editoriale (si sono udite anzi critiche severe, pur se assolutamente educate, all'indirizzo dei baroni dell'editoria): ma a difesa del semplice cittadino, del blogger, della rete (rimasta, lo ripetiamo, l'ultimo baluardo contro la narcosi delle coscienze). Solo la rete oggi spegne gli inutili riflettori sui terremotati abruzzesi, e rende noto che gli altri, oscuri due terzi degli aquilani rimarranno senza casa. Solo la rete diffonde il permanere dell’emergenza rifiuti, a Napoli come a Palermo. E solo grazie alla rete continuano a circolare video altrimenti dimenticati o fatti sparire (vedi qui sotto il famigerato progetto del ponte sullo Stretto di Messina).


A difesa dell'articolo 21, della Costituzione. Quella per cui i nostri predecessori hanno lottato e sono morti.

 

 

Vi ho trovato anche un mio ex-studente, attualmente iscritto a Ingegneria edile, con alcuni amici. Un pizzico di orgoglio, anche per me. Concedetemelo. Lamentava di non poter essere a Roma, teatro dell'appuntamento nazionale ma, quanto a presenze, anche Milano si è difesa benissimo. "Sono qui - ha dichiarato il mio antico allievo - perché non ho visto il fascismo, e non voglio vederlo mai".


Daniela Tuscano










 









Che tristezza!

                        

Immagine in rete grazie


Che vergogna e che tristezza! La Gb, Londra denuncia choc, 64 mila donne sono pedofile. Anche da noi ci sono! Le troviamo ai parchi giochi, al cinema tra le pareti domestiche,  che approfittano di bambini indifesi e puri.


Pedofilia


Un uomo buono la prese per mano.
Una donna amorevole le carezzò i capelli
Un uomo buono le regalò cioccolate e caramelle.
Una donna le comprò un  tutù rosa.
Un uomo...una donna che lei credeva buoni
le fecero male!
Un giorno buio per la sua strada
incontrò un orco e una strega cattiva
le fecero tanto...tanto male
e le sporcarono la sua anima pura.


franca bassi

Il ponte sullo stretto di sicilia un esempio di come buttare i soldi e portare l'italia in bancarotta

ianziche investire  uin infrastrutture   vere     e serie    come  dimostra  questop   filamto oche dovrebbe essere ovvio  , ma per  i nostroi  politici   cialtroni  non è  VIDEO VERITA' DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!!IMPORTANTE



 


ATTENZIONE..QUESTO è FRA I LINK PIU' IMPORTANTI CHE ATTUALMENTE è SU FACEBOOK..FATELO GIRARE!!!!!TRA "TUTTI I LINK DA 4 SOLDI "VI PREGO DI CONDIVIDERE QUESTO IMPORTANTISSIMO VIDEO. ma se invece di sprecare soldi non li usano per mettere in sicurezza i fiumi e le montagne , o costruire autostrade e infrasturre al sud in sicilia e in calabria

 

premio internazionale di poesia Città di Torvaianica (scad. 31 ottobre 2009)

Premio Internazionale di Poesia


Città di Torvaianica

2009

Prima edizione

Il premio si articola in 3 sezioni


1-SEZIONE POESIA (1 copia)
Si partecipa inviando una terna di poesie inedite.
2-SEZIONE SILLOGE POESIA (1 copia)
Si partecipa inviando una raccolta di poesie
(min 5 max 10 poesie)
3- SEZIONE SPECIALE "LUCIANO RE CECCONI (1 copia)
Si partecipa inviando una terna di poesie inedite.
(Quota di partecipazione 5,00 euro che verrà interamente devoluta alla Fondazione Gabriele Sandri)

· Al primo classificato delle sezioni 1;2 sarà consegnato diploma e pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 28 pagine. Il lavoro conterrà anche la motivazione del riconoscimento e recensione. La pubblicazione è a cura delle Edizioni Stravagario. Qualora si vorrà si potrà concordare con l'editore un numero maggiore di pagine e verrà fatta una proposta editoriale.

· Per la sezione speciale" Luciano Re Cecconi" i vincitori riceveranno una targa personalizzata.
· Saranno premiati i primi dieci (10) di ogni sezione, con attestati personalizzati, targhe e/o medaglie. La giuria si riserva inoltre di assegnare ulteriori premi.
· Saranno altresì vagliate proposte editoriali ai primi 3 classificati di ogni sezione.
· I secondi e terzi classificati delle sezioni andranno opere artistiche, libri, pergamene di merito.
· La giuria può anche decidere di non assegnare il primo premio qualora non ritenga meritevole il lavoro.
· Le opere inviate non verranno restituite e ciascun concorrente ne autorizza la pubblicazione gratuita. Le poesie degli autori saranno pubblicate in un quadro antologico.
· Durante la manifestazione sarà disponibile il libro che raccoglie le poesie del premio, al prezzo di 10 euro la copia.
· I vincitori, ai quali sarà tempestivamente comunicata la data di premiazione, dovranno assicurare, con telegramma o con lettera prioritaria, la Loro presenza alla cerimonia conclusiva. L'inosservanza di questa norma comporterà, per i concorrenti, la perdita del diritto alla riscossione dei premi.

Regolamento



1. Si può partecipare a tutte le sezioni anche con poesie in vernacolo o lingua straniera purché corredate di traduzione.
2. La tassa di iscrizione, a titolo di rimborso, è di 10,00 (15,00 per sezione 1+2) euro a sezione. Suddetta quota può essere direttamente allegata agli elaborati, o tramite versamento su postepay (numero 4023600455299000) intestata a Sparagna Irene), a richiesta dati per il bonifico bancario in ogni caso allegare fotocopia dell'avvenuto pagamento.
3. I testi, completi dei dati anagrafici (solo su una copia), dell'indirizzo, del recapito telefonico e del curriculum dell'Autore, eventuale e-mail (più copia dell'opera in floppy disc o per e mail per facilitare l'inserimento in un file contente tutte le opere e per l'inserimento nell'antologia del premio), dovranno essere inviati entro il 31 ottobre 2009, al

segretario del premio:

Sparagna Irene -

via Stazione snc -

04026 Tremensuoli (LT)

recapito telefonico 393-6593511

indirizzo e- mail irenesparagna@alice.it

indirizzo web www.memorialsparagna.com

4. L'inosservanza del punto 3 comporterà l'esclusione dal premio;
5. È richiesta dichiarazione che l'opera è frutto della propria fantasia creativa
6. Il giudizio della Giuria è insindacabile;
7. La premiazione avrà luogo durante cerimonia pubblica, entro dicembre 2009 ;
8. I vincitori saranno resi noti solo il giorno della premiazione. L'organizzazione non si farà carico di spese di soggiorno e/o altro.
9. Tutti i partecipanti sono invitati alla cerimonia di premiazione

Giuria del Premio

Presidente onorario: Irene Sparagna;

Presidente Fondatore: Antonio Sangervasio;

Componenti: Massimiliano Badiali, Marcello Caliman, Sandra Cervone, Stefano Re Cecconi,

Gloria Togni, Michela Zanarella

4.10.09

verità o menzogna . ecco la mia scelta

è meglio essee feriti dalla verità che essere consolati da una menzogna

...il signore delle tempeste.

 

 

…c’era freddo fuori ed era di inverno

la neve cadeva e l’ultima farfalla se ne andava,

anche il passero fuggiva

e in un covone di paglia si annidava

 ombre sui muri animavano alberi spogliati

e dalle appassite foglie brillavano colori ,

mentre lupi gitani cantavano la loro malinconia

una melodia che chiedeva amore…

 

…e seguivo il lamento ,il loro canto !

un messaggio di tristezza che  la tempesta avvertiva:

e vi fu furia nel creato ,nel olimpo!

 culla della mia poesia,

il signore delle tempeste distruggeva ogni cosa 

insinuava tra le genti il funebre lamento

e  le dolci creature  non respiravano più  aria pura…

 

…e fu squarciato il cielo e le saette aprirono le acque

e tutto intorno il mare fu tempesta ,

le scannate pecorelle fuggirono dai germogli

e la rugiada si nascose tra i cespugli ,

tutto intorno scorreva sangue

e di morti abbandonati  in larghi rivi,

cani che banchettavano gli avanzi dei signori

e nel giorno ,il buio appariva…

 

…e di amore nacque dalla mente spoglia

 e gli ignobili gli fecero ferocia,

la croce di Gerusalemme il dio prega

 e la candida fanciulla a lui ci crede,

e dai tenebrosi rovi volarono aquile reali

volteggiavano e salivano dove non c’è più nessuno

dove la mia sete ora  si fa di sale e   non si placa

l’amore mio lo colgo nella dolce musa…

 

…e tu, tu dio dell’immenso ,

il figlio tuo lo accogli nel patrio tetto lo consacri,

tu che al suo lato siedi accanto per te egli prega

e di giubilo la novena:

oh figlio! figlio mio diletto

sia così il reo destino ,il benedetto!

a perdonare ogni volontà il cuore crede….

 

il poetanarratore.

lavorare e muoversi con lentezza

a volte mi sento cosi : << Alla fine l'equilibrio interiore non è da cercare . Forse ce l'abbiamo già , e più ci muoviamo o ci agiatiamo o altro , e più ce ne allontaniamo .>> ( Jack frusciante è uscito dal branco  di  Enrico Brizzi  ) ma poi m'accorgp che se non voglio diventare fossile e mettere radici devo sempre muovermi e cercarlo ogni giorno ogni momento  ed   è meglio  muoversi  e  creare  \ lavorare   con lentezza  come  l'omonimo   film o  come  l'omonima canzone    di cui trovate  sotto il video 




 

Francesco

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AUGURI  A FRANCESCO! E A TUTTI COLORO CHE HANNO QUESTO NOME IMPORTANTE

3.10.09

La mia

dopo  un post   , non ricordo  più  url  in cui    affermavano  come  era possibile viaggiare senza  droghe  (  od eccesso delle  leggere  )  ed  oltri medicinali  e  palliativi    come l'acool   . mero stato detto che ch'ero  utopista   e  un illuso  . Ebbene  io ci  sono riuscoito  con queste canzoni  qui   a  voi decidere se  sono un illuso  o un sognatore 

1)




un paesaggio ancora intatto ( fino a quando ? ) com'era la mia terra fino a 50 anni fa , ora distrutta da speculazione , moda delle case in campagna per spuntinare , ecc

2)




a gli amori non corrisposti e illusori , e mancati per la mia sfortuna ( erano gia fidanzate , sposate , conviventi , o c'ero troppo amico , o femministe ) oppure per il mio modo di corteggiare rozzo ( tipo quando presi da dei documenti il n di cell di ua che faceva servizio civile da noi in bottega e fingevo d'aver sbagliato numero e le chiedevo in maniera rozza d'uscire )
3)





4)




  di fuggire    , scapare  dala  mia  bidda  ( piccolo paesello  )  mai  poi   scopro  chje  è irrealizzabile nele realtà  perchè : << Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei 
Eddy Merckx. >> (  dal film  radio freccia  , il discorso  di Ivan alla  radio  ,  non riporto il video  perch+è lo'horiportato tante di quelle volte  )  


e    e altre canzoni  di cui  o non riporto il video perchè troppo pesanti  e che  sono  : tutte le canzoni  di Plays Morricone di    Mauro di domenico     chittarista     che rifà le   colonne sonore di ennio morricone  
qui  i titoli
tutto  il  cd  della colonna sonora  del film Into the Wild - Nelle terre selvagge  e altre  che non ricordo ,ma che  ho citato )( o  hanno citato  )  nel corso  dei post  di  questi  4 anni di blog  




diversi tipi di prostituzione Come si guadagna da vivere Maurizio Belpietro? di Alberto Piccinini

 dal blog  dela  cdv   non splinderina    di facebook   rossalba  leoni  http://networkedblogs.com/p13483840   Qualora voleste interloquire con me potete lasciare un commento nei post o mandare un mail all'indirizzo rosalbaleoni@gmail.com   continua  qui 


Come si guadagna da vivere Maurizio Belpietro? di Alberto Piccinini


Non era soltanto da Santoro, giovedì sera, Patrizia D’Addario. Era anche da Bruno Vespa, che non è scemo. Avrà spiazzato qualcuno la replica di una parte dell’intervista appena andata in onda su Raidue con il logo di Raiuno e di Porta e Porta. Vecchio trucco blobbistico, un gancio da manuale. La sequenza: i giornalisti Maurizio Belpietro e Nicola Porro spingono sul tasto della «ricattatrice». Che ci era andata a fare con un registratore a Palazzo Grazioli? «A questa domanda non c’è stata risposta», ha chiosato Vespa tornando in studio. Di rimando, il primo intervento del ministro La Russa: «Parla come una bocca della verità una persona che fa la prostituta, una finta Maria Goretti». Il think tank di Palazzo Grazioli che ha studiato la nuova linea di difesa per tamponare gli effetti di Anno zero (7 milioni di spettatori) dev’essere rimasto particolarmente soddisfatto da questa trovata. Vespa, ancora, dopo un po’: «Se le parole di Berlusconi valgono quelle di una prostituta, Berlusconi ha smentito». Cioè: ha smentito di aver incontrato una prostituta. A Porta a Porta in studio con Maurizio Belpietro e Ignazio La Russa, c’è il sottosegretario delle comunicazioni Paolo Romani, quello che ha imparato a memoria il contratto di servizio della Rai, e ci delizierà nei prossimi giorni con le sottigliezze dell’articolo 39. A proposito, altra grande trovata retorica: il contratto di servizio lo ha stilato Paolo Gentiloni, durante l'ultimo governo Prodi, perciò sappiamo con chi prendercela. Sempre in studio, ma dall’altra parte, gli spaesati Ignazio Marino e Maurizio Donadi. Ai quali un pensierino di commiserazione, per aver partecipato al teatrino di riparazione, va innalzato. Cos’altro? Prima della trasmissione, nel pomeriggio di giovedì, Maurizio Belpietro e Bruno Vespa erano passati da palazzo Grazioli. Non è purtroppo una gran notizia. Nemmeno la banale scusa che il conduttore di Porta a porta era da Berlusconi a parlare del suo nuovo libro fa fremere di indignazione. Vespa è l’uomo che in passato inventò il termine «editore di riferimento» (la Dc, all’epoca) in un agitato scambio postelettorale con La Malfa. E’ il giornalista beccato al telefono con Salvo Sottile, ex portavoce di Fini, a promettere di «cucirgli addosso» la trasmissione, e a lasciargli la scelta come «contradditore» tra Fassino e Rutelli. «E’ lo stesso», disse Fini. «Va bene », concesse Vespa. E’ , infine, l’attuale intervistatore di fiducia di Berlusconi (domande fatte, forse quattro in totale – la prima: «Buonasera presidente, come va?»). Quindi prendere nota: il Porta a Porta dell’altra sera ha dettato la linea dei prossimi mesi a Libero, Il Giornale, un bel po’ di pugnaci giornali locali, e forse ai tg Rai e Mediaset nel caso escano dal silenzio E prendere nota dell’elenco di trasmissioni proscritte recitato da un ispirato Ignazio La Russa: L’Infedele di Gad Lerner, Parla con me, Report, Che tempo che fa, e «un’ora e mezza con l’Annunziata». Che poi sarebbe In ½ ora. Auguri a loro. Ultima curiosità. Dove andrà a parare il tormentone di Maurizio Belpietro: «Come si guadagna da vivere Patrizia D’Addario?». Tanto come si guadagna da vivere Belpietro l’abbiamo capito.


Francesco e Chiara...


Francesco e Chiara fanciulli autunno

Immagine: costumi scenografia  di franca "Incontro di Francesco e Chiara sui monti della Laga"


 


L'autunno aveva ricoperto la vallata e i calanchi di un caldo colore. Il fogliame iniziava a marcire e sprigionava nell'aria un buon profumo. Da giorni Francesco aveva lasciato alle sue spalle il Monastero, ancora tanta strada davanti a lui; la sua figura, la sua ombra seguiva, passo dopo passo lungo i sentieri scoscesi, al suo fianco il Rio Torbido trasportava il fogliame a valle, la radura dei rami dei giganti di castagni lasciava filtrare raggi di sole, che si gettavano nel torrente rispecchiando in cielo la luce. Nella parete tufacea s'intravedevano grotte etrusche incastonate nei dirupi come occhi. Francesco era affascinato... il canto dell'acqua e degli uccelli lo distraeva dal lento cammino; tre passi e poi una sosta, lo sguardo verso il cielo a cercare qualcosa che le spiegava le sue incertezze. Passano giorni l'autunno stava ultimando il suo ciclo di morte, alle porte si affacciava il freddo dell'inverno. Dopo giorni di cammino arriva stanco ai piedi del Piccolo Tibet, a una sorgente incontra una fanciulla.


Francesco: -Salve! sei sola, come ti chiami?


Chiara:-Salve anche a te! sono sola, il mio nome è Chiara, avevo un piccolo cane, ma si è ammalato ed è morto, sono dispiaciuta per lui, era un buon compagno di viaggio, adesso in questa terra non mi sento sola. Sono giorni che mi sono fermata a questa sorgente, qui ho trovato qualcosa da mangiare, acqua per dissetarmi e lavarmi, guarda! vedi dietro a quella roccia? c'è una caverna è lì che la sera mi riposo, ma tu come ti chiami e da dove vieni?


Francesco:- Per molti anni credevo di essere un folletto e vivevo nel bosco insieme a Fate e Folletti, in un terra lontanissima, la terra degli antichi Messapi; poi quando sono rimasto solo, ho iniziato a cercare Principessa, una mia amica che giocava sempre con me, invece di trovare lei, ho incontrato due Frati e loro mi hanno spiegato, che io non sono un folletto! ma un fanciullo e mi hanno chiamato Francesco.


Chiara:- Francesco...se non ti disturbo, possiamo riposarci per qualche giorno e poi proseguiamo insieme e attraversiamo l'altopiano, i Monti della Laga prima che la neve chiude il passaggio, ci sono rimasti pochi giorni il freddo la notte è pungente, con il gelo e la neve sarebbe impossibile salire fino all'altopiano, poi oltre mi hanno detto: che c'è oltre le montagne c'è il mare e l'infinito.


Francesco:- Certo che vengo insieme a te, anche se ho fatto tanta strada da solo, delle volte la notte ho paura.


Chiara:- Prendi...prendi sono mele selvatiche, le ho raccolte lungo la strada, sono dolcissime, ti farà bene mangiare qualcosa, per domani troveremo ancora qualcosa lungo il cammino.


Francesco:- Grazie! accetto volentieri, da giorni avevo terminato il pane e le bacche che i frati mi avevano dato, ho solo un po' di formaggio lo lasceremo per domani.


Francesco e Chiara uniti, contenti nel loro cuore  cercano intorno un po' di legna e nel bosco, raccolgono rametti, foglie secche e pigne, le depongono in un angolo della grotta, Chiara in silenzio guarda il suo nuovo amico, ogni tanto alza lo sguardo e le dona un dolce sorriso. Nell'angolo della grotta la legna accatastata, due giacigli fatti con foglie colorate, Francesco intento a sistemare il fogliame secco; ormai era diventato bravissimo a sfregare due legni per accendere il fuoco, sicuro che sarebbe stato utile per il freddo e un buon compagno per la notte. franca bassi


Cari amici perdonatemi per gli errori, ho scritto questa notte e lo devo ancora sistemare. Questa è una pagine della trilogia "Francesco e Chiara fanciulli". Adesso fino a lunedì, devo andare a impacchettare la mia vita, in settimana mi attende un altro trasloco, spero presto di collocare e sistemare tutto. Vi auguro un felice fine settimana un grande abbraccio. franca




In piazza Duomo a Firenze la bottega dei colori che resiste al mangificio., Il negozio di vinili che dice no al Black Friday: «Clienti da tutta la Toscana, il nostro segreto è la roba popolare»

 Corriere della Sera In piazza Duomo la bottega dei colori che resiste al mangificio In questi anni hanno visto la città intorno cambiare, ...